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|titolo = Pin Ups
|artista = David Bowie
|tipo = studiocover
|giornomese = 19 ottobre
|anno = 1973
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|etichetta = [[RCA Records]]
|produttore = [[Ken Scott (produttore discografico)|Ken Scott]], David Bowie
|registrato = luglio–agosto 1973, [[Château d'Hérouville]], [[Francia]], luglio-agosto 1973
|formati = LP, MC, CD
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|GBR|oro|album|100000|{{BPI|5110-2561-2|accesso = 21 aprile 2016}}}}
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}}
 
'''''Pin Ups''''' è unil settimo [[Album discografico|album in studio]] dell'artista inglese [[David Bowie]], pubblicato nel [[1973]] dalla [[RCA Records]] e ristampato su [[compact disc]] per la prima volta nel [[1984]].
 
Composto interamente da cover del periodo 1964-1967, l'album rappresentò uno dei maggiori successi commerciali di Bowie. Nel 1973 gli assicurò peraltro lo status di artista con le migliori vendite nel Regno Unito. Inoltre nel mese di novembre, l'artista stabili'stabilì il primato di 6 album nella Top 40 britannica: Bowie ricevette il disco d'oro infatti per ''[[The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars|Ziggy Stardust]]'', ''[[Aladdin Sane]]'', le riedizioni di ''[[Space Oddity]]'', ''[[The Man Who Sold the World]]'' e ''[[Hunky Dory]]'', e appunto per ''Pin Ups''.<ref name="ukcharts">{{Cita web|url=http://www.officialcharts.com/charts/albums-chart/19731104/7502/|titolo=Official Albums Chart Top 50 - 04 November 1973 - 10 November 1973|editore=www.officialcharts.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref>
 
== Il discoStoria ==
Poche settimane prima che cominciassero le registrazioni anche [[Bryan Ferry]] aveva iniziato a lavorare ad un album di cover, intitolato ''[[These Foolish Things]]'', che sarebbe uscito il 5 ottobre. Secondo quanto riportato in ''Bowie: Loving the Alien'' di Christopher Sandford, quando scoprì che Bowie stava facendo altrettanto chiese alla [[Island Records]] di presentare un'ingiunzione contro la RCA per impedire che ''Pin Ups'' venisse pubblicato per primo.<ref name="songs">{{Cita web|url=https://bowiesongs.wordpress.com/2010/08/04/sorrow/|titolo=Sorrow|editore=www.bowiesongs.wordpress.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref> Nella biografia ''Stardust: The David Bowie Story'', Henry Edwards sostiene che Bowie disse a un amico che voleva "avere un vantaggio su Ferry", dopo aver appreso del suo album,<ref name="songs"/> mentre in ''Strange Fascination: David Bowie, the Definitive Story'' di David Buckley, la reazione dell'ex cantante dei [[Roxy Music]] viene descritta solo leggermente "apprensiva" e a quanto pare Bowie per primo gli telefonò per risolvere eventuali problemi.<ref name="songs"/>
{{Citazione|Sono tutti i brani che hanno significato davvero molto per me... Sono tutte le band che andavo a sentire al Marquee tra il 1964 e il 1967... Era la mia Londra di quel tempo.|David Bowie, 1973<ref name="5years">{{Cita web|url=http://5years.com/pinups.htm|titolo=Pin Ups (1973)|editore=www.5years.wordpress.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref>}}
 
Poche settimane prima che cominciassero le registrazioni anche [[Bryan Ferry]] aveva iniziato a lavorare ada un album di cover, intitolato ''[[These Foolish Things]]'', che sarebbe uscito il 5 ottobre. Secondo quanto riportato in ''Bowie: Loving the Alien'' di Christopher Sandford, quando scoprì che Bowie stava facendo altrettanto chiese alla [[Island Records]] di presentare un'ingiunzione contro la RCA per impedire che ''Pin Ups'' venisse pubblicato per primo.<ref name="songs">{{Cita web|url=https://bowiesongs.wordpress.com/2010/08/04/sorrow/|titolo=Sorrow|editore=www.bowiesongs.wordpress.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref> Nella biografia ''Stardust: The David Bowie Story'', Henry Edwards sostiene che Bowie disse a un amico che voleva "avere un vantaggio su Ferry", dopo aver appreso del suo album,<ref name="songs" /> mentre in ''Strange Fascination: David Bowie, the Definitive Story'' di David Buckley, la reazione dell'ex cantante dei [[Roxy Music]] viene descritta solo leggermente "apprensiva" e a quanto pare Bowie per primo gli telefonò per risolvere eventuali problemi.<ref name="songs" />
In origine l'idea di Bowie sarebbe stata quella di disseminare tra le tracce un verso alla volta di una nuova versione di ''[[The London Boys]]'', uscita come lato B nel 1966 che, come dichiarò alla rivista ''Rock'', «parla di un ragazzo che arriva a Londra, si impasticca e va fuori di testa, roba del genere».<ref name=Pegg.270-272>{{Cita|Pegg (2002)|pp. 270-272}}.</ref> Il progetto fu però abbandonato.
 
In origine l'idea di Bowie sarebbe stata quella di disseminare tra le tracce un verso alla volta di una nuova versione di ''[[The London Boys]]'', uscita come lato B nel 1966 che, come dichiarò alla rivista ''Rock'', «''parla di un ragazzo che arriva a Londra, si impasticca e va fuori di testa, roba del genere''».<ref name="Pegg.270-272">{{Cita|Pegg (2002)|pp. 270-272}}.</ref> Il progetto fu però abbandonato.
== Il disco ==
{{Citazione|Sono tutti i brani che hanno significato davvero molto per me... Sono tutte le band che andavo a sentire al Marquee tra il 1964 e il 1967... Era la mia Londra di quel tempo.|David Bowie, 1973<ref name="5years">{{Cita web|url=http://5years.com/pinups.htm|titolo=Pin Ups (1973)|editore=www.5years.wordpress.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref>}}
 
L'album venne concepito quasi come una "sosta"pausa che permettesse a David di ricaricare le proprie batterie creative e forse, secondo quanto disse il presidente di [[Tony DeFries|MainMan]] Tony Zanetta, anche come manovra di stallo mentre la compagnia di management risolveva una disputa sui diritti d'autore con la [[Chrysalis Records]].<ref name="Pegg.270-272" />
''Pin Ups'' può essere considerato lo spartiacque tra la fase [[glam rock|glam]] di David Bowie e quella di stampo [[soul]], che lo avrebbe caratterizzato negli anni successivi. È una raccolta di canzoni pubblicate alla fine degli anni sessanta, in un percorso artistico che avrebbe portato all'avvento del glam rock, genere al quale il cantante stava dando l'addio. Bowie incorpora alcuni degli stili vocali e degli arrangiamenti che segneranno il suo lavoro tra il 1974 e il 1977 ed utilizza il sassofono in misura maggiore di quanto avesse mai fatto prima, anticipando il suo lavoro futuro.
 
In ogni caso si trattò di uno sguardo sul passato, che chiuse un capitolo artistico e decretò definitivamente la morte di Ziggy Stardust, come ha dichiarato lo stesso Bowie: «''Pin Ups'' è stato davvero il mio modo di scrollarmi di dosso Ziggy completamente, pur mantenendo un po' di eccitazione nella musica. Era davvero un modo di rimanere a galla, ma ha finito per essere uno dei miei album preferiti».<ref name="5years" />
L'album venne concepito quasi come una "sosta" che permettesse a David di ricaricare le proprie batterie creative e forse, secondo quanto disse il presidente di [[Tony DeFries|MainMan]] Tony Zanetta, anche come manovra di stallo mentre la compagnia di management risolveva una disputa sui diritti d'autore con la [[Chrysalis Records]].<ref name="Pegg.270-272"/>
 
=== Registrazione ===
In ogni caso si trattò di uno sguardo sul passato, che chiuse un capitolo artistico e decretò definitivamente la morte di Ziggy Stardust, come ha dichiarato lo stesso Bowie: «''Pin Ups'' è stato davvero il mio modo di scrollarmi di dosso Ziggy completamente, pur mantenendo un po' di eccitazione nella musica. Era davvero un modo di rimanere a galla, ma ha finito per essere uno dei miei album preferiti».<ref name="5years"/>
[[File:Château d'Hérouville.jpg|upright=1.3|thumb|right|Lo Chateau d'Hérouville in una vecchia cartolina.]]
Le sessioni di ''Pin Ups'' cominciarono il 10 luglio 1973 nello studio George Sand ricavato nelle scuderie dello [[Château d'Hérouville]], vicino a Parigi, «''un bel posto per registrare un album''» come lo definì Bowie, «''caldo, sole estivo, un castello incantevole e un fantastico studio di registrazione a sedici tracce''».<ref name="5years" /> Inaugurato di recente, lo Chateau era stato raccomandato a David da [[Marc Bolan]], che con i [[T. Rex]] vi aveva appena registrato ''[[The Slider]]'', e le registrazioni andarono avanti fino ai primi di agosto, intervallate da una breve vacanza di David a Roma insieme alla famiglia ed alcuni amici.<ref name="5years" />
 
{{Approfondimento
|allineamento = sinistra
|larghezza = 380px
|titolo = David Bowie secondo Mick Rock
|contenuto = «Avevo visto registrare David prima», ha ricordato anni dopo Mick Rock, autore dei primi videoclip di Bowie e nel 2002 del libro fotografico ''Moonage Daydream: The Life And Times Of Ziggy Stardust'', «ma durante ''Pin Ups'' ho avuto modo di osservarlo da vicino per una settimana intera. È stata un'esperienza affascinante... Era probabilmente al suo massimo stato di rilassamento in uno studio di registrazione ed era sempre molto allegro. Ha generato un clima molto positivo... David incoraggiava e si nutriva degli input creativi di tutti quanti e non era mai troppo insicuro per cedere il controllo. Dava a Mick Ronson e Ken Scott la direzione generale e poi usciva di scena. Sembrava apprezzare sempre i risultati. Parte del talento unico di Bowie era la sua capacità di affascinare e far concentrare gli altri per ottenere esattamente quello di cui aveva bisogno. Un uomo di grande carisma naturale, ha ispirato gli altri a fare il loro lavoro migliore».<ref name="5years"/>}}
}}
 
Anche se dopo ''Ziggy Stardust'' e ''Aladdin Sane'' l'intenzione di Bowie era quella di mantenere uniti gli [[Spiders from Mars]] in vista del nuovo disco, il fatto di non aver avvisato in anticipo [[Trevor Bolder]] e [[Mick Woodmansey]] del "pensionamento" di Ziggy Stardust portò rapidamente ad una frattura.<ref name="Pegg.270-272" /> Il pianista [[Mike Garson]] ricevette una telefonata dagli uffici di [[Tony DeFries|MainMan]] il mattino del matrimonio di Woodmansey, al quale presiedeva come membro della [[Chiesa di Scientology]], con la quale gli venne chiesto di informare lo sposo che per il nuovo disco i suoi servizi non erano più richiesti.<ref name="Pegg.270-272" /> «Woody era devastato», ricordò Garson nel 1986, «questa era la sua vita e pensava di raggiungere il top con David».<ref name="5years3">{{Cita web|url=http://5years.com/supper.htm|titolo=The Last Supper|editore=www.5years.wordpress.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref>
 
A Garson e Mick Ronson venne assicurato il posto insieme ai veterani di ''Aladdin Sane'', Ken Fordham e Geoffrey MacCormack, ma Trevor Bolder inizialmente sembrò destinato a fare la stessa fine di Woodmansey. Vennero contattati [[Jack Bruce]] e il batterista [[Aynsley Dunbar]], che in precedenza aveva lavorato con [[John Mayall & the Bluesbreakers]] e [[Frank Zappa]]. Dunbar accettò a differenza di Jack Bruce e alla fine Trevor Bolder fu richiamato. «Anche Trevor sentiva che poteva perdere il suo ingaggio e così accettò», disse Garson al giornalista e scrittore Jerry Hopkins, «Mick era in un'analoga situazione di incertezza, perciò vi era tensione fra loro e David».<ref name="Pegg.270-272" />
 
Le registrazioni si intrecciarono con un servizio fotografico di David e la moglie [[Angela Bowie|Angela]] per il ''[[Daily Mirror]]'' e da quello per la copertina del disco, oltre che con numerose interviste tra cui quella di Kid Jenson che il 14 luglio venne trasmessa da [[Radio Luxembourg]].<ref name="5years" />
 
Oltre al materiale di ''Pin Ups'' le sessioni produssero diverse tracce destinate ad una prevista "versione americana" dell'album rimasta inedita, tra cui ''[[God Only Knows]]'' dei [[Beach Boys]] (reincisa nel 1984 per l'album ''[[Tonight (album David Bowie)|Tonight]]''), ''[[White Light/White Heat (singolo)|White Light/White Heat]]'' dei [[Velvet Underground]] (la cui base sarebbe stata usata nel 1975 da Mick Ronson nel suo disco solista ''Play Don't Worry''), ''No Fun'' degli [[Stooges]], ''Summer in the City'' dei [[Lovin' Spoonful]] e ''Ladytron'' dei [[Roxy Music]].<ref name="Pegg.270-272" /> Altre due cover, ''[[Pablo Picasso (brano musicale)|Pablo Picasso]]'' dei [[Modern Lovers]] e ''[[Reality (David Bowie)#Try Some, Buy Some|Try Some, Buy Some]]'' di [[George Harrison]], avrebbero trovato posto in ''[[Reality (David Bowie)|Reality]]'' nel [[2003]].<ref name="soundonsound">{{Cita web|url=https://www.soundonsound.com/sos/oct03/articles/reality.htm|titolo=David Bowie & Tony Visconti - Recording Reality|editore=web.archive.org|accesso=26 novembre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150606111145/http://www.soundonsound.com/sos/oct03/articles/reality.htm|dataarchivio=6 giugno 2015|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Brani ==
[[File:Pete Townshend in Hamburg.jpg|upright=0.9|thumb|left|[[Pete Townshend]] e gli [[Who]] sono stati fonte di ispirazione per Bowie sin dall'inizio della sua carriera.]]
Le canzoni sono rifacimenti radicali con il marchio glam della coppia Bowie/Ronson e gli interventi del pianoforte di Mike Garson e del sassofono di Ken Fordham. «''Prendevamo la struttura base degli accordi e cominciavamo a lavorare su quella»'', spiegò in seguito il cantante, ''«alcune non richiesero alcun lavoro, come ''Rosalyn'' per esempio. La maggior parte degli arrangiamenti li abbiamo fatti io e Mick, e anche [[Aynsley Dunbar|Aynsley]]''».<ref name="Pegg.270-272"/>
 
In effetti la prima delle due tracce incise in origine da [[The Pretty Things]], primo successo del gruppo londinese nel 1964, è allo stesso tempo energica e fedele. «David strillava persino negli stessi punti in cui lo facevo io», ha detto il cantante del gruppo Phil May al biografo Christopher Sandford.<ref name=Pegg.166>{{Cita|Pegg (2002)|p. 166}}.</ref> In Nuova Zelanda ne fu distribuito un 45 giri promozionale limitato ai membri del New Zealand RCA Victor Record Club.<ref name="5years2">{{Cita web|url=http://5years.com/rosnz.htm|titolo=Rosalyn/Where Have All The Good Times Gone! 1973 NZ Promo Single|editore=www.5years.wordpress.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref> La seconda cover dei Pretty Things, ''Don't Bring Me Down'', vede un ritorno al sound [[R&B]] delle radici prediletto da Bowie all'epoca delle sue prime incisioni, con una pulsante linea di basso e l'armonica blues.<ref name=Pegg.64>{{Cita|Pegg (2002)|p. 64}}.</ref>
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Le rimanenti tracce includono ''Everything's Alright'', con cui il gruppo [[Musica beat|beat]] The Mojos aveva ottenuto il nono posto in classifica nel 1964 e che Bowie registrò dal vivo per il ''1980 Floor Show'', ''Where Have All the Good Times Gone'' dei [[Kinks]], dominata dalla chitarra di Mick Ronson e dalla batteria di Aynsley Dunbar, e ''[[Sorrow (The McCoys)#Cover di David Bowie|Sorrow]]'', pubblicata nel 1965 dalla [[Garage rock|garage band]] americana [[The McCoys]] e portata al successo l'anno successivo dal duo inglese [[The Merseys]]. Quest'ultima rappresentò l'unico singolo estratto da ''Pin Ups:'' raggiunse la 3ª posizione in classifica nel Regno Unito.<ref name="ukchart">{{Cita web|url=http://www.officialcharts.com/search/singles/sorrow/|titolo=Official UK Singels Chart|editore=www.officialcharts.com|accesso=23 agosto 2016}}</ref>
 
=== UscitaPubblicazione e accoglienza ===
=== Registrazione ===
[[File:ChâteauPin-Ups LP Side d'Hérouville.jpg|upright=1.3png|thumb|upright|200px|right|LoIl Chateauvinile ddi ''HérouvillePin in una vecchia cartolina.Ups'']]
Le sessioni di ''Pin Ups'' cominciarono il 10 luglio 1973 nello studio George Sand ricavato nelle scuderie dello [[Château d'Hérouville]], vicino a Parigi, «un bel posto per registrare un album» come lo definì Bowie, «caldo, sole estivo, un castello incantevole e un fantastico studio di registrazione a sedici tracce».<ref name="5years"/> Inaugurato di recente, lo Chateau era stato raccomandato a David da [[Marc Bolan]], che con i [[T. Rex]] vi aveva appena registrato ''[[The Slider]]'', e le registrazioni andarono avanti fino ai primi di agosto, intervallate da una breve vacanza di David a Roma insieme alla famiglia ed alcuni amici.<ref name="5years"/>
 
{{Approfondimento
|allineamento = sinistra
|larghezza = 380px
|titolo = David Bowie secondo Mick Rock
|contenuto = «Avevo visto registrare David prima», ha ricordato anni dopo Mick Rock, autore dei primi videoclip di Bowie e nel 2002 del libro fotografico ''Moonage Daydream: The Life And Times Of Ziggy Stardust'', «ma durante ''Pin Ups'' ho avuto modo di osservarlo da vicino per una settimana intera. È stata un'esperienza affascinante... Era probabilmente al suo massimo stato di rilassamento in uno studio di registrazione ed era sempre molto allegro. Ha generato un clima molto positivo... David incoraggiava e si nutriva degli input creativi di tutti quanti e non era mai troppo insicuro per cedere il controllo. Dava a Mick Ronson e Ken Scott la direzione generale e poi usciva di scena. Sembrava apprezzare sempre i risultati. Parte del talento unico di Bowie era la sua capacità di affascinare e far concentrare gli altri per ottenere esattamente quello di cui aveva bisogno. Un uomo di grande carisma naturale, ha ispirato gli altri a fare il loro lavoro migliore».<ref name="5years"/>}}
 
Anche se dopo ''Ziggy Stardust'' e ''Aladdin Sane'' l'intenzione di Bowie era quella di mantenere uniti gli [[Spiders from Mars]] in vista del nuovo disco, il fatto di non aver avvisato in anticipo [[Trevor Bolder]] e [[Mick Woodmansey]] del "pensionamento" di Ziggy Stardust portò rapidamente ad una frattura.<ref name="Pegg.270-272"/> Il pianista [[Mike Garson]] ricevette una telefonata dagli uffici di [[Tony DeFries|MainMan]] il mattino del matrimonio di Woodmansey, al quale presiedeva come membro della [[Chiesa di Scientology]], con la quale gli venne chiesto di informare lo sposo che per il nuovo disco i suoi servizi non erano più richiesti.<ref name="Pegg.270-272"/> «Woody era devastato», ricordò Garson nel 1986, «questa era la sua vita e pensava di raggiungere il top con David».<ref name="5years3">{{Cita web|url=http://5years.com/supper.htm|titolo=The Last Supper|editore=www.5years.wordpress.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref>
 
A Garson e Mick Ronson venne assicurato il posto insieme ai veterani di ''Aladdin Sane'', Ken Fordham e Geoffrey MacCormack, ma Trevor Bolder inizialmente sembrò destinato a fare la stessa fine di Woodmansey. Vennero contattati [[Jack Bruce]] e il batterista [[Aynsley Dunbar]], che in precedenza aveva lavorato con [[John Mayall & the Bluesbreakers]] e [[Frank Zappa]]. Dunbar accettò a differenza di Jack Bruce e alla fine Trevor Bolder fu richiamato. «Anche Trevor sentiva che poteva perdere il suo ingaggio e così accettò», disse Garson al giornalista e scrittore Jerry Hopkins, «Mick era in un'analoga situazione di incertezza, perciò vi era tensione fra loro e David».<ref name="Pegg.270-272"/>
 
Le registrazioni si intrecciarono con un servizio fotografico di David e la moglie [[Angela Bowie|Angela]] per il ''[[Daily Mirror]]'' e da quello per la copertina del disco, oltre che con numerose interviste tra cui quella di Kid Jenson che il 14 luglio venne trasmessa da [[Radio Luxembourg]].<ref name="5years"/>
 
Oltre al materiale di ''Pin Ups'' le sessioni produssero diverse tracce destinate ad una prevista "versione americana" dell'album rimasta inedita, tra cui ''[[God Only Knows]]'' dei [[Beach Boys]] (reincisa nel 1984 per l'album ''[[Tonight (album David Bowie)|Tonight]]''), ''[[White Light/White Heat (singolo)|White Light/White Heat]]'' dei [[Velvet Underground]] (la cui base sarebbe stata usata nel 1975 da Mick Ronson nel suo disco solista ''Play Don't Worry''), ''No Fun'' degli [[Stooges]], ''Summer in the City'' dei [[Lovin' Spoonful]] e ''Ladytron'' dei [[Roxy Music]].<ref name="Pegg.270-272"/> Altre due cover, ''[[Pablo Picasso (brano musicale)|Pablo Picasso]]'' dei [[Modern Lovers]] e ''[[Reality (David Bowie)#Try Some, Buy Some|Try Some, Buy Some]]'' di [[George Harrison]], avrebbero trovato posto in ''[[Reality (David Bowie)|Reality]]'' nel [[2003]].<ref name="soundonsound">{{Cita web|url=https://www.soundonsound.com/sos/oct03/articles/reality.htm|titolo=David Bowie & Tony Visconti - Recording Reality|editore=web.archive.org|accesso=26 novembre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150606111145/http://www.soundonsound.com/sos/oct03/articles/reality.htm|dataarchivio=6 giugno 2015}}</ref>
 
=== Uscita e accoglienza ===
L'album fu pubblicato il 19 ottobre 1973, con {{formatnum:100000}} copie già prenotate,<ref name="5years"/> e due settimane dopo entrò nella [[Official Albums Chart]] del Regno Unito direttamente al 1º posto, dove rimase per cinque settimane eguagliando il primato di ''Aladdin Sane''.<ref name="ukcharts2">{{Cita web|url=http://www.officialcharts.com/search/albums/pin%20ups/|titolo=Official Singles Chart|editore=www.officialcharts.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref>
 
La rivista britannica ''[[Sounds (rivista)|Sounds]]'' dichiarò che Bowie «usava il R&B come puntello, non come trampolino»,<ref name="Pegg.270-272"/> mentre su ''[[Melody Maker]]'' il giornalista Michael Watts definì l'album "divertente quanto meravigliosamente acuto", aggiungendo che Bowie «si muove verso l'irriverenza, tenendo in equilibrio su un sottile filo del rasoio il suo immenso gusto per le canzoni in sé e il suo desiderio di reinventare. Il suo approccio è quello di imitare ed è magistrale, non tanto nella sua assoluta fedeltà agli originali quanto nella sua capacità di fraseggio, sfumature e stile».<ref name="5years4">{{Cita web|url=http://5years.com/pinupsreviewmmoct73.htm|titolo=Brilliant Bowie! by Michael Watts - Melody Maker (20 October 1973)|editore=www.5years.wordpress.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref>
 
La rivista statunitense ''[[Entertainment Weekly]]'' giudicò l'interpretazione della maggior parte dei brani "eccitante ed efficace",<ref name="5years"/> mentre il magazine ''Musician'' riportò: «Mick Ronson fa esplodere alcuni dei suoi pezzi di chitarra migliori di sempre, mentre Bowie canta in modo sommesso e ispirato».<ref name="5years"/>
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La rivista canadese ''Music Scene'' riportò: «Ha fatto un tale lavoro di demolizione di alcuni dei brani più noti e amati degli anni sessanta che è ovvio che abbia perso la sua vocazione. O forse si dovrebbe prendere una lunga vacanza. Non è tanto il fatto di aver prodotto copie quasi fedeli di pezzi come ''Friday on My Mind'', ''I Can't Explain'', ''Here Comes the Night'' e ''Shapes of Things'', quanto ciò che sembra essere la sua totale mancanza di empatia per le canzoni».<ref name="5years6">{{Cita web|url=http://5years.com/pinupsreviewmsdec73.htm|titolo=Review of PinUps (1973) by R.G - Music Scene (December 1973)|editore=www.5years.wordpress.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref>
 
==== Classifiche ====
Oltre a raggiungere la vetta della classifica degli album in patria, l'album raggiunse il 6º posto in Francia e nei Paesi Bassi e il 4º in Australia, con 36 settimane di permanenza in classifica, mentre negli Stati Uniti arrivò alla 23ª posizione della [[Billboard 200]].
 
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|}
 
=== Copertina ===
[[File:Twiggy 1973 crop.jpg |upright=0.7|thumb|right|Un ritratto di Twiggy.]]
La copertina di ''Pin Ups'', nella quale accanto a Bowie compare la [[Top model|supermodella]] [[Twiggy]], uno dei simboli della [[Swinging London]], era stata pensata inizialmente come parte di un servizio fotografico per la rivista ''[[Vogue]]''.<ref name="Pegg.270-272"/> Secondo le parole di Justin de Villeneuve, all'epoca manager e partner di Twiggy, Bowie aveva dichiarato di voler essere il primo uomo a comparire sulla copertina di ''Vogue'': «Quando gli mostrai le polaroid di prova chiese se poteva usarle sulla copertina di ''Pin Ups''. Gli dissi: "Non credo proprio, queste sono per ''Vogue''. Quante copie dell'album pensi di riuscire a vendere?", "Un milione" rispose lui, ed io "Questa sarà la copertina del tuo album!"».<ref name="guardian">{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/artanddesign/2012/may/16/photography-justin-villeneuve-best-shot|titolo=Justin de Villeneuve's best photograph: David Bowie and Twiggy|editore=www.theguardian.com|accesso=26 novembre 2016}}</ref>
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* [http://velvetgoldmine.it/testi-e-traduzioni/ Testi e traduzioni delle tracce]
* {{en}} [http://www.allmusic.com/album/pin-ups-mw0000034411 Recensione di ''Pin Ups''] su AllMusic
 
{{David Bowie}}