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{{Divisione amministrativa
|Nome = Bitola
|Nome ufficiale ={{mk}}Битола<br />{{sq}}Manastiri
|Panorama = BitolaPanorama.jpg
|Didascalia =
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|Tipo = [[Comuni della Repubblica di Macedonia|comune urbano]]
|Divisione amm grado 1 = Pelagonia
|Amministratore locale = NatashaToni PetrovskaKonjanovski
|Partito = [[UnionePartito SocialdemocraticaDemocratico diper Macedonial'Unità Nazionale Macedone|VMRO-DPMNE]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
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|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa = BT
|Nome abitanti =
|Patrono =
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|Didascalia mappa =
}}
'''Bitola''' ({{macedone|Битола}}, {{albanese|Manastiri}}) localizzata nella parte sud-occidentale della [[Macedonia del Nord]], è un centro amministrativo, culturale, economico, industriale, formativo e scientifico di rilevante importanza nella storia della Macedonia. È per numero d'abitanti la terza municipalità della [[Macedonia del Nord]], preceduta solamente dalla capitale [[Skopje]] e da [[Kumanovo]].
 
== Geografia ==
Bitola sorge nella parte occidentale della pianura di [[Pelagonia]], ed è attraversata in senso ovest-est dal torrente [[Dragor (fiume)|Dragor]], affluente di sinistra del [[Crna (fiume)|fiume Crna]]. Ad ovest della città si staglia il massiccio montuoso [[Baba (monte)|Baba]] con il monte [[Pelister]]. Bitola sorge {{M|14&nbsp;|u=km}} a nord del valico [[Medžitlija-Níki]], che segna la frontiera con la [[Grecia]], e dista {{M|175&nbsp;|u=km}} dalla capitale della Macedonia del Nord, [[Skopje]].
 
== Etimologia ==
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Nel [[IV secolo a.C.]], su iniziativa del re macedone [[Filippo II di Macedonia|Filippo II]], venne costruita su una collina a sud dell'odierno insediamento la città di ''[[Eraclea Lincestide]]''.
 
La città venne conquistata dagli Ottomani nel [[1382]]. Per via della sua importanza divenne capoluogo del [[Sangiaccato di Monastir|sangiaccato omonimo]]. Con la stabilizzazione definitiva della regione dopo la [[Battaglia della Piana dei Merli|vittoria turca]] sui serbi a [[Kosovo Polje|Kosovo Polije]] nel [[1389]], Manastir ne divenne il principale centro economico e commerciale. A causa della sua costante crescita economica sempre più immigrati, principalmente turchi, s'insediarono tra le sue mura. A partire dal [[XVI secolo]] poi, Manastir ospitò una fiorente comunità ebraica [[sefarditi|sefardita]] in fuga dall'[[Inquisizione spagnola]] e [[Inquisizione portoghese|portoghese]].
 
Dopo la [[Guerra austro-turca (1683-1699)|guerra austro-turca]] Manastir entra in un periodo di crisi e stagnazione, mentre la popolazione scende a soli {{m|12000}} abitanti. In questo periodo s'insedia in città una nuova comunità, quella [[Arumeni|arumena]], dedita principalmente alla pastorizia transumante.
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Nel XIX secolo la vita economica e culturale della città tornarono a risorgere. La ripresa e l'apertura di nuove attività artigianali garantì nuove opportunità lavorative alla popolazione, mentre i commercianti iniziarono a tessere relazioni economiche con i loro omologhi tedeschi, veneziani, inglesi e parigini. Venne inoltre aperta su iniziativa delle autorità ottomane un'accademia militare che fece affluire in città un gran numero di personale dell'esercito. Grazie a questi fattori la popolazione della città salì a {{m|40000}} unità, dato che fece di Manastir la seconda città europea dell'Impero ottomano per abitanti, preceduta solamente da [[Salonicco]].
 
Nel [[1836]] Manastir divenne la capitale dell'[[Eyalet di Rumelia]], la grande provincia ottomana che occupava buona parte dei Balcani centrali. A causa della nascita dei vari nazionalismi balcanici e delle prime tensioni inter-etniche, gli [[eyalet]] vennero [[Legge dei Vilayet|smembrati]] in suddivisioni più piccole e meglio controllabili, chiamate [[vilayet]]. Manastir divenne così capoluogo del [[Vilayet di Monastir|vilayet omonimo]] nel [[1864]]. Nel [[1894]] venne inaugurata la [[Ferrovia Salonicco-Bitola|ferrovia]] che univa la città al porto di [[Salonicco]]. La crescita economica e culturale della città spinse numerosi paesi europei ad aprirvi una sede consolare. Nel [[1903]] i [[Fratelli Manakis]], di etnia arumena, girano a Manastir il primo film nella penisola balcanica.
 
Nel [[1908]] a Manastir si svolse il congresso linguistico-scientifico panalbanese in occasione del quale fu riformato l'alfabeto moderno albanese basandolo sull'[[alfabeto latino]].
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=== Architetture religiose ===
* Chiesa di San Demetrio, cattedrale dell'[[eparchia di Prespa-Pelagonia]]
* [[Moschea di Gazi Hajdar Kadi]], progettata dall'architetto ottomano [[Mimar Sinan]];
* [[Moschea di Ishak Çelebi]], costruita nel [[1506]], è la più grande di Bitola;
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[[File:Bitola street.jpg|thumb|left|upright=0.7|Bitola, vista della città]]
 
La città conta circa 74.550{{formatnum:74550}} abitanti (censimento del [[2002]]).
 
La composizione etnica è profondamente varia:
 
* [[macedoni (etnia)|Macedoni]]: 66.000{{formatnum:66000}} abitanti, circa l'88,5% della popolazione
* [[Rom (popolo)|Rom]]: 2.580{{formatnum:2580}} abitanti, circa il 3,46% del totale degli abitanti
* [[Albanesi]]: 3,341 circa il 4,48%
* [[Turchi (gruppo etnico)|Turchi]]: 1.562{{formatnum:1562}} abitanti, circa il 2,10%
* [[Valacchi]]: 997, circa l'1,34%
* [[Serbi]]: 500, circa lo 0,66%