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|persone chiave = * [[Leena Nair]] ([[
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* [[Olivier Polge]] (master [[profumi]])
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* [[Calzature]]
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* [[Gioielleria]]
* [[Orologio|Orologi]]
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}}
'''Chanel S.A.''' ({{IPA|/ʃaˈnɛl/}}) è una [[casa di moda]] [[parigi]]na fondata all'inizio del ventesimo secolo da [[Coco Chanel]]. Specializzata nei beni di [[lusso]] ([[alta moda]], [[prêt-à-porter]], [[borsa (oggetto)|borse]], [[profumo|profumeria]] e [[cosmetica]], fra gli altri), il marchio Chanel è diventato uno dei più riconoscibili nomi nel campo della [[Moda (abbigliamento)|moda]]. La casa di moda è di proprietà dei fratelli Alain Wertheimer e Gerard Wertheimer, nipoti di [[Pierre Wertheimer]], uno dei primi soci in affari di [[Coco Chanel]].
Chanel è ben noto per il profumo [[Chanel Nº 5|Chanel No.5]] e l'abito Chanel. L'uso del [[Jersey (tessuto)|tessuto jersey]] ha prodotto capi comodi e convenienti. Chanel ha rivoluzionato la moda, sia l'[[alta moda]] (''haute couture'') che la moda di tutti i giorni (''prêt-à-porter''), sostituendo le [[silhouette]] strutturate, basate sul [[corsetto]] e sul [[corpetto]], con capi funzionali e allo stesso tempo lusinghieri alla figura della donna.
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Nel [[1909]], Gabrielle Chanel aprì un negozio al piano terra degli appartamenti Balsan di [[Parigi]] dando il via a quello che in seguito diverrà uno dei più importanti imperi aziendali del mondo.<ref name="directory">{{Cita web|url=http://www.fashionmodeldirectory.com/designers/coco-chanel|titolo=Chanel|editore=Fashion Model Directory|accesso=19 giugno 2008}}</ref> L'edificio, era un luogo in cui si ritrovava l'élite parigina, e per la stilista fu un'ottima opportunità di vendere i cappelli di sua creazione. Qui, Coco Chanel conobbe Arthur Capel<ref name="directory"/>, che vide in lei un'ottima propensione agli affari aiutandola, così, a trasferire l'attività al 31 di [[Rue Cambon]] di Parigi, nel [[1910]]<ref name="directory"/>, dove già si trovava un negozio di sartoria.<ref name="directory"/>
Successivamente, nel [[1913]], Chanel aprì due nuove [[boutique]] a [[Deauville]] e [[Biarritz]] in [[Francia]], dove lanciò una [[Moda (abbigliamento)|moda]] maschile più semplice delle tendenze della [[Belle Époque]], che privilegiava uno stile sfarzoso ed opulento.<ref name="directory" /><ref name="ContemporaryFashion">{{cita libro|autore=Martin, Richard|titolo=Contemporary fashion|url=https://archive.org/details/contemporaryfash0000unse|editore=St. James Press|città=London|anno=1995|pagine=750|isbn=1-55862-173-3}}</ref>
[[File:Channel headquarters bordercropped.jpg|thumb|[[Boutique]] Chanel a [[Parigi]].|244x244px]]
L'inizio della [[prima guerra mondiale]] influenzò anche il mondo della moda, dato che le donne dovettero sopperire alle mancanze lavorative dei mariti impegnati al fronte. Pensando al modo in cui vestire le donne, affinché potessero avere dei capi d'abbigliamento comodi e pratici anche sul lavoro, Chanel aprì una nuova boutique a Rue de Cambon davanti all'[[Hôtel Ritz (Parigi)|Hôtel Ritz]].<ref name="directory"/> Furono prodotti [[blazer]] di [[flanella]], [[gonna|gonne]] di [[lino (fibra)|lino]], [[marinaretta|marinarette]] e maglioni in [[jersey (tessuto)|jersey]].<ref name="directory"/> Lo stile Chanel divenne celebre per la sua semplicità in tutta la [[Francia]].
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Nel 1915 e nel [[1917]], in un articolo della rivista [[Harper's Bazaar]] venne scritto che un abito Chanel avrebbe dovuto essere "nella lista di ogni compratore".<ref name="directory" />
Coco Chanel diventò una delle più celebri stiliste al mondo<ref name="directory" />,e seguendo le tendenze della [[Moda (abbigliamento)|moda]] degli [[Anni 1920|anni venti]], produsse nuovi abiti femminili, in due o tre prezzi, ancora oggi considerati di grande eleganza.<ref name="directory" /> Nel [[1921]] venne prodotto il primo [[profumo]] della casa di moda, [[Chanel No. 5]]<ref name="directory" />, creato da [[Ernest Beaux]]. Il nome fu scelto da Coco Chanel riferendosi al numero di prove che avevano fatto per testare l'essenza: inconsciamente stava dando il nome ad un mito secolare.<ref name="directory" /> Coco Chanel fu la terza stilista, dopo [[Paul Poiret]] e [[Maurice Babani]], a creare una linea di profumi associata a una linea di moda.<ref>{{Cita libro|titolo = Il segreto di Chanel n. 5: la storia del più famoso profumo del mondo e di chi l'ha creato|autore = Tilar J. Mazzeo|editore = Lindau|città = Torino|anno = 2011|p =51|ISBN = 978-88-7180-920-5}}</ref> La fragranza ebbe un notevole successo, così che lei stessa cominciò a considerare il "5" come il suo [[numero fortunato]].<ref>{{Cita web |url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,858285-2,00.html |titolo=King of Perfume - TIME<!-- Bot generated title --> |accesso=20 marzo 2009 |dataarchivio=10 luglio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100710144413/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,858285-2,00.html |urlmorto=sì }}</ref> ''Chanel No.5'' fu il primo di una serie di profumi che divennero uno dei prodotti di punta della ''maison'' e alla cui commercializzazione [[Pierre Wertheimer]] affiancò Coco Chanel. ''Chanel N.22'' vide la luce nel [[1922]], ''Gardénia'' nel [[1925]], ''Bois des Îles'' nel [[1926]], ''Cuir de Russie'' nel [[1927]], ''Sycomore, Une idée'' nel [[1930]], ''Jasmin'' nel [[1932]].<ref name="DDM">[http://dellamoda.it/dizionario_della_moda/c/chanel.php Dizionario della moda]</ref> Nel [[1923]] la stilista rivelò ad ''Harper's Bazaar'' che la chiave per la vera eleganza risiede, da sempre, nella semplicità.<ref name="directory" />
Risale al [[1926]] l'arrivo sul mercato del [[tubino]], la ''petite robe noire'', considerato il capo più importante nella storia dell'abbigliamento.<ref>{{Cita web |url=http://www.corriereromano.it/news/2407/ll-tubino-nero-un-capo-must-have.html |titolo=ll tubino nero: un capo ''must have'' - corriereromano.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=20 marzo 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090515224629/http://www.corriereromano.it/news/2407/ll-tubino-nero-un-capo-must-have.html |dataarchivio=15 maggio 2009 |urlmorto=sì}}</ref> Nel [[1932]] Chanel lanciò sul mercato una linea di [[gioielleria]], basata principalmente sui [[diamante|diamanti]], realizzati con la collaborazione del conte Etienne de Beaumont e del duca Fulco da Verdura.<ref name="DDM" /> Chanel giunge al culmine della propria notorietà, mentre i suoi atelier danno lavoro a 4000 persone. Le vendite degli abiti Chanel si aggirano a circa 28 000 modelli l'anno.<ref name="DDM" /> Nel [[1939]], però, lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] costrinse la stilista a chiudere il negozio di rue de Cambon, lasciando in vita soltanto l'attività dei profumi.<ref name="DDM" /> Alla fine della guerra, Coco Chanel, accusata di aver collaborato con i [[nazisti]]<ref name="directory" />, si trasferì in [[Svizzera]]<ref name="directory" /><ref name="funding" /> decidendo di vendere tutti i diritti del marchio a Pierre Wertheimer.<ref name="funding">{{Cita web |url=http://www.fundinguniverse.com/company-histories/Chanel-SA-Company-History.html| titolo = Chanel S.A. | editore = Funding Universe | accesso=19 giugno 2008}}</ref>
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=== Anni cinquanta-settanta ===
[[File:Chanel Haute Couture Fall-Winter 2011.jpg|miniatura|262x262px|La collezione Autunno-Inverno 2011-2012 di Chanel]]
Chanel ritornò a [[Parigi]] nel [[1953]]<ref name="directory"/> per scoprire che la scena della [[Moda (abbigliamento)|moda]] era dominata dal giovane stilista [[Christian Dior]].<ref name="directory"/> Coco Chanel ritornò in affari con Pierre<ref name="funding"/> riprendendo, così, pieno possesso del marchio.<ref name="funding"/> La loro collaborazione fece tornare la maison al vertice del mondo della moda e la collezione primaverile di Chanel ottenne un grande successo. In particolar modo, fu molto apprezzato il suo [[Tailleur rosa Chanel di Jacqueline Bouvier Kennedy|tailleur di maglia]], che in seguito, divenne celebre anche grazie a [[Jacqueline Kennedy]].<ref name=DDM/> Chanel ottenne il prestigioso riconoscimento [[Fashion Oscar]] di [[Neiman Marcus]], che le fu assegnato nel [[1957]] a [[Dallas]] e nel [[1965]] [[Jacques Wertheimer]] prese il posto del padre Pierre alla guida dell'azienda.<ref name="funding"/>
Il 10 gennaio [[1971]] Coco Chanel morì all'età di 87 anni.<ref name="directory"/> La guida dell'azienda passò a [[Yvonne Dudel]], [[Jean Cazaubon]] e [[Philippe Guibourgé]]<ref name="directory"/>, che contribuirono a mantenere alto il nome del marchio, anche se Jacques Wertheimer alla fine rilevò l'intera casa di moda.<ref name="directory"/><ref name="funding"/> Nel [[1974]] fu lanciata sul mercato l'[[eau de toilette]] ''[[Cristalle]]'', nata da un progetto che Coco Chanel aveva iniziato quando era ancora in vita. Il [[1978]] vide la nascita della prima linea di [[prêt-à-porter]] del marchio (disegnata da Philippe Guibourgé<ref name=DDM/>) e la distribuzione di essa a livello mondiale. [[Alain Wertheimer]], prese il posto del padre Jacques nel [[1974]] e grazie alle sue strategie di mercato, il profumo ''Chanel No. 5'' ritornò ad essere il più venduto al mondo. Inoltre, riuscì a "strappare" alla casa di moda [[Chloé]] il rinomato stilista [[Karl Lagerfeld]].
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Nel febbraio [[2002]], in collaborazione con il [[Musée National d'Histoire Naturelle]], venne organizzata a [[Roma]] una mostra dedicata al [[diamante]] presso le [[scuderie del Quirinale]]. Insieme ai gioielli [[Cartier]], [[De Beers]], ai quadri di [[Tiziano]] e di [[Rubens]] vennero esposti tre gioielli firmati da Coco Chanel: la [[spilla]] del [[1932]] ''Étoile'', in [[platino]] e [[diamante|diamanti]], il ''collier'' ''Comète'' tempestato da 650 diamanti, e un anello composto da 22 diamanti di 2,15 [[carato|carati]] con al centro un diamante da un carato.<ref name=DDM/>
Nel 2018 Chanel pubblica il primo resoconto finanziario dopo 108 anni, rendendo noto un fatturato di 9,3 miliardi di dollari<ref name="first time"/> e un utile prima delle imposte di 2,69 miliardi.<ref name = "utili18">{{cita web|url=https://www.pambianconews.com/2018/09/17/chanel-entra-negli-orologi-montres-journe-243745/|titolo=Chanel entra negli orologi Montres Journe|data=17 settembre 2018|accesso=15 ottobre 2018}}</ref> Ha anche razionalizzato la struttura con la creazione della holding Chanel Limited con sede a [[Londra]] dove ha trasferito parte del personale da [[New York]]. Nel settembre 2018 acquisisce una quota di minoranza di Montres Journe, azienda svizzera di orologi che produce solo 900 esemplari l'anno.<ref name = "utili18"/> In ottobre acquisisce l'Orlebar Brown, una società inglese di costumi, accessori e abbigliamento per la vita da resort, nata nel 2007 per vendite solo on line.<ref>{{cita web|url=https://www.pambianconews.com/2018/10/01/chanel-si-compra-i-costumi-di-orlebar-brown-244802/|titolo=Chanel si compra i costumi di Orlebar Brown|data=1º ottobre 2018|accesso=15 ottobre 2018}}</ref>
Nel 2019 [[Virginie Viard]] viene nominata direttrice artistica di Chanel in seguito alla morte di Karl Lagerfeld,<ref>{{cita news|url=https://www.lesoir.be/207628/article/2019-02-19/deces-de-karl-lagerfeld-virginie-viard-lui-succede-la-creation-des-collections |titolo=Décès de Karl Lagerfeld: Virginie Viard lui succède à la création des collections chez Chanel |pubblicazione=lesoir.be |data=19 febbraio 2019 |lingua=fr}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cnn.com/style/article/karl-lagerfeld-dead-intl/index.html|titolo=Karl Lagerfeld, pioneering fashion designer, has died|cognome=John|nome=Tara|data=19 febbraio 2019|sito=CNN Style|lingua=en|accesso=12 luglio 2019}}</ref> con cui ha lavorato per più di trent'anni.<ref>{{Cita web|url=https://www.harpersbazaar.com/fashion/designers/a26407354/who-is-virginie-viard-karl-lagereld-successor/|titolo=Meet the Designer Succeeding Karl Lagerfeld at Chanel|cognome=Gonzales|nome=Erica|data=19 febbraio 2019|sito=Harper's BAZAAR|lingua=en|accesso=12 luglio 2019}}</ref>
Nel dicembre 2021, [[Leena Nair]] è stata nominata [[
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