Il principe Igor': differenze tra le versioni
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|primaitaliana=26 dicembre 1915
|teatroprimaitaliana=[[Teatro alla Scala]], [[Milano]]
|personaggi=*Igor' Svjatoslavič, principe di [[Velikij Novgorod
*Jaroslavna, sua seconda moglie ([[soprano]])
*Vladimir Igorevič, figlio di primo letto di Igor' ([[tenore]])
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*[[Coro (opera)|Coro]] (principi e principesse russe, [[boiardo (aristocrazia)|boiardi]] e boiarde, anziani, guerrieri russi, fanciulle, popolo. khan [[Cumani|polovezi]], amiche di Končakovna, schiave (čagi) del khan Končak, prigionieri russi, guardie polovezie)
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'''''Il principe Igor'''''' ({{russo|Князь Игорь}}) è l'unica [[opera lirica]] di [[Aleksandr Porfir'evič Borodin]]. Il compositore ne scrisse anche il [[libretto]], basandosi sul [[poema epico]] slavo ''[[Canto della schiera di Igor']]'', che narra una [[Battaglia del fiume Kajaly|fallita campagna contro i Cumani]] nel [[1185]] del principe di [[Velikij Novgorod|Novgorod]] [[Igor' Svjatoslavič]] nell'antica [[Rus' di Kiev]]. L'opera, articolata in un prologo e quattro atti, è rimasta incompiuta alla morte del compositore avvenuta nel 1887, dopo una lunga gestazione durata quasi diciotto anni. Venne radicalmente rivista, completata degli atti mancanti e strumentata da [[Nikolaj Rimskij-Korsakov]] e [[Aleksandr Glazunov]].
==Storia==
▲===La composizione originale (1869–1887)===
▲[[File:Borodin.jpg|sinistra|miniatura|260x260px|Aleksandr Borodin (1833–1887)]]
Dopo aver brevemente considerato il dramma di [[Lev Mej]] ''La fidanzata dello Zar'' (successivamente ripreso da Rimskij-Korsakov per la sua [[La fidanzata dello Zar (opera)|opera omonima]]) come soggetto per la sua prima opera, Borodin iniziò a cercarne un altro. [[Vladimir Stasov]], critico e mentore del ''[[Gruppo dei Cinque]]'', gli suggerì il ''[[Canto della schiera di Igor']]'', un poema epico in prosa del XII secolo, e gli inviò una sceneggiatura per un'opera in tre atti il 30 aprile 1869<ref name="ReferenceA">Abraham e Lloyd-Jones (1986: pag. 51).</ref>. Borodin trovò la proposta incoraggiante, anche se non priva di difficoltà, e, dopo aver raccolto altro materiale letterario, iniziò a comporre nel settembre dello stesso anno. Presto però iniziò ad avere dubbi e timori e interruppe la composizione.
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===Atto II===
La sera nell'accampamento dei Polovezi. Le fanciulle polovesiane cantano e danzano (celeberrimo il tema, conosciuto appunto come ''danza delle fanciulle polovesiane''). Si unisce a loro Končakovna. I prigionieri russi fanno ritorno dalla giornata di lavoro e ringraziano le donne che danno loro da mangiare. Le guardie si ritirano, lasciando solo Ovlur, un cristiano, alla sorveglianza. Vladimir, figlio di Igor' canta sperando che il suo amore, Končakovna, lo raggiunga presto. La ragazza arriva e i due intonano in un duetto il loro amore. Al sopraggiungere di Igor' se ne vanno. Egli canta il suo dolore per le sue disgrazie. Ovlur gli propone la fuga, ma giunge Končak che chiede a Igor' come stia. Končak gli promette la libertà in cambio della rinuncia alla guerra, ma Igor' non può accettare. Končak fa entrare i servi per intrattenere Igor' e lui stesso: essi cantano e ballano in onore di Končak ([[danze poloviciane]]).
{{vedi anche|Danze polovesiane}}
===Atto III===
Nell'accampamento dei Polovezi. L'esercito poloviciano ritorna in trionfo cantando il sacco di Putivl'. Končak afferma che presto sottometterà tutta la Russia. Vladimir esorta Igor' alla fuga, egli è riluttante, ma quando Ovlur arriva dicendo di aver preparato i cavalli per Igor' e Vladimir, il principe accetta. Entra Končakovna che chiede a Vladimir di dimostrargli il suo amore portandola con lui o rimanendo. Il giovane non riesce a lasciare l'amata e Igor' fugge da solo. Končakovna dà l'allarme e suo padre fa uccidere le guardie e dà in sposa la figlia a Vladimir.
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!|Orchestrazione
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| 2a || Atto I, Scena prima || Coro || 1875 || 1875 || Borodin || Rimskij-Korsakov
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