Montefoscoli: differenze tra le versioni
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Nessuno volle certo verificare il documento citato dal Tronci nei suoi ''Annali pisani'' relativamente al dono di Montefoscoli fatto nell'anno [[1101]] dalla [[contessa Matilde]] a Foscolo Scarpetta pisano, che lo dice autore della casa Griffi; poiché quell'annalista propendeva a credere, che il castello di Montefoscoli prendesse il titolo da quel feudatario. Fatto sta, che altri documenti meno fallaci né assicurano, qualmente Montefoscoli, con il nome stesso che tuttora porta, esisteva molto innanzi la supposta donazione Matildiana.
Il Repetti nella voce della sua opera ''[[Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana]]'' BADIA DI CARISIO, già compresa nel popolo di Montefoscoli, riporta che fino dai primi anni del [[XII secolo]] aveva signoria in Montefoscoli un tale Ranieri, il quale nel [[1022]] diede a riformare il già esistente mon. de' SS. Ippolito e Cassano a Carisio sotto Montefoscoli agli eremiti di [[Eremo di Camaldoli|Camaldoli]]. Alla fine dello stesso secolo troviamo che il comune di Montefoscoli inviò nel [[1198]] i suoi sindaci al Castello di [[Santa Maria a Monte]] per fare leghe e compagnie a nome e per conto proprio senza licenza di alcun feudatario, o signore del castello. Altronde l'altro dominio di Montefoscoli fino da quella età dipendeva dagli Anziani di Pisa, mentre in quanto allo spirituale apparteneva ai vescovi di Volterra, dal cui contado il distretto di Montefoscoli era stato di corto smembrato.
==Storia==
[[File:Montefoscoli chiesa esterno.JPG|thumb|right|La chiesa di Santa Maria Assunta]]
Come tanti insediamenti della nostra Italia anche questo di Montefoscoli affonda le radici nella preistoria. Il colle, circondato da sorgenti, era ubicato sul passaggio delle transumanze tra l'area appenninica e apuana e le maremme, per cui deve essere stato un punto di riferimento per i primi pastori. In epoca etrusca il colle fu sicuramente un luogo santuariale
Dal V secolo la valle dell'Era si trovò ad essere attraversata dal primo itinerario di pellegrinaggio cristiano dall'Europa alla Terra Santa: la
Il paese, ben conservato e non deturpato da costruzioni contemporanee, si presenta come un tipico centro di strada, sviluppato sul crinale della collina, lungo l'antica via che collega la valle dell'Era con Palaia. Emanuele Repetti ci informa che nel Medioevo Montefoscoli fu un castello con una pieve (Santa Maria Assunta), e che fu capoluogo di comunità e di giurisdizione: nel [[XIX secolo]] era sotto la potesteria di [[Peccioli]], nella comunità di [[Palaia|Palaja]], [[diocesi di Volterra]], [[compartimento di Firenze]].
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* La pieve arcipretura di Santa Maria Assunta a Montefoscoli nel [[1356]] contava le seguenti succursali:
** San Romano (soppressa)
** Spedale di S. Pietro a Montefoscoli (idem)
** Santa Maria a Ghizzano (unita alla seguente)
** San Prospero a Ghizzano (esistente)
** San Lorenzo di [[Gello (Palaia)|Gello]] (soppressa).
La pieve, dedicata a S. Maria Assunta, costruita in cotto, databile ai primi del Duecento, ha subito restauri nel 1846, dopo il devastante terremoto delle colline pisane e infine nel 1947; le parti romaniche della chiesa e del suo campanile sono comunque facilmente distinguibili dagli interventi successivi e dagli inserti contemporanei (bacini ceramici in stile medievale di recente realizzazione). Racchiude al suo interno due statue marmoree dell'Angelo Gabriele annunciante e della Madonna, riconducibili alla mano di Nino Pisano (Pisa, 1315 circa – Pisa, 1370 circa) seppur presentino un'influenza del senese Valdambrino. Essendo andati perduti gli affreschi seicenteschi, la chiesa è stata recentemente arricchita da un affresco con la scena delle Nozze di Cana, realizzato da Stefano Ghezzani, pittore di San Giovanni alla Vena (Vicopisano).
* Il palazzo-fattoria Vaccà Berlinghieri, sede del Museo della Civiltà Contadina e della casa-museo Vaccà Berlinghieri. Il Museo della Civiltà Contadina, aperto al pubblico dal 1996 per volere della famiglia Donalisio, discendente della famiglia Vaccà Berlinghieri, è gestito dai volontari dall'Associazione del Museo della Civiltà Contadina. Si tratta di un vasto complesso di ambienti, anche ipogei, dove i prodotti dei vari poderi della fattoria venivano trasformati e il prodotto finale immagazzinato.
* Il [[Tempio di Minerva Medica (Montefoscoli)|Tempio di Minerva Medica]] nel podere del Torricchio. Questo monumento nelle forme del tempio di Agrippa di Roma, costruito in cotto rosso su progetto dell'architetto [[Ridolfo Castinelli]] su commissione del medico chirurgo [[Andrea Vaccà Berlinghieri]], sarebbe stato, secondo le ricerche svolte dal Gruppo Culturale "Ippolito Rosellini", il luogo dei convegni della società segreta dei [[Sublimi Maestri Perfetti]] ovvero del Direttorio Invisibile della Carboneria italiana. Andrea Vaccà Berlinghieri, indicato nelle relazioni delle spie della polizia granducale come il capo della Massoneria e il capo della Carboneria, era il referente per il centro dell'Italia del rivoluzionario [[Filippo Buonarroti]].
* La Fattoria che fu dei Gesuiti, poi della famiglia Mastiani Brunacci. Le prime notizie di questa fattoria che nei secoli diventerà il cuore di un vasto sistema di poderi, risalgono al 1564, anno in cui Messer Asopardo Griffi, figlio di Filippo, il cui stemma datato 1515 è collocato su di una delle facciate della Villa, la ereditò dalla madre.
* La casa del tenore [[Mario Filippeschi]], nato in via dei Fossi nella casa intitolata dal 7 giugno 1981 al suo nome.
* Una torre di cortina del castello è ancora visibile sul fronte settentrionale del paese.
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