Basilica Giulia: differenze tra le versioni

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La basilica Giulia è situata al posto di una delle più antiche basiliche, la [[basilica Sempronia]], fatta erigere dal censore [[Tiberio Sempronio Gracco (console 177 a.C.)|Tiberio Sempronio Gracco]], padre dei due famosi tribuni della plebe, nell'anno [[170 a.C.]] Si sa grazie allo storico [[Tito Livio]] che per attuare questo progetto Gracco demolì la casa di [[Scipione l'Africano]] e alcune botteghe che erano connesse ad essa.
 
Un nuovo edificio più grande, la basilica Giulia, venne iniziato da [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] attorno all'anno [[54 a.C.]],<ref name=archeo>[http://www.archeoroma.com/Foro%20Romano/basilica_giulia.htm La Basilica su Archeoroma.it]</ref> insieme al nuovo [[Foro di Cesare]] ed al restauro della [[basilica Emilia]], sul lato opposto della piazza. Inaugurata incompleta nel [[46 a.C.]] fu terminata dopo la morte di Cesare da [[Augusto (imperatore)|Augusto]], a cui si deve la costruzione del colonnato.<ref name="SvetonioAugusto29"/>
 
Bruciò nel grave incendio del [[12 a.C.]] Ricostruita per volontà dell'imperatore, venne dedicata ai due nipoti adottivi, [[Gaio Cesare|Gaio]] e [[Lucio Cesare|Lucio]],<ref name="SvetonioAugusto29"/> anche se mantenne il nome originario. Di nuovo danneggiata dal grande incendio sotto l'imperatore [[Marco Aurelio Carino|Carino]] nel [[283]], la basilica Giulia venne nuovamente restaurata da [[Diocleziano]] nel 285.
 
Nel [[410]] fu nuovamente danneggiata durante il [[Sacco di Roma (410)|Sacco di Roma]] condotto dai [[Visigoti]] di [[Alarico I]], ma già nel [[416]] era stata restaurata. Come accadde per tanti altri monumenti del Foro, all'inizio del XVI secolo fu utilizzata come cava di marmi e pietre.<ref name =penelope />