Roberto Melli: differenze tra le versioni

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{{NN|arte|dicembre 2020|Mancano note puntuali}}
{{Bio
|Nome = Roberto
|Cognome = Melli
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ferrara
|GiornoMeseNascita = 21 marzo
|AnnoNascita = 1885
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 4 gennaio
|AnnoMorte = 1958
|Attività = pittore
|Epoca = 1900
|Attività = pittore
|Attività2 = scultore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = {{sp}} esponente della [[Scuola romana (pittura XX secolo)|Scuola Romana]]
}}
 
==Biografia==
NacqueRoberto aMelli Ferraranacque da una famiglia di commercianti di [[Ebraismo in Italia|origine ebraica]] ea Ferrara, trasferitosidove ancora adolescente fu allievo privato del pittore [[Nicola Laurenti]]. Trasferitosi a [[Genova]] nel 1902 dove risiedeva la sorella maggiore [[Rina Melli]], iniziò a lavorare come apprendista intagliatore, scoprendo il proprio innato talento artistico.
Nel 1910 decide di andare a vivere a Roma condividendo lo studio con lo scultore Giovanni Prini. Nel 1913 espone alla prima mostra della "Secessione romana". Partecipa quindi attivamente alle manifestazioni futuriste, movimento che lo vedrà agire come outsider autonomo e imprevedibile.
 
Fu introdotto dal poeta [[Ceccardo Roccatagliata Ceccardi]] nell'ambiente culturale genovese, dove ebbe l'opportunità di frequentare lo scrittore [[Camillo Sbarbaro]] e lo scultore [[Giovanni Prini]]. Conobbe anche l'intagliatore di legno Carlo Turina, che lo iniziò all'attività di [[Xilografia|xilografo]]. Con questa tecnica collaborò nel 1906 alla rivista ''Ebe'', pubblicata a [[Chiavari]].
 
Il giovane Melli si dedicò anche alla scultura, come rivela il ritratto eseguito in quegli anni all'attrice [[Giulietta De Riso]].
 
Strinse amicizia col pittore e [[acquaforte|acquafortista]] ferrarese [[Giorgio De Vincenzi]] e nel 1910 decise di andare a vivere a [[Roma]], dove condivise lo studio con Prini. A Roma risalgono i primi lavori di pittura.
 
Nel 1912 sposò Anna Meotti, sua fidanzata degli anni ferraresi. Ancora nel 1912 partecipò alla ''I Esposizione italiana di xilografia'' organizzata a [[Levanto]] dalla rivista [[L'Eroica (periodico)|L'Eroica]].
 
Nel 19101913 decideespose disculture andarealla a''I vivereMostra a'' Romae condividendol'anno lo studio con lo scultore Giovanni Prini. Nel 1913 esponeseguente alla prima''II mostraMostra della "[[Secessione romana"Romana]]''. PartecipaPartecipò quindi attivamente alle manifestazioni futuristedel [[futurismo]], movimento che lo vedrà agire come outsiderartista autonomo e imprevedibileindividualista.
 
Nel 1915 insieme a Vincenzo Costantini, Garzia Fioresi, [[Cipriano Efisio Oppo]] e [[Guglielmo Pizzirani]], costituì il "Gruppo Moderno Italiano" e nel 1918 partecipò alla nascita della rivista e del movimento ''Valori plastici''<ref>{{Cita web|url=https://blog.ilgiornale.it/franza/2021/02/16/cento-anni-fa-valori-plastici1918-1921-ascesa-e-declino-di-una-grande-rivista-italiana-propugnava-il-ritorno-allordine-nella-letteratura-e-nell/|titolo=I Cento Anni di “Valori Plastici” (1918-1921)|accesso=16 settembre 2021}}</ref>.
Chiamato alle armi nel 1916, conobbe a Ferrara [[Giorgio de Chirico]]. Rientrato a Roma nel 1917, iniziò a dedicarsi all'attività cinematografica dirigendo la ''San Marco Film'', per la quale realizzò alcuni film e curò scenografie.<ref>Lucio Scardino, ''Cinema Pittura Ferrara'', La Carmelina, Ferrara, 2022, ISBN 9791280645227</ref>
 
A Roma strinse amicizia con [[Giuseppe Capogrossi]] e [[Emanuele Cavalli]], firmò il ''Manifesto del Primordialismo Plastico'', ma dopo la mostra personale del 1936 la sua attività espositiva fu interrotta dalle [[leggi razziali fasciste]] che gli tolsero il diritto di partecipare a pubbliche esposizioni e a insegnare. Poté riprendere il lavoro dopo la guerra nel suo appartamento di tre stanze al [[Testaccio]], proprio di fronte al ''Mattatoio''. Qui cominciò ad impartire lezioni private di pittura, fra gli altri al ferrarese [[Luigi Maini]], e ospitò ogni settimana un gruppo di giovani amici pittori come [[Renato Guttuso]], [[Enrico Accatino]], [[Fausto Pirandello]]. Dal 1945 iniziò anche ad insegnare pittura all'[[Accademia di belle arti di Roma]] e ritornò a esporre in alcune collettive e mostre personali.
E'Fin oramaida allora, Roberto Melli è considerato dalla critica uno dei maggiori esponenti dedella "La scuola[[Scuola romana" e(pittura XX secolo)|Scuola Romana]]. nelNel 1950 vienefu finalmente invitato alla [[Biennale di Venezia]], che gli dedicheràdedicò una personale.
 
Negli ultimi anni continuacontinuò la sua attività parallela di artista e critico. Nel 1957 escefu pubblicato il suo volume di poesie [["''Lunga favolosa notte"]]'', opera di grande spessore oggi troppoquasi dimenticata.
 
Nell’annoMorì dellanel mortegennaio 1958 e nello stesso anno la [[Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea]] di Roma gli dedicadedicò una retrospettiva, curata da Nello Ponente e [[Palma Bucarelli]].
 
== I capolavori ==
Pittore straordinario per visione, cromatismo, composizione, a volte intimista, altre volte fortemente espressivo, può essere ricordato per due opere fondamentali per l'arte italiana conservate presso la [[Galleria Nazionale d’Arted'Arte Moderna e Contemporanea]]: [["''La casa rossa"]]'' (1923) quadro figurativo che sembra precorrere le visioni di [[Edward Hopper]] e di molta pittura americana, e la scultura [["''Signora dal Cappello Nero"]]'' (1913), anche in questo caso anticipatrice della parallela ricerca tridimensionale di [[Umberto Boccioni]].
 
IlAltra opera di grande intensità il suo ultimo, drammatico, autoritratto''Autoritratto'', realizzato lopochi stessomesi meseprima della sua morte, è conservato presso la Galleria dei Ritratti di [[Palazzo Pitti]].
 
Notevole anche la qualità dei suoi scritti, tra i quali eccelle la raccolta di poesie ''Lunga favolosa notte'' del 1957.
 
== Roberto Melli nei musei ==
Nel 1915 insieme a Costantini, Fioresi, Oppo e Pizzirani costituisce il "Gruppo Moderno Italiano" e nel 1918 partecipa alla nascita della rivista e del movimento [["Valori Plastici"]].
* [[Galleria d'arte moderna (Firenze)|Galleria d'arte moderna]] di [[Firenze]]
Stringe amicizia con [[Giuseppe Capogrossi]] e Emanuele Cavalli, firma il "Manifesto del Primordialismo Plastico", ma dopo la mostra personale del 1936 la sua attività espositiva viene interrotta dalle [[leggi razziali fasciste]] che gli tolgono il diritto di partecipare a pubbliche esposizioni e a insegnare, contribuendo a sprofondarlo in una profonda crisi. Il cui unico sollievo rimane la vicinanza della moglie, "la fida Baba", come egli stesso amava chiamarla.
* [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]] di [[Roma]]
* [[Museo d'arte moderna e contemporanea Filippo de Pisis]] di [[Ferrara]]
* [[Museo Novecento]] di Firenze
* MIG. Museo Internazionale della Grafica. Castronuovo Sant'Andrea (PZ)
* [[Musei di Villa Torlonia]] di Roma
 
== Note ==
Il lavoro riprende dopo la guerra nel suo appartamento di tre stanze al [[Testaccio]], proprio di fronte al [[Mattatoio]]" dove ospiterà ogni settimana giovani un gruppo di giovani amici pittori come [[Renato Guttuso]], [[Enrico Accatino]], [[Fausto Pirandello]].
<references/>
Dal 1945 inizia infatti ad insegnare pittura all'[[Accademia di Belle Arti]] di Roma e ritorna a esporre in alcune collettive e mostre personali.
E' oramai considerato uno dei maggiori esponenti de "La scuola romana" e nel 1950 viene finalmente invitato alla [[Biennale di Venezia]], che gli dedicherà una personale.
 
=== Bibliografia= ==
Negli ultimi anni continua la sua attività parallela di artista e critico. Nel 1957 esce il suo volume di poesie [["Lunga favolosa notte"]], opera di grande spessore oggi troppo dimenticata.
* Cinzia Martini:, ''Roberto Melli (1885-1958) - L'artista moderno dei valori tonali. Il critico scomodo della coerenza artistica'', artisticaAutore (prefazione di Carlo Busiri Vici)., Librolibro + cd con(il catalogocd contiene il Catalogo critico completo delle opere.), MMC edizioniEdizioni, 19952004
Nell’anno della morte la [[Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea]] di Roma gli dedica una retrospettiva, curata da Nello Ponente e Palma Bucarelli.
* Alfredo Accatino:, ''La veglia del sognatore: poesie e divagazioni di e su Roberto Melli. A 30 anni dalla morte.'', Università la Sapienza -, 1988.
* ''Poesie - Lunga favolosa notte'', Editore De Luca, 1957
* Gaetano Bongiovanni, ''Quadri inediti di Attanasio, Coromaldi e Melli: a margine della mostra su Pirandello e le arti figurative'', in ''Luigi Pirandello e la cultura artistica tra Ottocento e Novecento'', a cura di G. Costantino con G. Bongiovanni e R. Ferlisi, Palermo 2017, pp. 51-61
 
== Altri progetti ==
Pittore straordinario per visione, cromatismo, composizione può essere ricordato per due opere fondamentali per l'arte italiana conservate presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea: [["La casa rossa"]] (1923) quadro figurativo che sembra precorrere le visioni di [[Edward Hopper]], e la scultura [["Signora dal Cappello Nero"]] (1913), anche in questo caso anticipatrice della parallela ricerca tridimensionale di [[Umberto Boccioni]].
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== Collegamenti esterni ==
Il suo ultimo, drammatico, autoritratto, realizzato lo stesso mese della sua morte, è conservato presso la Galleria dei Ritratti di [[Palazzo Pitti]]
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
===Bibliografia===
{{Portale|biografie|pittura}}
 
[[Categoria:Ebrei italiani]]
*Roberto Melli, Catalogo della mostra a cura di G.Appella e M.Calvesi,Macerata 1992 (con bibliografia precedente)
*Cinzia Martini: Roberto Melli - L'artista moderno dei valori tonali. Il critico scomodo della coerenza, artisticaAutore (prefazione Carlo Busiri Vici). Libro + cd con catalogo delle opere. MMC edizioni, 1995
*Alfredo Accatino: La veglia del sognatore: poesie e divagazioni di e su Roberto Melli. A 30 anni dalla morte. Università la Sapienza - 1988.