Sergio Scatizzi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ho sistemato l'impostazione della pagina uniformandola allo standard di Wikipedia (es. tolto i "grassetti") e ho aggiunto collegamenti ipertestuali
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Nessun oggetto della modifica
 
(8 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{F|pittura|gennaio 2024|arg2=poesia}}{{Bio
{{W|poeti|arg2=pittori|settembre 2023}}
{{Bio
|Nome = Sergio
|Cognome = Scatizzi
|Sesso = M
|LuogoNascita = Gragnano (LuccaCapannori)
|LuogoNascitaLink = Gragnano (Capannori)
|GiornoMeseNascita = 20 ottobre
|AnnoNascita = 1918
Riga 25 ⟶ 23:
Sergio Scatizzi nasce il 20 ottobre 1918 a [[Gragnano (Capannori)]] nella provincia di [[Lucca]]. Trascorre gli anni della prima giovinezza tra la [[Valdinievole]] e la campagna lucchese, in quanto la famiglia vi aveva un allevamento di cavalli.
 
Nel 1932, ad appena tredici anni soggiorna per un certo periodo a [[Napoli]], dove si interessa in gliagli autori della [[Scuola di Posillipo]], nonché agli esiti della loro pittura sul territorio.
 
Dopo il soggiorno napoletano, nel 1936 si spostatrasferisce a [[Roma]] dove conosce ed inizia a frequentare [[Mario Mafai]], [[Giovanni Stradone]], [[Emanuele Cavalli]] e [[Antonietta Raphaël]]. Il contatto con gli artisti e l’ambientel'ambiente romano gli offrono i primi spunti dai quali la sua pittura deriva, con accenti fortemente coloristici e sensori.
 
In seguito intraprende alcuni soggiorni a [[Parigi]], per lui molto stimolanti, e durante i quali conobbe Colette, [[Maurice de Vlaminck]] e [[Paul Léautaud]].
Riga 39 ⟶ 37:
=== Guerra e dopoguerra ===
 
Gli anni della [[Seconda guerra mondiale|guerra]] incombono e nel 1941 Scatizzi viene chiamato alle armi, verrà mandato a [[Bologna]] al 6° Autocentro, luogo che ha dell’ironico per lui che non prenderà mai la patente, dove però ebbe modo di conoscere [[Giorgio Morandi]].
 
Nel 1942 riuscendo a prendere congedo poté visitare la mostra di [[Filippo de Pisis|De Pisis]] alla Galleria “Barbaraux” di Milano.
Riga 49 ⟶ 47:
Lontano dalle polemiche che agitano l’ambiente su “l’impegno” artistico allora di moda, rivolge l’attenzione al paesaggio della Valdinievole con una sintesi e con un equilibrio di fresca atmosfera unificante, purezza e stupore delle cose e della natura. Si ravvisano gli elementi lirici e culturali che caratterizzano lo svolgimento successivo degli anni ’60 riducendo ad una massa di colore di accento fortemente drammatico.
 
Si tiene in disparte dagli ambienti artistici per un significativo e profondo senso di impegno del proprio lavoro {{Senza fonte|altamente stimato dai maggiori uomini di cultura dell’epoca.}}
 
Compie un viaggio a [[Parigi]] nel 1948, con l’ormai grande amico [[Giovanni Comisso]] ed altri, e dove ritroverà inoltre [[Filippo de Pisis|De Pisis]]. Esegue piccoli ritratti di personaggi da lui conosciuti nella [[Parigi]] del tempo: [[Paul Léautaud]], Colette, [[Maurice de Vlaminck]]. Nella [[Parigi|capitale francese]] conosce così gli [[Impressionismo|impressionisti]] e la grande pittura del nostro secolo.
Riga 55 ⟶ 53:
Le suggestioni derivate da questa esperienza segneranno il suo cammino da protagonista, nella convinzione di certi valori eterni dell’arte e dell’utopia di ogni avanguardia.
 
Nella primavera dello stesso anno è nuovamente a [[Montecatini Terme|Montecatini]] dove, insieme al sindaco Marchetti, organizza il Premio di Pittura Montecatini, {{Senza fonte|forse il primo premio di pittura organizzato in Italia nel dopoguerra}}.
 
Lo stesso anno tiene inoltre la sua prima personale presso la Libreria “Ariel” di Montecatini, composta soprattutto da paesaggi, con la presentazione in catalogo di Alfiero Cappellini.
Riga 74 ⟶ 72:
Uno dei riconoscimenti che più hanno inorgoglito Scatizzi durante la sua vita è stata la vittoria del XVIII Premio Internazionale del Fiorino e della Città di Firenze del 1967. In questo stesso anno lascerà inoltre la mansarda di Via de’ Federighi per trasferirsi così in Via Maggio, dove poi vivrà il resto della sua vita.
 
Nel 1976 viene organizzata una vasta antologica presso l'[[Accademia di belle arti di Carrara]] curata da Pier Carlo Santini dove vengono esposte opere fino ad allora inedite. Per la prima volta vengono esposte carte eseguite con varie tecniche, fogli che mostrano la ricchezza di umori pittorici dallo straordinario potere evocativo. [[{{Senza fonte|Raffaele Monti]] in seguito definirà queste “cose” di Scatizzi “uno dei più liberi ed alti diari della pittura dei nostri anni”.}}
 
=== Le tre grandi mostre ===
Tra il 1997 e il 1998 si svolge la prima grande mostra di Sergio Scatizzi presso la [[Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti]] di Firenze “Sergio Scatizzi: Gli anni dell’Informale” con presentazione in catalogo di [[Antonio Paolucci]], Carlo Sisi, Franco Zabagli, [[Raffaele Monti]] e Carlo Falciani. Uno dei maggiori riconoscimenti a cui un pittore fiorentino potesse ambire dopo la già citata vittoria del Fiorino e la monografica della Strozzina del 1982.
 
Del 2006 è la mostra “Sergio Scatizzi: Immagini” presso il Salone delle Reali Poste della Galleria degli Uffizi il cui catalogo ha visto la presentazione di [[Antonio Paolucci]], Ornella Casazza e [[Raffaele Monti]]. Questa mostra ha segnato non solo un traguardo importantissimo per la carriera artistica di Scatizzi, già costellata di importanti successi, ma {{Senza fonte|addirittura un precedente per gli eventi futuri degli stessi Uffizi, in quanto si è trattata della prima mostra di un artista vivente.}}
 
L’ultimo grande evento si ha nel 2009, con la seconda personale presso la [[Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti]], nel Quartiere d’Inverno, dal titolo “Il Barocco informale di Sergio Scatizzi” con la presentazione nel catalogo di [[Cristina Acidini]], Giuseppe Cantelli e Simonella Condemi. Per la prima volta si indaga Scatizzi non solo per il suo approccio alla pittura ma anche per il suo affamato collezionismo, soprattutto di dipinti di artisti fiorentini del [[Seicento]], oltre all’oggettistica e opere di contemporanei, e come questi abbiano dialogato con lui nel corso della sua lunga carriera artistica.
Riga 88 ⟶ 86:
 
=== Pittura ===
* Terre Volterrane - [[Museo Novecento]], [[Firenze]]<ref>{{Cita web|url=http://www.museonovecento.it/collezioni/terre-volterrane/|titolo=Terre volterrane|accesso=14 giugno 2017|dataarchivio=3 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171003203921/http://www.museonovecento.it/collezioni/terre-volterrane/|urlmorto=sì}}</ref>
* Paesaggio in Valdinievole - [[Museo di arte contemporanea e del Novecento|Museo di Arte Contemporanea e del Novecento]], [[Monsummano Terme]]<ref>{{Cita web|url=http://www.macn.it/it/collezione/scatizzi-sergio/|titolo=COLLEZIONE - Sergio Scatizzi|accesso=14 giugno 2017}}</ref>
* Terre - Museo de la Solidaridad Salvador Allende, Santiago del Cile<ref>{{Cita web|url=http://mssa.cl/obras/terre/|titolo=Terre – Museo de la Solidaridad Salvador Allende|sito=mssa.cl|lingua=es|accesso=16 giugno 2017}}</ref>
Riga 101 ⟶ 99:
=== Poesia ===
* Acque di Liriope, ''Vallecchi'', [[Firenze]] 2009 ISBN 8884271711
 
==Note==
<references/>