Repubblica dell'Artsakh: differenze tra le versioni
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{{Stato storico
|nomeCompleto = Repubblica del Nagorno-Karabakh (1992-2017)<br>Repubblica dell'Artsakh (2017-2024)
|
|linkStemma = Emblem of the Republic of Artsakh.svg▼
|linkBandiera = Flag of Artsakh.svg
|linkLocalizzazione = Republic of Artsakh (orthographic projection).svg▼
|linkMappa = Artsakh in its region.svg▼
|paginaStemma = Stemma dell'Artsakh▼
|paginaBandiera = Bandiera dell'Artsakh
▲|linkStemma = Emblem of the Republic of Artsakh.svg
▲|paginaStemma = Stemma dell'Artsakh
▲|linkLocalizzazione = Republic of Artsakh 1994–2020 (orthographic projection).svg
|didascalia = confini originari della repubblica dopo la sua proclamazione (verde chiaro) e dopo la guerra del 2020 (giallo)
|indipendenza = 10 dicembre [[1991]] (referendum)<br />6 gennaio [[1992]] (proclamazione)<br />1º gennaio [[2024]] (dissoluzione pianificata)▼
▲|nomeCompletoInd = Repubblica dell'Artsakh
▲|nomeUfficialeInd = {{hy}} Արցախի Հանրապետություն<br />trasl.: ''Artsakhi Hanrapetut’yun''
|inno = ''[[Azat u Ankakh Artsakh]]''
|lingua = [[Lingua armena|Armeno]]
|capitale principale = {{hy}} Ստեփանակերտ<br />trasl.: ''[[Stepanakert]]''
|governo = [[Repubblica semipresidenziale]] (1992-2017)<br>[[Repubblica presidenziale]] (2017-2024)
|capitaleAbitanti = {{formatnum:50000}}▼
▲|
|evento iniziale = indipendenza dall'[[Azerbaigian]] dopo la dissoluzione dell'[[URSS]]
|fine = 1º gennaio 2024 (de facto)
|evento finale = [[offensiva azera nel Nagorno Karabakh del 2023]] e armistizio
|periodo massima espansione = 1992
|periodo popolazione = (stima 2015)
|stato precedente = [[Oblast' autonoma del Nagorno Karabakh]]
▲|valuta = [[Dram armeno]] insieme al [[Dram karabakho]]
|stato attuale = {{AZE}}
}}
L{{'}}'''Artsakh''' o '''Nagorno Karabakh''', ufficialmente '''Repubblica dell'Artsakh''' ({{Armeno|Արցախի Հանրապետություն|Artsakhi Hanrapetut’yun}}) o '''Repubblica del Nagorno Karabakh''' ({{Armeno|Լեռնային Ղարաբաղի Հանրապետություն|Lernayin Gharabaghi Hanrapetutyun}})<ref>{{cita testo|url=http://www.nkr.am/en/chapter-I-foundations-of-constitutional-order|titolo=Ministero Affari Esteri, Costituzione|accesso=24 novembre 2019|dataarchivio=27 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221027224732/http://www.nkr.am/en/chapter-I-foundations-of-constitutional-order|urlmorto=sì}}. L'art.1.2 della Costituzione recita che i nomi di Repubblica dell'Artsakh e Repubblica del Nagorno Karabakh sono identici; tuttavia nelle intestazioni ufficiali la prima denominazione sta progressivamente sostituendo la seconda.</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.nkr.am/en/search/node/Nagorno%20Karabagh%20Republic|titolo=Search {{!}} NKR|accesso=17 ottobre 2023|dataarchivio=26 settembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230926192154/https://www.nkr.am/en/search/node/Nagorno%20Karabagh%20Republic|urlmorto=sì}}</ref>
La regione del [[Nagorno Karabakh]], situata nel [[Caucaso meridionale]], a prevalenza [[Armeni|armena]], fu rivendicata sia dalla [[Repubblica Democratica di Azerbaigian]]
Nel [[2017]], [[Referendum in Nagorno Karabakh del 2017|un referendum]] nella Repubblica del Nagorno-Karabakh approvò una nuova costituzione che trasformava il sistema di governo da [[Repubblica semipresidenziale|semipresidenziale]] a [[Repubblica presidenziale|presidenziale]], con una legislatura [[Monocameralismo|unicamerale]], e cambiava il nome dello Stato da Repubblica del Nagorno-Karabakh a Repubblica di Artsakh, anche se entrambi i nomi sono rimasti ufficiali.
▲La regione del [[Nagorno Karabakh]], situata nel [[Caucaso meridionale]], a prevalenza [[Armeni|armena]], fu rivendicata sia dalla [[Repubblica Democratica di Azerbaigian]] che dalla [[Prima Repubblica di Armenia]], quando entrambi i Paesi divennero indipendenti nel [[1918]], dopo la caduta dell'[[Impero russo]].<ref>{{Cita libro|autore=Richard G. Hovannisian|titolo=The Republic of Armenia, Volume I: 1918-1919|annooriginale=1971|editore=University of California Press|pp=80 - 81}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Yamskov, A. N.|titolo=Ethnic Conflict in the Transcausasus: The Case of Nagorno-Karabakh," Special Issue on Ethnic Conflict in the Soviet Union for the Theory and Society, 20|dataoriginale=ottobre 1991|pp=649 - 650}}</ref> [[Guerra armeno-azera|Una breve guerra]] per la regione scoppiò nel [[1920]]. La disputa fu in gran parte archiviata dopo che l'[[Unione Sovietica]] stabilì il controllo sull'area e creò l'[[Oblast' Autonoma del Nagorno Karabakh|Oblast' autonoma del Nagorno-Karabakh]], all'interno della [[Repubblica Socialista Sovietica Azera|RSS dell'Azerbaigian]] nel [[1923]]. Nonostante le discriminazioni subite dalle autorità sovietiche azere, alla [[Dissoluzione dell'Unione Sovietica|caduta dell'Unione Sovietica]] gli armeni restavano la popolazione maggioritaria nella regione.<ref>{{Cita libro|titolo=Parts of a Circle I: The Road to War (Documentary)|dataoriginale=maggio 2020|editore=Media Initiatives Center, Internews Azerbaijan, Humanitarian Research Public Union}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Thomas de Waal|titolo=Black Garden: Armenia and Azerbaijan through Peace and War|anno=2003|editore=New York University Press|pp=3, 137 - 140|ISBN=0-8147-1944-9}}</ref> Nel 1991, [[Referendum in Nagorno Karabakh del 1991|un referendum]] tenutosi nell'Oblast' autonoma e nella vicina [[regione di Šahowmyan]] ha portato a una dichiarazione di indipendenza. Il conflitto è sfociato in [[Prima guerra del Nagorno Karabakh|una vera e propria guerra]] nel [[1992]].<ref name="web.archive.org">{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20220809072053/https://foreignpolicy.com/2022/08/04/nagorno-karabakh-armenia-azerbaijan-clash-russia-turkey/|titolo=Morning Brief: Violence in Nagorno-Karabakh, ASEAN Meets, and Other News|data=9 agosto 2022|accesso=17 ottobre 2023}}</ref> La guerra è stata vinta dall'Artsakh, con il sostegno dell'[[Armenia]]. Sebbene nel [[1994]] sia stato firmato [[Accordo di Biškek|un accordo]] di [[cessate il fuoco]], la situazione di [[conflitto congelato]] ha lasciato il territorio a prevalenza armena, con i confini corrispondenti, grosso modo, a quelli dell'antica regione dell'Artsakh, ''[[de facto]]'' indipendente con un governo autoproclamato a [[Step'anakert]], ma ancora pesantemente dipendente dall'Armenia e strettamente integrato con essa, quasi come una parte di essa.<ref>{{Cita web|url=https://cfr.org/global-conflict-tracker/conflict/nagorno-karabakh-conflict|titolo=Nagorno-Karabakh Conflict|sito=Global Conflict Tracker|lingua=en|accesso=17 ottobre 2023}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=James Hughes|titolo=Ethnicity and Territory in the Former Soviet Union: Regions in Conflict|p=211|ISBN=978-0-7146-8210-5}}</ref> Alcune porzioni del territorio (parte della regione di Šahowmyan e i bordi orientali delle regioni di Martouni e Martakert) erano rimasti comunque sotto controllo azero, pur essendo rivendicate dagli armeni come parte integrante del loro Stato.
Nel settembre [[2023]], l'Azerbaigian ha lanciato [[Offensiva azera nel Nagorno Karabakh del 2023|un'altra offensiva militare]]. Il governo della Repubblica dell'Artsakh ha accettato di disarmarsi e di avviare colloqui con l'Azerbaigian, provocando la fuga degli armeni dall'area. Al 1º ottobre 2023, la quasi totalità della popolazione del Nagorno-Karabakh si era rifugiata in Armenia.<ref>{{Cita web|url=https://www.rfi.fr/en/europe/20230930-nagorno-karabakh-almost-empty-as-most-of-population-flees-to-armenia|titolo=Nagorno-Karabakh almost empty as most of population flees to Armenia|sito=RFI|data=30 settembre 2023|lingua=en|accesso=17 ottobre 2023}}</ref> Il presidente dell'Artsakh ha
}}</ref>
▲Nel settembre [[2023]], l'Azerbaigian ha lanciato [[Offensiva azera nel Nagorno Karabakh del 2023|un'altra offensiva militare]]. Il governo della Repubblica dell'Artsakh ha accettato di disarmarsi e di avviare colloqui con l'Azerbaigian, provocando la fuga degli armeni dall'area. Il presidente dell'Artsakh ha poi firmato un decreto per sciogliere tutte le istituzioni della Repubblica entro il 1º gennaio [[2024]], ponendo fine alla sua esistenza.<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/esteri/2022/12/13/news/alta_tensione_in_caucaso_e_nuove_provocazioni_dellazerbajian_isolata_per_alcune_ore_la_repubblica_dellartsakh-12409912/|titolo=Nagorno-Kharaback: Dei "manifestanti" azeri occupano il corridoio che collega la Repubblica con l'Armenia.}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2023/09/28/repubblica-separatista-nagorno-karabakh-sciolta/|titolo=La repubblica separatista del Nagorno Karabakh verrà ufficialmente sciolta}}</ref> Al 1º ottobre 2023, la quasi totalità della popolazione del Nagorno-Karabakh si è rifugiata in Armenia.<ref>{{Cita web|url=https://www.rfi.fr/en/europe/20230930-nagorno-karabakh-almost-empty-as-most-of-population-flees-to-armenia|titolo=Nagorno-Karabakh almost empty as most of population flees to Armenia|sito=RFI|data=30 settembre 2023|lingua=en|accesso=17 ottobre 2023}}</ref>
== Etimologia del nome ==
Secondo gli studiosi, le iscrizioni risalenti al periodo [[Urartu|urarteo]] menzionano la regione con diversi nomi: "Ardakh", "Urdekhe" e "Atakhuni".<ref>Chorbajian, Levon; Donabedian Patrick;
Mutafian, Claude. The Caucasian Knot: The History and Geo-Politics of Nagorno-Karabagh. NJ: Zed Books, 1994, p. 52.</ref><ref>{{Cita libro|autore=Bagrat Ulubabyan|titolo=Armenian Soviet Encyclopedia (in armeno). Vol. II.|anno=1976|editore=Yerevan: Armenian Academy of Sciences|pp=150
== La bandiera ==
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==Geografia==
===Prima della guerra del 2020===
Il territorio copriva una superficie totale di {{formatnum:11458}} km² con capitale [[
Lungo il lato settentrionale si trovavano alte [[catene montuose]], i [[monti Mrav]] che raggiungono i {{formatnum:3700}} metri di altitudine (monte Gamish, {{M|3724|u=m}}); ugualmente montagnosa a ovest e a sud mentre verso est il territorio diveniva progressivamente più pianeggiante con i due angoli, le province di Martakert e [[Martowni|Martuni]] (corrispondenti a parti dei distretti azeri di Kəlbəcər, Tərtər e Xocavənd), anch'essi pianeggianti. Altre vallate esistevano attorno al bacino idrico di [[Sarsang]], a [[Hadrowt'|Hadrout]], e nel sud. Gran parte del Nagorno Karabakh è coperto da foreste, in particolare le zone montuose. Prettamente pianeggiante era il lato meridionale lungo il confine con l'Iran.
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===Dopo la guerra del 2020===
A seguito del conflitto dell'autunno 2020, la Repubblica di Artsakh ha perso tutti i territori che si trovavano fuori dall'[[Oblast'
== Flora e fauna ==
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== Popolazione ==
{{vedi anche|Demografia dell'Artsakh}}
Il conflitto del 1992-94 aveva ridisegnato i confini del Nagorno Karabakh e determinato flussi migratori in entrata e in uscita che hanno riguardato sia l'originario territorio dell'[[Oblast Autonomo del Nagorno Karabakh|oblast']] sia le regioni circostanti finite sotto controllo armeno. A seguito della prima guerra del Nagorno Karabakh vi fu un calo della popolazione, attestatasi poco sopra i {{formatnum:122000}} abitanti ma poi cresciuta anno dopo anno in maniera lenta ma progressiva sino a raggiungere nel 2011 la cifra di circa {{formatnum:144000}} abitanti, più di un terzo dei quali concentrati nella capitale Stepanakert.<ref>E. Aliprandi, ''Le ragioni del Karabakh'', &MyBook, pag. 120.</ref> I dati al 2019 portano a un totale complessivo di quasi {{formatnum:148000}} abitanti.<ref>{{cita testo|url=https://en.populationdata.net/countries/artsakh-nagorno-karabakh/|titolo=Populationdata.net}}</ref> Al termine della seconda guerra del Nagorno Karabakh dell'autunno 2020, si calcola che circa {{formatnum:30000}} abitanti siano stati costretti a lasciare lo Stato e si siano
== Società ==
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==Storia==
{{vedi anche|Storia del Nagorno Karabakh|Prima guerra del Nagorno Karabakh|Guerra dei quattro giorni in Nagorno Karabakh|Seconda guerra del Nagorno Karabakh|Riconoscimenti internazionali dell'Artsakh}}
La Repubblica dell'Artsakh nasce nel settembre 1991 con il nome di Nagorno Karabakh allorché il soviet locale, utilizzando la legislazione sovietica dell'epoca, dichiarò la nascita della nuova repubblica dopo che l'Azerbaigian aveva deciso di fuoriuscire dall'Unione Sovietica. Seguirono un referendum ed elezioni, ma nel gennaio dell'anno seguente la reazione militare azera accese il conflitto che si concluse con un accordo di cessate il fuoco nel 1993
Il 19 settembre 2023 l'Azerbaigian ha avviato una [[Offensiva azera nel Nagorno Karabakh del 2023|"operazione anti terrorismo" nella regione]], dopo aver chiuso gli spazi aerei con l'Armenia, bombardando la capitale
== Geografia antropica ==
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[[File:Map of administrative divisions of Artsakh (2020).png|thumb|Carta amministrativa dopo la [[Guerra del Nagorno Karabakh del 2020|guerra del 2020]].|288x288px]]
La Repubblica dell'Artsakh, prima
{| class="wikitable"
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|}
[[File:Artsakh-am.jpg|miniatura|Carta amministrativa prima del 2020. Le parti più scure erano le zone controllate dall'Azerbaigian, ma rivendicate dall'Artsakh.]]
Dopo la guerra del 2020,
*[[Regione di Askeran]]
*[[Regione di Martakert]]
*[[Regione di Martowni|Regione di Martouni]]
*[[Regione di Šowši|Regione di Shushi]]
Tutte le sopra elencate regioni hanno subìto decurtazioni territoriali anche significative. Per la [[Regione di Hadrowt'|Regione di Hadrout]]
== Organizzazione dello Stato ==
{{vedi anche|Costituzione dell'Artsakh|Politica dell'Artsakh}}
=== Istituzioni politiche ===
Il Nagorno Karabakh, a seguito del referendum del 2017,
A termine della [[Offensiva azera nel Nagorno Karabakh del 2023|terza guerra del Nagorno Karabakh]], il presidente
==== Presidente della Repubblica ====
{{vedi anche|Presidenti della Repubblica dell'Artsakh}}
====Parlamento====
{{vedi anche|Assemblea nazionale (Artsakh)}}
L'Assemblea nazionale
==== Partiti politici ====
{{vedi categoria|Partiti politici karabakhi}}
I principali partiti politici dell'Artsakh
=== Sistema giudiziario ===
Il sistema giudiziario si
===Esercito===
{{vedi anche|Esercito di difesa dell'Artsakh}}
L’esercito di difesa dell'Artsakh ({{lang|hy|Լեռնային Ղարաբաղի Հանրապետության ինքնապաշտպանության բանակ}}, ''Lerrnayin Gharabaghi Hanrapetut'yan ink'napashtpanut'yan banak'') è stato la formale forza di difesa della non riconosciuta, ma ''de facto'' indipendente, repubblica. Fondato nel 1992, unì le unità di autodifesa in precedenza disorganizzate che si sono formate nei primi anni novanta con l'obiettivo dichiarato di tutelare la popolazione etnica [[Armeni|armena]] del Nagorno
== Economia ==
Superata la crisi post prima guerra, la Repubblica del Nagorno Karabakh si avviò verso una ripresa economica favorita dalla stabilità della situazione e dagli aiuti provenienti dalla diaspora armena. Se nel 1999 il prodotto interno lordo era attestato a 59 milioni di dollari, già nel 2001 era quasi raddoppiato; nel 2009 toccava i 260 milioni e nel 2010 i 320 milioni di dollari, con una crescita reale stimata tra il 2001 e il 2007 di oltre il 60%. Nel 2007 l'economia era ripartita fra agricoltura (16%), industria manifatturiera (15%), costruzioni (9%) e servizi (57%). I maggiori investimenti degli ultimi anni
Dopo la seconda guerra del 2020, la situazione economica dello Stato
La valuta ufficiale
== Cultura e informazione ==
L'Università statale dell'Artsakh fu inaugurata nel 1992 in pieno conflitto. La repubblica
L'informazione
==Sport==
Lo stadio nazionale è stato lo [[Stadio Repubblicano di
==Festività==
{{Vedi anche|Giorni festivi nell'Artsakh}}
Il [[Natale]], come in [[Armenia]], si
==Gastronomia==
La cucina dell'Artsakh è strettamente imparentata con la [[cucina armena]] e le tradizioni gastronomiche sono molto simili. Si basa su prodotti dell'allevamento di terra e dell'agricoltura: quindi molta carne (soprattutto alla brace) e formaggi, nonché verdure di stagione. Il pane più utilizzato è quello tipico armeno, il [[lavash]]. Tra i piatti tipici distintivi della gastronomia nazionale merita una menzione lo [[zhingyalov hats]], una sorta di focaccia ripiena di verdure ed erbe spontanee.
I pasti sono accompagnati da succhi di frutta, birra, vino e [[vodka]] (quella di [[Morus (botanica)|gelso]] è tipica della regione); la tradizione vinicola
== Note ==
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*Emanuele Aliprandi, ''La guerra per il Nagorno Karabakh'', Archivio Storia, 2023, ISBN 978-88-8547-245-7
*Emanuele Aliprandi, ''Pallottole e petrolio'', Amazon Libri, 2021, ISBN 979-87-43571192
*Gregorio Zovighian, ''Storia del Karabagh'', Ed. Nuova Prhomos, 2017, ISBN 978-88-68533-64-9
*Emanuele Aliprandi, ''Le ragioni del Karabakh'', Ed. &MyBook, 2010, ISBN 978-88-6560-000-9
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*{{cita web|url=http://www.president.nkr.am/|titolo=Presidenza della Repubblica del Nagorno Karabakh}}
*{{cita web|url=http://www.karabakh.net/engl/gov?id=1|titolo=Governo della Repubblica del Nagorno Karabakh|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130427153315/http://www.karabakh.net/engl/gov?id=1}}
*{{cita web|url=http://www.nkr.am/en/|titolo=Ministero degli Affari Esteri del Nagorno Karabakh|accesso=28 novembre 2015|dataarchivio=17 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170917193936/http://nkr.am/en/|urlmorto=sì}}
*{{cita web | url = http://www.elections.nkr.am/ | titolo = Commissione elettorale centrale della Repubblica del Nagorno Karabakh | accesso = 28 novembre 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100523090938/http://www.elections.nkr.am/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web|url=http://www.stat-nkr.am/|titolo=Servizio nazionale di statistica|accesso=28 novembre 2015|dataarchivio=6 febbraio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080206093817/http://www.stat-nkr.am/|urlmorto=sì}}
*{{cita web | url = http://www.nkrusa.org/ | titolo = Rappresentanza del Nagorno Karabakh negli USA | accesso = 28 novembre 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130618042646/http://nkrusa.org/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web|url=http://www.haut-karabagh.com/|titolo=Rappresentanza del Nagorno Karabakh in Francia}}
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*{{cita web|url=http://www.karabakh.it|titolo=Iniziativa Italiana per il Karabakh}}
*{{cita web|url=http://www.homolaicus.com/storia/contemporanea/armenia/nagorno-karabakh.htm|titolo=Homo laicus: storia del Nagorno Karabakh}}
*{{cita web|url=http://nagornokarabak.blogspot.com/|titolo=Raccolta di storie sul Nagorno Karabak|accesso=27 marzo 2020|dataarchivio=27 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200327014500/https://nagornokarabak.blogspot.com/|urlmorto=sì}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Armenia|Azerbaigian}}
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