Seconda intifada: differenze tra le versioni
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{{conflitto
|Tipo = Guerra
|Nome del conflitto = Seconda
|Parte_di = del [[conflitto israelo-palestinese]]
|Immagine = Flickr - Israel Defense Forces - Standing Guard in Nablus.jpg
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|Effettivi1 =
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|Perdite1 =
|Perdite2 =
|Perdite4 = <span align="center">64 stranieri uccisi</span>
|Note =
}}
La '''
L’ondata di attentati e violenze, perpetrate da gruppi guidati da Fatah, la fazione di Arafat al governo, e dal gruppo islamista Hamas, minò definitivamente la credibilità politica del leader palestinese agli occhi dell’opinione pubblica israeliana, e interruppe drammaticamente il cammino verso la pace intrapreso con gli [[accordi di Oslo]] e proseguito con il vertice di Camp David.<ref>{{Cita news|autore=Jonathan S. Tobin|url=https://www.israele.net/ventanni-fa-lintifada-cambio-tutto-ma-per-tanti-osservatori-stranieri-e-storia-antica-e-da-dimenticare|titolo=Vent’anni fa l’intifada cambiò tutto, ma per tanti osservatori stranieri è storia antica e da dimenticare|pubblicazione=Israele.net|data=16 ottobre 2020}}</ref>
La [[Monte del Tempio|Spianata delle Moschee]] (il luogo della Moschea della Roccia, ed anche il Monte del Tempio per gli [[ebrei]]) è un luogo da sempre reclamato sia dagli [[ebrei]], perché insistente sul luogo ove sorgeva il [[Tempio di Salomone]], sia dai musulmani, essendo il punto da cui [[Maometto]] sarebbe asceso al Paradiso su di un cavallo alato nel suo ''[[Isra e miraj|miʿrāj]]''. Il gesto di Ariel Sharon intendeva rivendicare la sovranità israeliana od ebraica sul luogo; ciò avveniva in un momento di altissima tensione tra le popolazioni dovuto al recente fallimento dei [[Vertice di Camp David|negoziati di Camp David]]. L'episodio fu elemento scatenante di una guerra "calda" che è passata alla storia come "Seconda Intifada".▼
▲La [[Monte del Tempio|Spianata delle Moschee]] (il luogo della [[Moschea della Roccia]], ed anche il Monte del Tempio per gli
== Cause e svolgimento ==▼
{{P|Il testo, peraltro del tutto privo di fonti, sembra focalizzato sulle sole argomentazioni di parte palestinese|storia|dicembre 2023}} ▼
▲== Cause e svolgimento ==
{{dx|[[File:Sumayya and her cat in front of her demolished home 2002, 2nd Intifada.jpg|thumb|left|Una bambina palestinese e la sua casa distrutta, campo profughi di Balatah]]}}{{Campagnabox conflitto arabo-israeliano}}La provocazione di Ariel Sharon fu il ''[[casus belli]]''. Le ragioni storiche erano piuttosto il lento accumulo di tensioni tra il 1993 e il 2000, dovuto allo stallo del processo di pace, che faceva intravedere un fallimento degli [[accordi di Oslo]]. La tensione avrebbe raggiunto il culmine nel luglio del 2000 con il fallimento del [[vertice di Camp David]].▼
▲{{P|Il testo, peraltro del tutto privo di fonti, sembra focalizzato sulle sole argomentazioni di parte palestinese|storia|dicembre 2023}}
▲{{dx|[[File:Sumayya and her cat in front of her demolished home 2002, 2nd Intifada.jpg|thumb|left|Una bambina [[palestinese]] e la sua casa distrutta, campo profughi di Balatah]]}}{{Campagnabox conflitto arabo-israeliano}}La provocazione di Ariel Sharon fu il ''[[casus belli]]''. Le ragioni storiche erano piuttosto il lento accumulo di tensioni tra il 1993 e il 2000, dovuto allo stallo del processo di pace, che faceva intravedere un fallimento degli [[accordi di Oslo]]. La tensione avrebbe raggiunto il culmine nel luglio del 2000 con il fallimento del [[vertice di Camp David]].
I primi problemi erano sorti poco dopo gli
La costruzione di insediamenti in [[Cisgiordania]] riprese in modo massiccio, così come la confisca di terreni e la demolizione di case palestinesi. In particolare intorno a [[Gerusalemme]] un motivo di altissimo conflitto fu la volontà del governo di costruire il nuovo quartiere denominato [[Har Homa]], decisione condannata dalla comunità internazionale. Inoltre, ci fu un arenarsi dei colloqui fra le parti. L'ostacolo era rappresentato dal netto ed esplicito "no" di Netanyahu a tre fondamentali richieste palestinesi: uno Stato indipendente, il riconoscimento del diritto al ritorno dei profughi, lo smantellamento degli insediamenti costruiti e l'abbandono dei territori occupati, con un ritorno così ai confini del 1967. La politica di Netanyahu era invece orientata a prolungare i negoziati il più possibile approfittando della posizione di forza israeliana per portare avanti fatti compiuti. Parallelamente, in questa situazione estremamente penalizzante per l'[[Autorità Nazionale Palestinese]] (ANP), vi fu tra i palestinesi una rapida crescita di consenso verso gruppi estremistici di impronta religiosa islamica (in particolare [[Hamas|Ḥamās]], ma anche il [[Movimento per il Jihad Islamico in Palestina]]).
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Allo scoppio della Seconda Intifada, un fatto caratterizzante fu la partecipazione iniziale alla sommossa della popolazione araba israeliana, fatto che non si era verificato durante la [[Prima Intifada]] ([[1987]]). L'uccisione di diciotto israeliani arabi, da parte della polizia di Israele, quando nei primi tre giorni gli scontri erano circoscritti prevalentemente a Gerusalemme, fu tra i fatti sanguinosi che precedettero la rivolta armata vera e propria nei [[Territori palestinesi|Territori]].
Con la seconda intifada vi fu una forte ripresa del fenomeno degli attentati suicidi palestinesi nelle principali città israeliane, in particolare contro luoghi di aggregazione civili come autobus e locali notturni. Questi atti terroristici erano stati già presenti negli anni precedenti ma non avevano ottenuto un significativo consenso politico da parte dell'opinione pubblica palestinese. Gli Israeliani, da parte loro, procedettero a varie operazioni contro la popolazione civile come la demolizione di edifici e quartieri, sia nella striscia di [[Gaza]] sia in Cisgiordania, una politica di "omicidi mirati" a sfondo politico e battaglie sanguinose come l'[[Battaglia di Jenin (2002)|assedio di
== Esito ==
Non c'è accordo su quando si possa considerare conclusa la
In generale la fine dell'
== Conseguenze politiche e sociali ==
[[Yasser Arafat|Yāser ʿArafāt]] dal dicembre del 2001 fu confinato di fatto dall'[[esercito israeliano]] nella sede dell'[[Autorità Nazionale Palestinese]] (ANP) di [[Ramallah|Rāmallāh]], in [[Cisgiordania]]. Uscirà di qui solo per andare a morire a [[Parigi]], il 4 novembre 2004.
La provocazione sulla spianata fu per Sharon una mossa politica molto utile; infatti, di lì a pochi mesi ci furono le elezioni e il suo partito stravinse: secondo l'elettorato israeliano il Likud poteva dare risposte al bisogno di sicurezza della popolazione nato dall'inizio delle violenze della
Le cifre della
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore= [[Akram Musallam]]|titolo= Sîrat al-'aqrab alladhî yatasabbabu 'araqan|anno= 2008|editore= Dar al-Adab,
== Voci correlate ==
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* {{Collegamenti esterni}}
{{Conflitto israelo-palestinese}}
{{Attacchi terroristici contro israeliani}} {{Controllo di autorità}} {{Portale|guerra|storia}}
[[Categoria:Seconda Intifada| ]]
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