Suffragio universale: differenze tra le versioni

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{{NN|diritto|agosto 2010|Mancanomancano, quasi completamente, fonti bibliografiche e/o collegamenti esterni.}}[[File:Annie Kenney and Christabel Pankhurst.jpg|thumb|Le leader della [[Women's Social and Political Union|WSPU]]: [[Annie Kenney]] (a sinistra) e [[Christabel Pankhurst]].]]
Il '''[[suffragio]] universale''' è il principio secondo il quale tutti i cittadini, di normanormalmente al raggiungimento della [[maggiore età]], possono esercitare il diritto di voto e partecipare alle [[elezioni]] politiche e amministrative, e ad altre consultazioni pubbliche (come i [[referendum]]), senza alcuna restrizione di natura culturale, socioeconomica o psicologica (per es. di [[etnia]], [[Classe sociale|ceto]], [[Genere (scienze sociali)|genere]], [[orientamento sessuale]]); è perciò contrapposto al [[suffragio ristretto]], che può essere fondato sul [[Status sociale|censo]] ([[suffragio censitario]]), sul [[sesso (biologia)|sesso]] (''suffragio maschile'', perché il diritto di voto non è riconosciuto alle donne) o sul grado d'istruzione.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/suffragio suffragio, Treccani]</ref>
 
== Storia ==
Generalmente viene considerata come iniziale la data del 1893, in cui la [[Nuova Zelanda]] introdusse, primo Stato al mondo, il suffragio universale, quindi maschile e femminile. In realtà, per quanto riguarda il suffragio femminile, almeno due precedenti vanno citati: durante la cosiddetta ''[[Epoca della libertà svedese]]'', tra il 1718 ede il 1772, ci fu un ristretto diritto di voto per le donne; nella [[Repubblica di Corsica]] tra il [[1755]] ede il [[1769]], in virtù della costituzione promulgata da [[Pasquale Paoli]]<ref>Thierry Ottaviani, ''La Corse pour les Nuls'', Editions Générales, 2010, ISBN 978-2754015462.</ref>. Anche la [[Repubblica Romana del 1849]], che durò pochi mesi, prevedeva in teoria il suffragio universale maschile e femminile, non menzionando il sesso degli elettori.<ref name=romana/>
 
In [[Francia]], nel 1792, in seguito alla [[Rivoluzione francese]] fu introdotto il suffragio universale, anche se fu abolito pochi anni dopo dal [[Direttorio]]. Nel corso dell'Ottocento, gli Stati europei si mossero su questa strada: da un suffragio ristretto - per la maggior parte dei casi attribuito a una porzione della popolazione in base a criteri censitari o relativi all'istruzione - si passò via via al suffragio universale. Il primo paese europeo ad aver introdotto il suffragio universale fu la Finlandia, nel 1906<sup>[''[[Suffragio femminile|fonte, ottava riga]]'']</sup>. In Russia fu introdotto nel 1917 a seguito della [[Rivoluzione russa di febbraio|rivoluzione di febbraio]] e riconfermato dalla [[Costituzione sovietica del 1918]].
 
In Italia, nel 1912 il governo Giolitti introdusse il suffragio universale maschile per chi avesse compiuto trent'anni con legge del 30 giugno 1912, n. 666.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://legislature.camera.it/cost_reg_funz/667/1157/1153/documentotesto.asp|titolo=Il suffragio universale|sito=legislature.camera.it|accesso=2025-01-19}}</ref> Nel 1918 tale diritto fu esteso ai maschi che avessero compiuto 21 anni o che avessero effettuato in servizio militare.<ref name=":0" /> Questo diritto fu soppresso nel primo dopoguerra sotto il governo fascista nel 1928.<ref>Nel maggio 1927 Mussolini aveva annunciato "noi seppelliamo la menzogna del suffragio universale democratico", cfr. Ferrari, 1983</ref><ref>{{cita libro|cognome=Ferrari|nome= Francesco Luigi|titolo= Il regime fascista italiano|editore=Ed. di Storia e Letteratura|data= 1983|p=LX}}</ref> Dal 1945 in Italia sarà effettivo e stabile. Grazie all'azione di [[Matilde Hidalgo|Matilde Hidalgo Navarro de Procel]], l'Ecuador fu nel 1921 il primo Paese dell'America Latina a concedere il suffragio universale e l'elettorato passivo, del quale lei stessa beneficiò limitatamente a una carica politica nell'amministrazione locale. Tuttavia, fino all'abrogazione nel 1967, il diritto di voto femminile sarà riservato alle donne che fossero in grado di dimostrare il possesso di taluni requisiti di legge.
Nel corso dell'Ottocento, gli Stati europei si mossero su questa strada: da un suffragio ristretto - per la maggior parte dei casi attribuito ad una porzione della popolazione in base a criteri censitari o relativi all'istruzione - si passò via via al suffragio universale. Il primo paese europeo ad aver introdotto il suffragio universale fu la Finlandia, nel 1906<sup>[''[[Suffragio femminile|fonte, ottava riga]]'']</sup>. In Russia fu introdotto nel 1917 a seguito della [[Rivoluzione russa di febbraio|rivoluzione di febbraio]] e riconfermato dalla [[Costituzione sovietica del 1918]]. Solo dal 1945 in Italia sarà effettivo e stabile.
 
Il [[27 marzo]] 1937 ebbe luogo la prima consultazione referendaria nazionale dell'Uruguay, dopo un precedente plebiscito locale, tenutosi a [[Cerro Chato]] il [[3 luglio]] 1927.<ref name="BBC mundi">{{cita web | autore = Veronica Smink | url = https://www.ilpost.it/2019/11/21/matilde-hidalgo-de-procel/ | titolo = 5 precorritrici del voto femminile in America Latina | lingua = es | data = 22 ottobre 2013 | editore = [[BBC]] Mundo | urlarchivio = https://archive.todayis/20151215200126/http://www.bbc.com/mundo/noticias/2013/10/131018_100_mujeres_bastiones_feminismo_vs | dataarchivio = 15 dicembre 2015 | urlmorto = no | accesso = 21 novembre 2019 }}</ref> Nel 1932 il presidente brasiliano [[Getúlio Vargas]] firmò la legge per il suffragio femminile proposta da Bertha Luz con una serie di limitazioni.<br />Gli altri Stati avevano introdotto alcune forme di voto femminile, ma solamente negli anni 1950 tale diritto fu esteso a tutti i tipi di consultazioni elettorali, eliminando qualsiasi limite e prerequisito imposto esclusivamente al sesso femminile.<ref name="BBC mundi" />
Grazie all'azione di [[Matilde Hidalgo|Matilde Hidalgo Navarro de Procel]], l'Ecuador fu nel 1921 il primo Paese dell'America Latina a concedere il suffragio universale femminile e l'elettorato passivo, del quale lei stessa beneficiò limitatamente ad una carica politica nell'amministrazione locale. Tuttavia, fino all'abrogazione nel 1967, il diritto di voto femminile sarà riservato alle donne che fossero in grado di dimostrare il possesso di taluni requisiti di legge.
 
Il [[23 settembre]] 1947, in Argentina, il presidente Perón controfirmò la legge sul suffragio femminile proposta da Evita. L'Argentina divenne così il secondo Paese sudamericano ada introdurre tale diritto in forma universale, segreta e obbligatoria.<ref>{{cita pubblicazione | autore = Paula María Espinosa | url = http://www.iri.edu.ar/wp-content/uploads/2017/09/Efem.-sept.-Sufragio-femenino.pdf | formato = pdf | titolo = El sufragio universal en 1947: una conquista de las mujeres | lingua = es | pagina = 1 | editore = Instituto de la Relaciones Internacionales | rivista = Efemérides | urlarchivio = https://archive.todayis/20191121135422/http://www.iri.edu.ar/wp-content/uploads/2017/09/Efem.-sept.-Sufragio-femenino.pdf | dataarchivio = 21 novembre 2019 | urlmorto = no | accesso = 21 novembre 2019 }}</ref><br />Nello stesso anno, [[Elvia Carrillo Puerto]] raccolse migliaia di firme, ottenendo il suffragio universale per le elezioni municipali. Solamente nel 1953 il Messico introdusse la norma che concedeva il diritto di voto universale a tutti i tipi di consultazioni elettorali, diritto che fu successivamente introdotto dalla Colombia nel 1954, seguita dall'Honduras, dal Nicaragua e dal Perù nel 1955, e infine dal Paraguay nel 1961.
Il [[27 marzo]] 1937 ebbe luogo la prima consultazione referendaria nazionale dell'Uruguay, dopo un precedente plebiscito locale, tenutosi a [[Cerro Chato]] il [[3 luglio]] 1927.<ref name="BBC mundi">{{cita web | autore = Veronica Smink | url = https://www.ilpost.it/2019/11/21/matilde-hidalgo-de-procel/ | titolo = 5 precorritrici del voto femminile in America Latina | lingua = es | data = 22 ottobre 2013 | editore = [[BBC]] Mundo | urlarchivio = https://archive.today/20151215200126/http://www.bbc.com/mundo/noticias/2013/10/131018_100_mujeres_bastiones_feminismo_vs | dataarchivio = 15 dicembre 2015 | urlmorto = no | accesso = 21 novembre 2019 }}</ref>
 
Nel [[XX secolo]], a partire dagli [[anni 1990|anni novanta]] è stato riconosciutoistituito in tutto il mondo, eccetto in alcuni gruppi di paesi musulmani e [[Città del Vaticano]].{{senza fonte}}
Nel 1932 il presidente brasiliano [[Getúlio Vargas]] firmò la legge per il suffragio femminile proposta da Bertha Luz con una serie di limitazioni.<br />
Gli altri Stati avevano introdotto alcune forme di voto femminile, ma solamente negli anni 1950 tale diritto fu esteso a tutti i tipi di consultazioni elettorali, eliminando qualsiasi limite e prerequisito imposto esclusivamente al sesso femminile.<ref name="BBC mundi" />
 
Il [[23 settembre]] 1947, in Argentina, il presidente Perón controfirmò la legge sul suffragio femminile proposta da Evita. L'Argentina divenne così il secondo Paese sudamericano ad introdurre tale diritto in forma universale, segreta e obbligatoria.<ref>{{cita pubblicazione | autore = Paula María Espinosa | url = http://www.iri.edu.ar/wp-content/uploads/2017/09/Efem.-sept.-Sufragio-femenino.pdf | formato = pdf | titolo = El sufragio universal en 1947: una conquista de las mujeres | lingua = es | pagina = 1 | editore = Instituto de la Relaciones Internacionales | rivista = Efemérides | urlarchivio = https://archive.today/20191121135422/http://www.iri.edu.ar/wp-content/uploads/2017/09/Efem.-sept.-Sufragio-femenino.pdf | dataarchivio = 21 novembre 2019 | urlmorto = no | accesso = 21 novembre 2019 }}</ref><br />
Nello stesso anno, [[Elvia Carrillo Puerto]] raccolse migliaia di firme, ottenendo il suffragio universale femminile per le elezioni municipali. Solamente nel '53, il Messico la norma che concedeva il diritto di voto universale a tutti i tipi di consultazioni elettorali, diritto che fu successivamente introdotto dalla Colombia nel '54, seguita dall'Honduras, dal Nicaragua e dal Perù nel '55, ed infine dal Paraguay nel '61.
 
Nel [[XX secolo]], a partire dagli [[anni 1990|anni novanta]] è stato riconosciuto in tutto il mondo, eccetto in alcuni gruppi di paesi musulmani e [[Città del Vaticano]].{{senza fonte}}
 
== Descrizione ==
In base ada esso viene garantito il [[diritto di voto]] come fondamentale espressione di [[democrazia diretta]] dal basso (si ammette tuttavia che in caso di condanna per determinati [[reato|reati]], al condannato si possa sospendere il diritto di voto, temporaneamente o permanentemente). Storicamente si può distinguere tra il [[suffragio universale maschile]], con restrizione al solo sesso maschile, e il suffragio universale propriamente detto, che comprende il completo [[suffragio femminile]]. Il suffragio universale è opposto al [[suffragio ristretto]], in cui a votare sono solo coloro che rispettano certi requisiti.
 
Il principio di suffragio universale è correlato alle idee di volontà generale e di rappresentanza politica promosse da [[Jean-Jacques Rousseau]]: in base a questi principi, si elabora l'assunto in base al quale la rappresentanza politica trova legittimazione nella propria volontarietà.
 
I cittadini e le cittadine, nei moderni Stati democratici, sono alla base del sistema politico e col suffragio universale viene eletto l'organo legislativo di uno Stato; nelle repubbliche presidenziali, ciò avviene anche per l'elezione di undel capo didello Stato. Il principio del suffragio universale maschile è stato introdotto per la prima volta durante la rivoluzioneRivoluzione francese da undal [[comitatoComitato di salute pubblica]].
 
== Nel mondo ==
=== Francia ===
A partire dalla [[Rivoluzione francese]] del 1789, si verificano molte insurrezioni e manifestazioni popolari per ottenere per tutti il diritto al voto, non solo nel rispetto dei principi della rivoluzione francese, ma anche per il [[Patriottismo|sentimento patriottico e nazionalistico]] che sarebbe risultato incrementato e cementato dalla partecipazione attiva di tutta la popolazione.
* [[1792]]: Brevebreve periodo di suffragio universale maschile.
* [[1848]]: Suffragiosuffragio universale maschile.
* [[1946]]: Suffragiosuffragio universale (maschile e femminile).
 
=== [[Italia]] ===
* Nel secolo XIX, fra gli statiStati italiani preunitari, nel [[Granducato di Toscana]], nelle elezioni del marzo 1849 si concesse il suffragio universale maschile per i maggiori di 21 anni. Potevano essere eletti i maggiori di 25 anni. Le donne possedevano l'elettorato attivo ma non passivo, non potendo quindi essere elette. La [[Repubblica Romana del 1849]] concede per il breve periodo della sua esistenza il suffragio universale, in teoria maschile e femminile, attivo e passivo, non menzionando il sesso dei cittadini in Costituzione<ref name="romana">Articolo 17 della [[Costituzione della Repubblica Romana]]: "Ogni cittadino che gode i diritti civili e politici a 21 anni è elettore, a 25 eleggibile".</ref>, anche se gli eletti all'Assemblea provvisoria furono per consuetudine tutti uomini.
* 1912: Concon la [[Legge elettorale italiana del 1912|legge del 1912]] il diritto di voto fu esteso a tutti i cittadini maschi di età maggiore di 30 anni, o che, pur minori di 30 anni ma maggiori di 21, pagassero un'imposta diretta annuale di almeno 19,80 lire, o avessero conseguito la licenza elementare inferiore, oppure avessero prestato il servizio militare. Fu applicato nelle elezioni politiche del 1913 con il tradizionale collegio uninominale a doppio turno: il primo turno si svolse il 26 ottobre e il ballottaggio del secondo turno il 2 novembre 1913.<ref>"The progressive enlargement of suffrage through to 1913 when universal suffrage among males was granted (...) was a true constitutional change, for it transformed an oligarchical constitution into a democratic one": Bernardo Giorgio Mattarella, ''ADMINISTRATIVE LAW IN ITALY: AN HISTORICAL SKETCH (1)'', Riv. trim. dir. pubbl., fasc.4, 2010, pag. 1009.</ref>
* [[1918]]: Concon la [[legge elettorale italiana del 1919|legge 16 dicembre 1918, n. 1695]] fu ampliato l'elettorato, sempre maschile, a tutti i cittadini con età maggiore ai 21 anni o che avessero prestato il servizio nell'esercito mobilitato.<ref name=":0" />
* 1928: soppressione del suffragio universale con legge elettorale del 17 maggio n. 1019 e attuata con Regio Decreto del 2 settembre 1928 n. 1993 nel testo unico della legge elettorale politica.<ref>{{cita libro|nome=Francesco |cognome=Calasso|titolo=Enciclopedia del diritto|volume=14|data=1958|editore= Giuffrè|p= 664}}</ref>
* [[1945]]: Ilil 31 gennaio del 1945, con l'Italia divisa ede il Nord amministrato dalla Repubblica Sociale Italiana, il Consiglio dei ministri, presieduto da [[Ivanoe Bonomi]], emanòdeliberò unil decretoriconoscimento che riconosceva ildel diritto di voto alle donne (decreto legislativo luogotenenziale 1 23febbraio del1945, 2n. febbraio 194523).
* [[1946]]: IliI 10 marzo 1946 ebbero luogo le prime elezioni "amministrative" con partecipazione femminile. Per quanto riguarda le "politiche": il 2 giugno e la mattina del 3 giugno 1946 ebbe luogo il referendum per scegliere fra monarchia o repubblica a cui i cittadini e le cittadine italiane votarono per la prima volta con suffragio universale.
* [[1947]]: Approvataapprovata dall'[[Assemblea Costituente (Italia)|Assemblea Costituente]] il 22 dicembre 1947 la [[Costituzione Italiana]] che agli articoli 56 e 58 stabiliva le limitazioni diil suffragio universale per le votazioni alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], aperta a tutti i cittadini maggiorenni, e al [[Senato della Repubblica]], a tutti i cittadini con età superiore ai 25 anni. Dal 2021, anche per i eleggere i senatori è sufficiente essere maggiorenni. Inoltre all'articolo 75 la costituzione stabilisce che anche i [[referendum]] siano votati a suffragio universale, da tutti i cittadini chiamati ada eleggere la Camera dei deputati. Il suffragio universale vale anche per le elezioni regionali e comunali, in cui possono votare i cittadini residenti. Per le cariche elettive regionali e locali, le cause di ineleggibilità ede incompatibilità si fanno risalire all'articolo 51 della Costituzione, ma secondo la giurisprudenza costituzionale devono rispettare il principio di ragionevolezza<ref>[https://www.academia.edu/11435367/Incompatibilità_tra_comuni_e_diritto_regionale Giampiero Buonomo, ''Incompatibilità e ragionevolezza'', in Diritto e giustizia, 5 luglio 2003].</ref>.
 
=== Stati Uniti d'America ===
[[File:The Childrens Museum of Indianapolis - Votes for women pennant.jpg|thumb|"Il voto alle donne" ''[[Bandiera#Descrizione|pennant]]'' del [[XX secolo]]]]
* [[1776]]: Suffragiosuffragio maschile censitario, quindi non universale.
* [[1869]]: Votovoto alle donne nel [[Wyoming]].
* [[1920]]: Suffragiosuffragio comprensivo delle donne (XIX emendamento della Costituzione); persistono tasse elettorali e test di alfabetizzazione che limitano il suffragio universale.
* [[1965]]: Ilil ''[[Voting Rights Act]]'' ha proibito l'accertamento di un grado minimo di cultura e di alfabetizzazione quale prerequisito per l'accesso al voto.
* [[1966]]: Duedue sentenze della Corte Suprema ribadiscono l'incostituzionaltà sia delle prove per accertare i gradi di cultura e di alfabetizzazione per l'ammissione ai diritti politici, sia dei requisiti che chiedevano il pagamento di una tassa per essere ammessi al diritto di voto; messa in atto e ratifica del ventiquattresimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America. Le ultime discriminazioni, che si opponevano all'esercizio pieno del suffragio universale, sono scomparse in America negli anni settanta del [[XX secolo]]; gli ultimi emendamenti sono resi definitivi e stabili nel 2006.
 
=== Regno Unito ===
 
È uno tra i primi paesi europei ad attuare riforme elettorali tendenti a universalizzare il voto:
* [[1832]]: First Reform Bill: il voto viene allargato a tutti i cittadini maschi possessori di beni immobiliari.
* [[1867]]: Second Reform Bill: la riforma permette di votare a tutti i cittadini maschi con beni immobili, e anche a tutti gli affittuari maschi delle città.
* [[1884]] - [[1885]]: Third Reform Bill: allarga il suffragio agli affittuari maschi nelle campagne.
* [[1918]]: Suffragiosuffragio universale (maschile e femminile, ma per le donne solo dopo aver compiuto i 30 anni d'età).
* [[1928]]: Suffragio femminile (tutte le donne).
 
== Altri statiStati ==
{| class="wikitable sortable"
|-
! Paese !! Anno di passaggio
|-
| [[Albania]] || 1945
|-
|[[1945]]
| [[Andorra]] || 1970
|-
| [[Arabia Saudita]] || 2015
|-
| [[Argentina]] || 1947
|-
| [[Australia]] || 1902
|-
| [[Belgio]] || 1948
|[[Arabia Saudita]]
|[[2015]]
|-
| [[ArgentinaBrasile]] || [[1947]]1932
|-
| [[AustraliaCanada]] || [[1902]]1920
|-
| [[BelgioCile]] || [[1948]]1949
|-
| [[BrasileDanimarca]] || [[1932]]1917
|-
| [[CanadaEcuador]] || [[1920]]1924
|-
| [[CileEmirati Arabi Uniti]] || [[1949]]2006
|-
| [[Finlandia]] || [[1906]]<ref>{{cita web|url=http://www.guidafinlandia.info/vita-finlandia/i-finlandesi/donne-finlandesi/|titolo=La donna finlandese vuole essere libera di badare a sé stessa|editore=guidafinlandia.info|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref>
| [[Danimarca]] || [[1917]]
|-
| [[EcuadorFrancia]] || [[1924]]1945
|-
| [[Germania]] || 1919
|[[Emirati Arabi Uniti]]
|[[2006]]
|-
| [[Giappone]] || 1946
| [[Finlandia]] || [[1906]]<ref>{{cita web|url=http://www.guidafinlandia.info/vita-finlandia/i-finlandesi/donne-finlandesi/|titolo=La donna finlandese vuole essere libera di badare a sé stessa|editore=guidafinlandia.info|accesso=30 marzo 2014}}</ref>
|-
| [[FranciaIndonesia]] || [[1945]]1949
|-
| [[GermaniaIran]] || [[1919]]1963
|-
| [[GiapponeIrlanda]] || [[1946]]1918
|-
| [[IndonesiaIsraele]] || [[1949]]1948
|-
| [[IranItalia]] || 1946
|[[1963]]
|-
| [[IrlandaLiechtenstein]] || [[1918]]1984
|-
| [[IsraeleKuwait]] || [[1948]]2005
|-
| [[ItaliaNorvegia]] || [[1946]]1913
|-
| [[KuwaitNuova Zelanda]] || 1893
|[[2005]]
|-
| [[NorvegiaOman]] || [[1913]]1994
|-
| [[NuovaRegno ZelandaUnito]] || [[1893]]1918
|-
| [[OmanPakistan]] || 1956
|[[1994]]
|-
| [[Regno UnitoPolonia]] || [[1918]]
|-
| [[PakistanPortogallo]] || 1931
|[[1956]]
|-
| [[Principato di Monaco]] || 1962
|[[Polonia]]
|[[1918]]
|-
| [[PortogalloQatar]] || 2003
|[[1931]]
|-
| [[QatarRussia]] || 1917
|[[2003]]
|-
| [[RussiaRomania]] || [[1917]]1918
|-
| [[RomaniaSan Marino]] ||[[1918]] 1959
|-
| [[Serbia]] || 1946
|[[1946]]
|-
| [[Siria]] || 1949
|[[1949]]
|-
| [[Spagna]] || [[1931]]
|-
| [[Slovacchia]] || 1920
|[[1920]]
|-
| [[Slovenia]] || 1946
|[[1946]]
|-
| [[Sudafrica]] || [[1930]]
|-
| [[Svezia]] || [[1917]]
|-
| [[Svizzera]] || [[1971]]<ref>A livello confederale, a livello [[Cantone svizzero|cantonale]] le date differiscono, ad esempio [[Appenzello Interno]] concesse il voto alle donne solo nel 1991.</ref>
|-
| [[Turchia]] || [[1923]]
|-
| [[Tunisia]] || 1959
|[[1959]]
|-
| [[Uruguay]] || [[1917]]
|-
| [[Stati Uniti d'America|USA]] || [[1965]]<ref name=DOJvra65>{{Cita web|url=https://www.justice.gov/crt/about/vot/intro/intro_b.php|titolo=History of Federal Voting Rights Laws: The Voting Rights Act of 1965 e successive modifiche, emendato nel 1975 e stabilizzato nel 2006|editore=United States Department of Justice|accesso=9 marzo 2015}}</ref>
|}
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{it}} [http://legislature.camera.it/cost_reg_funz/667/1157/1153/documentotesto.asp Suffragio universale] nel sito legislature.camera.it.
* {{de}} [http://www.lwl.org/westfaelische-geschichte/portal/Internet/ku.php?tab=web&ID=600 Suffragio femminile in Germania] - 19 gennaio 1919 - primo suffragio femminile in Germania.
 
{{Teoria delle elezioni}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|diritto|politica|storia}}