Febbre: differenze tra le versioni

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|Nome= Febbre
|Immagine=Clinical thermometer 38.7.JPG
|Didascalia=Termometro clinico che mostra una temperatura corporea di 38,7°C
[[File:Symptoms-fever.jpg|thumb|]]
 °C
|Specialità=[[pediatria]]
 
}}
La '''febbre''' (anche nota come '''piressia''') è un [[segno clinico]]; si definisce come uno stato patologico temporaneo che comporta un'alterazione del sistema di termoregolazione [[ipotalamo|ipotalamico]] e una conseguente elevazione della [[temperatura corporea]] al di sopra del valore considerato normale (circa 36,8 [[Celsius|gradi Celsius]] per gli [[Temperatura corporea umana|esseri umani in condizioni basali]]<ref>{{cita pubblicazione |nome=Ivayla I |cognome= Geneva|nome2=Brian|cognome2=Cuzzo|nome3=Tasaduq |cognome3=Fazili |nome4=Waleed |cognome4=Javaid |titolo=Normal Body Temperature: A Systematic Review |rivista=Open Forum Infectious Diseases|volume=6 |numero=4 |anno= 2019|mese=apr |pp= |doi=10.1093/ofid/ofz032 |pmid=30976605 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6456186/ |lingua=en |accesso=12 agosto 2020 }}</ref>). Si distingue dall'[[ipertermia]] che invece è uno stato dovuto a fattori esogeni che comporta l'aumento della temperatura corporea senza variazione dell'attività di termoregolazione<ref>{{Treccani Medicina}}</ref>. La febbre può essere indotta da numerosi processi patologici innescati da stimoli endogeni o esogeni.
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Le reazioni chimiche che consentono la vita possono avvenire solamente entro un determinato intervallo di [[temperatura]]. Gli animali [[Omeotermia|omeotermi]] utilizzano dei meccanismi endogeni di [[termoregolazione]], che consentono di mantenere una determinata [[temperatura corporea]] media, diversa da [[specie]] a specie, per il corretto mantenimento delle funzioni vitali.
 
Negli esseri umani una temperatura sopra i 37&nbsp;°C è considerata febbre<ref>{{Cita libro|titolo=Enciclopedia della Medicina|autore=Tiziano Cornegliani|autore2=Ugo Scaioni|autore3=Bianca Venturini|altri=Vittorio Monzini e Marco Volpati|edizione=Mondolibri S.p.A.|dataoriginale=2003|annooriginale=2003|editore=De Agostini Editore S.p.A|città=Novara|p=181}}</ref>; tuttavia questo è un valore approssimato. In proposito sono stati compiuti molti studi e, a seconda delle fonti, sono state indicate varie possibili temperature “normali”. Gli studi più recenti indicano generalmente una temperatura di 37&nbsp;°C, con una certa variabilità individuale (di circa ±0.,4&nbsp;°C).
 
La temperatura aumenta nel corso della giornata, perché diminuisce da parte del nostro organismo la produzione di [[cortisolo]]. Il cortisolo viene prodotto soprattutto nelle prime ore dopo il risveglio ed è un potente antinfiammatorio perché blocca la produzione di [[prostaglandine]], che sono responsabili dell'insorgenza della febbre.
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Nella maggior parte dei casi, la febbre si associa a infezioni a risoluzione spontanea, come le comuni malattie [[vira]]li. L'impiego di [[antipiretici]] serve in questi casi solo ad attenuare la sensazione di disagio del paziente, ma non accelera o facilita la risoluzione dell'infezione. Questi farmaci agiscono bloccando la sintesi di prostaglandine, ma non eliminano la causa che sta dietro la febbre. Non di rado l'utilizzo inadeguato degli antipiretici può mascherare un'infezione batterica trattata in modo errato.
 
La febbre va considerata parte dei meccanismi di difesa dell'organismo, in quanto ostacola la replicazione dei microorganismi infettanti (specialmente [[Virus (biologia)|virus]], attraverso la produzione di [[interferoni]]), pertanto è utile riservare gli antipiretici quando strettamente necessario, ovvero per ridurre i sintomi sistemici associati, quali cefalea, mialgie e artralgie, o in presenza d'di indicazioni specifiche, meglio se sotto controllo medico per quanto riguarda bambini piccoli, anziani debilitati, cardiopatici e broncopneumopatici.
 
In quest'ultimo caso il trattamento della febbre è altamente raccomandato, in quanto la febbre aumenta la richiesta di [[ossigeno]]: per ogni grado al di sopra dei 36&nbsp;°C, l'organismo necessita del 13% in più di ossigeno e ciò potrebbe aggravare una preesistente insufficienza cardiaca o una patologia respiratoria cronica.
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L'osservazione cauta permette alla febbre di espletare il suo compito difensivo se il soggetto: svolge normalmente le sue attività in casa, è lucido, beve, suda, urina, non ha altri sintomi correlati come vomito, tosse, diarrea, cefalea.
 
Una febbre non complicata (che nei bambini spesso può essere anche causata da stress emotivi, cambiamenti di sede, di casa, viaggi), in genere dura qualche giorno e va via senza terapia. Non bisogna sottoporsi a cambiamenti di temperatura tra interno ed esterno, ma restare a riposo a casa qualche giorno, evitando il riscaldamento eccessivo dell'ambiente.
 
Quando si ha la febbre in genere non si ha bisogno o desiderio di mangiare, ma si deve bere per disperdere il calore ed eliminare le tossine.
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{| class = "wikitable"
!width="80"|Classificazione
!width="120"|Valore in °C
!width="120"|Valore in °C<ref name="issa_Febb">{{Cita web |titolo=Febbre |sito=issalute.it |accesso=23 novembre 2021 |url= https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/f/febbre#sintomi-e-classificazione |lingua=it }}</ref>
|-
|[[Ipotermia]]|| < 35,0
 
|-
|febbricola|| <38
|Normale|| 35,8 - 37,0
|-
|Febbricola|| 37,0 - 37,5
|-
|Febbre lieve|| 37,5 - 38,0
|-
|Febbre moderata|| 38,0 - 38,5
|-
|febbreFebbre moderataalta|| 38,5 - 39,5
|-
|febbreFebbre elevatamolto alta|| 39,5 - 3940,50
|-
|iperpiressiaIperpiressia|| >39 40,50
|-
|}
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* ''Temperatura rettale'', ottenuta inserendo l'ampolla del termometro nel [[retto]] per via [[ano|anale]]. Si considera normale una temperatura tra i 36,8° e i 37,3&nbsp;°C.<ref name="AA">{{Cita web |url=http://www.ipotermia.org/wp-content/uploads/2013/10/MISURAZIONE-DELLA-TEMPERATURA-CORPOREA-IN-SALA-OPERATORIA.pdf |titolo=Temperatura corporea: come si misura |accesso=21 novembre 2015 |dataarchivio=22 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151122083948/http://www.ipotermia.org/wp-content/uploads/2013/10/MISURAZIONE-DELLA-TEMPERATURA-CORPOREA-IN-SALA-OPERATORIA.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
* ''Temperatura orale'', ottenuta tenendo l'ampolla in bocca. Si considera normale una temperatura tra i 36,8° e i 37,5&nbsp;°C.<ref name="AA" />
* ''Temperatura timpanica'', ottenuta tramite la rilevazione dei raggi [[infrarossi]]. Si considera normale una temperatura tra i 36,4° e i 37,2&nbsp;°C.
* ''Temperatura ascellare'', ottenuta tenendo l'ampolla nell'incavo dell'[[ascella]]. Si considera normale una temperatura tra i 35,8° e i 3637,60&nbsp;°C.<ref name="AA" />
* ''Temperatura inguinale'', ottenuta tenendo l'ampolla nell'incavo dell'[[inguine]]. Si considera normale una temperatura tra i 37,0° e i 37,5&nbsp;°C.<ref name="AA" />
 
== Terapia ==
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Di questa ricerca pubblicata nel 2009 le Linee Guida della SIP non tengono conto per motivi prudenziali e perché pubblicata prima di questo studio inglese.
 
Una recente ricerca<ref name="urlMorbillo - Xagena Infettivologia">{{Cita web| url =http://www.xagena.it/medicina/azguide/paracetamolo_associato_asma.html| titolo =Morbillo - Xagena Infettivologia| autore =| data =| accesso =| urlmorto =sì| urlarchivio =https://web.archive.org/web/20100209065442/http://www.xagena.it/medicina/azguide/paracetamolo_associato_asma.html}}</ref>, condotta su 322.959{{formatnum:322959}} adolescenti coordinata dal ''Medical Research Institute of New Zealand (Wellington, Nuova Zelanda)'', ha dimostrato che il paracetamolo è un importante fattore di rischio per lo sviluppo e/o mantenimento nell'infanzia e adolescenza del rischio di [[asma]], [[rinocongiuntivite]] ed [[eczema]]<ref name="pmid20709817">{{Cita pubblicazione | autore = Beasley RW, Clayton TO, Crane J, ''et al.'' | titolo = Acetaminophen Use and Risk of Asthma, Rhinoconjunctivitis and Eczema in Adolescents: ISAAC Phase Three | rivista = Am[[American JJournal Respirof CritRespiratory and Critical Care MedMedicine]] | anno = 2010 | mese=agosto| pmid = 20709817 | doi = 10.1164/rccm.201005-0757OC | url = http://ajrccm.atsjournals.org/cgi/pmidlookup?view=long&pmid=20709817 }}</ref>.
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.ospfe.it/reparti-e-servizi/reparti-dalla-a-alla-m-1/malattie-infettive-ospedaliera/malattie-infettive-ospedaliera-attivita/politica-antibiotici-infezioni/antibiotici-politica/approccio-al-paziente-con-febbre-di-origine-nosocomiale#null | titolo = Approccio al paziente con febbre di origine nosocomiale | sito = Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara | urlarchivio = https://archive.todayis/20181221212114/http://www.ospfe.it/reparti-e-servizi/reparti-dalla-a-alla-m-1/malattie-infettive-ospedaliera/malattie-infettive-ospedaliera-attivita/politica-antibiotici-infezioni/antibiotici-politica/approccio-al-paziente-con-febbre-di-origine-nosocomiale%23null#null | accesso = 21 dicembre 2018 }}
* {{cita web|url=http://hypertextbook.com/facts/LenaWong.shtml|titolo=Temperature of a Healthy Human (Body Temperature)|lingua=en|accesso=19 agosto 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100926162224/http://hypertextbook.com/facts/LenaWong.shtml|urlmorto=sì}}