Malnate: differenze tra le versioni

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|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Varese
|Amministratore locale = MariaNadia Irene BellifemineCannito
|Partito = [[centro-sinistraPartito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 925-6-20192024
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 16472
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2020&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti = 31-10-2023
|Sottodivisioni = Baraggia, Folla, [[Gurone]], Rogoredo, Rovera, [[San Salvatore di Malnate|San Salvatore]], Valle
|Divisioni confinanti = [[Binago]] (CO), [[Cantello]], [[Lozza]], [[Solbiate con Cagno]] (CO), [[Varese]], [[Vedano Olona]]
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Malnate nella provincia di Varese
}}
'''Malnate''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/malˈnaːte/}}; ''Malnàa'' - {{IPA|/malˈnɑː/}} - in [[dialetto varesotto]]<ref>{{cita libro |autore=Aa.Vv. |titolo=Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani |anno=2006 |editore=[[UTET]] |città=Torino |pagina=440}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:16472Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Varese]], in [[Lombardia]]. Dista 8 chilometri dal [[Varese|capoluogo]]<ref name="viamichelin">{{cita web|url=http://www.viamichelin.com/viamichelin/ita/tpl/hme/MaHomePage.htm|titolo=ViaMichelin: mappe, itinerari, hotel, turismo, viaggi, ristoranti, week end, prenotazione alberghi|accesso=12 ottobre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090228051541/http://www.viamichelin.com/viamichelin/ita/tpl/hme/MaHomePage.htm|dataarchivio=28 febbraio 2009}}</ref> ed è il 9º comune della provincia per numero di abitanti.<ref name="Comuni">{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/012/lista.html|titolo=Comuni italiani.it - Elenco comuni della Provincia di Varese|accesso=24 gennaio 2018}}</ref>
 
Il comune consiste di altre località oltre al nucleo principale: Villa Rossi, Folla, Rovera, Monte Morone, Baraggia, [[San Salvatore di Malnate|San Salvatore]] e [[Gurone]]. La posizione del paese, attraversato dalla [[Strada statale 342 Briantea]] e dalla rete ferroviaria [[Ferrovie Nord Milano|FNM]] favorì il largo sviluppo della cittadina in epoca contemporanea, ulteriormente rafforzato da una forte [[immigrazione]], sia interregionale sia interstatale.<ref name="Comuni" />
 
== Geografia fisica ==
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=== Territorio ===
Il centro abitativo di Malnate, come [[Gurone]], sorge sui terrazzi alluvionali delle sponde sinistre del torrente [[Gaggiolo (torrente)|Lanza]] e del fiume [[Olona]], nella zona in cui l’alta [[pianura]] entra nella [[collina]]. La [[falda acquifera]] è poco profonda, come dimostrano le numerose sorgenti che affiorano sul territorio. Rovera e [[San Salvatore di Malnate|San Salvatore]] sono invece centri di "pianalto". I fondovalle del torrente [[Gaggiolo (torrente)|Lanza]] e del fiume [[Olona]] hanno caratteristiche che li rendono non idonei ad essere abitati, ma proprio la presenza di acqua favorì lo sviluppo di attività come i [[mulino|mulini]] e le "folle" (che danno il nome a tali zone).
La [[collina]] su cui sorge l'abitato si è formata nel [[Miocene]] ed è costituita da ''puddinga'' ([[Rocce sedimentarie clastiche#Conglomerati|conglomerato]] poligenico di ciottoli), mentre i versanti sono ricoperti da ''Morenico Rissiense'', risalenti all'omonima [[Glaciazione Riss|glaciazione]]. La valle del [[Gaggiolo (torrente)|Lanza]] è caratterizzata da altre formazioni risalenti al Miocene, ''[[Marna (roccia)|Marne]]'' e ''[[Arenaria|Arenarie micacee]]'' dette anche ''Arenarie di Malnate'', la ''"molera"'', pietra utilizzata per anni nell'edilizia malnatese formatasi 25 milioni di anni fa dai materiali che i fiumi portavano verso il mare e si depositavano sul bordo della [[scarpata continentale]], formando una [[conoide]] sottomarina, poi sollevata sopra il livello delle acque. Le ''[[argilla|argille]]'', che si trovano all'altezza dei Mulini di Gurone, risalgono al [[quaternario]] e al [[ghiacciaio]] che scendeva dall'attualedal bacino del [[Lago di Lugano]]. Dal [[Cronologia delle glaciazioni|primo periodo interglaciale]] derivano invece le ''[[sabbia|sabbie]]'' e le ''[[ghiaia|ghiaie]]'' frammiste al ''[[Ceppo dell'Adda|Ceppo]]'' (conglomerato) che ricoprono i pianori delle terrazze lungo le valli. Alla [[glaciazione di Mindel]] risalgono i terreni ricoperti dal [[Löss]], [[terriccio]] sabbioso-argilloso, che costituisce terreni scarsamente coltivabili, le ''"baraggie"'' (toponimo di un'altra zona del paese). Il centro abitato di Malnate è costruito su terrazzi ricoperti dal terriccio depositato durante l'ultima era diluviale.<ref>Massimiliano Naressi. ''Monte Morone era un vulcano?''. ''Malnate Ponte'', novembre 2007, p. 18</ref>
 
[[Classificazione sismica]]: zona 4 (sismicità irrilevante)
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== Origini del nome ==
Malnate ha un'[[etimologia]] incerta: la tradizione orale vuole che il nome derivi da un episodio infelice per la [[Regina dei Longobardi|regina]] [[Longobarda]] [[Teodolinda]], che definì "malnate" le persone abitanti del luogo (''Malnàa'' in [[Lingua insubre|insubre]], significa mal-nato, ovvero furfante, [[delinquente]]). Teodolinda non definì ''"malnati"'' i malnatesi, ma parrebbe aver detto ''"mal-a-nà"'' ovvero "malandare" a causa della difficoltà di attraversamento del paese sulla strada coperta di ramaglia e fogliame ''(meregàsc)'' per ridurre i danni causati dal passaggio dei carriaggi e dei cavalli del corteo. Etimologicamente invece il [[Prefisso (linguistica)|prefisso]] ''Malna-'' può derivare da [[Marna (roccia)|marna]], roccia argillosa presente in zona, tenuto conto dell'indeterminatezza della consonante "r" e forse della necessità di distinguerlo da un altro [[comune]] della [[Valle Olona|valle dell'Olona]] chiamato appunto "[[Marnate]]", mentre il [[suffisso]] [[locativo]] [[celtico]] ''-ate'' è il cimbrico ''aite'', che significa contrada, lasciando così ipotizzare "Contrada della Marna".<ref>Maurizio Ampollini. ''Storia del Comune di Malnate dalle origini all'Unità d'Italia'', ''La Cava IV'', pp. 7-26</ref> Il nome è comunque attestato già a partire dall'[[XI secolo]], prima come ''Melnate'' e poi, dal 1089, come ''Malnate''.<ref name="antiquario">Francesco Bombognini e Carlo Redaelli, ''Antiquario della Diocesi di Milano'', p. 151.</ref>
 
== Storia ==
[[File:Cave-molera-Malnate1.JPG|thumb|left|Ingresso di una cava di molera, Parco Valle del Lanza]]
Prima del [[X secolo|X secolo d.C.]] non si hanno notizie certe dell'esistenza del paese. Molto probabilmente la zona era occupata da insediamenti [[Celti]] già dagli ultimi secoli prima di [[Gesù|Cristo]], da cui ebbe origine poi l'attualela comunità, come attesta il suffisso ''–ate'' del nome ed alcuni ritrovamenti archeologici in località Rogoredo.<ref name=statuto_comunale/> Queste [[tribù]] vennero poi sconfitte dai [[Civiltà romana|romani]], di cui rimangono poche testimonianze, tra cui la pianta ortogonale del centro storico e la torre romana di Monte Morone, che in seguito sarà adattata a campanile.<ref name=statuto_comunale/> Con la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]] il territorio subì diverse [[invasioni barbariche]] da parte di [[Ostrogoti]] e [[Longobardi]], fino all'inizio del [[feudalesimo]]. Tra il 1160 e il 1183 subì saccheggi e devastazioni dovuti all'attraversamento delle truppe di [[Federico Barbarossa]] che da [[Como]] si spostavano verso la nemica [[Varese]].<ref name=malnate.org_Storia/>
 
Come risulta dalla ''Storia di Milano'' dell'Istituto Treccani, Martesana e Seprio, quindi Varese, non erano territori nemici, ma alleati del Barbarossa contro Milano. Dal castello di Belforte l'Imperatore sarebbe partito per la battaglia di Legnano.
 
Diversi documenti dell'epoca [[Medioevo|medievale]] fanno ritenere, con buona sicurezza, che fosse già a livello [[Comune|Comunale]] dal 1100; da una recente ricerca fatta dall'associazione “ARS” (Amici Ricerche Storiche), è emerso che compare per la prima volta in un atto di vendita del 1132 tra Landolfo e Guglielmo, zio e nipote, a favore di Pietro Gualapo,<ref name=malnate.org_Storia/> inoltre dal fatto che già nel 1141 avesse un sistema di pesi proprio, si può supporre che la comunità fosse sufficientemente strutturata e funzionale ed il paese avesse già abitazioni, botteghe, chiese, strade e servizi utili per la vita quotidiana dei suoi abitanti.<ref name=statuto_comunale/> Mancano notizie precise sui confini del territorio comunale che probabilmente includeva anche centri più distanti come [[Concagno]] e [[Belforte (Varese)|Belforte]]: un atto di vendita datato 1164 riporta infatti ''Actum Belforte, in Malnate'' e una vertenza del 1218 ''Campum Cagni, et est de territorio de Malnate''.<ref name="statuto_comunale" />
 
Vari documenti riguardanti Malnate si trovano con riferimento al Monasteromonastero di San Gemolo di Ganna, dipendenza della abbazia di San Benigno di Fruttuaria, che aveva grandi proprietà anche nel territorio Malnatesemalnatese: la "Possessione granda", la "Possessione piccinina", l'antico abitato di Rovera e la chiesa dedicata allo stesso santo con tutto il territorio circostante, con trasferimento fatto nel 1556 all'Ospedale Maggiore di Milano (''(Cà Granda)'') nel 1556, dall'ultimo abate commendatario il Cardcard. Angelo Medici futuro Pio IV. ''(cfr<ref>Cfr. P. Roberto Comolli osb: "''La Badia di San Gemolo in Ganna"'', in ''Rivista della Società Storica Varesina'', VI, 1960'' e ''"Monumenta Gannensis"'' più sotto)''.</ref>. Il monastero gannense ebbe anche vari Prioripriori e monaci malnatesi.
 
Nel Catasto Teresiano l'Ospedaleospedale risulta proprietario di {{formatnum:2551}} pertiche e 5 1/2 tavole di terreni, con il reddito di {{formatnum:12456}} scudi, 3 lire e 3 ottavi, poi ridottesi sino a scomparire nello sciaguratonel periodo napoleonico '''''(*1a)'''''.
 
Dal 1395 il comuneMalnate appartenne al [[Ducato di Milano]] e ne seguì le vicende sotto le varie dominazioni; era amministrato da “consoli, deputati e sindaci”, le decisioni più importanti venivano prese dall'assemblea dei capi famiglia che si riunivano nella piazza comunale richiamati dal suono della campana.<ref name=statuto_comunale/>
 
Nel 1511 la popolazione venne decimata dagli [[Svizzeri]] al servizio del vescovo di [[Sion (Svizzera)|Sion]], cardinale [[Matteo Schiner]], chiamato per liberare quelle terre dai francesi. Da un censimento fatto nel 1597 Malnate, con le frazioni di Rovera, Monte Morone e Folla, era abitata da 760 persone.<ref name="malnate.org_Storia" />
 
In realtà gli Svizzeri, acquartierati in Monte Morone per andare alla battaglia di Marignano e successivamente ritornati nel territorio malnatese prima del rientro nella Confederazione Elvetica, causarono vari danni, ma pochi morti. L<ref>'entità e le riparazioni dei danni negli anni 20 del XV^ secolo è puntualmente documentata in ''"Monumenta Gannensis"'', pubblicazionea curatacura dadi P. Roberto Comolli osb, edizioni LATIVA, 2008, con riferimento alla testimonianza in data 14 giugno 1522 del sacerdote Ambrogio Carcano, rettore della Chiesachiesa di San Martino di Malnate e di Francesco Comitti</ref>.
 
Tra la fine del Cinquecento e l'inizio del secolo successivo, venne visitata dai cardinali [[Carlo Borromeo|Carlo]] e [[Federico Borromeo]], che lasciarono somme di denaro per restaurare ed ampliare la chiesa patronale.<ref name="malnate.org_Storia" /> All'inizio del Seicento, i Malnatesimalnatesi si distinsero nella costruzione delle cappelle del [[Sacro Monte di Varese|Sacro Monte]] insieme ai magistri Saltriesi.
[[File:Rio Lanza a Malnate-2.JPG|thumb|Tratto del Lanza nell'omonima valle]]
 
'''''(*1a)''''' Nel 1706 l'[[Impero austriaco|Austria]] occupò parte della Lombardia ed iniziò una grande ripresa economica e culturale: ne abbiamo traccia nelle splendide mappe del [[Catasto Teresiano]], in vigore dal 1760. Durante i lavori per l'attivazione del Catasto, venne aggregato a Malnate il Comune rurale di [[San Salvatore di Malnate|San Salvatore]] e il "comunetto" di Monte Morone: la dizione ufficiale del Comune divenne così “Comune di Malnate con Monte Morone e San Salvatore”.<ref name="statuto_comunale" /> All'inizio del [[XIX secolo]] Malnate viene descritta, nell{{'}}''Antiquario della Diocesi di Milano'' di Francesco Bombognini e Carlo Redaelli, come la «terra la più popolata della [[Pieve]]».<ref name="antiquario"/>
 
Nel 1796 [[Napoleone Buonaparte]] conquistò l'Italia settentrionale a nome della Francia rivoluzionaria, fondando in seguito la [[Repubblica Cisalpina]], che assorbì la [[Repubblica Cispadana]].<ref name=malnate.org_Storia/> Sotto la Cisalpina, il Comune apparteneva al Dipartimento del Lario, Distretto e Cantone di Varese.<ref name=statuto_comunale/> Nel 1803 venne terminata la grande strada Varese-Como, l'attualepoi [[Strada statale 342 Briantea|SS Briantea]], che attraversa l'abitato.
 
Dopo il ritorno degli Austriaci nel 1814 e a seguito del [[Congresso di Vienna]], Malnate fece parte del [[Regno Lombardo-Veneto]]. Nel 1821 fu eletto il primo [[Consiglio comunale]].
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La riforma degli [[enti locali]] del 1927 creò la nuova [[provincia di Varese]], cui fu aggregato anche Malnate (territori entrambi fino a quel momento sotto la [[provincia di Como]]). In conseguenza della riforma il [[Regio Decreto|R.D.]] del 12 agosto 1927 soppresse il [[Gurone|Comune di Gurone]] accorpandolo a Malnate con effetto dal 4 gennaio 1928.<ref name="statuto_comunale">{{Cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-va-malnate.pdf|titolo=Comune di Malnate - Provincia di Varese - Statuto Comunale|accesso=25 luglio 2023|urlmorto=sì|dataarchivio=25 luglio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230725193550/https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-va-malnate.pdf}}</ref>
 
Il sacrificio dei Malnatesimalnatesi nelle guerre coloniali, nella [[prima guerra mondiale|prima]] e nella [[seconda guerra mondiale]] è ricordato dai loro nomi incisi sulla lapide del monumento ai Caduti per la Patria di Piazza Vittorio Veneto.<ref name="malnate.org_Storia">{{cita web|url=http://www.malnate.org/a%20CHI%20Trovi/Storia%20di%20Malnate.html|titolo=Storia di Malnate|editore=Associazione Music House|autore=Paolo Cascone|accesso=29 luglio 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080727221506/http://www.malnate.org/a%20CHI%20Trovi/Storia%20di%20Malnate.html|dataarchivio=27 luglio 2008}}</ref>
 
Il 22 gennaio 2016 viene fregiatainsignita del titolo di [[Titolo di città in Italia|Città]].<ref name=città>{{cita web|url=http://www.comune.malnate.va.it/cache/3/13483b9b8e2e1eeaac64c991e6342855.jpg|titolo=Decreto del Presidente della Repubblica}}</ref> Al 2017 il Comune di Malnate èera una comunità di quasi {{formatnum:17000}} abitanti, che comprendecomprendente le frazioni di [[San Salvatore di Malnate|San Salvatore]], [[Gurone]], Folla e Rovera.<ref name="Comuni"/>
 
=== Simboli ===
[[File:Malnate-Stemma.svg|thumb|left|upright=0.5|Stemma del Comune|alt=]]
[[File:Malnate-Gonfalone.svg|thumb|left|upright=0.5|Gonfalone civico|alt=]]
[[Blasonatura]] dello [[stemma]]: ''Campo di cielo caricato di tre stelle d'argento a cinque punte; al ponte murato tra due pendii boscosi, dominati dal Monte Rosa'' ([[Regio Decreto]] del 16 maggio 1940<ref name=araldica>{{Cita web|url=http://www.araldicacivica.it/comuni/indexc.php?extrac=s&id_comune=579|titolo=Comune di Malnate (VA)|editore=araldicacivica.it|accesso=25 luglio 2023|urlarchivio=https://archive.today/20070622090211/http://www.araldicacivica.it/comuni/indexc.php?extrac=s&id_comune=579|dataarchivio=22 giugno 2007|urlmorto=sì}}</ref>).
 
La necessitàL'iter di dotareconcessione di unodello stemma ilebbe paeseinizio sorseallorché doponel un1937 tentativo fallito delil [[podestà (fascismo)|podestà]] del paese Alfredo Rosacher propose di cambiarnecambiare il nome,toponimo su richiesta del [[Partito Nazionale Fascista]],comunale in ''Miravalle''. I(ipotesi lavoripoi a tale proposito iniziarono nel 1937, ma solo nel 1941 vennero concessi [[stemma]]non e [[gonfalone]]verificatasi). Il primo [[bozzetto]] dello stemmaoriginario, elaboratoa daopera di Francesco Forte, primo [[archivista]] dell'Archivio di Stato di Milano, non soddisfecesoddisfò il comune che incaricòComune: il professor Enrico Casartelli, direttore della scuola professionale di disegno di Malnate, fu quindi incaricato di rielaborarlo. Ne scaturì la seguente [[blasonatura]], ratificata dal [[regio decreto]] del 16 maggio 1940<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/9e25ea34-3199-410d-a307-43169f1ccf1d/970-malnate|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Malnate|accesso=6 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref><ref name=araldica>{{Cita web|url=http://www.araldicacivica.it/comuni/indexc.php?extrac=s&id_comune=579|titolo=Comune di Malnate (VA)|editore=araldicacivica.it|accesso=25 luglio 2023|urlarchivio=https://archive.is/20070622090211/http://www.araldicacivica.it/comuni/indexc.php?extrac=s&id_comune=579|dataarchivio=22 giugno 2007|urlmorto=sì}}</ref>:
I caratteri rappresentati erano quelli che caratterizzano il paese: l'imponente ponte ferroviario in cemento che collega Malnate a [[Varese]], le pendici del Monte Morone e il [[Monte Rosa]] sullo sfondo, con tre stelle a cinque punte che stanno ad indicare i tre centri che danno corpo al comune, Malnate [[Gurone]] e [[San Salvatore di Malnate|San Salvatore]], ed il [[Capo del Littorio]] come imponeva la legge. Dopo la caduta del [[fascismo]], nell'estate del 1943 venne rimosso il Capo del Littorio e lo stemma apparve com'è tuttora: uno [[scudo araldico|scudo]] sannico che include un paesaggio con le caratteristiche suddette. All'esterno le due fronde di [[quercia]] ed [[alloro]] poste a [[Decusse|Croce di sant'Andrea]], significano potenza e virtù, sono legate con un nastro recante il motto “Fervet opus” (ferve il lavoro).{{senza fonte}} La [[corona (copricapo)|corona]] è il simbolo di rango dei [[Comune (Italia)|Comuni]].<ref name=stemma>Maurizio Ampollini. ''Lo stemma del Comune di Malnate''. ''La Cava XIII'', pp. 35-53.</ref> Con l'elevazione al titolo di città lo stemma ha subito un ridefinizione grafica compresa la sostituzione della corona comunale con quella propria del rango di città.
 
{{Citazione|[[Campo di cielo]], caricato di tre stelle d'argento a cinque punte; al ponte murato tra due pendii boscosi, dominati dal Monte Rosa.}}
Blasonatura del [[gonfalone]] fino al 2016: ''Drappo di colore azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrale in argento: COMUNE DI MALNATE. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento'' ([[Regio Decreto]] del 16 maggio 1940).<ref name=araldica/>[[File:Cave-molera-Malnate2.JPG|thumb|Interno di una cava]]
A differenza dello stemma, il [[gonfalone]] non era stato ancora realizzato, benché già concesso, a causa dei difficili anni che seguirono il 1941. Solo nel 1953 giunse li decreto presidenziale per la realizzazione. Il 30 dicembre 1952 la [[Giunta comunale]] nominò un ''Comitato d'onore per il Gonfalone'', composto da diversi cittadini malnatesi. La commessa per la realizzazione venne affidata alla [[ditta]] Vedeme di [[Milano]], per una spesa di 125.000 [[lire]], soldi che vennero raccolti dalla popolazione con offerte al ''"Comitato per l'offerta del Gonfalone al Comune"''.
 
Il lavoro fu fortemente improntato alla rappresentazione del paesaggio locale, includendo l'imponente ponte ferroviario in cemento che collega a [[Varese]], le pendici del Monte Morone e il [[Monte Rosa]] sullo sfondo; le tre stelle in capo simboleggiano i tre centri abitati "fondativi" del comune, ovvero Malnate, [[Gurone]] e [[San Salvatore di Malnate|San Salvatore]]. Il tutto, come prescritto dalla legge, sarebbe stato completato dal [[Capo del Littorio]] (poi abraso nell'estate del 1943) e da una lista recante il motto ''Fervet opus'' (ferve il lavoro), evocante l'antica vocazione industriale della zona<ref name=stemma>Maurizio Ampollini. ''Lo stemma del Comune di Malnate''. ''La Cava XIII'', pp. 35-53.</ref>.
La mattina di domenica 8 novembre 1953 l'Amministrazione civica ricevette in consegna ed inaugurò il nuovo Gonfalone con una solenne cerimonia che vide un corteo composto da guardie civiche, scolaresche, [[Banda musicale#Fanfara|Fanfara]] e [[orchestra sinfonica|Corpo filarmonico]], i [[vessillo|vessilli]] delle associazioni combattentistiche e sportive, il Gonfalone scortato dai [[carabinieri]], seguito da [[Sindaco]], madrina della cerimonia, autorità ospiti, presidente del Comitato pro gonfalone e [[Prevosto]], snodarsi per le vie cittadine.<ref name=stemma/>
 
Il decreto sancì anche la concessione del gonfalone, in queste forme:
 
Blasonatura del [[gonfalone]] fino al 2016: ''{{Citazione|Drappo di colore azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrale in argento: COMUNE DI MALNATE. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento'' ([[Regio Decreto]] del 16 maggio 1940).<ref name=araldica/>[[File:Cave-molera-Malnate2.JPG|thumb|Interno di una cava]]}}
 
All'atto pratico, dato il concomitante scoppio della [[seconda guerra mondiale]], il [[gonfalone]] non venne consegnato al Comune. L'iter si concluse solo nel [[secondo dopoguerra]], allorché il 30 dicembre 1952 la giunta comunale nominò un comitato, che si occupò dapprima di raccogliere i fondi necessari per la produzione del drappo (125.000 [[lira italiana|lire]]) e quindi di appaltarne la realizzazione alla [[ditta]] Vedeme di [[Milano]]. L'8 novembre 1953 il vessillo fu consegnato e inaugurato con una solenne cerimonia.<ref name=stemma/>
 
<gallery>
File:Malnate-Stemma (pre-2016).svg|Stemma prima della concessione del titolo di Città
File:Malnate-Gonfalone (pre-2016).svg|Gonfalone prima della concessione del titolo di Città
</gallery>
 
===Onorificenze===
{{Onorificenze
|immagine=Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza=Titolo di Città
|collegamento_onorificenza=Titolo di città in Italia
|motivazione = [[Decreto del presidente della Repubblica]]
|data=20 gennaio 2016<ref name="città" />}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa prepositurale di San Martino ====
Il primo nucleo della chiesa parrocchiale risale al [[Medioevo]] (1200 c.a.) ed inizialmente era orientata in modo opposto all'attuale, con l'[[abside]] ad [[est]] e l'entrata ad [[ovest]]. Le prime ristrutturazioni furono commissionate dal [[cardinale]] [[san Carlo Borromeo|Carlo Borromeo]] e dal successore [[Federico Borromeo]] verso la fine del Cinquecento, mentre la grande crescita demografica conosciuta nella seconda metà del [[XVII secolo|XVII sec.]] rese necessario un ampliamento radicale della struttura, che portò all'abbattimento delle mura perimetrali e all'aggiunta delle [[navata|navate]] laterali. Nel 1819 venne sostituito il vecchio [[altare]] ligneo con uno acquistato da una chiesa sconsacrata di [[Como]]. Nel 1912 venne definitivamente ampliata e assunse l'odierna conformazione con il rovesciamento della disposizione interna e solo dopo la [[prima guerra mondiale]] vennero conclusi i lavori con la costruzione della nuova facciata. Nel piazzale antistante la nuova entrata si trovava il vecchio campanile che nel 1948, con l'arrivo del nuovo [[prevosto]] don Giuseppe Bosetti, si decise di abbattere, senza tener conto della tradizione e della storia legata ad esso. Nel 1956 venne inaugurato il nuovo campanile, il secondo più alto della zona dopo quello della basilica di San Vittore di [[Varese]],<ref>{{cita web|url=http://www.amiciricerchestoriche.it/scuola/pg041.html|titolo=Chiesa di san Martino|accesso=29 luglio 2008|editore=A.R.S.}}</ref> recentemente restaurato dopo il distaccamento di una parte della copertura in mattoni. Il 14 settembre 2012 è stata inaugurata una Via Crucis in terracotta dello scultore [[Felice Mina]] posizionata sulla parete centrale del transetto alla sinistra della Cappella del Sacro Cuore.
 
==== Chiesa di San Matteo ====
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==== Santuario della Madonna della Cintola ====
Situato nell'abitato di Monte Morone, simulacro legato al culto della [[reliquia]] della cintura appartenuta a [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]. Inizialmente dedicata alla [[Madonna della Consolazione|Madonna Consolatrice]], probabilmente la chiesa di Monte Morone ha subito l'influsso delle confraternite agostiniane assumendo il particolare della ''cintura'', anche se non ci sono riferimenti ufficiali a tale devozione in quanto la statua è sempre descritta come "Vergine Maria col Bambino". Durante lavori di restauro della chiesetta di Santa Maria di Monte Morone è stata portata alla luce l'[[abside]] originale, le cui caratteristiche potrebbero confermare una leggenda del luogo secondo cui la chiesa originariamente era stata costruita per ospitare la statua di una [[Madonna Nera]], ritrovata sulla salita del colle, poi trafugata dagli spagnoli nel 1536 (piùo possibilene 1511, vedi Storia). La statua attuale rappresenta la Madonna che porta sulle ginocchia il [[Gesù|Bambino]] benedicente e tiene nella mano destra una cintura. La statua è in legno chiaro, intagliata da un pezzo unico, solo il [[Gesù|Bambino]] è un pezzo aggiuntivo. Con un primo restauro del 1912 venne ricoperta di stucco e dipinta di azzurro. In seguito, all'inizio degli anni ottanta, la ricopertura iniziò a staccarsi e fu deciso di riportare alla luce la statua originaria. Successivamente anche le corone vennero sostituite, lasciando scoperto il capo del [[Gesù|Bambino]] e cingendo quello della Madonna con un [[diadema]] di Stanislao Borghi. Stilisticamente ha caratteri simili alle sculture di [[Andrea da Milano]] (1492-1539), autore di opere simili nella [[provincia di Varese]], ed è stata scolpita probabilmente negli anni venti.<ref>Maurizio Ampollini, ''Monte Morone e la Madonna della Cintola'', ''La Cava II'', pp. 18-22.</ref><ref>Isabella Marelli. ''La Madonna col Bambino di Monte Morone''. ''La Cava XIII'', pp. 29-33</ref>
 
==== Strutture nelle frazioni ====
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=== Siti archeologici ===
Durante l'[[inverno]] del 1889, in località Rogoredo, dei contadini rinvennero sotto una roccia descritta come una "rozza [[stele]]" una [[spada]] di [[ferro]] con impugnatura [[antropoide]] in [[bronzo]], un frammento di una catena e di un anello, entrambi sempre in [[ferro]]. Si ritiene che derivino da un corredo tombale dell'[[Età del Ferro]] o del periodo delle invasioni galliche, date le diverse analogie con i rinvenimenti della [[facies di Hallstatt]], nel complesso tra il [[III secolo a.C.|III]] e [[II secolo a.C.]] Lo scavo che seguì il ritrovamento, portò alla luce una seconda tomba accanto alla prima, da cui vennero recuperati cinque vasi, frammenti di un braccialetto e di una [[fibula (spilla)|fibula]] in ferro. Entrambe le tombe, appartenute ad un guerriero, la prima, e ad una donna, la seconda, erano ad [[incinerazione]] e delle ossa rimaneva solo qualche traccia. La spada, che venne definita la ''"Gemma della raccolta"'', è lunga {{M|420|u=mm}}, compresa l'impugnatura di {{M|115|ul=mm}} che rappresenta una figura umana con il corpo formato da tre rigonfiamenti dai quali dipartono le appendici superiori che rappresentano le braccia (una fu rotta nel recupero). Tra le due appendici, la parte superiore dell'impugnatura è costituita da un pomello che rappresenta un viso maschile con tratti somatici ben delineati: volto allungato con occhi a mandorla e capelli lunghi, raccolti dietro al capo.<ref>Enrica Gamberini. ''La scoperta della spada antropoide e delle tombe galliche di malnate'', ''La Cava V'',</ref>
Tale spada fu verosimilmente importata, probabilmente dalla [[Svizzera]], ed è riconducibile al [[Cultura di La Tène|Lateniano]] padano. AttualmenteL'originale è esposta al Museo Archeologico del [[Castello Sforzesco]] di [[Milano]],<ref>Enrica Gamberini. ''La scoperta della spada antropoide e delle tombe galliche di malnate'', ''La Cava V'', pp. 7-10</ref>, mentre una copia è esposta al Museo Civico di Scienze Naturali "Mario Realini".
[[File:Cave-molera-Malnate-3.JPG|thumb|Interno di una cava di molera, Parco Valle del Lanza]]
 
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# [[Algeria]], 31
 
 
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Dialetto varesotto|Dialetto lombardo occidentale}}
Accanto alla [[lingua italiana]], a Malnate è utilizzato il [[dialetto varesotto]], una variante della [[lingua lombarda]]. Come tutti i [[Dialetto lombardo occidentale|dialetti lombardi occidentali]], anche il varesotto è sostanzialmente una [[lingua romanza]] derivata dal [[Lingua latina|latino]].<ref>{{cita libro|autore=Glauco Sanga|titolo=Dialettologia lombarda|editore=Università di Pavia|città=Pavia|anno=1984}}</ref> Attualmente,Con l'avanzare dei decenni l'uso del varesotto sta lentamente regredendo, anche se in maniera meno marcata di altri dialetti lombardi.<ref>{{cita libro|autore=AA. VV.|titolo=Parlate e dialetti della Lombardia. Lessico comparato|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2003}}</ref>
 
=== Religione ===
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* ''Malnate Ponte'': [[periodico]] del Comune, che prende il nome dal monumento ingegneristico simbolo del paese.
* ''La Cava'': [[annuario]] di storia locale realizzato dall'associazione ARS (Amici Ricerche Storiche) che viene pubblicato dal 1994. Utile per approfondire la storia di Malnate.
* ''Pinocchio''. Un [[Pinocchio]] che parla Malnatesemalnatese. L'opera di [[Carlo Collodi|Collodi]] scritta nella lingua parlata per molti anni dagli abitanti del paese.
 
=== Cinema ===
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=== Eventi ===
* Unica in [[Italia]] è la [[Marcia (atletica leggera)|marcia]] non competitiva ''Pre Njmegen'', nata come Prenimega, fondata dal giornalista Fulvio Campiotti e da Giovanni Copreni, ispirata alla "[[Quattro giorni di Nimega|Marcia Internazionale di Quattro Giorni]] di [[Nimega]]" ([[Paesi Bassi]]), che ebbe sin dai primi anni la tutela dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, giunta alla 37ª edizione (1º giugno 2008) e curata dall'Associazione Pre Njmegen Malnate. Il percorso tradizionale era di {{M|43|u=km}}, tra alcuni comuni ai confini delle provincie di [[Provincia di Varese|Varese]] e [[Provincia di Como|Como]]; nel 1984 fu inserito un percorso alternativo di 10 (poi 12) [[chilometro|km]] per permettere la partecipazione di giovanissimi, anziani e portatori di [[Disabilità|handicap]] e nel 1999 uno di {{M|22|u=km}} a passo libero. Attualmente iI percorsi sono quattro, con diverse lunghezze: 6, 12, 20 e {{M|30|u=km}} con partenza ed arrivo dal Campo Sportivo "Nino Della Bosca". La partecipazione militare è il fiore all'occhiello della manifestazione e, inizialmente limitata solo a compagini italiane, si è estesa a reparti internazionali: svizzeri, austriaci, tedeschi, inglesi, ungheresi, francesi, rumeni e a rappresentanze della [[NATO]]. Diverse [[Associazione (diritto)|Associazioni]] di [[Volontariato]] coadiuvano gli organizzatori nelle fasi preparatorie e durante la marcia con la gestione dei punti di ristoro e delle cucine al campo. [[Banda musicale|Corpi Bandistici]], [[Banda musicale#Fanfara|Fanfare Militari]], Gruppi Folkloristici, Reparti Militari Equestri e Gruppi Cinofili fanno da contorno ad una delle maggiori manifestazioni provinciali.<ref>{{cita web|url=http://www.prenjmegen.it/Pubblicazioni/STORIA.html|titolo=storia della Pre Njmegen|accesso=29 luglio 2008|editore=Associazione Pre Njmegen Malnate|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080422164117/http://www.prenjmegen.it/Pubblicazioni/STORIA.html|dataarchivio=22 aprile 2008|urlmorto=sì}}</ref>
* Caratteristica del paese è anche la classica ''Sagra Settembrina'', che da 6276 anni si tiene presso la parrocchia dal primo sabato di settembre: cucina tipica, ospiti musicali, sport, giochi, mostre e diverse attività accolgono i cittadini della zona. Nel corso degli anni si sono alternate diverse [[Regioni d'Italia|regioni]] italiane, per arrivare negli ultimi a raccontare le storie ed i personaggi della Malnate stessa.
* Gurone in Festa, festa di fine agosto, organizzata dalla parrocchia di San Lorenzo
 
== Geografia antropica ==
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* Folla. Zona situata lungo la valle dell'Olona. ''Folla'' indica la presenza delle '''folle''', mulini per la produzione della carta che prendono tale nome dalla follatura degli stracci necessaria per questa produzione. L'energia era fornita dai numerosi mulini costruiti lungo le rive del fiume.
* Baraggia. Zona situata a destra del Lanza. ''Baragia'', e ''Baragiola'', indica una brughiera bonificata e messa a coltura.
* Madonna della Cintola. La zona a Monte Morone vicino al santuario dedicato al culto della Madonna.; Attualmentela Monte Moronezona è privatoproprietà privata.
 
=== Frazioni ===
Folla e Baraggia a nord-ovest, Rovera ad est, [[San Salvatore di Malnate|San Salvatore]] a sud-est e [[Gurone]] a sud-ovest. Originariamente questi ultimi due, oltre a Monte Morone, erano comuni distaccati, riuniti a Malnate: San Salvatore e Monte Morone ai tempi della riforma di [[Carlo VI d'Asburgo]] e Gurone nel 1928. Gurone, tra i diversi nuclei abitativi, è quello che conta più abitanti oltre al [[capoluogo]].
 
== Editoria ==
La rivista della città è il [[Malnate Ponte]], regalato a tutti i cittadini malnatesi dal [[1945]].
 
== Economia ==
L'[[economia]] del Comune, fino al 1800 per lo più di [[agricoltura|matrice agricola]] ed edile, si è attualmentepoi basata più su un assetto di tipo [[industria]]le ([[industrie tessili]], [[industria metalmeccanica|meccaniche]] e di [[abrasivi]]).<ref name="Maurizio Ampollini pp. 17-18"/>
 
L'[[agricoltura]] è l'attività più antica che si è sviluppata in Malnate; da alcune [[pergamene]] risalenti al 1100, l'[[associazione (diritto)|associazione]] ARS (Amici ricerche storiche) è riuscita a ricostruire la tipologia delle coltivazioni di quel periodo: vengono menzionati campi, [[vigneto|vigne]] e prati, ma anche [[brughiera|brughiere]], terreni messi a [[bonifica agraria|bonifica]] e incolti. Venivano coltivati la [[segale]] ed il [[Setaria italica|panìco]] ed inoltre Malnate aveva una sua unità di misura per i [[cereali]], "''modia ad starium de Malnate''" ([[Moggio (unità di misura)|moggio]] secondo lo [[staio]] di Malnate). Queste tipologie di coltivazioni durano fino alla metà del 1800 quando la [[vitis|vite]] viene colpita dalla [[Daktulosphaira vitifoliae|fillossera]] e successivamente dalla [[peronospora]] e dall'[[oidio]]. Anche la [[bachicoltura]], attività diffusa nel paese, viene colpita dall'[[atrofia]] del [[baco da seta]], ma si riprende successivamente, a differenza della [[viticoltura]]. La produzione agraria diminuisce anche nel secolo scorso durante il quale [[frumento]], [[granoturco]] e [[Solanum tuberosum|patata]] sono i più diffusi, come anche il [[Morus (botanica)|gelso]] legato alla [[bachicoltura]]. Grande ostacolo allo sviluppo dell'agricoltura moderna è stata la piccola proprietà, che ha reso l'attività legata solo alla sopravvivenza di ogni singola famiglia. AttualmenteL'attività col tempo si è ridotta ada attivitàlivello marginale, con pochissime [[Azienda|aziende]].<ref name="Maurizio Ampollini pp. 17-18"/>
 
Le ''cave di molera'' sono state una delle più grandi ricchezze del paese durante il millennio corso. La ''molera'', il cui nome deriva dall'utilizzo della pietra per la costruzione di [[abrasivo|mole]] per i mulini, veniva utilizzata per costruzioni edili di ogni tipo e tuttora rimangono testimonianze negli edifici più vecchi. L'uso di nuovi cementi e materiali per l'edilizia ha portato alla chiusura delle cave.<ref>Maurizio Ampollini, ''Malnate: lineamenti di una storia economica'', ''La Cava III'',</ref>
 
Lo sviluppo [[industria]]le è stato chiaramente legato all'[[Olona]], che forniva acqua e forza motrice attraverso i mulini. L'industria [[bachicoltura|serica]] e le [[cartiera|cartiere]] sono state le prime a svilupparsi lungo il corso del fiume nella zona della Folla (Folla deriva da "follatura", operazione nella produzione della carta). Dalla ristrutturazione e dall'ampliamento di alcuni mulini sorsero le prime industrie meccaniche. AncoraNella oggivalle ciòdell'Olona chesopravvivono rimanei di questi pezziruderi di storiaquel è visibile nella valle dell'Olonatempo. Durante il 900 le industrie più diffuse sono quelle [[industria metalmeccanica|meccaniche]] e del [[industrie tessili|vestiario]]. Quest'ultima assorbiva la maggior parte dei lavoratori: la Tessitura Braghenti costruita nel centro del paese, per molti anni ha rappresentato l'attività industriale del Paese, di cui ha consentito un notevole sviluppo. Un'altra attività produttiva, di cui per molti anni Malnate ha rappresentato la maggiore area produttiva nazionale, è stata quella delle [[abrasivo|mole abrasive]] degli impianti Ermoli (tuttora attiva), continuazione dell'attività che precedentemente era connessa alle cave di molera.<ref name="Maurizio Ampollini pp. 17-18"/>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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'''Abolito il sindaco, sostituito dalla Deputazione Municipale'''<br />[[1817]] - conte Dandolo, Giovanni Battista Sanvito, Bartolomeo Sonzini<br />[[1822]] - Andrea Croci, Luigi Monetti, Giacomo Brusa<br />[[1823]] - Andrea Croci, Giacomo Brusa, Gaetano Galli<br />[[1825]] - Andrea Croci, Ambrogio Lazzari, Carlo Gerolamo Pessina<br />[[1829]] - Gaetano Galli, Luigi Monetti, Ambrogio Lazzari<br />[[1830]] - Gaetano Galli, Luigi Monetti, Ambrogio Lazzari<br />[[1831]] - Gaetano Galli, Luigi Monetti, Carlo Gerolamo Pessina<br />[[1832]] - Gaetano Galli, Luigi Monetti, Ambrogio Lazzari<br />[[1836]] - Gaetano Galli, Carlo Gerolamo Pessina, Giacomo Brusa<br />[[1837]] - Gaetano Galli, Giacomo Brusa, Carlo Gerolamo Pessina<br />[[1839]] - Gaetano Galli, Luigi Monetti, Gaetano Bernasconi<br />[[1843]] - Luigi Monetti, Antonio M. Taglioretti, Antonio M. Comerio<br />[[1844]] - G. Battista Galli, Antonio M. Comerio, Luigi Monetti<br />[[1849]] - Domenico Ermoli, Luigi Monetti, G. Battista Galli<br />[[1850]] - Domenico Ermoli, Luigi Monetti, G. Battista Galli<br />[[1852]] - Gerolamo Pessina, G. Battista Galli, Francesco Maternini<br />[[1854]] - G. Battista Conconi, Carlo Battaini, Antonio Realini
<br/>
'''Reintrodotto il Sindaco'''<br />[[1859]]-[[1866]] - Luigi [[Vallino (famiglia)|Vallino]]<br />[[1866]]-[[1868]] - Giorgio Mentasti<br />[[1868]] - Ezechiele Zanzi ([[Commissario prefettizio|Delegato straordinario]])<br />[[1868]]-[[1905]] - Paolo Tallachini<br />[[1907]]-[[1911]] - Pietro Tallachini<br />[[1911]]-[[1912]] - Antonio Bianchi-Luraschi<br />[[1912]]-[[1920]] - Oreste Croci<br />[[1920]]-[[1923]] - Antonio Bianchi-Luraschi
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'''Nel [[Ventennio]] si alternano [[podestà (fascismo)|podestà]] e [[Commissario prefettizio|commissari]]'''<br />[[1923]] - Nazzareno Mezzetti (commissario)<br />[[1923]]-[[1925]] - Giuseppe Mazzucco (commissario)<br />[[1925]]-[[1927]] - Ettore Scagliotti (commissario)<br />[[1927]]-[[1934]] - Luigi Braghenti (podestà)<br />[[1934]] - Edoardo Pallante (commissario)<br />[[1934]]-[[1939]] - Alfredo Rosacher (podestà)<br />[[1939]]-[[1943]] - Carlo Battaini (podestà)<br />[[1943]] - Paolo Ventura (commissario)<br />[[1943]] - Michele Buccico ([[Commissario prefettizio|Commissario]])<br />[[1943]]-[[1944]] - Alfredo Rosacher (commissario)<br />[[1944]] - Felice Macchi (commissario)<br />[[1944]]-[[1945]] - Paolo Ventura (commissario)<br />[[1945]] - Cesare Cagnoni (commissario)<br />'''Dopo la [[Caduta della Repubblica Sociale Italiana|Liberazione]] torna il sindaco'''<br />[[1945]] - Alfredo Ponzoni<br />[[1945]]-[[1946]] - Luigi Banfi<br />[[1946]]-[[1948]] - Luigi Butti<br />[[1948]]-[[1960]] - Pasquale Canisio<br />[[1960]]-[[1969]] - Agostino Bocci<br />[[1969]]-[[1971]] - Filomeno Madera<br />[[1971]]-[[1985]] - Luigi Battaini<br />[[1985]]-[[1993]] - Natale Grizzetti
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{{ComuniAmminPrec|8 ottobre [[2010]]|30 maggio [[2011]]|Dott. Annunziato Vardè|-|[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|30 maggio [[2011]]|5 giugno [[2016]]|Samuele Astuti|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
Coalizione: [[Partito Democratico (Italia)|PD]] - "Malnate Sostenibile" - "AttivaMente Donne - Lista Maria Croci"|[[Sindaco]]|<ref name="Eletto al turno di ballottaggio" />}}
{{ComuniAmminPrec|5 giugno [[2016]]|28 maggio [[2018]]|Samuele Astuti|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
Coalizione: [[Partito Democratico (Italia)|PD]] - "Malnate Sostenibile" - "Insieme - Lista Maria Croci"|[[Sindaco]]|<ref>Dichiarato decaduto dal Consiglio comunale a seguito dell'elezione a consigliere regionale della Lombardia.</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|28 maggio [[2018]]|9 giugno [[2019]]|Olinto Manini|Lista civica "Insieme - Lista Maria Croci"
Coalizione: [[Partito Democratico (Italia)|PD]] - "Malnate Sostenibile" - "Insieme - Lista Maria Croci"|[[Vicesindaco]] facente funzioni|}}
{{ComuniAmminPrec|9 giugno [[2019]]|in25 caricagiugno [[2024]]|Maria Irene Bellifemine|Lista civica "Malnate Sostenibile"
Coalizione: [[Partito Democratico (Italia)|PD]] - "Malnate Sostenibile" - "Insieme - Lista Maria Croci"|[[Sindaco]]|<ref name="Eletto al turno di ballottaggio">Eletto al turno di ballottaggio</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|25 giugno [[2024]]|in carica|Nadia Cannito|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
Coalizione: [[Partito Democratico (Italia)|PD]] - "Insieme-Lista Maria Croci" - "Viviamo Malnate" - "La Malnate che verrà"|[[Sindaco]]|<ref name="Eletto al turno di ballottaggio">Eletto al turno di ballottaggio</ref>}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
Lo sport a Malnate viene praticato a livello dilettantistico; le squadre militano in campionati amatoriali a carattere provinciale o regionale.
=== Associazioni sportive ===
* Bugs Malnate Basketball, società di pallacanestro con diverse compagini giovanili, minibasket e una squadra senior
* Squadra di calcio, [[pallacanestro]], [[tennis tavolo]], [[Kenpō|nippon kenpō]], ginnastica adulti,e ginnastica artistica, [[ciclismo|c]]: ''Polisportiva GSD Or.Ma. Malnate''. Società nata nel 2006 in Oratorio di Malnate milita nei campionati di CSI e FIB.
* Csi Gurone, società presente dal 1977 nell'ambito parrocchiale, con tante squadre di calcio a 7
* Squadra di [[softball]]: ''[[Associazione Giocatori Softball Malnate]]''. Milita in Serie B e conta convocazioni nelle Nazionali Giovanili di alcune promettenti ragazze.
* Squadra di [[baseball]]: ''Vikings Malnate''. Milita in Serie C1.
* Squadra di basket femminile: ''A.GE. Basket''. Milita in Serie B.
* Squadra di [[Calcio (sport)|calcio]]: ''A.S.D. Malnatese''.
* Squadra di [[atletica leggera|atletica]]: ''Atletica Malnate''.