Gilles Villeneuve: differenze tra le versioni

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|Specialità =
|Categoria = [[Formula 1]], [[Formula Atlantic]]
|Ruolo = [[Pilota (automobilismo)|Pilota]]
|Record =
|Ranking =
|Squadra =
|RigaVuota = {{Sport_motoristiciSport motoristici
|TermineCarriera = 8 maggio [[1982]]
|RigaVuota = {{Sport_motoristici
|categoria = Formula 1
|data = 16 luglio [[Campionato mondiale di Formula 1 1977|1977]]
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|Vittorie =
|Aggiornato =
|paese nascita = {{CAN}}
|Passaporto =
}}
{{Bio
|Nome = Joseph Gilles Henri
|Cognome = Villeneuve
|PreData = {{IPA|[ʒil vil'nœvvilˈnœv]}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Saint-Jean-sur-Richelieu
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Soprannominato ''l'Aviatore'', iniziò la propria carriera sportiva partecipando a gare tra [[Motoslitta|motoslitte]] nella nativa [[Québec (provincia)|provincia del Québec]]. Successivamente passò alla guida delle [[monoposto]], e nel [[1976]], vinse sia il campionato di [[Formula Atlantic]] canadese che quello [[Stati Uniti d'America|statunitense]]. Un anno più tardi la [[McLaren]] fece esordire Villeneuve in [[Formula 1]] al [[Gran Premio di Gran Bretagna 1977]]; nel corso della medesima annata la [[Scuderia Ferrari]] lo ingaggiò per le ultime due gare stagionali in sostituzione di [[Niki Lauda]]. Legatosi alla scuderia di [[Maranello]] per il resto della carriera fece registrare sei vittorie nei [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premi]] e una vittoria nella [[Race of Champions (Formula 1)|Race of Champions]] del 1979 a [[Circuito di Brands Hatch|Brands Hatch]] (gara non valida per il titolo), oltre ad un secondo posto nella classifica del [[Campionato mondiale di Formula 1 1979|Mondiale 1979]] alle spalle del compagno di squadra [[Jody Scheckter]] come miglior risultato.
 
Morì a seguito di un incidente causato da un contatto con la [[March Engineering|March]] di [[Jochen Mass]] durante le qualifiche per il [[Gran Premio del Belgio 1982]] sul [[circuito di Zolder]], a bordo della [[Ferrari 126 C2]].
 
Villeneuve era molto popolare per il suo stile di guida combattivo e spettacolare, e da allora è diventato un simbolo di questo [[sport]]<ref>{{cita news|url=http://wwwc.ansa.it/motori/notizie/rubriche/aziende/2012/04/10/visualizza_new.html_163426134.html|titolo=F1, a 30 anni da morte Villeneuve figlio guida Ferrari 1979|pubblicazione=[[ANSA|ansa.it]]|data=10 aprile 2012|accesso=6 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121112103009/http://wwwc.ansa.it/motori/notizie/rubriche/aziende/2012/04/10/visualizza_new.html_163426134.html|dataarchivio=12 novembre 2012|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://sport.sky.it/sport/formula1/2008/09/14/villeneuve_storie_della_f1_giovanni_bruno.html|titolo=Gilles, il cavaliere rosso senza paura|sito=Sky.it|data=14 settembre 2008|accesso=6 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100803031633/http://sport.sky.it/sport/formula1/2008/09/14/villeneuve_storie_della_f1_giovanni_bruno.html|dataarchivio=3 agosto 2010|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.automoto.it/news/jaques-villeneuve-correr-con-la-vettura-del-padre-per-commemorarlo.html|titolo=Jacques Villeneuve correrà con la vettura del padre per commemorarlo|sito=automoto.it|data=10 aprile 2012|accesso=6 ottobre 2012}}</ref>. Le sue vittorie e svariate altre prestazioni vengono considerate capolavori assoluti nella [[storia della Formula 1]], anche perché spesso sono state ottenute al volante di monoposto non all'altezza di quelle della concorrenza<ref>{{cita web|url=http://blog.auto.it/autosprint/03/26/vincere-con-la-macchina-inferiore/|titolo=Quando si vince con la macchina inferiore|autore=Alberto Sabbatini|sito=Autosprint.it|data=26 marzo 2012|accesso=6 ottobre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120615025602/http://blog.auto.it/autosprint/03/26/vincere-con-la-macchina-inferiore/|dataarchivio=15 giugno 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sportmain.it/2012/05/08/formula-1-30-anni-fa-moriva-gilles-villeneuve/|titolo=Formula 1: 30 anni fa moriva Gilles Villeneuve|autore=Lorenzo Soldani|sito=sportmain.it|data=8 maggio 2012|accesso=6 ottobre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120514073801/http://www.sportmain.it/2012/05/08/formula-1-30-anni-fa-moriva-gilles-villeneuve/|dataarchivio=14 maggio 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://auto-moto.virgilio.it/speciali-saloni/gilles-villeneuve/capitolo-27-gilles-strepitoso-a-montecarlo.html|titolo=Gilles strepitoso a Montecarlo|autore=Nestore Morosini|sito=Virgilio.it|data=1º maggio 2012|accesso=6 ottobre 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://auto-moto.virgilio.it/speciali-saloni/gilles-villeneuve/capitolo-23-pironi-firma-per-ferrari.html|titolo=Il disastro Ferrari T5|autore=Nestore Morosini|sito=Virgilio.it|data=29 aprile 2012|accesso=6 ottobre 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://auto-moto.virgilio.it/speciali-saloni/gilles-villeneuve/capitolo-28-gilles-entra-nella-leggenda.html|titolo=Gilles entra nella leggenda|autore=Nestore Morosini|sito=Virgilio.it|data=2 maggio 2012|accesso=6 ottobre 2012}}</ref>. In virtù di ciò, viene annoverato tra i più grandi piloti di sempre, pur non avendo mai vinto un titolo mondiale<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.com/sport/formula1/18690210|titolo=F1’s greatest drivers – Gilles Villeneuve|sito=BBC Sport|data=2012-07-03|lingua=en-GB|accesso=2021-06-02}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://f1greatestdrivers.autosport.com/?driver=10|titolo=Formula 1's Greatest Drivers - AUTOSPORT.com - Gilles Villeneuve|sito=f1greatestdrivers.autosport.com|accesso=2021-06-02}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.topgear.com/car-news/motorsport/why-gilles-villeneuve-was-greatest-f1-driver-them-all|titolo=Why Gilles Villeneuve was the greatest F1 driver of them all|sito=Top Gear|data=2017-05-08|accesso=2021-06-02}}</ref>.
 
== Carriera ==
=== Gli inizi ===
[[File:Villeneuve & Rosberg Formula Atlantic EIS 1977.jpg|thumb|left|Villeneuve impegnato in una gara di [[Formula Atlantic]] del [[1977]]; alle sue spalle [[Keke Rosberg]]]]
Figlio dell'accordatore di pianoforti Seville Villeneuve ([[1926]]-[[1987]]) e di Georgette Coupal ([[1925]]-[[2008]]), Villeneuve iniziò a correre con le motoslitte col fratello [[Jacques Villeneuve Sr.(pilota 1953)|Jacques]], insieme al quale, su quella peculiare tipologia di mezzo, si era allenato sin da bambino, per divertimento. Già nelle prime gare a livello professionistico entrambi riuscirono a ottenere risultati di rilievo e questo portò Gilles alla vittoria del titolo mondiale nel [[1974]]. Dover controllare una [[motoslitta]] dalla stabilità decisamente precaria, con visibilità azzerata dagli spruzzi di [[neve]], gli conferì la capacità di controllo nelle situazioni e alle velocità più estreme, capacità che gli servì negli anni a venire.<ref name="f1web.it">{{Cita web|url=http://www.f1web.it/?p=11275|titolo=Gilles Villeneuve, dalle motoslitte alla F1: il mito dell'aviatore, 30 anni dopo|editore=F1WEB.it|accesso=11 maggio 2012}}</ref> Più vinceva e più desiderava passare alle [[Automobilismo|corse d'auto]], maggiormente rischiose, veloci, dispendiose e difficili.{{citazione<ref necessaria}}name="f1web.it"/>
 
Al contempo prese parte insieme al fratello Jacques ad alcune gare di accelerazione a livello locale con la loro auto privata, una [[Ford Mustang]] del 1967 e in breve si iscrisse alla ''Jim Russell Racing School '' presso il [[circuito di Mont-Tremblant]] per ottenere la licenza di pilota.<ref>{{Cita|Donaldson|pag.21|GD}}.</ref> Per poter continuare la sua carriera nel mondo dell'automobilismo decise di vendere la propria casa, trasferendosi con la moglie Johanna in un piccolo appartamento; col ricavato della vendita riuscì a partecipare al campionato regionale di [[Formula Ford]] del 1973 ottenendo un immediato successo, vincendo sette gare con una vettura obsoleta,<ref>{{Cita|Donaldson|pp. 30-31|GD}}.</ref> per poi passare l'anno successivo alla [[Formula Atlantic]]. Grazie alla conquista del campionato di motoslitta poté garantirsi la sponsorizzazione della [[Skiroule]], che lo aveva precedentemente sostenuto, che gli permise di completare la stagione [[1975]],<ref>{{Cita|Donaldson|pag.41|GD}}.</ref> anno in cui ottenne il suo primo successo.
 
Nel [[1976]] riuscì comunque ad ottenere il titolo canadese di categoria, che conquistò nuovamente nel [[1977]], anno in cui prese parte anche al [[Gran Premio Trois Rivieres]]. Proprio in quella gara minore, alla quale partecipavano numerosi piloti di [[Formula 1]] (Hunt, Brambilla, Depailler fra i più noti) vinse davanti al campione in carica della medesima, [[James Hunt]], il quale lo propose al [[direttore sportivo]] della [[McLaren]] [[Teddy Mayer]], che gli organizzò dei test e la partecipazione al [[Gran Premio di Gran Bretagna 1977]].<ref>{{Cita|Donaldson|pp. 63-67|GD}}.</ref> Quando arrivò in Formula 1 e soprattutto quando fu contattato dalla Ferrari, Gilles prese il vezzo di dichiararsi nato nel 1952 e non nel 1950, ritenendo che la sua età fosse ormai troppo avanzata per renderlo interessante come novizio ai grandi team. In effetti solo dopo la morte il grande pubblico prese conoscenza della sua vera data di nascita.<ref>{{Cita|Donaldson|pag.11|GD}}.</ref>
 
=== La Formula 1 ===
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Poi un giorno scese ed entrò nella leggenda…|da ''[[Sfide]]'', programma televisivo di [[Rai 3]] – ''Gli anni di Gilles Villeneuve'', [[2002]]}}
 
Villeneuve debuttò in [[Formula 1]] al [[Gran Premio di Gran Bretagna 1977]] il 16 luglio 1977, pilotando la terza McLaren ufficiale, un'obsoleta [[McLaren M23]]: superò senza fatica le prequalifiche che erano una nuova, ulteriore difficoltà di accesso alle prove vere e proprie, una ulteriore selezione introdotta in quel Gran Premio a causa dell'alto numero di piloti iscritti. Villeneuve sorprese tutti, realizzando il miglior giro durante il warm up del mattino, dopo essersi qualificato 9º (davanti al pilota ufficiale McLaren, Mass) e terminò la corsa all'11º posto, pur con una spia dell'acqua malfunzionante che lo costrinse a perdere molto tempo ai box per verificare eventuali danni al sistema di raffreddamento.
 
Tornato in pista, girò nei tempi dei primi, staccando il quinto giro più veloce in assoluto della corsa. A fine gara gli venne assegnato il trofeo ''driver of the day'', per la sua corsa di debuttante grintoso e tenace.{{citazione necessaria}}
 
Venne tuttavia scartato da Mayer (che gli preferì [[Patrick Tambay]]) e non disputò altre corse finché non fu contattato, a fine agosto, dalla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]],<ref name="Vill77">{{cita news|autore=|titolo=La Ferrari ieri si è decisa. Villeneuve è il nuovo pilota|pubblicazione=La Stampa|giorno=28|mese=settembre|anno=1977|pagina=17}}</ref> che cercava un sostituto per [[Niki Lauda]], il quale aveva deciso di abbandonare la squadra italiana dopo la conquista matematica del titolo piloti. Nonostante il parere positivo espresso da [[Chris Amon]] e da alcuni addetti ai lavori sulla decisione del team, questa scelta provocò molti dubbi tra la stampa specializzata.<ref name="Vill77"/> Dopo un ritiro in [[Gran Premio del Canada 1977|Canada]], in cui il pilota venne comunque classificato dodicesimo per aver coperto oltre il 90% della distanza della corsa, in [[Gran Premio del Giappone 1977|Giappone]] si rese protagonista di un grave incidente: nel corso del settimo passaggio il canadese entrò in collisione con la [[Tyrrell]] a 6 ruote di [[Ronnie Peterson]] e la vettura si staccò dal suolo e ricadde su alcuni spettatori appostati in una zona vietata, uccidendo un [[commissario di gara]] e un fotografo.<ref name="VillInc">{{cita news|autore=|titolo=Villeneuve tampona Peterson a 230 l'ora|pubblicazione=Stampa Sera|giorno=24|mese=ottobre|anno=1977|pagina=19}}</ref> Altre dieci persone rimasero ferite, mentre i piloti uscirono illesi dallo scontro.<ref name="VillInc"/> A causa di questo episodio Villeneuve venne duramente attaccato sia da parte della stampa che tra gli addetti ai lavori, invocandone il licenziamento da parte della Ferrari.<ref>{{cita news|autore=Michele Fenu|titolo=Cosa potrà fare adesso la Ferrari?|pubblicazione=La Stampa|giorno=25|mese=ottobre|anno=1977|pagina=21}}</ref> [[Enzo Ferrari]] decise comunque di confermarlo per il 1978, in cui avrebbe fatto coppia con [[Carlos Reutemann]].
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Al [[Gran Premio del Belgio 1978|Gran Premio del Belgio]], invece, riuscì a rimanere per lungo tempo in seconda posizione, insidiando più volte il leader della corsa [[Mario Andretti]], ma una foratura lo costrinse ad una sosta ai box per cambiare gli pneumatici. Terminò comunque al quarto posto, ottenendo i suoi primi punti e ricevendo elogi per la sua gara.<ref>{{cita news|autore=Michele Fenu|titolo=Villeneuve ha impegnato Andretti|pubblicazione=Stampa Sera|giorno=22|mese=maggio|anno=1978|pagina=18}}</ref> Proprio a partire dall'appuntamento del [[Belgio]] la [[Team Lotus|Lotus]] aveva introdotto una nuova vettura, la [[Lotus 79|79]], che risultò essere maggiormente competitiva delle altre, in quanto era in grado di sfruttare l'[[Effetto suolo (automobilismo)|effetto suolo]]. Contemporaneamente, Villeneuve e il compagno di squadra Reutemann si ritrovarono in difficoltà nella gestione delle gomme, in quanto, a detta di entrambi, la [[Ferrari 312 T3|312 T3]] non aveva aderenza e presentava notevoli problemi di [[sottosterzo]].<ref>{{cita news|autore=Michele Fenu|titolo=Le Lotus proprio imbattibili?|pubblicazione=La Stampa|giorno=3|mese=giugno|anno=1978|pagina=17}}</ref> In [[Gran Premio di Spagna 1978|Spagna]], infatti, il canadese non andò oltre la decima piazza. A luglio, poi, circolarono voci di una sostituzione del canadese alla Ferrari, che sarebbe andato alla [[Walter Wolf Racing|Wolf]]<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Scheckter lascia Wolf per Ferrari|pubblicazione=La Stampa|giorno=27|mese=luglio|anno=1978|pagina=11}}</ref>, per far spazio a [[Jody Scheckter]], avvenimento poi non realizzatosi. Solamente in occasione del [[Gran Premio d'Austria 1978|Gran Premio d'Austria]] riuscì a tornare a punti, conquistando il suo primo podio e guadagnandosi l'interesse proprio della Lotus, alla ricerca di un giovane da ingaggiare per la [[Campionato mondiale di Formula 1 1979|stagione successiva]].<ref>{{cita news|autore=Ercole Colombo|titolo=Alla Lotus vogliono Villeneuve|pubblicazione=Stampa Sera|giorno=14|mese=agosto|anno=1978|pagina=13}}</ref>
 
Poche settimane più tardi stabilì il nuovo record sulla pista di [[Autodromo nazionale di Monza|Monza]]<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Guerra fra Reutemann e Villeneuve|pubblicazione=Stampa Sera|giorno=4|mese=settembre|anno=1978|pagina=14}}</ref> e, al [[Gran Premio d'Italia 1978|Gran Premio d'Italia]] riuscì a schierarsi in prima fila, al fianco di Andretti. Durante la corsa che costò la vita a [[Ronnie Peterson]], il canadese giunse al secondo posto ma, a causa di una confusa procedura di partenza, venne penalizzato di un minuto per partenza anticipata assieme all'italoamericano che partiva in [[pole position]]. Durante la stessa settimana arrivò comunque anche l'ufficialità del prolungamento del suo contratto con la Ferrari per il campionato seguente, in quanto veniva ritenuto che avesse raggiunto una buona maturità agonistica e non avrebbe più compiuto gli errori di inizio stagione.<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Villeneuve rimane con Jody Scheckter|pubblicazione=La Stampa|giorno=7|mese=settembre|anno=1978|pagina=13}}</ref> Al [[Gran Premio del Canada 1978|Gran Premio del Canada]], infatti, conquistò la sua prima affermazione in condizioni molto fredde<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Vincenzo Ascolese|url=https://fuoripista.net/2024/12/26/la-prima-di-gilles-villeneuve/|titolo=La prima di Gilles Villeneuve, nel gelo di Montréal: Canada 1978|sito=fuoripista.net|data=2024-12-26|accesso=2024-12-26}}</ref> e poté chiudere il campionato in nona posizione con diciassette punti conquistati. A seguito del suo primo successo venne poi dichiarato cittadino onorario di [[Montréal]] e acquisì un elevato livello di popolarità nel [[Québec (provincia)|Québec]], sua regione natale.<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Un Paese va in delirio per Villeneuve|pubblicazione=La Stampa|giorno=10|mese=ottobre|anno=1978|pagina=19}}</ref>
 
==== La maturità agonistica (1979-1981) ====
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[[File:Villeneuve Pironi Imola 1981.JPG|thumb|left|Villeneuve e Pironi al Gran Premio di San Marino del 1981]]
Per il [[Campionato mondiale di Formula 1 1981|1981]] a Villeneuve, in sostituzione di [[Jody Scheckter|Scheckter]], ormai ritiratosi dalle competizioni agonistiche, venne affiancato [[Didier Pironi]], con cui il canadese instaurò subito un buon rapporto.<ref>{{cita|Donaldson|pag. 240.|cidDon}}</ref> La [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] portò, per la stagione, al debutto la [[Ferrari 126 CK|126 CK]], prima vettura del team di Maranello con motore turbo. La nuova monoposto soffriva, però, nella prima parte della stagione, di problemi di affidabilità, ma Villeneuve si dichiarò comunque ottimista per il prosieguo del campionato.<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=«La Ferrari può darmi il titolo»|pubblicazione=La Stampa|giorno=26|mese=marzo|anno=1981|pagina=23}}</ref> Al [[Gran Premio di San Marino 1981|Gran Premio di San Marino]] ottenne la sua prima [[pole position]] dal [[Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest 1979|Gran Premio degli Stati Uniti Ovest del 1979]], ma in gara, dopo essersi involato in prima posizione, una sua decisione azzardata nel cambio degli pneumatici, lo fece scivolare in fondo al gruppo e, nonostante una lunga rimonta, chiuse fuori dalla zona punti. Questa prestazione attirò al pilota critiche da una parte della tifoseria che lo accusava di non saper sfruttare le occasioni a lui favorevoli.<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Gilles Villeneuve è un campione o no?|pubblicazione=La Stampa|giorno=5|mese=maggio|anno=1981|pagina=29}}</ref>
[[File:1981 Argentine Grand Prix, Villenueve.jpg|thumb|VillenueveVilleneuve al Gran Premio Argentina 1981]]
In [[Gran Premio del Belgio 1981|Belgio]], poi, ottenne i suoi primi punti classificandosi al quarto posto e due settimane più tardi rinnovò il suo contratto con la Ferrari fino al [[1983]], ma le cifre dell'operazione non vennero mai rese note.<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Ferrari conferma Villeneuve per due anni|pubblicazione=La Stampa|giorno=29|mese=maggio|anno=1981|pagina=23}}</ref> Lo stesso fine settimana si disputava anche il [[Gran Premio di Monaco 1981|Gran Premio di Monaco]] e, in qualifica si piazzò secondo. In gara riuscì a conquistare la sua prima vittoria stagionale, anche grazie al ritiro di [[Nelson Piquet]] e a problemi all'impianto di pescaggio della benzina sulla vettura di [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]].<ref>{{cita|Casamassima|pag. 389.|cidCasa}}</ref> Quello di [[Circuito di Monte Carlo|Monte Carlo]] rappresentò il primo successo di una monoposto con motore turbo sul tracciato monegasco. Il canadese affermò comunque di ritenere le [[Williams F1|Williams]] favorite per la conquista del titolo, in quanto la 126 CK aveva un telaio pesante e che sotto carico fletteva e un'[[aerodinamica]] nettamente inferiore.<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Villeneuve: «Per ora punto a vincere le gare»|pubblicazione=La Stampa|giorno=2|mese=giugno|anno=1981|pagina=24}}</ref>
 
Nonostante ciò, nel successivo gran premio in [[Gran Premio di Spagna 1981|Spagna]] Villeneuve riuscì a conquistare la sua seconda vittoria consecutiva; dopo essere partito in settima piazza fu autore di un'ottima partenza e, dopo il ritiro di Jones, si ritrovò in testa alla corsa. Impegnato in un lungo duello con [[Carlos Reutemann]] perse via via il vantaggio accumulato nei confronti dei suoi avversari, tanto che si ritrovò alle spalle fino a quattro vetture, le quali avevano tutte una miglior tenuta di strada nel tratto "misto" del tracciato.<ref name="Jarama">{{cita news|autore=g.p.o|titolo=«Villeneuve e il turbo ecco il nostro segreto»|pubblicazione=Stampa sera|giorno=22|mese=giugno|anno=1981|pagina=12}}</ref> Il canadese, sfruttando invece la maggior velocità in rettilineo della sua monoposto, senza commettere nessun errore riuscì a vincere la corsa; tra lui e [[Elio De Angelis|De Angelis]], giunto quinto, vi era poco più di un secondo di distacco.<ref name="Jarama" /> Il giorno dopo la gara spagnola [[Enzo Ferrari]] disse: "Villeneuve mi ha fatto rivivere la leggenda di [[Tazio Nuvolari|Nuvolari]]".
 
Nelle gare successive, però, non giunsero altri risultati sia per guasti meccanici che afflissero la vettura, dovuti in particolar modo alle elevate temperature che mettevano in crisi il motore,<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Forghieri spiega i mali della Ferrari|pubblicazione=Stampa sera|giorno=17|mese=luglio|anno=1981|pagina=13}}</ref> che per la guida aggressiva di Villeneuve costatagli anche varie critiche dagli altri piloti, in particolar modo per l'incidente alla partenza in [[Gran Premio d'Olanda 1981|Olanda]],<ref>{{cita news|autore=|titolo=Villeneuve sotto accusa. Non sa valutare i rischi?|pubblicazione=La Stampa|giorno=1|mese=settembre|anno=1981|pagina=16}}</ref> ma non dai tifosi che continuarono a sostenerlo.<ref>{{cita news|autore=|titolo=Ma i tifosi pensano soprattutto a Villeneuve|pubblicazione=La Stampa|giorno=10|mese=settembre|anno=1981|pagina=21}}</ref>
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Durante l'inverno antecedente la [[Campionato mondiale di Formula 1 1982|stagione 1982]] Villeneuve fu più volte impegnato nei collaudi della nuova [[Ferrari 126 C2]], che si dimostrò subito molto competitiva. Al secondo giorno di test il canadese riuscì a registrare il nuovo record del [[circuito di Fiorano]].<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Villeneuve polverizza il record|pubblicazione=La Stampa|giorno=9|mese=gennaio|anno=1982|pagina=19}}</ref> Le prime tre gare del mondiale videro però il pilota canadese costretto al ritiro in due occasioni, mentre nell'[[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1982|appuntamento statunitense]] fu squalificato, in quanto l'innovativa ala posteriore a piani sfalsati introdotta dalla Ferrari fu ritenuta irregolare dai commissari di gara.
 
Nei giorni della gara americana, inoltre, la moglie Joanna, venuta a conoscenza di una relazione extraconiugale, presentò domanda di divorzio<ref>: Radio Canada, ''Adieu, Gilles!'':http://archives.radio-canada.ca/sports/course_automobile/clips/1949/ {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130523053106/http://archives.radio-canada.ca/sports/course_automobile/clips/1949/ |datedata=23 maggio 2013 }}</ref>; Gilles prese tempo per motivi economici e di immagine, ma tale rovescio finì per aumentare la pressione.
 
Nel frattempo andava acuendosi lo [[Guerra FISA-FOCA|scontro]] tra [[Federazione Internazionale Sport Automobilistico|FISA]] (la federazione dello sport automobilistico) e [[Formula One Constructors Association|FOCA]] (l'associazione dei costruttori di Formula 1), da mesi in disaccordo su alcuni punti del regolamento legati al peso minimo ammesso per le vetture da competizione. Al culmine della polemica le scuderie legate alla FOCA (tra le quali [[Team Lotus|Lotus]], [[Brabham]] e [[McLaren]]) decisero di non presentarsi al [[Gran Premio di San Marino 1982|Gran Premio di San Marino]], al quale parteciparono solo 14 vetture.
 
Sin dalle prove libere, la gara [[Imola|imolese]] si configurò come un duello tra le [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] e [[Renault F1|Renault]]. In gara però le monoposto francesi dovettero entrambe ritirarsi e le Ferrari si trovarono a condurre la classifica, con un vantaggio di quasi un minuto sul terzo concorrente. Dando seguito a un ordine di scuderia concordato nel pre-gara, il muretto espose ai piloti il cartello ''"Slow''", che prescriveva loro di mantenere le posizioni e abbassare il ritmo, onde non mettere a repentaglio l'ottenimento della doppietta. Villeneuve, che pure aveva appena fatto segnare il giro più veloce della corsa<ref name="Imola82">{{Cita|Dal Monte, Zappelloni|pag.221|cidDalZa}}.</ref>, alzò immediatamente il piede dall'acceleratore; ma non [[Didier Pironi|Pironi]], che interpretando il cartello espostogli solo come invito a non forzare la macchina, sorpassò il compagno<ref name="Imola82"/>. Villeneuve assecondò la manovra, credendo fosse finalizzata a far divertire il pubblico; ne scaturì - almeno da parte del francese - un duello serrato, in particolare negli ultimi giri, ove i ferraristi si attaccarono più volte.
 
Il cronologico dimostra che quando in testa era Villeneuve il ritmo veniva decisamente rallentato, mentre quando a comandare era il francese il ritmo saliva sensibilmente contravvenendo alle indicazioni del team che ovviamente non voleva mettere a rischio il risultato.
 
Che non si trattasse di un gioco fu però evidente allorché all'ultimo giro Pironi superò Gilles alla Tosa e lo tenne dietro fino al traguardo, aggiudicandosi la vittoria. Al parco chiuso Villeneuve era infuriato; si presentò alla premiazione scuro in volto, andandosene subito dopo aver ricevuto il trofeo, per poi presentarsi ai microfoni ed accusare pubblicamente Pironi di infedeltà ai patti.<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Villeneuve accusa Pironi. Pironi accusa Villeneuve|pubblicazione=Stampa Sera|giorno=26|mese=aprile|anno=1982|pagina=23}}</ref> Il francese dal canto suo respinse l'accusa e negò che vi fosse stato un patto per il congelamento delle posizioni in gara.
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==== La morte ====
{{Citazione|Il mio passato è pieno di dolore e di tristi ricordi: mio padre, mia madre, mio fratello e mio figlio. Ora quando mi guardo indietro vedo tutti quelli che ho amato. E tra loro vi è anche questo grande uomo, Gilles Villeneuve. Io gli volevo bene.|[[Enzo Ferrari]]}}
Due settimane dopo l'incomprensione di Imola, la situazione in casa Ferrari restava tesa. I due piloti non si erano chiariti; nonostante i tentativi di dialogo di Pironi, daVilleneuve partemantenne la decisione di Villeneuvenon eranoavere proseguitepiù lerapporti frecciatecon eil glifrancese, attacchidichiarandolo anche pubblicamente a mezzo stampa. Tra i due permaneva una cortina di silenzio. Alla luce dei fatti, assunse un significato diverso anche la scoperta che poche settimane prima di Imola il francese non invitò la famiglia Villeneuve (conosceva bene infatti anche Joanna, la moglie del canadese) al proprio matrimonio.
 
L'8 maggio [[1982]] alle ore 13:52 sul [[circuito di Zolder]] mancavano pochi minuti al termine delle qualifiche per la gara dell'indomani; Villeneuve occupava l'ottavo posto in griglia, mentre Pironi aveva il sesto tempo.<ref>{{cita web|url=http://lettura.corriere.it/villeneuve-e-pironi-lultimo-sorpasso/|titolo=Villeneuve e Pironi, l'ultimo sorpasso|sito=[[Corriere della Sera|Corriere.it]]|autore=Tommaso Pellizzari|accesso=6 maggio 2013}}</ref>. OrmaiQuando inera procintogià nel giro di rientrarerientro definitivo ai box (questo almeno stando alle dichiarazioni dell'ing. Forghieri che aveva segnalato di rientrare, in realtà i tempi parziali non erano così alti),<ref>{{cita pubblicazione|autore=Mario Donnini | titolo=Il genio e lo sregolato |rivista=Autosprint|numero=19/2007|p=61}}</ref><ref>{{cita|Scanzi|pp. 133-135|cidScan}}.</ref> il pilota canadese affrontò la ''chicane'' alle spalle dei box e successivamente la discesa che immette alla ''Terlamenbocht'' (la "curva del bosco"). Improvvisamentetrovandosi sioramai trovòa davantiridosso ladella più lenta [[March Engineering|March]] condotta dal suo ex compagno di squadra alla McLaren [[Jochen Mass]], il quale lo vide arrivare e si spostò subito a destra, pensando che il canadese lo superasse a sinistra.; Villeneuvene invecenacque eseguìun lamalinteso manovracon oppostaVilleneuve, che volendo affrontare lal'uscita della curva all'interno lungo la traiettoria più veloce, eandò anch'eglia andòsua quindivolta verso destra.
 
La collisione fu inevitabile ed ebbe un esito disastroso: la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] urtò con la ruota anteriore sinistra quella posteriore destra della March; la monoposto numero 27 si staccò dal suolo e volò per circa venticinque metri, compiendo due ''[[looping]]'' completi<ref name="ricostruzione_as">{{cita pubblicazione|titolo=I medici della clinica universitaria...|rivista=Autosprint|numero=19/1982|p=7}}</ref> poco al di sopra del ''[[guard- rail]]'' di destra. Il ''looping'' successivo portò la vettura a schiantarsi violentemente asul terraterreno nellaerboso della via di fuga interna alla Terlamenbochtcontrocurva successiva; l'energia cinetica era tuttavia tale che la macchina venne rilanciata in aria, priva di gran parte dell'avantreno, per poi ricadere in mezzo alla curvacarreggiata.<ref name="ricostruzione_as" /> Lo stesso Jochen Mass rischiò di essere colpito dalla carcassa, che per qualche istante gli aleggiò sopra la sua vetturatesta, ma riuscì ada evitare l'impatto sterzandoportando bruscamentela nellapropria viavettura dinel fugaprato a destra della pista.
 
Quando la macchina rimbalzò sul terreno, uno dei [[Pannello a sandwich|pannelli honeycomb]] della scocca posto tra lo schienale del sedile e la paratia frontale del serbatoio cedette, trascinando con sé gli attacchi delle cinture di sicurezza; Villeneuve fu quindi sbalzato fuori dall'abitacolo<ref name="ricostruzione_as2">{{cita pubblicazione|titolo=Strappate nell'impatto le cinture di sicurezza|autore=Giancarlo Cevenini|rivista=Autosprint|numero=19/1982|p=6}}</ref> con il sedile attaccato a sé<ref name="ricostruzione_as2" /><ref name="ricostruzione_as3">{{cita pubblicazione|titolo=Quel corpo, lassù...|autore=Giancarlo Cevenini|rivista=Autosprint|numero=19/1982|p=4}}</ref> e ricadde scompostamente sulla spalla destra, dopo un volo di quasi 50 metri;<ref name="ricostruzione_as" />; nell'impatto abbatté la prima rete di protezione e poi sbatté violentemente il [[collo]] su un paletto di sostegno della rete metallica più esterna.<ref name="ricostruzione_as3" />. I rottami della macchina volarono in tutte le direzioni. Nella carambola, Villeneuve perse anche le scarpe, che vennero ritrovate a duecento metri dal luogo dell'incidente, e il casco, che ricadde a cento metri, mentre il volante della Ferrari finì centottanta metri più in là.<ref name="ricostruzione_as3" />.
 
Sul posto si trovavano alcuni [[commissario di gara|commissari]] ede un medico, che immediatamente diedero l'allarme e soccorsero il pilota. Venne esposta la bandiera rossa e alcuni piloti (lo stesso Mass, [[John Watson (pilota automobilistico)|John Watson]], [[René Arnoux]], [[Derek Warwick]], [[Eddie Cheever]]) parcheggiarono la macchina presso la curva e accorsero a verificare la situazione. Le condizioni di Villeneuve erano palesemente gravi; era privo di sensi, flaccido, [[cianosi|cianotico]] e [[edema]]toso su viso e collo. Altre lesioni non si scorgevano e l'[[Cuore umano|attività cardiaca]] risultava comunque regolare, sicché il personale medico diretto dal dottor [[Sid Watkins]] (che giunse sul posto due minuti dopo il fatto) concluse che doveva esservi una frattura della [[colonna vertebrale]]. I medici provvidero pertanto a liberarlo dal sedile, a porre il collo in trazione e a praticargli [[massaggio cardiaco]] e [[respirazione bocca a bocca]].
 
Una crescente folla di curiosi accorse sul luogo dell'incidente per capire cosa fosse accaduto. Per evitare che intralciassero le operazioni di soccorso, commissari e piloti formarono un cordone umano per bloccare l'accesso, mentre altri nascondevano il corpo di GillesVilleneuve con dei teli neri. Dopo qualche minuto il pilota fu caricato a bordo dell'[[automedica]], condotta dal direttore di gara [[Roland Bruynseraede]], e trasferito al centro medico dell'autodromo, dove fu stabilizzato, per poi essere trasportato in elicottero alla clinica universitaria St. Raphael di [[Lovanio]], dove un{{'}}''équipe'' di medici rianimatori era pronta per prestargli le prime cure. Il dottor Watkins, che accompagnò Villeneuve lungo tutto il tragitto, nutriva tuttavia ben poche speranze. Gli stessi piloti che avevano visto le sue condizioni tornarono ai box profondamente scossi; John Watson disse a tutti che Villeneuve era già morto.
Dopo qualche minuto il pilota fu caricato a bordo dell'[[automedica]], condotta dal direttore di gara [[Roland Bruynseraede]], e trasferito al centro medico dell'autodromo, dove fu stabilizzato, per poi essere trasportato in elicottero alla clinica universitaria St. Raphael di [[Lovanio]], dove un'équipe di medici rianimatori era pronta per prestargli le prime cure. Il dottor Watkins, che accompagnò Gilles lungo tutto il tragitto, nutriva tuttavia ben poche speranze. Gli stessi piloti che avevano visto le condizioni di Villeneuve tornarono ai box profondamente scossi. John Watson disse a tutti che Gilles era già morto.
 
Intanto, [[Jody Scheckter]], ex compagno di squadra di Villeneuve e suo caro amico, informato dell'accaduto dallo stesso dottor Watkins, telefonò alla moglie di Villeneuve, Joanna, che era rimasta a casa, a [[Monteprincipato Carlodi Monaco|Monaco]], per la prima comunione della figlia Mélanie. Dopo essere stata informata del grave incidente subìto dal marito e della richiesta immediata di partire per il [[Belgio]], Joanna diede in escandescenza, e la moglie di Scheckter, Pam, che era accorsa a casa Villeneuve, dovette somministrarle dei calmanti. Qualche ora dopo, Pam e Joanna salirono sul primo aereo per Bruxelles.
 
Giunto alla clinica di Lovanio, il capo rianimatore, professor Herman Delooz, lo sottopose subito ada una [[Tomografia assiale computerizzata|TAC]], che evidenziò la presenza di una grave lesione del [[tronco encefalico]] e la rottura (con conseguente distacco) delle [[Vertebra cervicale|vertebre cervicali]], con gravi lesioni midollari alla base del cranio., Talealtre lesionelesioni fuerano indottapresenti oin dall'impattoforma condi ilpolitrauma paletto(fratture dellaad retearti, ocostole; emorragie interne e danni ad organi) ma vista la gravità dei danni cerebrali e spinali non vennero mai specificate. Tale lesione fu indotta dalla tremenda decelerazione (calcolata in 27 [[Accelerazione di gravità#Forza g|G]]) o, più probabilmente, dalla violenta trazione esercitata sul collo dalle cinture di sicurezza nel momento in cui il sedile si era staccato dal telaio, teorie giornalistiche legarono le lesioni all'urto contro il paletto (teoria smentita nel tempo da medici e testimoni diretti). Il cervello non mandava perciò più impulsi al corpo. Delooz concluse che non c'era nulla da fare e che se anche, per assurdo, Villeneuve fosse sopravvissuto, sarebbe comunque rimasto paralizzato dal collo in giù e in uno stato puramente vegetativo per quel che gli sarebbe restato da vivere.<ref>{{Cita|Dal Monte, Zappelloni|pag.222|cidDalZa}}.</ref>
 
Ciononostante il pilota canadese fu tenuto in vita tramite [[macchina cuore-polmone]], anche perché [[Marco Piccinini]], braccio destro di [[Enzo Ferrari]], rifiutò di credere che tutto fosse perduto, chiedendo al dottor Watkins di chiamare "il miglior neurologo del mondo". Il medico inglese telefonò allora al dottor [[Gilles Bertrand]], suo caro amico, che gli confermò l'infausta prognosi. Tale responso fu dato anche alla moglie di Villeneuve, Joanna, giunta a Lovanio verso le 19:00. Ella, dopo aver lungamente parlato con Watkins e Delooz, alle 21:12 diede l'autorizzazione a staccare le macchine che tenevano in vita il marito.<ref>{{cita|Donaldson|pp. 296-298|cidDona}}.</ref>
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{{RisF1|Ritiro=1982|Anno=1977|Scuderia=[[McLaren]]<br />[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]<ref>Con la Ferrari dal GP del Canada.</ref>|Vettura=[[McLaren M23|M23]]<br />[[Ferrari 312 T2|312 T2]]|10R=11|16R=12|17R=Rit|Punti=0}}
{{RisF1|Ritiro=1982|Anno=1978|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari 312 T2|312 T2]] e [[Ferrari 312 T3|312 T3]]|1R=8|G1=GV|2R=Rit|3R=Rit|4R=Rit|5R=Rit|6R=4|7R=10|8R=9|9R=12|10R=Rit|11R=8|12R=3|13R=6|14R=7|15R=Rit|16R=1|Punti=17|Pos=9}}
{{RisF1|Ritiro=1982|Anno=1979|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari 312 T3|312 T3]] e [[Ferrari 312 T4|312 T4]]|1R=Rit|2R=5|3R=''1''|4R='''''1'''''|5R=7|G5=GV|6R=7|G6=GV|7R=Rit|8R=2|9R=14|N9=*|10R=8|G10=GV|11R=2|12R=''Rit''|13R=2|14R=2|15R=1|Punti=47 (53)|Pos=2}}
{{RisF1|Ritiro=1982|Anno=1980|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari 312 T5|312 T5]]|1R=Rit|2R=16|3R=Rit|4R=Rit|5R=6|6R=5|7R=8|8R=Rit|9R=6|10R=8|11R=7|12R=Rit|13R=5|14R=Rit|Punti=6|Pos=14}}
{{RisF1|Ritiro=1982|Anno=1981|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari 126 CK|126 CK]]|1R=Rit|2R=Rit|3R=Rit|4R=7|G4=PG|5R=4|6R=1|7R=1|8R=Rit|9R=Rit|10R=10|11R=Rit|12R=Rit|13R=Rit|14R=3|15R=SQ|Punti=25|Pos=7}}
{{RisF1|Ritiro=1982|Anno=1982|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari 126 C2|126 C2]]|1R=Rit|2R=Rit|3R=SQ|4R=2|5R=NP|Punti=6|Pos=15|LEG=1}}
 
<nowiki>*</nowiki> Non ha terminato, ma è stato classificato in quanto aveva completato più del 90% della distanza di gara.
 
== Vita privata ==
Nato a [[Saint-Jean-sur-Richelieu]] il 18 gennaio [[1950]], Villeneuve crebbe nella cittadina di [[Berthierville]].<ref>{{cita|Donaldson|pp. 11-13|cidDon}}.</ref> Nel [[1970]] sposò Joann Barthe, da cui ebbe due figli, Melanie e [[Jacques Villeneuve|Jacques]]. Durante la carriera motoristica prese l'abitudine di portare con sé la famiglia alle corse, vivendo in un [[Camper#Motorhome|motorhome]], abitudine che mantenne in una certa misura anche in [[Formula 1]]; in quegli anni stabilì la propria residenza nel [[Principato di Monaco]], a [[La Rousse/Saint-Roman]], presso villa ''La Mascotte'' in rue des Giroflées.<ref>{{cita|Donaldson|pp. 50-51, 114|cidDona}}.</ref> Aveva un fratello, [[Jacques Villeneuve Sr.|Jacques]], anch'egli pilota automobilistico. Nel mondo delle corse instaurò ottimi rapporti con [[Jody Scheckter]], [[Patrick Tambay]] e [[Jackie Stewart]], mentre [[Niki Lauda]] nutriva per lui un'ammirazione sia come pilota sia come uomo.<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/other_sports/1178492.stm|titolo=Legends claimed by the track|pubblicazione=BBC|giorno=19|mese=febbraio|anno=2001}}</ref> Il figlio [[Jacques Villeneuve|Jacques]] avrebbe poi seguito le orme paterne diventando pilota e vincendo la [[500 Miglia di Indianapolis]], il campionato [[Champ Car|CART]] nel [[1995]] e il titolo mondiale di [[Formula 1]] nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]] alla guida di una [[Williams F1|Williams]].
 
Il pilota, per i suoi spostamenti privati, usava una [[Ferrari 308|Ferrari 308 GTS]] di sua proprietà, conche laguidava qualein arrivòmodo spericolato, arrivando a percorrere la distanza tra [[Monteprincipato Carlodi Monaco|Monaco]] e [[Maranello]] (432&nbsp;km) in 2 ore e 25 minuti<ref>[http://www.loveforitaly.it/simboli/la-leggenda-di-ferrari-e-gilles-villeneuve La leggenda di Ferrari e Gilles Villeneuve - Love For Italy<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140415100351/http://www.loveforitaly.it/simboli/la-leggenda-di-ferrari-e-gilles-villeneuve |data=15 aprile 2014 }}</ref>. Presso il [[Museo Ferrari]] di [[Maranello]], nel 2012, in occasione del 30º anniversario della sua scomparsa, venne appositamente allestito un padiglione interamente dedicato al pilota canadese, dove vennero esposti i guanti, la tuta, le scarpe che indossò a [[Zolder]] nel 1982 e altri cimeli del pilota, e in questo stesso padiglione, inoltre, venne esposta anche la sua Ferrari personale, facenteceduta attualmente parte dia una collezione privata.
 
== Riconoscimenti ==
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Anche in [[Canada]] non mancarono le iniziative in memoria del proprio pilota. Il [[Circuito di Montréal|circuito]] sull'Île Notre-Dame, a [[Montréal]], sede del [[Gran Premio del Canada]], fu intitolato a Gilles Villeneuve nel [[1982]]. Nel [[1992]] venne aperto un museo in suo onore a Berthierville, città in cui era cresciuto,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.museegillesvilleneuve.com/|titolo= Musée Gilles Villeneuve|accesso=3 agosto 2012}}</ref> e a poca distanza venne eretta una statua con le sue sembianze e il parco in cui è situata prese il suo nome.<ref name="RicVill"/> L'anno successivo venne inserito nella Canadian Motorsports Hall of Fame e nel giugno del [[1997]], a 15 anni dalla scomparsa, il Canada emise un [[francobollo]] in onore del suo pilota più celebre.
 
Tuttora è ancora elevata la richiesta di [[memorabilia]] su Villeneuve e molti libri gli sono stati dedicati. Era stato annunciato anche un film sulla sua vita da [[Gerald Donaldson]] nel [[2005]], ma il progetto non venne mai realizzato.<ref>{{Cita web|url=https://www.imdbracefans.comnet/title2005/tt044911402/01/%E2%80%9Cvilleneuve-the-life-of-the-legendary-racing-driver%E2%80%9D-gerald-donaldson/|titoloaccesso=Villeneuve16 (archivedaprile version)2024|editorelingua=IMDB.com, incEN|accessotitolo=3Villeneuve: The agostoLife 2012of the Legendary Racing Driver – Gerald Donaldson|urlarchivionome=https://web.archive.org/web/20060419154348/http://www.imdb.com/title/tt0449114/Keith|dataarchiviocognome=19Collantine|data=1 aprilefebbraio 20062005|urlmortosito=RaceFans}}</ref>, ma il progetto non venne mai realizzato.
 
Nel 2022 furono distribuiti due documentari su Villeneuve a quarant'anni della scomparsa: "Gilles Villeneuve - L'Aviatore"<ref>{{cita news|url=https://www.corriere.it/sport/formula-1/22_maggio_02/gilles-villeneuve-l-aviatore-docu-film-rockstar-f1-rai-947105dc-c96f-11ec-9820-58d31043d436.shtml|titolo=«Gilles Villeneuve, l’Aviatore», il docu film sulla rockstar della F1"|autore=Flavio Vannetti|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=4 maggio 2022|accesso=10 dicembre 2023}}</ref> prodotto da Sonne Film e K+ in collaborazione con Rai Documentari, e “Villeneuve Pironi”<ref>{{cita web|url=https://f1race.it/villeneuve-e-pironi-la-storica-rivalita-raccontata-sotto-una-nuova-luce/|titolo= Villeneuve e Pironi: la storica rivalità raccontata sotto una nuova luce|autore=Alessia Gastaldi|accesso=10 dicembre 2023}}</ref>, coprodotto da Sky Studios e Noah Media Group.
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[[File:Villeneuve-filatelia.jpg|thumb|Busta "primo giorno" dedicata a Gilles Villeneuve]]
 
{{CnSenza fonte|Ancora associato dai tifosi a Villeneuve è il numero 27 che il canadese aveva sulla sua vettura nelle ultime stagioni in [[Formula 1]].}} Lo stesso numero venne utilizzato da [[Jean Alesi]], più volte associato al canadese per la sua guida aggressiva,<ref>{{Cita libro|autore=Tom Roberts, Bryn Williams|titolo= F1 93|editore=Vallardi&Associati|anno=1993|p=160}}</ref> nel periodo in cui correva per la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], dal figlio [[Jacques Villeneuve|Jacques]] durante le stagioni in [[Champ Car]] e, occasionalmente nelle gare [[NASCAR]]. [[James Hinchcliffe]], pilota canadese in [[Indy Racing League|IRL]], ha adottato il numero 27 nella [[IRL 2012|stagione 2012]].
 
Villeneuve compare inoltre nella serie [[Michel Vaillant]] e il gruppo [[pop rock]] del [[Québec (provincia)|Québec]] [[The Boxes]], nel [[1984]], gli dedicò una canzone.
 
[[Claudio Lolli]] gli dedicò una canzone ("Villeneuve"), comparsa nel suo album del 1983 [[Antipatici antipodi]]; nello stesso album, c'era un'altra canzone, "Formula Uno", il cui testo era stato scritto dal poeta [[Roberto Roversi]], e in cui si citava parimenti Villeneuve.
Nel 2022 il cantante [[Cisco (cantautore)|Cisco]] e il gruppo [[Bandabardò]] gli dedicano, all'interno dell'album [[ Non fa paura]] il brano Gilles
 
Compare nella miniserie tv [[Ferrari (miniserie televisiva)|Ferrari]] di [[Carlo Carlei]], interpretato da Matteo Angius.
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Leonardo Acerbi|titolo=Tutto Ferrari|url=https://archive.org/details/tuttoferrarilapr0000unse|editore=Mondadori|anno=2004|isbn=88-04-51482-5|cid=cidAcer}}
* {{Cita libro|autore=Pino Casamassima|titolo=Storia della Formula 1|anno=1996|editore=Calderini Edagricole|città=Bologna|isbn=88-8219-394-2|cid=cidCasa}}
* {{cita libro|autore= Luca Dal Monte, Umberto Zappelloni|titolo=La Rossa e le altre|anno=2000|editore=Baldini&Castoldi|isbn=88-8089-864-7|cid=cidDalZa}}
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* {{cita libro|cognome=Russo |nome=Enzo|titolo=La cometa Gilles|anno=1983|editore=Edis}}
* {{cita libro|cognome=Scanzi|nome=Andrea|titolo=Il piccolo aviatore: vita e voli di Gilles Villeneuve|anno=2002|editore=Limina|isbn=88-86713-93-2|cid=cidScan}}
 
==Voci correlate==
* [[Incidenti mortali di Formula 1]]
 
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Piloti di Formula 1 canadesi]]
[[Categoria:Piloti decedutiautomobilistici inmorti competizionidurante motoristichel'attività]]