Phil Spector: differenze tra le versioni
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Nella primavera del [[1958]] Spector e i suoi compagni avevano raggranellato abbastanza soldi da comprarsi due ore di registrazione ai Gold Star. Sotto la supervisione di Spector, i Teddy Bears registrarono ''Don't You Worry My Little Pet'', scritta da Spector, canzone che poi gli assicurò un contratto con la Era Records. Nella loro sessione successiva i Teddy Bears registrarono un'altra canzone di Phil, ispirata all'[[epitaffio]] sulla tomba del signor Spector. Prodotta dalla label sussidiaria della Era, ''To Know Him Is to Love Him'' arrivò al primo posto della classifica [[Billboard]] e vendette più di un milione di copie prima della fine dell'anno.
Nello stesso anno avvenne un episodio traumatico che ebbe una profonda influenza sulla vita futura (e sull'ossessivo rapporto con le armi) del giovane musicista: mentre era in tour fu accostato in un bagno da alcuni balordi, che lo umiliarono urinandogli addosso; Spector fu così mortificato e spaventato che da quel giorno portò sempre con sé una pistola e si assicurò di essere costantemente accompagnato da
Dopo il successo del debutto i quattro firmarono per la Imperial Records, ma il loro singolo successivo, ''I Don't Need You Anymore'' arrivò solo al 91º posto. Anche dopo parecchie altre canzoni e un album, i Teddy Bears non entrarono più nella Top 100. Il gruppo si sciolse nel [[1959]].
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Nel [[1964]], le Ronettes apparvero sul palco al Cow Palace di [[San Francisco]]. Sulla lista c'erano anche i [[The Righteous Brothers|Righteous Brothers]]. Spector, che accompagnava la sua band in tutti i concerti, rimase così colpito da [[Bill Medley]] e [[Bobby Hatfield]] (cantanti dei Righteous) che comprò il loro contratto della Moonglow Records e li fece firmare per la Philles. All'inizio del [[1965]] ''You've Lost That Lovin' Feelin''' arrivò al 1º posto e diventò la canzone di punta dell'etichetta. Per farla passare nelle radio (che all'epoca imponevano una durata massima di 3 minuti a canzone), Spector "falsificò" le informazioni sull'etichetta del 45 giri, attribuendole una durata leggermente inferiore.<ref name=":3" /> Il successo fu così mastodontico che il brano finirà per diventare la canzone più riprodotta di sempre negli Stati Uniti.<ref>{{Cita web|url=http://www.bmi.com/news/entry/232893|titolo=BMI Announces Top 100 Songs of the Century|sito=BMI.com|data=13 dicembre 1999|accesso=19 maggio 2016}}</ref> Altri tre grandi successi furono registrati dai Righteous Brothers per Spector: ''Just Once in My Life'' (numero 9), ''Unchained Melody'' (numero 4), e ''Ebb Tide'' (numero 5). Sebbene avessero successo, Spector perse interesse nel produrre i Righteous e vendette il loro contratto e tutte le loro registrazioni alla [[Verve Records]]. In ogni caso, il sound impresso loro da Spector fu così di successo che Medley e Hatfield decisero di replicarlo anche dopo la rottura. Ebbero un altro numero uno nel [[1966]], ''(You're My) Soul and Insipiration''. Nel [[1990]] uscì il film ''[[Ghost - Fantasma|Ghost]]'', che usava come tema proprio la produzione di Spector, ''Unchained Melody''. Grazie al nuovo successo portato dal film, la canzone si classificò al 1º posto e portò Spector (come produttore) di nuovo nella Top-40 degli [[Stati Uniti]] per la prima volta dal [[1971]].
Sempre nel [[1964]] collaborò con i [[The Rolling Stones|Rolling Stones]] alla composizione
Nel [[1965]] si misurò con il [[Folk rock|folk-rock]], all'epoca assai popolare, producendo insieme a [[Jack Nitzsche|Jack Nietzsche]] ''This Could Be The Night,'' scritta con [[Harry Nilsson]] ed eseguita dal [[Modern Folk Quartet]] (pubblicata tuttavia solo nel [[1976]]).
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L'ultimo gruppo della Philles Records furono [[Tina Turner]] e suo marito [[Ike Turner|Ike]], nel [[1966]]. Spector considerava ''River Deep - Mountain High'' la loro miglior canzone e il suo personale capolavoro come produttore<ref>{{Cita libro|autore=Ribowsky, Mark|titolo=He's a Rebel|anno=2007|editore=Perseus|città=Cambridge, MA}}</ref>, tuttavia il brano non arrivò che all'88º posto in classifica. Il singolo andò meglio nel [[Regno Unito]], dove arrivò al 3º posto. Si dice che questo mancato successo (di cui si dichiarò profondamente amareggiato) fu una delle ragioni che portarono Spector a disinteressarsi progressivamente al mercato discografico e a diradare le proprie apparizioni pubbliche.<ref>{{Cita libro|autore=Michael Billig|titolo=Rock 'n' roll Jews|url=https://archive.org/details/rocknrolljews0000bill|anno=2001|editore=Syracuse University Press|città=Syracuse|p=[https://archive.org/details/rocknrolljews0000bill/page/110 110]|ISBN=978-0-8156-0705-2}}</ref> La canzone sarà ripresa dai [[Deep Purple]] nell'album del [[1968]] ''[[The Book of Taliesyn]].''
Successivamente Spector perse interesse nella sua etichetta e si ritirò per un breve periodo. Nel [[1968]] sposò [[Ronnie Spector|Veronica "Ronnie" Bennett]], cantante delle [[The Ronettes|Ronettes]]. Il rapporto tra i due fu caratterizzato dalla gelosia patologica di Spector, il quale costrinse la consorte a vivere reclusa in casa dove la sottopose a vari abusi; arrivò a chiuderla in un armadio, a nascondere tutte le sue scarpe in modo che non potesse fuggire e addirittura a far costruire una bara d'oro con un coperchio di vetro in cui minacciò di rinchiuderla dopo averla uccisa, nel caso l'avesse lasciato.<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/culture/music/rockandpopfeatures/10676805/Ronnie-Spector-interview-The-more-Phil-tried-to-destroy-me-the-stronger-I-got.html|titolo=Ronnie Spector interview: 'The more Phil tried to destroy me, the stronger I got'|sito=Telegraph.co.uk|accesso=12 maggio 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://articles.philly.com/1995-11-24/entertainment/25681262_1_phil-spector-ronettes-ronnie-spector|titolo=Ronnie Spector, A Survivor Of Love|sito=philly-archives|accesso=12 maggio 2016|dataarchivio=12 maggio 2016|urlarchivio=https://archive.today/20160512002951/http://articles.philly.com/1995-11-24/entertainment/25681262_1_phil-spector-ronettes-ronnie-spector|urlmorto=sì}}</ref> La coppia divorzierà nel [[1974]].<ref>{{Cita web|url=https://www.dailymail.co.uk/news/article-1169746/Guilty-murder-Music-legend-Phil-Spector-faces-life-shooting-struggling-B-movie-actress.html|titolo=Guilty of murder: Music legend Phil Spector faces life for shooting struggling B-movie actress|sito=Mail Online|accesso=12 maggio 2016}}</ref>
L'anno dopo apparve in un cameo nel film-cult ''[[Easy Rider]].''<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=28491|titolo=Easy Rider (1969)|cognome=Milano-Firenze|nome=Mo-Net s.r.l.|sito=mymovies.it|accesso=12 maggio 2016}}</ref>
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Spector continuò a lavorare con Lennon e Harrison anche dopo lo scioglimento dei Beatles. Per Harrison sviluppò il sound dell'album ''[[All Things Must Pass]]'' (numero 1 nel [[1970]]) che vinse diversi dischi di platino, mentre per Lennon, nello stesso anno, co-produsse ''[[John Lennon/Plastic Ono Band|Plastic Ono Band]]'' (numero 6), suonando anche il pianoforte nel brano ''[[Love (John Lennon)|Love]]''.
Sempre nel [[1970]] [[Eric Clapton]] (impressionato dal lavoro svolto su ''All Things Must Pass'') lo ingaggiò per produrre il primo singolo del suo nuovo gruppo, [[Derek and the Dominos]]: rimase tuttavia scontento del risultato e decise di inserire nell'album una versione differente.<ref>{{Cita libro|autore=Jan Reid|titolo=Layla and Other Assorted Love Songs by Derek and the Dominos|url=https://archive.org/details/laylaotherassort0000reid|anno=2006|editore=Rodale|città=New York|ISBN=978-1-59486-369-1}}</ref>
Nel [[1971]] co-produsse ''[[Imagine (album John Lennon)|Imagine]]'' e ''[[The Concert for Bangla Desh]]'', entrambi numeri uno (il secondo nel [[1972]] si aggiudicò anche il [[Grammy Award all'album dell'anno|Grammy all'album dell'anno]]). Nello stesso anno collaborò di nuovo con Lennon (i singoli [[Power to the People (John Lennon)|''Power To The People'']] e la celebre ''[[Happy Xmas (War Is Over)]]'' e con Harrison (il singolo ''[[Bangla Desh (singolo)|Bangla Desh]]''). La collaborazione con gli ex-Beatles (proseguita nel [[1972]] con ''[[Some Time in New York City|Some Time In New York City]]'' di Lennon e l'anno seguente con ''[[Living in the Material World|Living In The Material World]]'' di Harrison) terminò nel [[1973]] dopo una rottura di carattere personale, dovuta alle prime avvisaglie della follia di Spector.
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L'incidente avvenne subito dopo che Spector aveva fondato la Warner-Spector, che comprendeva registrazioni con [[Dion DiMucci]], [[Cher]], [[Harry Nilsson]] e altri. Tre anni dopo l'etichetta pubblicò una collezione di singoli prodotti da Spector che fece risalire la fama del produttore, un po' decaduta nel corso degli anni.
Nel [[1977]] fu produttore e
=== Anni ottanta e novanta ===
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Nel 1982, Spector ebbe due gemelli dalla sua fidanzata Janis Zavala: Nicole Audrey Spector e Phillip Spector Jr, quest’ultimo morì di leucemia nel [[1991]]. Il 1 settembre [[2006]], mentre era libero su cauzione e in attesa del processo, Spector sposò la sua terza moglie Rachelle Short, che all'epoca aveva 26 anni. Spector ha chiesto il divorzio nell'aprile [[2016]], divorziando ufficialmente solo nel [[2018]].
Alla sua morte, Spector ha lasciato in eredità le [[Royalty|royalties]] del suo intero catalogo discografico oltre al suo patrimonio. Il valore delle sue royalties è stato calcolato come superiore a 50 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]]. Basti pensare che all’anno egli percepiva circa 25.000 dollari solamente per i diritti d’autore della canzone “[[You've Lost That Lovin' Feelin'|You’ve Lost That Lovin’ Feelin’]]”.<ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/pro/phil-spector-catalog-worth-songs-publishing-value/|titolo=Phil Spector’s Catalog: How Much Are Those Iconic Songs Worth?|autore=Ed Christman|sito=Billboard|data=2021-01-22|lingua=en
== Film biografico ==
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== Impatto culturale e influenza ==
Nella sua carriera, Phil Spector ha collezionato (da compositore e/o da produttore) un totale di 49 singoli giunti nella [[Billboard Hot 100]] (classifica dei singoli più venduti negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]).<ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/music/music-news/phil-spector-songs-9512662/|titolo=10 Signature Phil Spector Productions, From Darlene Love to the Beatles|autore=Joe Lynch|sito=Billboard|data=2021-01-17|lingua=en
Numerosi artisti e produttori hanno dichiarato di essere stati fortemente influenzati dalle tecniche di Spector, primo fra tutti [[Brian Wilson]]:<ref>{{Cita web|url=http://www.musicwall.net/brian-wilson-phil-spector-genio-sregolatezza/|titolo=Brian Wilson & Phil Spector, tra genio e sregolatezza « Music Wall|sito=Music Wall|data=15 aprile 2014|accesso=8 giugno 2016|dataarchivio=9 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160809082137/http://www.musicwall.net/brian-wilson-phil-spector-genio-sregolatezza/|urlmorto=sì}}</ref> in un'intervista del [[1999]], dopo essere stato interrogato a proposito delle sue convinzioni religiose, il leader dei [[The Beach Boys|Beach Boys]] arrivò ad affermare "I believe in Phil Spector".<ref>{{Cita web|url=https://groups.google.com/forum/#!topic/rec.music.artists.beach-boys/gI4CokP5A7Q|titolo=Google Gruppi|sito=groups.google.com|accesso=17 luglio 2017}}</ref> [[Bruce Springsteen]] tentò di emulare la tecnica ''Wall of Sound'' per il suo ''[[Born to Run (album)|Born to Run]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.philspector.com/news/bruce-springsteen-phil-spectors-wall-sound-created-symphonies/|titolo=Bruce Springsteen: Phil Spector's 'Wall Of Sound' Created Symphonies - The Official Phil Spector Site|accesso=8 giugno 2016}}</ref> Per i suoi contributi musicali, Spector fu inserito nel [[1989]] nella [[Rock and Roll Hall of Fame]].<ref>{{Cita web|url=https://www.rockhall.com/inductees/phil-spector|titolo=Phil Spector|sito=Rock & Roll Hall of Fame|lingua=en|accesso=17 luglio 2017}}</ref> I Beach Boys inclusero un tributo a Spector in una delle loro canzoni, ''Mona'': «Come on / Listen to "Da Doo Ron Ron", now / Listen to "Be My Baby" / I know you're gonna love Phil Spector.»<ref>{{Cita web|url=http://www.metrolyrics.com/mona-lyrics-beach-boys.html|titolo=Beach Boys - Mona Lyrics {{!}} MetroLyrics|accesso=11 maggio 2016|dataarchivio=4 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160604032736/http://www.metrolyrics.com/mona-lyrics-beach-boys.html|urlmorto=sì}}</ref>
==Discografia==
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