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|borse = [[Euronext]]: KER<br />[[CAC 40]] Component
|data fondazione = 1963
|fondatori = [[François Pinault]]
|forza cat anno =
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|nazione = FRA
|controllate = * [[Gucci]]
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* [[Boucheron]]
* [[Bottega Veneta]]
* [[Alexander McQueen (azienda)|Alexander McQueen]]
* [[Balenciaga]]
* [[Brioni (azienda)|Brioni]]
* [[Girard-Perregaux]]
* Qeelin
* [[Pomellato|Dodo]]
* [[Pomellato]]
* Ginori 1735
* Ulysse Nardin
* Kering Beauté
* Lindberg
* Kering Eyewear
* Maui Jim
|persone chiave = [[François-Henri Pinault]] (Presidente)<br>[[Luca de Meo]] (A.D.)
*Faschion TV
|persone chiave = [[François-Henri Pinault]] (Presidente e A.D.)
|settore = [[Lusso]]
|prodotti = Beni di lusso
|fatturato = 17,2 miliardi di [[euro|€]]<ref name=dati>[https://www.milanofinanza.it/fashion/kering-ricavi-2024-a-12-con-gucci-a-23-francois-henri-pinault-fiduciosi-nella-stabilizzazione-202502110915501237 Kering, ricavi 2024 a -12% con Gucci a -23%. François-Henri Pinault: «Fiduciosi nella stabilizzazione»], Milano Finanza</ref>
|gruppo =
|anno fatturato = 2024
|fatturato = 15,8 miliardi di [[euro|€]]<ref name=dati>{{Cita web|url=http://www.kering.com/sites/default/files/press_release/press_release_-_2017_annual_results_-_02_13_2018_0.pdf|titolo=Copia archiviata|accesso=9 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180620024604/http://www.kering.com/sites/default/files/press_release/press_release_-_2017_annual_results_-_02_13_2018_0.pdf|dataarchivio=20 giugno 2018|urlmorto=sì}}</ref>
|utile netto = 1,13 miliardi di [[euro|€]]<ref name=dati/>
|anno fatturato = 2019
|anno utile netto = 2,3 miliardi di [[euro|€]]<ref name=dati/>2024
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|slogan = Creativity Is Our Legacy<ref>{{Cita web|url=https://wwd.com/fashion-news/designer-luxury/francesca-bellettini-interview-kering-1237931770/|titolo=CEO TALKS: Kering’s Francesca Bellettini|sito=wwd.com}}</ref>
|anno dipendenti = 2017
|note =
|sito = www.kering.com
}}
 
'''Kering''' S.A. è un gruppo internazionale che opera nel settore del lusso con sede a [[Parigi]]. Possiede marchi come [[Gucci]], [[Yves Saint Laurent (azienda)|Yves Saint Laurent]], [[Bottega Veneta]], [[Balenciaga]], [[Alexander McQueen (azienda)|Alexander McQueen]], [[BottegaBrioni Veneta(azienda)|Brioni]], [[Boucheron]], [[Brioni (azienda)|BrioniPomellato]], DoDo, Qeelin e [[PomellatoRichard-Ginori|Ginori 1735]], così come Kering Eyewear e Kering Beauté. Kering è quotata sul mercato [[Euronext]] Parigi dal 1988 e fa parte dell'indice CAC 40 dal 1995.
 
La società fu fondata nel 1963 e operava nella vendita del legno al dettaglio. Negli anni novanta avvenne il passaggio alla vendita al dettaglio sottolineato dal cambio di nome della società: Pinault-Printemps-Redoute, o PPR. Nel decennio successivo, il gruppo entra nel settore del lusso grazie all'acquisizionea didiverse Gucciacquisizioni earrivando Yvesoggi Saint-Laurentad essere uno dei gruppi tra i principali del settore del lusso.<ref>{{Cita Dalweb|lingua=it|url=https://www.luxuryandfinance.it/articoli/lusso-deloitte-i-primi-100-gruppo-nel-mondo-valgono-347-miliardi-di-dollari-nel-2022-20-23-le-societa-italiane-in-classifica-2024-01-11-09-20|titolo=LUSSO/ 2005Deloitte, lai primi 100 gruppo nel mondo valgono 347 miliardi di dollari nel 2022 (+20%). 23 le società èitaliane guidatain daclassifica|sito=www.luxuryandfinance.it|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> [[François-Henri Pinault,]] figlioè delPresidente fondatoredi FrançoisKering Pinault,dal 2005 e nel[[Luca 2013de Meo]] è Amministratore Delegato dal settembre 2025.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.pambianconews.com/2025/06/16/il-nuovo-ceo-di-kering-e-luca-de-meo-loutsider-della-moda-guidera-il-rilancio-dellimpero-di-pinault-447258/|titolo=Il grupponuovo vieneCEO rinominatodi Kering è Luca de Meo. Un outsider della moda per il rilancio|sito=Pambianconews|data=2025-06-16|accesso=2025-06-24}}</ref> Nel 2024 il gruppo ha raggiunto 17,2 miliardi di euro di fatturato.<ref name=dati/>
 
== Storia ==
=== Commercio di legname (1962 - 1988) ===
Grazie al supporto da parte della sua famiglia e di una banca, [[François Pinault]] aprì nel 1963 gli Établissements Pinault in [[Bretagna]] (Francia) specializzandosi nel commercio di legname.<ref name="borsaitaliana.it">{{Cita web|url=http://www.borsaitaliana.it/azioni/profilisocietari/898.htm|titolo=note|accesso=25 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201031124/http://www.borsaitaliana.it/azioni/profilisocietari/898.htm|dataarchivio=1º dicembre 2017|urlmorto=sì}}</ref> La crescita della società portò nel 1988 alla quotazione presso la [[Borsa di Parigi]].<ref>{{Cita web|url=https://it.businessinsider.com/francois-pinault-il-miliardario-padrone-di-gucci-balenciaga-kering-christies/|titolo=Chi è François Pinault, fondatore di Kering, il gigante del lusso che controlla Gucci e Balenciaga|sito=Business Insider Italia|data=9 marzo 2019|accesso=30 giugno 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/moda/news/cards/francois-pinault-fabbrica-legname-bretagna-impero-lusso-l-ascesa-straordinaria-proprietario-kering/personaggio_principale.shtml|titolo=François Pinault: dalla fabbrica di legname in Bretagna all'impero del lusso. L'ascesa straordinaria del proprietario di Kering|autore=Francesco Tortora|sito=Corriere della Sera|data=3 giugno 2019|accesso=30 giugno 2020}}</ref>
Grazie al supporto da parte della sua famiglia e di una banca, [[François Pinault]] apre nel 1963 gli Établissements Pinault in [[Bretagna]] ([[Francia]]) specializzandosi nel commercio di legname. La crescita della società è molto rapida grazie alle acquisizioni di altre aziende locali ed alla capacità di Pinault di creare i propri canali di importazione. Negli anni 80 la Pinault S.A. diventa il principale player del commercio di legname in Francia. Nel 1988 il gruppo possedeva 180 aziende e 33 stabilimenti per un fatturato annuo di 10 miliardi di franchi.<ref>{{Cita web|lingua=fr|url=https://mediaclip.ina.fr/fr/i22189013-francois-pinault-et-sa-strategie-d-entreprise-toujours-se-demarquer.html|titolo=François Pinault et sa stratégie d'entreprise : toujours se démarquer|sito=mediaclip|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
 
=== Retail (1988-2013) ===
Nel 1989 Pinault S.A. acquisì il 20% di CFAO, una società di distribuzione francese attiva in tutto il continente africano, con cui si fuse nel 1990 con François Pinault come leader del gruppo. Questo permise lo sviluppo nel settore della vendita al dettaglio: [[Conforama]] (distributore di mobili francese) nel 1991, [[Printemps]] (grandi magazzini a Parigi) nel 1992, che possiede anche il 54% di [[La Redoute (azienda)|La Redoute]] (vendita per corrispondenza francese) e [[Fnac]] (libreria francese, multimedia e dettagliante di elettronica) nel 1994.<ref>{{Cita web|url=http://www.lacasadipaola.it/darty-rimane-francese-acquistata-da-fnac-3/|titolo=Darty rimane francese, acquistata da FNAC – La Casa di Paola|autore=Paola Guidi|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> Per allineare l'identità del gruppo con le sue nuove attività, cambiò il suo nome facendo diventare Pinault-Printemps-Redoute (PPR) nel 1994.<ref>{{Cita web|url=https://www.fashionmagazine.it/business/Strategie-Ppr-cambia-nome-in-Kering-38252|titolo=Strategie: Ppr cambia nome in Kering?|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>
Nel 1989 Pinault S.A. viene quotata alla [[Borsa di Parigi]]<ref name="businsider2019">{{Cita web|lingua=it|autore=Francesco Tortora|url=https://www.corriere.it/moda/news/cards/francois-pinault-fabbrica-legname-bretagna-impero-lusso-l-ascesa-straordinaria-proprietario-kering/personaggio_principale.shtml|titolo=François Pinault: dalla fabbrica di legname in Bretagna all'impero del lusso. L’ascesa straordinaria del proprietario di Kering|sito=Corriere della Sera|data=3 giugno 2019|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>, per l’azienda comincia una nuova era di crescita nel settore della vendita al dettaglio, attraverso importanti acquisizioni. Ad esempio nel 1989 viene acquisito il 20% di CFAO, una società di distribuzione francese attiva in tutto il continente africano, con cui si fuse nel 1990, con [[François Pinault]] come leader del gruppo. {{dx|[[File:PPR SA.svg|thumb|Il logo della società quando era conosciuta come PPR (Pinault-Printemps-Redoute)]]}} Nel 1992 viene acquisita [[Conforama]] (distributore di mobili francese) nel 1991, [[Printemps]] (grandi magazzini a Parigi), che possiede anche il 54% di [[La Redoute (azienda)|La Redoute]] (vendita per corrispondenza francese), e [[Fnac]] (libreria francese, multimedia e dettagliante di elettronica) nel 1994. Il gruppo cambia nome in Pinault-Printemps-Redoute (PPR) nel 1994.<ref name="businsider2019" /> Un anno dopo [[Serge Weinberg]] viene nominato CEO.<ref>{{Cita web|url=https://www.filcams.cgil.it/article/rassegna_stampa/_intervista_weinberg_a_ppr_il_100_di_gucci_|titolo="Intervista" Weinberg: «A Ppr il 100% di Gucci»|sito=filcams.cgil.it|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
 
Nel 1999 Pinault-Printemps-Redoute acquistò il 42% del gruppo [[Gucci]] per $3 miliardi<ref>{{Cita web|url=http://europa.eu/rapid/press-release_IP-99-557_it.htm|titolo=European Commission - PRESS RELEASES - Press release - La Commissione autorizza l'acquisizione di Gucci(Italia) da parte di PPR( Francia)|sito=europa.eu|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> e il 100% del marchio [[Yves Saint Laurent]], queste acquisizioni rendono evidente la nuova direzione del gruppo orientata al mondo del lusso. Nel 2000 viene acquisito il marchio di alta-gioielleria francese [[Boucheron]], la pelletteria italiana [[Bottega Veneta]]<ref>{{Cita web|url=http://listupp.it/magazine/article/bottega-veneta-il-lusso-discreto-compie-50-anni/|titolo=Bottega Veneta: il lusso discreto compie 50 anni|sito=listupp.it|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> e nel 2001 il marchio di moda [[Balenciaga]].<ref name=":4" /> Nel 2001 Pinault-Printemps-Redoute strinse un accordo anche con l'ex disegnatore di [[Givenchy]], [[Alexander McQueen (azienda)|Alexander McQueen]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/McQueen-fine-della-licenza-McQ-con-l-italiana-Sinv-S-p-A-,128681.html|titolo=McQueen: fine della licenza McQ con l'italiana Sinv S.p.A.|autore=FashionNetwork.com|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> e con [[Stella McCartney]].<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cultura/speciali/2012/orologi/notizie/09-moda-orologi-sport-colosso_9b53da3e-37d7-11e2-94e7-603de4c26bba.shtml|titolo=Moda, orologi, sport: un colosso che ha fatturato dodici miliardi|sito=Corriere della Sera|data=26 novembre 2012|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> Dal 1995 al 2000, il capitale di PPR è cresciuto del 700%. Nel 2000 il fatturato totale di PPR ha raggiunto i 22 miliardi di dollari, con un debito di 5 miliardi di dollari.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.forbes.com/global/2001/0903/018.html?sh=5bdaa3b24b15|titolo=A Jacques Welch in the making|sito=Forbes|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
[[File:PPR SA.svg|thumb|Il logo della società quando era conosciuta come PPR (Pinault-Printemps-Redoute)]]
{{dx|[[File:Hôpital Laennec de Paris ext 1.JPG|thumb|La sede di [[Parigi]] della società al numero 40 di rue de Sèvres, in precedenza Hôpital Laennec]]}}
Nel 1999 Pinault-Printemps-Redoute acquistò il 42% del gruppo [[Gucci]] per $3 miliardi<ref name="borsaitaliana.it" /><ref>{{Cita web|url=http://www.mffashion.com/it/archivio/2001/09/06/ppr-intesa-in-tre-tempi-con-arnault-su-gucci|titolo=note|accesso=25 novembre 2017|dataarchivio=1 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201042941/http://www.mffashion.com/it/archivio/2001/09/06/ppr-intesa-in-tre-tempi-con-arnault-su-gucci|urlmorto=sì}}</ref> e il 100% del marchio [[Yves Saint Laurent]]<ref>{{Cita web|url=http://europa.eu/rapid/press-release_IP-99-557_it.htm|titolo=European Commission - PRESS RELEASES - Press release - La Commissione autorizza l'acquisizione di Gucci(Italia) da parte di PPR( Francia)|sito=europa.eu|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>, acquisendo poi nel 2000 la casa di alta-gioielleria francese [[Boucheron]]<ref>{{Cita web|url=https://www.luxgallery.it/ppr-rafforza-il-segmento-gioielleria-38702/|titolo=PPR rafforza il segmento gioielleria|sito=Luxgallery|data=10 dicembre 2012|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>, la pelletteria italiana [[Bottega Veneta]]<ref>{{Cita web|url=http://listupp.it/magazine/article/bottega-veneta-il-lusso-discreto-compie-50-anni/|titolo=Bottega Veneta: il lusso discreto compie 50 anni|sito=listupp.it|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> e nel 2001 la casa di moda [[Balenciaga]].<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2013/11/18/news/arnault-pinault_si_gioca_in_italia_il_torneo_del_lusso-71243936/|titolo=Arnault-Pinault, si gioca in Italia il torneo del lusso|sito=Repubblica.it|data=18 novembre 2013|accesso=7 febbraio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.mam-e.it/home/archivio/pinault-meglio-piccoli-e-italiani-che-super-logati/|titolo=Pinault: meglio piccoli (e italiani) che super-logati|sito=MAM-E|data=10 settembre 2012|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> Nel 2001, Pinault-Printemps-Redoute strinse un accordo anche con l'ex designatore di [[Givenchy]], [[Alexander McQueen]]<ref>{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/McQueen-fine-della-licenza-McQ-con-l-italiana-Sinv-S-p-A-,128681.html|titolo=McQueen: fine della licenza McQ con l'italiana Sinv S.p.A.|autore=FashionNetwork.com|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>&nbsp;e con [[Stella McCartney]].<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cultura/speciali/2012/orologi/notizie/09-moda-orologi-sport-colosso_9b53da3e-37d7-11e2-94e7-603de4c26bba.shtml|titolo=Moda, orologi, sport: un colosso che ha fatturato dodici miliardi|sito=Corriere della Sera|data=26 novembre 2012|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>
Nel 2003 François Pinault passò il timone di Artémis, la società famigliare che controllava Pinault Printemps-Redoute, a suo figlio François-Henri. Nel 2005 François-Henri Pinault viene nominato presidente e CEO di Pinault-Printemps-Redoute, un anno dopo PPR acquisisce pressoché tutte le azioni rimanenti del gruppo Gucci raggiungendo il 99,4% di proprietà della società di lusso italiana.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2013/11/18/news/arnault-pinault_si_gioca_in_italia_il_torneo_del_lusso-71243936/|titolo=Arnault-Pinault, si gioca in Italia il torneo del lusso|sito=la Repubblica|data=18 novembre 2013|accesso=30 giugno 2020}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilpost.it/2015/12/03/francois-henri-pinault-kering/|titolo=Da dove viene François-Henri Pinault|sito=Il Post|data=3 dicembre 2015|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> PPR continua le acquisizioni nel lusso: nel 2001 ingloba il Gruppo Sowind (proprietario del marchio di alta gioielleria svizzero [[Girard-Perregaux]]), l'italiano [[Brioni (azienda)|Brioni]] (di alta sartoria) <ref>{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Brioni-il-sarto-dei-leader-mondiali-acquistato-da-PPR,213639.html|titolo=Brioni, il sarto dei leader mondiali, acquistato da PPR|autore=FashionNetwork.com|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>, e il gruppo italiano [[Pomellato]] <ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/24/lusso-francesi-mettono-mani-su-pomellato-altro-gioiello-venduto-a-parigi/573756/|titolo=Pomellato ceduta ai francesi. Parigi acquisisce un altro gioiello italiano|sito=Il Fatto Quotidiano|data=24 aprile 2013|accesso=7 febbraio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Maria Silvia Sacchi|url=https://www.corriere.it/economia/13_aprile_24/Pomellato-venduta-Pinault_623a0d04-acb2-11e2-9acc-55424bfd851f.shtml|titolo=Pomellato ceduta ai francesi, Pinault ha firmato|sito=Corriere della Sera|data=2013-04-24|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>. Nel 2012 viene inglobato il marchio di gioielleria cinese [[Qeelin]] (2012)<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2012/12/17/news/qeelin_il_gioiello_asiatico_di_pinault-48908863/|titolo=Qeelin, il gioiello asiatico di Pinault|sito=Repubblica.it|data=17 dicembre 2012|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>, Cristopher Kane (alta moda inglese)<ref>{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/PPR-compra-la-casa-di-moda-di-Christopher-Kane,306005.html|titolo=PPR compra la casa di moda di Christopher Kane|autore=FashionNetwork.com|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> nel 2013, [[Ulysse Nardin]] (orologeria) nel 2014.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Kering-acquista-ulysse-nardin-i-ricavi-del-secondo-trimestre-in-linea-con-le-attese-ma-cala-gucci,421801.html|titolo=Kering acquista Ulysse Nardin; i ricavi del secondo trimestre in linea con le attese, ma cala Gucci|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Il gruppo inizia anche a dismettere i marchi di vendita al dettaglio: Le Printemps nel 2006, Conforama nel 2011, CFAO e Fnac nel 2012,<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.repubblica.it/economia/finanza/2012/11/28/news/ppr_cede_fnac_italia_a_fondo_orlando_l_addio_al_paese_all_inizio_del_2013-47633743/|titolo=Ppr cede Fnac Italia a fondo OrlandoL'addio al Paese all'inizio del 2013|sito=la Repubblica|data=28 novembre 2012|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> e infine La Redoute nel 2013. PPR sviluppa anche il settore Sport & Lifestyle, acquisendo brand come Puma nel 2007<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/04/16/ppr-compra-puma-per-gli-analisti-un.html|titolo=Ppr compra Puma, per gli analisti è un bene - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=2007-04-16|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>, Cobra Golf nel 2010<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Puma-acquisisce-il-brand-di-golf-cobra,91265.html|titolo=Puma acquisisce il brand di golf Cobra|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> e Volcom in 2011<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Ppr-si-lancia-negli-sport-su-neve-e-tavola-attraverso-un-opa-su-volcom,170286.html|titolo=PPR si lancia negli sport su neve e tavola attraverso un'OPA su Volcom|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>, questi marchi verranno rivenduti circa dieci anni dopo.
 
=== 2013: Lusso ===
In seguito a questa evoluzione, Pinault-Printemps-Redoute iniziò a cedere le attività di vendita al dettaglio una dopo l'altra: Pinault Bois e Matériaux, marchio madre dal quale il gruppo si era sviluppato e ampliato, è stato acquisito nel 2003 dal gruppo britannico [[Wolseley]].
Il 22 marzo 2013 PPR cambia il suo nome in Kering<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.repubblica.it/economia/rubriche/fashion-e-finance/2013/03/22/news/ppr_diventa_kering_il_logo_una_civetta-55137111/|titolo=Ppr diventa KeringIl logo è una civetta|sito=la Repubblica|data=22 marzo 2013|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>. La pelletteria Bottega Veneta diventa un'icona del "lusso discreto", e raggiunge la soglia del miliardo di dollari di fatturato nel 2013.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Bottega-veneta-supera-il-miliardo-di-euro-di-fatturato-nel-2013,388330.html|titolo=Bottega Veneta supera il miliardo di euro di fatturato nel 2013|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nel 2014 il gruppo Kering crea la divisione Kering Eyewear, che si occupa della produzione di occhiali per dodici marchi del gruppo, portando i suoi ricavi da 10 milioni di euro nel 2015 a 1,5 miliardi di euro nel 2023.<ref name="nssmag.com">{{Cita web|lingua=it|url=https://www.nssmag.com/it/fashion/36068/kering-marcolin-occhiali-moda-2024|titolo=Occhiali moda 2024: Kering conquista il mercato|sito=nss magazine|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Continuano le acquisizioni con i marchi di occhiali Lindberg<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Kering-eyewear-compra-il-100-di-lindberg,1318222.html|titolo=Kering Eyewear compra il 100% di Lindberg|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> nel 2021 e [[Maui Jim]] nel 2022.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.repubblica.it/economia/rubriche/fashion-e-finance/2022/03/14/news/kering_eywear_compra_gli_occhaili_di_maui_jim_e_punta_a_superare_quot_aun_milairdo_di_ricavi-341338682/|titolo=Kering Eyewear compra gli occhiali di Maui Jim e supera il miliardo di ricavi|sito=la Repubblica|data=14 marzo 2022|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> All’interno del gruppo Kering, Balenciaga da maison tradizionale si è trasformata in un marchio di moda dirompente<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.cosmopolitan.com/it/moda/tendenze/a32654438/balenciaga-moda-demna-gvasalia/|titolo=Come Balenciaga è diventato il brand moda più cool dello spazio universo|sito=Cosmopolitan|data=26 maggio 2020|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>, mentre Yves Saint-Laurent nel 2021 ha raggiunto la soglia dei 2 miliardi di dollari di fatturato.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Isabella Naef|url=https://fashionunited.it/news/business/la-ricetta-del-successo-di-yves-saint-laurent-raccontata-dal-ceo/2022111523709|titolo=La ricetta del successo di Yves Saint Laurent raccontata dal ceo|sito=FashionUnited|data=15 novembre 2022|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Tuttavia, dal 2015 al 2022, le entrate del gruppo sono state essenzialmente guidate dalle elevate prestazioni di Gucci,<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=MF Milano Finanza|url=https://www.milanofinanza.it/fashion/gucci-corre-e-traina-kering-34-202202171013185959|titolo=Gucci corre e traina Kering (+34%) {{!}} MilanoFinanza News|sito=MF Milano Finanza|data=17 febbraio 2022|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> raggiungendo la soglia dei 10 miliardi di dollari nel 2022.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Monica D'Ascenzo|url=https://www.ilsole24ore.com/art/kering-ricavi-10-miliardi-accordo-rilevare-30percento-valentino-AFnUNSN?refresh_ce=1|titolo=Kering, ricavi a 10 miliardi. Accordo per rilevare il 30% di Valentino|sito=Il Sole 24 ORE|data=27 luglio 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nel 2018 il gruppo ha ceduto le sue partecipazioni in [[Stella McCartney]],<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Stella-mccartney-e-kering-chiudono-la-loro-joint-venture,962965.html|titolo=Stella McCartney e Kering chiudono la loro joint venture|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Massimiliano Sortino|url=https://www.vogue.it/moda/news/2018/03/29/kering-stella-mccartney-divorzio-proprieta|titolo=Stella McCartney e Kering: divorzio consensuale|sito=Vogue Italia|data=29 marzo 2018|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> nell’anno successivo ha ceduto anche Christopher Kane<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Redazione|url=https://www.vogue.it/moda/news/2018/06/22/kering-rivende-christopher-kane-allo-stilista|titolo=Kering rivende Christopher Kane allo stilista|sito=Vogue Italia|data=22 giugno 2018|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> nel 2019 e nel 2022 l'intera divisione orologi ([[Girard-Perregaux]] e [[Ulysse Nardin]]).<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Paco Guarnaccia|url=https://www.ilsole24ore.com/art/kering-cede-girard-perregaux-e-ulysse-nardin-AEQUov9|titolo=Kering cede Girard-Perregaux e Ulysse Nardin|sito=Il Sole 24 ORE|data=24 gennaio 2022|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
 
Nel 2023 i risultati di Kering sono scesi a 19,6 miliardi, accusando un -4%, la causa principale è il rallentamento di Gucci, una tendenza che i dirigenti del gruppo hanno definito una fase di transizione.<ref name=":7">{{Cita web|lingua=it|autore=Monica D'Ascenzo|url=https://www.ilsole24ore.com/art/kering-ricavi-calo-4percento-196-miliardi-AFaN8AeC|titolo=Kering, ricavi in calo del 4% a 19,6 miliardi|sito=Il Sole 24 ORE|data=8 febbraio 2024|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nello stesso anno, Kering ha acquisito l'azienda di profumi Creed<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.elle.com/it/bellezza-beauty/profumi/a44354712/creed-storia-del-brand-kering/|titolo=La storia di Creed, il marchio di alta profumeria con cui Kering è appena entrato nel mondo beauty|sito=ELLE|data=01 luglio 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>, il 30% del marchio di moda [[Valentino (azienda)|Valentino]]<ref name=":2">{{Cita web|lingua=it|autore=Giulia Crivelli|url=https://www.ilsole24ore.com/art/moda-kering-annuncia-acquisizione-30percento-valentino-17-miliardi-euro-AFCouQN|titolo=Kering acquisisce il 30% di Valentino per 1,7 miliardi di euro|sito=Il Sole 24 ORE|data=27 luglio 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> e ha dato vita a Kering Beauté per gestire internamente lo sviluppo di prodotti di bellezza per i marchi del gruppo.<ref name=":6">{{Cita web|lingua=it|autore=Emily Capozucca|url=https://www.corriere.it/economia/aziende/23_febbraio_03/kering-nasce-divisione-beauty-raffaella-cornaggia-guida-b2614852-a409-11ed-b0d7-d610d07ab781.shtml|titolo=Kering: nasce la divisione beauty. Raffaella Cornaggia alla guida|sito=Corriere della Sera|data=2 marzo 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
Nel 2003 François Pinault passò il timone di Artémis, la società famigliare che controllava Pinault-Printemps-Redoute e gli altri beni ([[Château Latour]], Christie ecc.), a suo figlio François-Henri. Nel 2004 Pinault-Printemps-Redoute acquisì pressoché tutte le azioni rimanenti del gruppo Gucci raggiungendo il 99.4% di proprietà della società di lusso italiana. Nel 2005 [[François-Henri Pinault]], figlio del fondatore [[François Pinault]], divenne [[Amministratore delegato|CEO]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2015/12/03/francois-henri-pinault-kering/|titolo=Da dove viene François-Henri Pinault|sito=Il Post|data=3 dicembre 2015|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> e il gruppo cambia ufficialmente il suo nome in PPR.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2013/11/18/news/arnault-pinault_si_gioca_in_italia_il_torneo_del_lusso-71243936/|titolo=Arnault-Pinault, si gioca in Italia il torneo del lusso|sito=la Repubblica|data=18 novembre 2013|accesso=30 giugno 2020}}</ref>
 
== Struttura ==
La dismissione dei marchi di vendita al dettaglio del gruppo continuò con la cessione di Le Printemps (2006), Conforama (2011), CFAO e Fnac (2012) e infine La Redoute (2013)<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/finanza/2012/11/28/news/ppr_cede_fnac_italia_a_fondo_orlando_l_addio_al_paese_all_inizio_del_2013-47633743/|titolo=Ppr cede Fnac Italia a fondo OrlandoL'addio al Paese all'inizio del 2013|sito=Repubblica.it|data=28 novembre 2012|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>. Nel frattempo, PPR continuò le acquisizioni nel campo del lusso, inglobando nel 2001 il Gruppo Sowind (proprietario del marchio di alta gioielleria svizzero [[Girard-Perregaux]]) e il marchio italiano di alta sartoria [[Brioni (azienda)|Brioni]]<ref>{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Brioni-il-sarto-dei-leader-mondiali-acquistato-da-PPR,213639.html|titolo=Brioni, il sarto dei leader mondiali, acquistato da PPR|autore=FashionNetwork.com|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>, nel 2013 il gruppo italiano [[Pomellato]] (Pomellato e Dodo)<ref>{{Cita web|url=https://formiche.net/2013/04/pomellato-kering-dodo/|titolo=Pomellato è il nuovo gioiello dei francesi di Kering|autore=Redazione|sito=Formiche.net|data=24 aprile 2013|accesso=7 febbraio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/24/lusso-francesi-mettono-mani-su-pomellato-altro-gioiello-venduto-a-parigi/573756/|titolo=Pomellato ceduta ai francesi. Parigi acquisisce un altro gioiello italiano|sito=Il Fatto Quotidiano|data=24 aprile 2013|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>, il marchio di gioielleria cinese [[Qeelin]] (2012)<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2012/12/17/news/qeelin_il_gioiello_asiatico_di_pinault-48908863/|titolo=Qeelin, il gioiello asiatico di Pinault|sito=Repubblica.it|data=17 dicembre 2012|accesso=7 febbraio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://formiche.net/2013/04/pomellato-kering-dodo/|titolo=Pomellato è il nuovo gioiello dei francesi di Kering|autore=Redazione|sito=Formiche.net|data=24 aprile 2013|accesso=30 giugno 2020}}</ref> e nel 2014 il marchio&nbsp;britannico [[Cristopher Kane]]<ref>{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/PPR-compra-la-casa-di-moda-di-Christopher-Kane,306005.html|titolo=PPR compra la casa di moda di Christopher Kane|autore=FashionNetwork.com|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> e il marchio di orologi di lusso [[Ulysse Nardin]].<ref>{{Cita web|url=http://www.professional-luxury.com/2014/08/kering-acquisisce-ulysse-nardin-strategia-hard-luxury/|titolo=Kering acquisisce Ulysse Nardin: strategia Hard Luxury|sito=Professional Luxury|data=4 agosto 2014|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>
La società madre di Kering è [[Groupe Artémis]]. La sede generale di Kering si trova nell'ex Hopital Laennec, nel 7° arrondissement di Parigi. Nel 2024, Kering ha realizzato un fatturato di 17,2 miliardi di euro<ref name=dati/>, impiegando 47.000 dipendenti e gestendo 1.813 negozi. Kering possiede totalmente o parzialmente i seguenti marchi:
{| class="wikitable"
|+
!Brand
!Anno di acquisizione
!Paese
|-
|[[Gucci]]
|1999 <ref name=":3">{{Cita web|lingua=en|autore=L. A. Times Archives|url=https://www.latimes.com/archives/la-xpm-1999-mar-20-fi-19096-story.html|titolo=Gucci Group Agrees to Sell 40% Stake to French Retailer|sito=Los Angeles Times|data=20 marzo 1999|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
|Italia
|-
|[[Yves Saint Laurent (azienda)|Yves Saint Laurent]]
|1999 <ref name=":3" />
|Francia
|-
|[[Boucheron]]
|2000 <ref name=":4">{{Cita web|lingua=it|autore=MF Milano Finanza|url=https://www.milanofinanza.it/fashion/la-storia-di-kering-202309181219596918|titolo=Kering compie 10 anni. Timeline del colosso dei Pinault da 60 miliardi di capitalizzazione {{!}} MilanoFinanza News|sito=MF Milano Finanza|data=18 settembre 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
|Francia
|-
|[[Bottega Veneta]]
|2001 <ref name=":4" />
|Italia
|-
|[[Balenciaga]]
|2001 <ref name=":4" />
|Spagna-Francia
|-
|[[Alexander McQueen (azienda)|Alexander McQueen]]
|2001 <ref name=":0" />
|Regno Unito
|-
|[[Brioni (azienda)|Brioni]]
|2011 <ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Ppr-completa-l-acquisizione-dell-italiana-brioni,227249.html|titolo=PPR completa l'acquisizione dell'italiana Brioni|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
|Italia
|-
|[[Qeelin]]
|2012 <ref name=":1" />
|Hong-Kong
|-
|[[Pomellato]]
|2012 <ref name=":5">{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/24/lusso-francesi-mettono-mani-su-pomellato-altro-gioiello-venduto-a-parigi/573756/|titolo=Pomellato ceduta ai francesi. Parigi acquisisce un altro gioiello italiano|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2013-04-24|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
|Italia
|-
|[[Dodo (azienda)|Dodo]]
|2012 <ref name=":5" />
|Italia
|-
|Ginori 1735 (precedentemente [[Richard-Ginori]])
|2013 <ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://design.pambianconews.com/kering-ricapitalizza-richard-ginori/#:~:text=Kering%20rilancia%20su%20Richard%20Ginori,che%20versa%20ancora%20in%20difficolt%C3%A0|titolo=Kering ricapitalizza Richard Ginori - Pambianco Design|sito=https://design.pambianconews.com/|data=14 luglio 2016|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
|Italia
|-
|[[Valentino (azienda)|Valentino]]
|2023 <ref name=":2" />
|Italia
|}
Kering possiede Kering Eyewear (divisione di produzione di occhiali di lusso)<ref name="nssmag.com"/> e Kering Beauté (divisione cosmetici)<ref name=":6" />.
 
== Governance ==
PPR entrò anche nel settore dell'abbigliamento sportivo acquisendo nel 2007 [[Puma (abbigliamento)|Puma]]<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/04/16/ppr-compra-puma-per-gli-analisti-un.html|titolo=Ppr compra Puma, per gli analisti è un bene - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> e nel 2010 [[Golf di Cobra]]<ref>{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Puma-acquisisce-il-brand-di-golf-Cobra,91265.html|titolo=Puma acquisisce il brand di golf Cobra|autore=FashionNetwork.com|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>, e [[Volcom]] in 2011.<ref>{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/PPR-si-lancia-negli-sport-su-neve-e-tavola-attraverso-un-OPA-su-Volcom,170286.html|titolo=PPR si lancia negli sport su neve e tavola attraverso un'OPA su Volcom|autore=FashionNetwork com, Lisa-Marie Kömmelt|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>
 
=== Consiglio di amministrazione ===
[[File:Hôpital Laennec de Paris ext 1.JPG|thumb|La sede di [[Parigi]] della società al numero 40 di rue de Sèvres, in precedenza Hôpital Laennec]]
* [[François-Henri Pinault]] - Presidente
Il 22 marzo 2013 PPR cambiò il suo nome in Kering<ref>{{Cita web|url=https://www.gdoweek.it/ppr-di-francois-henri-pinault-cambia-nome-in-kering/|titolo=Ppr di François-Henri Pinault cambia nome in Kering|sito=Gdoweek|data=27 marzo 2013|accesso=30 giugno 2020}}</ref>, in assonanza sia con la parola inglese ''caring'' (prendersi cura) che col termine bretone ''kêr'', che significa "casa".<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Ppr-cambia-ragione-sociale-giugno-Kering-nuovo-nome/22-03-2013/1-A_005498825.shtml|titolo=ultimaora - flash news 24 Corriere della Sera - Ultime Notizie|accesso=30 giugno 2020}}</ref>
* [[Luca de Meo]] - CEO
* Direttori indipendenti:
** Concetta Battaglia
** Maureen Chiquet
** Jean-Pierre Denis
** Yonca Dervisoglu
** Dominique D’Hinnin
** Rachel Duan
** Giovanna Melandri
** [[Baudouin Prot]]
** Vincent Schaal
** Héloïse Temple-Boyer <ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Prachi Singh|url=https://fashionunited.uk/news/people/heloise-temple-boyer-replaces-patricia-barbizet-as-board-director-at-kering/2018121840609|titolo=Héloïse Temple-Boyer replaces Patricia Barbizet as board director at Kering|sito=FashionUnited|data=18 dicembre 2018|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
** Véronique Weill
** Serge Weinberg
 
=== Comitato esecutivo ===
Nel 2014 il gruppo Kering ha creato la divisione Kering Eyewear, che si occupa della produzione di occhiali per dodici marchi del gruppo. Nel 2018 Kering Eyewear ha firmato una partnership strategica con Richemont, per la produzione e la distribuzione delle collezioni di occhiali di [[Cartier]]. A seguito dell'accordo Richemont acquisisce una quota minoritaria di Kering Eyewear<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/economia/17_marzo_21/kering-si-allea-richemont-produrra-occhiali-cartier-75ac2b76-0e54-11e7-bc58-c287e833415a.shtml|titolo=Kering si allea con Richemont Produrrà gli occhiali Cartier|autore=Maria Silvia Sacchi|sito=Corriere della Sera|data=21 marzo 2017|accesso=28 giugno 2020}}</ref>. Nel marzo dello stesso anno Kering ha annunciato un accordo di vendita per il 50% delle azioni di [[Stella McCartney]] al suo omonimo proprietario.<ref>{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Stella-McCartney-e-Kering-chiudono-la-loro-joint-venture,962965.html|titolo=Stella McCartney e Kering chiudono la loro joint venture|autore=FashionNetwork com, Olivier Guyot|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.vogue.it/moda/news/2018/03/29/kering-stella-mccartney-divorzio-proprieta|titolo=Stella McCartney e Kering: divorzio consensuale|sito=Vogue Italia|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>
 
* [[François-Henri Pinault]] - Presidente
Nel corso del 2018 Kering ha ceduto Volcom, la società di abbigliamento sportivo<ref>{{Cita web|url=https://fashionunited.it/news/business/kering-sta-per-vendere-volcom/2018041017391|titolo=Kering sta per vendere Volcom|autore=FashionUnited|sito=fashionunited.it|data=10 aprile 2018|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> e poi le sue azioni di [[Puma (abbigliamento)|Puma]], mantenendo una quota 15.7%.<ref>{{Cita web|url=https://www.mffashion.com/news/livestage/kering-fissa-per-maggio-l-addio-a-puma-201802151257145762|titolo=note}}</ref>
* [[Luca de Meo]] - CEO
* [[Francesca Bellettini]] - President and CEO Gucci
* Cédric Charbit - CEO Saint Laurent
* Laurent Claquin - Chief Brand Officer
* Raffaella Cornaggia - CEO Kering Beauté
* Marie-Claire Daveu - Chief sustainability and institutional affairs officer
* Jean-Marc Duplaix - COO
* Mélanie Flouquet - General Secretary
* Béatrice Lazat - Chief People Officer
* Armelle Poulou - CFO
* Bartolomeo Rongone - CEO Bottega Veneta
* Roberto Vedovotto - Presidente/CEO Kering Eyewear
 
== MarchiImpegno del gruppo ==
Già negli anni ‘90 il gruppo Kering ha intrapreso i primi passi verso la sostenibilità, sia con azioni concrete che con azioni di sensibilizzazione. Con il passare del tempo questo tema è diventato un pilastro dell’azione del gruppo nel 2007 con la creazione del dipartimento di sostenibilità.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=MF Milano Finanza|url=https://www.milanofinanza.it/fashion/le-strategie-sostenibili-di-kering-e-lvmh-201903262007389071|titolo=Le strategie sostenibili di Kering e Lvmh {{!}} MilanoFinanza News|sito=MF Milano Finanza|data=27 marzo 2019|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nel 2015 Kering ha rilasciato il metodo di rendiconto "Environmental Profit & Loss account" (EP&L), il gruppo è entrato a far parte del Dow Jones Sustainability Index nel 2013 e si è impegnato a rispettare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite nel 2017.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Libby McCarthy|url=http://www.sustainablebrands.com/news_and_views/business_models/libby_maccarthy/kering_transform_luxury_industry_next_gen_sustainable|titolo=Kering to Transform Luxury Industry with Next-Gen Sustainability Strategy|pubblicazione=Sustainable Brands}}</ref> Nel 2019 Kering ha presentato il Fashion Pact durante il 45° vertice del G7, un'iniziativa firmata da 160 aziende del settore moda che si impegnano ad adottare misure concrete per ridurre il loro impatto ambientale.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Marta Casadei|url=https://www.ilsole24ore.com/art/sostenibilita-32-aziende-sigliano-fashion-pact-la-difesa-dell-ambiente-ACl1Stf|titolo=Sostenibilità: 32 aziende siglano il «Fashion Pact» per la difesa dell’ambiente|sito=Il Sole 24 ORE|data=23 agosto 2019|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nel dicembre 2022 è stata avviata la prima iniziativa del patto, con un accordo per condividere gli acquisti di energia rinnovabile.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Isabella Naef|url=https://fashionunited.it/news/moda/sostenibilita-a-due-velocita-per-la-moda/2023052524325|titolo=Sostenibilità a due velocità per la moda|sito=FashionUnited|data=25 maggio 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nel 2021 Kering ha lanciato il Regenerative Fund for Nature per finanziare la transizione verso pratiche agricole rigenerative<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.fashionmagazine.it/business/obiettivo-impatto-netto-positivo-entro-il-2025-kering-spinge-sulla-biodiversit-e-lancia-il-nature-fund-con-conservation-international-105582|titolo=Impatto "netto positivo" entro il 2025: Kering spinge sulla biodiversità e lancia il Nature Fund con Conservation International|sito=www.fashionmagazine.it|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> e il Climate Fund for Nature nel 2022 per finanziare iniziative di conservazione e ripristino della natura.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Elisa Pervinca Bellini|url=https://www.vogue.it/moda/article/kering-sostenibilita-progetto-regenerative-fund-nature-intervento-marco-bizzarri|titolo=Kering e la sostenibilità: il progetto Regenerative Fund for Nature|sito=Vogue Italia|data=28 gennaio 2021|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
* [[Gucci]] dal 1999<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.reuters.com/article/us-kering-tax-italy-idUSKCN1SF1X9|titolo=Gucci owner Kering agrees record Italian tax settlement|pubblicazione=Reuters|data=2019-05-09|accesso=2023-07-12}}</ref>
* [[Yves Saint Laurent (azienda)|Yves Saint Laurent]] dal 1999
* [[Boucheron]] dal 2000
* [[Bottega Veneta]] dal 2001
* [[Balenciaga]] dal 2001
* [[Alexander McQueen]] dal 2001
* [[Brioni (azienda)|Brioni]] dal 2011
* [[Girard-Perregaux]] dal 2011
* [[JeanRichard]] dal 2011
* [[Qeelin]] dal 2012
* [[Pomellato]] dal 2013
* [[Dodo (azienda)|Dodo]] dal 2013
* [[Richard-Ginori]] dal 2013
* [[Christopher Kane]] dal 2013
* [[Ulysse Nardin]] dal 2014
 
Kering è attiva anche nell’ambito delle pari opportunità: nel 2012 è stata creata la Fondazione Kering che si occupa della difesa della dignità e dei diritti delle donne. Nel 2015 Kering è diventata partner ufficiale del [[Festival di Cannes]] e promotrice del premio Women in Motion<ref>{{Cita web|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/kering-partner-ufficiale-del-festival-di-cannes,440988.html|titolo=Kering partner ufficiale del Festival di Cannes|sito=FashionNetwork.com|accesso=26 giugno 2020}}</ref>, il premio è poi stato esteso al festival fotografico Rencontres d'Arles<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.elle.com/it/magazine/women-in-society/a60994572/les-rencontres-d-arles-2024-donne-protagoniste-chi-sono-fotografe/|titolo=Le donne protagoniste a Les Rencontres d'Arles 2024|sito=ELLE|data=7 luglio 2024|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> e al Tokyo Film Festival nel 2019.<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Patrick Frater|url=https://variety.com/2019/film/news/kering-and-tokyo-festival-women-in-motion-talk-series-japan-1203380530/|titolo=Kering and Tokyo Festival Bring ‘Women in Motion’ Talk Series to Japan|sito=Variety|data=23 ottobre 2019|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
== Altre attività ==
Nel 2015 Kering ha co-prodotto ''[[Ice and the Sky]]'' di [[Luc Jacquet]], un documentario su Claude Lorius, uno dei primi scienziati che ha dimostrato l'evidenza del riscaldamento globale<ref>{{Cita web|url=https://www.internazionale.it/notizie/2015/08/23/ice-and-the-sky-jacquet|titolo=Tra ghiaccio e cielo|sito=Internazionale|data=23 agosto 2015|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>.
 
Nel 2012 è stata creata la Fondazione Kering è stata creata per la difesa della dignità e diritti delle donne e per la promozione delle pari opportunità.
 
Nel 2015 Kering è diventata partner ufficiale del [[Festival di Cannes]] e promotrice del premio Women in Motion<ref>{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/kering-partner-ufficiale-del-festival-di-cannes,440988.html|titolo=Kering partner ufficiale del Festival di Cannes|autore=FashionNetwork com IT|sito=FashionNetwork.com|accesso=26 giugno 2020}}</ref>. Questo premio rientra nelle numerose iniziative a favore delle donne promosse dalla fondazione Kering<ref>{{Cita web|url=https://www.fondazionelangitalia.it/2017/09/27/imprese-per-limpatto-sociale-la-strategia-della-kering-foundation-per-combattere-la-violenza-contro-le-donne|titolo=Imprese per l'impatto sociale: la strategia della Kering Foundation per combattere la violenza sulle donne|accesso=26 giugno 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ilpiccolo.gelocal.it/tempo-libero/2015/03/31/news/cannes-rende-omaggio-al-mondo-delle-donne-con-women-in-motion-1.11154649|titolo=Cannes rende omaggio al mondo delle donne con Women in motion|sito=Il Piccolo|data=1º aprile 2015|accesso=26 giugno 2020}}</ref>.
 
Il gruppo Kering e la famiglia Pinault hanno promosso e finanziato il restauro di [[Palazzo Grassi]] e [[Punta della Dogana]], a [[Venezia]], riaperto nel 2009 dopo i lavori di restauro a cura di [[Tadao Andō|Tadao Ando]]<ref>{{Cita web|url=https://www.palazzograssi.it/it/about/spazi/punta-della-dogana/|titolo=Mostre d'arte a Punta della Dogana|autore=Palazzo Grassi|sito=Palazzo Grassi|accesso=26 giugno 2020}}</ref>. Tramite il marchio Gucci ha finanziato la restaurazione e il riassetto paesaggistico di [[Rupe Tarpea]] a [[Roma]]<ref>{{Cita web|url=https://fashionunited.it/news/cultura/gucci-restaura-la-rupe-tarpea-a-roma/2019060719808|titolo=Gucci restaura la Rupe Tarpea, a Roma|autore=FashionUnited|sito=FashionUnited|data=7 giugno 2019|accesso=26 giugno 2020}}</ref> e il recupero dei [[Giardino di Boboli|Giardini di Boboli]] di [[Firenze]]<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidiano.net/moda/gucci-boboli-restauro-1.3004157|titolo=Firenze, Gucci restaura il Giardino di Boboli|autore=EVA DESIDERIO|sito=QuotidianoNet|data=1490912652681|accesso=27 giugno 2020}}</ref>, così [[Yves Saint Laurent]] ha sistemato il palazzo delle finanze di [[Scandicci]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/yves-saint-laurent-1.4974287|titolo=Yves Saint Laurent sbarca a Scandicci. "300 nuovi posti di lavoro"|autore=La Nazione|sito=La Nazione|data=1578671843730|accesso=27 giugno 2020}}</ref>.
 
==Struttura aziendale==
Al 2021 il consiglio di amministrazione è composto da:
* François-Henri Pinault – presidente e CEO
* Jean-François Palus – vicepresidente
* Direttori indipendenti:
** Yseulys Costes
** Jean-Pierre Denis
** Ginevra Elkann
** Sophie L'Hélias
** Claire Lacaze
** Baudouin Prot
** Daniel Riccardi
** Sapna Sood
** Héloïse Temple-Boyer
 
==Note==
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[[Categoria:Aziende di Parigi]]
[[Categoria:CAC 40]]
[[Categoria:Lusso]]
[[Categoria:Aziende fondate nel 1963]]