Kering: differenze tra le versioni
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|borse = [[Euronext]]: KER<br />[[CAC 40]] Component
|data fondazione = 1963
|fondatori = [[François Pinault]]
|nazione = FRA
|controllate = * [[Gucci]]
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* [[Boucheron]]
* [[Bottega Veneta]]
* [[Alexander McQueen (azienda)|Alexander McQueen]]
* [[Balenciaga]]
* [[Brioni (azienda)|Brioni]]
* Qeelin
* [[Pomellato|Dodo]]
* [[Pomellato]]
* Ginori 1735
* Kering Beauté
* Kering Eyewear
|persone chiave = [[François-Henri Pinault]] (Presidente)<br>[[Luca de Meo]] (A.D.)
|settore = [[Lusso]]
|prodotti = Beni di lusso
|fatturato = 17,2 miliardi di [[euro|€]]<ref name=dati>[https://www.milanofinanza.it/fashion/kering-ricavi-2024-a-12-con-gucci-a-23-francois-henri-pinault-fiduciosi-nella-stabilizzazione-202502110915501237 Kering, ricavi 2024 a -12% con Gucci a -23%. François-Henri Pinault: «Fiduciosi nella stabilizzazione»], Milano Finanza</ref>
|anno fatturato = 2024
|utile netto = 1,13 miliardi di [[euro|€]]<ref name=dati/>
|anno utile netto =
|dipendenti = 47 000<ref name=dati/>
|anno dipendenti =
|slogan = Creativity Is Our Legacy<ref>{{Cita web|url=https://wwd.com/fashion-news/designer-luxury/francesca-bellettini-interview-kering-1237931770/|titolo=CEO TALKS: Kering’s Francesca Bellettini|sito=wwd.com}}</ref>
|note =
|sito = www.kering.com
}}
'''Kering''' S.A.
La società fu fondata nel 1963 e operava nella vendita del legno al dettaglio. Negli anni novanta avvenne il passaggio alla vendita al dettaglio sottolineato dal cambio di nome della società: Pinault-Printemps-Redoute, o PPR. Nel decennio successivo, il gruppo entra nel settore del lusso grazie
== Storia ==
=== Commercio di legname (1962 - 1988) ===
Grazie al supporto da parte della sua famiglia e di una banca, [[François Pinault]] apre nel 1963 gli Établissements Pinault in [[Bretagna]] ([[Francia]]) specializzandosi nel commercio di legname. La crescita della società è molto rapida grazie alle acquisizioni di altre aziende locali ed alla capacità di Pinault di creare i propri canali di importazione. Negli anni 80 la Pinault S.A. diventa il principale player del commercio di legname in Francia. Nel 1988 il gruppo possedeva 180 aziende e 33 stabilimenti per un fatturato annuo di 10 miliardi di franchi.<ref>{{Cita web|lingua=fr|url=https://mediaclip.ina.fr/fr/i22189013-francois-pinault-et-sa-strategie-d-entreprise-toujours-se-demarquer.html|titolo=François Pinault et sa stratégie d'entreprise : toujours se démarquer|sito=mediaclip|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
=== Retail (1988-2013) ===
Nel 1989 Pinault S.A. viene quotata alla [[Borsa di Parigi]]<ref name="businsider2019">{{Cita web|lingua=it|autore=Francesco Tortora|url=https://www.corriere.it/moda/news/cards/francois-pinault-fabbrica-legname-bretagna-impero-lusso-l-ascesa-straordinaria-proprietario-kering/personaggio_principale.shtml|titolo=François Pinault: dalla fabbrica di legname in Bretagna all'impero del lusso. L’ascesa straordinaria del proprietario di Kering|sito=Corriere della Sera|data=3 giugno 2019|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>, per l’azienda comincia una nuova era di crescita nel settore della vendita al dettaglio, attraverso importanti acquisizioni. Ad esempio nel 1989 viene acquisito il 20% di CFAO, una società di distribuzione francese attiva in tutto il continente africano, con cui si fuse nel 1990, con [[François Pinault]] come leader del gruppo. {{dx|[[File:PPR SA.svg|thumb|Il logo della società quando era conosciuta come PPR (Pinault-Printemps-Redoute)]]}} Nel 1992 viene acquisita [[Conforama]] (distributore di mobili francese) nel 1991, [[Printemps]] (grandi magazzini a Parigi), che possiede anche il 54% di [[La Redoute (azienda)|La Redoute]] (vendita per corrispondenza francese), e [[Fnac]] (libreria francese, multimedia e dettagliante di elettronica) nel 1994. Il gruppo cambia nome in Pinault-Printemps-Redoute (PPR) nel 1994.<ref name="businsider2019" /> Un anno dopo [[Serge Weinberg]] viene nominato CEO.<ref>{{Cita web|url=https://www.filcams.cgil.it/article/rassegna_stampa/_intervista_weinberg_a_ppr_il_100_di_gucci_|titolo="Intervista" Weinberg: «A Ppr il 100% di Gucci»|sito=filcams.cgil.it|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
Nel 1999 Pinault-Printemps-Redoute acquistò il 42% del gruppo [[Gucci]] per $3 miliardi<ref>{{Cita web|url=http://europa.eu/rapid/press-release_IP-99-557_it.htm|titolo=European Commission - PRESS RELEASES - Press release - La Commissione autorizza l'acquisizione di Gucci(Italia) da parte di PPR( Francia)|sito=europa.eu|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> e il 100% del marchio [[Yves Saint Laurent]], queste acquisizioni rendono evidente la nuova direzione del gruppo orientata al mondo del lusso. Nel 2000 viene acquisito il marchio di alta-gioielleria francese [[Boucheron]], la pelletteria italiana [[Bottega Veneta]]<ref>{{Cita web|url=http://listupp.it/magazine/article/bottega-veneta-il-lusso-discreto-compie-50-anni/|titolo=Bottega Veneta: il lusso discreto compie 50 anni|sito=listupp.it|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> e nel 2001 il marchio di moda [[Balenciaga]].<ref name=":4" /> Nel 2001 Pinault-Printemps-Redoute strinse un accordo anche con l'ex disegnatore di [[Givenchy]], [[Alexander McQueen (azienda)|Alexander McQueen]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/McQueen-fine-della-licenza-McQ-con-l-italiana-Sinv-S-p-A-,128681.html|titolo=McQueen: fine della licenza McQ con l'italiana Sinv S.p.A.|autore=FashionNetwork.com|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> e con [[Stella McCartney]].<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cultura/speciali/2012/orologi/notizie/09-moda-orologi-sport-colosso_9b53da3e-37d7-11e2-94e7-603de4c26bba.shtml|titolo=Moda, orologi, sport: un colosso che ha fatturato dodici miliardi|sito=Corriere della Sera|data=26 novembre 2012|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> Dal 1995 al 2000, il capitale di PPR è cresciuto del 700%. Nel 2000 il fatturato totale di PPR ha raggiunto i 22 miliardi di dollari, con un debito di 5 miliardi di dollari.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.forbes.com/global/2001/0903/018.html?sh=5bdaa3b24b15|titolo=A Jacques Welch in the making|sito=Forbes|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
{{dx|[[File:Hôpital Laennec de Paris ext 1.JPG|thumb|La sede di [[Parigi]] della società al numero 40 di rue de Sèvres, in precedenza Hôpital Laennec]]}}
Nel 2003 François Pinault passò il timone di Artémis, la società famigliare che controllava Pinault Printemps-Redoute, a suo figlio François-Henri. Nel 2005 François-Henri Pinault viene nominato presidente e CEO di Pinault-Printemps-Redoute, un anno dopo PPR acquisisce pressoché tutte le azioni rimanenti del gruppo Gucci raggiungendo il 99,4% di proprietà della società di lusso italiana.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2013/11/18/news/arnault-pinault_si_gioca_in_italia_il_torneo_del_lusso-71243936/|titolo=Arnault-Pinault, si gioca in Italia il torneo del lusso|sito=la Repubblica|data=18 novembre 2013|accesso=30 giugno 2020}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilpost.it/2015/12/03/francois-henri-pinault-kering/|titolo=Da dove viene François-Henri Pinault|sito=Il Post|data=3 dicembre 2015|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> PPR continua le acquisizioni nel lusso: nel 2001 ingloba il Gruppo Sowind (proprietario del marchio di alta gioielleria svizzero [[Girard-Perregaux]]), l'italiano [[Brioni (azienda)|Brioni]] (di alta sartoria) <ref>{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Brioni-il-sarto-dei-leader-mondiali-acquistato-da-PPR,213639.html|titolo=Brioni, il sarto dei leader mondiali, acquistato da PPR|autore=FashionNetwork.com|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>, e il gruppo italiano [[Pomellato]] <ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/24/lusso-francesi-mettono-mani-su-pomellato-altro-gioiello-venduto-a-parigi/573756/|titolo=Pomellato ceduta ai francesi. Parigi acquisisce un altro gioiello italiano|sito=Il Fatto Quotidiano|data=24 aprile 2013|accesso=7 febbraio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Maria Silvia Sacchi|url=https://www.corriere.it/economia/13_aprile_24/Pomellato-venduta-Pinault_623a0d04-acb2-11e2-9acc-55424bfd851f.shtml|titolo=Pomellato ceduta ai francesi, Pinault ha firmato|sito=Corriere della Sera|data=2013-04-24|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>. Nel 2012 viene inglobato il marchio di gioielleria cinese [[Qeelin]] (2012)<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2012/12/17/news/qeelin_il_gioiello_asiatico_di_pinault-48908863/|titolo=Qeelin, il gioiello asiatico di Pinault|sito=Repubblica.it|data=17 dicembre 2012|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>, Cristopher Kane (alta moda inglese)<ref>{{Cita web|url=https://it.fashionnetwork.com/news/PPR-compra-la-casa-di-moda-di-Christopher-Kane,306005.html|titolo=PPR compra la casa di moda di Christopher Kane|autore=FashionNetwork.com|sito=FashionNetwork.com|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> nel 2013, [[Ulysse Nardin]] (orologeria) nel 2014.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Kering-acquista-ulysse-nardin-i-ricavi-del-secondo-trimestre-in-linea-con-le-attese-ma-cala-gucci,421801.html|titolo=Kering acquista Ulysse Nardin; i ricavi del secondo trimestre in linea con le attese, ma cala Gucci|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Il gruppo inizia anche a dismettere i marchi di vendita al dettaglio: Le Printemps nel 2006, Conforama nel 2011, CFAO e Fnac nel 2012,<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.repubblica.it/economia/finanza/2012/11/28/news/ppr_cede_fnac_italia_a_fondo_orlando_l_addio_al_paese_all_inizio_del_2013-47633743/|titolo=Ppr cede Fnac Italia a fondo OrlandoL'addio al Paese all'inizio del 2013|sito=la Repubblica|data=28 novembre 2012|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> e infine La Redoute nel 2013. PPR sviluppa anche il settore Sport & Lifestyle, acquisendo brand come Puma nel 2007<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/04/16/ppr-compra-puma-per-gli-analisti-un.html|titolo=Ppr compra Puma, per gli analisti è un bene - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=2007-04-16|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>, Cobra Golf nel 2010<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Puma-acquisisce-il-brand-di-golf-cobra,91265.html|titolo=Puma acquisisce il brand di golf Cobra|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> e Volcom in 2011<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Ppr-si-lancia-negli-sport-su-neve-e-tavola-attraverso-un-opa-su-volcom,170286.html|titolo=PPR si lancia negli sport su neve e tavola attraverso un'OPA su Volcom|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>, questi marchi verranno rivenduti circa dieci anni dopo.
=== 2013: Lusso ===
Il 22 marzo 2013 PPR cambia il suo nome in Kering<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.repubblica.it/economia/rubriche/fashion-e-finance/2013/03/22/news/ppr_diventa_kering_il_logo_una_civetta-55137111/|titolo=Ppr diventa KeringIl logo è una civetta|sito=la Repubblica|data=22 marzo 2013|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>. La pelletteria Bottega Veneta diventa un'icona del "lusso discreto", e raggiunge la soglia del miliardo di dollari di fatturato nel 2013.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Bottega-veneta-supera-il-miliardo-di-euro-di-fatturato-nel-2013,388330.html|titolo=Bottega Veneta supera il miliardo di euro di fatturato nel 2013|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nel 2014 il gruppo Kering crea la divisione Kering Eyewear, che si occupa della produzione di occhiali per dodici marchi del gruppo, portando i suoi ricavi da 10 milioni di euro nel 2015 a 1,5 miliardi di euro nel 2023.<ref name="nssmag.com">{{Cita web|lingua=it|url=https://www.nssmag.com/it/fashion/36068/kering-marcolin-occhiali-moda-2024|titolo=Occhiali moda 2024: Kering conquista il mercato|sito=nss magazine|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Continuano le acquisizioni con i marchi di occhiali Lindberg<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Kering-eyewear-compra-il-100-di-lindberg,1318222.html|titolo=Kering Eyewear compra il 100% di Lindberg|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> nel 2021 e [[Maui Jim]] nel 2022.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.repubblica.it/economia/rubriche/fashion-e-finance/2022/03/14/news/kering_eywear_compra_gli_occhaili_di_maui_jim_e_punta_a_superare_quot_aun_milairdo_di_ricavi-341338682/|titolo=Kering Eyewear compra gli occhiali di Maui Jim e supera il miliardo di ricavi|sito=la Repubblica|data=14 marzo 2022|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> All’interno del gruppo Kering, Balenciaga da maison tradizionale si è trasformata in un marchio di moda dirompente<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.cosmopolitan.com/it/moda/tendenze/a32654438/balenciaga-moda-demna-gvasalia/|titolo=Come Balenciaga è diventato il brand moda più cool dello spazio universo|sito=Cosmopolitan|data=26 maggio 2020|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>, mentre Yves Saint-Laurent nel 2021 ha raggiunto la soglia dei 2 miliardi di dollari di fatturato.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Isabella Naef|url=https://fashionunited.it/news/business/la-ricetta-del-successo-di-yves-saint-laurent-raccontata-dal-ceo/2022111523709|titolo=La ricetta del successo di Yves Saint Laurent raccontata dal ceo|sito=FashionUnited|data=15 novembre 2022|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Tuttavia, dal 2015 al 2022, le entrate del gruppo sono state essenzialmente guidate dalle elevate prestazioni di Gucci,<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=MF Milano Finanza|url=https://www.milanofinanza.it/fashion/gucci-corre-e-traina-kering-34-202202171013185959|titolo=Gucci corre e traina Kering (+34%) {{!}} MilanoFinanza News|sito=MF Milano Finanza|data=17 febbraio 2022|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> raggiungendo la soglia dei 10 miliardi di dollari nel 2022.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Monica D'Ascenzo|url=https://www.ilsole24ore.com/art/kering-ricavi-10-miliardi-accordo-rilevare-30percento-valentino-AFnUNSN?refresh_ce=1|titolo=Kering, ricavi a 10 miliardi. Accordo per rilevare il 30% di Valentino|sito=Il Sole 24 ORE|data=27 luglio 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nel 2018 il gruppo ha ceduto le sue partecipazioni in [[Stella McCartney]],<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Stella-mccartney-e-kering-chiudono-la-loro-joint-venture,962965.html|titolo=Stella McCartney e Kering chiudono la loro joint venture|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Massimiliano Sortino|url=https://www.vogue.it/moda/news/2018/03/29/kering-stella-mccartney-divorzio-proprieta|titolo=Stella McCartney e Kering: divorzio consensuale|sito=Vogue Italia|data=29 marzo 2018|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> nell’anno successivo ha ceduto anche Christopher Kane<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Redazione|url=https://www.vogue.it/moda/news/2018/06/22/kering-rivende-christopher-kane-allo-stilista|titolo=Kering rivende Christopher Kane allo stilista|sito=Vogue Italia|data=22 giugno 2018|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> nel 2019 e nel 2022 l'intera divisione orologi ([[Girard-Perregaux]] e [[Ulysse Nardin]]).<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Paco Guarnaccia|url=https://www.ilsole24ore.com/art/kering-cede-girard-perregaux-e-ulysse-nardin-AEQUov9|titolo=Kering cede Girard-Perregaux e Ulysse Nardin|sito=Il Sole 24 ORE|data=24 gennaio 2022|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
Nel 2023 i risultati di Kering sono scesi a 19,6 miliardi, accusando un -4%, la causa principale è il rallentamento di Gucci, una tendenza che i dirigenti del gruppo hanno definito una fase di transizione.<ref name=":7">{{Cita web|lingua=it|autore=Monica D'Ascenzo|url=https://www.ilsole24ore.com/art/kering-ricavi-calo-4percento-196-miliardi-AFaN8AeC|titolo=Kering, ricavi in calo del 4% a 19,6 miliardi|sito=Il Sole 24 ORE|data=8 febbraio 2024|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nello stesso anno, Kering ha acquisito l'azienda di profumi Creed<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.elle.com/it/bellezza-beauty/profumi/a44354712/creed-storia-del-brand-kering/|titolo=La storia di Creed, il marchio di alta profumeria con cui Kering è appena entrato nel mondo beauty|sito=ELLE|data=01 luglio 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>, il 30% del marchio di moda [[Valentino (azienda)|Valentino]]<ref name=":2">{{Cita web|lingua=it|autore=Giulia Crivelli|url=https://www.ilsole24ore.com/art/moda-kering-annuncia-acquisizione-30percento-valentino-17-miliardi-euro-AFCouQN|titolo=Kering acquisisce il 30% di Valentino per 1,7 miliardi di euro|sito=Il Sole 24 ORE|data=27 luglio 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> e ha dato vita a Kering Beauté per gestire internamente lo sviluppo di prodotti di bellezza per i marchi del gruppo.<ref name=":6">{{Cita web|lingua=it|autore=Emily Capozucca|url=https://www.corriere.it/economia/aziende/23_febbraio_03/kering-nasce-divisione-beauty-raffaella-cornaggia-guida-b2614852-a409-11ed-b0d7-d610d07ab781.shtml|titolo=Kering: nasce la divisione beauty. Raffaella Cornaggia alla guida|sito=Corriere della Sera|data=2 marzo 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
== Struttura ==
La società madre di Kering è [[Groupe Artémis]]. La sede generale di Kering si trova nell'ex Hopital Laennec, nel 7° arrondissement di Parigi. Nel 2024, Kering ha realizzato un fatturato di 17,2 miliardi di euro<ref name=dati/>, impiegando 47.000 dipendenti e gestendo 1.813 negozi. Kering possiede totalmente o parzialmente i seguenti marchi:
{| class="wikitable"
|+
!Brand
!Anno di acquisizione
!Paese
|-
|[[Gucci]]
|1999 <ref name=":3">{{Cita web|lingua=en|autore=L. A. Times Archives|url=https://www.latimes.com/archives/la-xpm-1999-mar-20-fi-19096-story.html|titolo=Gucci Group Agrees to Sell 40% Stake to French Retailer|sito=Los Angeles Times|data=20 marzo 1999|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
|Italia
|-
|[[Yves Saint Laurent (azienda)|Yves Saint Laurent]]
|1999 <ref name=":3" />
|Francia
|-
|[[Boucheron]]
|2000 <ref name=":4">{{Cita web|lingua=it|autore=MF Milano Finanza|url=https://www.milanofinanza.it/fashion/la-storia-di-kering-202309181219596918|titolo=Kering compie 10 anni. Timeline del colosso dei Pinault da 60 miliardi di capitalizzazione {{!}} MilanoFinanza News|sito=MF Milano Finanza|data=18 settembre 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
|Francia
|-
|[[Bottega Veneta]]
|2001 <ref name=":4" />
|Italia
|-
|[[Balenciaga]]
|2001 <ref name=":4" />
|Spagna-Francia
|-
|[[Alexander McQueen (azienda)|Alexander McQueen]]
|2001 <ref name=":0" />
|Regno Unito
|-
|[[Brioni (azienda)|Brioni]]
|2011 <ref>{{Cita web|lingua=it|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/Ppr-completa-l-acquisizione-dell-italiana-brioni,227249.html|titolo=PPR completa l'acquisizione dell'italiana Brioni|sito=FashionNetwork.com|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
|Italia
|-
|[[Qeelin]]
|2012 <ref name=":1" />
|Hong-Kong
|-
|[[Pomellato]]
|2012 <ref name=":5">{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/24/lusso-francesi-mettono-mani-su-pomellato-altro-gioiello-venduto-a-parigi/573756/|titolo=Pomellato ceduta ai francesi. Parigi acquisisce un altro gioiello italiano|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2013-04-24|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
|Italia
|-
|[[Dodo (azienda)|Dodo]]
|2012 <ref name=":5" />
|Italia
|-
|Ginori 1735 (precedentemente [[Richard-Ginori]])
|2013 <ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://design.pambianconews.com/kering-ricapitalizza-richard-ginori/#:~:text=Kering%20rilancia%20su%20Richard%20Ginori,che%20versa%20ancora%20in%20difficolt%C3%A0|titolo=Kering ricapitalizza Richard Ginori - Pambianco Design|sito=https://design.pambianconews.com/|data=14 luglio 2016|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
|Italia
|-
|[[Valentino (azienda)|Valentino]]
|2023 <ref name=":2" />
|Italia
|}
Kering possiede Kering Eyewear (divisione di produzione di occhiali di lusso)<ref name="nssmag.com"/> e Kering Beauté (divisione cosmetici)<ref name=":6" />.
== Governance ==
=== Consiglio di amministrazione ===
* [[François-Henri Pinault]] - Presidente
* [[Luca de Meo]] - CEO
* Direttori indipendenti:
** Concetta Battaglia
** Maureen Chiquet
** Jean-Pierre Denis
** Yonca Dervisoglu
** Dominique D’Hinnin
** Rachel Duan
** Giovanna Melandri
** [[Baudouin Prot]]
** Vincent Schaal
** Héloïse Temple-Boyer <ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Prachi Singh|url=https://fashionunited.uk/news/people/heloise-temple-boyer-replaces-patricia-barbizet-as-board-director-at-kering/2018121840609|titolo=Héloïse Temple-Boyer replaces Patricia Barbizet as board director at Kering|sito=FashionUnited|data=18 dicembre 2018|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
** Véronique Weill
** Serge Weinberg
=== Comitato esecutivo ===
* [[François-Henri Pinault]] - Presidente
* [[Luca de Meo]] - CEO
* [[Francesca Bellettini]] - President and CEO Gucci
* Cédric Charbit - CEO Saint Laurent
* Laurent Claquin - Chief Brand Officer
* Raffaella Cornaggia - CEO Kering Beauté
* Marie-Claire Daveu - Chief sustainability and institutional affairs officer
* Jean-Marc Duplaix - COO
* Mélanie Flouquet - General Secretary
* Béatrice Lazat - Chief People Officer
* Armelle Poulou - CFO
* Bartolomeo Rongone - CEO Bottega Veneta
* Roberto Vedovotto - Presidente/CEO Kering Eyewear
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Già negli anni ‘90 il gruppo Kering ha intrapreso i primi passi verso la sostenibilità, sia con azioni concrete che con azioni di sensibilizzazione. Con il passare del tempo questo tema è diventato un pilastro dell’azione del gruppo nel 2007 con la creazione del dipartimento di sostenibilità.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=MF Milano Finanza|url=https://www.milanofinanza.it/fashion/le-strategie-sostenibili-di-kering-e-lvmh-201903262007389071|titolo=Le strategie sostenibili di Kering e Lvmh {{!}} MilanoFinanza News|sito=MF Milano Finanza|data=27 marzo 2019|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nel 2015 Kering ha rilasciato il metodo di rendiconto "Environmental Profit & Loss account" (EP&L), il gruppo è entrato a far parte del Dow Jones Sustainability Index nel 2013 e si è impegnato a rispettare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite nel 2017.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Libby McCarthy|url=http://www.sustainablebrands.com/news_and_views/business_models/libby_maccarthy/kering_transform_luxury_industry_next_gen_sustainable|titolo=Kering to Transform Luxury Industry with Next-Gen Sustainability Strategy|pubblicazione=Sustainable Brands}}</ref> Nel 2019 Kering ha presentato il Fashion Pact durante il 45° vertice del G7, un'iniziativa firmata da 160 aziende del settore moda che si impegnano ad adottare misure concrete per ridurre il loro impatto ambientale.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Marta Casadei|url=https://www.ilsole24ore.com/art/sostenibilita-32-aziende-sigliano-fashion-pact-la-difesa-dell-ambiente-ACl1Stf|titolo=Sostenibilità: 32 aziende siglano il «Fashion Pact» per la difesa dell’ambiente|sito=Il Sole 24 ORE|data=23 agosto 2019|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nel dicembre 2022 è stata avviata la prima iniziativa del patto, con un accordo per condividere gli acquisti di energia rinnovabile.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Isabella Naef|url=https://fashionunited.it/news/moda/sostenibilita-a-due-velocita-per-la-moda/2023052524325|titolo=Sostenibilità a due velocità per la moda|sito=FashionUnited|data=25 maggio 2023|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> Nel 2021 Kering ha lanciato il Regenerative Fund for Nature per finanziare la transizione verso pratiche agricole rigenerative<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.fashionmagazine.it/business/obiettivo-impatto-netto-positivo-entro-il-2025-kering-spinge-sulla-biodiversit-e-lancia-il-nature-fund-con-conservation-international-105582|titolo=Impatto "netto positivo" entro il 2025: Kering spinge sulla biodiversità e lancia il Nature Fund con Conservation International|sito=www.fashionmagazine.it|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> e il Climate Fund for Nature nel 2022 per finanziare iniziative di conservazione e ripristino della natura.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Elisa Pervinca Bellini|url=https://www.vogue.it/moda/article/kering-sostenibilita-progetto-regenerative-fund-nature-intervento-marco-bizzarri|titolo=Kering e la sostenibilità: il progetto Regenerative Fund for Nature|sito=Vogue Italia|data=28 gennaio 2021|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
Kering è attiva anche nell’ambito delle pari opportunità: nel 2012 è stata creata la Fondazione Kering che si occupa della difesa della dignità e dei diritti delle donne. Nel 2015 Kering è diventata partner ufficiale del [[Festival di Cannes]] e promotrice del premio Women in Motion<ref>{{Cita web|autore=FashionNetwork com IT|url=https://it.fashionnetwork.com/news/kering-partner-ufficiale-del-festival-di-cannes,440988.html|titolo=Kering partner ufficiale del Festival di Cannes|sito=FashionNetwork.com|accesso=26 giugno 2020}}</ref>, il premio è poi stato esteso al festival fotografico Rencontres d'Arles<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.elle.com/it/magazine/women-in-society/a60994572/les-rencontres-d-arles-2024-donne-protagoniste-chi-sono-fotografe/|titolo=Le donne protagoniste a Les Rencontres d'Arles 2024|sito=ELLE|data=7 luglio 2024|accesso=22 gennaio 2025}}</ref> e al Tokyo Film Festival nel 2019.<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Patrick Frater|url=https://variety.com/2019/film/news/kering-and-tokyo-festival-women-in-motion-talk-series-japan-1203380530/|titolo=Kering and Tokyo Festival Bring ‘Women in Motion’ Talk Series to Japan|sito=Variety|data=23 ottobre 2019|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
==Note==
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[[Categoria:Aziende di Parigi]]
[[Categoria:CAC 40]]
[[Categoria:Lusso]]
[[Categoria:Aziende fondate nel 1963]]
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