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=== Il coinvolgimento nel massacro di Monaco ===
{{Vedi anche|Massacro di Monaco di Baviera}}
Precedentemente alla fondazione di Separat, alcuni suoi futuri militanti tra cui Carlos stesso, sono stati accusati di aver collaborato con [[Settembre Nero (organizzazione)|Settembre Nero]] nel [[massacro di Monaco]] del 1972, ma la [[CIA]] ne ha poi escluso il coinvolgimento.<ref name=carlos/>
=== Il presunto coinvolgimento nella strage di Bologna ===
{{Vedi anche|Strage di Bologna}}
Secondo alcune piste investigative, l'organizzazione sarebbe stata coinvolta anche con la [[strage di Bologna]], ufficialmente attribuita alla [[strategia della tensione]], in particolare al gruppo neofascista dei [[Nuclei Armati Rivoluzionari]] (NAR), anche se Carlos non è mai stato indagato ufficialmente. Interrogato a proposito, Carlos si è dichiarato più volte innocente, accusando spesso non i [[neofascisti]] condannati, ma la [[CIA]], l'[[organizzazione Gladio]] e il [[Mossad]], poi ha cambiato versione, accusando i servizi segreti militari statunitensi, ammettendo che il suo esplosivo era stato fatto esplodere da loro, per danneggiare la resistenza palestinese.<ref>[http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2012/04/06/693125-carlos_pronto_parlare.shtml Carlos pronto a parlare: "Tutta la verità sulla strage del 2 agosto"]</ref>
L'ex [[presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Francesco Cossiga]], inizialmente sostenitore della pista fascista, ha invece poi attribuito (durante gli ultimi anni della sua vita) a Carlos e al FPLP, il sanguinoso attentato delle ore 10:25 del 2 agosto 1980, costato 85 morti e più di 200 feriti<ref name="guzzanti">[[Paolo Guzzanti]], [http://www.ilgiornale.it/news/quella-pista-palestinese-sepolta-anni-pur-dare-caccia-ai.html Quella pista palestinese sepolta per anni pur di dare la caccia ai "neri"]</ref><ref>{{cita web|url=http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/08/20/foto/quando_cossiga_scrisse_mambro_e_fioravanti_innocenti-20669510/1/|titolo=Lettera di Cossiga}}</ref>, affermando che fosse stato "un incidente della resistenza palestinese", mentre la [[Dossier Mitrochin|commissione Ai depistaggi per coprire l'accordo segreto con i palestinesi è stata legata, in un'ipotesi, la scomparsa dei giornalisti [[Italo Toni]] e [[Graziella De Palo]] in [[Libano]] nel 1980, con possibile coinvolgimento del [[FPLP]]<ref>{{Cita web |url=http://www.toni-depalo.it/var/downloads/risorse/pdf-trascrizione/risorsa-00406.pdf |titolo=''Strage di Bologna, a un passo dalla verità'' |accesso=13 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714230345/http://www.toni-depalo.it/var/downloads/risorse/pdf-trascrizione/risorsa-00406.pdf |dataarchivio=14 luglio 2014 |urlmorto=sì }}</ref>. L'[[UCIGOS]] avvertì il governo italiano di possibili ritorsioni palestinesi o di loro alleati, e il leader del FPLP Habbash avrebbe minacciato per telefono Francesco Cossiga. Questi avvertimenti furono ignorati e Separat avrebbe quindi compiuto la strage di Bologna, i cui effetti furono molto più gravi di Marsiglia, a causa del sovraffollamento della stazione nell'ora di punta, e dell'imprevisto crollo della ala ovest della sala d'aspetto (mentre a Marsiglia la bomba esplose pochi secondi prima dell'arrivo del treno, minimizzando le vittime e i danni per puro caso).<ref>{{Cita web |url=http://www.segretidistato.it/%3Fp%3D167 |titolo=Scheda: l'attentato alla stazione di Marsiglia |accesso=5 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160818005657/http://www.segretidistato.it/?p=167 |dataarchivio=18 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref> Carlos avrebbe affidato l'esecuzione a [[Thomas Kram]], ritenuto il suo esplosivista, assieme a [[Christa Margot Frohlich]]. Il primo era a Bologna il 2 agosto, ma rientrò poi subito a [[Berlino Est]] ed entrambi sono stati indagati dalla procura di Bologna. Come quello di Marsiglia, l'esplosione fu il risultato di un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata su un tavolino.<ref name=guzzanti/>
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