Maria I d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|l'omonima cugina cattolica, regina di Scozia e, per qualche tempo, regina consorte di Francia|Maria Stuarda|Maria I}}
{{Monarca
|nome = Maria I d'Inghilterra
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|stemma = Coat of Arms of England (1554-1558).svg
|inizio regno = 19 luglio [[1553]]
|fine regno = 17 novembre [[1558]]<br>(''con il marito [[Filippo II di Spagna|Filippo]] dal 25 luglio [[1554]]'')<br /><small>({{Età e giorni|1553|7|19|1558|11|17}})</small>
|incoronazione = 1º ottobre [[1553]]
|predecessore = [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]] (''[[de facto]]'')<br>[[Jane Grey|Jane]] (''[[de jure]]'')
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|luogo di sepoltura = [[Abbazia di Westminster]], [[Londra]], 14 dicembre [[1558]]
|casa reale = [[Casato dei Tudor|Tudor]]
|padre = [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]]
|madre = [[Caterina d'Aragona]]
|consorte = [[Filippo II di Spagna]]
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|AnnoMorte = 1558
|Attività = regina
|Nazionalità = inglese
|Categorie = no
|FineIncipit = è stata regina d'[[Inghilterra]] e [[Irlanda]] dal 19 luglio [[1553]] alla morte, nonché [[regina consorte]] di [[Spagna]] dal [[1554]]. È nota con gli appellativi di '''Maria la Cattolica''' e '''Maria la Sanguinaria''' (''Bloody Mary''), avendo fatto giustiziare almeno trecento oppositori religiosi tra cui [[Thomas Cranmer]]
}}
 
Figlia di [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]] e di [[Caterina d'Aragona]] (figlia di [[Isabella di Castiglia|Isabella]] e [[Ferdinando II d'Aragona|Ferdinando di Spagna]]), Maria, quarta e penultima monarca della [[dinastia Tudor]], è ricordata soprattutto per il suo estremo tentativo di restaurare il [[Chiesa cattolica romana|cattolicesimo]] in [[Inghilterra]] dopo lo [[Scismascisma anglicano|scisma]] del padre. Tuttavia, la sua politica in campo religioso fu abbandonata e sconfitta da [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]], che le succedette alla sua morte.<ref>Dhanys, p. 56.</ref>
 
== I primi anni ==
Figlia del re [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]] e di [[Caterina d'Aragona]], trascorse un'infanzia felice, circondata dall'affetto dei genitori e dalle attenzioni della corte. Piccola, bionda, pallida, fu fidanzata in via ufficiosa prima con [[Francesco di Valois]], delfino di Francia e duca d'Angoulême, e poi con [[Filippo II di Spagna]] re di Spagna, Paesi Bassi, di Sicilia e parte delle Americhe.
 
La sua sorte subì una brusca svolta con l'ingresso di [[Anna Bolena]] nella vita di Enrico VIII: il desiderio del re di divorziare dalla moglie portò a un progressivo disinteresse nei confronti di quest'ultima e della stessa Maria, che culminò, dopo il matrimonio con la Bolena, nell'astio dovuto al rifiuto della ragazza di riconoscere la nuova regina. Maria, che era ormai una giovane donna, fu allontanata dalla madre Caterina d'Aragona e non la rivide mai più. Entrambe rimasero ferme sui loro princìpi e non si piegarono mai a compromessi. All'ex principessa, retrocessa al titolo di lady Maria dopo la nascita della sorellastra Elisabetta e dichiarata illegittima, fu imposto di far parte del seguito dei servitori della nuova infante reale.
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[[File:Mary I by Master John.jpg|thumb|''Ritratto di Maria Tudor'', "Master John" (Johannes Corvus), 1544, [[Londra]], [[National Portrait Gallery (Londra)|National Portrait Gallery]] ]]
 
Le umiliazioni per Maria non erano finite qui: il padre non volle più vederla e ordinò che fosse chiusa nelle sue stanze quando si recava a [[Hatfield (Hertfordshire)|Hatfield]] a far visita a Elisabetta. Maria conobbe un breve periodo di pace con l'esecuzione di Anna Bolena e l'ascesa al trono di [[Jane Seymour]], la quale fu benevola nei suoi confronti, come pure la quarta consorte di Enrico VIII, [[Anna di Clèves]]. Le terribili esperienze della prima adolescenza lasciarono un segno indelebile nella personalità della futura regina, segnata soprattutto dall'odio per Anna Bolena. Nonostante l'odio per Anna, finché Maria non divenne regina lei ed [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta]] ebbero un buon rapporto, così come anche con [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo]], figlio della terza moglie di Enrico, [[Jane Seymour]], ed [[Henry FitzRoy, I duca di Richmond e Somerset|Henry FitzRoy]], figlio illegittimo di Enrico avuto con l'amante [[Elizabeth Blount]]. Il rapporto con Elisabetta sfumò in conflittuale solo quando Maria divenne regina e tentò di riportare il cattolicesimo in Inghilterra, mentre Elisabetta era protestante.
 
== Il regno (1553-1558) ==
=== L'ascesa al trono (1553) ===
[[File:Mary I. Entry Into London.jpg|thumb|left|L'entrata a Londra di Maria nel 1553: alle sue spalle la sorellastra Elisabetta]]
Alla morte del fratellastro [[Edoardo VI d'Inghilterra]], salì al trono [[Jane Grey]] sostenuta dal marito assetato di potere [[Guilford Dudley]].<ref name="treccani.it">{{Treccani|lady-jane-grey|Lady Jane Grey|accesso=30 ottobre 2018}}</ref> Fu regina d'Inghilterra per soli nove giorni: infatti [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]], fragile ragazzo manipolato dagli uomini della sua corte, era stato convinto ad apportare delle modifiche alla legge di successione del padre [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]] e con il proprio testamento ne aveva promulgato una nuova che escludeva Maria dalla successione per evitare il ritorno del regno al [[cattolicesimo]]. Con la nuova legge furono quindi da considerarsi pretendenti al trono unicamente la cugina Jane Grey e la sua discendenza, e, in caso di una sua mancata discendenza, la zia [[Margherita Tudor|Margherita]] sorella del padre Enrico VIII.
 
Maria, appoggiata dal popolo che la considerava la legittima erede al trono e da gran parte degli uomini politici del paese (specie dagli esponenti della gentry del Norfolk<ref name=O228>O'Morgan, p. 228.</ref>), rivendicò i suoi diritti alla successione venendo acclamata e incoronata regina d'Inghilterra il 19 luglio 1553. Maria, quando salì al trono all'età di 37 anni, era priva di qualsiasi formazione politica e strategica ma puntava a non fidarsi di nessuno; perdonò tutti i suoi oppositori tranne il [[John Dudley, I duca di Northumberland|duca di Northumberland]], che mandò al patibolo il 22 agosto.<ref name="Ibidem">''Ibidem''</ref>
 
Anche i consiglieri che erano fedeli a luilei vennero riammessi nel Consiglio, in quanto la nuova [[Assolutismo monarchico|sovrana assoluta]] per [[Diritto divino dei re|diritto divino]]<ref>{{Cita web |url=http://www.fidnet.com/~weid/rulers.html |titolo=Absolute Monarchs |accesso=24 febbraio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170831142221/http://www.fidnet.com/~weid/rulers.html |dataarchivio=31 agosto 2017 |urlmorto=sì }}</ref><ref>Rafael Termes, ''Antropología del capitalismo: un debate abierto'', 2001, p. 139.</ref><ref>Larry S. Champion, ''Perspective in Shakespeare's English Histories'', pp. 201-202.</ref><ref>Joy A. Schroeder, ''Deborah's Daughters: Gender Politics and Biblical Interpretation'', p. 86.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.historyisnowmagazine.com/blog/2014/2/23/the-divine-right-of-kings-nursery-rhymes-and-the-english-civil-war|titolo=The Divine Right of Kings, Nursery Rhymes and the English Civil War|sito=History is Now Magazine, Podcasts, Blog and Books {{!}} Modern International and American history|lingua=en-US|accesso=2022-05-26}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://faculty.history.wisc.edu/sommerville/367/367-04.htm |titolo=The Divine Right of Kings |accesso=4 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170801063618/https://faculty.history.wisc.edu/sommerville/367/367-04.htm |dataarchivio=1 agosto 2017 |urlmorto=sì }}</ref> aveva bisogno della loro esperienza, affiancando loro quei nobili che l'avevano aiutata a conquistare il trono.<ref>Prescott, p. 48.</ref><ref>Dhanys, p. 52.</ref> L'insediamento della nuova regina determinò dei mutamenti nella prassi e nelle consuetudini, come l'accesso alle stanze reali consentito solo alle donne, alcune delle quali avevano un enorme ascendente su di lei. Maria per le questioni più rilevanti, come anche in passato, faceva affidamento sui consigli del cugino, l'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]].<ref>Dhanis, p. 54.</ref>
 
=== Stephen Gardiner e Reginald Pole: la restaurazione del cattolicesimo ===
Il suo primo obiettivo era la restaurazione della religione cattolica e il ripristino della supremazia papale in Inghilterra. A tal fine il [[papa Giulio III]] inviò, nela novembre del 1554<ref name=O229>O'Morgan, p. 229.</ref>, il cardinale [[Reginald Pole]], lontano parente della famiglia reale inglese, la cui madre venne condannata ada una controversa decapitazione da Enrico VIII durante le controversie con il papato seguite allo scisma anglicano, con il compito di assolvere il Regno dal peccato e procedere alla restaurazione del cattolicesimo. Pole fu nominato pertanto [[arcivescovo di Canterbury]] (l'ultimo arcivescovo cattolico prima del ritorno dell'anglicanesimo sotto Elisabetta) e cercò di ricostruire la gerarchia romana nello spirito di quel movimento controriformistico che avrebbe trovato piena legittimazione dal [[Concilio di Trento]].<ref name=O229/> Maria, in campo secolare, fu affiancata dall'arcivescovo [[Stephen Gardiner]], nominato [[Lord cancelliere|Lord Cancelliere]], con il compito di instaurare una politica repressiva contro gli oppositori interni.<ref>''Ibidem'', p. 228.</ref>
 
Gardiner era caduto in disgrazia nell'ultimo periodo di regno di [[Enrico VIII di Inghilterra|Enrico VIII]] e fu imprigionato nella Torre di Londra sotto il regno del successore [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]]. Il suo governo durò però appena due anni: il 12 novembre del 1555<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/stephen-gardiner_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Stephen Gardiner in “Enciclopedia Italiana” – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> morì infatti a Whitehall. I due ecclesiastici non potevano essere più diversi l'uno dall'altro: mentre Pole era un seguace dell'[[erasmismo]]<ref name=O228/>, allineandosi alle linee guida tracciate dal grande umanista [[Erasmo da Rotterdam]] (difesa della pace, rifiuto di ogni estremismo religioso, sviluppo di una fede interiore, atteggiamento di dialogo verso i non cattolici), Gardiner era invece legato a quei circoli intransigenti che trovavano a Roma espressione nella rigidissima figura del cardinale [[Papa Paolo IV|Gian Pietro Carafa]], futuro papa Paolo IV.
 
=== Il matrimonio con Filippo II: la rivolta di Thomas Wyatt il Giovane (1554) ===
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La regina, però, sapeva bene quanto fosse fragile la sua politica di restaurazione. Giunta all'età di 38 anni, necessitava di un erede per continuare la sua battaglia e quindi cercò disperatamente un marito. Venne fatto il nome dell'inglese [[Edward Courtenay, I conte di Devon]], uno dei nemici di Enrico VIII, ma fu ritenuto di personalità instabile. [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] le consigliò suo figlio, [[Filippo II di Spagna|Filippo]] (che divenne re di Spagna con il nome di Filippo II), ma questo significava in pratica cedere la corona dell'Inghilterra in mano agli Asburgo subito dopo le nozze. I consiglieri erano in disaccordo su questa scelta (e lo sarebbe stato anche il popolo)<ref name="Storia moderna, pag.138">Storia moderna, p. 138.</ref>, in quanto si temeva che l'Inghilterra avrebbe finito per essere assoggettata alla corona spagnola.
 
Le intenzioni di sposare il figlio del cattolicissimo Carlo V suscitarono le ire dei protestanti del Regno (che mal tolleravano un sovrano straniero e per di più cattolico) e la reazione francese, la quale temeva che la rinnovata alleanza anglo-spagnola potesse svilire il suo piano di predominio. Diffusa dai francesi la voce che Filippo intendesse portare un esercito spagnolo per controllare direttamente l'Inghilterra<ref>Ibidem, p. 138.</ref>, i protestanti elaborarono piani insurrezionali che provenivano dai membri della ''gentry'' esclusi dai favori reali. Il primo focolaio di rivolta si accese nel [[Kent]], all'inizio del 1554: 3.000 uomini guidati da [[Thomas Wyatt il Giovane]] marciarono verso Londra, che venne assediata. Maria si rifugiò con i cittadini nel municipio e fece sbarrare le porte della città. Benché Wyatt avesse proclamato di non volere "farfare del male alla regina, ma solo migliorare Consiglio e consiglieri"<ref name=O230>O'Morgan, p. 230.</ref>, la regina non fu assolutamente clemente, dopo che le truppe ribelli furono battute a Kingston dalle truppe reali.<ref name=O230/>
[[File:Felipe of Spain and MariaTudor.jpg|left|thumb|Filippo II e Maria I]]
Distrutta l'opposizione protestante, Maria poté procedere con il matrimonio. Ottenuta facilmente la dispensa (i due sposi erano cugini di secondo grado)<ref>{{Cita libro|autore=Carolly Erickson|titolo=Maria la Sanguinaria|p=}}</ref>, il 25 luglio 1554, a Winchester, il vescovo Gardiner celebrò il matrimonio fra i due. La regina Maria aveva 38 anni, mentre il principe Filippo aveva 27 anni. I rapporti tra i due sposi (che si esprimevano in latino, visto che entrambi non conoscevano le rispettive lingue materne<ref name="Ibidem"/>), furono diseguali: se Maria amava sinceramente Filippo, questi invece la trattava sempre freddamente<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/filippo-ii-re-di-spagna_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Filippo II Re Di Spagna in “Enciclopedia Italiana” – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, cercando soltanto di consumare il matrimonio per ottenere un erede da porre poi sul trono inglese. Inoltre, Filippo (che diventerà re di Spagna nel 1556, in seguito all'abdicazione del padre Carlo V) si assentava spesso dall'Inghilterra e la lasciava governare tranquillamente (anche perché Filippo, secondo i patti prematrimoniali, aveva sì il titolo di re d'Inghilterra, ma privo di qualsiasi potere politico<ref name="Ibidem"/>).
 
Verso settembre si diffuse la voce che Maria potesse essere incinta del sospirato erede. A novembre riferì lei stessa che sentiva il feto muoversi nella sua pancia. La nascita dell'erede venne stimata a maggio 1555 e vennero preparate le camere e gli arredi necessari ada ospitarlo ad Hampton Court, dove Filippo e Maria si spostarono. Le voci popolari si diffusero (ci fu addirittura chi sostenne di aver visto il neonato) e del resto dal punto di vista medico ai tempi era molto difficile discernere una falsa gravidanza. I mesi passavano e il parto non avveniva: alla fine di luglio fu chiaro che non si trattava di una vera gravidanza (anche se fiorirono le voci più fantasiose al riguardo).<ref>{{cita web|url=http://www.historyextra.com/article/sex-and-love/mary-i%E2%80%99s-phantom-pregnancy|titolo=Mary I’s phantom pregnancy|autore=Emma Mason|data=12 maggio 2015|accesso=9 settembre 2016|dataarchivio=15 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160915193944/http://www.historyextra.com/article/sex-and-love/mary-i%E2%80%99s-phantom-pregnancy|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== La legge per la punizione degli eretici (1555): la leggenda di "Bloody Mary" ===
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=== La guerra contro la Francia e la perdita di Calais (1557-1558) ===
Mentre il Regnoregno d'Inghilterra sprofondava nella caccia agli eretici, Maria si affidò completamente alla politica del marito, ormai divenuto nel 1556 re di Spagna. Filippo II aveva ereditato dal padre la guerra contro una Francia rinvigorita dall'energia di [[Enrico II di Francia|Enrico II]], figlio del suo arcinemico [[Francesco I di Valois|Francesco I]], e aveva la necessità di un alleato che potesse impegnare i francesi sul fronte settentrionale. Benché Maria intendesse seguire le imprese belliche spagnole, la sua volontà trovò inizialmente una forte resistenza all'interno del Consiglio: l'instabilità interna, l'esercito impegnato a tenere a freno eventuali rivolte protestanti e un dissesto generale delle finanze erano delle ottime scusanti per non dichiarare guerra al ben più organizzato Regno di Francia.<ref>Whitelock, Anna (2009). ''Mary Tudor: England's First Queen''. London: Bloomsbury, p. 288.</ref> L'influenza spagnola, ancora una volta, vinse sulle resistenze interne: nel giugno del 1557<ref>Whitelock, ''Mary Tudor'', p. 289.</ref> fu inviata la dichiarazione di guerra ai francesi, i quali per tutta risposta attaccarono l'ultimo possedimento inglese sul continente, la città di [[Calais]]. Questa fu facilmente conquistata dal [[Francesco I di Guisa|duca di Guisa]] il 7 gennaio 1558: ebbe così fine la presenza inglese sul continente.<ref>Erickson, p. 84.</ref>
[[File:El cardenal Reginald Pole, por Sebastiano del Piombo.jpg|thumb|right|Reginald Pole, ultimo arcivescovo cattolico di Canterbury]]
Benché si trattasse di un piccolo possedimento, insignificante dal punto di vista militare, Calais nondimeno aveva un forte valore sul piano economico e simbolico, perché era il ponte del commercio sul continente delle pregiate lane inglesi, e costituiva l'ultima testimonianza della passata grandezza militare inglese, legata com'era al ricordo della prodezza con cui [[Edoardo III d'Inghilterra|Edoardo III]] era riuscito a conquistarla nel 1347.<ref name=O230/> Infine, un altro duro colpo per la cattolica Maria fu costituito dalla rottura, causata dall'alleanza con la Spagna, con il papa [[Papa Paolo IV|Paolo IV Carafa]]<ref>''Storia Moderna'', p. 138.</ref>, fanaticamente antispagnolo e alleato della Francia.<ref>Claudio Rendina, ''i Papi - storia e segreti'', sotto la voce "Paolo IV".</ref> Inoltre, il Pontefice aveva anche accusato Reginald Pole di essere troppo mite<ref name="Storia moderna, pag.138"/> nell'attuare la ricostruzione della Chiesa Cattolica in Inghilterra, criticando indirettamente la regina.
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== Onorificenze ==
 
=== Onorificenze inglesi ===
{{Onorificenze
|immagine = Order_of_the_Garter_UK_ribbonOrder of the Garter UK ribbon.pngsvg
|nome_onorificenza = Sovrana del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera
|collegamento_onorificenza = Ordine della Giarrettiera
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* Claudio Rendina, ''I Papi - storia e segreti'', Newton&Compton editori;
* [[Enciclopedia Treccani]], voci ''Lady Jane Grey'', ''Filippo II'', ''Maria I Tudor'', ''Elisabetta I d'Inghilterra'';
* ''Maria d'Inghilterra'', dramma storico in prosa di Filippo Barone;
* [http://tudorhistory.org/mary/queen.html ''Tudor History, Queen Mary''];
* [https://www.britannica.com/EBchecked/topic/73155/Edmund-Bonner ''Edmund Bonner''].
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|immagine = Tudor Rose.svg
|periodo = ''Erede presuntiva''<br />[[1516]]-[[1534]]
|precedente = Enrico, duca di Cornovaglia<br />Visse pochi giorni nel dicembre del [[1514]]
|successivo = [[Elisabetta I d'Inghilterra|Lady Elisabetta Tudor]]
|periodo2 = ''Erede presuntiva''<br />[[1547]]-[[1553]]
|precedente2 = [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo, principe di Galles]]<br />Poi sovrano colcon il nome di Edoardo VI
|successivo2 = [[Elisabetta I d'Inghilterra|Lady Elisabetta Tudor]]<br />Poi sovrana colcon il nome di Elisabetta I
}}
{{Re d'Inghilterra}}
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[[Categoria:Re d'Inghilterra]]
[[Categoria:Duchesse di Brabante|Maria]]
[[Categoria:Regine regnanti]]