Samantha Lewthwaite: differenze tra le versioni
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La Lewthwaite è la vedova di uno degli [[Attacco suicida|attentatori suicidi]] degli [[Attentati di Londra del 7 luglio 2005|attentati di Londra del 2005]], [[Germaine Lindsay]], ed è accusata di aver causato la morte di oltre 400 persone.<ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/somalia/11611954/White-Widow-has-killed-400-people-as-key-figure-in-al-Shabaab.html|titolo=White Widow 'has killed 400 people' as key figure in al-Shabaab|sito=[[The Daily Telegraph]]|data=18 maggio 2015|lingua=Inglese}}</ref>
Attualmente è una delle presunte terroriste occidentali più ricercate al mondo e l'[[Interpol]] ha emesso una [[
== Biografia ==
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=== Conversione all'Islam ===
I genitori della Lewthwaite si separarono nel [[1994]] e gli amici in seguito riferirono che lei era stata "gravemente colpita dalla rottura" e "cercò conforto dai vicini musulmani che credeva avessero una rete familiare più forte".<ref name=":3" /><ref name=":5" /><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|titolo=An unlikely Islamic radical who found religion after her parents split up|pubblicazione=The Belfast Telegraph|data=1 marzo 2012|p=4}}</ref> Cresciuta come cristiana, all'età di 17 anni si era convertì all'Islam adottando il nome Sherafiyah.<ref name=":3" /><ref name=":5" /><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Sam Marsden|titolo=Quiet Home Counties girl who now tops list of terrorism suspects|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=25 settembre 2013|p=12}}</ref><ref>{{Cita web|url=
Samantha Lewthwaite conobbe [[Germaine Lindsay]] su Internet e organizzò un incontro con lui alla marcia contro l'imminente [[Guerra in Afghanistan (2001-2021)|guerra in Afghanistan]] ad [[Hyde Park]], [[Londra]].<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/news/uk-12621385|titolo=Profile: Germaine Lindsay|sito=[[BBC News]]|data=2 marzo 2011|lingua=Inglese}}</ref> Successivamente i due si sposarono con rito islamico ad Aylesbury il 30 ottobre [[2002]], utilizzando i nomi islamici Asmantara e Jamal.<ref name=":3" /><ref name=":5" /><ref name=":6">{{Cita web|url=https://www.thetimes.co.uk/article/bombers-widow-says-extremists-twisted-his-mind-pgjkw28v9w7|titolo=Bomber’s widow says extremists twisted his mind|autore=David Sanderson|sito=The Times|data=23 settembre 2005|lingua=Inglese}}</ref> I genitori della Lewthwaite, che "non sono mai venuti a patti con la conversione della figlia", si rifiutarono di partecipare alla cerimonia.<ref name=":4" /><ref>{{Cita web|url=https://www.thetimes.co.uk/article/jamaican-bomber-19-was-to-be-father-again-8djgdvx3k6q|titolo=Jamaican bomber, 19, was to be father again|autore=Adam Fresco|autore2=James Bone|autore3=Joanna Bale|sito=The Times|data=16 luglio 2005|lingua=Inglese}}</ref>
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=== Post attentati ===
Il [[The Daily Telegraph|Daily Telegraph]] riferì nel settembre del [[2013]] che successivamente si credeva che la Lewthwaite avesse incontrato e sposato Habib Saleh Ghani, nato a [[Hounslow]], Londra nel [[1985]].<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Tom Whitehead|titolo=Was Britain's 'white widow' involved'|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=23 settembre 2013|p=5}}</ref><ref name=":10">{{Cita web|url=
Un successivo rapporto del quotidiano The Telegraph mise in dubbio il matrimonio con Ghani. Citando la polizia antiterrorismo del Kenya, il giornale affermava nell'ottobre 2013 che non esisteva "nessuna relazione romantica tra i due", ma che erano collegati tramite i loro "compagni nella stessa cellula di [[Mombasa]], che intendeva far esplodere delle bombe a dicembre [[2011]]".<ref name=":11">{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/kenya/10397967/Samantha-Lewthwaite-had-relationship-with-former-navy-officer-who-defected-to-al-Shabaab.html|titolo=Samantha Lewthwaite had relationship with former navy officer who defected to al-Shabaab|autore=Mike Pflanz|autore2=Damien Mcelroy|sito=The Daily Telegraph|data=22 ottobre 2013|lingua=Inglese}}</ref> Nel maggio 2014, il [[Daily Mirror]] riferì che la Lewthwaite aveva sposato Hassan Maalim Ibrahim, un comandante anziano del gruppo militante [[Al-Shabaab]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ibtimes.co.uk/white-widow-samantha-lewthwaite-marries-al-shabaab-terror-chief-1450117|titolo=White Widow Samantha Lewthwaite 'Marries al-Shabaab Terror Chief'|autore=Ewan Palmer|sito=[[International Business Times]]|data=27 maggio 2014|lingua=Inglese}}</ref>
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=== Falso passaporto ===
Nel febbraio del [[2012]] la sezione antiterrorismo della polizia di [[Nairobi]] emise un mandato d'arresto nei confronti di una donna bianca che utilizzava il falso nome di Natalie Faye Webb. La polizia era a conoscenza che la donna aveva utilizzato un falso passaporto [[
La polizia disse al riguardo: "Crediamo che non sia un pesce piccolo. È tra i numerosi cittadini britannici di cui i nostri servizi segreti sono a conoscenza in relazione ai piani dei terroristi di attaccarci".<ref name=":12" /> La
La polizia inizialmente disse che non poteva confermare che la donna fosse effettivamente la Lewthwaite "a meno che e finché non fosse stata catturata" e disse: "Samantha Lewthwaite è uno dei nomi nei nostri archivi. Aveva tre figli con lei. Era collegata al gruppo terroristico." Il padre della Lewthwaite di: "Non posso credere che sia coinvolta in qualcosa del genere e sia lì con i bambini. Non abbiamo alcun contatto con lei da un po' di tempo, non le parlo da molto tempo. Non lo so. Non so se è in questo paese o dove si trova. Ha molti amici al nord ma non ha molto a che fare con noi. Non so nemmeno il nome del suo ultimo figlio."<ref name=":7" />
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[[Alfred Mutua]], portavoce del governo keniota e segretario per le comunicazioni pubbliche, dichiarò: "Crediamo che sia una collaboratrice dei terroristi. Da quanto sappiamo, lavorava con persone qui, di [[Al Qaida|al-Qaida]] o al-Shabaab. È una grande simpatizzante di quelle persone. Non aveva intenzione di compiere un attacco, ma ha contribuito a raccogliere fondi, ha aiutato nell'acquisizione di armi, nascondendo persone, trasportando persone, quel genere di cose."<ref name=":14">{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Duncan Gardham, Mike Pflanz, Zoe Flood e John-Paul Ford Rojas|titolo=Widow of 7/7 bomber 'working for al-Qaeda'|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=1 marzo 2012|p=4}}</ref>
Dall'esame del passaporto recuperato emerse che la donna era entrata per la prima volta in Kenya dalla [[Tanzania]] il 26 febbraio 2011, rientrò il 25 agosto 2011 e nuovamente il 21 novembre 2011.<ref name=":14" /> Essa venne posta sotto sorveglianza dalla polizia keniota dopo essersi trasferita in un appartamento a Mombasa appartenente all'ex moglie del finanziere terrorista Musa Hussein Abdi. Abdi era stato ucciso insieme a [[Fazul Abdullah Mohammed]], il leader di Al-Qaeda nell'[[Africa orientale]], dalle [[forze armate somale]] vicino a [[Mogadiscio]], in [[Somalia]], nel giugno del 2011, e si credeva che fosse una persona chiave nel finanziamento di Al-Shabaab.<ref>{{Cita web|url=
=== Collegamenti con Johannesburg ===
In seguito alla rinnovata pubblicità sulle attività della Lewthwaite nel 2013, [[Naledi Pandor]], [[Ministri dell'interno del Sudafrica|ministro degli Affari interni sudafricano]], rilasciò una dichiarazione in cui affermava che il passaporto era stato "acquisito in modo fraudolento" utilizzando documenti di registrazione della nascita a nome di Natalie Faye Webb, ed era stato rilasciato da l'agenzia passaporti di [[Durban]].<ref name=":15">{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Erin Conway-Smith|titolo=Fugitive mother worked at a halaal meat pie company before moving to Kenya: The South Africa connection|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=27 settembre 2013|p=18}}</ref> Pandor affermò di aver stabilito che la Lewthwaite era entrata per la prima volta in [[Sudafrica
Ulteriori indagini rivelarono che la Lewthwaite, utilizzando l'identità di Natalie Webb, aveva lavorato come specialista IT in una fabbrica di [[Ḥalāl|carne ḥalāl]] a [[Lenasia]], [[Johannesburg]], e aveva vissuto in proprietà in affitto nei sobborghi di Mayfair e Bromhof di Johannesburg. I registri di credito mostrarono che Samantha Lewthwaite aveva accomulato una serie di debiti non pagati da prestiti bancari, carte di credito e conti di negozi di abbigliamento in
Samantha Lewthwaite diede alla luce il suo quarto figlio, una femmina, in un centro parto privato a Johannesburg nel luglio del [[2010]]. Il Daily Telegraph riferì di essersi registrata presso la clinica alla fine della gravidanza e sotto il nome di Asmaa Shahidah Bint-Andrews. La Lewthwaite partorì dopo aver frequentato quattro appuntamenti prenatali.<ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/southafrica/10400432/Samantha-Lewthwaite-gave-birth-to-fourth-child-at-private-Johannesburg-health-clinic.html|titolo=Samantha Lewthwaite gave birth to fourth child at private Johannesburg health clinic|autore=Aislinn Laing|autore2=Mike Pflanz|sito=The Daily Telegraph|data=23 ottobre 2013|lingua=Inglese}}</ref> Gli investigatori dell'antiterrorismo dissero al giornale che si ritiene che il padre del bambino sia Abdi Wahid, un ex ufficiale della [[Kenya Navy|marina keniota]] che disertò per aderire ad al-Shabaab.<ref name=":11" />
=== Arresto di Jermaine Grant ===
Nel dicembre del 2011, la polizia keniota fece irruzione in una proprietà a Mombasa e arrestò Jermaine Grant, noto anche come Ali Mohammed Ibrahim, un musulmano britannico di [[Newham]] di 29 anni convertito all'[[islam]] di origine [[
La polizia keniota rivelò che Grant era già noto a loro dopo essere stato arrestato nel campo profughi di [[Dadaab]], nel nord del [[Kenya]], nel 2008 mentre tentava di recarsi in Somalia travestito da donna che indossava un [[burqa]]. Lui e altri due uomini, anche loro con indosso il burqa, stavano presumibilmente viaggiando per incontrare un leader di Al-Qaeda. Sei ore dopo il loro arresto, un gruppo di 20 combattenti di Al-Shabaab liberò tutti e tre gli uomini dopo aver fatto irruzione nella centrale di polizia di Dadajbula dove erano trattenuti.<ref name=":16" /><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=David Brown|titolo=Police photo increases bomb plot suspicion on woman with 7/7 link|pubblicazione=The Times|data=5 marzo 2012|p=9}}</ref> Si ritiene che uno degli altri due uomini fosse Saleh Ali Saleh Nabhan, poi ucciso dai [[Navy SEAL|Navy SEAL statunitensi]] durante l'[[operazione Celestial Balance]], un attacco contro un campo di addestramento di Al-Qaeda in Somalia nel [[2009]]. Una donna che era con il gruppo al momento del loro arresto, ma non venne fermata, venne successivamente identificata dalla polizia keniota come la Lewthwaite.<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Mike Pflanz|titolo=Widow of 7/7 bomber 'seen with al-Qaeda'|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=8 marzo 2012|p=7}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=David Brown|titolo=7/7 bomber's widow was on bus 'with man wearing burka'|pubblicazione=The Times|data=8 marzo 2012|p=5}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Dipesh Gadher|autore2=Flora Bagenal|titolo=7/7 widow linked to Eton bomb plot: A British convert is close to an Al-Qaeda cell that targeted high society|pubblicazione=The Sunday Times|data=15 luglio 2012|p=16}}</ref>
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Nel settembre del 2013 il Mossad comunicò alla polizia sudafricana che Samantha Lewthwaite era stata individuata a Pretoria nel quartiere Acadia, caratterizzato dalla presenza di un gran numero di ambasciate estere. La polizia non riuscì ad arrestarla in quanto fuggì prima della cattura.<ref name=":21">{{Cita web|url=https://www.panorama.it/news/dal-mondo/vedova-bianca-samantha-lewthwaite-terrorismo-islamico|titolo=Continua la caccia alla «Vedova Bianca», la regina del terrorismo islamico|autore=Stefano Piazza|sito=Panorama|data=17 gennaio 2022}}</ref>
Nell'ottobre del 2013 emersero segnalazioni riguardanti il
=== Mandato d'arresto ===
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Nel [[2014]] l'agenzia di stampa russa Regnum comunicò che la Lewthwaite era stata uccisa in [[Ucraina]] da un cecchino russo. Secondo fonti russe, la Vedova Bianca sarebbe andata a combattere i ribelli filorussi come cecchino e sarebbe stata eliminata durante un combattimento. La notizia, anche se riportata dal [[The Daily Telegraph]], non ottenne mai un riscontro ufficiale in quanto i russi non fornirono mai delle prove al riguardo.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/11/12/vedova-bianca-jihad-uccisa-in-ucraina_3ec517aa-132d-4072-9250-55600486d0c4.html|titolo=Vedova bianca jihad uccisa in Ucraina|sito=ANSA|data=13 novembre 2014}}</ref>
Secondo fonti di intelligence, la Lewthwaite avrebbe eseguito un intervento di chirurgia plastica e sarebbe ingrassata per alterare il suo aspetto.<ref name=":22" /><ref name=":23">{{Cita web|url=https://www.ilmattino.it/primopiano/esteri/terrorismo_vedova_bianca_londra_samantha_lewthwaite-4201060.html?refresh_ce|titolo=Terrorismo, individuata la vedova bianca, la donna più ricercata del mondo: «Pronta a colpire a Londra»|sito=Il Mattino|data=30 dicembre 2018}}</ref
Secondo il quotidiano Mirror Online, i servizi d’intelligence somali scoprirono il coinvolgimento della donna nelle decapitazioni dell’Isis dei giornalisti James Foley e Steven Sotloff e del cooperante David Haines.<ref name=":22" /> Sempre quanto riportato dal quotidiano, un ufficiale dei servizi segreti somali comunicò che erano a conoscenza del fatto che la Lewthwaite fosse circondata da altri jihadisti britannici che svolgerebbero il ruolo di luogotenenti.<ref name=":22" />
Nel [[2018]] venne comunicato che secondo alcune fonti vicine all'[[Secret Intelligence Service|MI6]], Samantha Lewthwaite, avrebbe una vasta gamma di contatti nello Yemen dove starebbe compiendo una enorme azione di reclutamento di donne kamikaze e jihadisti per conto di [[Al-Shabaab]].<ref name=":
Nel febbraio del [[2022]] suo zio disse che pensava che fosse morta, mentre due analisti della sicurezza comunicarono che molto probabilmente era protetta in una località remota in Somalia o Tanzania.<ref>{{Cita web|url=https://www.arabnews.com/node/2025301/world|titolo=Uncle of British terrorist Samantha Lewthwaite reckons her to be dead|sito=Arab News|data=15 febbraio 2022|lingua=Inglese}}</ref>
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[[Categoria:Studenti della School of Oriental and African Studies]]
[[Categoria:Membri di Al-Shabaab]]
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