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==Trama==
===L'arrivo sulla Terra===
Lo spettacolo inizia con lo sbarco su un pianeta sconosciuto della navicella spaziale ''Enterprise'' (il cui nome è un omaggio all'[[Enterprise (NX-01)|omonima navicella]] presente nell'universo di [[Star Trek: Enterprise|''Star Trek'']]), governata da due ufficiali umani piuttosto ingenui, il comandante Giovanni e il primo ufficiale Aldo, e da un robot dall'insopportabile atteggiamento saccente, Flander (Giacomo). L'equipaggio è stato incaricato della ricerca di un pianeta ospitale con delle forme vitali non ostili su cui poter trasferire l'intera umanità, a rischio di estinzione per colpa dell'aumento di [[monossido di carbonio]] nell'atmosfera. Dopo aver effettuato alcune improbabili rilevazioni, i tre decidono di tornare alla base per analizzare meglio i dati, ma Irina, la donna che li accompagna (Silvana), che è stata arruolata appositamente per "sollazzare gli ufficiali" e invece va d'accordo soprattutto con il robot, è scesa dall'Enterprise senza che sull'astronave vi fossero altre persone e dimenticando a bordo le armi: finché il [[server]] del raggio [[Teletrasporto|teletrasportatore]] non verrà riparato, i quattro non potranno risalire sulla nave e dovranno quindi restare sul pianeta. Volenti o nolenti, gli ufficiali e il robot decidono
===Bancomat===
La prima situazione si svolge durante una fila davanti a uno sportello [[Automated Teller Machine|bancomat]]: Silvana e Giorgio Stramaroni (Giacomo) attendono che Aldo prelevi dei soldi, tuttavia egli non riesce a ricordarsi il codice segreto e per questo chiama sua suocera a casa, chiedendole di cercare il codice in un pupazzo di suo figlio e in una
Poco dopo arriva Giovanni, nelle vesti di un [[Tatuaggio|tatuatore]]
===Museo d'arte moderna===
Aldo, Giovanni e Giacomo si recano in un museo d'arte moderna in cui sono esposte diverse opere d'arte piuttosto assurde e difficilmente apprezzabili. Giacomo è un rispettoso, isterico
Poco dopo, durante un'accesa discussione sull'improbabile opera "coinvolgistica" di un artista [[Belgio|belga]] (una grossa cornice lasciata vuota in modo che l'osservatore vi possa vedere quello che desidera, improvvisandosi artista a sua volta), che Aldo e soprattutto Giovanni non riescono a comprendere, Aldo infila la testa in una scultura dell'artista [[Jean Tinguely]] e vi resta incastrato: dopo essere stato sgridato e schiaffeggiato con il libretto del museo da Giacomo, si taglia un [[orecchio]] e Giovanni tenta di medicargli la ferita con un fazzoletto su cui ha sputato, mentre Giacomo, molto arrabbiato, prende dalla borsa una [[Siringa (attrezzo medico)|siringa]] per fargli un'iniezione di [[Tetano|richiamo antitetanico]] (in quanto la scultura è realizzata con ferri arrugginiti di recupero) ma sbaglia sia la siringa
===Zia Caterina===
Questa parte è composta da tre sketch distinti non consecutivi; Aldo e Giacomo interpretano due ladri complici che tentano una truffa ai danni di Caterina, anziana e ricchissima signora che vive sola in casa (interpretata da Giovanni con un seno finto), usando il tipico sistema di fingersi emissari di enti vari.
Nel primo spezzone Giacomo si presenta come un dipendente dell'azienda municipale del [[Metano|gas]], chiamato
Nel secondo atto Giacomo impersona Padre Alfredo, nuovo sacerdote della [[parrocchia]] locale ed ex missionario a [[Kuala Lampur]], che per superare la reticenza di Caterina la fa parlare al telefono (ancora con il GPRS a comando vocale) con Aldo, il quale si
Nel terzo sketch, infine, Giacomo si spaccia per un sergente della [[Polizia]] che fa irruzione nella casa di Caterina dicendole che l'assegno bancario della sua pensione mensile che lei ha appena ritirato sarebbe falso e vorrebbe ritirarglielo per farlo sostituire con quello valido. La donna non è convinta, allora Giacomo, per mezzo del solito cellulare a comando vocale, contatta Aldo, nelle vesti del questore, che inizialmente crede di essere stato chiamato da un vero poliziotto a causa della truffa in atto e si impaurisce; successivamente Aldo parla con Caterina e i due capiscono di essere parenti riconoscendosi come zia e nipote, in quanto l'assegno è intestato al defunto marito di Caterina, descritto come il ''Mago G'' degli [[Pubblicità televisiva|spot pubblicitari]] della [[Galbusera]], di cui Aldo è il nipote. La situazione quindi si ribalta: Aldo urla alla zia di correre ai ripari in quanto quello che ha in casa è un malvivente, quindi Caterina spara ancora a Giacomo
===La Vespa===
Aldo, fingendosi appassionato di vecchie moto, tenta di rubare un ciclomotore (un [[Piaggio Vespa|Vespino]] del [[1956]]) di proprietà di Giovanni, che subito se ne accorge, apparendo dalla finestra di casa. Mentre i due stanno discutendo, arriva un [[Polizia municipale|vigile]] (Giacomo) a richiamarli dicendogli di abbassare le voci. Giovanni prova a denunciare il tentativo di furto, ma nel farlo finisce per discriminare Aldo in modo [[Razzismo|razzista]], deridendolo per il suo essere [[sicilia]]no di [[Gela]]. Casualmente, però, anche la madre del vigile si scopre essere di Gela, quindi il responsabile dell'ordine, offeso (anche se dal proprio canto continua a chiamare Aldo con nomi di stati [[africa]]ni), ribalta la situazione e multa Giovanni per il parcheggio del ciclomotore in sosta vietata e per due aggravanti fatti notare da Aldo, cioè il fanale rotto e la targa infangata e illeggibile.
Giacomo quindi chiede a Giovanni i documenti di circolazione del mezzo, e Giovanni compare in scena su una [[sedia a rotelle]] dicendo di avere una temporanea paralisi delle gambe di cui è affetto solo nel primo pomeriggio, dopo aver fatto il pisolino pomeridiano con il gatto sulla pancia, dicendo di possedere un gatto che pesa 74 kg. Inizialmente costernato, Giacomo in seguito
Nel mentre Aldo riesce a prendere le chiavi della moto dalla mano di Giacomo in un momento di distrazione e scappa, mentre gli altri due iniziano un vertiginoso inseguimento "pilotando" la sedia a rotelle (dotata di motore). Durante l'inseguimento scoppia un temporale e il furfante, alla fine, sbanda, cade dalla moto e muore.
===Bungee Jumping===
Aldo e Giovanni decidono di fare del [[bungee jumping]] e si posizionano sul terrazzo più alto di un grattacielo di
Durante i preparativi per i lanci arriva a raggiungerli il vecchio Peppino (Giacomo), nonno in affido che Giovanni ha acquisito tramite una firma che credeva essere per le elezioni politiche. Peppino, che chiama Giovanni "Federico" e soffre di [[alcolismo]], [[Flatulenza|flatulenze]] (Giovanni dice di lui che "[[Alcolismo|beve]] come un [[Canis lupus|lupo]]" e "[[Flatulenza|scoreggia]] come una [[locomotiva]]"), [[malattia di Alzheimer|Alzheimer]] e di un'altra malattia che Giovanni inizialmente non ricorda, dichiara di aver preso parte alle due [[Guerra mondiale|guerre mondiali]], alle [[guerre puniche]] e ad alcune [[Crociata|crociate]], semplicemente perché gli piace combattere e sparare, di essere stato compagno di classe di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]],
===Il passaggio di mano ===
Su un marciapiede si incontrano Cosimo (Aldo)
A mezzanotte Cosimo, consigliato da Scasazza, tenta di farsi passare da Ignazio della [[cocaina]], nascosta in un pacchetto da [[Fiammifero|fiammiferi]], con uno strano metodo, un "passaggio di mano" fatto tramite un colpo di [[gomito]], di cui Ignazio è notoriamente molto esperto, mentre a Cosimo proprio non riesce. Quando sopraggiunge il poliziotto, Cosimo lo urta al gomito e si convince di avergli passato inavvertitamente la droga. Cosimo prova quindi a distrarre Galbiati (chiedendogli di accendere una sigaretta e spostando il viso quando si accende la fiamma, facendo innervosire il sergente) mentre Ignazio gli fruga nelle tasche, ma non riesce a trovare il pacchetto; alla fine Cosimo si accorge che in realtà lo aveva sempre avuto in tasca, ma stupidamente lo estrae davanti al poliziotto, il quale se ne accorge e vede la polverina bianca. Cosimo confessa che è cocaina pura che gli è stata data da Ignazio, che verrà quindi preso a manganellate da Galbiati.
===Poker===
Aldo, Giovanni e Giacomo giocano a [[poker]] a casa di Giovanni. Il padrone di casa mostra un comportamento inflessibile e dittatoriale, che lo porta
Il pezzo ha goduto di ulteriore popolarità dopo che ne è stato diffuso un video di una delle prime esecuzioni in cui Aldo, Giovanni e Giacomo non riuscivano a recitare in modo corretto le battute in quanto scoppiavano continuamente a ridere, finendo per distrarsi con battute improvvisate sul momento e per tentennare sulla prima battuta prevista dal copione per oltre cinque minuti.
===Terremoto===
Su un altro marciapiede c'è una famiglia composta da Mario (Giovanni), sua moglie Graziella (Aldo) e suo suocero (Giacomo).
Graziella supplica più volte Mario di tornare in casa, per rispondere al telefono che squilla (dimenticandosi che aveva
===La notte degli Oscar===
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===My Way===
A questo punto il [[software]] dell'astronave Enterprise
== Versione cinematografica ==
Lo spettacolo è stato ripreso in maniera [[cinema]]tografica e trasformato in un [[film]], intitolato ''[[Anplagghed al cinema]]'' e distribuito nelle sale italiane dal 24 novembre [[2006]]. Da questa versione tuttavia sono stati tagliati alcuni sketch: mancano infatti Zia Caterina, il passaggio di mano, il poker e la notte degli Oscar (presenti come contenuti extra dell'edizione in DVD<ref>{{cita web|url=https://antoniogenna.com/2008/01/11/dvdextra-30-anplagghed-in-dvd/|titolo=DVDeXtra #30 – “Anplagghed in DVD”|autore=Antonio Genna|sito=[[Il mondo dei doppiatori|Antonio Genna Blog]]|data=11 gennaio 2008|accesso=26 settembre 2025}}</ref>).
== Trasmissione televisiva ==
La versione teatrale di ''Anplagghed'' è stata trasmessa da [[Canale 5]]
== Note ==
<references/>
{{Aldo, Giovanni e Giacomo}}
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