Grandate: differenze tra le versioni
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|Panorama = Panorama collage of grandate (foreground) & casnate (background).png
|Didascalia = Vista su Grandate (in primo piano) e [[Casnate con Bernate|Casnate]] (sullo sfondo).
|Bandiera =
|Voce bandiera =
|Stemma =
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|Partito = [[lista civica]] Per Grandate
|Data elezione = 27-5-2019
|Data rielezione = 9-6-2024
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Zappa
|Divisioni confinanti = [[Casnate con Bernate]], [[Como]], [[Luisago]], [[Montano Lucino]], [[Villa Guardia]]
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}}
'''Grandate''' (''Grandaa'' in [[dialetto comasco]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=314 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/314 }}</ref><ref group=N>Per il [[dialetto comasco]], si utilizza l'[[ortografia ticinese]], introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale ''Famiglia Comasca'' nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria''.''</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ɡraŋˈdaː/}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
== Storia ==
Nonostante i ritrovamenti (nell'ultima metà del XIX secolo e nel [[2011]]) di sepolture di età [[Protostoria|protostorica]] nel territorio di Grandate, ad oggi, non si hanno sufficienti elementi per far risalire
Il ritrovamento di un tratto di strada ''glareata'' (acciottolata)
Negli Statuti di Como del [[1335]], il “comune de Grandate” risultava far parte della [[pieve di Zezio]] (Statuti di Como 1335, ''Determinatio mensurarum''), da cui dipense fino alla metà del XVIII secolo<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001650/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Grandate, sec. XIV - 1757
Nel [[1751]], il territorio di Grandate comprendeva anche i cassinaggi di “Cassina San Poso”, “Isola” e "Cassina della Madonna”, per complessivi 336 abitanti.
Non era infeudato e ogni tre lustri pagava per la redenzione la somma di lire 23 alla città di Como che li versava alla regia Camera<ref name=":1" />.
Durante la [[Repubblica Cisalpina]], nel [[1797]] si decise di inserire comune di Grandate nel dipartimento del Lario, distretto della pieve di Zezio inferiore<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001654/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Grandate, 1798 - 1808 |sito= Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-01-06}}</ref>. L'anno seguente il comune venne tuttavia trasportato nel dipartimento dell’Olona, distretto XXVIII di Cantù, per poi tornare nel 1801 a far parte del ricostituito dipartimento del Lario<ref name=":3" />.
Nel [[1808]] Grandate fu aggregato al comune di Como<ref name=":3" />.
Nel [[1816]], con il [[Regno Lombardo-Veneto|Regno lombardo-veneto]], il ricostituito comune di Grandate venne inserito nel distretto II di Como<ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001655/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Grandate, 1816 - 1859
Quando nel [[1859]] le province lombarde furono temporaneamente annesse al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], il comune di Grandate, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento III di Como, circondario I di Como, provincia di Como<ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3051061/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Grandate, 1859 - [1971]
Dal [[1861]] ad oggi, la storia di Grandate ha seguito le vicende nazionali.
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[[File:Grandate - Chiesa di S. Bartolomeo - 2023-09-27 14-20-44 001.jpg|miniatura|Nuova parrocchiale di San Bartolomeo]]
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La nuova chiesa di San Bartolomeo fu costruita tra il [[1925]] e il [[1932]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00045/?view=luoghi&offset=0&hid=2.468&sort=sort_int|titolo=Chiesa di S. Bartolomeo - complesso, Via Alessandro Volta - Grandate (CO)
==== Santuario della Madonna della Noce ====
[[File:Grandate - Santuario della Madonna della Noce - 2023-09-12 07-09-35 001.jpg|miniatura|Santuario della Madonna della Noce]]
Il [[Santuario della Madonna della Noce]] fu eretto nel [[XV secolo]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00048/?view=luoghi&hid=2.468&sort=sort_int&offset=1|titolo=Santuario della Madonna della Noce - complesso, Via Madonna della Noce - Grandate (CO)
Dal [[Basso Medioevo|bassomedioevo]] fino almeno al [[1758]] la chiesa esercitò il ruolo di comparrocchiale<ref name=":7" /><ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3102045/?view=toponimi&hid=0|titolo=Parrocchia di San Bartolomeo, sec. XVI - [1989]
Oggi l'esterno della chiesa si presenta con una [[facciata a capanna]], caratterizzata da un portale sormontato da una [[lunetta]] contenente un [[altorilievo]] in cotto (1970)<ref name=":7" />. L'interno è a [[navata]] singola chiusa da un'[[abside]] quadrata sormontata da cupola<ref name=":7" />. Nelle pareti laterali s'innestano due cappelle adornate da affreschi e stucchi, alcuni dei quali databili al XVII secolo<ref name=":7" />.
In origine il
==== Ex-chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e San Pos ====
In via Verdi è ancora possibile vedere il possente edificio (alto 15 metri) che ospitò la vecchia parrocchiale di San Bartolomeo dal [[1578]] fino al [[1927]], anno in cui fu sconsacrata e riadattata a falegnameria<ref name=":6" />. La vecchia chiesa, che al suo interno conservava una serie di raffigurazioni di angeli, fu costruita nel [[1306]] dai mercanti Cazanore di [[Blevio]].
L'edificio non fu tuttavia la prima parrocchiale di Grandate, in quanto tale privilegio spettò all'antica chiesa di Sant'
==== Altro ====
▲L'edificio non fu tuttavia la prima parrocchiale di Grandate, in quanto tale privilegio spettò all'antica chiesa di Sant'Alberto, oggi non più esistente ma per lungo tempo - certamente fino alla prima metà del XVII secolo<ref name=":7" /> e probabilmente già dall'VIII-IX secolo<ref name=":6" />''<ref name=":06" />'' - collocata in località San Pos<ref name=":6" /> (o Sanposs''<ref name=":06" />''). Il toponimo di questa località è frutto della contrazione di ''Sanctorum pausa'' espressione latina da riferire a un episodio avvenuto nel [[1164]],<ref>{{Cita web|url=http://www.comolive.it/articoli-3/quando-i-magi-transitarono-da-milano-a-como-20180105-20200105/|titolo=Quando i tre Re Magi transitarono da Milano a Como|sito=www.comolive.it|lingua=en|accesso=2023-01-07}}</ref> quando l'[[Rainaldo di Dassel|arcivescovo Rainaldo di Dassel]] fece fare una ''pausa'', ossia una sosta, al corteo che lo stava riaccompagnando a [[Colonia (Germania)|Colonia]] assieme alle reliquie dei [[Magi (Bibbia)|"santi" Magi]], trafugate due anni prima dalla [[basilica di Sant'Eustorgio]] durante la [[Assedio di Milano (1162)|distruzione di Milano]]''<ref name=":06" />''.
* Chiesa del Santissimo Salvatore, costruita attorno agli anni 1970 all'interno del monastero benedettino.<ref name=":9" />
=== Architetture civili ===
* Villa Borella (XVIII secolo), attuale centro civico, già appartenutà alle suore ospedaliere dell'[[Ospedale Sant'Anna]].
* Villa Ciceri (XVIII secolo)
* Sostra de Grandáa (XX secolo) stalla dove vivevano i primi immigrati arrivati nel Comasco, anche locuzione per esprimere l'accoglienza e generosità delle vallate ricambiata in malo modo dai nuovi arrivati.
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{{Comuni della provincia di Como}}
{{Seveso}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Lombardia}}
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