Genesis: differenze tra le versioni
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|didascalia = I Genesis in concerto nel 1975. Da sinistra: [[Steve Hackett]], [[Peter Gabriel]], [[Mike Rutherford]], [[Phil Collins]], [[Tony Banks]].
|genere = Rock progressivo
|genere3 = Pop rock
|nota genere = <ref name="AM">{{Allmusic|artist|mn0000199995|autore = Bruce Eder|accesso = 6 agosto 2015}}</ref>
|nota genere3 = <ref name="AM"/>
|anno inizio attività = 1967
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|logo = Genesis_band_logo.png
}}
I '''Genesis''' sono stati un [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]].
Nel [[Regno Unito]], su quindici album in studio pubblicati in totale
== Storia ==
=== 1967-1970: dalle origini a ''Trespass'' ===
[[File:Charterhouse School, 2005.jpg|sinistra|miniatura|La Charterhouse School]]
Il nucleo originario del gruppo si formò
Già nel 1965-66 in due diverse ali dell'istituto si erano formati due gruppi: in una gli Anon, composti da [[Mike Rutherford]] (chitarra), Richard McPhail (voce), Rivers Jobe (basso) e Rob Tyrell (batteria); nell'altra i Garden Wall, con [[Tony Banks]] (pianoforte), [[Peter Gabriel]] (voce) e [[Chris Stewart (scrittore)|Chris Stewart]] (batteria); quest'ultima sezione era frequentata anche da [[Anthony Phillips]] (chitarra), di un anno più giovane, che ebbe occasione di suonare in entrambe le formazioni.<ref name="Gallo11">{{cita|Gallo|p. 11|cidGallo1}}.</ref> Dopo che McPhail e Tyrell ebbero lasciato il collegio, nel 1967 le due band si fusero in una sola, ancora senza nome, composta da Banks, Gabriel, Phillips, Rutherford e Stewart.<ref name="Gallo11" />
Dopo che McPhail e Tyrell ebbero lasciato il collegio, nel 1967 le due band si fusero in una, senza nome, composta da Banks, Gabriel, Phillips, Rutherford e Stewart. In aprile, presso uno studio amatoriale a [[Chiswick]],<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 296|cidGiammetti1}}.</ref> i cinque registrarono un demo di brani inediti, tra cui ''She Is Beautiful'', il primo in assoluto scritto da Banks e Gabriel.<ref name="McPhail">{{cita|McPhail|Kindle|cidMcphail}}.</ref> Questi ultimi anni dopo raccontarono come in questa fase si considerassero più «una cooperativa di autori» che un gruppo vero e proprio<ref>{{cita|Giammetti (2010)|4ª di copertina|cidGiammetti1}}.</ref> e che la loro idea fosse perciò scrivere per altri, piuttosto che incidere dischi a proprio nome.<ref>{{cita|Dodd|pp. 19-29|cidDodd}}.</ref>▼
▲
[[File:Jonathan King 2 Allan Warren.jpg|miniatura|[[Jonathan King]] nel 1969]]▼
In quel periodo tornò in visita alla Charterhouse l'ex allievo [[Jonathan King]], divenuto nel frattempo cantante – col singolo di successo ''Everyone's Gone to the Moon'' – e poi [[A&R]] per conto della [[Decca Records|Decca]] tramite le [[Editoria musicale|edizioni musicali]] JonJo Music da lui fondate assieme a Ken Jones e Joe Roncoroni nel 1965.<ref name="Gallo12">{{cita|Gallo|p. 12|cidGallo1}}.</ref> I membri del gruppo, troppo timidi per avvicinarlo, incaricarono un amico di consegnargli una copia del loro demo.<ref name="Gallo12"/> King, avendo colto buone potenzialità in alcuni brani, decise di proporne gli autori alla Decca: la loro minore età implicò la mediazione dei genitori e pertanto il contratto discografico – pensato inizialmente come di cinque anni – fu ridotto a un solo anno con opzione di rinnovo, il che si sarebbe rivelato decisivo per il futuro della band.<ref name="Gallo12"/> King ideò anche il nome Genesis, a indicare la "genesi" di un nuovo progetto e anche perché i diretti interessati nel frattempo non ne avevano ancora scelto uno.<ref name="McPhail"/>▼
▲[[File:Jonathan King 2 Allan Warren.jpg|miniatura|upright=0.8|[[Jonathan King]] nel 1969]]
Con l'appoggio economico della JonJo Music, nell’agosto del 1967 i cinque registrarono presso i Regent Studios di Londra una prima serie di brani che tuttavia King giudicò di scarso potenziale commerciale.<ref>{{cita|Dodd|p. 36|cidDodd}}.</ref><ref name="Gallo1-13">{{cita|Gallo|p. 13|cidGallo1}}.</ref> Il rifiuto indusse gli autori ad avvicinarsi ai gusti musicali del produttore imitando lo stile di artisti dal lui prediletti, come i [[Bee Gees]];<ref name="Gallo1-13"/> una nuova sessione di registrazione tenuta negli stessi studi a dicembre 1967 ebbe più fortuna e fruttò loro i primi due 45 giri: ''The Silent Sun/That's Me'' fu pubblicato il 2 febbraio 1968<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo=Genesis - The Silent Sun|accesso=2020-02-07|url=http://www.45cat.com/record/f12735}}</ref> e ''A Winter's Tale/One–Eyed Hound'' il 24 maggio seguente.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo=Genesis - A Winter's Tale|accesso=2020-02-07|url=http://www.45cat.com/record/f12775}}</ref> Nessuno dei due ottenne riscontri di vendite significativi, malgrado alcuni passaggi radiofonici quotidiani del primo da parte del [[disc jockey]] Kenny Everett dell'emittente pirata [[Radio Caroline]] e un paio di recensioni positive sul ''[[Melody Maker]]'' (a cura di [[Chris Welch]]) e su ''[[NME]]'';<ref name="Gallo9">{{cita|Gallo|pp. 13-14|cidGallo1}}.</ref> tuttavia tali risultati non scoraggiarono King, il quale si offrì di finanziare ai Genesis un intero album.<ref name="Gallo9"/>▼
▲In quel periodo tornò in visita alla Charterhouse l'ex
▲Con l'appoggio economico della JonJo
==== ''From Genesis to Revelation'' ====
Il produttore anzitutto chiese
▲Per vari mesi il gruppo non ebbe più notizie dei nastri incisi ad agosto, né da King né dalla Decca;<ref name="Gallo15"/> il produttore nel frattempo decise di aggiungervi arrangiamenti per archi e ottoni a cura di [[Arthur Greenslade]] e Lou Warburton, che conferirono al prodotto finale un'atmosfera più leziosa e tradizionale rispetto alle intenzioni degli autori i quali tuttavia ne furono informati solo quando ormai l'album stava per uscire.<ref name="Gallo15">{{cita|Gallo|p. 15|cidGallo1}}.</ref> La Decca infine pubblicò ''[[From Genesis to Revelation]]'' soltanto a marzo del 1969<ref>{{cita|Bowler & Dray|p. 21|cidBowler}}.</ref> senza promuoverlo in alcun modo né in radio né sulla stampa, il che, secondo il giudizio a posteriori dei diretti interessati, fu la prova che sia King che la casa discografica avevano già perso ogni interesse per il progetto.<ref name="Gallo15"/> All'epoca, del disco furono vendute solo 649 copie<ref>{{cita|Dodd|p. 52|cidDodd}}.</ref> e i rapporti fra la Decca e i Genesis terminarono di fatto dopo che, il 27 giugno, dall'album fu tratto il 45 giri ''Where the Sour Turns to Sweet/In Hiding''.<ref name="Gallo15"/><ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo=Genesis - Where The Sour Turns To Sweet|accesso=2020-02-07|url=http://www.45cat.com/record/f12949}}</ref> Jonathan Silver nel frattempo si era trasferito negli Stati Uniti per frequentare la [[Cornell University]] e anche gli altri, alla luce dello scarso successo dell'album, sospesero i progetti musicali per alcuni mesi.<ref>{{cita|Dodd|pp. 68-69|cidDodd}}.</ref> Nella seconda metà del 1969 tuttavia decisero di provare a divenire musicisti di professione e ripresero a comporre,<ref>{{cita|Gallo|p. 16|cidGallo1}}.</ref> cercando intanto un nuovo batterista fra gli annunci del ''[[Melody Maker]]'': a ottobre trovarono [[John Mayhew]], di qualche anno più anziano e, a differenza loro, già con diversi concerti all'attivo.<ref>{{cita|Dodd|p. 56|cidDodd}}.</ref>
==== ''Trespass'' ====▼
Dall'ottobre 1969 all'aprile 1970 i Genesis si ritirarono assieme a Wotton, località campestre vicino a [[Dorking]] nel Surrey, nel "Christmas Cottage" di proprietà dei genitori dell'ex compagno di scuola e di gruppo Richard McPhail, che per loro svolse anche il ruolo di cuoco, autista, fonico e tuttofare (
Il 9 gennaio 1970, presso gli studi televisivi della [[BBC]] a [[Shepherd's Bush]], i cinque registrarono
▲==== ''Trespass'' ====
▲A marzo 1970 i Genesis, tramite il loro agente Marcus Bicknell, ottennero una ''[[Residency show|residency]]'' di una sera alla settimana presso il Ronnie Scott's Jazz Club di [[Soho (Londra)|Soho]];<ref>{{cita|Gallo|p. 24|cidGallo1}}.</ref> qui furono notati dal produttore della [[Charisma Records|Charisma]] John Anthony, il quale a sua volta convinse il suo capo Tony Stratton-Smith a venire a sentirli nel locale londinese, situato a pochi passi da casa sua.<ref>{{cita|Dodd|p. 71|cidDodd}}.</ref> L'esibizione alla presenza di Stratton-Smith – che anni dopo Peter Gabriel avrebbe ricordato per il fatto che «c'era più gente sul palco che tra il pubblico»<ref name="box"/> – divenne di fatto un provino: poco dopo i cinque firmarono per la Charisma e ottennero un anticipo per la registrazione del loro secondo album, che ebbe luogo ai [[Trident Studios]] di Londra nel giugno 1970.<ref name="Gallo">{{cita|Gallo|p. 27|cidGallo1}}.</ref> ''[[Trespass (album)|Trespass]]'', prodotto dal gruppo assieme allo stesso John Anthony, sarebbe stato pubblicato il 23 ottobre.<ref name="Giammetti435">{{cita|Giammetti (2010)|p. 435|cidGiammetti1}}.</ref>
A registrazioni ultimate
▲A registrazioni ultimate e dopo un ultimo concerto a [[Haywards Heath]] il 18 luglio, Anthony Phillips decise di lasciare il gruppo per problemi di salute accompagnati da una crescente paura del palcoscenico.<ref name="Gallo"/> L'abbandono del chitarrista, fino ad allora una delle forze trainanti dei Genesis anche dal punto di vista compositivo,<ref name="box"/> fu un duro colpo per gli altri che si posero il dubbio se continuare o meno senza di lui.<ref name="McPhail"/> La decisione di proseguire portò con sé anche quella di sostituire John Mayhew con un batterista più propositivo sul piano degli arrangiamenti.<ref name="box"/>
Phillips dal 1977 in poi intraprese una prolifica carriera da solista incentrata esclusivamente su lavori in studio, gran parte dei quali strumentali.<ref name="Giammetti267">{{cita|Giammetti (2010)|p. 267|cidGiammetti1}}.</ref> Mayhew invece visse per un lungo periodo in [[Australia]] e [[Nuova Zelanda]] facendo perdere le proprie tracce<ref>{{cita|Gallo|p. 158|cidGallo1}}.</ref> e dal 1982 lasciò del tutto il mondo della musica;<ref>{{cita|Dodd|pp. 86-87|cidDodd}}.</ref> fu solo al suo rientro nel Regno Unito
=== 1971-1975: la prima formazione stabile e l'ascesa ===
==== ''Nursery Cryme'' ====
La nuova formazione comprendente sia Collins che Hackett
[[File:Le Orme e i Genesis 1973.jpg|sinistra|miniatura|I Genesis nel 1972 con il gruppo italiano Le Orme. Da sinistra, in piedi: [[Michi Dei Rossi]], Mike Rutherford, Steve Hackett, Peter Gabriel, Tony Banks; seduti: [[Tony Pagliuca|Toni Pagliuca]], [[Aldo Tagliapietra]], Phil Collins.]]
L'attività concertistica del gruppo proseguì incessante per tutta la prima metà del 1971, anche dopo un incidente avvenuto al Friars di [[Aylesbury]] il 19 giugno: durante il brano ''[[The Knife (Genesis)|The Knife]]'' che chiudeva il concerto, infatti, Gabriel spiccò un balzo dal palcoscenico verso il pubblico ma cadde malamente fratturandosi una caviglia; il cantante riuscì a onorare gli impegni seguenti esibendosi dapprima su una sedia a rotelle e poi appoggiato a una sorta di stampella improvvisata fatta con una scopa capovolta.<ref>{{cita|Gallo|p. 37|cidGallo1}}.</ref> In seguito, con Gabriel ancora convalescente, i cinque si dedicarono alla composizione presso la Luxford House, una villa del [[XVI secolo]] a [[Crowborough]] nell'[[East Sussex]] affittata per loro da Stratton-Smith,<ref>{{cita|Gallo|p. 38|cidGallo1}}.</ref> quindi in agosto tornarono ai Trident Studios per registrare il loro terzo album, di nuovo con John Anthony in veste di coproduttore.<ref name="Giammetti86">{{cita|Giammetti (2013)|p. 86|cidGiammetti2}}.</ref>
Il 12 novembre 1971<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.genesis-news.com/c-Genesis-Release-date-research-Nursery-Cryme-report--s865.html|titolo = Release Date Mystery (III). When was Nursery Cryme released? About the search for the right release date |autore = Peter Schütz |autore2 = Alex Sturm |accesso = 30 aprile 2023}}</ref> venne pubblicato ''[[Nursery Cryme]]'', nel quale brani come ''The Musical Box'' e ''The Fountain of Salmacis'' proseguivano nello stile già inaugurato con ''Trespass'' e definirono il suono del gruppo nella nuova formazione;<ref>{{cita|Giammetti (2013)|p. 82|cidGiammetti2}}.</ref> Hackett e Collins in particolare vi contribuirono scrivendo assieme il brano ''For Absent Friends'', cantato sul disco dallo stesso batterista, il quale si cimentò così per la prima volta nel ruolo di voce solista dei Genesis.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 133|cidGiammetti1}}.</ref> Nel Regno Unito, malgrado un'entusiastica nota promozionale firmata da [[Keith Emerson]], l'album non
==== ''Foxtrot'' e ''Genesis Live'' ====
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}}
Nel primo semestre del 1972 i Genesis continuarono ad alternare un'intensa attività dal vivo e la composizione di un nuovo disco, che si svolse per buona parte presso la Una Billings School of Dance di [[Shepherd's Bush]], a Londra.<ref>{{cita|Dodd|
''[[Foxtrot (album)|Foxtrot]]'', pubblicato il 15 settembre 1972,<ref name=micsmith>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.genesis-movement.org/Genesis%20Official%20Release%20Dates%20Online%20Version%20Rev%20E3%20(Oct%202022).pdf|titolo = Get 'Em Out By Friday. Genesis: The Official Release Dates 1968-78|autore = Mic Smith|data = maggio 2017|accesso = 28 settembre 2023}}</ref> segnò un primo significativo incremento di vendite rispetto ai primi due album incisi dai Genesis per la Charisma: dopo una settimana
Dal gennaio 1973 il gruppo riprese i concerti in Europa; in particolare, quello del 9 febbraio 1973 al Rainbow Theatre di Londra segnò il debutto di una serie di travestimenti di Gabriel, ispirati ai testi dei brani: un copricapo con ali di pipistrello in ''Watcher of the Skies'', una maschera da vecchio nel finale di ''The Musical Box'' e, durante ''Supper's Ready'', una maschera da fiore (''Willow Farm'') e una con forme geometriche (''Apocalypse in 9/8''); il direttore di produzione Adrian Selby inoltre ideò lunghi veli di stoffa bianca che dal soffitto pendevano fino a terra, nascondendo parte della strumentazione, e risaltavano alla luce di lampade ultraviolette assieme ai musicisti, anch'essi vestiti di bianco eccetto Gabriel.<ref name="Gallo4">{{cita|Gallo|p. 53|cidGallo1}}.</ref>
Alcune foto del concerto al Rainbow, scattate dal giornalista italiano [[Armando Gallo]] e dal fotografo statunitense Bob Gruen,<ref>Genesis – ''Genesis Live'' (LP, Charisma 1973) note di copertina</ref> divennero la copertina del primo album dal vivo del gruppo: ''[[Genesis Live]]'', pubblicato nel luglio del 1973 e tratto da due concerti tenuti
==== ''Selling England by the Pound'' ====
[[File:Peter Gabriel The Moonlight Knight (cropped).png|sinistra|miniatura|Peter Gabriel
Tra il maggio e il luglio del 1973, grazie anche all'uscita e al buon piazzamento in classifica di ''Genesis Live'', il gruppo poté prendersi una pausa dai concerti e dedicarsi alla composizione in tempi più diluiti del consueto.<ref name="box"/> La creazione del nuovo disco avvenne in buona parte in una
''[[Selling England by the Pound]]'' fu pubblicato il
Il 1973 si concluse per
Con l'arrivo del 1974, l'ex promoter Tony Smith divenne il nuovo manager dei Genesis, ruolo che avrebbe conservato per tutto il resto della loro carriera. Smith fra l'altro trovò il gruppo economicamente in difficoltà, poiché fino ad allora aveva accumulato con la casa discografica un debito di circa duecentomila sterline, che sarebbe stato colmato solo due anni dopo.<ref>{{cita|Gallo|pp. 62-64|cidGallo1}}.</ref>
In questo periodo lo spettacolo del gruppo raggiunse una sua prima completezza sia dal punto di vista musicale che visivo, grazie a nuovi travestimenti di Gabriel; un sondaggio indetto dalla rivista ''[[NME]]'' lo elesse migliore show dell'anno davanti a quelli di gruppi all'epoca molto più affermati come [[Yes]], [[Emerson, Lake & Palmer]], [[The Who]] e [[Pink Floyd]].<ref name="Gallo5"/>▼
La promozione di ''Selling England by the Pound'' proseguì in Europa nella prima metà del 1974; dal 3 al 6 febbraio il gruppo tornò in Italia, dove il nuovo album nel frattempo era arrivato ai primi posti in classifica, con quattro date che registrarono un'affluenza di pubblico mai raggiunta dal gruppo in Europa prima di allora.<ref>{{cita|Gallo|p. 64|cidGallo1}}.</ref>
▲In questo periodo lo spettacolo del gruppo raggiunse anche una sua prima completezza sia dal punto di vista musicale che visivo, grazie a nuovi travestimenti di Gabriel; un sondaggio indetto dalla rivista ''[[NME]]'' lo elesse migliore show dell'anno davanti a quelli di gruppi
==== ''The Lamb Lies Down on Broadway'' e l'abbandono di Gabriel ====
Nella seconda metà del 1974 i Genesis si lanciarono nell'impresa probabilmente più ambiziosa della loro carriera: un ''[[concept album]]'' basato interamente su un'unica storia: dopo aver scartato la proposta di Rutherford di ispirarsi
[[File:Peter Gabriel, April 1975.jpg|miniatura|Peter Gabriel nei panni di Rael durante il tour di ''The Lamb Lies Down on Broadway'', 1975.]]
Nello stesso periodo
''[[The Lamb Lies Down on Broadway]]'' uscì il 22 novembre 1974,<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.genesis-movement.org/Genesis%20Official%20Release%20Dates%20Online%20Version%20Rev%20E3%20(Oct%202022).pdf|titolo = Get 'Em Out By Friday. Genesis: The Official Release Dates 1968-78|autore = Mic Smith|data = maggio 2017|pp = 41-42|accesso = 28 settembre 2023}}</ref>
Il tour si concluse al Palais des Sports di [[Besançon]], in Francia, il 22 maggio 1975.<ref name="VHS">''Genesis - A History'' VHS, Virgin 1990</ref> L'uscita di Gabriel dal gruppo fu tenuta segreta sino al 16 agosto, quando la notizia
=== 1975-1977: da Collins frontman all'uscita di Hackett ===
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[[File:Bill Bruford in Groznjan 2009 1-2.jpg|miniatura|[[Bill Bruford]], ospite dei Genesis nel tour di ''[[A Trick of the Tail]]'' (1976)]]
All'avvicinarsi della scadenza per l'uscita del disco, il gruppo non aveva ancora scelto nessuno: fu allora che Collins decise di fare un tentativo di incidere tutte le voci; inaspettatamente sia per il gruppo che per lui stesso, il batterista riuscì a superare la prova anche nei brani più difficili e il quartetto decise così che l'album era completo.<ref name="Gallo7"/> ''[[A Trick of the Tail]]'' uscì nel febbraio 1976 e in breve tempo si affermò sia nel Regno Unito – dove arrivò al terzo posto in classifica – sia all'estero, consentendo fra l'altro ai Genesis di pareggiare il proprio bilancio economico dopo sette anni di carriera e smentire le previsioni di buona parte della stampa musicale che li aveva dati per finiti all'indomani della partenza di
Di fronte all'imminente ripresa dei concerti, i Genesis non avevano ancora accantonato l'idea di trovare un nuovo cantante, poiché davano per scontato che Collins avrebbe suonato la batteria e, malgrado egli fosse in grado di cantare da dietro i tamburi, erano coscienti di avere bisogno di un frontman;<ref name="box2"/> ben presto tuttavia Collins si convinse a guadagnare il centro del palco<ref name="box2">''[[Genesis 1976-1982]]'' CD/DVD (Virgin, 2007) - Interviste ai Genesis.</ref> e fu egli stesso a contattare [[Bill Bruford]], in precedenza batterista di [[Yes]] e [[King Crimson]], per sostituirlo nei brani cantati; Collins avrebbe comunque continuato a suonare
La nuova formazione provò dal 1° al 12 marzo 1976 presso l'ormai consueta Una Billings School di Londra quindi si trasferì a [[Dallas]], nel [[Texas]], per la produzione dello spettacolo dal vivo.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://thegenesisarchive.co.uk/the-a-trick-of-the-tail-tour/|titolo = The – A Trick of The Tail Tour|sito = The Genesis Archive|data = 20 marzo 1976|accesso=3 gennaio 2016}}</ref> Il tour di ''A Trick of the Tail'' debuttò il 26 marzo 1976 a [[London (Canada)|London]], città canadese dell'[[Ontario]].<ref name="Gallo7"/> A parte l'inevitabile apprensione dei primi momenti, Collins si adattò presto al ruolo di frontman,
==== ''Wind & Wuthering'' e ''Seconds Out'' ====
[[File:Steve Hackett 1977.jpg|miniatura|sinistra|[[Steve Hackett]], [[chitarrista]] dei Genesis dal 1970 al 1977]]
Nel settembre del 1976 i Genesis si ritirarono per tre settimane a registrare presso i Relight Studios di [[Hilvarenbeek]], nei [[Paesi Bassi]]: la scelta di incidere un album all'estero per la prima volta nella loro carriera fu dettata, secondo il racconto di Mike Rutherford, da ragioni fiscali.<ref>{{cita|Dodd|p. 177|cidDodd}}.</ref> La preparazione del disco fu segnata da frizioni fra Steve Hackett e il resto del gruppo, causate – secondo il chitarrista – dall'indisponibilità degli altri a lavorare su sue composizioni, come ad esempio il brano ''Please Don't Touch'', che egli avrebbe finito per includere, due anni più tardi, nell'[[Please Don't Touch|omonimo album]] come solista.<ref>{{cita|Dodd|p. 186|cidDodd}}.
L'ottavo lavoro in studio del gruppo, ''[[Wind & Wuthering]]'', fu pubblicato nel dicembre del 1976<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.loudersound.com/features/wind-wuthering-genesis-look-back-on-their-boldest-prog-statement|titolo=Wind & Wuthering|autore=Daryl Easlea|sito=Louder|accesso=7 febbraio 2020}}</ref> e, pur guadagnando le classifiche in vari paesi europei, negli Stati Uniti e in [[Nuova Zelanda]], complessivamente non riuscì a eguagliare le vendite di ''A Trick of the Tail''.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Genesis - Wind And Wuthering|accesso=2025-07-13|url=https://hitparade.ch/album/Genesis/Wind-And-Wuthering-6345}}</ref>
Per le tournée legate all'album, che partirono a gennaio 1977, i Genesis reclutarono il batterista statunitense [[Chester Thompson]] il quale – eccetto una pausa nel 1997-98 – avrebbe mantenuto il ruolo sino al 2007. Da quattro concerti tenuti a Parigi nel giugno del 1977 (tranne il brano ''The Cinema Show'', registrato l'anno prima con Bill Bruford)<ref>Genesis – ''Seconds Out'' (LP, Charisma 1977) note di copertina.</ref> il gruppo avrebbe tratto il doppio album dal vivo ''[[Seconds Out]]'', pubblicato in ottobre.<ref>{{Cita web|url=https://www.loudersound.com/features/genesis-seconds-out|titolo=Tony Banks revisits the classic Genesis live album Seconds Out|autore=Chris Roberts|sito=Prog Magazine|lingua=en|accesso=2020-02-07}}</ref>▼
▲Per le tournée legate all'album, che partirono a gennaio 1977, i Genesis reclutarono il batterista statunitense [[Chester Thompson]] il quale – eccetto una pausa nel 1997-98 – avrebbe mantenuto il ruolo sino al 2007. Da quattro concerti tenuti a Parigi nel giugno del 1977 (tranne il brano ''The Cinema Show'', registrato l'anno prima con Bill Bruford)<ref>Genesis – ''Seconds Out'' (LP, Charisma 1977) note di copertina.</ref> il gruppo avrebbe tratto il doppio album dal vivo ''[[Seconds Out]]'', pubblicato in ottobre.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.loudersound.com/features/genesis-seconds-out|titolo=Tony Banks revisits the classic Genesis live album Seconds Out|autore=Chris Roberts|sito=
Nel frattempo, il 20 maggio 1977 uscì l'EP ''[[Spot the Pigeon]]'' contenente tre brani scartati da ''Wind & Wuthering''; il brano ''Inside and Out'' in particolare avrebbe rappresentato l'ultimo contributo in studio di Steve Hackett nei Genesis, sia come chitarrista che come autore: durante i missaggi di ''Seconds Out'' Hackett decise infatti di lasciare il gruppo, che egli avvertiva ormai come un ostacolo alla sua creatività.<ref>{{cita|Gallo|pp. 107, 110|cidGallo1}}.</ref> Banks, Collins e Rutherford decisero di non rimpiazzarlo e proseguire come trio, almeno in studio: Rutherford da allora in poi si caricò delle parti sia di basso che di chitarra<ref>{{cita|Gallo|p. 113|cidGallo1}}.</ref> e tale formazione a tre era destinata a rimanere stabile sino al 1996.<ref name="linernotes">Note di copertina degli album in studio dei Genesis dal 1978 al 1991</ref>▼
▲Nel frattempo, il 20 maggio 1977 uscì l'EP ''[[Spot the Pigeon]]'' contenente tre brani scartati da ''Wind & Wuthering''; il brano ''Inside and Out'' in particolare avrebbe rappresentato l'ultimo contributo in studio di Steve Hackett nei Genesis, sia come chitarrista che come autore: durante i missaggi di ''Seconds Out'' Hackett decise infatti di lasciare il gruppo, che egli avvertiva ormai come un ostacolo alla sua creatività.<ref>{{cita|Gallo|pp. 107, 110|cidGallo1}}.</ref> Banks, Collins e Rutherford decisero di non rimpiazzarlo e di proseguire come trio, almeno in studio
Hackett proseguì in una lunga carriera come solista e, a partire dagli anni novanta, tornò ad affiancare al proprio repertorio vari brani da lui originariamente incisi con i Genesis, dedicando loro anche due album in studio intitolati ''[[Genesis Revisited]]'' (1996) e ''[[Genesis Revisited II]]'' (2012), registrati con la partecipazione di ospiti come [[Bill Bruford]], [[Chester Thompson]], [[John Wetton]], [[Jakko Jakszyk]] e [[Steven Wilson]].<ref>[[Steve Hackett]] - ''[[Genesis Revisited]]'' (CD, 1996) e ''[[Genesis Revisited II]]'' (CD, 2012) note di copertina.</ref>▼
▲Hackett proseguì in una lunga carriera
=== 1978-1996: il trio e l'apice del successo commerciale ===
==== ''...And Then There Were Three...'' ====
All'inizio del 1978, i tre membri rimasti tornarono ai Relight Studios per incidere l'album ''[[...And Then There Were Three...]]'', che
I tour legati all'album furono i più imponenti intrapresi fino ad allora dai Genesis: oltre a esibirsi di fronte a {{formatnum:100000}} persone al festival di [[Knebworth]] a giugno, e a totalizzarne {{formatnum:120000}} alla ''Fête de l'Humanité'' in Francia a settembre, a fine anno suonarono per la prima volta in [[Giappone]].<ref name="Gallo02">{{cita|Gallo|p. 116|cidGallo1}}.</ref> In queste tournée, fece la prima apparizione al loro fianco il chitarrista statunitense [[Daryl Stuermer]], anch'egli come Chester Thompson destinato a divenire elemento stabile nei concerti dei Genesis e in seguito collaboratore fisso anche di Collins come solista, sia in studio che dal vivo.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 289|cidGiammetti1}}.</ref>
Subito dopo i suddetti tour, nel dicembre 1978, Collins raggiunse la moglie e il figlio a [[Vancouver]] in [[Canada]]<ref>{{cita|Gallo|p. 121|cidGallo1}}.</ref> nel tentativo di salvare il suo primo matrimonio e comunicò ai suoi due colleghi che sarebbe rimasto nei Genesis soltanto se avessero trovato il modo di proseguire malgrado la distanza.<ref name="box2"/> I tre si presero quindi una pausa durante la quale Banks e Rutherford lavorarono ai rispettivi primi lavori solisti: ''[[A Curious Feeling]]'' di Banks vide la luce l'8 ottobre 1979 e ''[[Smallcreep's Day]]'' di Rutherford il 15 febbraio 1980.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.anthonyphillips.co.uk/discography/smallcreeps.htm|titolo = Smallcreep's Day|
==== ''Duke'' ====
[[File:Genesis, Duke Tour c. 1980.jpg|miniatura|Concerto dei Genesis a [[Liverpool]] nel 1980; da sinistra: Daryl Stuermer, Chester Thompson e Mike Rutherford]]
''Duke'' fu il primo disco dei Genesis a raggiungere la prima posizione nella [[Official Albums Chart]], il 5 aprile 1980; Il singolo ''[[Turn It On Again]]'' tratto dall'album rimase otto settimane nelle classifiche spingendosi fino all'ottavo posto;<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 384|cidGiammetti1}}.</ref> il gruppo avrebbe inserito il brano regolarmente nella scaletta di tutti i concerti dal 1980 al
A febbraio del 1981 anche Phil Collins pubblicò il suo primo album da solista, ''[[Face Value]]'', contenente brani scritti nel 1979 durante la pausa dal gruppo: il disco, trainato dal singolo ''[[In the Air Tonight (Phil Collins)|In the Air Tonight]]'',
==== ''Abacab'' e ''Three Sides Live'' ====
Poco dopo la fine del tour del 1980 i Genesis acquistarono Fisher Lane Farm, una cascina rurale situata a Chiddingfold nel Surrey, che convertirono dapprima in sala prove quindi in studio di registrazione, nel quale da allora in avanti sarebbero stati prodotti tutti gli album del gruppo e gran parte dei lavori dei tre come solisti.<ref>{{Cita web|url=https://thegenesisarchive.co.uk/studio-the-farm-fisher-lane-farm-chiddingfold/|titolo=Fisher Lane Farm – Chiddingfold|sito=The Genesis Archive|data=
{{Approfondimento
|allineamento =
|larghezza =
|titolo = ''Six of the Best''
|dim-testo = 95%
|contenuto = Il 2 ottobre 1982 Peter Gabriel tornò sul palco con gli ex compagni presso il [[National Bowl]] di [[Milton Keynes]]. L'evento, intitolato: ''Six of the Best'' per evitare l'uso del nome Genesis, fu allestito assieme a Tony Smith, manager sia del gruppo che di Gabriel, per aiutare il cantante a colmare un passivo finanziario conseguito alla prima edizione del [[Womad|WOMAD Festival]], da lui stesso organizzata a luglio.<ref name="VHS"/> Steve Hackett, che si trovava in [[
}}
Il 14 settembre 1981 il gruppo pubblicò l'undicesimo album ''[[Abacab]]'', caratterizzato dalla ricerca di un stile più accessibile rispetto ai lavori precedenti e più in generale dalla dichiarata volontà di creare una netta discontinuità con il passato, a partire dalla produzione fino alla copertina stessa.<ref name="box2"
Il 21 maggio 1982 uscì, solo nel Regno Unito, l'EP ''[[3×3]]'' contenente tre brani inediti tratti dalle sedute di registrazione di ''Abacab'' tra cui ''[[Paperlate]]'', l'altro brano realizzato con i Phenix Horns: L'EP raggiunse la decima posizione della [[Official Singles Chart]] il 22 maggio 1982.<ref>{{Cita web|url=https://www.officialcharts.com/search/singles/3-x-3-(ep)/|lingua = en|titolo=Genesis - ''3x3''}}</ref>
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==== ''Genesis'' (1983) ====
Tra il 1982 e il 1983 i tre membri dei Genesis lavorarono ai rispettivi album come solisti: il 7 settembre 1982 uscì ''[[Acting Very Strange]]'' di Rutherford, il 1º novembre 1982 fu la volta di ''[[Hello, I Must Be Going!]]'' di Collins e, nel giugno 1983 Banks pubblicò ''[[The Fugitive (album)|The Fugitive]]''.<ref>{{Allmusic|album|mw0000650001|Hello, I Must Be Going!|accesso = 9 febbraio 2020}}</ref><ref>Tony Banks - The Fugitive (CD, Esoteric Recordings 2016) – retro copertina</ref><ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.officialcharts.com/search/albums/acting%20very%20strange/|titolo = Acting Very Strange|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 10 febbraio 2020}}</ref> Nel 1983 il gruppo si riunì alla Farm per comporre un nuovo disco, partendo da zero e basandosi interamente su improvvisazioni poi rifinite e strutturate in un secondo momento: il dodicesimo album in studio, intitolato semplicemente ''[[Genesis (Genesis)|Genesis]]'', fu pubblicato il 3 ottobre.<ref name="box3"
I due anni seguenti videro i tre di nuovo impegnati nelle rispettive carriere soliste: a gennaio 1985 fu pubblicato ''[[No Jacket Required]]'' di Collins; Rutherford fondò il gruppo [[Mike + The Mechanics]] il cui [[Mike + The Mechanics (album)|album omonimo]] di debutto uscì nell'ottobre del 1985; Banks infine raccolse due colonne sonore da lui scritte nell'album ''[[Soundtracks (Tony Banks)|Soundtracks]]'', pubblicato a marzo del 1986.
==== ''Invisible Touch'' ====
All'inizio del 1985 Collins smentì pubblicamente le voci di uno scioglimento dei Genesis, annunciando di avere già in programma con loro la registrazione di un disco per la fine dell'anno e una tournée a seguire.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-news/phil-collins-beats-the-odds-247828/|titolo=Phil Collins Beats The Odds|autore=Rob Hoerburger|sito=Rolling Stone|data=23 maggio 1985|lingua=en|accesso=10 ottobre 2019}}</ref> Il gruppo lavorò al nuovo album tra l'ottobre 1985 e il febbraio 1986.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://thegenesisarchive.co.uk/press-kit-genesis-invisible-touch-atlantic-records-2nd-june/|titolo=Press kit – GENESIS – Invisible Touch – Atlantic Records – 2nd June|data=2 giugno 1986|accesso=25 aprile 2019}} cliccare sull'immagine per sfogliare il comunicato stampa.</ref> Il 9 giugno 1986 uscì ''[[Invisible Touch]]'', contenente cinque singoli: ''[[Invisible Touch (singolo)|Invisible Touch]]'', ''[[Tonight, Tonight, Tonight (Genesis)|Tonight, Tonight, Tonight]]'', ''[[Land of Confusion]]'', ''[[In Too Deep (Genesis)|In Too Deep]]'' e ''[[Throwing It All Away]]'' dai quali furono tratti video musicali, poi raccolti assieme a quello del brano ''[[Anything She Does]]'' in un [[home video]] dal titolo ''Visible Touch'';<ref>Genesis – ''Visible Touch'' (VHS, Laserdisc – Virgin 1987)</ref> le rimanenti due tracce dell'album, il lungo brano ''Domino'' e lo strumentale ''The Brazilian'', quest'ultimo incluso anche nella colonna sonora del film di animazione ''[[Quando soffia il vento (film 1986)|Quando soffia il vento]]'' di [[Jimmy Murakami]], richiamano alla memoria lo stile dei primi album, seppur rivisitato con sonorità tipiche degli anni ottanta.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|pp. 89-91, 335|cidGiammetti1}}.</ref> L'album segnò l'apice commerciale dei Genesis, divenendo in seguito
Il 1987 vide il tour mondiale legato a ''Invisible Touch''. I quattro concerti finali, tenuti dal gruppo allo [[Wembley Stadium (1923)|stadio di Wembley]] a Londra dal 1º al 4 luglio, registrarono il tutto esaurito con un'affluenza complessiva di circa {{formatnum:300000}} spettatori; Tony Banks li indicò in seguito come la vetta assoluta del successo dei Genesis.<ref>{{cita|Dodd|p. 287|cidDodd}}.</ref> Da uno di essi la [[Virgin Records|Virgin]] trasse il [[VHS]] ''Invisible Touch Tour'' (1988) in seguito edito in DVD con il titolo ''[[Live at Wembley Stadium (Genesis)|Live at Wembley Stadium]]'' (2003).
==== ''We Can't Dance'' e ''The Way We Walk'' ====
[[File:Genesis (UK).jpg|miniatura|I Genesis nel 1991. Da sinistra: Tony Banks, Phil Collins, Mike Rutherford]]
Seguì una pausa di circa quattro anni, durante la quale Rutherford fu nuovamente impegnato con [[Mike + The Mechanics]], Collins pubblicò ''[[...But Seriously]]'' (1989) e Banks i due album ''[[Bankstatement]]'' (1989) e ''[[Still (Tony Banks)|Still]]'' (1991); l'unica apparizione dal vivo dei
Tra marzo e settembre 1991 i Genesis tornarono alla Farm per comporre un nuovo album con la coproduzione di Nick Davis:<ref>Genesis – ''We Can't Dance'' (CD, Virgin 1991) – note di copertina.</ref> il 28 ottobre 1991 uscì ''[[We Can't Dance]]'', che nel Regno Unito esordì direttamente al primo posto in classifica e negli Stati Uniti avrebbe ottenuto quattro dischi di platino.<ref name="RIAA"/> Dall'album furono tratti i singoli ''[[No Son of Mine (Genesis)|No Son of Mine]]'', ''[[I Can't Dance (Genesis)|I Can't Dance]]'', ''[[Jesus He Knows Me]]'', ''[[Hold on My Heart]]'' e ''[[Tell Me Why (Genesis)|Tell Me Why]]'', tutti supportati dai relativi video musicali.<ref name="TVS"/>
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==== ''Calling All Stations'' ====
Nel 1996 Phil Collins decise di lasciare temporaneamente la band per concentrarsi
[[File:Rayatlemingtonspa.jpg|miniatura|sinistra|Ray Wilson, cantante dei Genesis nel periodo 1996-1999]]
Banks e Rutherford in seguito scelsero il cantante scozzese [[Ray Wilson (cantante)|Ray Wilson]], già frontman nel gruppo [[Stiltskin]].<ref>{{cita|Dodd|p. 310|cidDodd}}.</ref> Con questi anche in veste di coautore su tre brani e con i batteristi [[turnista|turnisti]] [[Nick D'Virgilio]] ([[Spock's Beard]]) e Nir Zidkyahu, i Genesis registrarono l'album ''[[Calling All Stations]]'' che, pur ottenendo un buon successo nel Regno Unito e nel resto d'Europa, non ebbe un grosso riscontro negli Stati Uniti dove invece il gruppo puntava.<ref>{{cita|Dodd|p. 320|cidDodd}}.</ref> Dal disco furono estratti i singoli ''[[Congo (singolo)|Congo]]'', ''[[Shipwrecked (singolo)|Shipwrecked]]'' e ''[[Not About Us]]''.<ref name="TVS"/> Seguì un tour europeo tra
In un'intervista del 2007 al quotidiano ''[[The Scotsman]]'', Wilson raccontò che al termine del suddetto tour europeo i Genesis gli parvero intenzionati a proseguire l'attività e che da contratto egli avrebbe dovuto comunque registrare con loro un altro album, ma non ricevette più notizie fino al 1999, quando il manager Tony Smith gli comunicò la decisione di Banks e Rutherford di sospendere a tempo indeterminato produzioni inedite a nome Genesis.<ref>{{Cita web|url=https://www.scotsman.com/lifestyle/culture/music/rocker-ray-s-life-begins-after-genesis-1-1202189|titolo=Rocker Ray's life begins after Genesis|lingua=en|accesso=28 dicembre 2018}}</ref>
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==== Pubblicazioni antologiche (1998-2000) ====
Nel 1998 Banks, Collins, Gabriel, Hackett e Rutherford collaborarono con la [[Virgin Records|Virgin]] alla compilazione di un [[Cofanetto (imballaggio)|cofanetto]] CD contenente brani dal vivo e inediti in studio del periodo 1967-1975: in particolare, sui nastri originali registrati dal vivo durante i tour di ''Selling England by the Pound'' (Londra, 20 ottobre 1973) e ''The Lamb Lies Down on Broadway'' (Los Angeles, 24 gennaio 1975), che costituirono la fonte di buona parte della raccolta, Gabriel incise di nuovo quasi tutte le parti vocali e Hackett sostituì alcune parti di chitarra.<ref>''Genesis Archive 1967-75'' (4CD, Virgin 1998) – note di copertina</ref> La raccolta, intitolata ''[[Genesis Archive 1967-75]]'' uscì il 22 giugno 1998. I cinque più Anthony Phillips e Jonathan Silver furono intervistati per un documentario televisivo legato alla pubblicazione e curato della rete statunitense [[VH1]] nel quale tutti e sette comparirono assieme, riuniti per un servizio fotografico a [[Aeroporto di Londra-Heathrow|Heathrow]];<ref>{{Cita web|url=http://www.anthonyphillips.co.uk/faq.htm#two|titolo=Anthony Phillips: Frequently Asked Questions|lingua = en|accesso=13 febbraio 2019}}</ref> nella produzione fu coinvolto anche Ray Wilson, come voce narrante.<ref>{{Cita web|url=https://thegenesisarchive.co.uk/vh1-classic-archive-1-documentary-narrated-by-ray-wilson/|titolo=VH1 Classic Archive 1 Documentary – Narrated by Ray Wilson|data=1º maggio 1998|lingua=en|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>
Nel 1999 Banks, Collins, Gabriel, Hackett e Rutherford contribuirono a distanza, senza incontrarsi,<ref name="Audioholics">{{Cita web|lingua = en|url = https://www.audioholics.com/music-reviews/interview-with-former-genesis-guitarist-steve-hackett-1|titolo = Interview with Former Genesis Guitarist Steve Hackett|autore = Gene DellaSala|sito = Audioholics|data = 24 gennaio 2007|accesso = 16 novembre 2019}}</ref> alla realizzazione di ''[[The Carpet Crawlers|The Carpet Crawlers 1999]]'', nuova versione dell'omonimo brano tratto da ''The Lamb Lies Down on Broadway'' prodotta da [[Trevor Horn]] e pubblicata il 26 ottobre nella raccolta ''[[Turn It On Again: The Hits]]''. Il 21 settembre 2000 Phil Collins tornò a esibirsi dal vivo assieme ai Genesis che, nell'inedita formazione Banks/Collins/Rutherford/Stuermer, tennero un'esibizione di circa quindici minuti con due chitarre acustiche, percussioni, voce e sintetizzatore, in occasione della cerimonia di assegnazione del ''Peter Grant MMF Award'' al loro manager Tony Smith.<ref>{{Cita web|url=https://www.genesisfan.net/genesis/genesis-archive/last-nights-reunion|titolo=Last Night's Reunion|autore=GenesisFan|lingua=en|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> Il 6 novembre dello stesso anno la Virgin pubblicò un secondo cofanetto antologico, intitolato ''[[Genesis Archive 2: 1976-1992|Genesis Archive #2 1976-1992]]'', incentrato sul periodo con Collins cantante solista.
==== ''Turn It On Again: The Tour'' ====
[[File:Genesis circo massimo1407072.jpg|miniatura|Concerto dei Genesis al [[Circo Massimo]] di [[Roma]], 14 luglio 2007]]
Dopo alcuni anni di incertezza,<ref>{{cita|Dodd|p. 335|cidDodd}}.</ref> nel 2005 Banks, Collins e Rutherford tornarono a prendere in considerazione un ritorno su larga scala dei Genesis e Il 20 novembre incontrarono Gabriel, Hackett e Tony Smith a [[Glasgow]], dove faceva tappa il tour solista di Collins, per discutere l'idea di riproporre dal vivo ''The Lamb Lies Down on Broadway'' nella formazione originale: l'incontro fu tuttavia infruttuoso, a causa soprattutto dell'incertezza di Gabriel a dare la propria disponibilità per un lungo periodo;<ref>{{cita|Dodd|pp. 162-163|cidDodd}}.</ref> anche il coinvolgimento di Hackett a quel punto divenne superfluo<ref name="Audioholics" Trascorse ancora circa un anno, durante il quale Collins fu impegnato a comporre nuovi brani per il [[musical]] ''Tarzan''<ref name="Dodd01"
Nel 2007 tutti i componenti le varie formazioni dei Genesis dal 1970 al 1998, eccetto John Mayhew, commentarono separatamente la storia del gruppo in interviste filmate che furono poi incluse in tre cofanetti CD/DVD, pubblicati dalla Virgin tra il 2007 e il 2008 e contenenti le edizioni rimasterizzate degli album dal 1970 al 1997, più vari inediti.<ref name="box"
Lo stesso anno i cinque membri della formazione 1971-75 figurarono anche autori di una sorta di autobiografia collettiva tratta da interviste di Philip Dodd e intitolata ''Genesis, Chapter & Verse'', che fu pubblicata a settembre del 2007; al libro contribuirono in misura minore anche tutti gli altri ex membri Anthony Phillips, Chris Stewart, Jonathan Silver, John Mayhew e Ray Wilson, i collaboratori Bill Bruford, Chester Thompson e Daryl Stuermer nonché altre figure legate a vario titolo alla storia del gruppo come Richard McPhail, il manager Tony Smith e [[Ahmet Ertegün]].<ref>{{Cita libro|nome=Philip|cognome=Dodd|nome2=Genesis|titolo=Genesis : chapter & verse|url=https://www.worldcat.org/oclc/154806781|lingua = en|accesso=
=== Anni 2010-2022: la tournée di addio e il ritiro dalle scene ===
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==== ''The Last Domino? Tour'' ====
[[File:GenesisO2260322 (33 of 42) (51963769225).jpg|sinistra|miniatura|upright=1.1|I Genesis (da sinistra: Mike Rutherford, Phil Collins, Tony Banks) salutano il pubblico
Nel corso del 2017 sia Banks che Rutherford si dissero favorevoli a un ritorno dei Genesis nella formazione a tre con Collins e confermarono entrambi alla stampa di essere in buoni rapporti personali sia tra loro che con il frontman; tuttavia in tali interviste i due non si spinsero oltre la semplice ipotesi.<ref>{{Cita web|url=http://ultimateclassicrock.com/mike-rutherford-interview-2017/|titolo=Mike Rutherford Talks New Music, Reuniting With Phil Collins and More: Exclusive Interview|autore=Matt Wardlaw|sito=Ultimate Classic Rock|lingua=en|accesso=11 gennaio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.horizonsradio.it/2018/01/25/tony-banks-reunion/|titolo=Genesis, Tony Banks: "Una reunion a tre? Sarebbe divertente"|autore=horizonsradio.it|sito=Horizons Radio|data=25 gennaio 2018|accesso=11 gennaio 2019}}</ref> Nell'agosto 2018 Collins, nel frattempo tornato a esibirsi dal vivo dopo un'assenza dalle scene durata dieci anni, dichiarò a sua volta la sua disponibilità a tornare a lavorare con i due colleghi, ipotizzando inoltre il coinvolgimento di suo figlio Nicholas, già batterista della sua band come solista.<ref>{{Cita web|url = https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/i-genesis-potrebbero-riunirsi/424251/|titolo = I Genesis potrebbero riunirsi|sito = Rolling Stone Italia|data = 16 agosto 2018|accesso = 8 gennaio 2019}}</ref> Il 4 marzo 2020 i tre, ospiti della trasmissione radiofonica ''The Zoe Ball Breakfast Show'' in onda sulla [[BBC Two|BBC 2,]] annunciarono una nuova tournée del Regno Unito per novembre-dicembre 2020 con una formazione comprendente Daryl Stuermer alle chitarre e appunto Nicholas Collins alla batteria.<ref name="Mirror" /> La tournée, dal titolo: ''[[The Last Domino? Tour]]'' e abbinata all'[[The Last Domino?|omonima raccolta]] antologica, fu poi posticipata a causa della [[pandemia di COVID-19]] dapprima all'aprile 2021 quindi ulteriormente tra il 20 settembre e il 13 ottobre di quell'anno.<ref name="TLD">{{Cita web|lingua=en|url=https://www.genesis-music.com|titolo=Genesis - The Last Domino? Tour|sito=Genesis|accesso=4 marzo 2020}}</ref> Nel frattempo il gruppo aveva aggiunto una serie di date in America del Nord per novembre-dicembre e un'ultima ''tranche'' in Europa a marzo del 2022.<ref name="TLD" />
== Stile musicale ==
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Hackett, anch'egli autore, condivideva con gli altri la passione per i primi [[King Crimson]], che aveva visto dal vivo al [[Marquee Club]] nel 1969 rimanendone favorevolmente impressionato.<ref>{{Cita libro|autore=Sid Smith|titolo=In the Court of King Crimson|url=https://www.worldcat.org/oclc/47118764|lingua = en|accesso=22 luglio 2018|data=2001|editore=Helter Skelter|OCLC=47118764|ISBN=1-900924-26-9}}</ref> Fu dietro sua insistenza che nel 1971 il gruppo acquistò di seconda mano, proprio dai King Crimson, il primo [[mellotron]], strumento le cui timbriche caratterizzarono in modo significativo la musica del gruppo almeno sino al 1976.<ref name="box"/> L'apporto compositivo di Hackett nei Genesis denota anche influenze dalla musica classica, specie in brani per sola chitarra come ''Horizons'' (da ''Foxtrot'', 1972) o l'introduzione di ''Blood on the Rooftops'' (da ''Wind & Wuthering'', 1976); quest'ultimo aspetto è ampiamente riscontrabile anche nella successiva carriera solista del chitarrista.<ref name="box"/>
Collins, fin dall'adolescenza appassionato di [[musica afroamericana]] e in particolare della [[Motown]], in un primo tempo contribuì soprattutto all'arrangiamento dei brani, inserendovi spunti derivati dal [[jazz]] o dalla [[Fusion (genere musicale)|fusion]], con riferimenti come [[Weather Report]] e [[Frank Zappa]], ad esempio nell'uso dei tempi dispari o, a partire dal 1976, con i duetti di batteria nelle parti strumentali in concerto.<ref name="box"/> Collins maturò una vena compositiva vera e propria solo a partire dagli anni ottanta,<ref name="box2"/> più o meno in coincidenza con l'inizio della sua carriera da solista e dopo che i Genesis erano divenuti un trio. Lo stile semplice e diretto che decretò la sua fortuna commerciale come autore è inevitabilmente presente anche nei brani che egli scrisse per il gruppo, come ''Misunderstanding'', ''Please Don't Ask'' e ''Man on the Corner''.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|pp. 235, 241-242, 275 |cidGiammetti1}}.</ref>
A partire dalla fine degli anni settanta, la musica dei Genesis fu caratterizzata dall'uso preponderante di sonorità elettroniche a spese di strumenti come il pianoforte o la chitarra acustica, al contrario molto presenti fino ad allora. Inoltre, le mutate esigenze del mercato discografico indussero il gruppo a ridurre gradualmente le composizioni più lunghe e complesse tipiche dei primi album in favore di brani più concisi e accessibili, il che portò la critica in alcuni casi a parlare di "svolta pop",<ref name="OR12"/> complice anche il fatto che tale fase coincise con l'apice del successo commerciale. In tutti i dischi del periodo sono comunque presenti anche brani di respiro più ampio, alcuni dei quali quasi interamente strumentali come ''Duke's Travels/Duke's End'' (1980) o ''Second Home by the Sea'' (1983), vicini in tal senso allo stile iniziale, anche se con sonorità aggiornate.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 102|cidGiammetti1}}.</ref> Essi, così come gli estratti dal repertorio degli anni settanta, trovarono posto frequentemente anche nelle scalette dei concerti.<ref name="box"/> Gli stessi Genesis peraltro rimarcarono come, specie nella fase di maggior popolarità, la dimensione ''live'' rappresentasse meglio il loro stile e le loro reali capacità rispetto alla produzione in studio.<ref name="box"/>
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== Formazione ==
;Ultima
* [[Tony Banks]] – [[Tastiera elettronica|
* [[Mike Rutherford]] – [[Basso elettrico|basso]], [[chitarra]] (1967-1998, 2006-2007, 2020-2022)
* [[Phil Collins]] – [[Canto|voce]] (1975-1996, 2006-2007, 2020-2022), [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] (1970-1996, 2006-2007)
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* Mick Barnard – chitarra (dal vivo, 1970)
* Ronnie Caryl – chitarra (dal vivo, 1970)
*
* [[Bill Bruford]] – batteria (dal vivo, 1976)
* Anthony Drennan – chitarra e basso (dal vivo, 1997-1998)
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* Nir Zidkyahu – batteria (in studio e dal vivo, 1996-1998)
=== Cronologia ===
{{Timeline Genesis}}
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* [[Tony Banks]]
==
{{interprogetto}}
==
* {{Collegamenti esterni}}
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