Alberto Quadrelli: differenze tra le versioni
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{{W|santi|marzo 2024}}
{{Vescovo
|nome = Alberto Quadrelli
|immagine = Sant’Alberto Quadrelli.jpg
|stemma = Template-Bishop.svg
|chiesa = cattolica
|nato = [[1103]] a [[Rivolta d'Adda|Rivolta]]
|consacrato = [[1168]]
|ruoliricoperti = [[Vescovo]] di [[Diocesi di Lodi|Lodi]] <small>(1168-1173)</small>
|deceduto = 4 luglio [[1173]] a [[Lodi]]
}}
{{Santo
|nome= Sant'Alberto Quadrelli
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|note= Vescovo
|nato= [[Rivolta d'Adda|Rivolta
|morto= [[Lodi]],
|venerato da= Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
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|ricorrenza=
|attributi= mitria e bastone pastorale
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}}
{{Bio
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|Cognome = Quadrelli
|Sesso = M
|LuogoNascita = Rivolta
|LuogoNascitaLink = Rivolta d'Adda
|GiornoMeseNascita =
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}}
==Biografia
Nato nel 1103 a [[Rivolta d'Adda|Rivolta]] nella parrocchia di [[Gera d'Adda|Ghiaia d'Adda]], facente allora parte del contato e del [[Diocesi di Bergamo|vescovado di Bergamo]]<ref>{{cita|Ronchetti|II, p. 85, 101, 112-113}}.</ref>, che passò poi alla [[Diocesi di Cremona]]<ref>Lettera di G.B. Rossoni del 4 aprile 1786, Prevosto di [[Rivolta d'Adda]]).</ref> Ne divenne parroco e, nel 1143, prevosto di Rivolta d'Adda, conosciuta nel medioevo come Ripalta Sicca<ref>{{cita|Vignati|p. 10 ed in particolare capitolo 1, nota 2, che riporta il testo della conferma dei privilegi di prevosto in possesso della [[Chiesa di Santa Maria Assunta e San Sigismondo|basilica di San Sigismondo]], da parte di papa Lucio II}}.</ref>, dove rimarrà per 25 anni.
[[Papa Lucio II]], con bolla del 3 aprile 1144, gli ha confermato i suoi privilegi, per via della sua opera contro gli scismatici, tutti i privilegi e il possesso della basilica<ref group=N>{{citazione|Lucio vescovo, servo dei servi di Dio. Ai diletti figli Alberto preposto e ai suoi confratelli professanti vita regolare nella Chiesa di Maria Santa Genitrice di Dio e di San Sigismondo presso il castello di Rivolta, tanto presenti che futuri in perpetuo […] noi accondiscendiamo benignamente alle vostre suppliche e […] riconfermiamo che la Chiesa della Beata Gentrice di Dio, e di San Sigismondo, nella quale attendete al servizio divino, è sotto la tutela del Beato Pietro e sotto il dominio della Sede Apostolica.}}</ref>.
Ronchetti su di lui scrisse: {{citazione|[…] [I lodigiani] elessero per loro vescovo Alberto Preposto di Rivolta uomo saggio e pio, che trovavasi in quel tempo a Bergamo sua patria. Lasciate appena terminare le sante feste di Pasqua, gli abati di Lodi, il prevosto, i canonici, molti del clero e del popolo, il magistrato civile e di guerra, con molta soldatesca usciti da Lodi vennero a dirittura a Bergamo a levare il novello eletto Pastore, e il di appresso il condussero a Lodi con solennissima pompa. Ne festeggiò quella città con pubblica allegrezza l'entrata, e la notte tutta andò a festa in fuochi, luminarie e suoni da tutte le torri. Le vie pubbliche addobbate pomposamente, e a luogo a luogo cori di musici, e di fanciulli, che a Dio cantavano laudi, e con grida di giubilo celebravano il nome del loro Pastore. Sin quì il Morena istorico Lodigiano. Queste allegrezze volontieri ho descritte, sì perché trattasi di una solennissima legazione de' Lodigiani spedita a Bergamo, si perché questo vescovo, che per le sue rare virtù ha meritato l'onor degli altari, fu nostro concittadino<ref name="112-113Ronchetti">{{cita|Ronchetti|II, pp. 112-113}}.</ref>}}
Fu consacrato nell'aprile 1168, nella nuova Lodi, ricostruita dopo la distruzione della vecchia da parte di [[Barbarossa]]. Tale nomina era volta a contrapporlo ad Alberico Merlin, fino a quel momento riconosciuto dagli abitanti e nominato vescovo dall'[[antipapa Pasquale III]], alleato contro papa Alessandro III di Federico Barbarossa, ancora vivente all'epoca<ref name="112-113Ronchetti" /><ref>{{cita|Muratori|p. 1161|citazione=''virum honestum et sapientem atque religiosum, et bonis moribus valde imbutum ac Deum valde diligentem et in omnibus timentem}}.</ref>.
L'11 giugno 1169 promosse l'investitura della chiesa di San Bassiano a [[Pianengo]]<ref>{{Cita|Vignati|pp. 27-29}}.</ref>. Nello stesso anno, assieme al vescovo di Milano, promosse la protezione di due conventi di monache della regola di San Benedetto<ref>{{cita|Vignati|p. 30}}.</ref>.
Il 21 marzo 1171 guarì una donna oppressa dal maligno, nello stesso luogo in cui giacevano le spoglie mortali di San Giuliano che vennero traslate nel [[Duomo di Lodi|basilica cattedrale della Vergine Assunta]] e poste dietro l'altar maggiore della parte sotterranea.
L'ultimo atto in cui nella nota cronologica è nominato vescovo è del 10 novembre 1172<ref>{{Cita|Vignati|p. 38}}.</ref>. Si hanno anche altri atti notarili posti in essere all'epoca in cui sant'Alberto Quadrelli era ancora vescovo laudicense, ma che presero efficacia dopo la nomina del suo successore, Alberico dal Corno, fissando la morte del vescovo nel 1173<ref name=Treccani>{{Treccani|sant-alberto-quadrelli_(Enciclopedia-Italiana)/|ALBERTO Quadrelli, sant'|accesso=5 settembre 2024/>}}.</ref><ref>{{Cita|Vignati|p. 39, 47-48}}.</ref>. Tuttavia gli storici non sono concordi circa la data di morte di sant'Alberto Quadrelli: una versione registra che prese parte al III Concilio Lateranense (5, 7 e 19 marzo 1179), e morì il 4 luglio 1179 (appena tornato dal [[Concilio Lateranense III|concilio lateranense]]) in fama di santità per le sue virtù<ref>{{cita|Ughelli}}.</ref>, altri nel 1177<ref>{{cita web|url=https://www.santiebeati.it/dettaglio/92714|titolo=Sant'Alberto Quadrelli da Rivolta|editore=santiebeati.it|accesso=6 settembre 2024}}</ref>, altri dandogli invece trent'anni di vita vescovile<ref>{{cita libro|autore=Filippo Ferrari|titolo=Catalogus sanctorum Italiæ|città=Milano|anno=1613}}</ref>
Si distinse non solo per la carità e l'aiuto ai poveri<ref>{{non chiaro|1=l{{'}}''Enchiridon rerum Laudentium''|2=che libro è?}}</ref>, ma anche nella formazione del clero dopo gli eventi scismatici, come la fondazione nel 1173 di una confraternita sacerdotale, il Consorzio del Clero,<ref>{{cita|Vignati|p. 45}}.</ref> abolito nel 1786<ref>{{cita libro|titolo=Dizionario storico geografico del lodigiano|autore=Giovanni Agnelli|editore=Tipografia editrice della Pace|anno=1886|citazione=[…] il Consorzio del Clero di Lodi vi possedette un tenue livello, il quale al tempo della soppressione (22 maggio 1786) era pagato dal nobile Flaminio Ghisalberti, successo alla signora Giulia Dordoni}}</ref>. Fece visite episcopali a Lodi Vecchia nel 1171 e nel 1175; continuò la costruzione della cattedrale della nuova Lodi<ref>{{non chiaro|1=Carl'Antonio Remitali, Matteo Manfredi|2=che libro è?}}</ref>.
Ricevuto con sommo gaudio fra le rovine della città, dice il Morena: {{citazione|quod numquam vidi nec etiam audivi aliquem electum in sua civitate maiori tanto gaudio nutmquam susceptum fuisse}} Contribuì grandemente alla sua riedificazione del 1177.
==Culto==
Per le sue guarigione miracolose dopo la sua morte fu eretta la chiesa a lui dedicata a Castione Lodigiano nel 1229. Fu proclamato santo nei primi anni che seguirono la sua scomparsa perché ''uomo onesto, sapiente e religioso, largamente corredato di buoni costumi, in tutto timorato e molto devoto a Dio''.<ref name=Treccani/><ref name=Remitale>{{Cita libro|titolo=Esempi domestici di santità proposti ai lodigiani|autore=Carl'Antonio Remitale|editore=Giuseppe Marelli|anno=1741|capitolo=Undicesimo|pp=90-111}}</ref>{{citazione|irum honestum et sapientem atque religiosum, et bonis moribus valde imbutum ac Deum valde diligentem et in omnibus timentem}}
Il corpo fu dapprima sistemato in un avello di sasso protetto da cancelli di ferro, sotto all'altare a lui dedicato, poi fu traslato il 23 novembre 1588 da monsignor [[Ludovico Taverna]], vescovo di Lodi<ref name=Remitale/> su disposizione del [[diocesi di Novara|vescovo di Novara]] [[Carlo Bossi (vescovo)|Bossi]], anche Visitatore Apostolico per la diocesi e la città di Lodi, contenuti negli atti della sua visita pastorale.<ref>{{Cita|Vignati|p. 56 nota 2}}.</ref>, e collocato in un decente avello di marmo. Il suo corpo è conservato nella cripta del duomo, mentre l'osso della tibia si trova dal 1856 nella chiesa di Sant'Alberto a Rivolta d'Adda, edificata nel 1731 nel luogo in cui vi fu la sua casa.<ref>{{cita web|url=https://turismocrema.it/luoghi_limitrofi/oratorio-santalberto-quadrelli-rivolta-dadda/|titolo=S.Alberto Quadrelli|sito=turismocrema.it|accesso=5 settembre 2024}}.</ref>
Il 3 aprile 1786, con decreto del vescovo Ignazio Maria Fraganeschi, Alberto Quadrelli entra nel calendario proprio cremonese alla data del suo ''dies natalis'', il 4 luglio.
Nel 1932 è stato scritto da monsignor Stefano Renzi una preghiera poi musicata da Federico Caudanasi che viene cantata in onore del santo patrono.<ref>{{cita web|url=https://www.baciacul.it/santalberto-quadrelli-ed-il-suo-inno/|titolo=Sant'Alberto Quadrelli e eil suo inno|sito=baciacul.it|accesso=6 settembre 2024}}.</ref>
Nella officiatura si introdussero nove lezioni proprie, alle quali si fece servire la vita del
Il terzo sinodo diocesano laudicense
A metà Ottocento la deputazione comunale di Rivolta d'Adda scrisse a
A Rivolta d'Adda è festeggiato nella prima domenica di luglio con celebrazioni caratterizzate da una triplice processione: il sabato sera la reliquia è trasportata dalla chiesa a lui dedicata nella basilica di Santa Maria Assunta e San Sigismondo; la domenica pomeriggio l'artistico reliquiario è recato per le vie del paese, mentre il lunedì sera è riportato processionalmente nella chiesa di Sant'Alberto dove è conservata abitualmente.<ref>{{cita web|url=https://crema-news.it/cremasco/rivolta-d-adda-festa-per-il-patrono|titolo=Tivolta d'Adda festa per il santo patrono|editore=Crema Newes|accesso=6 settembre 2024}}.</ref>
Sant'Alberto Quadrelli è il secondo protettore della città di Lodi, essendo il primo San Bassiano.
A motivo del suo culto relativamente recente, e poco diffuso oltre i luoghi d'origine, la diocesi di Lodi, lo ha inscritto come memoria facoltativa.
==
[[File:Lodi - cattedrale - tomba di Sant’Alberto Quadrelli.jpg|thumb|La tomba di Sant'Alberto Quadrelli nella [[cripta]] del [[duomo di Lodi]]]]
Sotto l'aspetto iconografico il santo viene raffigurato con gli abiti sacerdotali e con la [[Mitra (copricapo)|mitra]]. Il [[Pastorale (liturgia)|pastorale]] che ne indica il ruolo di vescovo posto nella mano sinistra. Il volto ha una espressione serena con lo sguardo volto verso l'infinito verso il cielo, verso Dio e abbandonandosi alla sua misericordia. A destra vi sono raffigurati i monti a indicare la sua presenza in terra bergamasca dopo la fuga dalle persecuzioni di Federico Barbarossa. Dai monti nasce un ruscello che indica la sorgente dell'[[Adda]], fiume che bagna Rivolta d'Adda dove è stato parroco.<ref>{{cita web|url=https://www.ilcattolico.it/rassegna-stampa-cattolica/formazione-e-catechesi/sant-alberto-padre-dei-poveri-misericordia-bellezza-che-salva.html|titolo=Sant'Alberto padre dei poveri-Misericordia bellezza che salva|sito=ilcattolico.it|accesso=6 settembre 2024}}.</ref>
* Nel 1766, sotto la direzione di monsignor [[Salvatore Andreani]], fu eretto nella cripta della cattedrale di Lodi un nuovo altare con una pittura raffigurante sant'Alberto Quadrelli nell'atto di far levare denaro da uno scrigno da parte di un sacerdote, il quale tosto lo consegna ai poveri.
[[File:Rivolta d’Adda - chiesa di Sant’Alberto.jpg|thumb|La chiesa di Sant'Alberto]]
* La [[Chiesa di Sant'Alberto Quadrelli (Rivolta d'Adda)|chiesa di Sant'Alberto Quadrelli]] è stata edificata nel 1731, probabilmente nel luogo dove si trovava la casa della famiglia, come sembra confermare l'epigrafe in latino posta sulla facciata (tradotto): «questo tempio è dove ci fu, una volta, la casa».
Il campanile è a base triangolare, oltre al pozzo presente sulla facciata, a sinistra del portone di ingresso, che si pensa fosse usato dai Quadrelli stessi. A destra è presente un ossario che conteneva due teschi di vittime della peste manzoniana del 1630.
Internamente la chiesa è a una navata con cappelle laterali, una delle quali è dedicata a Sant'Antonio da Padova, ed ospita il simulacro del santo, recuperato dalla chiesetta andata distrutta da una inondazione dell'Adda nel 1747;
Sopra all'altare maggiore si trova, in un'urna, l'osso della tibia di Sant'Alberto, ceduto dai lodigiani e portato a Rivolta nell'aprile del 1856.
Gli affreschi, realizzati dal pittore Guglielmo Beltrami, rappresentano le virtù del santo: nel presbiterio, in alto a sinistra, la carità verso i poveri, a destra, la fedeltà alla dottrina della Chiesa; sopra all'altare viene raffigurato il suo potere di intercessione tra Cristo e i fedeli. Sul soffitto della navata vi è la gloria raggiunta con la santità della vita.
* Nella [[Basilica (architettura cristiana)|basilica]] di [[Chiesa di Santa Maria Assunta e San Sigismondo|Santa Maria Assunta e San Sigismondo]], risalente all'[[XI secolo]] ospita dipinti raffiguranti il santo di Ernesto Rusca, restauratore il dipinto posto nel catino dell'abside raffigurante: ''Incoronazione di Maria con santi Alberto e Sigismondo''risalente al [[XX secolo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00813/|titolo=Chiesa di SS. Maria e Sigismondo|autore= Robert Ribaudo, Roberto Cassanelli||sito=Regione Lombardia|data=2013|accesso=5 settemBRE 2024}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://www.basilicadirivoltadadda.it/index.php?lang=ITA#storia|titolo=Basilica di S. Maria e S. Sigismondo (Rivolta d'Adda)|accesso=12 giugno 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230207202544/http://www.basilicadirivoltadadda.it/index.php?lang=ITA#storia|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.medioevo.org/artemedievale/pages/lombardia/Rivolta.html|titolo=San Sigismondo a Rivolta d'Adda|autore=Mauro Piergigli|sito=Associazione Culturale Italia Medievale|accesso=12 giugno 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170611144056/http://www.medioevo.org/artemedievale/pages/lombardia/Rivolta.html|urlmorto=no}}</ref>
* La [[Chiesa di Sant'Agnese (Lodi)|chiesa di Sant'Agnese]] di Lodi ospita il [[Polittico Galliani]] di [[Albertino Piazza]] del 1520, con la rappresentazione del santo accanto a san Giovanni Bovo, nella tavola posta sul livello inferiore destro.<ref>{{Cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/T0010-00219//|titolo=Polittico Galliani|sito=Regione Lombardia|accesso=5 settembre 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.cassiciaco.it/navigazione/iconografia/pittori/cinquecento/piazza_alberto/piazza_regola_1.html|titolo=Polittico Galliani: sant'Agostino presenta la regola|autore=Albertino Piazza|sito=Associazione Storico-Culturale S. Agostino|citazione=Nello scomparto di destra sono raffigurati un santo Vescovo, da identificarsi verosimilmente in S. Alberto Quadrelli, compatrono della Diocesi Laudense|accesso=12 giugno 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.flickr.com/photos/7444532@N05/5527420113 |titolo=Sant'Agnese, Lodi: Alberto Piazza, Polittico Galliani (1520) |sito=[[Flickr]]|accesso=12 giugno 2024}}</ref>
* Il [[Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata|santuario dell'Incoronata]] di Lodi è un capolavori del [[Rinascimento lombardo]], prestigio della città, dove sant'Alberto Quadrelli è raffigurato in uno degli spicchi della [[cupola]] a pianta ottagonale, affrescati nel XIX secolo da [[Enrico Scuri]]<ref>{{cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/T0010-00067/|titolo=Gloria dei santi , Enrico Scuri|editore=LombardiaBeniCulturali|accesso=5 settembre 2024}}.</ref><ref group="N">{{Citazione|Sant'Alberto de' Quadrelli, che prega pel suo popolo, si è il soggetto della quinta medaglia. Il Santo è circondato dalla Religione, dalla Sapienza, dalla Carità e dalla Modestia, […] a motivo dell’asta dell’ancora appoggiata al braccio manco della figura in discorso: e per dimostrare che il vescovo in suo zelo si oppose alle scissioni religiose, v’introdusse un angelo, che, armato di spada, sta per percuotere lo scisma, rappresentato sotto le sembianze della Discordia. […] parmi che il santo non trionfi abbastanza, e che non sieno riuscite felici le pieghe ed il colorito di questa stessa figura. Sebbesi pure desiderato l’angelo che persegue lo Scisma meno esagerato nella espressione, più nobile e meno furibondo, meglio eseguito; e la figura, lo Scisma, in migliore assieme.|{{cita|Malvezzi|p. 48}}}}</ref>.
[[File:Incoronata-interior-dome.jpg|thumb|Interno del [[Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata|Tempio Civico dell'Incoronata]]]]
== Note ==
<references/>
; Annotative
<references group=N />
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=Antonio Bravi|titolo=S. Alberto Quadrelli: attualità di un vescovo del Medioevo|anno=1997|editore=Comunità parrocchiale di S. Alberto; Banca di credito cooperativo di Rivolta d'Adda e Agnadello|città=Lodi|SBN=PBE0020878}}
* {{cita libro|autore=G. Bresciani|titolo=Acta SS. Iulii, II, Antuerpiae|capitolo=Vita di S. Alberto Confessore|annooriginale=1638|anno=1729|editore=|città=Cremona|pp=165-167{{non chiaro| 1=.2}}}}
* {{cita libro|autore=Pietro Cafaro, Emanuele C. Colombo|titolo=Un’antica nobiltà. L’altro credito cooperativo a Lodi nel Novecento|url=https://books.google.it/books/about/Un_antica_nobilt%C3%A0.html?id=3VlWQMDOS28C&source=kp_book_description&redir_esc=y|anno=2009|editore=Franco Angeli|città=Milano|pp=98 e seguenti|capitolo=capitolo 2 §4, Il piccolo sistema del Sant'Alberto: il salvadanaio delle cooperative “bianche”|SBN=USM1853343}}
* {{cita libro|titolo=La Basilica di Santa Maria e San Sigismondo e le chiese minori|autore=Eugenio Calvi, Cesare Sottocorno, Giulio M. Facchetti|anno=1991|editore=Comune di Rivolta d'Adda|città=Rivolta d'Adda|sbn=LO10097234}}
* {{Cita pubblicazione | autore=I. De Palma |anno=2015|titolo=Ernesto Rusca tra romanico e neoromanico. Interventi decorativi a finto mosaico nelle chiese di Rivolta d'Adda, Gallarate e Legnano|rivista=Arte lombarda, nuova serie|numero=173-174 (1-2)|pp=173-183}}
*{{Cita libro|autore=Giulio M. Facchetti|titolo=Ripalta Sicca : Rivolta d'Adda dall'origine all'anno 1300 alla luce delle nuove importanti scoperte|anno=1996|editore=Lito Facchinetti & Emiri|città=Rivolta d'Adda|SBN=LO10454744}}
* {{Cita libro|autore=Giovanni Labus|titolo=Vita di s. Alberto Quadrelli vescovo di Lodi compilata dal dott. Gio. Labus|anno=1828|editore=tipografia di Angelo Bonfanti Corsìa de' Servi n. 601|città=Milano|SBN=LO1E031571}}
* {{Cita libro|autore=Luigi Malvezzi|titolo=Raccolta di articoli artistici editi ed inediti|città=Milano|anno=1842|editore=Tip. Guglielmini e Redaelli|cid=Malvezzi|sbn=VEA0150371}}
* {{Cita pubblicazione | autore=J.-L. Lemaitre |data=9-11 maggio 1985|titolo=La consorce du clergé de Lodi et son missel, XIIe-XIVe siècle|rivista=Le mouvement confraternel au Moyen Âge. France, Italie, Suisse. Actes de la table ronde de Lausanne |numero=97|pp=185-220|editore=École Française de Rome|città=Roma}}
* {{Cita pubblicazione | autore=L. Marini |anno=1984|titolo=La chiesa romanica di S. Maria e S. Sigismondo a Rivolta d'Adda. Materiale per un'edizione critica|rivista=Arte lombarda, nuova serie|numero=68-69 (1-2)|pp=5-26}}
* {{Cita libro|autore=[[Ludovico Antonio Muratori]]|titolo=Historia rerum Laudensium ''Ottonis et Acerbi Morenae''|url=https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE7801830|collana=[[Rerum Italicarum scriptores]]|anno=1725|città=Mediolani|p=|volume=Serie I, Tomo VI| cid=Muratori}}
* {{Cita libro|autore=M. A. Pagani|titolo=Memorie critico-storiche di Sant'Alberto Quadrelli|città=?|cid=Pagani}}
* {{Cita web|url=https://www.diocesidicremona.it/wp-content/uploads/2015/07/07lug-04_Quadrelli_Approfondimento.pdf|titolo=4 luglio Sant’Alberto Quadrelli vescovo di Lodi (†1173) Memoria facoltativa|autore=Daniele Piazzi|sito=Diocesi di Cremona|formato=pdf|accesso=4 dicembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210121025310/https://www.diocesidicremona.it/wp-content/uploads/2015/07/07lug-04_Quadrelli_Approfondimento.pdf |urlmorto=no}}
* {{cita libro|autore=[[Giuseppe Ronchetti]]|titolo=Memorie Istoriche della Città e Chiesa di Bergamo|editore=Archivio storico Brembatese|annooriginale=1805-1839|anno=1973|cid=Ronchetti|SBN=MIL0230594}}
* {{Cita pubblicazione|titolo=Documenti storici intorno alla vita ed alle reliquie di S. Alberto Quadrelli, Vescovo e secondo Patrono di Lodi|autore=Cesare Vignati|editore=[[Regesta Imperii]]|città=Lodi|anno=1856|url=https://books.google.it/books?id=PwRgAAAAcAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_atb&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|accesso=30 ago 2024|urlarchivio= |urlmorto=|postscript=|cid=Vignati }};
* {{Cita libro|autore=[[Ferdinando Ughelli]]|titolo=Acta Sanctorum Iulii|collana=[[Italia sacra|Italia sacra sive De episcopis Italiæ, et insularum adjacentium, rebusque ab iis præclare gestis, deducta serie ad nostram usque ætatem. Opus singulare provinciis 20. distinctum, in quo ecclesiarum origines, urbium conditiones, principum donationes, recondita monumenta in lucem proferuntur]]|edizione=2|volume=IV|editore=apud Sebastianum Coleti|città=Venezia|lingua=La|anno=1719|p=671|cid=Ughelli|SBN=SBLE013264}}
* {{Cita libro|titolo=Sacra congregatio pro culto divino, Instructio 24 giugno 1970, numero 24|collana=Enchiridion Documentorum Instaurationis Liturgicae|data=688 n. 2117}}
== Voci correlate ==
* [[Chiesa di Sant'Agnese (Lodi)]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Treccani|sant-alberto-quadrelli_(Enciclopedia-Italiana)}}
* {{cita web|url=http://www.basilicadirivoltadadda.it|titolo=Basilica di Rivolta in cui fu prevosto s. Alberto}}
* {{cita web | url = http://www.diocesidicremona.it/main/file/DOWNLOAD/Alberto_Quadrelli_-_Nota_storico_-_liturgica.pdf | titolo = Nota storico-liturgica di s. Alberto | accesso = 10 luglio 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140714151712/http://www.diocesidicremona.it/main/file/DOWNLOAD/Alberto_Quadrelli_-_Nota_storico_-_liturgica.pdf | urlmorto = sì }}
* {{cita web | url = http://www.zenit.org/it/articles/verso-il-giubileo-con-sant-alberto-da-rivolta-d-adda | titolo = Alberto da Rivolta d'Adda: la misericordia di un padre dei poveri | accesso = 28 luglio 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150910085944/http://www.zenit.org/it/articles/verso-il-giubileo-con-sant-alberto-da-rivolta-d-adda | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.ilcattolico.it/rassegna-stampa-cattolica/formazione-e-catechesi/sant-alberto-padre-dei-poveri-misericordia-bellezza-che-salva.html|titolo=Sant'Alberto, padre dei poveri}}
* {{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/alberto-piazza_(Dizionario-Biografico)/|titolo=PIAZZA, Alberto (Albertino)|sito=Treccani (Dizionario-Biografico)|accesso=12 giugno 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221117014629/https://www.treccani.it/enciclopedia/alberto-piazza_(Dizionario-Biografico)/|urlmorto=no}}
* {{cita web|url=http://ora-et-labora.net}}, immagine di Sant'Alberto Quadrelli
* {{cita web|url=http://tuttocollezioni.it}}, immagine di Sant'Alberto Quadrelli
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