Algebra lineare: differenze tra le versioni
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L{{'}}'''algebra lineare'''
Con l'algebra lineare si studiano completamente tutti i fenomeni [[fisica|fisici]] "lineari", cioè quelli in cui intuitivamente non entrano in gioco [[distorsione (fisica)|distorsioni]], turbolenze e fenomeni [[teoria del caos|caotici]] in generale. Anche fenomeni più complessi, non solo della fisica ma anche delle [[scienze naturali]] e [[scienze sociali|sociali]], possono essere studiati e ricondotti con le dovute approssimazioni a un modello lineare.
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La nozione più importante in algebra lineare è quella di [[spazio vettoriale]]. Uno spazio vettoriale è un insieme <math>V</math> di elementi, detti ''vettori'', aventi delle proprietà che li rendono simili ai vettori applicati in un punto fissato (l{{'}}''origine'') del piano o dello spazio.
Più precisamente, sono definite su <math>V</math> un paio di [[operazione binaria|operazioni binarie]]:<ref>{{Cita libro|nome=Gatto,|cognome=Letterio.|titolo=Lezioni di algebra lineare e geometria per l'ingegneria : i veri appunti del corso|url=https://worldcat.org/oclc/956082822|accesso=
* due vettori <math>v</math> e <math>w</math> possono essere sommati, dando così luogo ad un nuovo vettore <math>v+w</math>. Le proprietà della somma vettoriale sono ''[[associatività]], [[commutatività]], esistenza dell'[[elemento neutro]], esistenza dell'[[elemento inverso]]'';
* un vettore <math>v</math> può essere riscalato, cioè moltiplicato per uno [[Scalare (matematica)|scalare]], cioè un numero <math>k</math>, dando così luogo ad un nuovo vettore <math>kv</math>. le proprietà della moltiplicazione per scalare sono ''associatività, esistenza di un neutro;''
*la somma vettoriale è ''[[Distributività|distributiva]] rispetto al prodotto'', mentre il prodotto è ''distributivo rispetto alla somma.''
[[File:Vector addition3.svg|thumb|left|Due vettori <math>v</math> e <math>w</math> possono essere sommati usando la [[regola del parallelogramma]].]]
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:<math>f(v+w) = f(v)+f(w)</math>
:<math>f(kv) = kf(v).</math>
per ogni coppia di vettori <math>v,w</math> in <math>V</math> e ogni scalare <math>k</math>. I termini "applicazione", "funzione", "trasformazione", "mappa" e "[[omomorfismo]]" sono in questo contesto tutti sinonimi. Il termine "lineare" sta a indicare la compatibilità con le operazioni. Un'applicazione lineare manda necessariamente l'origine (di <math>V</math>) nell'origine (di <math>W</math>):
:<math>f(0) = 0.</math>
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=== Meccanica quantistica ===
[[File:HAtomOrbitals.png|thumb|Le [[funzione d'onda|funzioni d'onda]] associate agli stati di un [[elettrone]] in un [[atomo di idrogeno]] sono gli [[autovettore|autovettori]] di alcuni particolari [[operatore autoaggiunto|operatori autoaggiunti]] usati in meccanica quantistica.]]
La [[meccanica quantistica]] fa ampio uso dei teoremi più avanzati dell'algebra lineare. Il [[modello matematico]] usato in questo settore della fisica (formalizzato principalmente da [[Paul Dirac]] e [[John Von Neumann]]) descrive i possibili stati di un sistema quantistico come elementi di un particolare [[spazio di Hilbert]] e le grandezze osservabili (quali posizione, velocità, etc.) come [[operatore autoaggiunto|operatori autoaggiunti]]. I valori che possono assumere queste grandezze quando vengono effettivamente misurate sono gli [[autovalore|autovalori]] dell'operatore.
L'introduzione e l'uso di questi concetti matematici non banali nella fisica quantistica è stato uno dei maggiori stimoli allo sviluppo dell'algebra lineare nel [[XX secolo]].
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=== Teorema della dimensione ===
{{vedi anche|Teorema della dimensione}}
Il [[teorema della dimensione]] (o ''del rango,'' o anche ''di nullità più rango'') è un teorema che mette in relazione le dimensioni del [[nucleo (matematica)|nucleo]] e dell'[[immagine (matematica)|immagine]] di un'applicazione lineare <math>f</math>, secondo la formula:
:<math>\dim \operatorname{Im}(f) + \dim \operatorname{Ker}(f) = n. </math>
Qui Im e Ker denotano immagine e nucleo, mentre <math>n</math> è la dimensione del [[dominio (matematica)|dominio]] di <math>f</math>. Questo risultato è anche chiamato ''teorema del rango'', perché tradotto nel linguaggio delle matrici assume la forma seguente:
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== Bibliografia ==
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* {{en}} [[Steven Roman]] (1992): ''Advanced linear algebra'', Springer, ISBN 0-387-97837-2
* {{Cita libro|lingua=en
* {{en}} Rife, Susan A,
* {{en}} Delatorre, Anthony R. e Cooke, William K.,
* {{Cita libro|lingua=en
* {{Cita libro|lingua=en
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== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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* {{Cita web|lingua=en
{{algebra lineare}}
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