Aroldo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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{{Monarca
|nome = Aroldo II d'Inghilterra
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|legenda = Aroldo rappresentato nell'[[arazzo di Bayeux]] nell'atto di ricevere la corona d'Inghilterra
|stemma = Coat of Arms of King Harold Godwinson.svg
|titolo = [[Sovrani d'Inghilterra|Re
|inizio regno = 6 gennaio [[1066]]
|fine regno = 14 ottobre [[1066]]
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Da allora Aroldo Godwinson divenne il vero dominatore della politica inglese, controllando il ''[[witan]]'' (l'assemblea dei nobili anglosassoni) e diventando il principale consigliere dello stesso Edoardo.<ref name=Rex2-1-3>{{Cita|Rex 2017|cap. ''1 - The Anglo-Scandinavian Prologue'', p. 3}}.</ref><ref name=Walker60>{{Cita|Walker 1997|p. 60}}.</ref> Dai rendiconti comitali dell'epoca a noi pervenuti si desume che durante questo periodo effettuò un [[pellegrinaggio]] a [[Roma]] (ma è incerto con precisione quando), che garantì l'educazione dei figli (perlomeno di [[Gunilde del Wessex|Gunilde]] è nota l'educazione ricevuta presso l'[[abbazia di Wilton]]) e che spese enormi somme in beni di lusso e attività ricreative, come la [[Falconeria|caccia col falcone]] e la lettura.<ref name=Rex2-3/>
Nel 1053, poco dopo essere tornato nelle grazie di Edoardo, Godwin morì: Aroldo gli succedette come [[conte di Wessex]], la figura più importante subito dopo il re,<ref name=Burke-1-8/><ref name=Walker60/> stabilendo il centro del proprio potere nel [[Sussex]], che costituiva larga parte dell'eredità paterna.<ref name=Walker68/> Come gesto di buona volontà verso il re, rinunciò alla contea dell'Anglia Orientale restituendola alla Corona.<ref>{{Cita|Walker 1997|p. 73}}.</ref> Nel 1058 ricevette anche il titolo di [[conte di Hereford]], già del fratello [[Sweyn Godwinson]], morto durante l'esilio
Aroldo conquistò definitivamente la gloria in una serie di campagne contro il [[Galles]], combattendo fra il 1062 e il 1063 contro re [[Gruffydd ap Llywelyn]]. Il conflitto si concluse con la morte di Gruffydd e una notevole espansione anglosassone verso ovest.<ref name=Burke-1-8/> Ciononostante, il Galles non poté essere conquistato del tutto a causa di contemporanee incursioni vichinghe che tennero impegnate parte delle truppe anglosassoni.<ref name=Rex2-1-9/> Al ritorno dalla guerra in Galles fu colpito da un'improvvisa [[paralisi]] le cui cause sono sconosciute, ma dopo breve tempo riuscì a riprendersi; attribuendo la guarigione alle numerose preghiere recitate, si convinse di godere della protezione divina.<ref name=Burke-1-14>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 14}}.</ref>
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[[File:Bayeuxtapestrywilliamgivesharoldarms.jpg|miniatura|Guglielmo crea Aroldo cavaliere (arazzo di Bayeux)|alt=|sinistra]]
In ogni caso Aroldo, una volta salvato dal mare, venne catturato dal conte [[Guido I di Ponthieu]] e portato come ostaggio al castello di [[Beaurainville]].<ref name=Rex2-9/><ref name=Provero91>{{Cita|Provero 2020|p. 91}}.</ref> Venne poco dopo liberato da Guglielmo, che ordinò al conte di consegnarlo affinché fosse posto sotto la propria custodia;<ref name=Rex2-9/><ref name=Provero91/> i due nobili normanni arrivarono quasi allo scontro, ma infine Guido cedette e consegnò l'inglese all'avversario.<ref>{{Cita|Provero 2020|p. 92}}.</ref> Aroldo fu quindi ospite (o meglio prigioniero) del duca di Normandia per un certo periodo, accettandone di fatto l'autorità su di sé.<ref name=Chesterton39/><ref name=Rex2-9>{{Cita|Rex 2017|cap. ''9 - Harold in Normandy''}}.</ref> Guglielmo in seguito sostenne che Aroldo gli avesse giurato fedeltà su delle [[Reliquia|reliquie]] e, malgrado non vi siano riscontri certi di questo fatto, all'epoca nessuno dubitò della sua parola;<ref name=Chesterton39/> la scena è rappresentata anche nell'arazzo di Bayeux e, secondo alcuni storici, Aroldo avrebbe giurato sulle reliquie dei santi Rasifo e Ravenno; sui due santi le informazioni sono pressoché inesistenti ma il loro culto era attestato a [[Bayeux (Francia)|Bayeux]] nell'[[XI secolo]] e per cui il vescovo [[Oddone di Bayeux]], committente dell'arazzo, aveva fatto realizzare una teca.<ref>{{Cita|Provero 2020|p. 117}}.</ref> Per rafforzare questo legame Guglielmo creò inoltre Aroldo [[Cavalleria medievale|cavaliere]], e la tradizionale cerimonia di consegna delle armi costituì di fatto un [[omaggio feudale|giuramento di fedeltà vassallatica]],<ref name=Rex2-9/> in quanto il duca lo investì di tutti i beni e del principato che Aroldo già deteneva.<ref name=Provero112/><ref name=Chesterton40>{{Cita|Chesterton 2003|p. 40}}.</ref> Pare inoltre che Aroldo accompagnò Guglielmo a combattere [[Conan II di Bretagna]],<ref name=Provero112/> inseguendolo da [[Dol-de-Bretagne]] a [[Dinan]], dove questi alla fine si arrese;<ref name=Rex2-9/> i dettagli della spedizione appaiono comunque fumosi e vengono narrati essenzialmente dall'[[arazzo di Bayeux]], i cui autori intendevano evidenziare il rapporto di subordinazione di Aroldo verso Guglielmo.<ref name=Chesterton40/><ref>{{Cita|Provero 2020|
==== Conflitto con Tostig ====
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Aroldo non poté vendicarsi dei gallesi perché subito inviato a nord dal re per sedare la ribellione della [[Northumberland|Northumbria]], rivoltatasi contro il malgoverno e la tirannia di suo fratello [[Tostig Godwinson]].<ref name=Burke-1-11>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 11}}.</ref><ref name=Rex2-10>{{Cita|Rex 2017|cap. ''10 - Discord and Downfall''}}.</ref> Tuttavia, anziché combattere i rivoltosi egli si schierò al loro fianco, alleandosi coi capi ribelli [[Morcar]] ed [[Edwin, conte di Mercia|Edwin]] e riconoscendo il primo come nuovo [[conte di Northumbria]].<ref name=Burke-1-11/><ref name=Rex2-10/><ref name=Walker127>{{Cita|Walker 1997|p. 127}}.</ref> La mossa di Aroldo, a prima vista una mera macchinazione politica per trovare nuovi alleati, era in realtà in parte dettata dal rischio di una prossima invasione proveniente dal vicino [[regno di Scozia]], il cui nuovo sovrano [[Malcolm III di Scozia|Malcolm III]] desiderava espandersi verso sud ai danni degli [[anglosassoni]].<ref name=Rex2-1-7>{{Cita|Rex 2017|cap. ''1 - The Anglo-Scandinavian Prologue'', p. 7}}.</ref> Conscio del pericolo di lasciare la zona senza una chiara figura di riferimento, il conte preferì riconoscere l'autorità del ribelle Morcar a scapito di quella del suo stesso fratello, e quindi della sua famiglia.<ref name=Burke-1-11/><ref name=Walker127/>
Tostig, fino ad allora il più stretto alleato di Aroldo,<ref name=Walker128>{{Cita|Walker 1997|p. 128}}.</ref> lo ritenne reo di aver compiuto un vero e proprio tradimento e divenne suo nemico giurato,<ref name=Walker127/><ref name=Burke-1-12/> accusandolo di aver istigato la rivolta contro di lui e obbligandolo a discolparsi con un solenne giuramento<ref name=Walker128/> (che però la ''Vita Ædwardi Regis'' implica fatto in malafede).<ref name=Rex2-10/> Ansioso di vendicarsi dell'affronto fattogli dal fratello e da Edoardo il Confessore, che non aveva reagito alle azioni di Aroldo di fatto avallandole,<ref group=N>Rex ipotizza che in realtà Aroldo abbia avuto mandato di agire in tal modo dallo stesso Edoardo, che dopo le fallite mediazioni tra i ribelli e Tostig e la minaccia dei primi di calare verso sud per deporlo voleva evitare una guerra civile. ''Cfr.'' {{Cita|Rex 2017|cap. ''10 - Discord and Downfall''}}.</ref> Tostig partecipò alla fine del 1065
=== Regno ===
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Alla fine del 1065 Edoardo, sconvolto dal truculento crimine di Tostig<ref name=Burke-1-12/> e indebolito dal rigido inverno di quell'anno,<ref name=Rex-P-1>{{Cita|Rex 2012|cap. ''Prologue - The Death of King Edward'', p. 1}}.</ref> cadde gravemente ammalato, finendo in stato [[catatonia|catatonico]] senza aver indicato chiaramente il suo successore alla corona inglese (non aveva infatti figli né altri eredi diretti). Nella notte tra il 4 e il 5 gennaio [[1066]] Edoardo spirò,<ref name=Rex-2-1>{{Cita|Rex 2012|cap. ''2 - A Disputed Coronation'', p. 1}}.</ref> e Aroldo, rimasto sempre al suo capezzale<ref name=Rex-P-1/> e forte della sua discendenza reale (si riteneva infatti discendente da re [[Etelredo del Wessex|Etelredo I del Wessex]], anche se la cosa è disputata),<ref name=Burke-1-13>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 13}}.</ref> fu sin da subito il candidato principale alla corona inglese.
Secondo le cronache medievali Aroldo sarebbe stato indicato dallo stesso Edoardo in punto di morte come proprio successore, ma la dinamica dell'episodio è tutt'altro che certa. La ''Vita Ædwardi Regis'', commissionata alcuni anni più tardi dalla regina vedova [[Edith del Wessex]]<ref name=Rex-2-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''2 - A Disputed Coronation'', p. 2}}.</ref> e considerata come fonte filo-anglosassone,<ref name=Rex2-3-1/> vuole che egli abbia ripreso brevemente conoscenza e abbia posto la sua vedova e il regno sotto la protezione di Aroldo attraverso un tocco di mano (narrazione ripresa anche nella scena 27 dell'arazzo di Bayeux),<ref name=Rex-2-1/><ref name=Provero72>{{Cita|Provero 2020|p. 72}}.</ref> a condizione che il ''[[witan]]'' avesse poi approvato tale decisione.<ref name=Rex-2-2/> Secondo l'uso anglosassone, le disposizioni date in punto di morte avevano valore legale vincolante, e una tale dinamica sarebbe andata indubbiamente a favore di Aroldo.<ref name=Rex-2-1/><ref>{{Cita|Provero 2020|p. 113}}.</ref> Secondo un altro resoconto simile, re Edoardo moribondo avrebbe recitato una [[profezia]], avvertendo Aroldo della prossima invasione normanna e dei secoli di sofferenza che l'Inghilterra avrebbe patito nel caso di una loro vittoria.<ref>{{Cita|Rex 2012|cap. ''Prologue - The Death of King Edward'', pp. 1-2}}.</ref><ref>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, pp. 13-14}}.</ref>
[[File:BayeuxTapestryScene27-28.jpg|miniatura|La morte di Edoardo e la designazione attraverso il tocco della mano di Aroldo quale successore (arazzo di Bayeux)|alt=|sinistra]]
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==== Primi atti di governo ====
[[File:Bayeux Tapestry scene32 Halley comet.jpg|miniatura|Il passaggio della [[cometa di Halley]] (arazzo di Bayeux)]]
Come primo gesto da re, Aroldo si recò in visita nell'[[Inghilterra settentrionale]] per rinsaldare l'alleanza con [[Morcar]], [[conte di Northumbria]],<ref name=Walker157/><ref name=DeVries163>{{Cita|DeVries 1999|p. 163}}.</ref
Conscio che l'Inghilterra avrebbe dovuto presto affrontare altre invasioni, convocò un nuovo ''witan'' per la Pasqua 1066 per progettare coi nobili nuove ingenti fortificazioni a difesa del regno.<ref name=Rex-2-4/><ref name=DeVries163/> Nel frattempo collocò propri uomini di fiducia in posizioni strategiche, soprattutto nel mondo ecclesiastico, nominando vari nuovi [[vescovo|vescovi]] e [[abate|abati]].<ref name=Rex-2-7/><ref name=DeVries157/>
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Sua madre [[Gytha Thorkelsdóttir|Gytha Thorkelsdaettir]], accorsa sul campo di battaglia, offrì a Guglielmo il peso del figlio in oro per riavere il suo feretro, ma il duca rifiutò sdegnosamente adducendo il gran numero di normanni che ancora giacevano insepolti.<ref name=Thierry249/>
[[File:Horace_Vernet_Edith_retrouvant_le_corps_d%27Harold_1827.jpg|miniatura|''[[Edith ritrova il corpo di Aroldo
Le cronache riportano che solo la prima moglie [[Ealdgyth Swan-neck|Edith]], vagando per il campo di battaglia, riuscì a riconoscere il corpo del re da certi «segni segreti» solo a lei noti.<ref name=Rex-5-10/><ref name=Thierry250>{{Cita|Thierry 1837|p. 250}}.</ref> Quando infine il corpo venne portato al cospetto del duca egli, nonostante l'acrimonia avuta verso Aroldo, fu talmente sdegnato dalle mutilazioni a cui era stato sottoposto che decretò l'espulsione dal proprio esercito del cavaliere che più si era accanito sul cadavere, tale Gilfard.<ref name=Rex-5-11/> Le spoglie di Aroldo vennero quindi portate col permesso di Guglielmo all'[[abbazia di Waltham]], favorita durante gli anni in cui era stato conte di Wessex, e ivi sepolto.<ref name=Thierry250/> Altri resoconti lo danno invece sepolto nell'[[abbazia di Battle]], fondata da Guglielmo per commemorare la vittoria nella battaglia di Hastings.<ref>{{Cita|Thierry 1837|p. 251}}.</ref> In ogni caso, col passare dei secoli la tomba di Aroldo è andata perduta e i suoi resti dispersi; attualmente a Waltham è presente una "tomba di Aroldo", ma si tratta probabilmente di un semplice [[cenotafio]].
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[[File:King William I ('The Conqueror') from NPG.jpg|miniatura|''Re Guglielmo I (il Conquistatore)'' (anonimo, [[National Portrait Gallery (Londra)|National Portrait Gallery]])]]
Guglielmo, benché tentasse di non apparire un sovvertitore della locale tradizione (usò ad esempio nella sua incoronazione a re d'Inghilterra l'usuale cerimonia anglosassone), col tempo stravolse del tutto il modello politico-sociale dell'ormai ex-[[Britannia]].<ref name=Chesterton40/> Basandosi sul [[regno di Francia|modello francese]], il Conquistatore gettò le basi per la costruzione in Inghilterra di un nuovo [[feudalesimo|
Nonostante la sconfitta finale, molti elementi della civiltà anglosassone – primo fra tutti il nome del regno, "Inghilterra" – sopravvissero alla conquista e vennero assimilati dagli stessi normanni.<ref name=Rex2-13>{{Cita|Rex 2012|cap. ''13 - Aftermath: The Lost King''}}.</ref>
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Esistono svariate fonti sulla vita di Aroldo II d'Inghilterra, la maggior parte delle quali di chiara matrice normanna e quindi a lui avverse.<ref name=Rex-I-2/> La più importante è senza dubbio l'[[arazzo di Bayeux]], che ripercorre visivamente gli eventi del 1065-66 presentando più volte Aroldo come personaggio principale;<ref name=Rex-I-2/><ref name=WalkerXXIII>{{Cita|Walker 1997|p. xxiii}}.</ref> nell'arazzo sono presenti numerose scritte a cornice delle varie scene per fornirne il contesto, ma in molti passaggi il senso della rappresentazione è comunque criptico (effetto probabilmente voluto dal tessitore).<ref group=N>È anche possibile che l'arazzo sia stato realizzato da numerosi autori in un periodo prolungato nel tempo, rendendo quindi la narrazione non omogenea. ''Cfr.'' {{Cita|Provero 2020|p. 35}}.</ref><ref name=Rex2-9/><ref name=WalkerXXIII/><ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 33 e 118}}.</ref> Nell'arazzo si insiste molto sul tema del tradimento, segno evidente dello scandalo che causò al tempo la presa di potere di Aroldo a scapito della parola data a Guglielmo, testimoniando quindi che l'anglosassone aveva realmente la reputazione di spergiuro presso i normanni.<ref name=Chesterton40/><ref name=Rex-2-8/> Inoltre, durante le scene relative alla battaglia di Hastings, paradossalmente Aroldo compare pochissimo, venendo presentato come una figura passiva in balia degli eventi.<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 70-71}}.</ref> Va ricordato che i [[cavaliere|valori cavallereschi]] della società feudale, riconosciuti in [[Normandia]], non lo erano nell'Inghilterra dell'XI secolo, e la guerra tra Guglielmo e Aroldo fu il risultato dell'opposizione di due modelli sociali completamente diversi.<ref name=Rex-2-8/>
Una fonte estremamente ostile ad Aroldo e agli inglesi in generale è il ''[[Carmen de Hastingae Proelio]]'', il cui autore sconosciuto paragona il sovrano anglosassone a [[Caino]] per aver ucciso il fratello [[Tostig Godwinson]] alla [[battaglia di Stamford Bridge]].<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 135-136}}.</ref> [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]], contemporaneo del duca, fu il primo a scrivere un'opera in suo onore, le ''Gesta Guillelmi''; di conseguenza fu molto critico di Aroldo,<ref name=WalkerXVIII/> e servì da modello per i cronisti successivi come [[Guglielmo di Jumièges]]<ref>{{Cita|Walker 1997|p. xxi}}.</ref> e, in misura minore, [[Orderico Vitale]],<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 133-135}}.</ref> [[Eadmero di Canterbury]], [[Guglielmo di Malmesbury]], [[Guido di Amiens]] e [[Goffrei Gaimar|Goffredo Gaimar]].<ref>{{Cita|Walker 1997|p. xxv}}.</ref> Il ''[[Domesday Book]]'', pur senza commentare direttamente la sua figura, lo menziona degradandolo al grado di conte, disconoscendo di fatto la sua autorità.<ref name=WalkerXVIII/>
Tanto Aroldo fu dipinto negativamente dalla propaganda normanna, tanto invece il suo predecessore [[Edoardo il Confessore]] ne fu esaltato, a partire dalla sua rappresentazione sull'[[arazzo di Bayeux]].<ref name=Chesterton36/> È infatti necessario ricordare che Edoardo, benché di stirpe anglosassone, visse la maggior parte della propria vita in esilio in [[Normandia]], crescendo di fatto nella cultura normanna e diventando quindi oggetto di venerazione da parte dei conquistatori dell'Inghilterra, in opposizione proprio alla figura di Aroldo II.<ref name=Chesterton36/> Il rapporto tra i due viene inoltre spesso distorto, dipingendo Aroldo come un manipolatore ambizioso e senza scrupoli che approfittava della debolezza di Edoardo.<ref name=WalkerXV/>
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La ''Vita Haroldi'', un documento scritto verso la metà del XII secolo, quindi un secolo dopo gli avvenimenti, tratta di una supposta sopravvivenza del re anglosassone dopo la battaglia di Hastings.<ref name=Burke-6-1>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 1}}.</ref> Secondo questo resoconto, basato sulle memorie di frate Andrea di [[Chester]], confessore di Aroldo e uno degli ultimi a vederlo in vita,<ref name=Burke-6-1/> il sovrano sarebbe stato salvato dal campo di battaglia da due locali, venendo poi curato da una donna [[Saraceni|saracena]] per due anni.<ref name=Burke-6-2>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 2}}.</ref> Nel 1068 sarebbe quindi fuggito in segreto sul continente per reclutare un esercito al fine di reclamare il proprio trono; convertitosi tuttavia ad una vita dedita alla preghiera, cambiò il proprio nome in Cristiano e rientrò da pellegrino in Inghilterra, morendo a [[Chester]] nel 1112.<ref name=Burke-6-2/> La storia è una leggenda fino ad oggi priva di veri riscontri, ma è stata sufficiente a stuzzicare la fantasia di numerosi autori moderni, non ultimi [[Rudyard Kipling]] e [[Peter Burke (storico)|Peter Burke]]; il primo, nel suo racconto ''The Tree of Justice'', ha immaginato un ormai anziano Aroldo al cospetto di [[Enrico I d'Inghilterra]],<ref name=Fleming/> mentre il secondo ha riadattato la leggenda del re pellegrino in alcuni dei suoi romanzi storici.<ref name=Burke-6-2/>
Un'altra leggenda sulla sopravvivenza di Aroldo venne propagata da Gurth, un discendente della [[dinastia Godwin|dinastia del Wessex]], che in un incontro con Enrico I d'Inghilterra alcuni decenni più tardi giurò che il sovrano era ancora vivo e si era fatto [[eremita]] sull'[[isola di Sheppey]].<ref name=Burke-6-2
==== Nella cultura successiva ====
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/King_Harold_Ii/loIiEAAAQBAJ?hl=it&gbpv=1|titolo=King Harold II|autore=
* {{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=yDYk9oA0n_sC&pg=PP7&hl=it&source=gbs_selected_pages&cad=2#v=onepage&q=Aroldo&f=false|titolo=Una breve storia d'Inghilterra|autore=
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/The_Norwegian_Invasion_of_England_in_106/mht5WsJlavEC?hl=it&gbpv=1&dq=Harold+Godwinson&printsec=frontcover|titolo=The Norwegian Invasion of England in 1066|autore=Kelly DeVries|lingua=en|editore=Boydell & Brewer|anno=1999|città=Woodbridge|cid=DeVries 1999|ISBN=9781843830276}}
* {{cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Dalla_guerra_alla_pace_L_Arazzo_di_Bayeu/ncCdEAAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Fedelt%C3%A0+inaffidabili:+aristocrazia+e+vassallaggio+nell%27arazzo+di+Bayeux&pg=PA129&printsec=frontcover|titolo=Dalla guerra alla pace: l'arazzo di Bayeux e la conquista normanna dell'Inghilterra (secolo XI)|autore=Luigi Provero|editore=
* {{cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/1066/AgOqdrxubaYC?hl=it&gbpv=1&dq=1066:+The+Year+of+the+Conquest&printsec=frontcover|titolo=1066 - A New History of the Norman Conquest|autore=Peter Rex|editore=Amberley Publishing|annooriginale=2008|anno=2012|città=Stroud|cid=Rex 2012|lingua=en|ISBN=978-1-4456-0883-9}}
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Harold/zHfLDgAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Harold+Godwinson&printsec=frontcover|titolo=Harold: The King Who Fell at Hastings|autore=Peter Rex|lingua=en|anno=2017|editore=Amberley Publishing|città=Stroud|cid=Rex 2017|ISBN=9781445657219}}
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Storia_della_conquista_dell_Inghilterra/VgNaAAAAcAAJ?hl=it&gbpv=0|titolo=Storia della conquista dell'Inghilterra fatta dai Normanni|wkautore=Augustin Thierry|autore=
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Harold/wCk7AwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Harold+Godwinson&printsec=frontcover|titolo=Harold: The Last Anglo-Saxon King|autore=Ian W. Walker|lingua=en|anno=1997|editore=The History Press|città=Stroud|cid=Walker 1997|ISBN=978-0-7524-6826-6}}
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|guerra|medioevo}}
{{Vetrina|valutazione=Wikipedia:Riconoscimenti di qualità/Segnalazioni/Aroldo II d'Inghilterra|arg=sovrani|giorno=5|mese=marzo|anno=2024}}
[[Categoria:Nati in Inghilterra]]
[[Categoria:Re d'Inghilterra]]
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