Camera di decompressione: differenze tra le versioni

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* una ''camera per terapia iperbarica'' viene utilizzata negli ospedali o nei [[Centro iperbarico|centri iperbarici]] per trattare i pazienti che possono trarre giovamento da questa terapia particolare.
 
Nel caso dei subacquei sportivi o [[Sommozzatore|sommozzatori]] professionisti, la camera iperbarica viene usata a seguito di permanenze subacquee oltre i limiti di non [[decompressione]], per eseguire ricompressioni e successive [[decompressione|decompressioni]], atte a evitare rischi e complicazioni relative nel caso di mancato rispetto dei tempi limite di immersione, ed eventuali terapie iperbariche nel caso si siano verificati sintomi di [[malattia da decompressione]] e sia necessario sottoporre i [[sommozzatore|subacquei]] colpiti da [[embolia gassosa arteriosa]] e/o traumatica (sovradistenzione ed [[enfisema]] polmonare), e comunque nei casi in cui sia richiesta una pressione differente da quella atmosferica. Consente quindi di eliminare i disagi e i rischi di una lunga decompressione [[subacquea]] in acqua, in casi di pericolo o di situazioni estreme quali quelle necessarie per immersioni professionali o attività esplorative soprattutto in acque fredde. Creata inizialmente per solo uso subacqueo, per i particolari vantaggi terapeutici, dati dalla maggior vascolarità e distribuzione di ossigeno nei tessuti in iperbaria, viene prevalentemente utilizzata ora presso strutture ospedaliere e ambulatoriali per prestazione di terapie di vario genere quali l'[[ossigenoterapia iperbarica]].
 
== Uso della camera iperbarica ==
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Nel caso di insorgenza di patologia da Decompressione (PDD) dopo una immersione è opportuno contattare il centro Iperbarico più vicino, avendo cura di idratare l'infortunato (se cosciente far bere almeno 2 - 3 litri di acqua) e somministrargli ossigeno normobarico a flussi elevati (almeno 10 litri/minuto), sino al raggiungimento della Camera Iperbarica. Nel caso di trasporto presso il [[centro iperbarico]] con mezzo aereo, il volo deve essere tenuto a bassa quota, per la diminuzione progressiva di pressione atmosferica verso le alte quote e relativo rischio di accelerazione dell'insorgere di embolie. Nel caso di sospetto di patologia da decompressione, in attesa di raggiungere il più vicino [[centro iperbarico]] o di arrivo dei soccorsi, deve essere posizionato in decubito laterale sinistro evitando assolutamente di sollevare le gambe del paziente per il grave rischio di embolizzazione massiva dei territori cerebrali.
=== Attività subacquee ===
Le prime camere erano state ideate per permettere la [[decompressione]] del [[sommozzatore]] in ambiente confortevole, soprattutto in seguito a delle lunghe immersioni.
 
Attualmente nel caso di immersioni subacquee professionali e militari, le camere iperbariche sono ospitate a bordo dei mezzi navali addetti alle attività. I sommozzatori dopo le immersioni le usano per poter effettuare le lunghe soste di [[decompressione]], e nel caso per ottenere eventuali trattamenti di ricompressione direttamente sul posto. La presenza della camera iperbarica in questi casi è indispensabile soprattutto considerando la lontananza o la inesistenza di [[Centro iperbarico|centri iperbarici]] presso i luoghi di operazione.
Vengono usate le [[Tabella di decompressione|tabelle di decompressione]] che stabiliscono una esatta e specifica tempistica di sosta e permanenza alle varie quote per un determinato periodo di tempo e pressione a seconda del tempo di permanenza sul fondo e di profondità massima raggiunta.
Generalmente nelle immersioni lavorative per scopi civili o militari è prevista per legge la presenza di un impianto iperbarico sul mezzo appoggio, che oltre a eventuali scopi terapeutici ha la finalità di diminuire i tempi di decompressione degli Operatori Tecnici Subacquei (OTS).
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'''alto fondale''' se svolte oltre la fascia dei -50 m,
In Italia le camere iperbariche, per legge, debbono essere tutte multiposto con camera di equilibrio, al fine di consentire l'ingresso di personale in qualsiasi momento del trattamento, collegate a bombole e [[Compressore aria respirabile|compressori ad aria compressa respirabile]] adeguati e scorte accessorie di gas relativi, [[ossigeno]] ed [[elio]]. La gestione delle operazioni a bordo è tenuta da personale specializzato, spesso gli stessi [[subacqueo|sommozzatori]], con monitoraggio e gradi di allerta elevati e costanti quando i sommozzatori sono in immersione durante le operazioni, e in seguito all'interno della camera durante la [[Tappa di decompressione|soste decompressive]].
Con il progresso tecnologico nel campo delle [[immersione professionale|immersioni professionali]], essa ha trovato largo utilizzo nelle [[immersioni in [[saturazione]].
Con questa tecnica il sub è in grado di lavorare per diversi giorni a profondità notevoli e utilizzare la camera da decompressione, o meglio la stazione iperbarica, dotata dei vari necessari comfort, come abitazione, solitamente sistemata sulla nave appoggio e collegabile con campana presurizzabile di trasporto verso il fondo marino (vedi il recupero del [[Polluce (piroscafo)|Polluce]] presso l'[[Isola d'Elba]]), ed effettuare una sola decompressione alla fine del ciclo di operazioni.
[[File:Pressurised Chambers for Divers.jpg|thumb|Una camera iperbarica usata per le immersioni in saturazione]]
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=== Linee guida sulle indicazioni all'ossigenoterapia iperbarica 2007 ===
Nel 2006 una commissione mista, formata da rappresentanti delle società scientifiche, [[Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva]] (SIAARTI), [[Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica]] (SIMSI) e di categoria, [[Associazione Nazionale Centri Iperbarici Privati]] (ANCIP), ha rivisto le Linee Guida sulle indicazioni all'Ossigenoterapia Iperbarica, alla luce delle nuove acquisizioni scientifiche e seguendo le regole della [[medicina basata sull'evidenza]] (EBM). Ne sono nate le linee guida italiane sull'uso dell'Ossigenoterapia Iperbarica (OTI).<ref name=linee_guida_oti>''Linee guida sulle indicazioni all'ossigenoterapia iperbarica 2007'', documento congiunto elaborato dal gruppo di studio:
* SIMSI (Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica): Prof. Giuliano Vezzani, Dr Marco Brauzzi
* SIAARTI (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione, Terapia Intensiva) Prof.ssa Monica Rocco, Dr Luciano Ditri
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Il pericolo maggiore, in particolare nelle camere monoposto che utilizzano un'atmosfera di ossigeno, rimane l'introduzione di oggetti in grado di generare fiamme o scintille. È sufficiente anche indossare abiti o copertine fatte in materiale sintetico che per sfregamento generano elettrostaticità e quindi fiamme.
Tristemente famoso fu il caso di Salvatore Iannelli, un bimbo di quattro anni di Napoli sottoposto a trattamento in una camera a ossigeno puro morto in seguito a un incendio causato da un giocattolo in grado di generare scintille che gli era stato lasciato per farlo stare buono.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/novembre/01/Anche_abito_puo_aver_scatenato_co_0_9711017388.shtml 1º novembre 1997, pagina 5] Corriere della Sera</ref><ref>[http{{Cita web|lingua=it|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/04/29/quell-ospedale-sotto-accusa.html Quell|titolo=QUELL'ospedale sottoOSPEDALE accusa]SOTTO Repubblica,ACCUSA 29- aprilela 1987,Repubblica.it|sito=Archivio pagina- 17la Repubblica.it|data=1987-04-29|accesso=2025-03-15}}</ref>
 
Proprio in seguito a questi incidenti si sono sviluppate una serie di procedure in grado di ridurre qualsiasi rischio di incendio: da un lato si cerca di ridurre al minimo la quantità di ossigeno nella camera, dall'altro si è migliorato il controllo degli oggetti introdotti dai pazienti, anche attraverso sofisticate tecniche di analisi dell'aria in grado di individuare tracce anche minime di prodotti di combustione. Ai pazienti è assolutamente vietato indossare abbigliamento sintetico e portare con sé qualunque tipo di oggetto che produca o possa produrre una combustione come ad esempio [[accendino|accendini]] e [[scaldamani a carbonella]]. Inoltre a scopo precauzionale si fanno depositare all'esterno anche cellulari, orologi non subacquei, chiavi, torce e i dispositivi a batteria in genere.
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== Incidenti recenti ==
Un grave incidente è avvenuto negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], a [[Lauderdale -by -the -Sea]] il 1º maggio [[2009]], presso l'OHNC della [[Florida]], Centro di terapia iperbarica neurologico del Dr. [[Neubauer's]], per un incendio verificatosi all'interno della camera iperbarica, e ha coinvolto due cittadini italiani: [[Francesco Pio Martinisi]], di soli 4 anni, rimasto ustionato sul 90% del corpo e deceduto l'11 giugno e la nonna, Vincenza Pesce, che lo assisteva, anche lei è morta in seguito alle gravissime ustioni riportate. Il fatto ha destato notevole scalpore poiché per il bambino, affetto da una particolare disfunzione neurologica, era stata creata una petizione di raccolta fondi con relativo sito e blog, e per cui si era interessato anche l'ex-presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]].
 
== Note ==