Carlo Giuliani: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 20 luglio
|AnnoMorte = 2001
|Immagine = Piazza_alimonda,_cippo_dedicato_a_carlo_giuliani.JPG
|Didascalia = Cippo dedocato a Giuliani, piazza Alimoda,Genova
|Epoca = 1900
|AttivitàEpoca2 = 2000
|Attività = attivista
|Nazionalità = italiano
|Categorie = no
|Immagine = Fototessera di Carlo Giuliani.jpg
|FineIncipit = è stato un manifestante che prese parte alle proteste del [[movimento no-global]], venendo ucciso da un [[carabiniere]], durante i [[fatti del G8 di Genova]]
|Didascalia = [[Fototessera]] dello studente Carlo Giuliani
|FineIncipitPostNazionalità = èche stato un manifestante cheha presepreso parte alle proteste del [[movimento no-global]], venendo ucciso da un [[carabiniere]], durante i [[fatti del G8 di Genova]]
}}
 
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== Biografia ==
Nato a [[Roma]] nel 1978, figlio di Giuliano Giuliani, sindacalista della [[Confederazione Generale Italiana del Lavoro|CGIL]], e [[Haidi Giuliani]], insegnante, crebbe a [[Genova]], diplomatosi al [[liceo scientifico]], si iscrisse al corso di laurea in Storia all'[[Università degli Studi di Genova|Università di Genova]], che tuttavia abbandonò dopo il primo anno<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.carlogiuliani.it/bibliografia/tesi-di-laurea|titolo=Tesi di Laurea – Comitato Piazza Carlo Giuliani|accesso=2025-07-20}}</ref>. I motivi di questa scelta sono stati raccontati da persone a lui vicine, e sembrano legati a un periodo di riflessione personale e a un crescente impegno nel sociale.
Figlio di Giuliano Giuliani e [[Haidi Giuliani|Adelaide Cristina Gaggio]], si diploma al [[liceo scientifico]] e poi si iscrive alla facoltà di storia. Si impegna nel sociale e svolge il [[servizio civile]] presso [[Amnesty International]] a Genova, adotta inoltre un bambino a distanza mediante la [[Comunità di Sant'Egidio]].<ref name="libro_1">{{cita libro|autore=Enrico Deaglio|wkautore=Enrico Deaglio|titolo=Patria 1978-2008|url=http://books.google.it/books?id=JaByRJ3_BkAC&pg=PA596|editore=Il Saggiatore|anno=2010|pagine=596-597|isbn=978-88-565-0213-8}}</ref>
 
HaEbbe intanto problemi legati al consumo di [[droghe]] e segueseguì un programma di [[Medicina fisica e riabilitazione|riabilitazione]] al [[SerT]].<ref name="libro_1" /><ref name="corriere_2">{{Cita news|autore=Marco Imarisio|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/26/Gli_amici_Titti_Uno_che_co_0_0107262063.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131005003551/http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/26/Gli_amici_Titti_Uno_che_co_0_0107262063.shtml|titolo=Gli amici: Titti? Uno che non sapeva scegliere|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|città=Genova|pagina=6|data=26 luglio 2001|urlmorto=sì|dataarchivio=5 ottobre 2013}}</ref> Nel 1999 vienevenne sottoposto a un procedimento penale, poi archiviato, da parte della [[Guardia di Finanza]] per [[traffico di stupefacenti]], che aveva contribuito al rapporto turbolento di Carlo con i genitori, e il telefono di casa Giuliani vienevenne quindi sottoposto a intercettazioni.<ref name="il_giornale_1">{{Cita news|url=http://www.peacelink.it/genova2001/a/17698.html|titolo=Guai con la legge e liti col padre nelle telefonate di Carlo Giuliani|pubblicazione=[[Il Giornale]]|data=20 luglio 2006}}</ref> Per un periodo è iscritto a [[Rifondazione Comunista]].<ref name="libro_1" /> Due settimane prima di morire diventa volontario dell'[[Anlaids]], l'Associazione Nazionale per la Lotta contro l'[[AIDS]].<ref name="corriere_2" />
 
Nel 1995, nel tentativo di sedare quella che gli sembrava un'aggressione ad un compagno di scuola nei [[Caruggi di Genova|carruggi]] genovesi, ebbe una colluttazione con alcuni poliziotti in borghese, che poi lo avrebbero trattenuto e schiaffeggiato in [[questura]]<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://openddb.it/film/di-vita-non-si-muore/|titolo=Di vita non si muore - Openddb|accesso=2025-07-20}}</ref>. Svolse il [[servizio civile]] presso [[Amnesty International]], ma l'esperienza lo deluse in quanto poco formativa. Adottò inoltre un bambino a distanza mediante la [[Comunità di Sant'Egidio]].<ref name="libro_1">{{cita libro|autore=Enrico Deaglio|wkautore=Enrico Deaglio|titolo=Patria 1978-2008|url=http://books.google.it/books?id=JaByRJ3_BkAC&pg=PA596|editore=Il Saggiatore|anno=2010|pagine=596-597|isbn=978-88-565-0213-8}}</ref> Per un periodo fu iscritto a [[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione Comunista]], ma ne uscì poco dopo, non volendo seguire le orme dei genitori e non credendo nei partiti politici.<ref name="libro_1" /> Due settimane prima di morire diventò volontario dell'[[Anlaids]], l'Associazione Nazionale per la Lotta contro l'[[AIDS]].<ref name="corriere_2"/>
 
== I fatti del 20 luglio 2001 ==
=== Gli scontri ===
La morte di Carlo Giuliani è legata ai disordini avvenuti a Genova il 20 luglio del 2001 in via Tolemaide nel [[Foce (Genova)|quartiere Foce]], presso la [[Stazione di Genova Brignole|stazione Brignole]], dove si verificarono violenti scontri tra manifestanti [[no global|anti-g8]] e [[forze dell'ordine]]. Secondo amici e familiari la partecipazione a quegli eventi da parte di Giuliani fu promossa dalle notizie relative ai disordini che in quelle ore circolavano. Secondo queste testimonianze, tali notizie lo convinsero a rinunciare alla gita al mare che aveva programmato quella mattina per dirigersi verso il corteo delle [[Tute Bianche]]. La versione che vorrebbe Giuliani in procinto quel giorno di dirigersi verso la spiaggia genovese sarebbe avvalorata dal costume da bagno che indossava sotto i pantaloni al momento del decesso.<ref>{{q|Quel giorno Carlo era incerto se andare al mare con un amico. Esce di casa a mezzogiorno e si dirige, con l'amico, verso Sant'Agata. Fanno un giro. Alle due del pomeriggio vengono fotografati in corso Torino, curiosi e preoccupati e soprattutto indignati nel vedere quel putiferio scatenato dai ''[[Black blockbloc]]k'' e dalle forze dell'ordine|Haidi e Giuliano Giuliani tratto da {{Cita|Giuliani, 2002|p. 45}}.}}</ref><ref>Nel documentario di Cristina Comencini, "Carlo Giuliani, ragazzo", Haidi Giuliani afferma che secondo la ricostruzione fatta di concerto con gli amici del figlio, Carlo Giuliani esce di casa per incontrare un suo amico ma con un dubbio sulla destinazione: la spiaggia o i luoghi delle proteste che si svolgevano in quel momento. La scelta cade sulla seconda, i due, entrambi a volto scoperto, vengono successivamente fotografati in corso Torino mentre parlano con alcuni dimostranti. Successivamente attraversano la galleria di corso Sardegna, salgono per la scalinata Montaldo e giungono a piazza Manin. Dopo la carica della polizia contro i manifestanti pacifisti della [[Rete Lilliput]], Giuliani e l'amico si perdono di vista. Giuliani a quel punto riceve una telefonata da un altro amico e si danno appuntamento in corso Sardegna presso il bar Motta per pranzare. Constatata la chiusura del bar, i due acquistano una [[focaccia]] presso una focacceria vicina. Alle 16:30 si dirigono in via Tolemaide, teatro degli scontri tra forze dell'ordine e Tute Bianche, nei pressi del corteo l'amico perde di vista Giuliani.</ref> L'autopsia ha rilevato che Giuliani, al momento del decesso, indossava "pantaloncini sportivi in materiale sintetico di colore rosso" sotto "pantaloni di una tuta ginnica di colore blu in cotone acetato", insieme a una "canottiera bianca di cotone, tagliata sul davanti e ampiamente intrisa di materiale ematico", "scarponcini sportivi da trekking" e "calze di lana".<ref>{{Cita web|autore=Marcello Canale e Marco Salvi (medici legali)|url=http://www.misteriditalia.it/genova/giuliani/atti-giudiziari/AutopsiaGiuliani.pdf|formato=pdf|titolo=La relazione dell'autopsia sul corpo di Carlo Giuliani". Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova. Proc. n. 13021/01121. Genova, 5.11.2001.}} (Paragrafo "I dati dell'esame esterno")</ref>
 
A seguito di una carica abortita in via Caffa (l'unica effettuata lateralmente al corteo) da parte dei carabinieri della compagnia [[Compagnie di contenimento e intervento risolutivo|CCIR]] "Echo" - 12º btg carabinieri "Sicilia", in [[piazza Alimonda]], durante la frettolosa ritirata dei circa 70 militari presenti, una [[Land Rover Defender]] con tre [[carabinieri]] a bordo (l'autista Filippo Cavataio, [[Mario Placanica]] e Dario Raffone), facendo manovra per seguire la ritirata degli uomini rimane apparentemente bloccata contro un grosso cassonetto per rifiuti. L'utilità della carica, il numero di uomini impegnati e la valutazione di fattibilità saranno oggetto successivamente di pareri e testimonianze contrastanti da parte degli ufficiali responsabili del reparto, uno dei quali riconoscerà durante la visione dei filmati nel processo sui fatti del 20 luglio che il reparto lanciò dei sassi in direzione dei manifestanti.<ref>Adriano Lauro, vicequestore responsabile di PS del reparto, si riconosce nel poliziotto che raccoglie e lancia una pietra in direzione dei dimostranti. Il passaggio del dibattimento in questione è riportato nel documentario:<br />{{Cita video|url=https://archive.org/details/provaetyw3t|titolo=OP Ordine pubblico Genova 2001|editore=[[Internet Archive]]}}</ref> L'autista sosterrà poi che sarebbe rimasto bloccato a causa di una manovra errata di un altro veicolo Land Rover Defender che seguiva la carica delle forze dell'ordine.
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{{Citazione|Bastardo! Lo hai ucciso tu, lo hai ucciso! Bastardo! Tu l'hai ucciso, col tuo sasso, pezzo di merda! Col tuo sasso l'hai ucciso! Prendetelo!|Vicequestore Adriano Lauro}}
 
A seguito dell'ordine dell'allora [[Questura|vicequestore]] Adriano Lauro, un carabiniere e un agente di polizia accennarono un inseguimento del dimostrante, che si esaurì dopo pochi metri e permise al dimostrante di fuggire.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=mkolIE7INto Breve estratto] dal filmato di [[Indymedia]] in cui è possibile udire la frase del vicequestore Adriano Lauro {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140523215839/http://www.youtube.com/watch?v=mkolIE7INto |data=23 maggio 2014 }}</ref> Lo stesso Lauro affermerà, durante un'udienza della successiva causa civile intentata dai Giuliani, di aver inizialmente ritenuto un sasso la causa della morte avendone notato, mentre si stava avvicinando alla zona, uno a poca distanza dal corpo.<ref>[http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/01/27/AQ0MALdB-credevo_colpito_giuliani.shtml G8, causa civile sul caso Giuliani. Lauro: «Credevo lo avesse colpito un sasso»] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140130064652/http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/01/27/AQ0MALdB-credevo_colpito_giuliani.shtml |datedata=30 gennaio 2014 }}, articolo de [[Il Secolo XIX]] online, del 27 gennaio 2014</ref>
 
La notizia che voleva le forze dell'ordine estranee alla morte del giovane viene smentita già verso le 21. La famiglia di Giuliani viene avvertita dell'accaduto solo dopo che in televisione cominciarono a circolare le foto dell'[[agenzia stampa]] [[Reuters]], che smentiscono le prime notizie diffuse circa la morte di un manifestante spagnolo e mostrano com'è morto esattamente Giuliani. Ciò avviene tra le 22:30 e le 23:00.<ref name="inchiestaroberti" />
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-->. Il [[Comitato Piazza Carlo Giuliani]] ([[Organizzazione non lucrativa di utilità sociale|ONLUS]], composta anche dai genitori della vittima e che si occupa dei [[Fatti del G8 di Genova|fatti di Genova]] e della morte di Giuliani, svolgendo indagini indipendenti da quelle ufficiali sui fatti) avanza l'ipotesi della manipolazione effettuata da membri delle forze dell'ordine per avvalorare la tesi del sasso come arma del delitto, eseguita con lo spostamento del sasso sporcato di sangue vicino al viso di Giuliani e i colpi violentemente inferti alla fronte dopo avergli spostato il passamontagna (con probabilità utilizzando lo stesso sasso posizionato artificiosamente vicino al cadavere come corpo contundente)<ref name="P.zza Alimonda - Parte Prima"/>. Questa tesi è stata ribadita da Giuliano Giuliani, padre di Carlo, durante l'intervista concessa a ''[[Blu notte - Misteri italiani]]'' del 9 settembre 2007. Sempre secondo il Comitato Piazza Carlo Giuliani, questa delicata operazione giustificherebbe sia il nervosismo delle stesse forze dell'ordine (che secondo alcune immagini e le dichiarazioni del fotografo francese Bruno Abile, presente in loco, avrebbe portato alcuni agenti di PS e carabinieri a confrontarsi fisicamente<ref>{{Cita news|autore=Marco Preve|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/04/28/ho-visto-prendere-calci-giuliani.html|titolo=Ho visto prendere a calci Giuliani|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|pagina=6|data=28 aprile 2005}}</ref>) e il pestaggio di Eligio Paoni, il fotografo che fece le prime fotografie ravvicinate al corpo di Giuliani (che andarono perdute con la distruzione delle macchine fotografiche).<ref>[http://web.peacelink.it/genova/testimonianze/t88.html Associazione lombarda dei giornalisti - Il "prezzo" pagato a Genova dai giornalisti dell'informazione visiva]</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=49|titolo=G8: morte Giuliani; testimonia fotografo picchiato inchiesta black block, domani nuovi interrogatori|pubblicazione=[[ANSA]]|città=Genova|data=28 agosto 2008|accesso=10 settembre 2012|dataarchivio=12 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120112095418/http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=49|urlmorto=sì}}</ref><ref name=sergiocecchini>{{Cita web|url=http://www.sergiocecchini.it/foto/genova2001/dossier_genova.html|titolo=Genova, informazione sotto tiro|editore=sergiocecchini.it|data=26 luglio 2001|autore=Sergio Cecchini|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120722010110/http://www.sergiocecchini.it/foto/genova2001/dossier_genova.html|dataarchivio=22 luglio 2012}} (Testimonianze di Eligio Paoni e Tony Capuozzo sul pestaggio di Paoni)</ref>
 
Nell'agosto del [[2009]], i giudici della [[Corte europea dei diritti dell'uomo]] nella sentenza pronunciata sul caso hanno stigmatizzato la decisione della procura di autorizzare la cremazione il 23 luglio, prima di conoscere i risultati dell'autopsia, soprattutto in considerazione del fatto che la procura stessa ha giudicato superficiale il rapporto autoptico. La Corte ha inoltre espresso biasimo per l'intervallo di tre sole ore concesso ai familiari di Giuliani tra la notifica dell'autopsia e l'esame stesso, cosa che secondo i giudici di Strasburgo ha verosimilmente impedito ai genitori di incaricare un proprio consulente.<ref name=autogenerato1>{{Cita news|autore=Marco Preve|url=http://genova.repubblica.it/dettaglio/La-Corte-europea:-Giuliani-cremato-troppo-presto/1703983?ref=rephp|titolo=Cremazione troppo frettolosa per Carlo Giuliani|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Genova|data=26 agosto 2009|accesso=11 settembre 2009|dataarchivio=19 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119074934/http://genova.repubblica.it/dettaglio/La-Corte-europea:-Giuliani-cremato-troppo-presto/1703983?ref=rephp|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Le inchieste sulla morte ==
=== L'inchiesta della giustizia italiana ===
Nei confronti di [[Mario Placanica]] e di Filippo Cavataio la Procura di Genova aprì un procedimento penale (n. 13021/2001 RGNR) con l'ipotesi di omicidio colposo. Successivamente il [[Pubblico Ministero|PM]] Silvio Franz chiese l'archiviazione del procedimento, richiesta avversoverso la quale la famiglia Giuliani presentò opposizione. Il 5 maggio [[2003]] il [[Giudice per le indagini preliminari|GIP]] Elena Daloiso pronunciò una sentenza di non luogo a procedere per entrambi gli indagati, rilevando "''la presenza di cause di giustificazione che escludono la punibilità del fatto''" e prosciolse Placanica per [[uso legittimo delle armi]], oltre che per [[legittima difesa (ordinamento italiano)|legittima difesa]], come richiesto dallo stesso titolare dell'accusa.
 
La perizia realizzata durante l'istruttoria, basata su un filmato, ha concluso che il colpo che ha ucciso Carlo Giuliani fosse stato sparato verso l'alto e fosse rimbalzato su un sasso scagliato da un altro manifestante{{citazioneSenza necessariafonte}}.
 
L'investimento con il mezzo di servizio, invece, venne spiegato dai carabinieri come un tentativo di fuga dai manifestanti armati di pietre e bastoni, e i militari affermarono di non essersi accorti della presenza del ragazzo a terra.
 
Tale versione, accolta dai magistrati, è sempre stata ritenuta poco credibile dalla famiglia Giuliani, che ha commissionato un'ulteriore perizia secondo la quale il colpo è stato sparato in direzione della vittima. I familiari, assieme al "comitato Piazza Carlo Giuliani", hanno realizzato un documentario sui fatti, in cui raccolgono le documentazioni fotografiche disponibili per tentare di ricostruire i fatti e smentire la tesi della magistratura. Nel documentario, si avanza anche l'ipotesi che a sparare dalla camionetta non fu [[Mario Placanica|Placanica]], sulla base di un confronto tra alcune fotografie.
 
=== La corte Europea dei diritti dell'uomo ===
Il 13 marzo [[2007]] la [[Corte europea dei diritti dell'uomo]] dichiarò "ricevibile" il ricorso presentato, il 18 giugno [[2002]] dalla famiglia Giuliani, dove si sosteneva che la morte di Carlo Giuliani era dovuta a "un uso eccessivo della forza" in violazione dell'articolo 2 della [[Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali]].<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/12/giuliani.shtml|titolo=Caso Giuliani, la Cedu accoglie il ricorso|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|città=Strasburgo|data=13 marzo 2007}}</ref>
 
Nell'agosto del [[2009]], i giudici di Strasburgo hanno stabilito<ref name="Application no. 23458/02"/> che Mario Placanica agì per [[legittima difesa (ordinamento italiano)|legittima difesa]], motivando che «il militare non è ricorso a un uso eccessivo della forza. La sua è stata solo una risposta a quello che ha percepito come un reale e imminente pericolo per la sua vita e quella dei colleghi».<ref>{{Cita news|url= http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/?id=3.0.3694922424|titolo=Corte Europea - legittima difesa di Placanica|pubblicazione=[[Adnkronos]]|data=25 agosto 2009|accesso=2 dicembre 2021|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20211202162415/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2009/08/25/Cronaca/G8-Corte-europea-diritti-umani-Giuliani-ucciso-per-legittima-difesa_170142.php|dataarchivio=2 dicembre 2021|urlmorto=sì}}</ref>
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Nel giugno [[2006]] [[Haidi Giuliani|Haidi Gaggio (in Giuliani)]], madre di Carlo, ha inviato una raccomandata a Mario Placanica per interrompere il decorso della [[Prescrizione (diritto)|prescrizione]], lasciando aperta la possibilità di effettuare una causa civile nei confronti dell'ex carabiniere ma dichiarando di non averlo fatto per chiedere un risarcimento danni a Placanica, ma al fine di ottenere un processo "che faccia luce non solo su piazza Alimonda, su chi ha effettivamente sparato, ma anche sulle responsabilità politiche e sulla catena di comando"<ref>{{Cita news|url=http://italy.peacelink.org/genova/articles/art_16995.html|titolo=|pubblicazione=[[il manifesto]]|data=21 giugno 2006|urlmorto=sì|accesso=3 novembre 2007|dataarchivio=18 novembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071118062802/http://italy.peacelink.org/genova/articles/art_16995.html}}</ref>.
 
L'impegno politico della signora Gaggio, che dapprima restia ai riflettori della stampa, aveva declinato una proposta dell'avvocato [[Giuliano Pisapia]], si determinò nel tempo, quando dopo una iniziale resistenza, diede inizio alla propria testimonianza a Firenze, attività che divenne poi il fulcro della sua azione politica, sebbene la militanza politica di [[Haidi Giuliani|Haidi Gaggio]], iniziasse già nel [[1962]] con la sua partecipazione alla manifestazione per l'assassinio di [[Giovanni Ardizzone]] (giovane studente deceduto in circostanze analoghe a quelle di Carlo Giuliani), avvenuta precedentemente alla sua adesione al [[Partito Comunista Internazionalista|P.C.I]]. <ref>{{Cita libro|cognome=ALESSANDRO PORTELL|titolo=STORIE ORALI;RACCONTO, IMMAGINAZIONE, DIALOGO|url=https://www.worldcat.org/oclc/1105711234|accesso=2021-12-13 dicembre 2021|editore=DONZELLI EDITORE|OCLC=1105711234|ISBN=88-6843-752-X}}</ref>
 
Dopo la seconda sentenza della corte Europea dei diritti dell'uomo il padre di Carlo, Giuliano, ha affermato di avere intenzione di intentare una causa civile, per riuscire ad ottenere un dibattimento sui fatti avvenuti prima e dopo la morte, come la questione relativa alla pietra con cui sarebbe stata colpita la testa del figlio<ref>{{Cita news|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/03/24/AOl9XPH-famiglia_giuliani_arrendiamo.shtml?hl|titolo=Caso Giuliani, assolta l'Italia La famiglia: «Non ci arrendiamo»|pubblicazione=[[Il Secolo XIX]]|città=Genova|data=24 marzo 2011|accesso=30 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120112112135/http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/03/24/AOl9XPH-famiglia_giuliani_arrendiamo.shtml?hl|dataarchivio=12 gennaio 2012|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== La posizione di Placanica ==
Dopo il proscioglimento per la morte di Carlo Giuliani, [[Mario Placanica]] fu intervistato dal quotidiano ''[[Calabria Ora]]''<ref name="placanica">{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/11_Novembre/29/placanica.shtml|titolo=«Sparai in aria e non contro Giuliani»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|città=Catanzaro|data=29 novembre 2006}}</ref><ref>Il testo dell'intervista a Placanica: {{Cita news|url=http://archivio.carta.org/editoriali/2006/061129.htm|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071118083117/http://archivio.carta.org/editoriali/2006/061129.htm|dataarchivio=18 novembre 2007|data=29 novembre 2006|titolo=La rivelazione|pubblicazione=Carta|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/cronaca/placanica-sparo/placanica-sparo/placanica-sparo.html|titolo=Placanica: "Non sparai a Carlo Giuliani" Prc: "Subito commissione d'inchiesta"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Catanzaro|data=29 novembre 2006}}</ref>.
 
Nell'intervista Placanica ricostruì il clima di tensione di quei giorni, sottolineando l'enorme pressione cui fu sottoposto e soffermandosi sull'evitabilità del fatto. Placanica si soffermò su alcuni episodi, come il fatto che nessuno fosse intervenuto per disperdere i manifestanti, nonostante fosse evidente che il mezzo dove era non riusciva a spostarsi e come la reazione dei colleghi fu di compiacimento ("''Mi dissero benvenuto tra gli assassini''"<ref name="placanica"/>), dando anche per vera l'ipotesi relativa al fatto che la testa di Giuliani sarebbe stata colpita con un sasso mentre questi giaceva a terra morto ("''Ci sono troppe cose che non sono chiare.'' [...] ''Perché alcuni militari hanno "lavorato" sul corpo di Giuliani? Perché gli hanno fracassato la testa con una pietra?''"<ref name="placanica"/>).
 
Nell'agosto 2008 Mario Placanica, assistito dal legale [[Carlo Taormina]], ha sporto denuncia contro ignoti per l'omicidio di Carlo Giuliani. Secondo la tesi le perizie di parte effettuate su resti di Giuliani dismetterebbero l'assenza di residui dovuti alla [[Pallottola incamiciata|camiciatura]] del proiettile: essendo i proiettili usati da Placanica, come quelli in dotazione degli altri sottufficiali, camiciati, questo fatto escluderebbe che i colpi mortali siano partiti dalla sua pistola. Taormina ha aggiunto che i colpi potrebbero essere partiti dall'arma di un ufficiale o da quella di un civile.<ref>{{Cita news|url=http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/italia_e_mondo/2008/08/13/1101694562623-placanica-denuncia-giuliani-ucciso-un-altro.shtml|titolo=Placanica denuncia alla procura: Giuliani ucciso da qualcun altro|pubblicazione=[[Il Secolo XIX]]|data=13 agosto 2008|accesso=2 dicembre 2021|urlarchivio=https://archive.todayis/20120710045309/http://www.ilsecoloxix.it/p/italia_e_mondo/2008/08/13/ALNJNq0B-placanica_denuncia_giuliani.shtml;jsessionid=F754669ED56F0CF3F5964E067C0446A5%23axzz20Bz7vrS8|dataarchivio=10 luglio 2012}}</ref>
 
== Conseguenze politiche ==
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== Riconoscimenti ==
[[File:Il coraggio del pettirosso.jpg|thumb|''Il coraggio del pettirosso'': scultura di [[Alfonso Gialdini]] dedicata a Carlo Giuliani]]
 
Nell'aprile [[2003]] l'[[Auser|Auser Risorse Anziani]], una [[ONLUS]] impegnata nella solidarietà e la valorizzazione delle persone anziane nata per iniziativa della [[CGIL]] e del suo sindacato pensionati [[Sindacato Pensionati Italiani|SPI-CGIL]] ha partecipato con una propria delegazione alla cerimonia di inaugurazione di una scuola elementare edificata nella [[Repubblica Democratica Araba dei Sahraui]] e dedicata a Carlo Giuliani, costruita grazie ai fondi ({{formatnum:43000}} euro) raccolti dai soci [[Auser]]. Al progetto ha dato il proprio contributo finanziario anche la Fondazione "Carlo Giuliani", sorta per volontà dei genitori del ragazzo ucciso<ref>{{Cita web|url=http://www.auser.it/agenzie/anno_6_numero_12.htm|titolo=AuserInforma: Carlo Giuliani vive nel deserto: la delegazione Auser in partenza per il Saharawi. Un segnale di pace e speranza|editore=[[Auser]]|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927040016/http://www.auser.it/agenzie/anno_6_numero_12.htm|dataarchivio=27 settembre 2007}}</ref>.
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==Riferimenti nella cultura di massa==
Il nome di Carlo Giuliani (o un riferimento alla vicenda) è stato inserito in alcuni brani di musica italiana di artisti e band, tra cui figurano anche [[Francesco Guccini]], [[Fabri Fibra]], [[Dogo Gang]], [[Meganoidi]], [[Ska-P]], [[Caparezza]], [[Ensi (rapper)|Ensi]], [[Simone Cristicchi]], [[Lo Stato Sociale]], [[Mezzosangue (rapper)|Mezzosangue,]] Aldolà Chivalà e [[Inoki]]. Quest'ultimo ha dedicato anche una canzone sull'argomento intitolata ''[[Il mio paese se ne frega]]''. Francesco Guccini ha scritto e dedicato a Carlo Giuliani la canzone ''Piazza Alimonda''. Il gruppo napoletano dei [[99 Posse]] gli ha dedicato il brano ''Odio/rappresaglia''. A Carlo Giuliani e a sua madre Haidi è inoltre dedicata la canzone ''Al di là degli alberi'', tratta dall'omonimo album della [[Casa del Ventovento]]. Il gruppo veneto [[One Dimensional Man]] ha dedicato a Giuliani il brano ''A Just Boy'', contenuto nell'album ''[[Take Me Away (One Dimensional Man)|Take Me Away]]''. Giuliani è il soggetto del brano ''La canzone di Carlo'', con musica e testo composti da [[Gian Piero Alloisio]]<ref>{{Cita web|lingua=|url=http://www.piazzacarlogiuliani.it/index.php?option=com_content&view=article&id=93:musica-canzoni-dedicate&catid=29&Itemid=683&limitstart=1|titolo=Canzoni per Carlo|editore=''Piazza Carlo Giuliani''|accesso=21 luglio 2017|autore=}}</ref>. Ai fatti di quei giorni sono ispirate anche la canzone dei [[Modena City Ramblers]] ''La legge giusta'', la canzone ''Mei ros che negher'' dei LUF e la canzone ''Il mio nome è Carlo'' del gruppo fiorentino Malasuerte. Va inoltre segnalato il brano ''Let me Bleed'', requiem per Carlo Giuliani per coro misto del compositore italiano [[Luca Francesconi (compositore)|Luca Francesconi]] scritto nel 2001 su testi di [[Attilio Bertolucci]]. I [[Linea 77]] citano i [[Fatti del G8 di Genova|fatti di Genova]] nella canzone ''Fantasma'', la band hardcore punk italiana [[Skruigners]] ha realizzato il brano ''200701'' contenuto nell'album ''[[Finalmente vi odio davvero]]''. La band anarcho-punk inglese [[Conflict (gruppo musicale)|Conflict]] nel 2003 ha dedicato a Carlo Giuliani un EP. La band spagnola [[Ska-P]] ha dedicato "''Solamente por pensar''" a Carlo Giuliani. Il gruppo rap [[Corveleno]] ha dedicato la canzone "Un mestiere qualunque" agli avvenimenti di quel giorno ma immedesimandosi nella parte del poliziotto. Nel aprile 2025, il rapper italiano Moder ha pubblicato il brano ''20 luglio 2001|Carlo Giuliani'', realizzato in collaborazione con [[Dutch Nazari]] e [[Tormento (rapper)|Tormento]].<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Maurizio Festa|url=https://clubhiphop.it/moder-20-luglio-2001/|titolo=Moder pubblica “20 luglio 2001 {{!}} Carlo Giuliani” con Tormento e Dutch Nazari - ClubHipHop|data=2025-04-07|accesso=2025-04-08}}</ref>
 
Sulla vicenda sono stati girati alcuni documentari:
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* ''Quale verità per Piazza Alimonda?'' - prodotto e curato da Comitato Piazza Carlo Giuliani onlus, [[ARCI]] ([[2006]])<ref>{{cita web|url=http://www.piazzacarlogiuliani.it/index.php?option=com_content&view=article&id=173:dvd-3&catid=20&Itemid=678|titolo=Quale verità per Piazza Alimonda?|accesso=18 luglio 2017}}</ref>
* ''Bella ciao'', regia di [[Marco Giusti]], [[Roberto Torelli]] ([[2001]])<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/cannes2002/bellaciao/bellaciao/bellaciao.html|titolo=Bella ciao}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comingsoon.it/film/bella-ciao/37979/scheda/|titolo=Bella ciao|accesso=18 luglio 2017}}</ref>
* ''[[Di vita non si muore]]'', regia di Claudia Cipriani ([[2024]])<ref>{{Cita web|url=http://www.ghirofilm.it/documentari1|titolo=Di vita non si muore}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.imdb.com/name/nm4731029/?language=it-it|titolo=Claudia Cipriani}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.claudiacipriani.it/|titolo=Claudia Cipriani}}</ref>
 
== Note ==
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[[Categoria:Morti connesse a manifestazioni]]
[[Categoria:Morti per arma da fuoco]]
[[Categoria:SentenzeSepolti dellanel Cortecimitero europeamonumentale deidi diritti dell'uomoStaglieno]]