Prince: differenze tra le versioni

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|nazione2 =
|post nazione =
|genere = Minneapolis soundPop
|genere2 = NewFunk wave
|genere3 = Pop rockRock
|genere4 = FunkSoul
|genere5 = SynthContemporary popR&B
|genere6 = Contemporary R&BNeopsichedelia
|nota genere = <ref name="allmusic">{{Allmusic|artist|mn0000361393|Prince|autore=[[Stephen Thomas Erlewine]]|accesso=31 ottobre 2024|citazione=a multi-talented pop/funk/rock performer}}</ref><ref name="Brown-obit">{{cita web|cognome1=Brown|nome1=August|cognome2=Rottenberg|nome2=Josh|data=21 aprile 2016|titolo=Prince, master of rock, soul, pop and funk, dies at 57|sito=[[Los Angeles Times]]|accesso=31 ottobre 2024|url=https://www.latimes.com/local/obituaries/la-me-prince-20160421-story.html|lingua=en|dataarchivio=15 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220315020756/https://www.latimes.com/local/obituaries/la-me-prince-20160421-story.html|urlmorto=sì}}</ref><ref name="theirishtimes"/>
|nota genere = <ref>{{cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/artists/prince|titolo=Prince }}</ref><ref name="allmusic">{{Allmusic|artist|mn0000361393|autore=[[Stephen Thomas Erlewine]]|accesso=17 gennaio 2014}}</ref>
|nota genere2 = <ref name="allmusic"/><ref name="Brown-obit"/><ref name="theirishtimes"/>
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|genere altro =
|nota genere5 = <ref name="theirishtimes">{{cita web|data=23 aprile 2016|titolo=Prince: A genre-defying master architect of funk, rock, R&B and pop|sito=[[The Irish Times]]|accesso=31 ottobre 2024|url=https://www.irishtimes.com/life-and-style/people/prince-a-genre-defying-master-architect-of-funk-rock-r-b-and-pop-1.2620742|lingua=en|dataarchivio=7 aprile 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230407003657/https://www.irishtimes.com/life-and-style/people/prince-a-genre-defying-master-architect-of-funk-rock-r-b-and-pop-1.2620742|urlmorto=sì}}</ref>
|nota genere6 =<ref>{{allmusic|style|ma0000012252|Neo-Psychedelia|accesso=31 ottobre 2024|citazione=Neo-psychedelia has occasionally hit the pop mainstream -- Prince's mid-'80s work, for example}}</ref>
|categorizza per genere =
|anno inizio attività = 1975
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|GiornoMeseMorte = 21 aprile
|AnnoMorte = 2016
|NoteMorte = <ref>{{cita news|url=httphttps://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/04/21/news/morto_prince-138156926/|titolo=Tmz: "È morto Prince", genio dai mille nomi|accessopubblicazione=21[[la aprileRepubblica 2016(quotidiano)|la Repubblica]]|autore=Andrea Silenzi|data=21 aprile 2016|accesso=6 ottobre 2024}}</ref>
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
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|Attività2 = polistrumentista
|Attività3 = produttore discografico
 
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , popolare soprattutto negli [[anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|novanta]]
|Didascalia2 = {{Premio|Oscar|alla migliore colonna sonora|1985|x}}
<br/>{{Premio|Grammy||7 volte vincitore ai Grammy awards| }}
}}
 
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== Biografia ==
=== Primi anni ===
Prince Rogers Nelson nacque a [[Minneapolis]] nel [[1958]], figlio di John Lewis Nelson (1916-2001) e Mattie Della (nata Shaw, 1933-2002). I suoi genitori erano entrambi [[Afroamericano|afro-americaniafroamericani]] e tutti i suoi antenati della [[Louisiana]]. Il padre era un [[pianista]] e [[compositore]], sua madre una cantante [[jazz]]. Il suo nome deriva dal [[Pseudonimo|nome d'arte]] del padre, per l'appunto Prince Rogers, che suonava in un gruppo jazz chiamato Prince Rogers Trio.
 
La sorella di Prince, Tika Evene (familiarmente chiamata Tyka), nacque nel [[1960]]. Entrambi i fratelli svilupparono un forte interesse per la musica e questo fu incoraggiato dal padre. Prince scrisse il suo primo brano, ''Funk Machine'', al pianoforte del padre quando aveva solo sette anni. Quando ne aveva dieci, i suoi genitori si separarono. Visse così spostandosi di casa in casa, a volte con il padre e a volte con la madre e il patrigno. Si trasferì poi nella casa dei vicini, la famiglia Anderson, dove fece amicizia con loro figlio André Anderson, che in seguito divenne noto come André Cymone, bassista, compositore e produttore discografico statunitense <ref>{{Cita web|url=http://www.huffingtonpost.com/megan-smolenyak-smolenyak/prince-geneology_b_2638616.html|titolo=Hey, Prince, Your Roots Are Showing|sito=The Huffington Post|data=8 febbraio 2013|accesso=8 giugno 2016}}</ref>.
 
Prince frequentò la Bryant Junior High e la Central High School a Minneapolis, dove giocò a [[Football americano|football]], [[baseball]] e soprattutto [[Pallacanestro|basket]], militando nella squadra del college ''Central's Junior'' e continuando a giocare per hobby anche da adulto. Incontrò [[Jimmy Jam & Terry Lewis|Jimmy Jam]] nel [[1973]] alle medie, che durante le lezioni di musica fu colpito dal suo talento e dalla sua precoce padronanza di una vasta gamma di strumenti, nonché dalla sua dedizione<ref>{{Cita web|url=http://www.ew.com/article/2016/04/21/jimmy-jam-remembers-prince|titolo=Jimmy Jam remembers school days with Prince: 'Everything was so forward thinking'|autore=Joey Nolfi|editore=|data=21 aprile 2016|accesso=}}</ref>.
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Nel [[1978]], a 20 anni, Prince riuscì a stipulare un contratto con [[Warner Bros.]] che lo vide non solo esecutore, ma anche produttore della sua musica, il che lo rese il più giovane produttore discografico fino a quel momento. Prince si chiuse in sala di incisione e pochi mesi dopo ne uscì con il suo primo album prodotto, scritto, suonato e interpretato da lui stesso, dal titolo ''[[For You (Prince)|For You]]''. In realtà Prince venne affiancato da un produttore esecutivo, [[Tommy Vicari]] della stessa Warner Bros., che intendeva così controllare il proprio investimento, e da alcuni musicisti, fra cui il suo concittadino [[Chris Moon]] che aveva conosciuto prima di firmare il contratto discografico e che co-firmò alcuni brani di ''For You'' e del successivo album ''[[Prince (album)|Prince]]''. ''For You'' venne ritenuto un lavoro piacevole, molto ben curato, in linea con la tendenza [[disco-music]] dell'epoca, in cui Prince si alterna nel suonare tutti gli strumenti, dimostrando il proprio talento tecnico e artistico e guadagnandosi così il titolo di «nuovo [[Stevie Wonder]]».
 
Nonostante il budget da 180.000 [[dollari]] messogli a disposizione da Warner Bros., forse in origine destinato alla pubblicazione di tre album<ref>{{cita web|url=http://www.loewak.nl/2008/06/22/for-you-and-prince/ For You and Prince|titolo=For You and Prince|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090226112802/http://www.loewak.nl/2008/06/22/for-you-and-prince/}}</ref>, Prince lo consumò interamente per il solo ''For You''. Ottenuta comunque ulteriore fiducia dal management, Prince compose e incise il suo secondo album ''[[Prince (album)|Prince]]'' che uscì a ottobre del 1979: composto da pezzi più orecchiabili del primo, ebbe un buon riscontro di critica e soprattutto di vendite, con un milione di copie negli Stati Uniti. Per promuovere l'album si pensò di iniziare un tour, ma poiché i primi due album vennero registrati quasi interamente in solitaria, il cantante non aveva una band che lo accompagnasse. Iniziò così a cercare musicisti in città: i primi a essere reclutati furono la tastierista Gayle Chapman, il bassista André Cymone (suo vecchio amico), il batterista Robert Rivkin (ribattezzato Bobby Z.) il chitarrista [[Dez Dickerson]] e il tastierista Matt Fink (che elaborò assieme a Prince il personaggio di Dr Fink vestito con camice e mascherina da chirurgo), che formarono la band di supporto [[The Revolution]] (il nome fu deciso successivamente e in questa fase non ne avevano alcuno). Dopo un breve periodo la prima defezione fu quella della Chapman che si rifiutava di eseguire canzoni scabrose come ''Head'', rimpiazzata nel 1980 da Lisa Coleman.
 
L'idea di Prince per la band era di ispirarsi alla multietnicità di [[Sly & the Family Stone|Family Stone]], oltre a essere circondato da elementi che fossero dei "personaggi" oltre che musicisti (ipotesi avallata dagli stessi membri in alcune interviste). Il tour dell'album ''Prince'' partì come supporto a [[Rick James]] in 38 date da novembre del 1979 ad aprile del 1980. Nel corso di una serata, Prince ne conobbe la fidanzata [[Vanity (artista)|Denise Matthews]] e la convinse a unirsi al suo progetto di ''side band'' che sarebbe diventato [[Vanity 6]]. L'episodio segnò l'inizio di un livore personale di Rick James verso Prince<ref>{{cita web|url=https://www.cheatsheet.com/entertainment/rick-james-and-prince-were-musical-peers-but-not-friends.html/|autore=Kourtnee Jackson|titolo=Rick James and Prince Were Musical Peers, But Not Friends|sito=Showbiz Cheat Sheet|lingua=en|data=2 marzo 2020|accesso=28 aprile 2022}}</ref>, a cui però quest'ultimo non diede mai peso.
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Nel [[1984]] Prince ottenne il successo mondiale nella musica e nel cinema con il progetto multimediale ''Purple Rain'', composto da un film musical e dalla relativa colonna sonora, che fece raggiungere all'artista contemporaneamente la prima posizione nelle classifiche dei singoli, degli album e dei film; prima di Prince c'erano riusciti solo i [[The Beatles|Beatles]].
 
Sia il film sia l'album ricevettero svariati premi. Il film ''[[Purple Rain (film)|Purple Rain]]'' vinse l'[[Oscar alla migliore colonna sonora]]<ref>Il premio era al tempo scisso in "colonna sonora senza canzoni" e "colonna sonora con canzoni"; Prince vinse quello per la colonna sonora con canzoni.</ref>, mentre il brano ''When Doves Cry'' ottenne un [[Golden Globe]] come miglior canzone originale; anche a livello commerciale il film ottenne ottimi risultati: solo negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] il film guadagnò più di ottanta milioni di dollari e fu il più grande successo cinematografico di Prince. L'album ''[[Purple Rain (album)|Purple Rain]]'' vendette più di tredici milioni di copie negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e rimase per ventiquattro settimane consecutive ai vertici delle classifiche. L'industria discografica statunitense elesse ''Purple Rain'' miglior album pop dell'anno e ''When Doves Cry'' miglior singolo; in Gran Bretagna Prince fu dichiarato miglior artista dell'anno e ''Purple Rain'' la migliore colonna sonora. La [[National Association for the Advancement of Colored People]] premiò Prince come miglior attore, miglior artista musicale, ''Purple Rain'' come migliore colonna sonora e ''When Doves Cry'' miglior singolo<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/03/30/103urbano.html|titolo=La "guerra" vera per l'Italia vera|sito=la Repubblica}}</ref>.
 
''Purple Rain'' segnò anche un momento di svolta nel metodo produttivo di Prince: dopo anni in cui lavorava da solo in studio e utilizzava la band The Revolution solo per le esecuzioni dal vivo, l'artista permise loro di partecipare attivamente alle registrazioni. Molti brani vennero registrati dal vivo e le versioni che si sentono nel film furono registrate durante il concerto tenuto al ''First Avenue'' di Minneapolis il 3 agosto 1983. Musicalmente, ''Purple Rain'' rappresenta una dimostrazione del talento innovativo di Prince, di cui il finale con la chitarra elettrica di ''Let's Go Crazy'' è un esempio. Allo stesso tempo, però, l'album è musicalmente più "facile" rispetto ai precedenti: ballate struggenti, canzoni orecchiabili, assoli di chitarra, ammiccamenti erotici e ottime performance live con i Revolution consentirono al pubblico di comprendere la musica di Prince meglio di quanto fu possibile con i precedenti album, più elaborati. Così su ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' del 19 settembre [[1984]]:
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[[File:Freiluftgalerie Hagen 8.JPG|sinistra|thumb|[[Arte di strada|Street art]] a [[Hagen]], [[Germania]].]]
 
Nel [[1992]] Prince firmò con la Warner Bros. un contratto da 100 milioni di dollari che avrebbe dovuto comprendere la pubblicazione di otto lavori (il primo ''[[Diamonds and Pearls]]'') e la posizione di vicepresidente del colosso statunitense. Nonostante la libertà creativa ed economica concessagli dalla casa discografica, però, Prince desiderava maggiore autonomia e decise pertanto di cambiare nome d'arte: il nome "Prince" era infatti marchio registrato della casa discografica (lo resterà fino al 1999), la quale era anche proprietaria dei master delle registrazioni. Dal 1992 l'artista iniziò a firmare le sue opere con un nuovo nome d'arte, un simbolo impronunciabile soprannominato dai fan "love symbol": con l'album dal titolo impronunciabile, ma noto come ''[[Love Symbol Album]]'', si conclude di fatto la carriera di Prince e inizia quella del nuovo artista, produttore indipendente e proprietario della sua musica; il successivo lavoro del 1994 ''[[Come (Prince)|Come]]'' fu accreditato a nome Prince, ma riportava in copertina le date "1958-1993" come se il fu Prince fosse morto e quello fosse un disco postumo. Successivamente l'artista opterà per nomi pronunciabili come ''The Artist Formerly Known As Prince'' (o ''TAFKAP'') e poi semplicemente come ''The Artist''.
 
Graficamente il "love symbol" è il risultato di un incrocio fra il simbolo del sesso maschile ({{simbolo|Male.svg|13}}) e del sesso femminile ({{simbolo|FemaleVenus symbol (outline).svg|12}}). L'album ''[[Love Symbol Album]]'' è un [[concept album]] che racconta la nascita della relazione fra l'artista e [[Mayte Garcia]], nella finzione una giovane principessa egiziana di sedici anni, in realtà una ragazza portoricana incontrata durante un tour europeo e diventata ballerina/cantante della sua band NPG; successivamente diventerà la compagna e poi la moglie dell'artista. Musicalmente questo lavoro è considerato superiore alle altre opere anni novanta dell'artista e dimostra una forte eterogeneità che include anche stili fino ad allora non sperimentati, come l'[[hip hop]] nel brano esplicito ''The Continental'' a cui collabora anche la modella [[Carmen Electra]], successivamente star della rivista ''[[Playboy (periodico)|Playboy]]''. Anche l'attrice [[Kirstie Alley]] è presente in un paio di tracce in questo lavoro interpretando il personaggio della giornalista di gossip Vanessa Bartholomew: in particolare, il brano conclusivo ''The Sacrifice of Victor'' si apre come fosse un'intervista in cui l'artista racconta la propria vita e si conclude con i versi «Gotta keep on walking down this road / gonna reach my destination, yeah / My name will be Victor» ("Devo continuare a camminare per questa strada / fino a quando raggiungerò la mia destinazione, sì. / Il mio nome sarà Victor") che segna un ennesimo cambio di nome.
 
Nel 1993 l'artista pubblicò la sua prima raccolta ''[[The Hits/The B-Sides]]'' e una live session in studio dal titolo ''[[The Undertaker (album)|The Undertaker]]'', che non viene pubblicata su supporto audio, ma solo video su [[VHS]] e [[Laser disc|LD]]. Al tempo si diffuse la voce che l'artista custodiva una raccolta di materiali nota come ''The Vault'' ("La cassaforte")<ref name="allmusic"/> contenente non meno di 14 album e 50 videoclip completi; nelle note interne alla copertina di ''The Hits/The B-Sides'' lo storico collaboratore dell'artista dal 1983 al 1992 [[Alan Leeds]] scrisse<ref>{{cita web|url=http://www.prince.org/msg/7/171968|titolo=Alan Leeds - The Questions, The Answers & More Besides|accesso=12 luglio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070526010935/http://www.prince.org/msg/7/171968|urlmorto=sì}}</ref>:
 
{{Citazione|''Dal punto di vista di un fan, la storia dell'archivio di Prince è diventata una parodia. Sfortunatamente, la Warner e Prince sembrano condividere la stessa mancanza di visione quando si parla del materiale tramandato. […] Dal punto di vista di un musicologo, tutti i suoi classici album dovrebbero essere rimasterizzati ed essere completati con tracce bonus e note dettagliate. […] Non so cosa accadrà alla morte di Prince e non so quali siano i suoi voleri. Suppongo che il suo archivio di nastri sarà visto come parte di un suo patrimonio generale. Dall'altro lato, qualsiasi cosa sia stata registrata mentre lui era sotto contratto con la Warner non può essere tecnicamente pubblicata senza l'approvazione della Warner stessa''.}}
[[File:Vitoria - Graffiti & Murals 1238.jpg|thumb|[[MuralesMurale]] raffigurante Prince.]]
 
Nel [[1994]] l'artista pubblicò in accordo con Warner Bros. l'album ''[[Come (Prince)|Come]]'', l'ultimo accreditato a nome Prince. Nonostante la foto di copertina sia stata scattata ai piedi della [[Sagrada Família]] di [[Barcellona]], l'album parla di sesso in varie forme: la title track, una suite di oltre dieci minuti, è dedicata al [[sesso orale]], ''Pheremone'' al [[voyeurismo|voyeur]] verso il [[BDSM]]<ref>Una versione strumentale di quest'ultimo brano venne usata dal canale televisivo [[Black Entertainment Television|BET]] come sigla del programma ''Video Lp''. {{cita testo|url=http://www.onesoulfulnegro.com/?p=294|titolo=DJ Brainchild» Blog Archive|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928034933/http://www.onesoulfulnegro.com/?p=294}}</ref>, in ''Orgasm'' i gemiti di [[Vanity (artista)|Vanity]]<ref>Originariamente registrati nel 1983 per il brano inedito ''Vibrator''.</ref> sono messi in parallelo al suono della sua chitarra elettrica.
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[[File:Yellow Cloud.jpg|thumb|La chitarra gialla di Prince presso lo [[Smithsonian Institution Building]].]]
 
Nei primi [[anni duemila]] l'artista cambiò radicalmente stile di vita: torna al nome Prince, diventa [[vegetariano]]<ref>{{cita libro|nome=Umberto|cognome=Veronesi|wkautore=Umberto Veronesi|autore2=Mario Pappagallo|titolo=Verso la scelta vegetariana|capitolo=Perché dobbiamo essere vegetariani|editore=Giunti Editore|anno=2011|p=8|ISBN =978-88-097-6687-7}}</ref> e si converte ai [[Testimoni di Geova]], motivo per il quale da questo periodo in poi i testi dell'artista saranno completamente privi di quei riferimenti erotici e quel linguaggio spinto che invece caratterizzavano la sua produzione precedente.
 
Il 16 ottobre 2001 esce ''[[The Rainbow Children]]'', 24º album in studio di Prince. In forte contrasto con l'industria discografica, l'album viene reso disponibile solo via download sulla piattaforma online dell'NPG Music Club<ref>Dal 20 novembre 2001 l'album viene venduto anche nei canali tradizionali dall'etichetta indipendente Redline Entertainment. {{cita web|url=http://www.princevault.com/index.php?title=Album:_The_Rainbow_Children|titolo=Album: The Rainbow Children - Prince Vault|accesso=13 agosto 2020}}</ref>, è composto da un unico lungo file audio senza interruzioni<ref>Nelle versioni commerciali su supporto fisico e digitale sulle piattaforme streaming, l'album è suddiviso nei suoi 15 brani.</ref>, e presenta generi "fuori moda" come black music, jazz e funk suonati e registrati in maniera analogica. Il lavoro venne presentato al pubblico durante il festival ''Celebration'' presso i Paisley Park Studios<ref>{{cita testo|url=http://princevault.com/index.php?title=Paisley_Park_Studios|titolo=Paisley Park Studios}}</ref> nel giugno 2001 con Prince stesso seduto tra il pubblico per ascoltare il feedback del pubblico dopo la riproduzione dell'album.
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Sfruttando a dovere il ventennale del suo successo mondiale ''Purple Rain'' Prince torna nel [[2004]] a donarsi al grande pubblico grazie ad un nuovissimo lavoro ''Musicology'', che ottiene un buon riscontro di pubblico e vendite sia in Europa che in [[Americhe|America]], e ad un tour americano memorabile. Originale è stata la trovata che gli ha consentito di raggiungere i 3 milioni di copie di vendite negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]: aumentare di 10 dollari il costo del singolo biglietto dei suoi concerti e consegnare in cambio una copia dell'album. ''Musicology'' apre un nuovo capitolo nella storia musicale di Prince, il quale torna a suonare quasi tutti gli strumenti e scrive canzoni orecchiabili, ricercate, anche se al limite del commerciale. Senza grosse novità ''Musicology'' è un ottimo lavoro, con alcuni spunti notevoli come ''Call my name'', ''If Eye Was the Man in Ur Life'' e ''Illusion, Coma, Pimp & Circumstance''. Da ''Musicology'' saranno realizzati tre video, la ''[[title track]]'' ''Musicology'', ''Call my name'' e ''Cinnamon girl''. Quest'ultimo, con protagonista l'attrice [[Keisha Castle-Hughes]], è caratterizzato da una sceneggiatura che creerà non poche polemiche, in quanto cercherà di dare una propria interpretazione negativa dell'utilizzo della guerra preventiva degli Usa contro i terroristi musulmani.
 
In ''Musicology'' c'è una traccia del suo rapporto con l'italo-canadese Manuela Testolini; infatti contiene il seguente testo, infilato tra i brani ''What U Want Me 2 Do'' e ''The Marrying Kind'' letto da una donna di passaggio, identificata come Ornella Bonaccorsi, in italiano: "non preoccuparti per me, io... sto bene... anche senza di lui - sono arrivata in questo mondo da sola - sono arrivato così - ma non voglio lasciarlo - perché... perché gli uomini non ci amano? - così, solo così come noi ci meritiamo". Nel mese di settembre [[2005]] decide di fare qualcosa per la tragedia che ha colpito gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e [[New Orleans]] durante l'estate. Prince durante una seduta notturna nei propri studi e con l'ispirazione del brano dei [[Sade (gruppo musicale)|Sade]], ''[[The Sweetest Taboo]]'', realizza un nuovissimo brano. Il titolo è ''S.S.T.'', seguito da un'estensione strumentale chiamata ''Brand New Orleans'' viene messo in vendita solo nel suo sito www.npgmusicclub.com. Ad un primo ascolto, il brano è una canzone semplice, con pochi arrangiamenti e molta emozione nelle note.
 
La chitarra - per fortuna - è la protagonista, ma è soprattutto nello strumentale successivo che Prince si sfoga. E racconta in note e riff ciò che la visione delle immagini gli ha procurato. Un prodotto confezionato in fretta, ma denso di sentimenti. Un must per i fan sfegatati, una curiosità per il resto delle persone. Per i più attenti potrebbe essere l'anteprima dello stile prossimo di Prince. Questo il messaggio che gli iscritti al www.npgmusicclub.com hanno ricevuto il 3 settembre: "Assicurati di cercare "SST", il nuovo cybersingolo di Prince. Ora disponibile nel Musicology Download Store. Osservando in tivù le conseguenze dell'ira dell'uragano Katrina, il brano dei Sade ''The Sweetest Taboo'' continuava a suonare. Dopodiché Prince ha scritto "SST" venerdì mattina, il due settembre, dopo essere rimasto sveglio tutta la notte. Lui canta e suona tutti gli strumenti. "Brand New Orleans" è la estensione musicale alla fine di "SST". Ancora una volta tutti gli strumenti sono suonati da Prince. Giusto una piccola cosa per portare via la tristezza. L'intero incasso dalla vendita del cybersingolo andrà in sostentamento per l'uragano."
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Da una seconda ricostruzione, secondo il sito [[TMZ.com|TMZ]] che ha divulgato la notizia del decesso, sembra che sei giorni prima della sua morte sia stato sottoposto ad un trattamento urgente (tecnicamente il "save shot") per un'overdose da oppiacei.
 
Il [[Autopsia|referto autoptico]] riporta "overdose accidentale da [[Fentanyl]]",<ref>{{cita testo|url=https://pbs.twimg.com/media/CkR_xVUWEAAs7xQ.jpg|titolo=referto autoptico}}</ref> un potente antidolorifico utilizzato per lenire il dolore [[Neoplasia|neoplastico]], il dolore lombare in gravi patologie [[osteoartrosi]]che, il dolore in alcuni casi di [[Neuropatia periferica|neuropatia]] e di immunodeficienza acquisita.<ref name="Newshan2001">{{cita pubblicazione |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11223316 |titolo=Transdermal fentanyl for chronic pain in AIDS: a pilot study |autore=Newshan G |autore2=Lefkowitz M |rivista=Journal of Pain and Symptom Management |anno=2001 |numero=21(1) |pp=69-77 |doi=10.1016/S0885-3924(00)00238-4 |lingua=en|issn = 0885-3924 }}</ref><ref name="FernandezRuiz2006">{{cita libro |autore=Francisco Fernandez |autore2=Pedro Ruiz|titolo=Psychiatric Aspects of HIV/AIDS |url=http://books.google.com/books?id=ZiHRiXgznQYC&pg=PA171 |anno=2006 |editore=Lippincott Williams & Wilkins |isbn=978-1-58255-713-7 |p=171 |lingua=en}}</ref><ref name="Fishman2012">{{cita libro |autore=Scott M. Fishman |titolo=Bonica's Management of Pain |url=http://books.google.com/books?id=zbe8OAR0sXYC&pg=PA836 |data=29 marzo 2012 |editore=Lippincott Williams & Wilkins |isbn=978-1-4511-6140-3 |p=836 |lingua=en}}</ref> I suoi resti furono in seguito [[Cremazione|cremati]]. Il 19 aprile 2018 la procura della contea di [[Carver (Minnesota)|Carver]], in [[Minnesota]], ha chiuso l'indagine sulla morte del cantante, sancendo che non ci sono prove per determinare chi procurò all'artista gli antidolorifici [[Oppioide|oppiacei]], sotto forma di [[Percocet]] contraffatto, combinato con [[Fentanyl]].<ref>{{Cita news<!--|lingua=it-->|url=https://www.nbcnews.com/news/us-news/no-criminal-charges-prince-s-overdose-death-prosecutor-announces-n867491 |autore=Daniella Silva |titolo=Prince died after taking fake Vicodin laced with fentanyl, prosecutor says |pubblicazione=NBC news |data=19 aprile 2018 |lingua=en}}</ref>
 
Altre ricostruzioni riferiscono che Prince fosse [[sieropositivo]] sin dagli [[anni Novantanovanta]] e che la morte sia sopraggiunta per un peggioramento delle sue condizioni, sfociate da mesi in [[AIDS]] conclamato.<ref>{{Cita news |url=https://www.rainews.it/archivio-rainews/articoli/amp/ContentItem-ec52f629-7a52-4871-baed-316d210110b3.html |titolo=Prince, media USA: "Aveva l'AIDS e si stava preparando a morire"
|editore=RAI News |data=28 aprile 2016}}</ref><ref>{{Cita news |url=https://www.lastampa.it/spettacoli/2016/04/29/news/prince-aveva-l-aids-e-si-preparava-a-morire-1.35020205 |titolo=Prince aveva l’Aids e si preparava a morire |rivista=La Stampa |data=29 aprile 2016}}</ref>
 
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*1991 – ''[[Diamonds and Pearls]]''
*1992 – ''[[Love Symbol Album]]''
*1993 -- The Hits/The B-sides
*1994 – ''[[Come (Prince)|Come]]''
*1994 – ''[[The Black Album (Prince)|The Black Album]]''
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*1996 – ''[[Chaos and Disorder]]''
*1996 – ''[[Emancipation]]''
*1998 - ''[[Newpower Soul]]''
*1998 – ''[[Crystal Ball (Prince)|Crystal Ball / The Truth]]''
*1999 – ''[[The Vault: Old Friends 4 Sale]]''
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*2006 – ''[[3121]]''
*2007 – ''[[Planet Earth (Prince)|Planet Earth]]''
*2009 – ''[[LOtUSFLOW3R|LOtUSFLOW3R / MPLSoUNDLotusflow3r]]''
*2010 – ''[[20Ten]]''
*2014 – ''[[Plectrumelectrum]]''
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*2018 – ''[[Piano and a Microphone 1983]]''
*2019 – ''[[Originals (Prince)|Originals]]''
*2021 - ''[[Welcome 2 America]]''
 
== Filmografia ==
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{{div col end}}
 
== LibriAutobiografia ==
* ''The Beautiful Ones''<ref name=":0" /> (2019): l'autobiografia incompiuta, a cura di Dan Piepenbring ed edito da Spiegel & Grau (edizione Italiana tradotta da Andrea Silvestri ed edita da Harper Collins).
=== Autobiografia ===
* The Beautiful Ones<ref name=":0" /> (2019): l'autobiografia incompiuta, a cura di Dan Piepenbring ed edito da Spiegel & Grau (edizione Italiana tradotta da Andrea Silvestri ed edita da Harper Collins).
 
=== BibliografiaNote ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Mobeen Azhar, ''Prince. La sua storia artistica'', Il Castello, 2016
* Carlo Boccadoro, ''Bach e Prince. Vite parallele'', Einaudi, 2021
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* Nick Hornby, ''Dickens e Prince. Uno speciale tipo di genio'', Guanda, 2022
* Liz Jones, ''Prince. Schiavo del ritmo'', Odoya, 2021
* [[Jean-Pierre Thiollet]], ''Improvisation ''so'' piano'' ("P comme Prince"), Neva Editions, 2017
* Christian Zingales, ''Prince: The Jamie Starr Scenario'', Tuttle, 2018
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[The Revolution]]
* [[The New Power Generation]]
* [[3rdeyegirl]]
* [[The Original 7ven]] (The Time)
* [[fDeluxe]] (The Family)
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[[Categoria:Morti per overdose]]
[[Categoria:Musicisti afroamericani]]
[[Categoria:Produttori discografici statunitensi]]
[[Categoria:Registi afroamericani]]
[[Categoria:Sceneggiatori statunitensi del XXI secolo]]