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{{Divisione amministrativa
|Nome = Sacconago
|Nome ufficiale =
|Panorama = 20080106SacconagoVecchia2.jpg
|Didascalia = Chiesa vecchia di Sacconago.
|Stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 4
|Tipo =quartiere frazione
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Varese
|Divisione amm grado 3 = Busto Arsizio
|Altitudine =
|Superficie =
|Note superficie =
|Abitanti = 8637
|Note abitanti = Dati Istat ({{cita web|titolo=Sistema informativo geografico|editore=[[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]]|url=https://gisportal.istat.it/IstatViewer/}}) in base alla definizione territoriale data dagli strumenti urbanistici comunali (vedi {{cita web|titolo=PGT di Busto Arsizio - Piano dei Servizi|pagina=37|url=https://www.comune.bustoarsizio.va.it/index.php/area-documentale/territorio/piano-di-governo-del-territorio/pgt-1/piano-dei-servizi-1/7965-b7-relazione-1/file|urlmorto=sì}}).
|Aggiornamento abitanti = 2011
|Codice catastale =
|Nome abitanti = sinaghini
|Patrono = [[san Pietro|santi Pietro]] e [[san Paolo|Paolo]]
|Festivo =
|Mappa = {{Mappa OSM
|sinottico = 1
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|Didascalia mappa = Mappa dei confini dell'ex comune di Sacconago
}}
'''Sacconago''' (''Sinågu'' in [[dialetto bustocco]]) è ununa quartierefrazione di {{formatnum:8639}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> del [[comune]] di [[Busto Arsizio]]. Fu un comune autonomo dal [[Medioevo]] al [[1928]], e [[parrocchia]] fin dal [[Rinascimento]].
 
==Storia==
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Nel Medioevo faceva parte della [[pieve]] di [[Olgiate Olona]], traslata nel [[1583]] da San Carlo Borromeo a Busto Arsizio. Nel [[1649]] il nobile Giuseppe Corio acquistò da [[Filippo IV di Spagna]] il feudo del borgo.<ref>{{cita web|url=http://web.tiscali.it/sacconago/notiziestoriche.swf|titolo=Brevi notizie storiche su Sacconago|accesso=10 maggio 2013}}</ref> Nel [[1730]] Sacconago inglobò l'allora comune autonomo di [[Cascina Brughetto]].
 
Sacconago fu unita una prima volta a [[Busto Arsizio]] dall'8 novembre [[1811]] al 12 febbraio 1816, e da allora fu comune autonomo per più di cent'anni. Nel [[1853]] contava {{formatnum:1658}} abitanti.<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/sacconago_comune_storia.htm|titolo=Il comune di Sacconago e i primi documenti|accesso=10 maggio 2013}}</ref> Nel [[1869]] si vide aggregare il comune di [[Borsano]], al quale rimase unito fino al [[1912]]. L'anno precedente veniva fondato l'asilo san Cirillo.<ref>{{cita web|url=http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/235288_busto_i_100_anni_dellasilo_riconoscetevi_e_raccontateci/|titolo=Busto, i 100 anni dell'asilo. Riconoscetevi e raccontateci|accesso=28 settembre 2011}}</ref> Nel 1928 fu aggregato definitivamente a [[Busto Arsizio]],<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/gigi-stavamo-meglio-da-sinaghini-parola-di-famiglia-sinaghina-91250.html|titolo="Gigi, stavamo meglio da sinaghini". Parola di Famiglia sinaghina|accesso=10 maggio 2013}}</ref> insieme a Borsano.
 
L'allora parroco don [[Angelo Volontè]] fu attivo durante la Resistenza.<ref>{{cita web|url=http://www.assesempione.info/notizie-mainmenu-56/cultura/13956-ricorrenzeil-25-aprile-a-busto-arsizio.html|titolo=Il 25 aprile a Busto Arsizio|accesso=8 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140328135352/http://www.assesempione.info/notizie-mainmenu-56/cultura/13956-ricorrenzeil-25-aprile-a-busto-arsizio.html|dataarchivio=28 marzo 2014}}</ref> Sul retro del cimitero, nel febbraio [[1945]], avvennero delle fucilazioni di partigiani.<ref>{{cita web|url=http://www.ecoistitutoticino.org/resistenza/turbigo.htm|titolo=La Gasparotto a Turbigo|accesso=8 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019030706/http://www.ecoistitutoticino.org/resistenza/turbigo.htm|dataarchivio=19 ottobre 2013}}</ref>
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{{vedi anche|Chiesa vecchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo}}
[[File:Chiesa vecchia di Sacconago - volta.jpg|thumb|left|upright=1.4|Volta dell'abside]]
Uno dei monumenti di rilievo del quartiere è la vecchia chiesa parrocchiale (''a Gésa Vègia''), dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo, e chiamata comunemente "chiesa vecchia". L'attuale edificio fu costruito tra il [[1708]] e il [[1724]] nell'area sulla quale sorgevano l'antica chiesa medievale<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/comuni/bustoarsizio/articolo.php?id=215378|titolo=Raccolta di fondi per la chiesa di Sacconago|accesso=18 maggio 2013|urlmorto=sì|dataarchivio=2 luglio 2013|urlarchivio=https://archive.todayis/20130702163804/http://www3.varesenews.it/comuni/bustoarsizio/articolo.php?id=215378}}</ref> ad aula unica ed il cimitero posto al suo fianco.
 
Dell'antica chiesa, più piccola e costruita intorno al [[X secolo]],<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/chiesa_vecchia_parroco.htm|titolo=Don Luigi e La Chiesa Vecchia|accesso=2 luglio 2013}}</ref> rimangono alcuni resti, come il muro d'ambito settentrionale. L'edificio medievale fu ampliato nel [[XV secolo]],<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/vecchia_avanzamento_lavori_ter.htm|titolo=Restauro della parte pittorica della Chiesa Vecchia di Sacconago |accesso=2 luglio 2013}}</ref> con la costruzione di un nuovo presbiterio quadrato (attuale sagrestia) e di una nuova sagrestia (attuale ripostiglio).<ref>{{Cita testo | cid=Spada, 2012|autore=Augusto Spada|curatore=Almanacco della Famiglia Bustocca per l'anno 2012|titolo=La Gésa Vègia, cure e anima di Sacconago|città=Busto Arsizio| editore=Famiglia Bustocca|data=2010|pagine=13 }}</ref> La consacrazione avvenne il 26 novembre [[1549]].
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Nel [[1580]] vennero aggiunte due cappelle: una per il battistero ed una intitolata alla [[Vergine Maria]]. Nel [[1611]] fu costruito il campanile che si conserva tuttora nella sua parte inferiore, di stile prerinascimentale. Negli ultimi anni del [[XVIII secolo]], fu infatti chiusa la cella campanaria per trasformarla nel segmento dell'orologio e la nuova cella viene costruita al di sopra.
 
L'edificio attuale è formato da una navata centrale che si apre su quattro cappelle laterali. L'organo risale al [[1923]] e sostituì quello antico, donato cinque anni più tardi alla parrocchia di [[Grantola]]. Recentemente l'edificio è stato oggetto di ampi e profondi restauri che hanno fatto emergere l'antichità del luogo di culto, nonché affreschi di un certo pregio.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=235824|titolo=Affreschi del Cinquecento tornano alla luce nella chiesa di Sacconago|accesso=17 luglio 2012|urlmorto=sì|dataarchivio=13 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.todayis/20130413101614/http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=235824}}</ref>
 
=== Chiesa di San Donato (demolita) ===
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Nel luogo dove attualmente sorge la chiesa, esisteva già una piccola cappella votiva almeno a partire dal [[1561]].<ref>{{cita web|url=http://www.bustocco.com/madonna_campagna.htm|titolo=La Madonna in Campagna|accesso=28 dicembre 2009}}</ref> Nel [[1702]] si decise di costruire una vera e propria chiesa dedicata alla Beata Vergine dei Sette Dolori nel luogo in cui, su un semplice tratto di muratura, si venerava un'immagine della Deposizione. L'edificio, in origine, non era consacrato ma soltanto benedetto. Inoltre non presentava il portico antistante la facciata che si può osservare oggi.
 
L'interno della chiesa fu decorato con un pregevole dipinto della Pietà, ovvero della [[Vergine Maria|Vergine]] che regge il corpo di [[Gesù Cristo]] morto. La chiesa venne dotata di sagrestia nella seconda metà del [[XVIII secolo|Settecento]].<ref>{{Cita|Spada, 2004|p. 26}}.</ref> A causa di recenti rinnovamenti della viabilità che hanno permesso di collegare con la città oltre alla zona industriale anche il centro di raccolta dei rifiuti e il nuovo stadio di atletica (e che permetteranno di accedere al nuovo terminal merci intermodale di Sacconago), parte dell'antica stradina di campagna che costeggiava la chiesa è andata perduta.
 
=== Cimitero ===
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Verso la metà del Settecento, quando si rese inadeguato l'antico cimitero che si trovava accanto alla [[Chiesa vecchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo|vecchia chiesa parrocchiale dei santi apostoli Pietro e Paolo]], un nuovo cimitero venne costruito al di fuori del nucleo storico dell'ex-municipio di Sacconago, nell'area in cui dal [[1928]] sorge la nuova chiesa parrocchiale.
 
Alla fine dell'Ottocento si decise di spostare di nuovo il cimitero in un'area a sud-ovest del centro urbano, sulla via Bienate, che collega Sacconago con l'ex-comune autonomo di Bienate. Il nuovo cimitero fu progettato dall'ingegner Ercole Seves nel [[1898]], che qualche anno prima aveva già progettato il [[Cimitero monumentale di Busto Arsizio]]. La prima tumulazione avvenne nel [[1908]].
 
Tra i monumenti degni di nota, si trova la cappella Gagliardi, opera dell'architetto [[Silvio Gambini]]<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/silvio-gambini_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Silvio Gambini - Enciclopedia Treccani|accesso=4 maggio 2018}}</ref>.
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===Musica===
Sacconago ospita sin dal [[1875]] la Filarmonica Santa Cecilia.
 
== Sport ==