Grandate: differenze tra le versioni

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|Partito = [[lista civica]] Per Grandate
|Data elezione = 27-5-2019
|Data rielezione = 9-6-2024
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 2849
|Note abitanti = {{Istat|013|110|2023}}
|Aggiornamento abitanti = 31-7-2023
|Sottodivisioni = Zappa
|Divisioni confinanti = [[Casnate con Bernate]], [[Como]], [[Luisago]], [[Montano Lucino]], [[Villa Guardia]]
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}}
 
'''Grandate''' (''Grandaa'' in [[dialetto comasco]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=314 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/314 }}</ref><ref group=N>Per il [[dialetto comasco]], si utilizza l'[[ortografia ticinese]], introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale ''Famiglia Comasca'' nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria''.''</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ɡraŋˈdaː/}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:2849Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Como]] in [[Lombardia]].
 
== Storia ==
Nonostante i ritrovamenti (nell'ultima metà del XIX secolo e nel [[2011]]) di sepolture di età [[Protostoria|protostorica]] nel territorio di Grandate, ad oggi, non si hanno sufficienti elementi per far risalire l'originele diproprie Grandateorigini ad un'era così remota.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.corrieredicomo.it/tombe-celtiche-a-grandate-conferenza-al-centro-di-via-san-pos/|titolo=Tombe celtiche a Grandate, conferenza al centro di via San Pos|autore=Lorenzo Mor, otti|accesso=2020-01-06|dataarchivio=21 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211021060520/https://www.corrieredicomo.it/tombe-celtiche-a-grandate-conferenza-al-centro-di-via-san-pos/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il ritrovamento di un tratto di strada ''glareata'' (acciottolata) direttache versoportava a Como, nei pressi del santuario di Santa Maria Bambina, testimonia invece come il territorio fosse già sfruttato in [[Età Romana|età romana]].<ref name=":0" />
 
Negli Statuti di Como del [[1335]], il “comune de Grandate” risultava far parte della [[pieve di Zezio]] (Statuti di Como 1335, ''Determinatio mensurarum''), da cui dipense fino alla metà del XVIII secolo<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001650/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Grandate, sec. XIV - 1757 |sito= Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-01-06}}</ref>.
 
Nel [[1751]], il territorio di Grandate comprendeva anche i cassinaggi di “Cassina San Poso”, “Isola” e “Cassina"Cassina della Madonna”, contavaper complessivi 336 abitanti,. non
Non era infeudato e ogni tre lustri pagava per la redenzione la somma di lire 23 alla città di Como, che a sua voltali versava alla regia Camera<ref name=":1" />.

Nel comune erano attivi due consoli, ognuno dei quali rappresentava una famiglia di massari, che si alternavano mensilmente e che fungevano, anche, da esattori<ref name=":1" />. Le decisioni comunali erano deliberate da un consiglio, convocato dal console, che si riuniva al suono della campana nella piazza della chiesa parrocchiale<ref name=":1" />. All’agente della cosiddetta “Casa Ciceri” spettava il compito di conservare e amministrare del patrimonio comunale, nonché la vigilanza sui pubblici riparti<ref name=":1" />. Il 19 giugno [[1756]], con la riforma del governo della città e contado di Como , il comune di Grandate venne inserito nella istituenda pieve di Zezio inferiore del territorio di Como, che nel [[1791]] fu inclusa nel II distretto censuario della provincia di Como<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001653/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Grandate, 1757 - 1797 |sito= Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-01-06}}</ref>.
 
Durante la [[Repubblica Cisalpina]], nel [[1797]] si decise di inserire comune di Grandate nel dipartimento del Lario, distretto della pieve di Zezio inferiore<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001654/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Grandate, 1798 - 1808 |sito= Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-01-06}}</ref>. L'anno seguente il comune venne tuttavia trasportato nel dipartimento dell’Olona, distretto XXVIII di Cantù, per poi tornare nel 1801 a far parte del ricostituito dipartimento del Lario<ref name=":3" />.
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[[File:Grandate - Chiesa di S. Bartolomeo - 2023-09-27 14-20-44 001.jpg|miniatura|Nuova parrocchiale di San Bartolomeo]]
 
==== [[Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo (Grandate)|Nuova chiesa parrocchiale di San Bartolomeo]] ====
La nuova chiesa di San Bartolomeo fu costruita tra il [[1925]] e il [[1932]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00045/?view=luoghi&offset=0&hid=2.468&sort=sort_int|titolo=Chiesa di S. Bartolomeo - complesso, Via Alessandro Volta - Grandate (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref> in sostituzione della precedente [[parrocchia]]le e fu oggetto di importanti restauri versonegli la fine degli [[Anni 1970|anni Settanta del Novecento]]1976-1978.<ref name=":6">{{Cita web|url=http://www.parrocchiagrandate.it/parrocchia-storia/|titolo=Storia - Parrocchia S. Bartolomeo Grandate|sito=San Bartolomeo Grandate|accesso=2020-05-04}}</ref> La [[consacrazione]] della chiesa avvenne in data 3 settembre 1927, per mano del [[vescovo di Como]] Adolfo Pagani.<ref name=":6" />
 
==== Santuario della Madonna della Noce ====
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In via Verdi è ancora possibile vedere il possente edificio (alto 15 metri) che ospitò la vecchia parrocchiale di San Bartolomeo dal [[1578]] fino al [[1927]], anno in cui fu sconsacrata e riadattata a falegnameria<ref name=":6" />. La vecchia chiesa, che al suo interno conservava una serie di raffigurazioni di angeli, fu costruita nel [[1306]] dai mercanti Cazanore di [[Blevio]].<ref name=":06">{{cita|Borghese|p. 237}}.</ref><ref name=":6" />
 
L'edificio non fu tuttavia la prima parrocchiale di Grandate, in quanto tale privilegio spettò all'antica chiesa di Sant'AlbertoAdalberto, oggi non più esistente ma per lungo tempo - certamente fino alla prima metà del XVII secolo<ref name=":7" /> e probabilmente già dall'VIII-IX secolo<ref name=":6" />''<ref name=":06" />'' - collocata in località San Pos<ref name=":6" /> (o Sanposs''<ref name=":06" />''). Il toponimo di questa località è frutto della contrazione di ''Sanctorum pausa'' espressione latina da riferire a un episodio avvenuto nel [[1164]],<ref>{{Cita web|url=http://www.comolive.it/articoli-3/quando-i-magi-transitarono-da-milano-a-como-20180105-20200105/|titolo=Quando i tre Re Magi transitarono da Milano a Como|lingua=en|accesso=2023-01-07}}</ref> quando l'[[Rainaldo di Dassel|arcivescovo Rainaldo di Dassel]] fece fare una ''pausa'', ossia una sosta, al corteo che lo stava riaccompagnando a [[Colonia (Germania)|Colonia]] assieme alle reliquie dei [[Magi (Bibbia)|"santi" Magi]], trafugate due anni prima dalla [[basilica di Sant'Eustorgio]] durante la [[Assedio di Milano (1162)|distruzione di Milano]]<ref name=":06" />.
 
==== Altro ====
* Chiesa del Santissimo Salvatore, costruita attorno agli anni 1970 all'interno del monastero benedettino.<ref name=":9" />
 
=== Architetture civili ===
 
* Villa Borella (XVIII secolo), attuale centro civico, già appartenutà alle suore ospedaliere dell'[[Ospedale Sant'Anna]].<ref name=":06" />
* Villa Ciceri (XVIII secolo)<ref name=":06" />, localizzata su un colle nella zona nord di Grandate, dal 1954 ospita il Monastero del Santissimo Salvatore delle Benedettine dell'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento<ref name=":9">{{Cita web|url=http://www.benedettinegrandate.it/page1.html|titolo=Chi siamo|sito=www.benedettinegrandate.it|accesso=2024-08-24}}</ref>. Sul colle dove si trova il monastero, in epoca medievale sorgeva una fortificazione militare in collegamento visivo con il castello di Lucino e il [[Castel Baradello|Baradello]].
* Sostra de Grandáa (XX secolo) stalla dove vivevano i primi immigrati arrivati nel Comasco, anche locuzione per esprimere l'accoglienza e generosità delle vallate ricambiata in malo modo dai nuovi arrivati.
 
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{{Comuni della provincia di Como}}
{{Seveso}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Lombardia}}