Villamaggiore: differenze tra le versioni
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|Divisione amm grado 2 = Milano
|Divisione amm grado 3 = Lacchiarella
|Abitanti = 216
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = [[2025]]
|Nome abitanti =
|Immagine localizzazione =
|Mappa =
}}
'''Villamaggiore'''
== Storia ==
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Furono in seguito gli stessi governanti a riconoscere la necessità di una razionalizzazione della rete amministrativa della zona, e quindi il municipio fu definitivamente soppresso dagli [[austria]]ci nel [[1841]], venendo annesso stavolta a [[Lacchiarella]], in contrapposizione sia con il tradizionale legame religioso con Siziano, sia con l'evidente vicinanza geografica con quest'ultima località.<ref>{{Cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8013633/?view=toponimi&hid=|titolo=Comune di Villa Maggiore, 1816 - 1844 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2021-08-22}}</ref>
Con l'inizio del XXI secolo la frazione ha visto un importante sviluppo con la nascita di un grande centro logistico costruito lungo la ferrovia. Negli anni successivi si è assistito alla riqualificazione in chiave residenziale delle due cascine esistenti sul territorio, con la creazione anche di spazi per i giovani quali campi da gioco e un parco giochi.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Chiesa di Santa Maria ad Nives ===
Nel territorio della frazione, immersa nelle campagne, sorge la chiesa di Santa Maria ad Nives, appartenente all'unità pastorale di [[Siziano]]. Edificata come santuario nel [[1480]] insieme ad un gruppo di case che vi si ergevano attorno, a seguito di un [[miracolo]] che sarebbe avvenuto il 5 agosto dello stesso anno, quando in quel luogo vi fu una straordinaria e copiosa nevicata ed apparve la [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]] ad una contadina, l'evento creò molto scalpore nella comunità, tale da ottenere l'autorizzazione delle autorità ecclesiastiche al culto. Il santuario venne gestito dai frati delle varie congregazioni della zona, nonché dalle famiglie di contadini delle abitazioni adiacenti, mentre spettava al parroco di Siziano officiare la [[messa]] per la ricorrenza del miracolo.
Una sua descrizione viene offerta da [[Carlo Borromeo]] in occasione della visita pastorale a [[Siziano]] e [[Campomorto]] il 6 luglio [[1573]], il quale testimonia anche la presenza di un [[cimitero]] antistante all'edificio.
Nel [[1631]], in occasione della [[Peste del 1630|peste manzoniana]], la chiesa viene sgomberata delle suppellettili per adibirla a lazzaretto in caso di necessità.
Nel [[XIX secolo]], la chiesa inizia un periodo di decadenza dovuto principalmente alla sua lontananza dai centri abitati, si assiste prima alla scomparsa delle abitazioni adiacenti e successivamente alla costruzione della [[ferrovia Milano-Genova]] a poche decine di metri di distanza, la quale divise fisicamente la chiesa da Siziano a partire dagli anni 80 dell'Ottocento, quando venne chiuso l'attraversamento a raso tra la ferrovia e l'antica strada che collegava il luogo di culto all'abitato.
Nel [[1865]] si manifestò a Siziano una epidemia di [[Colera]] che impose al sindaco, di comune accordo con l'omologo di [[Lacchiarella]] ed il parroco, di riallestire un lazzaretto tra le mura della chiesa.
Nel [[1875]] una [[tromba d'aria]] distrusse il santuario, ad eccezione di un muro che nei decenni successivi, con il totale abbandono dei luoghi, venne utilizzato come ricovero per attrezzi agricoli.
Nel [[1933]] il vescovo [[Alfredo Ildefonso Schuster|Ildelfonso Schuster]], dopo una visita pastorale, autorizzò e finanziò la ricostruzione della chiesa sui ruderi del vecchio santuario, che venne inaugurata il 5 agosto [[1934]] in occasione della ricorrenza del miracolo della nevicata.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Rino Cecchetto|autore2=Augusto Pasquini|titolo=L'Oratorio di Santa Maria ad Nives}}</ref>
Con il passare dei decenni, a partire dal [[XXI secolo]] la chiesa è andata incontro ad un nuovo degrado, a causa di anni di totale disuso ed abbandono, altri eventi meteorologici avversi che hanno portato ad un nuovo parziale cedimento del tetto e dell'invasione della vegetazione, solo raramente ripulita grazie alle offerte dei parrocchiani di Siziano, che sperano in una rivalutazione di questo bene culturale.
== Note ==
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