Montegiorgio: differenze tra le versioni

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|Superficie = 47.45
|Note superficie = [http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH92M09OG0&v=1UH0D807SE40000 14º censimento generale della popolazione e delle abitazioni]
|Abitanti = 6562
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2020&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti = 31-8-2020
|Sottodivisioni = [[Alteta]], Cerreto, Monteverde, Piane
|Divisioni confinanti = [[Belmonte Piceno]], [[Falerone]], [[Fermo (Italia)|Fermo]], [[Francavilla d'Ete]], [[Grottazzolina]], [[Magliano di Tenna]], [[Massa Fermana]], [[Montappone]], [[Monte San Pietrangeli]], [[Monte Vidon Corrado]], [[Rapagnano]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2120
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}}
 
'''Montegiorgio''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:6562Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Fermo]] nelle [[Marche]].
 
== Geografia fisica ==
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Montegiorgio è un centro di origine preistorica<ref name=attestazioni_preistoriche>[http://www.livinginmarche.it/cards/montegiorgio-breve-storia/ Attestazioni preistoriche]</ref> e fiorente durante il [[medioevo]].
 
Intorno all'anno [[1000]] vi si stabilirono i monaci [[Abbazia di Farfa|farfensi]] e il luogo fu fortificato con muri di cinta e successivamente si eresse a [[Comune medievale|comune]]. Si legò con la vicina [[Fermo (Italia)|Fermo]] seguendone le alterne alleanze tra [[Stato della Chiesa]] ed [[Impero]].
 
Alla metà del Duecento vi si insediarono i [[francescani]] e quindi gli [[eremitani]] di [[sant'Agostino]]. Fu fondato il monastero delle [[monache clarisse]], al quale risultava annesso un ospedale che fu arricchito da una donazione da parte di Giacomo S. Diotallevi nel [[1320]]. Nel [[1357]], nel documento noto come ''Costitutiones aegidianae'' era ritenuto di pari importanza a [[Pesaro]] e [[Macerata]] tra le proprietà dello [[Stato della Chiesa]].
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Nel 1816 Montegiorgio venne assegnato alla delegazione apostolica di Macerata.
 
[[Papa Pio VII]] con la riforma dello Stato Pontificio<ref name="MotoProprio">[http{{Cita libro|lingua=it|nome=Papal|cognome=States|nome2=Catholic Church Pope (1800-1823 : Pius|cognome2=VII)|titolo=Moto proprio della santità di nostro signore papa Pio settimo in data de 6. luglio 1816: sulla organizzazione dell'amministrazione pubblica esibito negli atti del nardi segretario di camera nel di 14. del mese ed anno suddetto|url=https://books.google.it/books?id=wyIsAAAAYAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cadhl=0#vit|accesso=onepage&q2025-05-02|data=&f1816|editore=falsePresso MotoVincenzo proprioPoggioli stampatore della SantitàRev. diCam. Nostro Signore papa Pio VII sulla organizzazione dell'amministrazione pubblica]Apost.}}</ref>, assegnò Montegiorgio alla [[delegazione apostolica di Fermo]].
 
Fu annessa al [[Regno d'Italia]] nel [[1860]].
 
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone del comune Montegiorgio sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 aprile 1999.<ref>{{cita web|titolo= Montegiorgio, decreto 1999-04-21 DPR, concessione di stemma e gonfalone |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detailprintDetail.html?6916 |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 20 gennaio 2022 }}</ref>
{{citazione|D’azzurroD'azzurro, al San Giorgio rivoltato, il viso e le mani di carnagione, armato d'oro, elmo cimato da piume di rosso, con le mani afferranti la lancia d’argentod'argento, posta [[in banda]], il Santo cavalcante il cavallo d'argento, rivoltato con finimenti neri, la lancia infilata nel ventre del drago di quattro zampe, di verde, rivoltato e semirovesciato con testa linguata e allumata di rosso, verso il Santo, con la ferita sanguinante, con la coda attorcigliata elicata posta a destra del cavallo che calpesta il drago con gli arti anteriori, il drago caricante la rupe d’orod'oro movente dal fianco sinistro in sbarra ed estesa fino al fianco destro, fondata in punta il cavallo sostenuto dalla rupe e attraversante sulla catena, il tutto accompagnato dal monte all’italianaall'italiana di sei colli, irregolari, centrale, posto in capo d'oro, cimato dalla crocetta greca di nero e accompagnato dalla fanciulla orante, con tunica rossa e mani e viso di carnagione, capelluta d'oro, inginocchiata sulla parete alta della rupe a sinistra. Sotto lo scudo su lista bifida di azzurro il motto: {{maiuscoletto|Montis Sanctae Mariae in Georgio felix terra}}. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo di giallo bordato di azzurro.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Mg-arco.jpg|thumb|left|upright|Portale di san Salvatore]]
[[File:Teatro Alaleona.jpg|thumb|left|Teatro Alaleona]]
===; Chiesa di San Giovanni e Benedetto ===:
È la Chiesachiesa parrocchiale di Montegiorgio.
 
===; Chiesa di San Salvatore ===:
Il portale o [[Arco (architettura)|arco]] del [[XIV secolo|Trecento]], è la parte rimanente dell'ingresso della chiesa costruita alla fine del [[secolo XIV]] e abbattuta nel [[1827]]. Altri frammenti architettonici e pittorici del complesso chiesa-convento agostiniani (la sacrestia) sono visibili nei locali situati sotto la sede scolastica con l'ingresso di fianco all'ufficio delle [[Poste Italiane]].
 
===; Chiesa di San Francesco ===:
Eretta nella parte più alta del paese nel [[XIII secolo]], era chiamata chiesa di Santa Maria grande. Dedicata successivamente a [[san Francesco]], per volere di [[Sisto V]], fu ristrutturata alla fine [[XVI secolo]] secondo i gusti dell'epoca. Aperta al culto fino al crollo di parte del tetto, avvenuto alla metà del [[XX secolo]]. Annessa alla chiesa vi è una [[cappella]] in stile [[gotico]] che, oltre a monumenti funebri ha le pareti [[affresco|affrescate]] da [[Antonio Alberti da Ferrara]] intorno al [[1425]]. Annesso alla chiesa vi è l'odierno [[Palazzo Comunale (Montegiorgio)|Palazzo comunale]] che dopo la demolizione del precedente edificio già conventuale conserva lo [[scalone]] opera di [[Panfilo Gentili]].
 
=== Chiesa di Sant'Andrea ===
===; Chiesa di SantaSant'Andrea Chiara ===:
===; Chiesa di SanSanta MicheleChiara ===:
=== ex; Chiesa della Madonnadi dellaSan LunaMichele ===:
; ex Chiesa della Madonna della Luna :
=== Chiesa di Santa Maria degli Angeli ===
 
===; Chiesa di Santa Maria degli Angeli ===:
Annessa al portale della scomparsa San Salvatore; al suo interno affreschi del XIV secolo molto deteriorati.
=== Loggiato ottocentesco ===
Nella seconda metà del XIX secolo, il Comune realizza, al posto di un dirupo scalato, un porticato a sud di palazzo Passari ed in linea con esso, da cui è separato da un' ampia scalinata. La sommità del loggiato è a livello del piano della strada superiore e delimita un ampio spazio praticabile. Il loggiato presenta sopra l' elaborato cornicione un muro in mattoni. Nella parte controterra sono presenti botteghe.
 
=== Architetture civili ===
E' costituito da 7 logge. Nelle colonne sono affisse lapidi commemorative e busti in onore di personaggi illustri montegiorgesi: [[Lucidio Ceci]], Mons. Petrelli, [[Gaetano Orsolini]],[[Giacinto Cestoni]].
 
===; Loggiato ottocentesco ===:
=== [[Biblioteca comunale "Monsignore Germano Liberati"]] ===
Nella seconda metà del XIX secolo, il Comune realizza, al posto di un dirupo scalato, un porticato a sud di palazzo Passari ed in linea con esso, da cui è separato da un' ampia scalinata. La sommità del loggiato è a livello del piano della strada superiore e delimita un ampio spazio praticabile. Il loggiato presenta sopra l' elaborato cornicione un muro in mattoni. Nella parte controterra sono presenti botteghe.
Aperta nell'anno 1983 e collocata all'interno di Palazzo Passari in piazza Giacomo Matteotti, n. 33.
 
E'È costituito da 7 logge. NelleTra colonneuna loggia e l'altra, sono affisse lapidi commemorative e busti in onore di personaggi illustri montegiorgesi: [[Lucidio Ceci]], Monsmons. Giuseppe Petrelli, [[Gaetano Orsolini]], [[Giacinto Cestoni]].
=== Monumento ai caduti ===
 
===; Monumento ai caduti ===:
Il combattente è stato realizzato da [[Gaetano Orsolini]].
=== Teatro comunale Domenico Alaleona ===
È stato ricavato nell'ex Palazzo comunale, di cui rimane l'annessa Torre civica. il nome è stato scelto per onorare la memoria di [[Domenico Alaleona]].
 
===; Teatro comunale Domenico Alaleona ===:
=== Mura castellane ===
È stato ricavato nell'ex Palazzo comunale, di cui rimane l'annessa Torretorre civica. il nome è stato scelto per onorare la memoria di [[Domenico Alaleona]].
 
===; Mura castellane ===:
Sono state realizzate nel [[secolo XIII|XIII]] e [[XIV secolo]].
 
=== Porte di San Nicolò e Sant'Andrea ===
; Palazzo Passari:
 
===; Porte di San Nicolò e Sant'Andrea ===:
Sono state erette nel [[XVIII secolo]].
 
===; Borghi di Cerreto ed Alteta ===:
Esempio di castelli medioevali
 
===; Ippodromo San Paolo ===:
=== Luoghi naturalistici ===
 
=== Aree naturali ===
==== Cipressi calvi ====
Nei pressi del ponte sul [[Tenna (fiume)]] che conduce a [[Belmonte Piceno]], a sinistra in direzione monti mare, si trova il filare di 60 piante di cipresso delle paludi o cipresso calvo, [[Taxodium distichum]].<ref>Marco {{Cita|Ramadori, Aldo Ferracuti (con la collaborazione di)'', Piane di Montegiorgio camminando lungo il sentiero della storia ...'' fa parte di ''Quaderni montegiorgesi'' n. 22, [Montegiorgio], [2019] |p. 15}}.</ref> E'È un albero delle [[Cupressacee]], nativo degli Stati Uniti d' America.
Molto probabilmente furono piantati alla fine del XIX secolo per volontà di un membro della nobile famiglia Passari, proprietaria, in quel tempo, dei terreni.
Si dice che essi rappresentino un segno d' amore nei confronti di una donna statunitense che aveva nostalgia degli alberi del suo paese.
Sono gli unici esemplari nella regione Marche di ''[[Taxodium distichum]]''.
Dal rilevamento censitario effettuato dal [[Corpo forestale dello Stato]] nel 2005, gli esemplari più maestosi hanno diametro di circa 1,50 metri ed altezza di poco superiore ai 30 metri.
Queste piante sono state censite dalla regione Marche con D.G.R. n. 279 del 02-03-2012 nella categoria " formazione vegetale monumentale" e cioè alberi di particolare interesse storico-culturale e naturalistico-paesaggistico.
 
==== Cascata del Sasso ====
Nei pressi del ponte sul [[Tenna (fiume)|fiume Tenna]] che conduce a [[Belmonte Piceno]], vicino ai cipressi calvi, sul [[Tenna (fiume)]], c'è la cascata del Sasso.<ref>Marco {{Cita|Ramadori, Aldo Ferracuti (con la collaborazione di)'', Piane di Montegiorgio camminando lungo il sentiero della storia ...'' fa parte di ''Quaderni montegiorgesi'' n. 22, [Montegiorgio], [2019] |p. 78}}.</ref>
Grandi massi rimasti bloccati nell' ansa del fiume crearono una cascatella che calmava la corrente tanto da creare a valle una specie di laghetto.
Le massaie venivano qui per il bucato fino agli anni '50.
Dal secondo dopoguerra sul fiume Tenna furono costruiti argini, ponti che ne diminuirono l' ampiezza, ma aumentarono la velocità delle acque rendendo la cascata molto più alta e impetuosa.
La cascata fu poi cementificata e vi fu costruita la chiusa per alimentare i canali per l' irrigazione dei campi e controllare la portata del fiume.
Alla fine degli anni '70 la prima cementificazione crollò a causa di una piena, se ne possono ancora vedere i resti, ne seguì un' altra.
Fino agli anni '70, i ragazzi andavano alla cascata del Sasso come al mare.
 
==== Querciabella ====
Querciabella, ''cerquavella'' in dialetto, è l' appellativo di una pianta della specie [[Roverella]] che fu secolare, si stima dai 5 agli 8 secoli.<ref name="Marche">Valido Capodarca, ''Marche: cinquanta alberi da salvare'' Valido Capodarca, Firenze, Vallecchi editore, 1984.</ref> . Fu censita dalla Regione Marche.<ref>''{{cita libro|autore= Sandro Ballelli |etal= sì |titolo= Il patrimonio vegetale della Marche'', S.|città= BallelliAncona ... et al., Ancona,|editore= Regione Marche, (|anno= 1981) }}</ref>.
Per la sua maestosità, bellezza e grandezza meritò un tondino di localizzazione sulle carte del Touring Club Italiano.<ref>Marco {{Cita|Ramadori, Aldo Ferracuti (con la collaborazione di)'', Piane di Montegiorgio camminando lungo il sentiero della storia |p...'' fa parte di ''Quaderni montegiorgesi'' n. 22, [Montegiorgio], [2019] p.11}}.</ref>
Insisteva su un terreno privato lungo la strada statale Faleriense, di proprietà anticamente dei Conti Passari, poi Ganucci, al Km ...
Negli ultimi anni vegetativi, la circonferenza del fusto era di 5,6 metri, mentre il diametro della chioma arrivava a 34 metri, l' altezza era di 19 metri<ref>'' name="Marche:" cinquanta alberi da salvare'' Valido Capodarca, Firenze, Vallecchi editore, 1984.</ref>.
 
A godere della sua ombra, nel corso dei secoli, furono in molti, sia per ristorarsi dalle fatiche quotidiane di lavoro e di viaggio, sia nei momenti collettivi di festa. Oltre a contadini, massaie, ragazzi di ritorno da un bagno nel fiume Tenna, commercianti, si dice che vi si appostassero i briganti per assaltare le carrozze, e che vi stanziassero gli zingari.
 
La primavera del 1985 fu l' ultima in cui germogliò, con poche foglie e distribuite solo in alcune parti.
 
L' albero ormai secco rimase intatto per qualche anno, ma alla fine l' amministrazione comunale fu costretta a far tagliare tutti i rami per la pubblica incolumità.
 
Oggi Querciabella è ridotta a un rudere, il suo fusto diventa sempre più piccolo, ma testimonia la grandezza dei suoi secoli di vita.
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== Cultura ==
===Biblioteche===
==== [[Biblioteca comunale "Monsignoremons. Germano Liberati"]] ====
ApertaLa [[Biblioteca comunale Germano Liberati|Biblioteca comunale mons. Germano Liberati]] fu aperta nell'anno 1983 e collocata all'internonel piano mezzanino di [[Palazzo Passari]] in piazza Giacomo Matteotti, n. 33.
 
=== Musica ===
Banda musicale Domenico Alaleona.<ref>{{Cita libro|titoloautore=Liana Cognigni e|autore2= Claudio Ferracuti, |serie= Quaderni montegiorgesi, |titolo= Musica insieme a Montegiorgio, |pp.= 19 e segss.}}</ref>.
 
=== Cucina ===
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* ''Caciù'' ([[Calcioni marchigiani|calcione]]): dolce tipico [[carnevale]]sco montegiorgiese. Originariamente il ripieno era costituito da [[Vicia faba|fave]] macinate o [[ceci]] o formaggio, con i tempi moderni si sono aggiunti altri ingredienti quali il [[cacao]], la [[cioccolata]] e altre varianti. Preparazione: da una [[sfoglia]] a base di farina zucchero e uova, tirata sottile, se ne taglia una striscia della larghezza di una ventina di centimetri, ogni 20 centimetri si pone un po' di ripieno (un cucchiaio abbondante) si ripiega e ritaglia la sfoglia lasciando un po' di margine intorno al ripieno. Una volta ricavati i ''caciù'', vanno poi fritti per qualche minuto in abbondante olio o [[strutto]] bollente, sono gustabili sia caldi che freddi. Dal mese di marzo del 2009 i Caciù de Muntijorgio sono tutelati da una Denominazione Comunale di Origine in cui sono stilate le caratteristiche del prodotto. Attualmente si gustano anche, nella versione con il ripieno di fave, nella vicina [[Monte San Pietrangeli]], in cui vi è dedicata una sagra a tema.
:A proposito di calzoni (o calcioni):
{{citazione|Li fanno di ceci con una dose giusta,<br />di formaggio, di ricotta, quelli sono gustosi!<br />Solo a pensarci, sembra di mangiarli,<br />e ti fanno saziare senza assaggiarli |dalla poesia ''Montejorgio Cacionà'' di G. Capecci|''Li fa de cecio co' na dose justa,<br />de cascio, de ricotta, quilli gusta!<br />Sulo a pensacce pare de magnalli<br />e te fa satollà sinza proalli.''|lingua=[[Dialetto marchigiano#Zona maceratese-fermano-camerte|'''Dialetto maceratese-fermano-camerte''']]}}
 
* [[Cicerchiata]], [[Frappe|sfrappe]] e scroccafuse (una variante delle classiche [[frittelle]]): [[dolci carnevaleschi]].
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{{ComuniAmminPrec|15 aprile [[2008]]|27 maggio 2013|Armando Benedetti|[[Il Popolo della Libertà]]||<ref name="interno" />}}
{{ComuniAmminPrec|27 maggio [[2013]]|11 giugno 2018|Armando Benedetti|Lista civica ''Insieme per Montegiorgio''||<ref name="interno" />}}
{{ComuniAmminPrec|11 giugno [[2018]]|14 maggio [[2023]]|Michele Ortenzi|Lista civica ''ProgettiAmo Montegiorgio''|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name="interno" />}}
{{ComuniAmminPrec|15 maggio [[2023]]|''in carica''|Michele Ortenzi|Lista civica ''ProgettiAmo Montegiorgio''|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name="interno" />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|curatore= Mario Liberati |titolo= Montegiorgio nella storia e nell'arte |città= Fermo |editore= Andrea Livi |anno= 2008 |ISBN= 8879692313 }}
* {{cita libro|autore= Marco Ramadori |altri= con la collaborazione di Aldo Ferracuti |titolo= Piane di Montegiorgio camminando lungo il sentiero della storia… |serie= Quaderni montegiorgesi |numero= 22 |città= Montegiorgio |anno= 2019 |cid= Ramadori }}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.comune.montegiorgio.fm.it/|Comune di Montegiorgio}}
* {{cita web | 1url = http://www.provincia.ap.it/Montegiorgio | 2titolo = Pagina dedicata a Montegiorgio dalla provincia di Ascoli Piceno | accesso = 14 aprile 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090726193924/http://www.provincia.ap.it/Montegiorgio/ | dataarchivio = 26 luglio 2009 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1url = http://www.liberatiarts.com/mgiorgio/montegiorgio.htm | 2titolo = Montegiorgio | accesso = 14 aprile 2010 | dataarchivio = 4 novembre 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20091104193624/http://www.liberatiarts.com/mgiorgio/montegiorgio.htm | urlmorto = sì }}
 
{{Comuni della provincia di Fermo}}