Viktor Janukovyč: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 146465844 di 78.208.92.171 (discussione): la destituzione da parte del Parlamento è avvenuta nell'anno 2014 come da frase in questione Etichetta: Annulla |
|||
(27 versioni intermedie di 23 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Carica pubblica
| prefisso onorifico =
| nome = Viktor Janukovyč<br /><small>Віктор Янукович<br />Виктор Янукович</small>
| immagine = Viktor Yanukovych official portrait.jpg
| didascalia = Ritratto ufficiale, 2010.
| carica = 4º [[Presidenti dell'Ucraina|Presidente dell'Ucraina]]
|
| mandatofine = 22 febbraio 2014
| primoministro = [[Julija Tymošenko]]<br>[[Mykola Azarov]]<br>[[Oleksandr Turčynov]] <small>(''ad interim'')</small>
| predecessore = [[Viktor Juščenko]]
| successore = [[Oleksandr Turčynov]]<br><small>(''ad interim'')</small> | carica2 = [[Primi ministri dell'Ucraina|Primo ministro dell'Ucraina]]
| mandatoinizio2 = 10 agosto
| mandatofine2 = 18 dicembre
| presidente2 = [[Viktor Juščenko]]
| predecessore2 = [[Jurij Jechanurov]]
| successore2 = [[Julija Tymošenko]]
| mandatoinizio3 = 28 dicembre
| mandatofine3 = 5 gennaio
| presidente3 = [[Leonid Kučma]]
| predecessore3 = [[Mykola Azarov]]
| successore3 = [[Mykola Azarov]]
| mandatoinizio4 = 21 novembre
| mandatofine4 = 7 dicembre
| presidente4 = [[Leonid Kučma]]
| predecessore4 = [[Anatolij Kinach]]
| successore4 = [[Mykola Azarov]]
| carica5 = [[Oblast' di Donec'k|Governatore dell'Oblast' di Donec'k]]
| mandatoinizio5 = 14 maggio
| mandatofine5 = 21 novembre
| predecessore5 = [[Serhii Polyakov]]
| successore5 = [[Anatolij Blyzniuk]]
| partito = [[Partito delle Regioni]]
| alma_mater = [[Università tecnica nazionale di Donec'k]]
| firma = Viktor Yanukovych signature.svg
}}
{{Bio
Riga 48 ⟶ 49:
|Epoca = XX
|Epoca2 = XXI
|Attività = ex politico
|Nazionalità = ucraino
|NazionalitàNaturalizzato = russo
Riga 54 ⟶ 55:
}}
Ha ricoperto la carica di [[Primi ministri dell'Ucraina|
Fu governatore della sua regione natale, l'[[oblast' di Donec'k]], dal 1997 al 2002, e uno dei candidati alle [[elezioni presidenziali in Ucraina del 2004|elezioni presidenziali del 2004]]; sconfitto da [[Viktor Juščenko]], è in seguito tornato a occupare la carica di
== Biografia ==
=== Gioventù e ideali ===
Viktor Janukovyč nacque nel villaggio di Žukovka, presso [[Jenakijeve]], nell'[[oblast' di Donec'k]], nella [[Repubblica Socialista Sovietica Ucraina|RSS Ucraina]], in un quartiere operaio; il padre era un macchinista di etnia [[Bielorussia|bielorussa]], che proveniva da Januki, nel [[Voblasc' di Vicebsk]].<ref>{{ru}} {{Cita news|titolo=Politicians' roots: Ataman from Khoruzhivka and Kuzhel-Dolgorukaya|url=http://www.segodnya.ua/news/14050686.html|editore=Segodnya|data=1º maggio 2009|accesso=14 giugno 2009}}</ref> La madre era una bambinaia russa, e morì quando Janukovyč aveva appena due anni. Quando egli giunse all'adolescenza, perse anche il padre, e fu quindi allevato dalla nonna. Janukovyč si considera ucraino.<ref>{{Cita web|url=http://www.ya2008.com.ua/eng/meet/biography/|titolo=Viktor Yanukovych. Personal Information Server|accesso=14 giugno 2009|editore=ya2008.com.ua}}</ref>
Riga 77:
Il presidente [[Leonid Kučma]] nominò Viktor Janukovyč [[Primi ministri dell'Ucraina|primo ministro]] a seguito delle dimissioni di [[Anatolij Kinach]].<ref>[http://books.google.nl/books?id=B3bwDpegCCYC&pg=PA549&lpg=PA549&dq=Litvin+Gongadze&source=bl&ots=Eht135E3Fh&sig=SfmvXw3idF2EqNAx5hiGlqga8tk&hl=nl&ei=9vs1SuyOOoXJ-AbBn-SgDQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3#PPA551,M1 Le nazioni dell'ex URSS verso il XXI secolo: gli stati europei e baltici nella transizione (pagina 556)] di Ian Jeffries, ISBN 0-415-25230-X, 9780415252300 (pubblicato nel 2004)</ref> Janukovyč iniziò il suo mandato il 21 novembre [[2002]] con una fiducia da parte della [[Verchovna Rada]] (il [[Parlamento]] nazionale) di 234 voti.<ref>{{cita web|lingua=ru|url=https://www.from-ua.com/politics/42a9194b28012/|titolo=Carriera politica di Janukovyč|accesso=13 giugno 2009 |sito=from-ua.com}}</ref> Con Janukovyč, il governo iniziò a prestare più attenzione alla riforma dell'industria del [[carbone]].
In politica estera, il governo di Janukovyč fu considerato politicamente vicino alla [[Russia]], anche se dichiarò il sostegno per l'accesso dell'[[Ucraina]] nell'[[Unione europea]]. Nonostante la coalizione parlamentare di Janukovyč non volesse l'ingresso dell'Ucraina nella [[NATO]], il governo acconsentì all'invio di truppe ucraine nella [[guerra in Iraq]] a sostegno della [[guerra al terrorismo]] intrapresa dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
=== Campagna presidenziale del 2004 ===
Riga 83:
[[File:Be3-balllku 1.jpg|thumb|Sostenitori di Janukovyč a [[Donec'k]] durante la rivoluzione.]]
Nel [[2004]], da
Al secondo turno (21 novembre 2004), Janukovyč fu inizialmente dichiarato vincitore. Tuttavia, la legittimità delle elezioni fu posta in discussione da molti ucraini, da organizzazioni internazionali e dai governi stranieri che avanzarono ipotesi di frode elettorale. Il secondo turno fu quindi annullato dalla [[Corte suprema dell'Ucraina]] e nella sua ripetizione (26 dicembre 2004), Janukovyč perse contro Juščenko con il 44,2% contro il
Dopo le elezioni, il parlamento ucraino approvò una mozione di sfiducia al governo, obbligando quindi il
In occasione delle elezioni, Janukovyč aveva consegnato alla Commissione Elettorale Ucraina una scheda biografica in cui il proprio grado accademico era riportato con un refuso (''Proffessore''): a seguito di ciò, iniziò ad essere chiamato con questo nomignolo dai principali media a lui opposti.
=== Carriera politica dopo il 2004 e Presidenza della Repubblica ===
Dopo la sua sconfitta elettorale, Janukovyč continuò a guidare il principale partito di opposizione il [[Partito delle Regioni]] mentre il suo rivale Juščenko venne nominato presidente il 23 gennaio 2005: il giorno successivo [[Julija Tymošenko]] divenne [[Primi ministri dell'Ucraina|
Janukovyč ebbe così una buona occasione per tornare al potere con le [[elezioni parlamentari in Ucraina del 2006|elezioni parlamentari del 2006]] (26 marzo) sia per le divisioni dei suoi avversari, sia perché con il nuovo assetto costituzionale entrato in vigore il 1º gennaio [[2006]], il
Nel frattempo, nel gennaio 2006, il Ministro degli Interni diede inizio ad un'investigazione ufficiale riguardo alla presunta assoluzione per i reati commessi da Janukovyč in gioventù. [[Jurij Lucenko]], capo del ministero, annunciò che i testi forensi provavano la mancanza di assoluzione, e sostenne inizialmente che questo fatto impediva formalmente a Janukovyč di candidarsi per le elezioni parlamentari.<ref>{{cita web|lingua=ru|url=http://www.korrespondent.net/display_print.php?arid=|titolo=Lucenko accetta il fatto della falsificazione dell'assoluzione di Janukovyč|accesso=gennaio|sito=Korrespondent|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110723173446/http://www.korrespondent.net/display_print.php?arid=|dataarchivio=23 luglio 2011}}</ref> Tuttavia, quest'ultima affermazione fu poi corretta qualche giorno dopo da Lucenko stesso, che affermò che il risultato dell'investigazione non impediva l'eleggibilità di Janukovyč, dato che la privazione dei diritti civili a causa delle passate condanne era già comunque scaduta a causa della [[Prescrizione (diritto)|prescrizione]].<ref>{{cita web|lingua=ru|url=http://www.lenta.ru/news/2006/01/29/yanukovich/_Printed.htm|titolo=Il capo del MVD non ha trovato il modo di rimuovere Janukovyč dalle elezioni|accesso=gennaio|sito=Lenta.ru}}</ref><ref>{{cita web|lingua=ru|url=http://www.korrespondent.net/main/|titolo=Janukovyč può partecipare alle elezioni, anche se c'è stata falsificazione|accesso=gennaio|sito=Korrespondent}}</ref>
L'esito delle elezioni parlamentari vide il Partito delle Regioni assicurarsi la maggioranza relativa, ma con un numero di parlamentari (186 su 450) insufficiente a formare il governo da solo. Janukovyč condusse le trattative per la formazione del governo dopo l'elezione, con i partiti capeggiati da [[Viktor Juščenko]] (terzo con 81 parlamentari) o dall'ex
L'ex alleata di Juščenko ed ex
Il 25 maggio [[2007]] fu assegnata a Viktor Janukovyč la carica di
Alle [[elezioni parlamentari in Ucraina del 2007|elezioni parlamentari del 2007]], svoltesi il 30 settembre, il Partito delle Regioni ottenne 175 su 450 seggi (il 34,37% dei voti) alla [[Verchovna Rada]]. Nonostante l'incremento nella percentuale dei voti rispetto alle elezioni del 2006 (quando aveva ottenuto il 32,14%), il partito perse 130.000 voti e 11 seggi parlamentari.<ref name=elec2007>[http://www2.pravda.com.ua/en/news/2007/10/9/9151.htm Janukovyč perde 300.000 voti, mentre la Tymošenko ne riceve 1,5 milioni in più] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080111145120/http://www.pravda.com.ua/en/news/2007/10/9/9151.htm |data=11 gennaio 2008 }}, ''Ukrainska Pravda''</ref> Dopo che [[Ucraina Nostra]] e il [[Blocco Julija Tymošenko]] ebbero formato una coalizione di governo il 18 dicembre [[2007]], il [[Partito delle Regioni]] passò all'opposizione.
Riga 110:
=== Euromaidan ===
{{vedi anche|Euromaidan}}
A novembre [[2013]] si verificarono una serie di proteste popolari contro il
A febbraio le rivolte diventarono sempre più sanguinose senza riuscire a trovare una mediazione tra il
Il 20 febbraio fu il giorno più sanguinoso della protesta: venne posto in essere un vero e proprio assalto ai palazzi del potere e i manifestanti marciarono verso il Palazzo del Governo e del Parlamento. Si verificarono scontri armati tra dimostranti e polizia
Il 22 febbraio si ebbe l'epilogo della protesta [[Euromaidan]]: i manifestanti chiesero le dimissioni di Janukovyč che, ormai circondato, fuggì dalla capitale Kiev facendo perdere le sue tracce, forse per rifugiarsi al confine ucraino orientale in una città russofona o forse all'estero proprio nella stessa Russia, mentre il Palazzo presidenziale fu assaltato dai manifestanti. Con lui scapparono anche il
Intanto il Parlamento votò la richiesta di ''impeachment,'' presentata dalle opposizioni, contro il presidente Janukovyč; essa venne approvata con 328 sì, 0 no e 6 astenuti su 334 presenti sul ''plenum'' di 445 (il Partito delle Regioni del presidente Janukovyč, ormai esautorato, non partecipò al voto con i suoi 135 deputati, rimanendo partito di maggioranza, poiché 70 esponenti su 204 erano passati all'opposizione ed altri fuggiti dal Paese) e dichiarò l'immediata decadenza di Janukovyč dalla carica presidenziale, che a sua volta denunciò la propria destituzione come un [[colpo di Stato]].
Il 24 febbraio, il ministro dell'Interno [[Arsen Avakov]] annunciò che Janukovyč era ricercato, assieme ad altre persone ritenute responsabili della strage, e che era stato emesso un mandato di arresto nei suoi confronti con l'accusa di uccisione di massa.<ref>{{cita news|autore=Beda Romano|titolo=Ucraina, mandato d'arresto per Yanukovich. Mosca: legittimare i ribelli è aberrazione|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-24/ucraina-mandato-arresto-yanukovich-accusato-strage-094926.shtml?uuid=ABINbjy|editore=Il Sole 24 ore.it|giorno=24|mese=02|anno=2014}}</ref> Nelle zone a maggioranza filorussa la situazione si complicò, poiché in [[Repubblica autonoma di Crimea|Crimea]] il parlamento regionale venne preso d'assalto con le armi e occupato, mentre dei miliziani tatari prendevano il controllo di due aeroporti: quello di Belbek e quello della capitale [[Simferopoli]], a 20 chilometri da [[Sebastopoli]].<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/crimea_sinferopoli_barricate_filorussi_tatari/notizie/544010.shtml|titolo=Crimea, blitz filorusso in Parlamento. Mosca muove le truppe verso il confine. Ianukovich: «Sono ancora io il presidente»|pubblicazione=Il Messaggero|giorno=27=mese=02|anno=2014}}</ref> La Russia iniziò a effettuare delle importanti esercitazioni militari terrestri sul confine e mosse la [[flotta]] nel [[Mar Nero]].<ref name="aeroporti">{{cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2014/02/28/esteri/militari-russi-occupano-gli-aeroporti-ucraina-ancora-tensioni-in-crimea-sqeRLiol52j9hnXaT0pGpN/pagina.html|titolo=Venti di guerra sulla Crimea L'accusa di Kiev al Cremlino: duemila soldati hanno invaso|pubblicazione=La Stampa|data=28 febbraio 2014}}</ref><ref name="russi">{{cita news|autore=|url=http://www.repubblica.it/esteri/2014/02/28/news/ucraina_crimea_uomini_armati_prendono_il_controllo_dell_aeroporto_di_simferopol-79832862/?ref=HREA-1|titolo=Kiev accusa Mosca di aggressione: "Duemila soldati russi hanno invaso Crimea"|pubblicazione=la Repubblica|data=28 febbraio 2014}}</ref>
===In Russia===
Riga 124 ⟶ 126:
=== Condanna per alto tradimento ===
Il 24 gennaio 2019 è stato condannato dal
== Onorificenze ==
=== Onorificenze ucraine ===
{{Onorificenze
|immagine = Order of Merit 1st Class of Ukraine.png
|nome_onorificenza = Ordine al Merito di I Classe
|collegamento_onorificenza = Ordine al Merito (Ucraina)
|motivazione =
|data = 3 luglio 2002
}}{{Onorificenze
|immagine = Order of Merit 2nd Class of Ukraine.png
|nome_onorificenza = Ordine al Merito di II Classe
|collegamento_onorificenza = Ordine al Merito (Ucraina)
|motivazione =
|data = 3 luglio 2000
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Merit 3rd Class of Ukraine.png
Riga 135 ⟶ 150:
|data=13 novembre 1998
}}
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon bar of order of St. Mesrop Mashtoc.png
|nome_onorificenza = Ordine di San
|collegamento_onorificenza = Ordine di San
|motivazione =
|data =
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza =
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|data = 2004
}}
{{Onorificenze
|immagine = AZ Geyidar Aliyev Order rib.png
|nome_onorificenza = Ordine
|collegamento_onorificenza = Ordine
|motivazione =
|luogo = 18 novembre 2013<ref>[http://www.president.gov.ua/ru/news/29495.html Президенты Украины и Азербайджана обменялись государственными наградами // Официальное интернет-представительство Президента Украины, 18.11.2013] {{webarchive|url=https://archive.is/20131118161418/www.president.gov.ua/ru/news/29495.html |data=18 novembre 2013 }}</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = BRU Royal Family Order of the Crown of Brunei.svg
|nome_onorificenza = Ordine della famiglia reale della Corona del Brunei (Brunei)
|collegamento_onorificenza = Ordine della famiglia reale della Corona del Brunei
|motivazione =
|luogo = 31 marzo 2011
}}{{Onorificenze
|immagine = Ribbon jose marti.png
|nome_onorificenza = Ordine di José Martí (Cuba)
|collegamento_onorificenza = Ordine di José Martí
|motivazione =
|data = 22 ottobre 2011
}}
{{Onorificenze
Riga 187 ⟶ 192:
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza = Ordine
|collegamento_onorificenza = Ordine
|motivazione =
|data =
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza =
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo =
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza = Ordine dell'Amicizia di
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = 6 luglio 2010
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza = Ordine
|collegamento_onorificenza = Ordine
|motivazione =
|
}}
{{Onorificenze
|immagine = QAT Order of Independence of the State of Qatar ribbon.svg
|nome_onorificenza = Ordine dell'Indipendenza (Qatar)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Indipendenza (Qatar)
|motivazione =
|data = 27 novembre 2012
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of the Republic of Serbia - 2nd Class - ribbon bar.png
|nome_onorificenza = Fascia dell'Ordine della Repubblica di Serbia (Serbia)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Repubblica di Serbia
|motivazione = Per i meriti nello sviluppo e nel rafforzamento della cooperazione pacifica e delle relazioni amichevoli tra la Serbia e l'Ucraina.
|data = 22 febbraio 2013
}}
{{Onorificenze
Riga 222 ⟶ 241:
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza =
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|data =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order_of_Saint_Vladimir,_ribbon_bar.svg
|nome_onorificenza = Ordine di
|collegamento_onorificenza = Ordine di
|motivazione =
|data = 2010
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order_of_Saint_Vladimir,_ribbon_bar.svg
|nome_onorificenza = Ordine di San Vladimiro di II Classe (Patriarcato di Russia)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Vladimiro
|motivazione =
|data = 2004
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order_of_Saint_Vladimir,_ribbon_bar.svg
|nome_onorificenza = Ordine di San Vladimiro di III Classe (Patriarcato di Russia)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Vladimiro
|motivazione =
|data = 1998
}}
{{Onorificenze
|immagine = ESP_Cruz_Merito_Naval_(Distintivo_Amarillo)_pasador.svg
|nome_onorificenza = Ordine del santo principe Daniele di Mosca di I Classe (Patriarcato di Russia)
|collegamento_onorificenza = Ordine del santo principe Daniele di Mosca
|motivazione =
|data = 2004
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of King Abdulaziz, 4th Class (Saudi Arabia).png
|nome_onorificenza = Ordine di San Sergio di Radonež di I Classe (Patriarcato di Russia)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Sergio di Radonež
|motivazione =
|data = 2004
}}
{{Onorificenze
|immagine = OESSG Cavaliere BAR.jpg
|nome_onorificenza = Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Patriarcato di Gerusalemme)
|collegamento_onorificenza = Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
|motivazione =
|data = 2 novembre 2011
}}
== Note ==
<references />
Riga 253 ⟶ 306:
{{Box successione
|tipologia=incarico governativo
|carica=[[Primi ministri dell'Ucraina|
|immagine=Coat of arms of Ukraine.svg
|precedente=[[Anatolij Kinach]]
Riga 270 ⟶ 323:
[[Categoria:Dirigenti d'azienda sovietici]]
[[Categoria:Dissidenti ucraini]]
[[Categoria:Presidenti dell'Ucraina]]
[[Categoria:Primi ministri dell'Ucraina]]
|