Ceramica: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
applicati vari template di citazione |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
(28 versioni intermedie di 25 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nota disambigua|informazioni sui materiali ceramici|Materiale ceramico}}
{{F|materiali|arg2=arte|agosto 2016}}
[[File:Chinese - Storage Jar - Walters 492392.jpg|thumb|Cina, [[cultura di Yangshao]]
[[File:Precolombiana 20452.jpg|thumb|Messico occidentale, [[Nayarit]] meridionale
[[File:Cup Apatouria Louvre G138.jpg|thumb|Grecia, nell'Attica, kylix a figure rosse, del [[Pittore di Trittolemo]], con il ''Festino di Apaturia'' (480 a.C. circa; Parigi, [[Louvre]]).]]
[[File:
[[File:Andrea della Robbia Madonna della Cintola Liebieghaus.jpg|thumb|[[Andrea della Robbia]], ''Madonna della Cintola'' (1500 circa
[[File:Kaendler Dame mit Mohr und Tischchen KGM HF220.jpg|thumb|
▲[[File:Andrea della Robbia Madonna della Cintola Liebieghaus.jpg|thumb|[[Andrea della Robbia]], ''Madonna della Cintola'' (1500 circa), [[Liebieghaus]]]]
La '''ceramica''' (dal [[lingua greca antica|greco antico]], ''kéramos'', che significa "argilla", "terra da vasaio") è un [[materiale]] [[composto inorganico|inorganico]], [[non metallo|non metallico]], molto [[duttilità|duttile]] allo stato naturale, rigido dopo la fase di cottura.<ref>Geiger, Greg. [https://web.archive.org/web/20060815173829/http://www.newi.ac.uk/buckleyc/ceramics.htm Introduzione alla ceramica], American Ceramic Society</ref>▼
▲[[File:Kaendler Dame mit Mohr und Tischchen KGM HF220.jpg|thumb|Germania, Meissen, Johann Joachim Kaendler, statuetta in porcellana con ''Signora con tavolino e servitore moro'' (1740 circa), [[Kunstgewerbemuseum]]]]
▲La '''ceramica''' (dal [[lingua greca antica|greco antico]], ''kéramos'', che significa "argilla", "terra da vasaio") è un [[materiale]] [[composto inorganico|inorganico]], [[non metallo|non metallico]], molto [[duttilità|duttile]] allo stato naturale, rigido dopo la fase di cottura.
Con la ceramica si producono diversi oggetti, quali stoviglie, oggetti decorativi, materiali edili (mattoni, piastrelle e tegole), rivestimenti per muri e pavimenti di abitazioni. Specifiche ceramiche inoltre, trovano impiego nei rivestimenti ad alta resistenza al calore per il loro alto [[punto di fusione]]. Il colore del materiale ceramico varia a seconda degli ossidi cromofori contenuti nelle argille (ossidi di ferro, da giallo, arancio, rosso a bruno; ossidi di titanio, da bianco a giallo). Può venire smaltata e decorata.
Riga 26 ⟶ 24:
=== Le terrecotte ===
{{vedi anche|Terracotta|Laterizio|Cotto}}
Sono ceramiche che, dopo il processo di cottura, presentano una colorazione che varia dal giallo al rosso mattone, grazie alla presenza di sali o ossidi di ferro<ref name=trec.terrac.>{{treccani |terracotta |Terracotta |accesso=22 aprile 2013}}</ref>. La cottura si effettua a 980-990 °C. La presenza di [[ossido di ferro]], oltre a dare il colore tipico, migliora anche la resistenza meccanica della ceramica cotta, contribuendo alla vetrificazione e quindi riducendo la porosità del manufatto.<ref>Carter, C. B.; Norton, M. G. (2007). [https://books.google.com.sg/books?id=aE_VQ8I24OoC&pg=PA20&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false Ceramic Materials: Science and Engineering]. Springer. pp. 20, 21. ISBN 978-0-387-46271-4.</ref>
Grazie alla sua stabilità, alla resistenza all'invecchiamento, e alla leggerezza che deve alla sua porosità, la terracotta è il più diffuso [[materiale da costruzione]], chiamato con il nome di ''[[laterizio]]''.<ref>{{sapere|terracòtta|terracòtta|accesso=22 aprile 2013}}</ref>
Sono utilizzate sia senza rivestimento superficiale che con rivestimento. Le prime come ceramica strutturale e ornamentale: laterizi, vasi, brocche, ecc. Le seconde anche come vasellame da cucina: tazze, piatti.
Riga 34 ⟶ 32:
=== Il grès ===
{{vedi anche|Grès porcellanato}}
Il grès è un materiale per la prima volta scoperto in Siria nel III millennio a.C., e sviluppato in seguito in Cina nel II millennio a.C. A partire dal XIV secolo d.C. si è assistito ad uno sviluppo parallelo di questa tecnica in Germania, nell'area della Renania. Questa produzione tedesca, poi allargatasi alle aree limitrofe o con rapporti commerciali, ha conosciuto un'ampia diffusione commerciale grazie ai mercanti olandesi ed inglesi. Solitamente, questi prodotti hanno un corpo tendente al grigio, sono solitamente rivestiti da un rivestimento ottenuto dal sale (salt glazing), più raramente ingobbiate. Venivano utilizzate principalmente per il trasporto, la mescita e il consumo di liquidi.<ref>{{Cita libro|autore=Gaimster David|titolo=German stoneware 1200-1900}}</ref>
Il grès è utilizzato soprattutto per produrre mattonelle per i bagni e le cucine. Si ottiene per mescolanze argillose naturali che producono ceramiche dette, appunto, ''greificate''. È necessaria una temperatura tra 1200 °C e 1350 °C. I colori variano a seconda dei composti ferrosi presenti. Per ottenere grès bianchi si utilizzano impasti artificiali a base di argille cuocenti bianche e rocce quarzoso-feldspatiche che inducono la greificazione della massa. Possono venire smaltate: come per tutte le altre ceramiche, dopo la cottura vengono colorate allo stesso livello dell'impasto, che contiene, di solito, un 33% circa di argille caolinitiche (bianche), un 50% di fondenti (principalmente feldspato) e la percentuale restante di materiali inerti (sabbie o quarzo).
=== La porcellana ===
{{vedi anche|Porcellana}}
È considerata il più "alto" livello di produzione ceramica. Principale componente ne è una particolare argilla bianca: il [[caolino]] idrosilicato di [[alluminio]] - Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub>·2 SiO<sub>2</sub>·2 H<sub>2</sub>O. È stata inventata in [[Cina]] attorno all'[[VIII secolo]] ed è realizzata appunto con caolino, [[silice]] (o sabbia quarzosa) e [[feldspato]].<ref>"[https://www.britannica.com/art/whiteware White Pottery]". Encyclopedia Britannica. [https://web.archive.org/web/20150709085045/https://www.britannica.com/art/whiteware Archiviato] dall'originale il 9 luglio 2015. Consultato il 15 agosto 2025.</ref>
Il caolino conferisce, ma non sempre, le proprietà plastiche e il colore bianco della porcellana; il quarzo è il componente inerte e svolge la funzione di sgrassante (inoltre consente la vetrificazione); infine il feldspato che viene definito fondente, perché, fondendo a temperature più basse del caolino, abbassa notevolmente la cottura dell'impasto ceramico (1280 °C). Esistono tipi anche molto diversi di porcellana, tipici delle diverse tradizioni di produzione.
Riga 68:
== Storia ==
La ceramica è conosciuta fin dai periodi preistorici e si suppone che la sua invenzione sia avvenuta solo due volte nella storia dell'umanità: tra le popolazioni [[Deserto del Sahara|sahariane]] e in Giappone.<ref>{{cita libro|autore=[[Luigi Luca Cavalli-Sforza]]|titolo=[[Geni, popoli e lingue]]|città=Milano|editore=Adelphi|anno=1996|ISBN=88-459-1200-0}}</ref>
I resti di ceramica più antichi al mondo si trovano nei siti della [[grotta di Yuchanyan]] ([[Hunan]], [[Cina]]), dove sono datati col [[metodo del carbonio-14]] 16100-14500 a.C. e a Miaoyan ([[Guangxi]], sempre in Cina), qua invece datati 17100-15400 a.C.<ref>Per maggiori dettagli vedere {{cita libro|lingua=fr|autore-capitolo=Li Liu|capitolo=L'émergence de l'agriculture et de la domestication en Chine|url_capitolo=https://books.openedition.org/editionscnrs/15641|titolo=La révolution néolithique dans le monde|url=https://books.openedition.org/editionscnrs/15605|altri=sotto la direzione di Jean-Paul Demoule|editore=Inrap|anno=2009|p=67|ISBN= 978-2-271-06914-6|via=
Successivamente l'arte vide l'introduzione del [[Tornio da vasaio|tornio]], che consentì di ottenere facilmente oggetti aggraziati e di perfetta simmetria rispetto all'asse di rotazione. La ceramica dipinta venne esportata dall'[[Anatolia]] e dai territori siriaci verso l'Europa intorno al [[III millennio a.C.]], dove però prevalse l'interesse per le forme e per le anse (i manici ricurvi).
L'introduzione della verniciatura vetrosa, in uso a partire dal II millennio a.C. in [[Mesopotamia]], migliorò ulteriormente la resistenza all'usura e le caratteristiche estetiche. Una vera rivoluzione si ebbe con la scoperta della lavorazione della [[porcellana]], che si fa risalire all'[[VIII secolo]] d.C. in [[Cina]].
Altri centri antichi di notevole importanza risultarono quelli iraniani, come ad esempio Tepe e [[india]]ni, come [[Daro]] e [[Harappa]].
[[File:Portland Vase by Wedgwood - view 2.jpg|thumb|left|upright|[[Wedgwood (azienda)|Wedgwood]], copia del [[Vaso Portland]] in gres (1790 circa
▲[[File:Portland Vase by Wedgwood - view 2.jpg|thumb|left|upright|Wedgwood, copia del [[Vaso Portland]] in gres (1790 circa), [[Cleveland Museum of Art]]]]
L'[[antica Grecia]] ereditò la tecnica della [[ceramica greca|ceramica]] dalla civiltà minoico-micenea. Dal VI al V secolo a.C. [[Atene]] dominò i mercati con la sua produzione di vasi, ma nel IV secolo a.C. questa decadde. Sorsero altre fabbriche locali in [[Beozia]], [[Etruria]], [[Magna Grecia]] e [[Sicilia]]. La produzione di queste lasciò un segno tanto profondo che, molti secoli, dopo, [[Josiah Wedgwood]] chiamò ''Etruria'' la sua manifattura di porcellane, destinata a diventare una delle più famose del mondo.
In età augustea si diffuse la ceramica aretina, con decorazione a rilievo. A questa seguì in tutto l'Occidente romano la ceramica a rilievo detta "[[Ceramica sigillata|terra sigillata]]", che rimase in uso fino al termine dell'impero.
Intorno all'anno mille sorse in Europa, nel tentativo di imitare i prodotti orientali, la [[maiolica]].<br
Nel tardo Medioevo le ceramiche venivano realizzate con il tornio, cotte al forno e impermeabilizzate con una vernice vetrosa. Dopo il XIII secolo si incominciano ad usare anche altri colori e decorazioni più sofisticate. In questo periodo l'Italia peninsulare sviluppò i maggiori centri di produzione: [[Forlì]], poi superata dalla vicina [[Faenza]], [[Pisa]], [[Siena]] e [[Orvieto]], mentre più a sud si affermò [[Ariano Irpino|Ariano]];<ref>{{cita pubblicazione|autore=Marcello Rotili|autore2=Nicola Busino|titolo=Castello di Ariano Irpino. Ricerche Archeologiche 1988-94, 2008|rivista=Quaderni di archeologia medievale|data=2010|numero=11|editore=Officina di Studi Medievali|città=Palermo|pp=
Verso la fine dell'Ottocento la produzione di ceramica prende corpo, grazie all'introduzione di alcune tecniche industrializzate. In [[Italia]], nel modenese, si mette a punto una tecnica che permette di aumentare la produzione di piastrelle, all'epoca in uso quasi solo in [[cucina (architettura)|cucina]] e [[stanza da bagno|bagno]].<br
Negli anni cinquanta del Novecento si introducono altre consistenti migliorie, quali la pressa automatica e il forno a tunnel. Con queste varianti alla produzione si riesce infine a raggiungere una produzione su scala medio-larga, necessaria per sostenere un mercato in forte espansione. Ma è negli anni sessanta e settanta che il mercato della ceramica in Italia vede una vera impennata. La produzione viene completamente automatizzata in tutte le sue fasi e viene introdotto un nuovo macchinario: l'[[atomizzatore]].
Questo consentì di sostituire i filtri pressa usati nella preparazione ad umido degli [[impasto ceramico|impasti]]. Dagli anni ottanta in poi, infine, ci si è concentrati soprattutto sulle tecniche di cottura veloce (
Da sottolineare oggi la valenza che la modellazione ceramica ha assunto in campo educativo sia per lo sviluppo delle attività manuali e creative sia nel settore del recupero cognitivo.<ref>{{cita|Maggipinto ''et al.''}}</ref>
== Il ciclo produttivo ==
[[File:Earthenware Jar.jpg|thumb|Giappone, [[periodo Jōmon]] (5.000 a.C. circa
Il ciclo produttivo prevede vari passaggi, a seconda del risultato che si desidera ottenere e a seconda che la produzione sia artigianale o industriale.
Riga 105 ⟶ 104:
=== Lavorazione dell'argilla ===
Selezionata e ripulita, si procede a impastare l'argilla. Questa fase tende a eliminare eventuali bolle d'aria e a renderla compatta, per prevenire il formarsi di crepe nel prodotto finito. All'impasto si aggiunge, talvolta, della "chamotte", ovvero polvere ottenuta dalla macinazione della ceramica precedentemente cotta, con lo scopo soprattutto di rendere il prodotto resistente agli sbalzi repentini di calore. L'aggiunta della chamotte è, ad esempio, quasi indispensabile nel
=== Modellazione ===
Un'arte tanto antica ha accumulato nei secoli varie tecniche di modellazione. Tra di esse ricordiamo:
* modellazione a
▲* modellazione a colombino;
▲* a lastre;
* al tornio;
* allo stampo.
==== Modellazione a mano libera ====
È la più antica ed è simile a quanto fanno i bambini quando giocano con la [[plastilina]]: si prende una porzione di argilla e, con il solo uso delle mani, si modella la forma desiderata. È possibile avvalersi dell'ausilio di alcuni strumenti, come le [[Stecche e Mirette|stecche]] o gli occhielli per le rifiniture dell'oggetto modellato.
Riga 125 ⟶ 124:
==== Modellazione al tornio (tornitura) ====
[[File:Korea-Gyeongju-Potter-03.jpg|thumb|Corea
È usato soprattutto per la produzione di vasellame in cui vi sia una simmetria rispetto all'asse di rotazione. Il tornio è formato da un supporto girevole, simile ad un piatto la cui velocità viene stabilita tramite un pedale, come nel [[Tornio da vasaio|tornio]] antico, o tramite motorino regolato da [[reostato]], ai giorni nostri.
Si pone una data massa di argilla al centro del piatto girevole, avendo cura di posizionarla perfettamente in centro. Quindi si modella con uso delle [[mano|mani]] o di altri strumenti mentre si regola la rotazione del tornio stesso. La massa di argilla che si è deciso di usare all'inizio deve essere sufficiente a formare tutto l'oggetto, dal momento che non è possibile aggiungerne in corso d'opera senza pregiudicare la forma data con la modellazione. Questo non è vero in termini assoluti, per vasi di grandi dimensioni, con altezze e diametri superiori agli 80 cm è comune nei tornianti professionisti la pratica di aggiungere colombini di terra all'oggetto in formatura e proseguire nella lavorazione per raggiungere dimensioni notevoli.
==== Modellazione a stampo (colatura) ====
In questa modellazione si prepara, anzitutto, uno stampo in [[gesso (materiale)|gesso]], che replica l'oggetto che si intende riprodurre. Quindi vi si cola dentro argilla liquida chiamata anche colaggio e dopo un tempo adeguato in cui il gesso fornisce all'oggetto sufficiente spessore, assorbendo l'acqua del colo, il colaggio superfluo viene versato e si attende pazientemente che l'oggetto asciughi. Viene quindi estratta dallo stampo e rifinita a mano. Dopo un tempo utile all'asciugatura, il pezzo verrà poi messo in forno per la prima cottura (biscotto).
Vi sono altri tipi di formatura con stampo in gesso a calco, si forma una lastra di argilla di circa 10/15 mm di spessore a seconda della grandezza del pezzo, si procede fornendo una pressione omogenea all'impasto argilloso per non variare gli spessori dell'oggetto da riprodurre sino a coprire tutta la superficie dello stampo.
Un altro procedimento è chiamato a pressatura (o procedimento RAM). Viene usata argilla più dura e vengono usate due matrici di stampo, una maschio e una femmina, e una che si incastra sull'altra lasciando all'interno il vuoto che viene occupato dall'argilla. Gli stampi si montano su una macchina che si chiama pressa, ponendoli uno di fronte all'altro, con una dose di argilla sufficiente per foggiare l'oggetto quando la macchina inizia il suo ciclo. Le due superfici si avvicinano e foggiano l'argilla all'interno dello stampo.
Riga 163 ⟶ 164:
=== Smaltatura e decorazione ===
[[File:Spagna, grande piatto a lustro, xvi sec..JPG|thumb|Spagna, grande piatto a lustro, (XVI secolo
Ci sono molti modi di decorare e colorare la ceramica, anche in relazione al tipo di risultato che si desidera ottenere e alla cottura cui si sottoporrà il pezzo. I colori da ceramica sono essenzialmente di tre tipi:
* ''[[Ingobbio]]'' - sono specifici colori per la decorazione della ceramica composti da argille già cotte e finissimamente triturate, caolino, sostanze minerali e ossidi. Sono, di fatto, smalti adatti a poter venire applicati sull'oggetto essiccato, ma ancora crudo e da cuocere. Questo permette di saltare un passaggio e cuocere l'oggetto una sola volta, dal momento che questi colori particolari tollerano l'alta temperatura cui si sottopone la ceramica. Gli ingobbi non sono tanto largamente diffusi, essendo costosi e dalle tinte tenui. Perché raggiungano la vetrificazione, inoltre, è necessario portare l'oggetto alla medesima temperatura dell'argilla che si ritrova nella composizione dell'ingobbio. Molti ceramisti che apprezzano la tecnica preparano da sé gli ingobbi che desiderano usare.
Riga 169 ⟶ 170:
* ''[[smalto|Smalti]]'' - anch'essi di tipo vetroso. A differenza delle cristalline non sono trasparenti, ma coprenti. Ciò è determinato dalla presenza di componenti quali il [[feldspato potassico]] o sodico, [[diossido di stagno]], [[titanio diossido]], alluminio ossido (allumina), zirconio ossido o silicato e altri ancora. Possono avere aspetto lucido o satinato: nel secondo caso la presenza di ossido di calcio e/o zinco nello smalto, provvedono, in fase di raffreddamento, ad una cristallizzazione sulla superficie dello smalto devetrificandolo, ossia togliendo brillantezza.
La smaltatura di un pezzo in ceramica ha lo scopo di proteggere il pezzo dall'usura, di facilitarne la pulitura e la manutenzione e di decorarlo.<br
Se il pezzo viene smaltato e non colorato all'ingobbio la smaltatura avviene dopo la cottura e si utilizzano appositi smalti composti da una miscela in vari rapporti di [[vetro]], opacizzanti, fondenti e terre. La smaltatura classica, pertanto è detta applicata al ''[[Biscotto (ceramica)|biscotto]]'', ovvero all'oggetto già passato in cottura.
Anche per la smaltatura vi sono svariate tecniche, tra le quali ricordiamo:
* ''[[smaltatura ad aerografo]]'';
* ''[[smaltatura per immersione]]'';
* ''[[pittura a smalto]]'';
* ''[[smaltatura a campana]]'';
* ''[[smaltatura elettrostatica]]''.
Dopo che si sia provveduto a smaltare la superficie dell'oggetto, si passa alla decorazione pittorica che è usualmente fatta a mano con pennello e colori ceramici. Questi colori ceramici sono ottenuti da ossidi minerali oppure da ossidi metallici addizionati di fondenti o indurenti. Dopo la smaltatura e la decorazione si procede con una seconda cottura, il cui scopo è quello di fissare lo smalto all'oggetto.
Riga 186 ⟶ 187:
=== Produzione industriale di piastrelle ceramiche ===
I processi fondamentali sono due:
* monocottura - la materia prima viene generalmente approntata con processo a [[macinazione ad umido|processo ad umido]] e
* bicottura - in questo caso la preparazione della materia prima segue quasi sempre un [[macinazione a secco|processo a secco]]. Vi sono due fasi di cottura. Nella prima avviene la [[sinterizzazione]] del supporto. Segue la cottura dello [[smalto]].
Riga 192 ⟶ 193:
==== Preparazione delle materie prime, essiccazione, cottura ====
Lo scopo della preparazione delle materie prime è ottenere un impasto di composizione omogenea, con una [[distribuzione granulometrica]] e forma dei grani appropriata. La granulometria fine permette una giusta velocità di [[essiccamento]] e una corretta reattività in fase di cottura. La forma dei grani e l'umidità dell'impasto influenzano l'uniformità del pressato.<br
Infine l'impasto deve presentare un contenuto d'acqua adatto al sistema di formatura che si è scelto. I sistemi di formatura sono:
* pressatura - interessa soprattutto il settore delle piastrelle e comporta un 5-6% di acqua
* [[estrusione]] - è in uso soprattutto per i laterizi e comporta un 20 % di acqua;
* colaggio - è il sistema adottato per i sanitari e presenta un contenuto di acqua del 40%.
Dopo la formatura ha luogo il processo di essiccazione e successivamente quello di cottura. I materiali ceramici possono essere ottenuti da [[polvere|polveri]] tramite un processo detto di [[sinterizzazione]]. Questo [[processo chimico]]-meccanico avviene in forni ad altissime [[temperatura|temperature]] dove le polveri si fondono dando origine ai materiali ceramici. In particolare il feldspato, portato ad alte temperature, forma un [[eutettico]], assieme al quarzo della sabbia e ai prodotti di decomposizione dell'argilla, che fondendo avvolge le rimanenti parti.<br
Dopo l'essiccazione normalmente i prodotti modellati subiscono il processo di cottura, che conferisce maggiore resistenza meccanica ai manufatti ed elimina l'acqua residua rimasta dopo l'essiccamento.
Riga 204 ⟶ 205:
== Produzione di ceramica nel mondo ==
=== Produzione di ceramica in Italia ===
[[File:Map Folklore III 1992 - Recipienti per il trasporto dell'acqua - Touring Club Italiano CART-TEM-098.jpg|thumb|Recipienti tradizionalmente usati in Italia per il trasporto dei liquidi.]]
L'Italia è leader nel commercio internazionale della ceramica con una quota del 35% in termini di volumi e di valori;<ref>{{cita web|http://www.laceramicaitaliana.it/servizio/chi-siamo/i-distretti-produttivi|Distretti produttivi della ceramica|settembre 2015}}</ref>. Numerosi sono i centri di affermata tradizione ceramica riconosciuti dal [[Consiglio nazionale ceramico]], distribuiti in 15 delle 20 regioni italiane<ref>{{cita web|url=https://www.mise.gov.it/index.php/it/impresa/competitivita-e-nuove-imprese/ceramica/ |titolo=Ceramica Tradizionale e Artistica – Ceramica di Qualità|accesso=12 maggio 2019}}</ref>
<!--ELENCARE SOLTANTO LE MANIFATTURE RICONOSCIUTE DAL CONSIGLIO NAZIONALE CERAMICO E DOTATE DI UNA PROPRIA VOCE-->
Riga 222:
* [[Ceramica di Vietri sul Mare]] (Costiera Amalfitana) ''Antico Comune di Tradizione Ceramica''.
[[File:Ceramica Coppellotti grande piatto decoro alla frutta.jpg|thumb|Piatto in ceramica di Lodi con decoro alla frutta, della fabbrica Coppellotti, nel 1740 circa.]]
=== Produzione di ceramica in Grecia ===
* [[Ceramica greca]]
Riga 238 ⟶ 237:
=== Produzione di ceramica in Cina ===
* [[Ceramica cinese]]
Riga 245 ⟶ 243:
=== Produzione di ceramica in Corea ===
* [[Ceramica coreana]]
== Note ==
<references
== Bibliografia ==
* {{cita libro |
* {{cita libro|T. Emiliani|ed E. Emiliani|Tecnologia dei Processi Ceramici|novembre 1982|Società Editrice Ceramurgia|Faenza}}
* {{cita libro|Daniela Di Castro|e Roberto Valeriani|Il valore delle porcellane europee|1985|Umberto Allemandi Editore}}
Riga 260 ⟶ 257:
* {{cita libro|autore1=G.P. Emiliani|autore2=F. Corbara|titolo=Tecnologia Ceramica|volume=vol. 2: ''Le Lavorazioni''|città=Faenza|editore=Gruppo Editoriale Faenza Editrice|data=settembre 1999}}
* {{cita libro|autore1=G.P. Emiliani|autore2=F. Corbara|titolo=Tecnologia Ceramica|volume=vol. 3: ''Le Tipologie''|città=Faenza|editore=Gruppo Editoriale Faenza Editrice|data=aprile 2001}}
* {{cita
* {{cita libro|autore=[[Amedeo Benedetti]]|capitolo=Vetro, terracotta e ceramica|titolo=Bibliografia Artigianato. La manualistica artigiana del Novecento: pubblicazioni su arti e mestieri in Italia dall'Unità ad oggi|città=Genova|editore=Erga|anno=2004|pp=350-367|
* {{cita libro|autore=Andrea
* {{cita libro|curatore1=Bruno Fabbri|curatore2=Sabrina Gualtieri|curatore3=Matilde Romito|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070814181504/http://www.edipuglia.it/volume.php?id=489|url=http://www.edipuglia.it/volume.php?id=489|titolo=La ceramica in Italia quando l'Italia non c'era|editore=Edipuglia|anno=2006|isbn=88-7228-460-0}}
* {{cita libro|curatore1=Bruno Fabbri|curatore2=Sabrina Gualtieri|curatore3=Matilde Romito|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120216155801/http://www.edipuglia.it/volume.php?id=601|url=http://www.edipuglia.it/volume.php?id=601|titolo=Le classi ceramiche. situazione degli studi. Atti della 10ª Giornata di Archeometria della Ceramica|editore=Edipuglia|anno=2009|isbn=9788872285671}}
* {{cita libro |
* {{cita libro |autore=Riccardo
* {{cita pubblicazione|autore=Riccardo Viganò|titolo=Bianco neretino. Un Prodotto di Donato Antonio Bonsegna sulla tavola degli osservanti di Nardò|rivista=Spicilegia Sallentina. Rivista del caffè letterario di Nardò|numero=11|anno=2016|pp=17-22}}
* {{cita libro|Riccardo|Viganò|Alla Mensa degli Angeli. Storia di ceramiche botteghe e vasai a Nardò tra i secoli XVI e XIX secolo|2016| |Monteroni di Lecce|ISBN=978-88-97895-90-9|url=https://www.academia.edu/37486449/Alla_mensa_degli_angeli_Storie_di_ceramiche_botteghe_e_vasai_a_Nard%C3%B2_tra_i_secoli_XVI_e_XIX|via=
== Voci correlate ==
Riga 275 ⟶ 272:
* [[Bellarmine]]
* [[Cavillatura]]
* [[Ceramica balistica]]
* [[Ceramica greca]]
* [[Ceramica almagra]]
* [[Conservazione e restauro di oggetti in ceramica]]
* [[Maiolica]]
* [[Materiale ceramico]]
Riga 282 ⟶ 281:
* [[Paper clay]]
* [[Pietra lavica ceramizzata]]
* [[Porcellana]]
* [[Terracotta invetriata]]
* [[Terzo fuoco]]
== Altri progetti ==
{{
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.lescienze.it/news/2012/07/03/news/introduzione_della_ceramica_agricoltura_cinaxianrendong_epoca_glaciale-1125259/|La prima ceramica della storia? 20.000 anni fa|sito=[[Le Scienze]]|data=2012-07-03|accesso=2012-07-04}}▼
* {{cita web|url=http://www.archivioceramica.com
▲* http://www.archivioceramica.com Archivio della Ceramica Italiana del '900
▲* {{cita web|http://www.lescienze.it/news/2012/07/03/news/introduzione_della_ceramica_agricoltura_cinaxianrendong_epoca_glaciale-1125259/|La prima ceramica della storia? 20.000 anni fa}}
{{Controllo di autorità}}
|