Carlo VI d'Asburgo: differenze tra le versioni

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|predecessore3 = [[Filippo V di Spagna|Filippo IV]]
|successore3 = [[Carlo III di Spagna|Carlo (VII)]]
|titolo4 = [[Sovrani di Sicilia|Re di Sicilia]]
|sottotitolo4 = come '''Carlo III (IV)'''
|regno4 =
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|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato [[imperatoreImperatore del Sacro Romanodei ImperoRomani]] e [[re di Napoli]] come '''Carlo VI'''<ref>Poiché non venne tenuto conto del breve interregno di [[Carlo VIII di Francia]].</ref>, [[Sovrani d'Austria|arciduca d'Austria]], [[Sovrani di Sicilia|re di Sicilia]]<ref>Nonostante fosse il quarto sovrano di [[Sicilia]] a portare il nome Carlo, il primo, infatti, fu [[Carlo I di Sicilia|Carlo d'Angiò]], ma poiché i siciliani avevano cacciato quest'ultimo con la [[Vespri siciliani|rivolta dei Vespri]], non lo consideravano legittimo sovrano di Sicilia.</ref>, [[re di Sardegna]], [[re d'Ungheria]], [[re di Boemia]], duca di Milano, [[duca di Parma e Piacenza]], ''[[re di Spagna]]''<ref name=":0">titoli contestati</ref> e ''[[Conte di Barcellona]]''<ref name=":0"/> come '''Carlo III''' e [[Duca di Teschen]] come '''Carlo I'''
}}
Nel 1708 sposò [[Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel]], dalla quale ebbe quattro figli: Leopoldo Giovanni (morto infante), [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]] (l'ultima sovrana della casata d'Asburgo), Maria Anna (governatrice dei Paesi Bassi austriaci) e Maria Amalia (morta infante).
 
Quattro anni prima della nascita di Maria Teresa, di fronte alla mancanza di eredi maschi, Carlo firmò la [[Prammatica Sanzione (1713)|prammatica sanzione]]. L'imperatore, con tale documento, favorì l'ascesa al trono delle proprie figlie anziché quelle di suo fratello maggiore e predecessore, Giuseppe I. Carlo si trovò costretto a cercare l'approvazione delle principali potenze europee per la sottoscrizione di tale documento, le quali chiesero innanzitutto la chiusura della [[Compagnia di Ostenda]], una delle principali concorrenti economiche in Europa.<ref>Crankshaw, Edward, Maria Theresa, 1969, Longman publishers, Great Britain (pre-dates ISBN), 24.</ref> In totale, Gran Bretagna, Francia, Sassonia, Polonia, Repubblica olandese , Spagna,<ref>Jones, Colin: "The Great Nation: France from Louis XV to Napoleon", University of Columbia Press, Great Britain, 2002, {{ISBN|0-231-12882-7}}, 89.</ref> Venezia,<ref name="C37">Crankshaw, 37.</ref> Stato della Chiesa,<ref name="C37" /> Prussia,<ref name=Brittanica1/> Russia,<ref name="C37" /> Danimarca,<ref name="Brittanica1">[http://www.britannica.com/EBchecked/topic/473697/Pragmatic-Sanction-of-Emperor-Charles-VI Pragmatic Sanction of Emperor Charles VI], ''Encyclopædia Britannica'', retrieved 15 October 2009.</ref> [[Sardegna]],<ref name=Brittanica1/> Baviera,<ref name=Brittanica1/> e Sacro Romano Impero<ref name=Brittanica1/> riconobbero la validità della sanzione, ma successivamente [[Francia]], Spagna, Sassonia, Polonia, Baviera e Prussia ritirarono il loro appoggio. La morte di Carlo nel 1740 accese la [[guerra di successione austriaca]] che segnò indelebilmente i primi anni di governo di Maria Teresa e durò per otto anni.
 
== Biografia ==
=== I primi anni e la guerra di successione spagnola ===
[[File:Portrait of Charles III of Habsburg.jpg|thumb|left|Carlo d'Asburgo in giovane età come re di Spagna con il nome di Carlo III]]
Carlo Francesco Giuseppe Venceslao Baldassarre Giovanni Antonio Ignazio era il figlio secondogenitofiglio di [[Leopoldo I d'Asburgo|Leopoldo I]] e della sua terza moglie, [[Eleonora del Palatinato-Neuburg]]. Nacque il 1º ottobre 1685 e suo tutore sin dalla giovane età fu il principe [[Antonio Floriano del Liechtenstein]].
 
A seguito della morte di [[Carlo II di Spagna]] nel 1700 senza eredi validi a succedergli, Carlo si autoproclamò re di Spagna in quanto anch'egli era membro della famiglia Asburgo.<ref>Fraser, 312.</ref> Questo fatto portò alla [[guerra di successione spagnola]], in quanto [[Luigi XIV di Francia]] aveva proposto quale candidato per quel trono il nipote [[Filippo V di Spagna|Filippo d'Angiò]], il quale da testamento era stato anche designato erede di quella corona dallo stesso Carlo II il quale non voleva che la Spagna perdesse la propria indipendenza venendo riunita ai domini imperiali. [[Portogallo]], [[Inghilterra]], [[Scozia]], [[Irlanda]] e gran parte del Sacro Romano Impero appoggiarono la candidatura di Carlo al trono spagnolo.<ref name=Charlesbrittanica>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/107109/Charles-VI|titolo=Charles VI (Holy Roman emperor)|autore=Encyclopaedia Britannica|editore=britannica.com|accesso= 22 ottobre 2009}}</ref> Acclamato nel 1703 a Vienna come "Carlo III di Spagna", giunse in [[Spagna]] solo nel 1704 rimanendovi per i sette anni successivi.
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A cambiare le sorti della guerra fu l'improvvisa morte senza eredi del fratello maggiore di Carlo, l'imperatore [[Giuseppe I d'Asburgo|Giuseppe I]]: Carlo dovette tornare in Austria e rinunciò quindi al trono spagnolo. Nel 1711 venne incoronato imperatore del Sacro Romano Impero a [[Francoforte sul Meno]].
 
Sebbene le fonti dicano che Carlo VI non fosse molto portato per la politica l'imperatore continuò la politica del fratello uniformando la legislazione e la burocrazia, almeno in Austria, Boemia e Fiandre e attuando una politica mercantilistica attraverso l'abolizione dei dazi interni, l'aumento delle imposte dirette rispetto a quelle indirette, l'istituzione di monopoli di stato e lo sviluppo del commercio e in quest'ottica nel 1719 diede lo status di [[porto franco (economia)|porto franco]] alla città di [[Trieste]]; sempre nel [[1719]] Carlo VI creó con diploma il [[Liechtenstein|Principato del Liechtenstein]] <ref>https://www.treccani.it/enciclopedia/liechtenstein_(Dizionario-di-Storia)/</ref>. Inoltre durante il suo regno l'impero asburgico raggiunse la sua massima espansione. Nel 1713, a seguito del [[trattato di Utrecht]], divenne re di Napoli, ottenne il [[Ducato di Milano]], il [[regno di Sardegna]] e il [[Ducato di Mantova]] e successivamente, nel 1720 ([[trattato dell'Aia (1720)|trattato dell'Aia]]) il [[re di Sicilia|regno di Sicilia]] cedendo ai [[Casa Savoia|Savoia]] il regno di Sardegna. Mantenne entrambe le corone fino alla [[battaglia di Bitonto]], nel 1734, quando le truppe spagnole, guidate da [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]], sconfiggendo l'esercito austriaco posero a capo dei due regni di Napoli e di [[Sicilia]] la dinastia dei Borbone, che, per la prima volta dal tempo dei sovrani aragonesi, assicurò le due corone del Mezzogiorno a un sovrano non contemporaneamente a capo di un regno esterno.
 
Nel frattempo, con il [[Trattato di Vienna (1731)|Trattato di Vienna del 1731]], aveva riconosciuto i diritti sul Ducato di Parma a [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone e Farnese]].
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=== La guerra di successione polacca ===
{{vedi anche|Guerra di successione polacca}}
[[File:Portrét císaře Karla VI.gif|thumb|Ritratto allegorico di Carlo VI]]
La Francia continuava ad essere ostile alla politica imperiale e tentava di espandersi in direzione della [[Germania]]. Nel 1733 la presenza del trono polacco vacante fu l'occasione per dichiarare guerra all'Austria. Il [[Sacro Romano Impero]] e la [[Russia]] erano infatti favorevoli all'elezione del principe elettore [[Augusto III di Polonia|Federico Augusto II di Sassonia]] (nipote di Carlo VI per matrimonio), mentre Francia, Spagna e Sardegna proponevano come candidato il polacco Stanislao Leszczyński. Quando lo scontro divenne palese le truppe francesi occuparono [[Milano]] e poi tutta la [[Lombardia]] giungendo sino a [[Mantova]], mentre le forze spagnole presero possesso dei regni di [[Napoli]] e Sicilia; d'altra parte, sulle rive del [[Reno]], passarono alla Francia le città di [[Philippsburg]] e il [[ducato di Lorena]].
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{{Ascendenza
| 1 = Carlo IIIVI d'Asburgo
| 2 = [[Leopoldo I d'Asburgo]]
| 4 = [[Ferdinando III d'Asburgo]]
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== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Order of the Golden Fleece Ribribbon bar.gifsvg
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine del Toson d'oro (ramo austriaco)
|collegamento_onorificenza=Ordine del Toson d'oro