Ronald Reagan: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Reagan (disambigua)|Reagan}}
{{Carica pubblica
| nome = Ronald Reagan
| immagine = Official Portrait of President Reagan 1981.jpg
| didascalia = Ritratto ufficiale, 1981
| carica = 40º [[Presidente degli Stati Uniti d'America]]
| mandatoinizio = 20 gennaio 1981
| mandatofine = 20 gennaio 1989
| vicepresidente = [[George H. W. Bush]]
| predecessore = [[Jimmy Carter]]
| successore = [[George H. W. Bush]]
| carica2 = 33º [[Governatore della California]]
| mandatoinizio2 = 2 gennaio 1967
| mandatofine2 = 6 gennaio 1975
| predecessore2 = [[Pat Brown]]
| successore2 = [[Jerry Brown]]
| partito = [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Democratico]] <small>(1932–1962)</small><br />[[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Repubblicano]] <small>(1962–2004)</small>▼
| professione = Politico, sindacalista, attore, scrittore▼
| alma_mater = Eureka College▼
| titolo di studio = Laurea in economia e sociologia▼
| firma = Ronald Reagan Signature2.svg▼
|successore4 = [[George Chandler]]▼
▲|partito = [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Democratico]] <small>(1932–1962)</small><br />[[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Repubblicano]] <small>(1962–2004)</small>
▲|professione = Politico, sindacalista, attore, scrittore
▲|alma_mater = Eureka College
▲|titolo di studio = Laurea in economia e sociologia
▲|firma = Ronald Reagan Signature2.svg
}}
{{Bio
|Nome = Ronald Wilson
|Cognome = Reagan
|Sesso = M
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|Attività3 = attore
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità =
}}
Il suo [[Retorica|stile oratorio persuasivo]] gli fece guadagnare la fama di grande comunicatore. Prima di entrare in politica fu un attore [[cinema]]tografico e fu a capo della [[Screen Actors Guild]]. Negli anni quaranta aderì al [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]], ma passò poi ai
Nel 1980 il malessere economico nazionale spinse la Convenzione Repubblicana, riunita a [[Detroit]], a candidarlo alla [[Casa Bianca]]. Alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1980|presidenziali del 1980]] sconfisse nettamente il presidente in carica [[Jimmy Carter]], staccandolo di 8 milioni di voti e ben 440 La sua politica economica basata sull'offerta (''[[supply-side economics]]'' o anche ''[[Reaganomics]]'') fu caratterizzata dal taglio del 25% dell'imposta sul reddito, dalla riduzione dei tassi d'interesse, dall'aumento delle spese militari e anche del deficit e del debito pubblico. Dopo una recessione nel biennio tra il 1981 e il 1982, l'economia statunitense iniziò una rapida ripresa nel 1983.
Reagan e il suo
Dal punto di vista degli affari internazionali rialzò il livello della sfida tecnologica e militare all'[[Unione Sovietica]]. Simbolo della volontà di vincere la contrapposizione con il tradizionale avversario della [[guerra fredda]] fu la [[Strategic Defense Initiative]] (spesso indicata con il termine di ''Guerre stellari'', in riferimento alla [[Guerre stellari|celebre saga cinematografica di fantascienza]]). Nella seconda metà degli anni ottanta, Reagan negoziò con il nuovo segretario generale del [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|PCUS]] [[Michail Gorbačëv]] grandi riduzioni degli armamenti atomici, inaugurando quella che parve essere una nuova era di pace nel mondo. A partire dal 1989, pochi mesi dopo l'insediamento alla
Rivoluzionò le strategie di marketing politico, proponendosi come uomo nuovo, cittadino tra i cittadini, vicino alla gente. Enfatizzò il suo scetticismo riguardo alla capacità del governo federale di risolvere i problemi, soprattutto economici. La sua soluzione fu di ''ritirare'' l'impegno governativo a controllare e pianificare l'economia, riducendo le imposte e le regolamentazioni, per consentire alle forze del libero mercato di autoregolarsi. Durante la cerimonia d'insediamento espresse le sue concezioni economiche con questa formula: "Il governo non è la soluzione del nostro problema, il governo è il problema".
La sua abilità di passare attraverso momenti economici negativi, sconfitte nelle votazioni del Congresso, crisi internazionali e [[Scandali dell'amministrazione Reagan|scandali]] conservando tassi d'approvazione relativamente alti gli procurò l'appellativo di "Presidente al [[Politetrafluoroetilene|Teflon]]".<ref>La definizione di "Teflon-coated presidency" fu coniata da un'avversaria politica, [[Patricia Schroeder]], nel 1983, in riferimento al rivestimento che impedisce il formarsi di incrostazioni sulle padelle. William Safire, ''Safire's New Political Dictionary'' (1993) p. 788</ref> Insieme a [[Margaret Thatcher]], è ritenuto generalmente il più grande politico conservatore degli anni ottanta
== Biografia ==
=== Gioventù ===
[[File:Portrait of Ronald Reagan, Neil Reagan, Jack Reagan, and Nelle Reagan in Galesburg, Illinois.jpg|miniatura|Ronald e il fratello maggiore Neil, con i genitori Jack e Nelle Reagan nel
Ronald Reagan nacque il 6 febbraio 1911 a [[Tampico (Illinois)|Tampico]], [[Illinois]], secondogenito di John Edward "Jack" Reagan (1883-1941), di origini [[Irlanda|irlandesi]],
Il fratello maggiore si chiamava Neil (1908-1996). Il bisnonno
Il bisnonno materno, John Wilson (1824-1902), emigrò negli USA da [[Paisley]], in [[Scozia]], negli anni quaranta del XIX secolo e sposò Jane Blue (1830-1931), una canadese proveniente da Queens, nel [[Nuovo Brunswick]] da cui poi si separò. La bisnonna materna del presidente, Mary Anne Elsey, nacque in [[Inghilterra]], a [[Epsom]], nel [[Surrey]].<ref>{{Cita web |url=http://worldconnect.rootsweb.com/cgi-bin/igm.cgi?op=GET&db=samspage&id=I05889 |titolo=RootsWeb's WorldConnect Project: The Howes Family and More... |accesso=27 ottobre 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050525032530/http://worldconnect.rootsweb.com/cgi-bin/igm.cgi?op=GET |urlmorto=sì }}</ref>
Nel 1920, dopo essersi spostata ripetutamente per anni, la famiglia Reagan si stabilì nella città di [[Dixon (Illinois)|Dixon]], sempre in Illinois. All'età di 10 anni Ronald Reagan fu battezzato nella chiesa, frequentata dalla madre, dei discepoli di Cristo di Dixon e nel 1924 iniziò a frequentare, sempre a Dixon, la Northside High School. Durante l'estate del 1926, Reagan lavorò come bagnino nel Lowell Park, vicino a Dixon, e ripeté l'esperienza nelle sette estati successive salvando 77 persone dall'annegamento. Divertito, Reagan ricorderà che nessuno lo aveva mai ringraziato.
Nel 1928 entrò all'[[Eureka College]] a [[Eureka (Illinois)]]. Le sue abilità oratorie lo aiutarono a promuovere uno sciopero degli studenti e a diventarne rappresentante. Nel 1932, dopo aver ottenuto il ''[[Bachelor of Arts]]'' in [[economia]] e [[sociologia]], Reagan venne assunto dalla stazione radio WOC di [[Davenport (Iowa)|Davenport]], nell'[[Iowa]] e quindi alla WHO di [[Des Moines]], come cronista per le partite di [[baseball]] dei [[Chicago Cubs]].
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=== Carriera come attore ===
Nel 1937, mentre si trovava in [[California]] come cronista radiofonico per seguire l'allenamento primaverile dei [[Chicago Cubs]], Reagan fece un provino che lo portò a firmare un contratto con la [[Warner Bros.]] di sette anni.
[[File:Ronald Reagan in The Bad Man (1941).png|sinistra|
Il suo primo ruolo importante fu quello di protagonista nel [[film]] ''[[Love Is on the Air]]'' (1937) e, dopo soli due anni, era già apparso in 19 pellicole. La sua voce chiara e il suo fisico atletico (1,85 di statura, o 6'1") lo resero popolare tra il pubblico. Non divenne mai una [[divismo|star]] e fu quasi sempre protagonista di [[film di serie B]]. Nel 1940 interpretò il ruolo del giocatore di football americano George "The Gipper" Gipp nel film ''[[Knute Rockne All American]]''; da qui prese il soprannome di "The Gipper", che lo accompagnò per il resto della vita.
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Il suo primo ruolo politico importante fu la presidenza (dal 1947 al 1952 e poi dal 1959 al 1960) della [[Screen Actors Guild]] (SAG), il sindacato che rappresentava la maggior parte degli attori di Hollywood.
Gli anni in cui resse per la prima volta il sindacato degli attori furono quelli in cui esplose la [[
Secondo Reagan, la SAG era stata infiltrata dai comunisti. Forte di questa convinzione, testimoniò davanti alla [[Commissione per le attività antiamericane]] (HUAC) riguardo alla sospettata influenza dei comunisti sull'industria cinematografica. Assieme alla prima moglie Jane Wyman, passò informazioni all'[[
=== Vita privata e famiglia ===
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Nel 1949 Reagan conobbe l'attrice [[Nancy Reagan|Nancy Davis]] (1921-2016) quando lei lo contattò in qualità di presidente della Screen Actors Guild per chiedergli aiuto dopo che il suo nome era finito in una lista di personalità di Hollywood sospettate di avere simpatie comuniste. L'attrice era stata erroneamente inserita nella lista per un caso di omonimia, scambiata per un'altra Nancy Davis. L'attrice descrisse il loro primo incontro dicendo: "Non so se fosse amore a prima vista, ma fu qualcosa di molto simile". Ronald e Nancy si sposarono il 4 marzo 1952 con una cerimonia privata alla quale presenziarono solo i due testimoni [[William Holden]] e [[Brenda Marshall]]<ref>{{Cita web|url=http://www.today.com/news/nancy-reagan-dies-94-look-actress-former-first-lady-s-t78131|titolo=Nancy Reagan dies at 94: A look at the actress, former first lady's life in photos|editore=Today|lingua=en|accesso=8 marzo 2016}}</ref>. Dal loro matrimonio nacquero due figli: Patti (nata nel 1952) e Ronald "Ron" (nato nel 1958).
[[File:Ronald Reagan and Nancy Reagan aboard a boat in California 1964.jpg|sinistra|
La relazione tra Ronald e Nancy fu molto stretta, autentica e intima per il resto della loro vita finendo spesso al centro dell'attenzione di cittadini e stampa<ref>{{Cita web|url=https://www.newsday.com/news/nationworld/nation/ny-usnanc063835985jun06,0,3872519.story?coll=ny-nationalnews-headlines|titolo=By Reagan's side, but her own person|editore=Newsday|lingua=en|accesso=9 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050401080719/http://www.newsday.com/news/nationworld/nation/ny-usnanc063835985jun06,0,3872519.story?coll=ny-nationalnews-headlines
Il rapporto con i figli fu piuttosto complicato: Ronald e Nancy ebbero parecchie divergenze soprattutto con la figlia Patti, che si ribellò ai genitori esprimendo pubblicamente posizioni politiche contrastanti dalle loro e aderendo a un movimento per il [[disarmo nucleare]], in netta opposizione con le scelte politiche del padre. Il legame tra Patti e i genitori si rinsaldò nel corso degli anni, in particolare nel lungo periodo di malattia di Ronald. Con il figlio Ron il rapporto fu meno turbolento, sebbene anch'egli prese pubblicamente le distanze dalle opinioni politiche dei genitori e divenne noto come opinionista e conduttore radiofonico [[Ateismo|ateo]] e [[Liberalismo|liberale]].
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Verso l'inizio degli anni 1960 Reagan si persuase infatti che fosse il Partito Repubblicano quello più efficace a combattere il comunismo. Si schierò così a favore delle candidature alla presidenza dei repubblicani [[Dwight D. Eisenhower|Dwight Eisenhower]] (nel 1952 e nel 1956) e [[Richard Nixon]] (1960), sebbene rimanesse registrato come democratico nelle liste elettorali.
In quegli anni Reagan si convertì alle teorie economiche del liberalismo classico, influenzato dalla lettura di autori come [[Frédéric Bastiat]], [[Friedrich von Hayek]] e [[Milton Friedman]]. A seguito dell'elezione di [[John F. Kennedy|Kennedy]] e della crisi di Cuba nel 1962, decise di cambiare affiliazione politica. Aderì al Partito Repubblicano, in tempo per partecipare alla campagna del conservatore [[Barry Goldwater]] per la Presidenza. Disse: "Non ho mai lasciato il Partito Democratico. È stato il partito a lasciare me".<ref>
=== Governatore della California ===
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Nel 1976 Reagan sfidò il Presidente [[Gerald Ford]], subentrato a Richard Nixon dopo le sue dimissioni, tentando di diventare il candidato alla presidenza per i Repubblicani. Ford era un repubblicano moderato, mentre Reagan si presentò come il candidato dell'ala conservatrice del partito. Organizzazioni di area, come l'[[American Conservative Union]], divennero ben presto la sua principale base elettorale. La ACU fu tra le prime associazioni a sfruttare le nuove regole che consentivano ai comitati di azione politica (cosiddetti ''[[Political action committee|PACs]]'') di contribuire alle campagne elettorali. Ne risultò una delle prime campagne a favore di un candidato presidente promosse da un'associazione privata. Vennero finanziati migliaia di inserzioni sui giornali e annunci radiofonici a sostegno delle tematiche conservatrici di Reagan. Poiché Ford, essendo presidente in carica, partiva molto avvantaggiato, la strategia di Reagan, impostata da [[John Sears]], prevedeva di vincere fin dall'inizio alcune primarie, in modo da ostacolare il decollo della campagna elettorale dell'avversario e riaprire la partita. Reagan si affermò in [[Carolina del Nord]], Texas e California, ma carenze di organizzazione e problemi finanziari lo fecero perdere in [[New Hampshire]] e, più tardi, in [[Florida]]. Nonostante l'ostracismo dell'intero ''establishment'' del partito e dei governatori repubblicani, che gli chiesero di ritirarsi, Reagan continuò la campagna elettorale.[[File:Reagan+Schwarzenegger1984.jpg|miniatura|Reagan stringe la mano ad [[Arnold Schwarzenegger]] alla Convenzione Nazionale Repubblicana del 1984 a [[Dallas]], [[Texas]]|alt=]]
Alla convenzione repubblicana di [[Area metropolitana di Kansas City|Kansas City]], Ford era a un passo dalla vittoria, grazie anche ai delegati di [[New York (
Alla Convenzione, i delegati acclamarono comunque lo sconfitto Reagan, che già aveva tenuto un discorso il giorno prima. Chiamato allora sul palco anche dall'avversario Ford, che aveva appena finito il suo discorso di nomina a candidato ufficiale, egli pronunciò parole rimaste famose: mise l'accento sui pericoli derivanti dalla proliferazione di armi nucleari, sul rischio di una guerra nucleare e sulla minaccia sistemica dell'[[Unione Sovietica]]. L'eloquenza di Reagan eclissò le parole di Ford. Alle presidenziali del novembre seguente, Ford venne sconfitto dallo sfidante democratico [[Jimmy Carter]]. Nonostante non avesse ottenuto la ''nomination'', alle presidenziali Reagan ricevette 307 voti nel New Hampshire e 388 come indipendente nel [[Wyoming]]. [[Mike Padden]], un [[Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America|grande elettore]] dello [[Washington (
=== Campagna presidenziale del 1980 ===
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La campagna presidenziale del 1980, guidata per Reagan da William Casey, fu condizionata dalla [[crisi degli ostaggi (Iran)|crisi degli ostaggi]] con l'[[Iran]] e dalla difficile congiuntura economica. Ogni giorno i media riferivano degli sforzi inutili messi in atto dal presidente [[Jimmy Carter]] per liberare gli ostaggi. Sul fronte della politica interna, trovandosi a confronto con una delle più difficili congiunture economiche dai tempi della Grande Depressione, Reagan attaccò l'incapacità di Carter a contrastare l'[[inflazione]] a due cifre, la continua crescita dei [[tasso d'interesse|tassi d'interesse]] e l'alta [[disoccupazione]]. In un celebre discorso televisivo, Carter aveva sostenuto l'impossibilità per il Governo di eliminare la povertà o di "fornire un'economia prospera"<ref>Jimmy Carter, State of the Union Adress 1978, 19 gennaio 1978.</ref>. Reagan elaborò la seguente battuta: "Sostengo di non poter utilizzare la parola depressione. Beh, ve ne darò la definizione. C'è recessione quando il vostro vicino perde il lavoro, depressione quando voi perdete il vostro lavoro. La ripresa ci sarà quando a perdere il suo lavoro sarà Jimmy Carter!".
Il comportamento di Reagan nei dibattiti televisivi favorì la sua campagna. Apparve sempre a suo agio, rispose alle critiche di Carter e pose ai telespettatori una domanda: "State meglio oggi o quattro anni fa?" (avrebbe riutilizzato con successo la domanda nella campagna del 1984). Egli rivoluzionò le strategie di marketing politico, proponendosi, come già aveva fatto da governatore, come ''Citizen politician'', cittadino fra i cittadini, vicino alla gente, contrapposto
Sul piano della [[politica estera]], il dibattito fu dominato dal [[Crisi degli ostaggi (Iran)|rapimento dei funzionari statunitensi]] nell'ambasciata di Teheran, avvenuto il 4 novembre 1979.
Reagan conquistò 44 stati e 489 voti elettorali, contro i 49 grandi elettori andati a Carter, che vinse in sei stati e nel [[Washington
Egli, fin dall'inizio, enfatizzò il suo scetticismo riguardo alla capacità del governo federale di risolvere i problemi, soprattutto economici. La sua soluzione fu di "ritirare" l'impegno governativo a controllare e pianificare l'economia, riducendo le imposte e le regolamentazioni, per consentire alle forze del libero mercato di autoregolarsi.
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== Presidenza ==
{{vedi anche|Presidenza di Ronald Reagan}}
[[File:
[[File:Official portrait of President Reagan and Vice President Bush 1981.jpg|miniatura|Reagan e il vice presidente [[George H. W. Bush]] nel 1981]]
[[File:President and Mrs. Reagan meet Pope John Paul II 1982.jpg|miniatura|Incontro con [[papa Giovanni Paolo II]] nel 1982]]
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==== Tentativo di assassinio ====
{{vedi anche|Attentato a Ronald Reagan}}
Il 30 marzo 1981, a soli 69 giorni dall'inizio della sua carica, a [[Washington]] [[John Hinckley Jr.]], uno squilibrato che con il suo gesto desiderava attrarre su di sé l'attenzione dell'attrice [[Jodie Foster]], sparò a Reagan, perforandogli il [[polmone]] sinistro. Il Presidente fu subito condotto al George Washington University Hospital, dove fu operato dal chirurgo [[Ben Aaron]]. In sala operatoria disse, scherzando, all'équipe di medici: "Spero che siate tutti repubblicani".<ref>Peggy Noonan, "Character Above All: Ronald Reagan essay", http://www.pbs.org/newshour/character/essays/reagan.html</ref> Secondo i medici, Reagan rischiò di morire durante l'operazione,<ref name="cnn transcript">{{Cita news|url=http://transcripts.cnn.com/TRANSCRIPTS/0103/30/lkl.00.html|titolo=Remembering the Assassination Attempt on Ronald Reagan|data=30 marzo 2001|accesso=19 dicembre 2007|editore=CNN
==== Sciopero dei controllori di volo ====
Poco dopo la sua entrata in carica il [[sindacato]] dei controllori di volo PATCO (Professional Air Traffic Controllers Organization) entrò in sciopero, violando il regolamento per il quale i sindacati della pubblica amministrazione non potevano scioperare. Reagan scelse la linea dura, sostituendo ai controllori di volo civili gli analoghi militari (per i quali non esiste il diritto di sciopero), e il 5 agosto licenziò 11.345 scioperanti,<ref>{{Cita web|titolo="Unhappy Again"
==== Politica economica ====
{{vedi anche|Reaganomics}}
Quando Reagan entrò in carica, l'[[inflazione]] era all'11,83%<ref>"Inflation: Historical". Inflationdata.com, statistics provided by the Bureau of Labor Statistics (2008), http://inflationdata.com/inflation/Inflation_Rate/HistoricalInflation.aspx?dsInflation_currentPage=2</ref> e la [[disoccupazione]] al 7,5%.<ref>"Civilian Unemployment Rate". Federal Reserve Bank of St. Louis (April 4, 2008), http://research.stlouisfed.org/fred2/data/UNRATE.txt</ref> Già dai primi mesi, Reagan cercò di risollevare l'economia statunitense dalla lunga stagnazione. Egli era un convinto sostenitore di una nuova teoria economica chiamata ''[[supply-side economics]]'' o ''[[Reaganomics]]''; questa si basava sulla [[Curva di Laffer]], un modello che studia la relazione fra [[aliquota]] e gettito fiscale: supponendo che, quando le tasse sono pari a 0, le entrate sono 0, e che, quando sono pari a 100, il gettito è sempre 0, in quanto ogni attività economica viene paralizzata, tra questi due punti deve esserci un punto in cui le entrate sono al loro massimo; in quel punto aumentare le tasse farebbe paradossalmente diminuire le entrate. Reagan, quindi, era convinto che le tasse americane fossero troppo alte, e una loro diminuzione avrebbe portato a una crescita delle entrate e a maggiori investimenti, con un effetto benefico per l'economia. Già nel 1981 riuscì a far approvare al Congresso una drastica riduzione delle tasse: il 25% in 4 anni. Ma questa sua politica, assieme al pesante aumento della spesa militare e nonostante il taglio di 25 miliardi di dollari destinati alle politiche assistenziali per i più poveri in nome della lotta alle frodi, provocò un forte incremento del deficit, che tra il 1981 e il 1982 raddoppiò, aumentando per tutti gli anni 1980 così come il deficit nella bilancia dei pagamenti. Comunque, la diminuzione delle tasse aumentò i consumi e contribuì a invertire la congiuntura economica, e dal 1982 al 1990 gli [[Stati Uniti d'America|USA]] conobbero un periodo di crescita economica ininterrotto.<ref>{{Cita web|titolo="Gross Domestic Product"
In particolare durante l'era Reagan l’Economic Recovery Tax Act garantì generosissimi sgravi fiscali su alcuni investimenti speculativi focalizzati nel settore immobiliare e abbatté a livello generalizzato le tasse sui redditi e sui profitti aziendali, facendo passare l’aliquota legale dell’imposta societaria dal 46 al 34%, pari a 5 punti percentuali in meno rispetto alla media Ocse, mentre la dilatazione del deficit (200 miliardi di dollari nel solo 1983) aumentò il debito pubblico e gli oneri su di esso, che salirono da 52 a 142 miliardi di dollari tra il 1980 e il 1986.<ref>Giacomo Gabellini,
Ma un'importanza decisiva per la ripresa dell'economia USA la ebbe anche il conflitto tra [[Iran]] e [[Iraq]], che scatenò una sorta di crisi petrolifera alla rovescia. Le due nazioni – entrambe produttrici di petrolio – cominciarono infatti a svendere sempre più oro nero per finanziare la propria guerra. Di conseguenza fu abbattuto il costo dell'energia, e l'economia del dollaro subì un'impennata. Molti hanno comunque attribuito a Reagan il merito di aver risollevato il morale a un Paese che aveva iniziato il decennio in un clima pessimista.
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==== Politica estera ====
[[File:Sandro Pertini e Ronald Reagan.jpg|miniatura|Ronald Reagan al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]] con il presidente della Repubblica [[Sandro Pertini]] e la presidente della Camera [[Nilde Iotti]]]]
I rapporti con l'[[Unione Sovietica]] si erano già deteriorati durante la [[presidenza di Jimmy Carter]]; a causa dell'intransigenza sovietica e dell'[[invasione sovietica dell'Afghanistan|invasione dell'Afghanistan]] durante il primo mandato di Reagan, raggiunsero però livelli bassissimi. Nel primo anno di presidenza, comunque, i negoziati continuarono: da un lato l'amministrazione decise di conformarsi ai termini sanciti dal trattato [[SALT II]],<ref>Crockatt R., "Cinquant'anni di Guerra fredda", Salerno editrice, ISBN 88-8402-213-4, p. 433</ref> nonostante non fosse stato ratificato dal Senato; dall'altro si dichiarò disponibile a trattare un disarmo nucleare per i missili a medio raggio nel teatro europeo: la relativa proposta, cosiddetta "opzione zero", fu giudicata
I rapporti tra le due potenze toccarono il picco negativo nel 1983, quando Reagan si riferì all'Unione sovietica con l'espressione ''[[Impero del Male]]''<ref>Per il discorso completo, {{cita web |url=http://www.hbci.com/~tgort/empire.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=18 gennaio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110122210553/http://www.hbci.com/~tgort/empire.htm }}</ref> e quando annunciò piani per il riarmo nucleare. Si discute, da parte degli storici, sul fatto che questo riarmo abbia propiziato la nascita di una dirigenza più flessibile a [[Mosca (Russia)|Mosca]].<ref>WILSON, JAMES GRAHAM, "Did Reagan Make Gorbachev Possible?", in ''Presidential Studies Quarterly'', 38, no. 3 (September 2008): 456-475.</ref> È probabile che la pressione americana abbia costretto la dirigenza sovietica a scegliere ''leadership'' più ragionevoli.
Quanto allo sviluppo dell'[[Strategic Defense Initiative|SDI]], un sistema di difesa missilistica da installare nello spazio, il progetto -ribattezzato ''Star Wars'' dalla [[Guerre stellari|popolare saga cinematografica di quegli anni]] - incontrò molte difficoltà: innanzitutto veniva reso noto a uno stadio in cui non ne era chiara nemmeno la realizzabilità, poi fu aspramente criticato da molti analisti di relazioni internazionali,<ref>Bundy McG., Kennan G., McNamara R., Smith G., "The President's Choice: Star Wars or Arms Control", in ''Foreign Affairs'', 63, n.2, pp.264-278</ref> infine fu visto con fastidio dagli alleati europei in quanto lo scudo si limitava al territorio americano e infine violava chiaramente il [[Trattato anti missili balistici|Trattato ABM]]. Ben presto, quindi, il progetto originario fece posto al cosiddetto ''Star Wars II'', che prevedeva una difesa non totale ma limitata a specifici siti militari e civili.[[File:Bush reagan.jpg|miniatura|[[George H. W. Bush]] (a destra, con gli occhiali) e Ronald Reagan]]Anche i rapporti con gli alleati europei peggiorarono, soprattutto a causa della tendenza di Reagan ad azioni unilaterali; nel 1982, inoltre, sorse un contrasto riguardo alla realizzazione del "gasdotto siberiano", che avrebbe fornito a sette Paesi europei approssimativamente il 20% del loro fabbisogno di gas. Reagan oppose il suo veto, ma in seguito dovette fare marcia indietro.<ref>R. Crockatt, ''Cinquant'anni di Guerra fredda'', Salerno editrice, ISBN 88-8402-213-4, pp. 448-449</ref>
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===== Sudafrica =====
{{Vedi anche|constructive engagement}}
Nei primi anni ottanta l'amministrazione Reagan si oppose alle sanzioni chieste dalla comunità internazionale contro l{{'}}''[[
==== Elezioni presidenziali del 1984 ====
{{vedi anche|Elezioni presidenziali statunitensi del 1984}}
[[File:Reagan Bush 1984.jpg|thumb|Il presidente Ronald Reagan e il vicepresidente [[George H. W. Bush]] durante la campagna di rielezione del 1984]]
Fu rieletto trionfalmente nel novembre 1984; queste elezioni furono un vero choc per i [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|democratici]]; il loro candidato [[Walter Mondale]], vicepresidente sotto [[Jimmy Carter|Carter]], non solo fu sconfitto ampiamente in tutti gli Stati tranne
=== Secondo mandato (1985-1989) ===
Riga 215 ⟶ 208:
===== Lo scandalo Iran-Contras =====
{{vedi anche|Irangate}}
Lo scandalo Iran-Contras, conosciuto anche come [[Irangate]], esplose tra il 1985 e il 1986 coinvolgendo alcuni alti dirigenti politici e militari dell'amministrazione Reagan accusati di un traffico d'armi con l'Iran (su cui vigeva l'[[embargo]]) allo scopo di facilitare il rilascio di sette ostaggi statunitensi in quel momento nelle mani di [[Hezbollah]] (storicamente legato all'Iran) in [[Libano]]. I proventi di questa operazione erano serviti a finanziare l'opposizione violenta dei [[Contras]] al governo del [[Nicaragua]]. Anche se Reagan fu soltanto sfiorato dalla vicenda, per la sua amministrazione fu un duro colpo: non solo alcuni suoi elementi avevano commerciato con l'acerrimo nemico [[Iran]], rompendo il principio che esclude ogni trattativa coi terroristi, ma avevano anche [[Operazioni psicologiche nella guerra di guerriglia|addestrato]], armato finanziato un gruppo armato senza il consenso necessario del Congresso, consenso che lo stesso aveva già respinto nel 1984.
===== Interventi militari =====
Riga 228 ⟶ 221:
==== Reagan e la Fed ====
[[File:Alan Greenspan color photo portrait.jpg|miniatura|[[Alan Greenspan]]|alt=]]
Il 2 giugno 1987 Reagan nominò [[Alan Greenspan]] come Segretario del Comitato dei Governatori della [[Federal Reserve]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]: Greenspan viene visto come antiquato nel suo attaccamento al concetto di [[Sistema aureo|parità aurea]] e criticato per la sua difesa a spada tratta del ''[[laissez-faire]]''.
Per quanto riguarda la parità aurea la sua posizione contiene una certa [[ironia]], visto il ruolo della Fed nell'emissione di moneta. Alcuni [[Oggettivismo|oggettivisti]] come Leonard Peikoff e Harry Biswanger hanno affermato che il suo incarico alla Fed costituisce un abbandono dei principi dell'[[Oggettivismo (Ayn Rand)|oggettivismo]] e dei suoi principi di "[[libero mercato]]".
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A partire dal 1989, pochi mesi dopo l'insediamento alla Presidenza del successore [[George H. W. Bush]] — già vicepresidente sotto Reagan — l'impero sovietico, che Reagan aveva definito come ''l'Impero del Male'', iniziò a collassare e l'ex presidente fu salutato come un eroe in molti paesi dell'Europa Orientale. Gli Stati Uniti rimasero così l'unica superpotenza mondiale.
Lasciata la Casa Bianca, Reagan tornò a vivere nella natia California, dividendosi tra la propria tenuta di [[Rancho del Cielo]], nei pressi di [[Santa Barbara (California)|Santa Barbara]], e una casa di nuovo acquisto
[[File:Reagans early 1990s.jpg|thumb|L'ex presidente Ronald Reagan e la moglie Nancy fotografati a Bel Air nel 1992]]
Nell'agosto 1994 gli venne diagnosticata la [[malattia di Alzheimer]], di cui egli diede pubblica notizia nel mese di novembre mediante una lettera autografa:
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La notizia fece sorgere speculazioni e interrogativi riguardo alla possibilità che Reagan potesse aver già palesato dei sintomi durante il proprio mandato presidenziale: nel 2011 il figlio Ron scrisse in un libro di aver avuto un presentimento in tal senso fin dal 1984, mentre alcuni giornalisti e membri del suo entourage riferirono che, in alcuni casi, il presidente aveva dato a vedere dei "vuoti di memoria" nei confronti di alcuni di loro. Tutti e quattro i medici che l'avevano seguito alla Casa Bianca tuttavia negarono di aver ravvisato in lui i sintomi dell'Alzheimer; l'ipotesi venne respinta anche da vari altri suoi amici e collaboratori, che invece individuarono il "decollo" della malattia tra il 1992 e il 1993, citando ad esempio quanto accaduto in occasione della festa privata per il suo 81º compleanno, il 6 febbraio 1992, ove Reagan fece per due volte un brindisi all'ex premier inglese [[Margaret Thatcher]], ripetendo pedissequamente i medesimi gesti e le medesime parole.
Da allora praticamente Reagan scomparve dalla scena pubblica, continuando però almeno fino al 1999 a recarsi presso il suo studio privato a [[Century City]], nonché a passeggiare nei dintorni di casa propria a Bel Air e a concedersi partite a [[golf]]. Già dal 1997, tuttavia, si diffusero notizie riguardo al repentino declino delle sue facoltà cognitive.<ref name="sr">{{Cita news|cognome=Altman|nome=Lawrence K|data=5 ottobre 1997|titolo=Reagan's Twilight – A special report; A President Fades Into a World Apart|opera=[[The New York Times]]|url=https://www.nytimes.com/1997/10/05/us/reagan-s-twilight-a-special-report-a-president-fades-into-a-world-apart.html|urlmorto=|accesso=1º maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210501062254/https://www.nytimes.com/1997/10/05/us/reagan-s-twilight-a-special-report-a-president-fades-into-a-world-apart.html}}</ref> La sua ultima foto, ripresa durante la festa in casa per il suo 89º compleanno, fu diffusa il 6 febbraio 2000.<ref>{{cita news|url=https://www.voanews.com/a/former-first-lady-nancy-reagan-dies/3221966/p1.html|titolo=Former First Lady Nancy Reagan Dies|data=6 marzo 2016|accesso=17 febbraio 2025}}</ref>
Dopo che nel gennaio 2001 una caduta in casa gli costò una frattura dell'[[anca]] (obbligandolo a un intervento chirurgico e a un periodo di riabilitazione domestica), la famiglia gli impose un isolamento via via più stringente, contingentando anche le visite esterne: intervistata da [[Larry King]], la moglie Nancy disse che tale scelta andava incontro al desiderio del marito di far sì che le persone si ricordassero di lui "per quel che era".
Sul finire del 2003 i media riferirono di come Reagan non riconoscesse più nessuno e fosse ormai costantemente ricoverato in una clinica della zona di Los Angeles, del tutto incapace di comunicare con l'esterno.<ref name=longgoodbye>{{cita news|url = https://people.com/premium/the-long-goodbye/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230604160258/https://people.com/premium/the-long-goodbye/|titolo=The Long Goodbye|rivista=[[People (rivista)|People]]|data=4 dicembre 2003|accesso=4 giugno 2023}}</ref>
== Morte e funerali di Stato ==
[[File:REAGANWNC.jpg|miniatura|Il [[Rito funebre|funerale]] di Stato
[[File:Reagan Library 6-2011 (5857319497).jpg|thumb|
Colpito da una [[polmonite]] acuta, Ronald Reagan morì nella sua casa di [[Bel Air (
Il 7 giugno il feretro dell'ex presidente venne traslato alla ''Ronald Reagan Presidential Library'' a [[Simi Valley]]; dopo un breve servizio funebre riservato ai familiari e pochi intimi, presieduto dal reverendo [[Michael Wenning]], ex pastore della [[chiesa presbiteriana]] di Bel Air, che Reagan era solito frequentare, venne aperta la [[camera ardente]].
Il 9 giugno l'aereo [[Boeing VC-25|SAM 28000]] della [[Air Force One|flotta presidenziale]] trasportò la salma dalla base navale di [[Point Mugu]] alla [[Joint Base Andrews]], da dove partì il corteo funebre fino al [[Campidoglio (Washington)|Campidoglio]] di [[Washington]], presso il quale fu allestita la seconda camera ardente, nella "rotonda" centrale del palazzo, che rimase aperta per 34 ore.
▲Dopo essere rimasta per trentaquattro ore nella Capitolo Rotunda in Campidoglio, i funerali di Stato vennero celebrati presso la Washington National Cathedral l'11 giugno, il giorno in cui il presidente [[George W. Bush]] dichiarò un giorno di lutto nazionale. Più tardi, dopo il rito funebre, la bara di Reagan fu trasportata di nuovo in California per la sepoltura presso la [[Ronald Reagan Presidential Library]].
== Eredità politica ==
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Per il resto, Reagan, dovendo fronteggiare la sindrome del Vietnam ancora ben presente negli animi del Paese, non si arrischiò a intraprendere azioni militari estese, ma si limitò a interventi mirati e in grado di garantire un successo rapido, senza preoccuparsi tanto delle conseguenze. Per alcuni dei suoi critici è proprio questo il tratto distintivo della sua presidenza, in politica estera come in economia: le amministrazioni seguenti dovranno fronteggiare il pesante deficit di bilancio da lui lasciato (a tal proposito, si può affermare che Reagan e Margaret Thatcher ottennero due risultati di bilancio diversi pur applicando la stessa teoria economica: Reagan ottenne, come già detto, l'incremento del deficit, mentre il Primo Ministro britannico ottenne un risultato molto vicino al pareggio di bilancio grazie al taglio delle tasse unito al corrispettivo taglio della spesa che negli USA era "ostacolato" dalla maggior dimensione del Pentagono rispetto al corrispettivo ministero della difesa britannico che, a causa delle sue dimensioni notevolmente inferiori, non necessitava dell'aumento della spesa richiesto e ottenuto, invece, dal Pentagono per affrontare la sfida con l'URSS. Infatti, solo dopo la caduta dell'URSS, i Presidenti George Herbert Walker Bush e, soprattutto, Clinton poterono tagliare in maniera più incisiva le spese, comprese e soprattutto quelle militari.)
{{senza fonte|Nell'ottobre 2008, in preda alla crisi economico-finanziaria a livello mondiale, innescata dal tracollo bancario imputabile ai mutui
{{Senza fonte|Va anche ricordato che
== Filmografia ==
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* ''[[June Allyson Show]]'' (''The DuPont Show with June Allyson'') – serie TV, episodio [[Episodi di June Allyson Show (prima stagione)#The Way Home|1x17]] (1960)
* ''[[The Dick Powell Show]]'' – serie TV, episodio [[episodi di The Dick Powell Show (prima stagione)#Who Killed Julie Greer?|1x01]] (1961)
* ''[[The Crisis (serie televisiva)|The Crisis]]'' (''Kraft Suspense Theatre'') – serie TV, episodio [[Episodi di The Crisis (prima stagione)#A Cruel and Unusual Night|1x28]] (1964)
== Doppiatori italiani ==
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* Nel 1980 ricevette il premio [[cinema]]tografico satirico [[Razzie Awards]] alla carriera con la motivazione «per essersi ritirato dal mondo del cinema».
* Nel film ''[[The Butler]]'' (2013) viene interpretato da [[Alan Rickman]].
* Nella miniserie TV ''[[Killing Reagan]]'' (2016) viene interpretato da [[Tim Matheson]].
* Nel film ''[[Reagan - Un presidente sotto i riflettori]]'' (2024) è interpretato da [[Dennis Quaid]].
* Nel film ''[[Una poltrona per due]]'' (1983) si possono osservare ben due foto di Reagan sul tavolo dello studio dei fratelli Duke.
* Nel film ''[[Non c'è due senza quattro]]'' (1984) il direttore dell'agenzia dei sosia fa vedere a Greg Wonder e Elliot Vance ([[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]]) alcuni personaggi famosi di cui avevano trovato i "doppioni" e mostrando la foto di Ronald Reagan spiega che: «Il sosia del presidente era un mediocre attore di Hollywood» alludendo
* Nel film ''[[Scuola di polizia (film)|Scuola di polizia]]'' (1984), l'allievo Eugéne Tuckleberry, grande appassionato di armi, tiene una foto di Reagan sul comodino del suo letto in accademia.
* Nel film ''[[Ritorno al futuro]]'' (1985) [[Marty McFly]] torna nel 1955 per trovare il [[Emmett Brown|Doc]] del passato e farsi aiutare a tornare nel suo tempo; quest'ultimo, scettico sulla provenienza del protagonista, domanda: «Allora dimmi ragazzo del futuro... chi è il presidente degli Stati Uniti nel 1985?»; Marty risponde «Ronald Reagan», scatenando la risata di Doc che sarcasticamente risponde: «Ronald Reagan? L'attore? E il vice presidente chi è? [[Jerry Lewis]]? Suppongo che [[Marilyn Monroe]] sia la First Lady! E [[John Wayne]] il ministro della guerra!». Nella versione originale i nomi sono invece [[Jane Wyman]] (la prima moglie di Reagan) come first lady, e [[Jack Benny]], attore famoso negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] per aver dato vita a un personaggio radiofonico molto avaro, come [[Segretario al tesoro degli Stati Uniti d'America|segretario al tesoro]].
* Nella videoclip del brano del 1986 ''[[Land of Confusion]]'' della band rock inglese dei [[Genesis]], Reagan compare come pupazzo, assieme alla moglie [[Nancy Reagan|Nancy]]; l'intero video si sviluppa attorno a un suo [[sogno]] dove compaiono riferimenti ad altri famosi personaggi della politica e dello spettacolo degli anni ottanta e non solo.
* Reagan compare nel cartone ''[[Uncle Grandpa]]'', nell'episodio ''Lo straniero pazzo''.
*Reagan compare nel videogioco [[Call of Duty: Black Ops Cold War]]
== Onorificenze<ref>
[[File:GHW Bush presents Reagan Presidential Medal of Freedom 1993.jpg|miniatura|Ronald Reagan riceve la [[medaglia presidenziale della libertà]] dal Presidente George H.W. Bush nel 1993]]
=== Onorificenze statunitensi ===
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|collegamento_onorificenza = Ordine del Nilo
|motivazione =
|data =5 agosto 1981<ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 419 ⟶ 420:
|collegamento_onorificenza=Ordine del Crisantemo
|motivazione=
|data=23 ottobre 1989<ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 439 ⟶ 440:
|collegamento_onorificenza=Ordine del Bagno
|motivazione=
|data=14 giugno 1989<ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 488 ⟶ 489:
|successore = [[George H. W. Bush]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = [[Candidati alla presidenza degli Stati Uniti d'America per il Partito Repubblicano|Candidato alla presidenza degli Stati Uniti d'America per il Partito Repubblicano]]
|periodo = [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1980|1980]], [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1984|1984]]
|precedente = [[Gerald Ford]]
}}
{{Presidenza di Ronald Reagan}}
{{USRepPresNominati}}
{{GovCalifornia}}
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