Arthur Rimbaud: differenze tra le versioni

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La vicina cittadina di Mézières fu distrutta da un bombardamento prussiano il 1º gennaio 1871 e Charleville fu occupata poco dopo. Le scuole erano utilizzate come ospedali e l'anno scolastico avrebbe potuto riprendere soltanto il 23 aprile. Rimbaud non aveva alcuna intenzione di continuare gli studi e il 25 febbraio, venduto l'orologio, prese il treno per Parigi. Nella città affamata dall'assedio vagò per giorni, finché il 10 marzo riprese a piedi la via del ritorno a Charleville. Qui lo raggiunse la notizia che il 18 marzo a Parigi era stata proclamata la [[Comune di Parigi (1871)|Comune]].<ref>G. Robb, cit., pp. 76-79.</ref> Ne fu felice<ref>E. Delahaye, ''Souvenirs familiers à propos de Rimbaud, Verlaine, Germaine Nouveau'', 1925, p. 103.</ref> e decise di ritornare nella capitale. Probabilmente partì da Charleville il 18 aprile e si sarebbe arruolato volontario tra i franchi tiratori della Comune (sebbene sembri strano visto che dalla sua partenza al suo ritorno trascorsero solo 26 giorni).<ref>E. Delahaye, ''Rimbaud, l'artiste et l'être moral'', 1923, pp. 32-34.</ref> Altro non si sa di questo periodo della sua vita e certamente il 13 maggio Rimbaud era nuovamente a Charleville.<ref>S. Bernard, cit., p. 398.</ref>
 
[[File:(Albi) Au Salon de la rue des Moulins - Henri de Toulouse-Lautrec 1894 MTL.inv181.jpg|thumb|<div align="center">[[Toulouse-Lautrec]]</div> <div align="center">''Il bordello di rue des Moulins''</div>]]
Alla Comune Rimbaud dedicò tre poesie, ''Chant de guerre parisien'', ''L'Orgie parisienne ou Paris se repeuple'' e ''Les Mains de Jeanne-Marie''. Nell{{'}}''Orgie parisienne'', i borghesi che avevano abbandonato Parigi nei giorni della Comune sono tornati da vincitori e dopo i massacri della ''[[Settimana di sangue|Semaine sanglante]]'' festeggiano a modo loro nella città stremata:<ref>O città dolorosa, o città quasi morta, / la testa e il seno gettati all'avvenire / che apri sul tuo pallore miliardi di porte, / città che il passato cupo potrebbe benedire: / Corpo rimagnetizzato per gli stenti immani, / di nuovo bevi la vita spaventosa! tu senti / sgorgarti nelle vene il flusso dei vermi lividi / e sul tuo chiaro amore aggirarsi le dita raggelanti!</ref>
 
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=== A Parigi ===
[[File:Rimbaud 2.jpg|thumb|left|upright|<div align="center">Arthur Rimbaud</div><div align="center"> immortalato da [[Étienne Carjat]] nell'ottobre 1871 (la foto viene da taluni datata al 1869)</div>]]
Arrivato a Parigi il 24 settembre, Rimbaud fu ospitato nella casa dei suoceri di Verlaine a [[Montmartre]], in rue Nicolet, dove il poeta, [[Alcolismo|alcolista]] e con alcune esperienze [[Omosessualità|omosessuali]] nel recente passato, viveva allora con la moglie Mathilde Mauté de Fleurville (1853-1914), in avanzata attesa del loro primo figlio. Il 30 settembre Verlaine lo presentò ai ''Vilains Bonshommes'', un circolo di poeti parnassiani. Rimbaud impressionò gli astanti: per Léon Valade, quel «poeta terrificante» dalla faccia da bambino, «selvaggio più che timido», affascinava o spaventava «con i suoi stupefacenti poteri e la sua depravazione», per Ernest d'Hervilly era «Gesù tra i dottori», per un altro «il diavolo», e dunque, meglio, «il diavolo tra i dottori».<ref>Lettera di L. Valade a E. Blémont, 5 ottobre 1871, in M. Coulon, ''La Vie de Rimbaud et de son oeuvre'', 1929, p. 161.</ref>
 
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=== Il ferimento di Rimbaud ===
[[File:Rosman Rimbaud 1873.jpg|thumb|left|<div align="center">Jef Rosman</div><div align="center">''Épilogue à la française.''</div> Rosman, pittore dilettante, rappresenta Rimbaud convalescente a Bruxelles.]]
La loro convivenza, costellata da continui litigi, si fece insostenibile. Il 3 luglio 1873 Verlaine abbandonò improvvisamente Londra per il Belgio, lasciando Rimbaud senza un soldo. Scrisse a Rimbaud, all'amico Lepelletier e a madame Rimbaud di essere deciso a uccidersi se sua moglie non fosse tornata con lui. L'8 luglio fu raggiunto da Rimbaud nell'albergo di [[Bruxelles]] dove si era stabilito con la madre. La mattina del 9 luglio Verlaine acquistò pistola e munizioni e in piena notte, quando Rimbaud lo informò di voler partire per Parigi, scoppiò un nuovo alterco. Presa la pistola, Verlaine sparò due colpi contro Rimbaud, che fu ferito da un proiettile al polso sinistro.<ref>G. Robb, cit., pp. 199-207.</ref>
 
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*[[René Char]]: ''Il primo poeta di una civiltà non ancora nata''
*[[Albert Camus]]: ''Grande e ammirevole poeta, il massimo del suo tempo, oracolo sfolgorante''
*[[EmileEmil Cioran]]: ''Tutto è inconcepibile in Rimbaud, tranne il suo silenzio. Ha cominciato dalla fine''
*[[Aldo Palazzeschi]]: ''Il caso più stupefacente, inquietante e insolubile nella poesia da me conosciuta. Oserei dire che fa parte a sé, senza le naturali parentele che tutti i poeti hanno fra di loro''
*[[Félix Fénéon]]: ''Al di fuori di ogni letteratura, e probabilmente al di sopra''
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== Rimbaud nel cinema, nella musica e nel teatro ==
 
* 1939. [[Benjamin Britten]] compone ''[[Les Illuminations (Britten)|Les Illuminations]]'', opera 18 per tenore o soprano e orchestra d'archi.
* 1968: nel film ''[[Partner (film 1968)|Partner]]'' di [[Bernardo Bertolucci]] il sosia del protagonista, interpretato da [[Pierre Clémenti]], afferma di essere la «reincarnazione di Arthur Rimbaud».
* 1970. Tra i primi a trattare la vita di Rimbaud è il film italo-francese di [[Nelo Risi]] ''[[Una stagione all'inferno (film)|Una stagione all'inferno]]'', che ripercorre la vita del poeta dal suo incontro con Verlaine fino al viaggio in Africa. Rimbaud è interpretato da [[Terence Stamp]].
* 1971. Alla poesia ''Bottom'' è ispirato ''Ein Großer graublauer Vogel'' (Un grosso uccello grigio azzurro) diretto da [[Thomas Schamoni]].
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* ''Poésies''
* ''Lettre du baron Petdechèvre''
* ''[[Il battello ebbro]]''
* ''[[Lettera del Veggente|Lettre du Voyant]]''
* ''[[Ultimi versi (Rimbaud)|Derniers vers]]''
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* Elio Ria, ''Il ragazzo dalla faccia pulita. Saggio su Rimbaud'', Villaggio Maori edizioni, Catania 2014 {{ISBN|978-88-981193-3-2}}.
* Tito Lucrezio Caro/Arthur Rimbaud, ''Alma Venus/Invocation à Vénus'', Introduzione di Sandro Naglia, Roma, IkonaLíber, 2014 ISBN 9788897778301.
* [[Antonio Castronuovo]], ''Benedetto ginocchio. Note sulla conversione di Rimbaud'', in Isabelle Rimbaud, ''Mio fratello Arthur'', Roma, Elliot, 2025, pp. 81-105. ISBN 978-8892763463.
 
== Voci correlate ==