Linum usitatissimum: differenze tra le versioni
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[[File:Flax seeds.jpg|thumb|right|Semi di lino]]
Il '''lino comune''' (
==Storia==
È stata una delle [[prime colture domesticate]]: fin dall'antichità è stato ampiamente coltivato in [[Etiopia]] e in [[Egitto]]; in una grotta, nella [[Georgia|Repubblica della Georgia]], sono state trovate fibre di lino tinte, databili al 30000 a.C.<ref>{{Cita news|url=http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=112726804&sc=fb&cc=fp|titolo=These Vintage Threads Are 30,000 Years Old|pubblicazione=NPR.org|accesso=02 gennaio 2017}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Michael|cognome=Balter|data=11 settembre 2009|titolo=Clothes Make the (Hu) Man|rivista=Science|volume=325|numero=5946|pp=
Si stima che la coltivazione del lino, probabilmente originario della zona compresa tra il [[Golfo Persico]], il [[Mar Caspio]] e il [[Mar Nero]], risalga a circa 8.000 anni fa, ma si può dire che la sua storia abbia avuto inizio nell’epoca [[Neolitica]], tra il 3000 e il 1000 a.C.. Intorno al 3700 a.C., dall’ [[Egitto]], dove se ne utilizzava l’olio per confezionare unguenti e le fibre per l’abbigliamento e per fasciare le [[mummie]], si esportava a [[Roma]], in
La coltivazione e lavorazione del lino richiedono molta acqua e dunque la coltivazione si è diffusa laddove maggiori erano le disponibilità idriche. Fra il XII ed il XIV secolo il lino si estese dai paesi del [[bacino del Mediterraneo]] alla [[Francia]], alle [[Fiandre]], all'Inghilterra, alla [[Germania]], alla [[Russia]]. Nel XVII secolo gli artigiani protestanti delle Fiandre si trasferirono nelle province settentrionali dei [[Paesi Bassi]] e quelli francesi in Irlanda e [[Scozia]], imprimendo ulteriore sviluppo al settore. Nella prima metà del XX secolo, la localizzazione dell'industria continua ad accentrarsi nell'Irlanda del Nord, in Scozia e nello [[Yorkshire]], in Germania che importa materia prima dal Belgio, dalla [[Lituania]], dalla Russia e dalla [[Lettonia]], filati dalla [[Cecoslovacchia]], dal Belgio, dall' [[Estonia]] ed esporta tessuti per lo più negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
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== Caratteri botanici ==
[[File:Fiore di lino.JPG|thumb|Fiore di lino coltivato in vaso]]
È una pianta erbacea annuale con un ciclo vegetativo di tre-quattro mesi, ha [[radice (botanica)|radice]] fittonante ed è alta tra i 30 e i 60 cm con fusto eretto, molto fragile, ramificato nella parte finale. Nella [[Corteccia (botanica)|corteccia]] del fusto sono presenti da 20 a 35 fasci di fibre della lunghezza di 20–50 mm e di 16-25
Il lino da fibra comprende forme a taglia alta, stelo elastico, fibre lunghe e duttili, [[infiorescenze]] ridotte, semi piccoli, mentre quello da olio comprende forme a taglia ridotta, a portamento rigido, con steli brevi e robusti, ramificati alla base, con semi più grandi<ref name="Lino - Linum usitatissimum">{{Cita web|url = https://www.agraria.org/coltivazionierbacee/lino.htm#:~:text=Tecnica%20colturale&text=La%20semina%20avviene%20da%20met%C3%A0,per%20il%20lino%20da%20seme). |titolo = Lino - Linum usitatissimum L. Atlante delle coltivazioni erbacee - Piante industriali|autore = |sito = Agraria.com|editore =|lingua = it|accesso = 20 gennaio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.crpv.it/doc/5144/LinoOlio.pdf|titolo = Lino da olio, le varietà e la tecnica colturale|autore = ROBERTO COLOMBO e MARA POLI|sito = |editore = |lingua = it|accesso = 20 gennaio 2023}}</ref>.
== Esigenze ambientali, operazioni colturali e post-raccolta ==
=== Esigenze ambientali ===
La coltura del lino è diffusa in tutti i continenti, in situazioni edafiche e climatiche anche molto differenti. Il lino da seme viene coltivato in una gamma abbastanza ampia di condizioni, mentre il lino da fibra richiede abbondante umidità e [[clima]] fresco durante la stagione di crescita e caldo e secco durante la raccolta.
La [[temperatura]] ottimale per la coltivazione è intorno ai 10 °C per
=== Tecnica colturale ===
Il lino è una coltura molto tecnica che richiede know-how ed alcune attrezzature specifiche.
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===Operazioni post-raccolta===
Dopo la macerazione, gli steli vengono sottoposti all’essiccamento, poi alla sgranatura, alla gramolatura (maciullatura della paglia) e alla [[stigliatura]], con la quale si separano le fibre tessili dal restante materiale corticale e legnoso. la filaccia che se ne ricava viene distinta in fibre lunghe (il "lungo tiglio") e corte (la "stoppa"). Il lungo tiglio è sottoposto alla [[pettinatura]] per eliminare i frammenti corticali e legnosi rimasti impigliati nelle fibre. Alla pettinatura segue la filatura. I semi, destinati alla semina dell’anno seguente, sono separati dalla paglia con una sgranatrice<ref name="Manuale di coltivazione"/><ref name="Flax Linum usitatissimum L."/>.
==Cultivar==
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In tutto il mondo esistono 84 banche di risorse genetiche vegetali di lino. Le principali collezioni nazionali (compreso il lino selvatico, circa 200 nel mondo) sono in Russia, Romania, Canada, [[Etiopia]], Stati Uniti, Cina e Francia.
Le varietà moderne di lino da tiglio si caratterizzano per l’importanza dello stelo unico, il corto ciclo vegetativo, la resistenza all’allettamento ed ai parassiti, la produttività e le qualità tecnologiche delle fibre. La gamma delle varietà è molto ampia ed i criteri di scelta dipendono dalle condizioni specifiche di coltivazione, tenendo presente i problemi delle malattie e la natura dei suoli<ref name="Manuale di coltivazione"/>.
==Posizione nell’ecosistema==
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Nel mondo sono coltivati circa quattro milioni di ettari di lino dei quali 3,5 milioni per la produzione di olio.
Il lino da fibra rappresenta meno dell'1% della produzione mondiale di fibre tessili. L'UE (Francia, Belgio, Paesi Bassi e Germania
Ciò va messo in relazione con l’incremento della redditività della filiera: negli ultimi anni (dal 2016 al 2021), con una resa da 1,0 a 1,5 tonnellate di fibre lunghe per ettaro, i margini lordi del lino sono stati, in media, da tre a quattro volte superiori a quelli di colture convenzionali come grano e colza<ref>{{Cita web|url =https://normandiemaine.cerfrance.fr/latelier/lin-marche-porteur/|titolo = Le lin : une culture résiliente dans un marché porteur|autore = |sito = l’atelier des Etudes Economiques - CERFRANCE|editore = |lingua = fr|accesso = 20 gennaio 2023}}</ref>.
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=== In medicina ===
I semi di lino erano conosciuti nella medicina popolare come [[lassativo]]; alcuni studi moderni sembrano confermare la validità di tale uso<ref name = NCCAM>{{cita web |lingua=en |url=https://nccam.nih.gov/health/flaxseed/ |titolo=Flaxseed and Flaxseed Oil |accesso=14 ottobre 2009 |editore=National Center for Complementary and Alternative Medicine |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091020175400/http://nccam.nih.gov/health/flaxseed/ |dataarchivio=20 ottobre 2009 |urlmorto=sì }}</ref>. Oggi, in fitoterapia l'olio di lino è anche consigliato come antinfiammatorio ed emolliente. Il lino contiene [[Omega-3]], [[Omega-6|6]] e [[Omega-9|9]] e si ritiene che possa alleviare il [[diabete]] stabilizzando il livello di zuccheri nel sangue, ma il consumo eccessivo può ostacolare l'azione di alcuni medicinali somministrati oralmente, a causa del suo contenuto di fibre<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione | cognome =Dahl | nome =WJ | coautori =Lockert EA Cammer AL Whiting SJ | titolo =Effects of Flax Fiber on Laxation and Glycemic Response in Healthy Volunteers | rivista =Journal of Medicinal Food | volume =Vol. 8 | numero =No. 4 | pp =
|url = http://www.figliadellerborista.it/tosse.
|titolo = Contro la tosse
|autore =
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Il 25 giugno 1964 le Poste dell’[[Unione Sovietica]] hanno emesso un [[francobollo]] commemorativo da 16 copechi raffigurante steli e fiori di lino<ref>{{Cita web|url = https://touchstamps.com/issue/Details/128292/agricultural-crops|titolo = cpa 3069 STAMP Agricultural Crops of the USSR. Flax or common flax L 120 Linum usitatissimum|autore = |sito = Touch Stamps|editore = |lingua = en|accesso = 10 febbraio 2023}}</ref>.
Nell’Irlanda del Nord il motivo del lino è stato adottato quale simbolo: i sei fiori indicano le sei [[Contee dell'Irlanda del Nord|contee]] che compongono il Paese, mentre la pianta stessa ricorda la storia e l'importanza di questa pianta nell'agricoltura e nelle sue industrie manifatturiere<ref>{{Cita web|url = http://www.britainusa.com/sections/articles_show_nt1_d_0_i_41110_L1_41013_L2_41013_a_28484.html|titolo = What are Britain’s national flowers?|autore = |sito =
Inoltre, nel 1986 è stata emessa, con un conio totale di 10.409.501 pezzi, la moneta da una [[sterlina]] recante sul retro il disegno di una pianta di lino e il diadema reale che rappresentano l'Irlanda del Nord<ref>{{Cita web|url = https://coinparade.co.uk/1986-one-pound-coin/|titolo = 1986 One Pound Coin – Flax Plant|autore = |sito = Coinparade,co,uk|editore = |lingua = en|accesso = 10 febbraio 2023}}</ref>.
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Nell’ambiente italiano il lino ha trovato situazioni favorevoli sia per la produzione di fibra tessile che di seme.
La grande industria liniera ebbe origine dopo il 1840, con l'impianto di opifici meccanici a Villa d'Almè e a [[Cassano d'Adda]]. Nel 1928, l'industria, che produce in misura inferiore alle esigenze del mercato, è accentrata specialmente in [[Lombardia]], [[Veneto]], [[Emilia]] e [[Campania]]
Dopo aver raggiunto la massima espansione negli anni 1850-1870, quando occupava una superficie di 45.000-50.000 ha, il lino andò progressivamente perdendo terreno. L’affermazione di fibre naturali alternative al lino (cotone), e successivamente delle fibre sintetiche, fu alla base di declino, al quale dette un contributo decisivo anche l’arretratezza tecnica della linicoltura che, mancando di moderne strutture per la macerazione e la lavorazione, condotte per lo più a livello familiare, non seppe adeguarsi alle esigenze dell’industria, che richiedeva un prodotto di qualità, con caratteristiche specifiche uniformi.
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