Tony Bennett: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 21 luglio
|AnnoMorte = 2023
|NoteMorte = <ref>{{Cita web|url= https://variety.com/2023/music/news/tony-bennett-dead-dies-pop-vocalist-1235676390/amp/|titolo= Tony Bennett, Master Pop Vocalist, Dies at 96|sito=Variety|lingua=en|accesso=21 luglio 2023}}</ref>
|Epoca = 1900
|Attività = cantante
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , considerato l'ultimouno grandedei grandi [[crooner]] americano dopo laamericani morteinsieme dia [[Dean Martin]], [[Frank Sinatra]] e [[Perry Como]]
}}
 
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Nel 1950 firmò il suo primo ingaggio discografico con la [[Columbia Records]], che stava per lasciar scadere il contratto con [[Frank Sinatra]]. La prima raccomandazione che gli venne fatta dai produttori fu appunto di cercare di non imitarlo.
 
Il suo primo successo commerciale fu ''[[Because of You (singolo Tony Bennett)|Because of You]]'', prodotta da [[Mitch Miller]] con un arrangiamento orchestrale di [[Percy Faith]]: ottenne un altissimo gradimento nei [[juke box]] e rimase al primo posto nellenella classifica [[Billboard Hot 100]] per otto settimane nel 1951, vendendo più di un milione di copie. Sulla scia arrivarono ''Cold, Cold Heart'' con [[Percy Faith]] che raggiunse la prima posizione nella Billboard Hot 100 per sei settimane sempre nel 1951 e ''Blue Velvet''.
Ormai divenuta star di prima grandezza, Bennett soddisfò la moltitudine di fans accorsi a New York, al Paramount Theatre, con sette spettacoli al giorno, dalle 10:30 del mattino alle 3 di notte.
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=== La rinascita, gli anni novanta ===
[[File:Tony Bennett National Italian American Gala.jpg|miniatura|Tony Bennett nel 2001]]
All'inizio degli [[Anni 1990|anni novanta]], gli eccessi della disco, della [[New wave (musica)|new wave]] e del [[punk rock]] favorirono un ritorno alle canzoni classiche americane e ai loro interpreti, tra i quali lo stesso Bennett. Il figlio Danny gli fece da [[manager]] e lo accompagnò come direttore d'orchestra nei numerosi show televisivi nei quali il padre apparve come guest-star, come il [[David Letterman Show]], Ilil ''Late night with Conan O'Brien'', diversi spettacoli di [[MTV]] e un episodio del cartone animato ''[[I Simpson]]''. Nel 1990 uscì ''Astoria: Portrait of the Artist'', nel 1992 ''Perfectly Frank'', dove cantò i più grandi successi di [[Frank Sinatra|The Voice]] e nel 1993 omaggiò [[Fred Astaire]] con ''Steppin' Out'', che gli valse l'ennesimo Grammy.
 
Intanto si avvicinò a nuovi stili e duettò con numerosi cantanti e gruppi, come i [[Red Hot Chili Peppers]], [[Elvis Costello]] e [[Plácido Domingo]]. Moltiplicò i concerti e nel 1998 pubblicò un'autobiografia, ''The Good Life: The Autobiography of Tony Bennett''. Nel 1997 venne iscritto nella [[Hall of Fame]] degli interpreti jazz e nel 2001 gli fu consegnato il [[Grammy Award alla carriera]].
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Nello stesso anno fondò la ''[[Frank Sinatra School of the Arts]]'', un liceo pubblico dedicato all'insegnamento delle arti dello spettacolo, inaugurato nel 2001, voluta dallo stesso Sinatra ma che non poté vedere realizzato perché morì nel 1998. Bennett volle esaudire il desiderio del collega, ricambiandolo di un elogio ricevuto durante un'intervista (1965) alla rivista ''[[Life (periodico)|Life]]'' nella quale [[Sinatra]] affermò di considerare Tony Bennett il più grande cantante dello show business e di restarne incantato ogni volta che lo guardava esibirsi.
 
=== Gli 80 anni 2000 ===
[[File:Tony Bennett by Peter Chiapperino.jpg|thumb|left|Tony Bennett nel [[2013]] alla Blaisdell Concert Hall, [[Honolulu]], [[Hawaii]]|224x224px]]
Nell'agosto 2006 compì 80 anni e, come nell'occasione del compleanno di Sinatra, tutto il mondo dello spettacolo gli rese omaggio. In cambio lui apparve in molte cerimonie e show televisivi. Duettò con [[Christina Aguilera]] al ''[[Saturday Night Live]]'' e pubblicò l'album ''[[Duets: An American Classic]]'' (2006) che vinse due Grammy Awards e ''[[Duets II (Tony Bennett)|Duets II]]'' (2011) dove cantò, tra gli altri, con [[Aretha Franklin]], [[Amy Winehouse]], [[Lady Gaga]], [[Paul McCartney]], [[Barbra Streisand]], [[Stevie Wonder]], [[Judy Garland]], [[Michael Bublé]], [[Elton John]], [[Elvis Costello]], [[Céline Dion]]. Il regista Rob Marshall realizzò per l'occasione un documentario su di lui, ''Tony Bennett: An American Classic'', in onda sulla [[NBC]].
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Il 28 luglio 2012 si esibì in concerto con [[Giorgia (cantante 1971)|Giorgia]] al [[Lucca Summer Festival]]; al concerto, trasmesso in diretta da [[Rai Radio 2]], partecipò anche Antonia, la figlia di Bennett.
 
Bennett impersonò sé stesso nel film con [[Jim Carrey]] ''[[Una settimana da Dio]],'' e in ''[[Terapia e pallottole]]'' con [[Robert De Niro]] e [[Billy Crystal]] e nella serie TV Blue Bloods (Stag.2-Ep.1) con Tom Selleck
[[File:Tony Bennett & Lady GaGa, Cheek to Cheek Tour 11.jpg|miniatura|Tony Bennett con [[Lady Gaga]] durante il loro ''[[Cheek to Cheek Tour]]'' nel 2015]]
Il 29 luglio 2014 venne distribuita la cover del singolo ''[[Anything Goes (Tony Bennett e Lady Gaga)|Anything Goes]],'' di [[Cole Porter]], in duetto con [[Lady Gaga]] che anticipò l'album jazz di collaborazioni tra i due artisti, ''[[Cheek to Cheek]]'', uscito a settembre. L'album raggiunse il primo posto della [[Billboard 200]], e la seconda posizione della classifica ufficiale italiana [[FIMI]].
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Nel novembre 2016 Bennett annunciò anche l'uscita di un album live celebrativo dei suoi 90 anni, dal titolo ''[[Tony Bennett Celebrates 90]],'' che vide la partecipazione di numerosi cantanti tra cui [[Michael Bublé]], Lady Gaga, [[Diana Krall]], [[k.d. lang]], [[Andrea Bocelli]], [[Rufus Wainwright]], [[Leslie Odom Jr.]], Stevie Wonder.<ref>{{Cita web|url=https://pagesix.com/2016/08/04/tony-bennett-has-the-coolest-90th-birthday-party-ever/|titolo=Tony Bennett has the coolest 90th birthday party ever|autore=Mara Siegler, Post Wires|sito=Page Six|data=4 agosto 2016|accesso=17 novembre 2016 |lingua=en}}</ref> L'album vinse un Grammy Award nella categoria "miglior album vocale pop tradizionale".
 
Nel 2021 venne rivelato che al cantante qualche anno prima era stata diagnosticata la [[malattia di Alzheimer]].<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/spettacoli/21_febbraio_01/tony-bennett-rivela-avere-l-alzheimer-la-vita-dono-anche-cosi-47e069c6-649c-11eb-aad7-ece6884524fa.shtml|titolo=Tony Bennett rivela di avere l’Alzheimer: «La vita è un dono anche così»|autore=Barbara Visentin|sito=Corriere della Sera|data=2021-01-02|lingua=it|accesso=2021-02-05}}</ref> Congiuntamente, vennevennero annunciatoannunciati anche un nuovo album jazz in collaborazione con Lady Gaga e due serate di concerti al [[Radio City Music Hall]] di [[New York]], denominate ''[[One Last Time: An Evening with Tony Bennett and Lady Gaga]]'', che saranno le ultime esibizioni dal vivo del cantante.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2021/07/20/news/lady_gaga_e_tony_bennett_sul_palco_insieme_per_un_ultima_volta_-310962935/|titolo=Tony Bennett sul palco per "un'ultima volta" insieme a Lady Gaga|sito=la Repubblica|data=2021-07-20|lingua=it|accesso=2021-07-27}}</ref> Il figlio e manager di Bennett, Danny, verso la metà di agosto annunciò il ritiro del padre dalle scene.<ref>{{Cita web|url=https://news.fidelityhouse.eu/musica/il-leggendario-crooner-tony-bennett-si-ritira-dalle-scene-520250.html|titolo=Il leggendario crooner Tony Bennett si ritira dalle scene
|sito=FidelityNews|data=2021-08-14|lingua=it|accesso=2021-09-12}}</ref> Il 1 ottobre 2021 uscì il suo 103º ed ultimo album in studio intitolato ''[[Love for Sale (Tony Bennett e Lady Gaga)|Love for Sale]]'', inciso insieme a Lady Gaga.
 
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore-capitolo=Gomy Smeraldi |capitolo=Tony Bennett |titolo=Italian Americans of the Twentieth Century |curatore=George Carpetto |curatore2=Diane M. Evanac |città=Tampa |editore=Loggia Press |anno=1999 |pp=40–4140-41 |lingua=en}}
* Brooks, Tim; Marsh, Earle F., ''The Complete Directory to Prime Time Network and Cable TV Shows, 1946–Present'' (9th ed.). Ballantine Books, 2007
 
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{{Portale|biografie|jazz|musica}}
 
[[Categoria:MusicistiAttivisti italoamericanicontro il razzismo]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Columbia Records]]
[[Categoria:Gruppi nella Long Island Music Hall Of Fame]]
[[Categoria:VincitoriMusicisti di Grammy|Bennett, Tonyitaloamericani]]
[[Categoria:Vincitori di Grammy]]
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[[Categoria:Attivisti contro il razzismo]]