Arona: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{Comune
{{Divisione amministrativa
|nomeComune = Arona
|Nome = Arona
|panorama = Arona_panoramica.jpg
|Panorama = AronaFeb032025 01.jpg
|linkStemma = Arona-Stemma.png
|Didascalia = Panorama
|siglaRegione = PMN
|Bandiera = Arona-Bandiera.svg
|siglaProvincia = NO
|Nome ufficiale = Città di Arona
|latitudineGradi = 45
|Voce stemma =
|latitudineMinuti = 46
|Stato = ITA
|latitudineSecondi = 0
|Grado amministrativo = 3
|longitudineGradi = 8
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|longitudineMinuti = 34
|Divisione amm grado 2 = Novara
|longitudineSecondi = 0
|Amministratore locale = [[Alberto Gusmeroli]]
|mappaX = 51
|Partito = [[Lista civica]] ''Gusmeroli sindaco''
|mappaY = 47
|Data elezione = 10-6-2024<ref>[https://www.novaratoday.it/politica/elezioni/comunali-2024-risultati-arona-chi-ha-vinto.html/ Elezioni 2024 Arona] -</ref>
|altitudine = 212
|Data istituzione =
|superficie = 14
|Sottodivisioni = [[Dagnente]], [[Mercurago]], [[Montrigiasco]]<ref>
|abitanti = 14.249
[https://www.comuniecitta.it/risorse/statuti/arona.pdf Comune di Arona - Statuto]</ref>
|anno = 30-06-06
|Divisioni confinanti = [[Angera]] ([[Provincia di Varese|VA]]), [[Comignago]], [[Dormelletto]], [[Invorio]], [[Meina]], [[Oleggio Castello]], [[Paruzzaro]]
|densita = 1022
|Zona sismica = 4
|frazioni = [[Dagnente]], Mercurago, Montrigiasco, Campagna
|Gradi giorno = 2580
|comuniLimitrofi = [[Angera]] (VA), [[Comignago]], [[Dormelletto]], [[Invorio]], [[Meina]], [[Oleggio Castello]], [[Paruzzaro]]
|Nome abitanti = aronesi
|cap = 28041
|Patrono = santi Graziano, Felino, Carpoforo e Fedele martiri
|prefisso = 0322
|istatFestivo = 00300813 marzo
|fiscalePIL = A429
|PIL procapite =
|nomeAbitanti = aronesi
|Mappa = Map of comune of Arona (province of Novara, region Piedmont, Italy).svg
|patrono = [[Santi Graziano e Felino, Carpoforo e Fedele]]
|Didascalia mappa = Posizione di Arona nel territorio della provincia di Novara
|festivo = [[13 marzo]]
|sito = http://www.comune.arona.no.it/
}}
'''Arona''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[aˈroːna]}}, ''Arona'' {{IPA|[aˈruna]}} in [[lingua lombarda|lombardo]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 2006 | UTET | Torino}}</ref>, ''Aron-a'' in [[Lingua piemontese|piemontese]]<ref>{{cita web|titolo=LISTA DLE COMUN-E PIEMONTÈISE|url=https://www.gioventurapiemonteisa.net/wp-content/uploads/docs/toponomastica%20piemonteisa.pdf|accesso=30 ottobre 2021|editore=Gioventura Piemonteisa}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Novara]], in [[Piemonte]].
{{nota disambigua2|Per altri usi, vedi [[Arona (disambigua)]]}}
'''Arona''' (in [[lingua lombarda|insubre]] ''Aruna'' {{IPA|[aˈruna]}}, in [[lingua piemontese|piemontese]] ''Aron-a'' {{IPA|[aˈrʊŋa]}}) è un comune di 14.249 abitanti della [[provincia di Novara]].
 
Sesto comune della provincia per popolazione, è un centro [[Turismo|turistico]]-[[settore terziario|terziario]] sulle sponde del [[lago Maggiore]], il cui sviluppo è stato favorito dalla sua posizione sulla via del [[Passo del Sempione|Sempione]] e dal collegamento autostradale e ferroviario con [[Milano]].
== Geografia ==
Il [[World Wide Locator|WWL]] della cittadina è JN45GS.
 
Nel comune si trova il [[Parco naturale dei Lagoni di Mercurago]], compreso tra i "[[siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi]]", dal [[2011]] nell'[[Patrimoni dell'umanità d'Italia|elenco del patrimonio dell'umanità]] dell'[[UNESCO]]<ref>[http://whc.unesco.org/en/list/1363/multiple=1&unique_number=1782 Sito dell'UNESCO]</ref>.
 
== Geografia fisica ==
La città di Arona è situata sulla sponda piemontese del lago Maggiore ed è attraversata dal torrente [[Vevera]], che qui sfocia nel lago. All'intorno si estendono i bassorilievi collinari di origine morenica (chiamati "motti"), inglobati nel [[Parco naturale dei Lagoni di Mercurago]] dove, nel [[1860]], venne individuato il primo [[Palafitta|insediamento di palafitte]] rinvenuto in Italia. Anche la maggior parte del territorio comunale è di tipo collinare, con altitudini che vanno progressivamente digradando da nord verso sud (e da ovest verso est nel centro abitato) dai {{M|513|u=m}} di [[Motto Mirabello]] (presso la frazione [[Dagnente]]) fino ai {{M|195|u=m}} in riva al lago.
 
I rilievi collinari sono in genere ricoperti da boschi che occupano oltre la metà del territorio aronese, sul 33% della superficie si stendono le aree urbanizzate e sul 9% prati o pascoli; percentuali minori sono destinate a parchi, giardini e aree verdi sportive (2,3%), orti, frutteti, vivai e vigneti (1,7%), incolti erbacei (1%) e seminativi (0,4%).<ref>Relazione illustrativa del ''Piano particolareggiato "Litorale sud"'', Arona, 2010, pp. 25-26. Consultabile sul sito del {{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.arona.no.it/portaledellosviluppoterritoriale/upload/documents/Litorale_Sud/Relazione.pdf Comune di Arona] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref>
 
Collocata nella parte più meridionale del lago, Arona dista circa {{M|37|u=km}} dal capoluogo provinciale [[Novara]], ma solo una trentina dall'[[aeroporto di Milano-Malpensa]].
 
== Origini del nome ==
{{CN|Il toponimo potrebbe derivare dalle radici celtiche art (monte) e on (acqua), con il significato di "monte sull'acqua"}}<!--etimologia estremamente dubbia; andrebbe rimossa!-->.
 
== Storia ==
{{F|centri abitati del Piemonte|marzo 2014|Mancano completamente le fonti.}}
Il ritrovamento di reperti archeologici in località Lagoni presso Mercurago attesta l'esistenza di una civiltà palafitticola risalente al [[XVIII secolo AC|XVIII]] – [[XIII secolo AC]], ad Arona vi sono tracce del passaggio di molte popolazioni fra le quali i [[celti]], i romani e [[longobardi]].
=== Origini ===
Da Arona, in [[Civiltà romana|epoca romana]], passava la ''[[via Severiana Augusta]]'', [[Strade romane|strada romana]] [[Strade consolari|consolare]] che congiungeva ''[[Mediolanum]]'' (la moderna [[Milano]]) con il ''Verbannus Lacus'' (il Lago Verbano, ovvero il [[Lago Maggiore]]), e da qui al [[passo del Sempione]] ([[Lingua latina|lat.]] ''Summo Plano'').
 
La prima documentazione scritta che conferma l'esistenza di una località socialmente organizzata chiamata Arona risale al [[979]]: si tratta di un'attestazione che consente di individuare tale data solo per induzione, tant'è che alcuni storici sostengono invece che si tratti del [[963]].
La fondazione dell'abbazia dei Martiri Graziano e Felino risale alla fine del [[X secolo]].
 
In ogni caso la presenza dell'uomo in questa parte meridionale del [[Lago Maggiore]] è confermata ben più addietro nel tempo e risale alla [[preistoria]]; in località Lagoni infatti, presso la frazione di Mercurago, furono rinvenuti nel 1860 un insediamento [[Palafitta|palafitticolo]] risalente all'[[età del bronzo]] (attivo dal [[XVIII secolo a.C.|XVIII]] al [[XIII secolo a.C.]]) e, nel 1971-1972, una necropoli [[Cultura di Golasecca|della civiltà di golasecca]] della fine del [[VI secolo a.C.|VI]] - inizi del [[V secolo a.C.]] Tracce umane sono documentate anche nella [[torba|torbiera]] di Motto San Carlo, nella quale è stata rinvenuta una punta di freccia risalente al [[Neolitico]] e l'unico oggetto dell'[[Età del Rame]].
Quando [[Federico Barbarossa]] distrusse [[Milano]] nel [[1162]] Arona e il suo Castello che dipendeva dall'arcivescovado di Milano furono il rifugio di molti.
 
Dei reperti lignei estratti nell'[[XIX secolo|Ottocento]], come i resti di tre ruote che giravano in folle sopra un asse centrale ed erano dotate di rudimentali raggi non concentrici e quelli di una [[piroga]] scavata in un tronco d'albero, restano solo i calchi in gesso. Furono ricavati dalle impronte nella torba da [[Bartolomeo Gastaldi]], che all'epoca li raccolse e li studiò ma non poté trattarli adeguatamente per la conservazione dati i metodi di restauro del tempo cosicché, preservati per millenni nelle particolari condizioni ambientali [[Anaerobiosi|anaerobiche]] della torbiera, si sbriciolarono per [[disidratazione]] poco tempo dopo la loro scoperta. Furono rinvenuti anche i resti di un villaggio le cui capanne erano state costruite ai bordi di uno specchio d'acqua e le cui fondazioni erano state conservate grazie alla torba in cui erano state piantate, oltre a vari oggetti di uso quotidiano in metallo o ceramica: vasetti, fondi di vasi, piatti, frecce, lame di pugnale e altri strumenti di difesa, spilloni di bronzo. Dalla decina di [[tomba|tombe]] del VI secolo a.C. provengono vasi di pregevole fattura, bracciali, [[fibula (spilla)|fibule]], anelli, ganci di cintura in bronzo. Le ceramiche ritrovate in gran quantità intorno alla Rocca di Arona testimoniano un insediamento successivo a quello dei Lagoni e sono state assegnate alla [[cultura di Canegrate]], [[Cultura del Protogolasecca|Protogolasecca]] e [[Cultura di Golasecca|Golasecca]].<ref>Scheda sui resti archeologici del [http://www.parchilagomaggiore.it/archeo.htm Parco naturale dei Lagoni di Mercurago].</ref>
Nel XII secolo divenne parte dei domini dei [[Torriani]] e in seguito, dopo la [[Battaglia di Desio]] ([[1277]]), dei [[Visconti]] e nel [[1439]] dei [[Borromeo]].
 
=== I Celto Galli ===
Nei primi decenni del [[XIV secolo]] divenne libero comune sotto il governo dell'abbazia benedettina.
Il V secolo segna nel basso Verbano un momento di crisi, e soltanto nel III-II secolo ricompare una cospicua presenza di genti, questa volta [[Celti|Celto-Galliche]]. Risale al II secolo a.C. una pregevole [[cavigliera]] in [[bronzo]] rinvenuta ai piedi della [[Rocca (fortificazione)|rocca]]. È proprio in questo periodo che si formano i primi nuclei abitativi socialmente organizzati. L'urbanizzazione della zona è pienamente giustificata dalla presenza della [[Rocca di Arona]], contrapposta alla [[Rocca Borromea di Angera|Rocca di Angera sulla sponda lombarda del lago,]] una posizione di importanza strategica che non poteva passare inosservata a nessuna popolazione del luogo. Sulla rocca infatti sono presenti i resti di una fortificazione preromana, e a tre chilometri da Arona, il ''campus'' militare di [[Borgo Agnello]] e [[Paruzzaro]].
 
=== I Romani e il Medioevo ===
==Evoluzione demografica==
In epoca [[Roma (città antica)|romana]] fu luogo di passaggio verso il [[passo del Sempione]]. Sotto la chiesa di [[San Giuseppe]] sono stati rinvenuti i resti di una [[fornace]] e di un laboratorio artigiano per la lavorazione dei metalli. La colonizzazione romana è documentata inoltre da [[lapide|lapidi]] funerarie rinvenute un po' dovunque nella zona.
 
L'attuale nucleo abitato si sviluppò intorno all'[[abbazia]] [[Ordine benedettino|benedettina]] di San Salvatore, fondata nel [[979]] dal conte Amizzone del Seprio. La prova di tale sviluppo è documentata in una "Cronaca" o "[[Pasionario]]", una specie di [[zibaldone]] in cui si intrecciano vite di santi più o meno attendibili, testi di ascesi, lettere di [[vescovo|vescovi]] e di [[presule|presuli]], preghiere e [[invocazione|invocazioni]]. In tale contesto appare la [[narrativa|narrazione]] del [[martire|martirio]] di [[Gaziano di Tours|San Graziano]] e di [[San Felino]] avvenuto nel [[979]] con la traslazione dei loro corpi ad Arona, per opera del conte Amizzone del Seprio, un [[capitano]] di truppa al comando dell'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]]. Sono 249 fogli in [[pergamena]] redatto in [[lingua latina|latino]] [[medioevo|medioevale]] e scritto in [[scrittura gotica|gotico]]. L'abbazia benedettina, con il tempo perse le sue principali prerogative, a causa soprattutto per il sorgere di una autorità civile che si identificò prima nella famiglia dei [[Della Torre]], e successivamente dopo il suo abbattimento, nei [[Visconti]], primo fra tutti Ottone che fu [[arcivescovo di Milano]], attorno alla fine del [[Duecento]] sotto cui passò il dominio dell'[[arcivescovo di Milano]]. Nel 1263, le forze milanesi, guidate dai [[Della Torre|Torriani]], assediarono per terra e acqua Arona, dove si erano radunati i fuoriusciti milanesi guidati da [[Ottone Visconti]]<ref>{{Cita libro|autore=Fabio Romanoni|titolo=La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale|url=https://www.academia.edu/100479472/La_guerra_d_acqua_dolce_Navi_e_conflitti_medievali_nell_Italia_settentrionale|anno=2023|editore=CLUEB|città=Bologna|lingua=it|pp=61-62|ISBN=978-88-31365-53-6}}</ref>.
{{Demografia/Arona}}
Tra duecento e trecento risulta essere Signore, Stefano Visconti (1287/88 - 1327), sposato in seconde nozze, nel 1318 con Valentina, figlia di Bernabó Doria, Signore di Sassello e di Eliana Fieschi dei Signori di Lavagna. Stefano e Valentina ebbero Matteo II, Galeazzo II e Bernabó Visconti, Consignori di Milano dall'11 ottobre 1354.
Già proprietà della famiglia [[Della Torre|Torriani]] ([[XII secolo]]). Dopo la [[battaglia di Desio]] ([[1277]]), fu della famiglia di Ottone Visconti, [[Visconti]] e dal terzo o quarto decennio del [[XIV secolo]] fu libero [[Comune (storia)|comune]] sotto il governo dell'abbazia benedettina.
 
=== LuoghiIl d'interesseRinascimento ===
[[File:Bandi politici della comunità di Arona, 1831 – BEIC 15132392.jpg|thumb|upright|''Bandi politici della comunità di Arona'', 1831]]
 
Dal [[1439]] il territorio fu concesso in [[feudo]] ai [[Borromeo]], una stirpe di [[banca|banchieri]] originaria di [[San Miniato]] in [[Toscana]]. Quando il casato dei Visconti si estinse con la figlia di [[Filippo Maria Visconti]] che andò sposa nel [[1441]] a [[Francesco Sforza|Francesco I]], il ducato passò alla famiglia degli [[Sforza]]. Ma tale vasto territorio andava anche difeso, e in questo senso [[Vitaliano]] nel [[1447]] richiedeva a Filippo Maria l'autorizzazione a fortificare la Rocca e il borgo di Arona, concessagli nel [[1449]] con una lettera di Filippo Maria che autorizzava il proprio [[vassallo]] di creare mura, ponti levatoi, opere [[guerra|belliche]] di difesa, e anche luoghi per il raduno e la custodia delle navi: primo porto militare documentato del [[Lago Maggiore]]. La rocca era difesa talmente bene che resistette ad un [[Assedio di Arona|assedio]] avvenuto nel [[1523]] da parte di 7.000 uomini al comando di [[Renzo de Ceri]], una delle tante guerre scatenatesi tra il [[Ducato di Milano]] e i [[Francia|francesi]].
=== Il Colosso di San Carlo Borromeo ===
{{vedi anche|Colosso di San Carlo Borromeo}}
Questa statua, soprannominata ''il Sancarlone'', domina il lago Maggiore e si raggiunge percorrendo la provinciale 35 diretta alla frazione Ghevio di [[Meina]], in località San Carlo. Il colosso è alto circa 36 metri (24,50 m la statua e 11,70 m il basamento) e fu realizzato tra il [[1614]] e il [[1697]] con lastre di [[rame]]. Originariamente era previsto che la statua, ultimata nel [[1698]], facesse parte di un [[Sacro Monte]] di cui furono realizzate però solo tre cappelle.
 
=== ChieseEpoca moderna ===
Durante la [[Guerra dei trent'anni|guerra dei Trent'anni]], nel 1636, i francesi, per impedire la navigazione tra il lago e Milano, allestirono una nave, dotata di quattro cannoni, sulla quale si imbarcarono 100 moschettieri e la piazzarono davanti ad Arona. Li spagnoli allora fecero armare alcune imbarcazioni e, dopo alcuni combattimenti, costrinsero la nave francese a ritirarsi lungo il Ticino<ref>{{Cita libro|autore=Fabio Romanoni|titolo=La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale|url=https://www.academia.edu/100479472/La_guerra_d_acqua_dolce_Navi_e_conflitti_medievali_nell_Italia_settentrionale|anno=2023|editore=CLUEB|città=Bologna|p=109|ISBN=978-88-31365-53-6}}</ref>. Con tutto il [[ducato di Milano]] fu sotto il dominio [[Spagna|spagnolo]] e poi [[Impero austro-ungarico|austriaco]]. Con il [[trattato di Worms (1743)]] passò nei domini dello [[Regno di Sardegna|stato sabaudo]], sotto [[Carlo Emanuele III di Savoia|Carlo Emanuele III]].
* Chiesa dei SS. Martiri Graziano, Felino, Fedele e Carpoforo, (detta anche San Graziano)
* Chiesa di Santa Maria di Loreto, (detta che di S. Marta) nell'antica piazza del Popolo, nella quale si trovano anche il [[Broletto]] e ciò che rimane dell'antico [[porto]].
* Chiesa della Visitazione, annessa al Monastero dell'Ordine della Visitazione, fu fondata nel [[1652 ]] dall'arciprete Graziano Ponzone. Sull'altare maggiore della chiesa si trova una tela del Magistrini
* Collegiata della Natività di Maria Vergine L'attuale parrocchiale collegiata di S. Maria fu compiuta dal card. Federico: la sua costruzione non risale oltre il secolo XV. Dopo le riparazioni ingenti del [[1856]]-[[1867|67]] fu riconsacrata nel [[1858]] dal vescovo G. F. Gentile. È di stile gotico-bizantino assai deturpato da elementi posteriori. La facciata in sasso calcare, con rosone centrale, ha graziosi elementi quattrocenteschi, e il notevole bassorilievo della Natività del Redentore da [[Luca Beltrami]] ascritto ai fratelli Mantegazza, autori della parte inferiore della Certosa di Pavia. Nell'interno si ammirano l'altare maggiore costruito nel [[1812]] su disegno dell'abate Zanoia; la Sacra Famiglia di [[Gaudenzio Ferrari]] in sei campi, con la firma ''Gaudentius Vincius'' e la data '15', su legno e chiusa in finissima cornice intagliata dell'epoca; la Natività di [[Andrea Appiani]]; l'Annunciazione e lo Sposalizio di Francesco Mazzucchelli detto [[il Morazzone]], donati dal card. [[Federico Borromeo]]; altri quadri di minor valore. Di pregio sono i quattro reliquiari che contengono il pallio, la mitra, il pastorale di [[san Carlo Borromeo]] donati dal card. Federico. Essi furono rinnovati nel [[1920]] dalla cittadinanza aronese in adempimento di un voto fatto durante l'ultima pandemia influenzale e cessata per intercessione del santo.
* Cappella Beolco
* Santuario del Sacro Monte di San Carlo
* Monastero della Visitazione
* Chiesetta di San Giuseppe, anticamente intitolata a Sant'Eusebio
* Chiesa Parrocchiale di San Giusto (in frazione Montrigiasco)
* Chiesa di Santa Maria di Loreto (detta anche di Santa Marta)
* Chiesa di San Giovanni Battista (in frazione [[Dagnente]])
* Chiesa di San Giorgio (a Mercurago)
* Chiesa della SS. Trinità
* Chiesa del Sacro Cuore
* Chiesa dei Santi Anna e Gioacchino, in Corso Cavour
 
Fu presa dall'esercito [[Napoleone I|napoleonico]] e la Rocca venne demolita in seguito agli accordi di pace con gli austriaci nel 1801. Con il [[Congresso di Vienna]] del 1815 fu restituita ai [[Casa Savoia|Savoia]]. Nel [[1838]] [[Carlo Alberto di Savoia]] la insignì del [[titolo di città]].
=== Altri edifici ===
* Villa Ponti, che ospitò [[Napoleone Bonaparte]] di ritorno dalla campagna d'[[Egitto]] e nella quale attualmente vengono organizzati concerti di musica classica e mostre di artisti di rilevanza come [[Renato Guttuso|Guttuso]], [[Giacomo Manzù|Manzù]] e [[Giorgio De Chirico|De Chirico]].
* Villa Leuthold, parco pubblico di impianto ottocentesco, con grandissimi esemplari di camelie.
* [[Rocca di Arona|Rocca Viscontea]], le cui rovine si trovano sulla collina sovrastante la città. Fu storicamente contesa fra i Torriani e i [[Visconti]] nonché luogo natale di [[San Carlo Borromeo|San Carlo]].
 
Nel 1848 [[Giuseppe Garibaldi]] entra in città durante la [[Prima guerra d'indipendenza italiana|prima guerra d’indipendenza]], vi ritornerà poi nel 1859.
===Natura===
 
Nelle colline moreniche dietro la cittadina é presente il [[Parco naturale dei Lagoni di Mercurago]], nella cui area fu rinvenuta nel [[1860]], la '''prima [[palafitta]]''' in Italia.
Nel 1855 fu aperta [[Ferrovia Arona-Novara|la linea ferroviaria per Novara]] e nel corso del [[XIX secolo]] si affermarono le attività industriali e turistiche. Alla fine del secolo subì una disastrosa inondazione del lago.
 
Il 15 settembre 1943 i rastrellamenti di ebrei iniziati nei giorni precedenti a [[Baveno]] interessarono il paese di Arona, parte di quell'[[eccidio del Lago Maggiore]] del quale alla fine si conteranno 57 vittime. Furono 9 le persone arrestate e uccise a Arona da soldati tedeschi,<ref>Irma Finzi Cantoni, anni 70; Vittorio Angelo Cantoni Mamiani Della Rovere, anni 43. - Giacomo Elia Modiano, anni 34; Mary Bardavid, anni 22; Carlo Elia Modiano, anni 32; Grazia Modiano, anni 26. - Carla Kleinberger Rakosi, anni 45; Tiberio Alexander Rakosi, anni 22. - Margherita Coen Penco, anni 56.</ref> I loro corpi furono gettati nel lago. La numerosa famiglia dell'industriale milanese [[Federico Jarach]] riuscì a salvarsi traversando il lago in barca dalla loro villa, perché avvisata telefonicamente appena in tempo.<ref>M. Nozza, ''Hotel Meina. La prima strage di ebrei in Italia'', Mondadori, Milano 1993.</ref>
 
===Simboli===
; Stemma
Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 10 agosto 1928.<ref name= "ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5979 |titolo= Arona |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 11 febbraio 2024 }}</ref>
{{Citazione|Partito d'argento e di verde, al [[Volo (araldica)|volo]] abbassato e una stella divisi dalla linea di partitura [[dell'uno all'altro]]. Ornamenti esteriori di Città.}}
La figura araldica del volo (due ali spiegate) fa riferimento al toponimo ''Alona'' documentato in antichi manoscritti. Lo stemma è riprodotto sul frontespizio degli ''Statuti di Arona'' del 1319 anche se il disegno è sicuramente successivo e reca ali e stella d'oro in campo rosso.<ref>{{cita web|url= https://www.aronanelweb.it/origine-nome-stemma/ |titolo= Origini del nome e dello stemma della città di Arona |accesso= 11 febbraio 2024 }}</ref>
; Gonfalone
Il gonfalone è stato concesso con regio decreto del 7 maggio 1934.<ref name= "ACS"/>
{{Citazione|Drappo partito di bianco e di verde, riccamente orbato di ricami d'oro e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in oro {{maiuscoletto|Città di Arona}}.}}
; Bandiera
Il Comune ha adottato una bandiera costituita da un drappo partito di bianco e di verde caricato al centro dell'emblema civico privo di scudo e di ornamenti.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Arona panoramica.jpg|miniatura|upright=1.4|Panorama notturno della città]]
 
=== Architetture religiose ===
{{vedi anche|Collegiata della Natività di Maria Vergine}}
[[File:Arona PiazzadelPopolo.jpg|miniatura|Piazza del Popolo con la chiesa di Santa Maria di Loreto]]
* Collegiata della [[Natività di Maria Vergine]]. La parrocchiale, il cui primo contratto per la sua costruzione risale al 1468, venne consacrata, non ancora terminata, il 12 marzo 1488. All'inizio del [[XVII secolo]] il cardinale [[Federico Borromeo]] ordinò imponenti lavori di restauro e di decorazione degli interni, al termine dei quali, il 10 marzo 1608, la chiesa venne eretta a [[collegiata]]. Dopo le consistenti riparazioni del 1856-1867 fu riconsacrata nel 1858 dal vescovo G. F. Gentile. È in stile gotico-bizantino, alterato da elementi successivi. La facciata in sasso calcare, con rosone centrale, ha elementi quattrocenteschi, e un notevole bassorilievo della Natività del Redentore, da [[Luca Beltrami]] ascritto ai fratelli Mantegazza, autori della parte inferiore della [[Certosa di Pavia]]. Nell'interno si ammirano l'altare maggiore costruito nel 1812 su disegno dell'abate Zanoia; la Sacra Famiglia di [[Gaudenzio Ferrari]] in sei campi, con la firma Gaudentius Vincius e la data '15', su legno e chiusa in una cornice intagliata dell'epoca; la Natività di [[Andrea Appiani]]; l'Annunciazione e lo Sposalizio di Francesco Mazzucchelli detto il [[Morazzone (pittore)|Morazzone]], donati dal cardinale Federico Borromeo. Vi si conservano inoltre quattro reliquiari che contengono il pallio, la mitra, il pastorale di [[San Carlo Borromeo]] donati dal cardinale Federico. Essi furono rinnovati nel 1920 dalla cittadinanza aronese in adempimento di un voto fatto durante l'ultima pandemia influenzale, che si ritenne cessata per intercessione del santo.
* Chiesa dei Santi martiri Graziano, Felino, Fedele e Carpoforo (detta anche di San Graziano). Già abbazia benedettina, la chiesa era annessa al monastero del Salvatore e dei Santi Graziano e Felino, fondato nella seconda metà del X secolo. Dell'edificio originario non rimangono tracce. Completamente rifatta fu restituita al culto l'anno successivo a quello della consacrazione della Collegiata, il 1489. Nella chiesa è presente una pala della Madonna in Trono e Santo di [[Bergognone|Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone]], appesa dietro l'altare maggiore. Il quadro venne commissionato dall'abate dell'epoca, monsignor Girolamo Calagrani, che nel dipinto appare inginocchiato di fronte alla Vergine.
* Chiesa di Santa Maria di Loreto (detta anche di Santa Marta) nell'antica piazza del Popolo, nella quale si trovano anche il [[Broletto]] e ciò che rimane dell'antico [[porto]].
* Chiesa della Visitazione, annessa al monastero dell'ordine della Visitazione, fu fondata nel [[1652]] dall'arciprete Graziano Ponzone. Sull'altare maggiore della chiesa si trova una tela del pittore [[Gaudenzio Magistrini]] (1820-1871).
* Cappella-Ossario Beolchi
* Santuario del [[Sacro Monte di San Carlo]]
* Monastero della Visitazione
* [[Chiesa di San Giuseppe (Arona)|Chiesetta di San Giuseppe]], anticamente intitolata a Sant'Eusebio
* Chiesa parrocchiale di San Giusto (in frazione [[Montrigiasco]])
* Chiesa di Santa Maria di Loreto (detta anche di Santa Marta)
* Chiesa di San Giovanni Battista (in frazione [[Dagnente]])
* Chiesa di San Giorgio (a [[Mercurago]])
* Chiesa della Santissima Trinità
* Chiesa del Sacro Cuore
* Chiesa dei Santi Anna e Gioacchino, in corso Cavour (eretta nel 1721, con facciata rifatta nel 1841; pala d'altare di Giuseppe De Albertis, di Arona, con ''Santi Anna e Gioacchino con Maria fanciulla'')
 
=== Architetture civili e militari ===
[[File:Arona broletto.jpg|miniatura|Il Broletto]]
* [[Broletto]] o Palazzo di giustizia, eretto alla fine del [[XIV secolo|Trecento]] sull'antica piazza del Popolo, dove sorge anche la chiesa di Santa Maria di Loreto. Tra gli archi [[Architettura gotica|gotici]] del portico sono medaglioni in cotto con ritratti dei nobili al governo della città.
* Villa Ponti, che ospitò [[Napoleone Bonaparte]] di ritorno dalla campagna d'[[Egitto]] e nella quale attualmente vengono organizzati concerti di musica classica e mostre di artisti di rilevanza.
* Villa Leuthold, parco pubblico di impianto ottocentesco, con grandissimi esemplari di camelie.
* [[Rocca di Arona|Rocca Borromea]], le cui rovine si trovano sulla collina sovrastante la città. Fu storicamente contesa fra i Torriani e i [[Visconti]] nonché luogo natale di [[San Carlo Borromeo|San Carlo]].
*[[Asilo Bottelli]], edificio del XIX secolo in stile neoclassico originariamente adibito ad asilo infantile.
*[[Villa Cantoni]], realizzata negli anni 1880.
 
=== Il Colosso di san Carlo Borromeo ===
{{vedi anche|Colosso di san Carlo Borromeo}}
Questa statua, soprannominata ''il Sancarlone'', domina il lago Maggiore e si raggiunge percorrendo la provinciale 35 diretta alla frazione Ghevio di [[Meina]], in località San Carlo. Il colosso è alto circa 35 metri (23,40&nbsp;m la statua e 11,70&nbsp;m il basamento)<ref>Le misure sono state rilevate con esattezza durante il restauro concluso nel 1975 e diretto dall'ing. Carlo Ferrari Da Passano, direttore della Veneranda Fabbrica del Duomo, e riportate in "Immagini e presenze di San Carlo nella terra di Arona" - catalogo della mostra a cura di Adele Buratti Mazzotta, Gilberto Oneto, Antonio Torelli</ref> e fu realizzato tra il [[1614]] e il [[1697]] con lastre di [[rame]]. Originariamente era previsto che la statua, ultimata nel [[1698]], facesse parte di un [[Sacro Monte]] di cui furono realizzate però solo tre cappelle.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Arona}}
 
=== Lingue e dialetti ===
Pur trovandosi la città in territorio piemontese, il locale dialetto verbanese è di tipo insubre ([[dialetto lombardo occidentale|lombardo occidentale]]).
 
== Cultura ==
=== Musei ===
{{S sezione}}
* Il [[Museo mineralogico]]<ref>{{Cita web|url=http://www.mrsntorino.it/cms/sistema-naturalistico-museale/museo-mineralogico|titolo=Museo Mineralogico - Museo Regionale di Scienze Naturali|accesso=6 aprile 2017}}</ref> fondato nel 1983 e situato in un edificio ottocentesco in Piazza San Graziano.
* Il [[Museo civico archeologico di Arona|Museo civico archeologico Khaled al-Asaad]]<ref>{{Cita web|url=http://www.archeomuseo.it/|titolo=Home|sito=www.archeomuseo.it|accesso=19 maggio 2023}}</ref>.
 
===Dialetto Biblioteche ===
È presente la Biblioteca civica [[Carlo Torelli]], fondata nel 1968<ref>{{Cita web|url=http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=PIEMONTE&provincia=NOVARA&comune=&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=56|titolo=Sito ufficiale Anagrafe delle Biblioteche Italiane (ABI) - Risultati ricerca|autore=|sito=anagrafe.iccu.sbn.it|editore=|data=|accesso=8 luglio 2016}}</ref>
Pur trovandosi la cittadina in territorio piemontese, il [[dialetto]] locale è di transizione tra il piemontese e l'insubre (lombardo occidentale), con prevalenza di quest'ultimo; tale caratteristica è valida per quasi tutta la provincia di Novara, dove i dialetti dei vari Comuni si avvicinano all'insubre man mano che si procede verso est.
 
=== SportEconomia ===
[[File:Trenino di arona.jpg|miniatura|Il trenino di Arona che collega la città al suo Colosso del San Carlone e alla Rocca Borromea]]
Il [[9 giugno]] [[2001]] la 20ª tappa del [[Giro d'Italia]] 2001 si è conclusa ad Arona con la vittoria di [[Gilberto Simoni]]. Il [[24 agosto]] [[2005]] [[Damiano Cunego]] vince ad Arona l'8^ edizione del GP Nobili.
La definitiva distruzione della fortezza aronese insieme ad altre sei cittadelle del [[Piemonte]], fu ordinata da [[Napoleone Bonaparte]] nel [[1800]], il giorno successivo alla [[battaglia di Marengo|vittoria]] di [[Spinetta Marengo|Marengo]]. Questa significò la possibilità di espandere il tessuto [[urbanistica|urbano]] al di là delle mura entro le quali era limitato. Grazie a questo vennero ricavati ampi spazi su cui costruire il porto, il cantiere dei battelli, la stazione ferroviaria. La fortuna di Arona è stata sempre legata alla sua ottima posizione geografica, grazie alla quale gode e ha sempre goduto di una condizione logistica di tutto rispetto.
 
L'economia di Arona è basata principalmente sul [[turismo]] e sul [[commercio]], anche se nel territorio sono presenti alcune rilevanti fabbriche chimiche, come la Thurckon S.r.l, e dolciarie, come la cioccolateria [[Laica]].
Nella stagione 1979/80, la squadra di calcio dell'Arona entrò a fare parte del calcio professionisco, disputando il campionato di Serie C/2 dove conquistò il 7° posto in classifica; la stagione 1980/81 fu meno brillante della precedente, infatti decretò la retrocessione e la conseguente crisi societaria che portò nel giro di pochi anni la squadra lacuale nei fondali delle categorie minori del calcio dilettantistico.
Bisognerà attendere la stagione 2001/02 per rivedere l'H.M.Arona (nome acquisito dopo la fusione con Humilitas e Mercurago) ad un discreto livello, grazie al 2° posto nel campionato di Eccellenza e la conquista della Coppa Piemonte. Attualmente l'Arona G.Ol.In.Par. (nome acquisito nella stagione 2006/2007 dopo l'ennesima fusione) partecipa nel campionato di Promozione (2007/08)
 
== Infrastrutture e trasporti ==
==Economia==
=== Ferrovie ===
{{S sezione}}
{{vedi anche|Stazione di Arona}}
La stazione, di competenza della Regione Lombardia è un importante nodo ferroviario fra le linee [[Ferrovia Domodossola-Milano|Domodossola-Milano]] e [[Ferrovia Arona-Novara|Arona–Novara]], ed è attualmente servita solo da treni Regionali e RegioExpress in base al Contratto di Servizio stipulato fra Trenitalia/Trenord e le Regioni Piemonte e Lombardia. È inoltre capolinea della [[Ferrovia Santhià-Arona]], dal 17 giugno 2012 sostituita da autoservizio.
 
=== Navigazione ===
Arona è la sede direzionale per il Lago Maggiore della [[Gestione governativa navigazione laghi#Struttura|Gestione Navigazione Laghi]].
 
== Amministrazione ==
[[File:Arona-Gonfalone.png|border|right|100px]]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
==Amministrazione==
{{ComuniAmminPrec|Nome=Pietro Cataldo|Inizio=22 dicembre 1986|Fine=31 luglio 1990|Partito=[[Partito Socialista Italiano]]|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmministrazione
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Bertinotti|Inizio=31 luglio 1990|Fine=30 giugno 1992|Partito=[[Partito Socialista Italiano]]|Note=<ref name=interno />}}
|NomeSindaco=Antonio Catapano
{{ComuniAmminPrec|Nome=Elisa Bazzica|Inizio=27 agosto 1992|Fine=10 settembre 1993|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref name=interno />}}
|DataElezione=05/04/2005
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Badalamenti|Inizio=20 dicembre 1993|Fine=26 giugno 1994|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
|partito=[[centrosinistra]]
{{ComuniAmminPrec|Nome=Roberto Barra|Inizio=26 giugno 1994|Fine=25 maggio 1998|Partito=-|Note=<ref name=interno />}}
|TelefonoComune=0322 231111
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mario Velati|Inizio=8 giugno 1998|Fine=28 maggio 2002|Partito=[[Cristiani Democratici Uniti]]|Note=<ref name=interno />}}
|EmailComune=webmaster@comune.arona.no.it
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mario Velati|Inizio=28 maggio 2002|Fine=9 febbraio 2005|Partito=[[centro-destra]]|Note=<ref name=interno />}}
}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giovanna Vilasi|Inizio=9 febbraio 2005|Fine=5 aprile 2005|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Catapano|Inizio=5 aprile 2005|Fine=30 marzo 2010|Partito=[[centro-sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=[[Alberto Gusmeroli]]|Inizio=30 marzo 2010|Fine=1º giugno 2015|Partito=[[Lega Nord]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Alberto Gusmeroli|Inizio=1º giugno 2015|Fine=22 settembre 2020|Partito=[[Lega Nord]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Federico Monti|Inizio=22 settembre 2020|Fine=9 ottobre 2023|Partito=[[Lega Nord]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Alfonso Terribile|Inizio=9 ottobre 2023|Fine=10 giugno 2024|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Alberto Gusmeroli|Inizio=10 giugno 2024|Fine=''in carica''|Partito=[[Lega per Salvini Premier]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
==Galleria di immagini==
La città intrattiene rapporti di gemellaggio con:
* {{Gemellaggio|FRA|Compiègne}}
* {{gemellaggio|BEL|Huy|link=Huy (Belgio)}}
* {{gemellaggio|ESP|Arona|link=Arona (Spagna)}}
 
== Sport ==
{{-}}
Per due volte Arona è stata sede di arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]].
<gallery>
 
Immagine:Arona-Piazza del Popolo.JPG|Piazza del Popolo
* [[Giro d'Italia 1966|1966]] 14ª tappa [[Parma]]-Arona, vinta da [[Franco Bitossi]]
Immagine:Arona-Chiesa Santi Martiri.JPG|Chiesa dei Santi Martiri
* [[Giro d'Italia 2001|2001]] 20ª tappa [[Busto Arsizio]]-Arona, vinta da [[Gilberto Simoni]]
Immagine:Arona_Lungolago_01.JPG|Il lungolago
 
</gallery>
Il 24 agosto [[2005]] [[Damiano Cunego]] ha vinto ad Arona l'8ª edizione del Gran premio Nobili.
 
Ha sede nel comune la società di calcio {{Calcio Arona|NB}}, il cui campo interno è lo [[stadio Valerio Del Ponte]].
 
È presente una squadra di [[football americano]], gli [[Arona 65ers]]<ref>{{Cita web|url=https://www.fidaf.org/team/scheda-team.asp?id=385|titolo=Scheda Team: 65ers Arona - Federazione Italiana di American Football|sito=www.fidaf.org|accesso=25 giugno 2023}}</ref>, campioni italiani nel 2015 e di basket, società Arona Basket<ref>{{Cita web|url=https://www.aronabasket.it/|titolo=Home|sito=www.aronabasket.it|accesso=25 giugno 2023}}</ref>, che partecipa ai campionati giovanili e Serie C.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cid = Andenna1982 | url = https://www.calameo.com/read/0072607351bbee670e134 | capitolo = Rocca di Arona, castelli di Dormelletto e di Mercurago | autore = Giancarlo Andenna | wkautore = Giancarlo Andenna | pp = 373-383 | titolo = Da Novara tutto intorno | opera = Andar per castelli | anno = 1982 | editore = Milvia | città = Novara | via = Calameo}}
* ''Il Piemonte paese per Paese'', Firenze, Bonechi, 1993
*Giacomo Fiori, ''Arona, cronache illustrate di una città'', Oleggio C., Compagnia delle Rocca, 1997
* Giacomo Fiori, ''I trent'anni che cambiarono Arona. 1940-1970'', Oleggio C., Compagnia delle Rocca, 1998 (2013<sup>2</sup>)
* Giovanni Di Bella-Giacomo Fiori, ''Hospitalis Aronae'', Verbania, Alberti, 1998
* Giacomo Fiori, ''Arona: itinerari e mete'', Oleggio, EOS, 1998
* Giacomo Fiori, ''Cognomi dell'Aronese e del Vergante'', Oleggio C., Compagnia delle Rocca, 1999 (2008<sup>2</sup>)
* Giacomo Fiori, ''Arona da scoprire'', Oleggio C., Compagnia delle Rocca, 2005 (2009<sup>2</sup>)
* Giacomo Fiori (a cura di), ''La guerra sul lago: gli anni 1940-1945 ad Arona e dintorni'', 2008
* Antonio di Campli (a cura di), ''Arona, strategie e pratiche del progetto urbanistico'', Milano, Franco Angeli, 2009
* Giacomo Fiori, ''Il dopoguerra sul lago'', Oleggio C., Compagnia delle Rocca, 2010
* Giacomo Fiori, ''Proverbi e modi di dire dialettali dell'Aronese'', Oleggio C., Compagnia delle Rocca, 2010
* Giacomo Fiori, ''La città dei misteri: fatti storici inspiegati o inspiegabili avvenuti ad Arona dal Medioevo a oggi'', Oleggio C., Compagnia delle Rocca, 2012
* Giacomo Fiori, ''Il dopoguerra sul lago'', Oleggio C., Compagnia delle Rocca, 2010
* Giacomo Fiori, ''L'abate contro tutti. Monaci, chierici, signori, notai, artigiani, contadini e la lunga carriera di Francesco Borromeo nei processi in Arona durante il Primo Rinascimento,'' Oleggio C., Compagnia delle Rocca, 2017
 
;Approfondimenti
* {{Cita libro|titolo=Bandi politici della comunità di Arona|volume=|editore=Chiara|città=Torino|anno=1831|lingua=it|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=15132392}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Aronavoy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.arona.no.it Sito del Comune di Arona]
*[http://www.arona.net/ Arona.net], il portale della città.
*[http://www.aronanelweb.it/ AronanelWeb], storia ed eventi della città.
*[http://community.webshots.com/user/irron2728] foto della città
 
{{Parco naturale dei Lagoni di Mercurago}}
{{Provincia di Novara}}
{{Comuni della provincia di Novara}}
{{Lago Maggiore}}
{{Via Severiana Augusta}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Piemonte}}
 
[[Categoria:Arona| ]]
 
[[Categoria:Comuni della provincia di Novara]]
[[Categoria:Comuni del Piemonte]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[bg:Арона]]
[[de:Arona (Piemont)]]
[[en:Arona (NO)]]
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[[pt:Arona (Itália)]]
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