<!-- Terza uniforme -->
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| 3_pattern_b = _wolves_statement_wolves_statement_2223
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|terza divisa = Terza divisa
<!-- Segni distintivi-->
|conference = [[NBA Western Conference|Western Conference]]
|division = [[NBA Northwest Division]]
|capienza = 18.79818798
|storia = '''Minnesota Timberwolves'''<br />1988-presente
|proprietario = Glen Taylor, [[Alexander Rodriguez]], Marc Lore
|presidente =
|presidente = Tim Connelly
|general manager = Scott Layden
|general manager = Matt Lloyd
|allenatore = [[Chris Finch]]
|sito = www.nba.com/timberwolves
<!-- Palmarès-->
|titoli conference nba = 0
|titoli division nba = 1
|stagione attuale = Minnesota Timberwolves 20222024-20232025
}}
I '''Minnesota Timberwolves''' sono una delle trenta squadrefranchigie di [[pallacanestro]] che militano nel massimo campionato professionistico americano, la [[NBA|National Basketball Association]]. Fin dalla stagione d'esordio la squadra fa parte delle quindici squadre della [[NBA Western Conference|Western Conference]]. La squadra, che rappresenta la città di [[Minneapolis]], nello stato del [[Minnesota]], da cui deriva il nome stesso della franchigia, nasce alla fine degli anni ottanta come franchigia di espansione. I Timberwolves sono una delle sole cinque squadre Nba a non avere nel nome il riferimento diretto alla città. Le altre quattro sono i [[Golden State Warriors]] di [[San Francisco]], i [[Brooklyn Nets|Brookyln Nets]] di [[New York]], gli [[Utah Jazz]] di [[Salt Lake City]] e gli [[Indiana Pacers]] di [[Indianapolis]].
I Timberwolves nella storia sono la terza franchigia professionistica di pallacanestro con sede a [[Minneapolis]] e l'ultima NBA dopo il trasferimento dei [[Los Angeles Lakers|Minneapolis Lakers]] a [[Los Angeles]] all'inizio degli anni sessanta. Le altre due, i [[The Floridians|Minnesota Muskies]] e i [[Pittsburgh Condors|Minnesota Pipers]], da tempo non più in attività, erano membri della [[American Basketball Association]].
Colori sociali della franchigia sono blu scuro, grigio e bianco, anche se nei primi anni di vita molto spesso era dominante il nero, oggi meno utilizzato, anche a seguito del rebrand del logo maggiormente incentrato sui toni del blu. Simbolo della franchigia è per l'appunto un [[Canis lupus|lupo]] ululante, scelto in omaggio al nome Timberwolves.
I Minnesota Timberwolves sono una delle franchigie più giovani della [[NBA|Nba]], avendo esordito nel 1989. Nelle 35 stagioni sino ad ora disputate, hanno raggiunto i playoff in dodici occasioni, ottenendo come massimo risultato le finali di [[NBA Western Conference|Western Conference]] per tre volte: nel [[National Basketball Association 2003-2004|2003-04]] e poi vent'anni dopo esatti, per due stagioni consecutive, nel [[National Basketball Association 2023-2024|2023-24]] e nel [[National Basketball Association 2024-2025|2024-25]].
== Storia della franchigia ==
=== 1989-1995: La nascita e i primi anni nella NBA ===
L'idea di un ritorno del basket professionistico a [[Minneapolis]] risale al 1986, quando la [[NBA]], alla fine degli anni ottanta, nel programma di allargamento delle squadre partecipanti al torneo, decide di inserire quattro nuove squadre nel torneo. Per evitare di aggiungere contemporaneamente quattro squadre, ritenute troppe in un solo momento, viene deciso di dividere gli ingressi in due fasi distinte. Due di queste nuove squadre, gli [[Charlotte Hornets]] e i [[Miami Heat]], avrebbero esordito nel 1988. Le altre due squadre, gli [[Orlando Magic]] e i Minnesota Timberwolves per l'appunto, avrebbero invece esordito nel 1989.
Il basket professionistico torna a [[Minneapolis]] nel 1987 quando la [[NBA]] decide di inserire due nuove squadre nella sua rosa (l'altra è [[Orlando Magic|Orlando]]). I Timberwolves debuttano il 3 novembre 1989 perdendo in casa dei [[Seattle SuperSonics]] 106-94. Cinque giorni dopo faranno il loro debutto casalingo perdendo contro i [[Chicago Bulls]] di [[Michael Jordan]] e [[Scottie Pippen]] 96-84. Solo due notti dopo i Minnesota otterranno finalmente la loro prima vittoria battendo i [[Philadelphia 76ers]] guidati da [[Charles Barkley]] il 10 novembre. La stagione si chiuderà con un record che è tuttora imbattuto, più di un milione di spettatori durante tutto il campionato nel vecchio [[Hubert H. Humphrey Metrodome]]. I Timberwolves guidati da [[Tony Campbell]] con 23 punti di media finirono la loro stagione d'esordio con un record 22-60, all'ultimo posto nella [[NBA Midwest Division|Midwest Division]].
A Minneapolis, una volta ottenuta l'ufficialità da parte della Nba che a breve sarebbe nata una nuova franchigia, in grado di riportare il grande basket in città dopo la parentesi dei [[Minneapolis Lakers]] poi trasferiti a [[Los Angeles]], inizia subito la corsa per il nome della nuova franchigia. Alla fine del 1986 viene indetto il concorso 'Name the Team' su cui arrivano poco più di 6mila proposte con il ballottaggio decisivo tra Timberwolves e Polars. Alla fine la maggior parte delle preferenze vengono ottenute da Timberwolves, scelto come omaggio al Minnesota in cui risiede da sempre la più grande popolazione di [[Canis lupus|lupi]] di tutti gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
Nella stagione successiva, con un nuovo palazzetto da 19 000 posti, il [[Target Center]], e un nuovo allenatore, vincono 29 partite ma solo i proprietari della lega impediscono ai Timberwolves di trasferirsi a [[New Orleans]], giudicata con un pubblico più caloroso di [[Minneapolis]]. Tra il 1991 e il 1995 la squadra manca ogni anno l'accesso alla post-season a causa di un roster non all'altezza della difficile concorrenza della [[NBA Western Conference|Western Conference]].
Una volta ottenuto il via libera, gli uomini d'affari Harvey Ratner e Marv Wolfenson, pagano circa 32 milioni di dollari per la creazione della franchigia dei Timberwolves. Nel giro di poco viene anche svelato il logo, raffigurante il muso di un lupo.
=== 1995-2007: l'era Kevin Garnett ===
Nel 1995 i Timberwolves scelgono [[Kevin Garnett]] che, grazie a un nuovo [[Allenatore|coach]] [[Flip Saunders]], rivoluziona la squadra insieme a [[Christian Laettner]] e [[Tom Gugliotta]]. Inoltre i T-Wolves troveranno una nuova stella nello scambio con i [[Milwaukee Bucks]] di [[Ray Allen]] per [[Stephon Marbury]], la quarta scelta assoluta. Gugliotta e Garnett sono i primi giocatori dei Timberwolves ad essere scelti nell'[[NBA All-Star Game]] e sempre loro riusciranno a far giungere la franchigia ai playoffs per la prima volta nella sua storia nel [[National Basketball Association 1996-1997|1996-97]] (eliminati dagli [[Houston Rockets]] in poco tempo).
Nel [[Draft NBA|draft]] di espansione, che la lega concede alle nuove franchigie attingendo dagIi altri roster, viene scelto come rookie, con la decima scelta assoluta, [[Pooh Richardson|Jerome Richardson]] dall'Università della California. Primo coach della franchigia è [[Bill Musselman]].
[[File:KGMT.jpg|thumb|upright=0.8|Kevin Garnett]]
Nel [[National Basketball Association 1997-1998|1997-98]] Garnett e Marbury (insieme più di 35 punti a partita) conducono la squadra per la seconda volta di seguito ai play-off, ottenendo contro i [[Seattle SuperSonics]] il loro primo successo nella ''postseason'' (saranno eliminati in 5 partite dopo aver condotto per 2-1). Nel [[National Basketball Association 1999-2000|1999-2000]] viene scelto [[Wally Szczerbiak]] che sarà il terzo miglior marcatore della squadra e aiuterà i T-Wolves a raggiungere ancora una volta i play-off, eliminati al primo turno dai [[Portland Trail Blazers]]. L'anno dopo la squadra continua a migliorare il roster: viene lasciato partire [[Radoslav Nesterovič]] e arriva la guardia [[Chauncey Billups]] ma i Wolves continuano ad uscire al primo turno per altri due anni battuti dai [[San Antonio Spurs]] e [[Dallas Mavericks]].
I Timberwolves debuttano il 3 novembre 1989 perdendo in casa dei [[Seattle SuperSonics]] 106-94. Cinque giorni dopo fanno il loro debutto casalingo perdendo contro i [[Chicago Bulls]] di [[Michael Jordan]] e [[Scottie Pippen]] 96-84. Solo due notti dopo ottengono finalmente la loro prima vittoria battendo i [[Philadelphia 76ers]] guidati da [[Charles Barkley]] il 10 novembre. La prima stagione si chiude con un record al botteghino che è tuttora imbattuto nella Nba, con più di un milione di spettatori durante tutto il campionato nella vecchia arena [[Hubert H. Humphrey Metrodome]]. I Timberwolves guidati da [[Tony Campbell]] con 23 punti di media finiscono la stagione d'esordio con un record 22-60, all'ultimo posto nella [[NBA Midwest Division|Midwest Division]].
Ma è la stagione [[National Basketball Association 2002-2003|2002-03]] a sembrare favorevole per i Wolves: Kevin Garnett gioca la sua migliore stagione giungendo secondo nella classifica [[NBA Most Valuable Player Award|MVP]] con 23 punti di media e più di 13 rimbalzi. Giungendo terzi in classifica generali e con il vantaggio del campo grazie anche agli innesti del play maker [[Rod Strickland]] e di [[Joe Smith]], nei play-off affrontano i [[Los Angeles Lakers]], uscendone sconfitti in sette gare: per la settima volta di seguito i Minnesota uscivano al primo turno dei play-off.
Nella stagione successiva, con un nuovo palazzetto da 19mila posti, il [[Target Center]], dove la franchigia gioca tutt'oggi, e un nuovo allenatore, vincono solo 29 partite sulle 82 totali. I risultati al botteghino e l'interesse del pubblico, una volta esaurito l'entusiasmo della stagione d'esordio, complici gli scarsi risultati sul parquet dei primi anni novanta, inizia però a calare. Un calo che induce a riflessione i proprietari della lega e la stessa dirigenza dei T-Wolves, che valutano tra le ipotesi un eventuale trasferimento della franchigia a [[New Orleans]]; città ritenuta con un pubblico più caloroso, quindi potenzialmente più disposto a riempire il palazzetto, rispetto a [[Minneapolis]]. Alla fine la decisione è di mantenere la giovane franchigia a Minneapolis, con la dirigenza consapevole che solo un salto di qualità nelle prestazioni della squadra avrebbe potuto accendere definitivamente la passione tra città e franchigia. Tra il 1991 e il 1996 la squadra però stenta a decollare, pagando molto di inesperienza e mancando ogni anno l'accesso alla post-season a causa di un roster non all'altezza e alla difficile concorrenza da sempre presente nella [[NBA Western Conference|Western Conference]].
Nell'anno successivo due scambi clamorosi portano a Minnesota [[Ervin Johnson]], [[Sam Cassell]], la combattiva guardia [[Latrell Sprewell]] e il centro [[Michael Olowokandi]]. Nella stessa stagione i T-Wolves disputano la migliore stagione fino ad ora, finendo in testa alla Western Conference e sconfiggendo nei playoffs i [[Denver Nuggets]] per 4-1 e i [[Sacramento Kings]] per 4-3, prima di perdere contro i [[Los Angeles Lakers|Lakers]] di [[Shaquille O'Neal]] e [[Kobe Bryant]] la finale di conference per 4-2; unica consolazione, il premio [[Most Valuable Player|MVP]] per [[Kevin Garnett]].
=== 1995-2007: l'era Kevin Garnett ===
Nella stagione [[National Basketball Association 2004-2005|2004-05]] i T-wolves non riescono a qualificarsi per i playoff e giungono soltanto noni nella West Conference che costa il posto a [[Flip Saunders]] sostituito da [[Kevin McHale]]. L'accesso ai playoffs viene mancato, con pessimi record vittorie-sconfitte, anche nei due anni successivi. Il 24 marzo 2007 [[Stephon Marbury]] riuscì a mettere la prima tripla doppia della franchigia: 23 punti, 14 rimbalzi e 16 assist.
Un primo vero cambiamento positivo avviene al draft 1995. I Timberwolves scelgono l'ala forte [[Kevin Garnett]] che, grazie al nuovo [[Allenatore|coach]] [[Flip Saunders]], rivoluziona la squadra insieme a elementi di valore come [[Christian Laettner]] e [[Tom Gugliotta]]. Inoltre i T-Wolves trovano una nuova stella nello scambio con i [[Milwaukee Bucks]] di [[Ray Allen]] per [[Stephon Marbury]], la quarta scelta assoluta. Gugliotta e Garnett sono i primi giocatori dei Timberwolves ad essere scelti nell'[[NBA All-Star Game]] e sempre loro riescono a far giungere la franchigia ai playoffs per la prima volta nella sua storia nella stagione [[National Basketball Association 1996-1997|1996-97]], eliminati dagli [[Houston Rockets]] al primo turno. Sarà la prima di ben otto stagioni consecutive con accesso ai playoffs.
[[File:KGMT.jpg|thumb|upright=0.8|Kevin Garnett]]
Nel [[National Basketball Association 1997-1998|1997-98]] Garnett e Marbury conducono la squadra per la seconda volta di seguito ai play-off, ottenendo contro i [[Seattle SuperSonics]] il loro primo successo nella postseason, venendo comunque eliminati. Segue una nuova eliminazione l'anno dopo sempre al primo turno per mano questa volta dei [[San Antonio Spurs]]. Nel [[National Basketball Association 1999-2000|1999-2000]] viene scelto [[Wally Szczerbiak]] che sarà il terzo miglior marcatore della squadra e aiuterà i T-Wolves a raggiungere ancora una volta i play-off, eliminati al primo turno dai [[Portland Trail Blazers]]. L'anno dopo la squadra continua a migliorare il roster: viene lasciato partire [[Radoslav Nesterovič]] e arriva la guardia [[Chauncey Billups]] ma i Wolves continuano ad uscire al primo turno per altri due anni, eliminati rispettivamente dai [[San Antonio Spurs]] e dai [[Dallas Mavericks]]. Nel [[National Basketball Association 2002-2003|2002-03]] Kevin Garnett gioca la migliore stagione fino a quel momento, giungendo secondo nella classifica [[NBA Most Valuable Player Award|MVP]] con 23 punti di media e più di 13 rimbalzi. Giungendo terzi in classifica generale e con il vantaggio del campo grazie anche agli innesti del playmaker [[Rod Strickland]] e di [[Joe Smith]], i T-Wolves nei play-off affrontano i [[Los Angeles Lakers]] di [[Kobe Bryant]] e [[Shaquille O'Neal]], uscendone sconfitti in sette gare in una serie a tratti particolarmente equilibrata.
Nell'[[NBA 2003-2004|anno successivo]] due scambi clamorosi portano a Minnesota [[Ervin Johnson]], [[Sam Cassell]], la combattiva guardia [[Latrell Sprewell]] e il centro [[Michael Olowokandi]]. Nella stessa stagione i T-Wolves disputano una grande stagione, finendo in testa alla Western Conference e sconfiggendo nei playoffs i [[Denver Nuggets]] per 4-1 e i [[Sacramento Kings]] per 4-3, prima di perdere contro i soliti [[Los Angeles Lakers|Lakers]] la finale di conference per 4-2. La finale ad Ovest è il punto più alto sino a quel momento raggiunto dalla franchigia. Dopo la finale ad Ovest del 2004 persa contro i Lakers, per rivedere i T-Wolves in post-season sarà necessario attendere ben quattordici anni, sino al 2018. Premio [[Most Valuable Player|MVP]] invece per [[Kevin Garnett]], ormai il giocatore simbolo della franchigia e leader indiscusso. Nel [[National Basketball Association 2004-2005|2004-05]] i T-Wolves non riescono a qualificarsi per i playoff e giungono soltanto noni ad Ovest. Ciò costa il posto a [[Flip Saunders]] sostituito in panchina da [[Kevin McHale]]. L'accesso ai playoffs viene mancato, con pessimi record vittorie-sconfitte, anche nei due anni successivi. Il 24 marzo 2007 [[Stephon Marbury]] riesce a mettere la prima 'tripla doppia' della franchigia: 23 punti, 14 rimbalzi e 16 assist.
=== 20082007-2014: l'era Kevin Love ===
[[File:Kevin Love 2.jpg|thumb|upright=0.8|left|Kevin Love]]
Nell'estate del 2007 i Timberwolves decidono di lasciar partirericostruire il lororoster con nuovi giovani, liberandosi degli ingaggi più pesanti e aumentando spazio salariale, come spesso accade in Nba nelle situazioni di rebuilding. Viene quindi fatto partire l'uomo-[[Franchigia (sport)|franchigia]], [[Kevin Garnett]], che passa ai [[Boston Celtics]] in una delle maggiori trade di sempre: a [[Minneapolis]] arrivano [[Al Jefferson]], [[Ryan Gomes]], [[Sebastian Telfair]], [[Gerald Green (cestista)|Gerald Green]], [[Theo Ratliff]], premi in denaro e due prime scelte per i [[Draft NBA|draft]]. La squadra decide così di investire sul futuro (Garnett era della classe '76) per le stagioni a venire, non riuscendo però ad senzaottenere risultati soddisfacenti per circa un decennio.
Nel 2008 viene selezionato al Draftdraft l'ala [[Kevin Love]] grazie a una trade che ha visto andare ai Grizzlies la terza scelta [[O.J. Mayo]]Viene e viene lasciato partire il veterano [[Antoine Walker]]. La squadra adesso era formata dacreato un roster giovane e di talento guidato da [[Kevin Love]], [[Al Jefferson]], [[Corey Brewer (1986)|Corey Brewer]] e [[Randy Foye]] senza comunque andare oltre un mediocre record 24-58. Nelle stagioni successive la dirigenza dei Wolves decide di costruire intorno alla loro nuova stella Kevin Love peruna cercaresquadra di raggiungere i playoffs per la prima volta dopo la partenza di Kevinda Garnettplayoff. Vengono allora messi sotto contratto [[Darko Miličić]], [[Wesley Johnson (cestista)|Wesley Johnson]], [[Michael Beasley]], [[Martell Webster]], [[Jonny Flynn]], [[Luke Ridnour]], [[Nikola Peković]] e [[Kosta Koufos]] e viene ingaggiato come allenatore [[Kurt Rambis]]; ma la duele stagioni che seguono sarannosono disastrose, chiuse con un record 15-67 nel [[National Basketball Association 2009-2010|2009-10]] e ,17-65 nel [[National Basketball Association 2010-2011|2010-11]] e 26-40 nel [[NBA 2011-2012|2011-12]].
InPer vista dellala [[National Basketball Association 2012-2013|stagione 2012-13]] si tenta una nuova ricostruzione: [[Michael Beasley]] decide di non rinnovare il contratto con i Wolves, venendo ingaggiato dai [[Phoenix Suns]]e con lui partono anche [[Anthony Randolph]], [[Brad Miller]], [[Anthony Tolliver]]. I Wolves piazzano comunque un colpo di mercato ingaggiando la [[guardia tiratrice|guardia]] [[Brandon Roy]], il quale, dopo essersi ritirato dall'attività agonistica a causa di problemi cronici a un ginocchio, aveva passato un anno tra riposo e riabilitazione ristabilendosi completamente e aveva quindi deciso di tornare a giocare. I Wolves attuano poi un altro colpo di mercato ingaggiando un altro giocatore assente dalla [[NBA]] da un anno: l'[[ala grande]] [[Andrej Kirilenko]], che, a causa del [[National Basketball Association 2011-2012|lockout NBA]], aveva passato un anno in [[Europa]] al [[Professional'nyj Basketbol'nyj klub CSKA|CSKA Mosca]]. La stagione è però segnata dai numerosi infortuni che colpiscono la squadra: mentre. infattiMentre i Wolves sono in zona [[NBA Playoffs 2013|play-off]], i numerosi infortuni occorsi a vari giocatori come [[Ricky Rubio]] costringono la squadra a ingaggiare il veterano [[Josh Howard]], (che s'infortunerà anch'egli poco dopo). Il 3 gennaio, contro i [[Denver Nuggets]], arriva infine l'infortunio più grave: [[Kevin Love]], che aveva già perso le prime 9 partite della stagione per un infortunio alla mano, è costretto a chiudere la stagione per un riacutizzarsi didel quest'ultimofastidio. La squadra adesso in mano ai soli [[José Barea]], [[Derrick Williams]], [[Chase Budinger]], [[Lou Amundson]], e [[Dante Cunningham]] e [[Greg Stiemsma]], stenta senza il supporto dei loro leader. Il 6 aprile [[Rick Adelman]] raggiunge {{formatnum:1000}}mille vittorie in carriera da allenatore. Il bilancio finale è di 31-51, fuori dai [[NBA Playoffs 2013|play-off]] e ben sotto le potenzialità della squadra, che però con la rosa quasi al completo aveva dimostrato di poter raggiungere i [[NBA Playoffs 2013|play-off]].
=== 20152014-20202024: la rinascita con Karl- Anthony Towns e Anthony Edwards ===
[[File:Towns9-20190120.jpg|thumb|upright=0.7|[[Karl-Anthony Towns]]]]
[[File:Rose-20190120 (cropped).jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Derrick Rose]]]]
AlDopo il discreto 40-42 in regular season del [[NBA 2013-2014|2013-14]], al [[Draft NBA 2014]] Ii Wolves ottengono la tredicesima scelta con cui selezionano la guardia da [[Università della California a Los Angeles|UCLA]] [[Zach LaVine]];. ilIl 23 agosto viene ufficializzata la trade che porta il capitano della squadra [[Kevin Love]] e tre volte [[NBA All-Star Game|All-Star]] ai [[Cleveland Cavaliers]], in cambio della prima scelta assoluta al [[Draft NBA 2014|Draft 2014]] [[Andrew Wiggins]]; lo scambio coinvolge anche i [[Philadelphia 76ers]] che ricevono da Minnesota l'ala [[Thaddeus Young]]<ref>{{cita web|url= http://www.sportando.com/it/usa/nba/132406/i-cavs-ufficializzano-l-acquisto-di-kevin-love.html|editore= Sportando|accesso= 25 giugno 2017|titolo= Copia archiviata|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140826115707/http://www.sportando.com/it/usa/nba/132406/i-cavs-ufficializzano-l-acquisto-di-kevin-love.html|urlmorto= sì}}</ref>. La stagione procede a fatica per i Timberwolves anche a causa di alcuni infortuni che hanno colpito pezzi importanti del roster, fra tutti, [[Nikola Peković]] e [[Ricky Rubio]]<ref>{{cita web|url=https://www.espn.com/nba/story/_/id/12649475/minnesota-timberwolves-center-nikola-pekovic-undergoes-surgery-right-achilles-tendon|titolo=Minnesota Timberwolves center Nikola Pekovic undergoes surgery on right Achilles tendon<!-- titolo generato automaticamente -->|editore= ESPN|accesso= 25 giugno 2017}}</ref>. Nonostantenonostante le notevoli prestazioni di [[Zach LaVine|LaVine]] e [[Andrew Wiggins|Wiggins,]] - nominato [[NBA Rookie of the Year Award|Matricola dell'anno]] a fine stagione -oltre ed ilal ritorno in Minnesota dopo otto anni di [[Kevin Garnett]] viaper tradel'ultimo daiscampolo [[Brooklyndi Nets]]<ref>{{cita web|url=https://wwwcarriera.nba.com/timberwolves/wolves-acquire-forward-kevin-garnett|titolo=Wolves AcquireLa Forwardfranchigia Kevintermina Garnettall'ultimo {{!}}posto Minnesotain Timberwolves<!--ogni titoloclassifica generatonel automaticamente[[National Basketball Association 2014-2015|2014->|editore=15]] NBA|accesso=con 25un giugnorecord 2017}}</ref>di la franchigia termina all'ultimo posto in ogni classifica16-66, ottenendo però un vantaggio notevole nella Draft Lottery che le permette di ottenere la prima scelta assoluta al [[Draft NBA 2015]]. cheLa utilizzanoscelta perricade selezionare ilsul centro [[Karl-Anthony Towns]] dall'[[Università del Kentucky]]. Con quest'ultima aggiunta, la squadra punta di costruire una formazione da playoff; iI Wolves, guidati da [[Karl-Anthony Towns|Towns]], futuro [[NBA Rookie of the Year Award|Rookie dell'anno]] - prima volta nella storia che due prime scelte vincono in successione il premio con la stessa squadra<ref>{{cita web|url=https://www.espn.com/blog/statsinfo/post/_/id/118452/karl-anthony-towns-unanimous-nba-rookie-of-the-year|titolo=Karl-Anthony Towns wins Rookie of the Year - Stats & Info- ESPN<!-- titolo generato automaticamente -->|editore= espn|accesso= 25 giugno 2017}}</ref> -, ottengono 13 vittorie in più rispetto alla stagione precedente, pur finendo nuovamente ultimi in [[NBA Northwest Division|Division]].
Al successivo [[Draft NBA 2016|Draft]] I Wolves ottengono la quinta scelta assoluta, che si rivelerà poi essere il playmaker [[Kris Dunn]] da [[Providence College|Providence]]<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Nba/24-06-2016/nba-draft-ben-simmons-prima-scelta-assoluta-philadelphia-16092475264.shtml|titolo=NBA Draft, Ben Simmons prima scelta assoluta di<!-- titolo generato automaticamente -->|editore= gazzetta.it|accesso= 25 giugno 2017}}</ref> ma l'acquisto più importante riguarda lo staff: già dalIl 20 aprile 2016 viene annunciato come nuovo allenatore e general manager [[Tom Thibodeau]], reduce da un'esperienza di cinque anni con i [[Chicago Bulls]] senza mai mancare l'accesso ai playoff<ref>{{cita web|url=https://www.nba.com/timberwolves/minnesota-timberwolves-agree-terms-tom-thibodeau-and-scott-layden|titolo=Minnesota Timberwolves Agree to Terms with Tom Thibodeau and Scott Layden {{!}} Minnesota Timberwolves<!-- titolo generato automaticamente -->|editore= nba.com|accesso= 25 giugno 2017}}</ref>. Durante la regular season sarannosono decisive le prestazioni di [[Andrew Wiggins|Wiggins]], [[Zach LaVine|LaVine]] e [[Karl-Anthony Towns|Towns]] a occupare il ruolo di leader dopo il ritiro definitivo di [[Kevin Garnett]], tutti con più di venti punti a partita di media (prima volta nella storia della franchigia per tre giocatori, e record NBA per tre compagni sotto i 22 anni di età). La stagione termineràtermina con un record di 31 vittorie e 51 sconfitte, migliore stagione dalla partenza di [[Kevin Love]].
Per il [[National Basketball Association 2017-2018|2017-18]] partono in direzione [[Chicago Bulls]] sia [[Kris Dunn]] che [[Zach LaVine]] in cambio dell'All-Star [[Jimmy Butler]], che ritrova l'ex Coach [[Tom Thibodeau]], oltre al play, sempre ex Chicago e ben conosciuto da Thibodeau, [[Derrick Rose]]. In seguito raggiungono [[Minnesota]] anche [[Taj Gibson]] e il tre volte Sixth Man of the year [[Jamal Crawford]]. Per la prima volta dal 2004 i Timberwolves riescono a qualificarsi per i play-off con un bilancio di 47 vittorie e 35 sconfitte, grazie alle ottime prestazioni di Butler e Towns. Ai play-off vengono eliminati però al primo turno dagli [[Houston Rockets]]. A questa stagione non faranno seguito altri accessi ai playoff nelle annate subito successive. Il 6 gennaio 2019 Thibodeau viene licenziato, sostituito momentaneamente da [[Ryan Saunders]] con il compito di traghettare la squadra fino a quando non fosse stato trovato un capo allenatore permanente. Il 6 febbraio 2020 i Timberwolves cedono Andrew Wiggins ai Golden State Warriors per [[D'Angelo Russell]]. Alla fine della stagione ottengono la prima scelta nel [[Draft NBA 2020]], selezionando la guardia [[Anthony Edwards (cestista)|Anthony Edwards]] con cui ricostruire la squadra insieme a Towns. Il 21 febbraio 2021 Ryan Saunders viene licenziato e sostituito in panchina da [[Chris Finch]]. I Timberwolves terminano la stagione con un record di 23-49, mancando l'accesso ai playoff ma denotando margini di crescita dei suoi uomini chiave: la coppia Towns-Edwards.
L'off-season 2017-18 vede partire in direzione [[Chicago Bulls]] [[Kris Dunn]], [[Zach LaVine]] e la 7ª scelta assoluta al draft ([[Lauri Markkanen]]) in cambio dell'All-Star [[Jimmy Butler]], che ritrova l'ex Coach [[Tom Thibodeau]], e la 16ª scelta al draft ([[Justin Patton]]).
La squadra decide poi di scambiare il playmaker [[Ricky Rubio]] agli [[Utah Jazz]], in cambio di una scelta al primo turno del draft 2018 (protetta lotteria).
In assenza di playmaker viene perciò ingaggiato l'ex [[Indiana Pacers]] e [[Atlanta Hawks]] [[Jeff Teague]].
In seguito a [[Jeff Teague]] raggiungono [[Minnesota]] anche [[Taj Gibson]] (ex compagno di Butler a [[Chicago]]) e il tre volte Sixth Man of the year [[Jamal Crawford]].
La crescita prosegue nelle stagioni seguenti, dove i Wolves tornano a disputare i playoff. Nel [[National Basketball Association 2021-2022|2021-22]] e [[National Basketball Association 2022-2023|2022-23]] la squadra raggiunge il primo turno dei playoff, venendo eliminata rispettivamente da [[Memphis Grizzlies]] e [[Denver Nuggets]] e tornando a giocare, dai tempi di Garnett, due stagioni consecutive in post season. Ancora meglio la stagione successiva, in cui la franchigia eguaglia il miglior risultato della sua storia: la finale di Western Conference, come già accaduto nel 2004. A cadere sotto i colpi dei Timbervolves nei playoff sono [[Phoenix Suns]] e [[Denver Nuggets]], prima di venire eliminati dai [[Dallas Mavericks]] di [[Luka Dončić|Luka Doncic]]. Oltre alla coppia Towns-Edwards, la squadra conta su elementi di esperienza come [[Mike Conley (cestista)|Mike Conley]] e [[Rudy Gobert]].
Per la prima volta dal 2004, i Timberwolves riescono a qualificarsi per i play-off, con un bilancio di 47 vittorie e 35 sconfitte, grazie alle ottime prestazioni di Butler e Towns. Ai play-off vengono eliminati al primo turno dagli [[Houston Rockets]].
=== 2024: Il post Karl Anthony Towns ===
Il 12 novembre 2018 i Timberwolves cedono Butler e Justin Patton ai [[Philadelphia 76ers]] in cambio di [[Robert Covington]], [[Dario Šarić]], [[Jerryd Bayless]] e una scelta del secondo giro del 2022.<ref>{{Cita web|url=https://www.nba.com/timberwolves/news/minnesota-timberwolves-acquire-robert-covington-dario-saric-jerryd-bayless-and-future-second|titolo=Minnesota Timberwolves Acquire Robert Covington, Dario Šarić, Jerryd Bayless and a Future Second-Round Draft Pick from Philadelphia|lingua=en|accesso=13 aprile 2022}}</ref> Il 6 gennaio 2019 Thibodeau viene licenziato, sostituito momentaneamente da [[Ryan Saunders]] con il compito di traghettare la squadra fino a quando non fosse stato trovato un capo allenatore permanente.<ref>{{Cita web|url=https://www.nba.com/timberwolves/news/timberwolves-relieve-tom-thibodeau-duties|titolo=Timberwolves Relieve Tom Thibodeau of his Duties|lingua=en|accesso=13 aprile 2022}}</ref>
Alla fine della stagione la franchigia decide di scambiare [[Karl-Anthony Towns|Karl Anthony Towns]] ai [[New York Knicks]] in cambio di tre giocatori: [[Julius Randle]], [[Donte DiVincenzo]] e [[Keita Bates-Diop]], puntando sulla stella nascente e ormai nuovo leader [[Anthony Edwards (cestista)|Anthony Edwards]], con l'obiettivo playoff.
=== 2020-oggiArene di gioco ===
Il 1 maggio 2019 Gersson Rosas, che in precedenza aveva lavorato nella dirigenza degli Houston Rockets, viene ingaggiato come nuovo general manager. Il 20 maggio i Timberwolves annunciano la firma con Ryan Saunders, che diventa l'allenatore permanente della squadra.<ref>{{Cita web|url=https://www.cbssports.com/nba/news/minnesota-timberwolves-make-ryan-saunders-33-the-nbas-youngest-head-coach/|titolo=Minnesota Timberwolves make Ryan Saunders, 33, the NBA's youngest head coach|sito=CBSSports.com|lingua=en|accesso=13 aprile 2022}}</ref> Al [[Draft NBA 2019|Draft NBA del 2019]] vengono scelti [[Jarrett Culver]] e [[Jaylen Nowell]].
Il 6 febbraio 2020 i Timberwolves cedono Andrew Wiggins ai Golden State Warriors per [[D'Angelo Russell]].<ref>{{Cita web|url=https://www.espn.com/nba/story/_/id/28647843/warriors-trade-dangelo-russell-wolves-andrew-wiggins|titolo=Warriors deal Russell to Wolves, get back Wiggins|sito=ESPN.com|data=6 febbraio 2020|lingua=en|accesso=13 aprile 2022}}</ref> Alla fine della stagione ottengono la prima scelta nel [[Draft NBA 2020]], selezionando [[Anthony Edwards (cestista)|Anthony Edwards]].<ref>{{Cita web|url=https://www.nba.com/timberwolves/timberwolves-select-guard-anthony-edwards-first-overall-pick-2020-nba-draft|titolo=Timberwolves Select Guard Anthony Edwards with First Overall Pick in 2020 NBA Draft|lingua=en|accesso=13 aprile 2022}}</ref>
Il 21 febbraio 2021 l'allenatore Ryan Saunders viene licenziato, sostituito da [[Chris Finch]].<ref>{{Cita web|url=https://www.nba.com/timberwolves/timberwolves-relieve-ryan-saunders-his-duties|titolo=Timberwolves Relieve Ryan Saunders of his Duties|lingua=en|accesso=13 aprile 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.nba.com/timberwolves/timberwolves-name-chris-finch-head-coach|titolo=Minnesota Timberwolves Name Chris Finch Head Coach|lingua=en|accesso=13 aprile 2022}}</ref> I Timberwolves terminano la stagione con un record di 23-49, mancando l'accesso ai playoff.<ref>{{Cita web|url=https://www.espn.com/nba/standings/_/season/2021|titolo=2020-21 NBA Standings|sito=ESPN|lingua=en|accesso=13 aprile 2022}}</ref>
== Arene ==
*[[Hubert H. Humphrey Metrodome]] (1989-1990)
*[[Target Center]] (1990-)
{{NBA roster header|team=Minnesota Timberwolves|season=2022–23}}
<!-- lista giocatori -->
{{NBA roster|num=0|first=Donte|last=DiVincenzo|nazione=USA|nazione2=ITA|pos=P|altezza=193|peso=92|provenienza=Villanova |provenienza_link=Villanova Wildcats |DOB=31-01-1997}}
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<!-- fine lista giocatori -->
* {{Bandiera|USA}} [[Chris Finch]]
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* {{Bandiera|USA}} [[RickNathan Brunson]]Bubes
* {{Bandiera|USACOD}} Andy[[Moses GreerEhambe]]
* {{Bandiera|USA}} [[EdKevin Pinckney]]Hanson
* {{Bandiera|USA}} RyanChris SaundersHines
* {{Bandiera|USA}} VinceMax LegarzaLefevre
* {{Bandiera|USA}} Jeff Newton
* {{Bandiera|ARG}} [[Pablo Prigioni]]
* {{Bandiera|USA}} [[Elston Turner (1959)|Elston Turner]]
* {{Bandiera|USA}} [[Corliss Williamson]]
| note1= '''(TW)''' Contratto Two-way
| note2= '''(GL)''' Assegnato a squadra [[NBA Development League|G League]] affiliata
| roster_url = http://www.nba.com/timberwolves/roster/
| transaction_url = http://basketball.realgm.com/nba/teams/Minnesota-Timberwolves/17/Transaction_History
| accessdate = 1825 agostogiugno 20212025
}}
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! width=1%|Posizione Division
! width=35%|Playoff
! width=35%|Risultati
|-
|colspan="7" align=center style="{{NBA color cell|Minnesota Timberwolves|border=2}}"|'''Minnesota Timberwolves'''
|[[Minnesota Timberwolves 2020-2021|2020-2021]] || 23 || 49 || .319 || 4º|| - || -
|- align=center
|[[Minnesota Timberwolves 2021-2022|2021-2022]] || 46 || 36 || .561 || 3º|| Vincono il Play-in Game 7-8<br /> Perdono il Primo Round || Minnesota 1, [[Los Angeles Clippers|LA Clippers]] 0<br />[[Memphis Grizzlies|Memphis]] 4, Minnesota 2
|- align=center
|[[Minnesota Timberwolves 2022-2023|2022-2023]] || 42 || 40 || .512 || 8º|| Perdono il Play-in Game 7-8<br /> Vincono il Play-in Game 8-9 <br />Perdono il Primo Round || [[Los Angeles Lakers|LA Lakers]] 1, Minnesota 0<br />Minnesota 1, [[Oklahoma City Thunder|Oklahoma City]] 0<br />[[Denver Nuggets|Denver]] 4, Minnesota 1
|- align=center
|[[Minnesota Timberwolves 2023-2024|2023-2024]] || 56 || 26 || .683 || 3º|| Vincono il Primo Round<br />Vincono le Conference Semifinals<br />Perdono le [[NBA Conference Finals|Conference Finals]] || Minnesota 4, [[Phoenix Suns|Phoenix]] 0<br />Minnesota 4, [[Denver Nuggets|Denver]] 3<br />[[Dallas Mavericks|Dallas]] 4, Minnesota 1
|- align=center
|[[Minnesota Timberwolves 2024-2025|2024-2025]] || 49 || 33 || .598 || 3º|| Vincono il Primo Round<br />Vincono le Conference Semifinals<br />Perdono le [[NBA Conference Finals|Conference Finals]] || Minnesota 4, [[Los Angeles Lakers|LA Lakers]] 1<br />Minnesota 4, [[Golden State Warriors|Golden State]] 1<br />[[Oklahoma City Thunder|Oklahoma City]] 4, Minnesota 1
!Totale || 1147 || 1647 || .411 || || ||
|- align=center
!PlayoffsTotale || 251196 || 421680 || .373416 || || ||
|- align=center
!Playoffs || 39 || 55 || .415 || || ||
|}
*[[Andrew Wiggins]] – 2015
*[[Karl-Anthony Towns]] – 2016
'''[[NBA Defensive Player of the Year Award]]'''
*[[Rudy Gobert]] - 2024
'''[[NBA Sixth Man of the Year Award]]'''
* [[Naz Reid]] - 2024
'''[[NBA Most Improved Player Award]]'''
*[[Sam Cassell]] - 2004
*[[Kevin Love]] - 2012, 2014
*[[Anthony Edwards (cestista)|Anthony Edwards]] - 2024, 2025
'''[[All-NBA Team|All-NBA Third Team]]'''
*[[Kevin Garnett]] - 1999, 2006
* [[Jimmy Butler]] - 2018
* [[Karl-Anthony Towns]] - 2018, 2022
'''[[NBA All-Defensive First Team]]'''
*[[Kevin Garnett]] – 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005
*[[Rudy Gobert]] - 2024
'''[[NBA All-Defensive Second Team]]'''
*[[Kevin Garnett]] - 2006, 2007
* [[Jimmy Butler]] - 2018
*[[Jaden McDaniels]] - 2024
*[[Rudy Gobert]] - 2025
{{Colonne spezza}}
*[[Andrew Wiggins]] - 2015
*[[Karl-Anthony Towns]] – 2016
*[[Anthony Edwards (cestista)|Anthony Edwards]] – 2021
'''[[NBA All-Rookie Team|NBA Rookie Second Team]]'''
*[[Kevin Love]] – 2009
*[[Jonny Flynn]] - 2010
*[[Wesley Johnson (cestista)|Wesley Johnson]] – 2011
*[[Derrick Williams]] – 2012
*[[Gorgui Dieng]] - 2014
=== Numeri ritirati ===
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* 2 [[Malik Sealy]], ala, 1999-2000.
|-
| colspan="5" style="{{NBA color cell|Minnesota Timberwolves}};"|'''Numeri ritirati Minnesota Timberwolves'''
|-
! style="{{NBA color cell2|Minnesota Timberwolves}};"|Num.
! style="{{NBA color cell2|Minnesota Timberwolves}};"|Giocatore
! style="{{NBA color cell2|Minnesota Timberwolves}};"|Ruolo
! style="{{NBA color cell2|Minnesota Timberwolves}};"|Stagione/i
! style="{{NBA color cell2|Minnesota Timberwolves}};"|Giorno ritiro maglia
|-
| '''2''' || [[Malik Sealy]] || F || 1998-2000 || 4 novembre 2000
|}
* La maglia numero 6 di [[Bill Russell]] è stata ritirata l'11 agosto 2022 per tutte le squadre che partecipano al campionato NBA.
(Anche se effettivamente non è stata ancora ritirata, la nº21 di Kevin Garnett non è possibile da utilizzare)
* Anche se effettivamente non è stata ancora ritirata, la nº 21 di [[Kevin Garnett]] non è possibile da utilizzare.
== Leader di franchigia==
<small>Dati aggiornati al 281° dicembreottobre 20232024.</small>
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# ''[[Kevin Love]]'': 6.989
# '''[[Anthony Edwards (cestista)|Anthony Edwards]]''': 6.920
# [[Wally Szczerbiak]]: 6.777
# [[Doug West]]: 6.216
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}}
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# [[Sam Mitchell]]: 3.030
# [[Christian Laettner]]: 2.225
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# [[Ricky Rubio]]: 3.424
# [[Pooh Richardson]]: 1.973
# '''[[Karl-Anthony Towns]]''': 1.708815
# [[Terrell Brandon]]: 1.681
# [[Stephon Marbury]]: 1.393
# '''[[Anthony Edwards (cestista)|Anthony Edwards]]''': 1.241
# [[Micheal Williams]]: 1.239
# [[Doug West]]: 1.216
# [[Wally Szczerbiak]]: 1.190
# ''[[D'Angelo Russell]]'': 1.117
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# '''[[Kevin Garnett]]''': '''1.590'''
# '''[[Karl-Anthony Towns]]''': 697721
# [[Gorgui Dieng]]: 489
# [[Radoslav Nesterovič]]: 373
# [[Al Jefferson]]: 300
# [[Christian Laettner]]: 299
# '''[[Naz Reid]]''': 295
# [[Eddie Griffin (cestista)|Eddie Griffin]]: 273
# [[Felton Spencer]]: 266
# [[Joe Smith]]: 265
# [[Sam Mitchell]]: 262
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|}
== Allenatori ==
|}
''Note: Statistiche aggiornate a fine [[National Basketball Association 20212023-20222024|stagione 20212023-20222024]].''
{| class="wikitable sortable"
! rowspan="2"|Num.
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|{{NBA anno|2020|fine}}–
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|62160
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|
|align=center|<ref>{{cita web|titolo=Chris Finch Coaching Record |url=https://www.basketball-reference.com/coaches/finchch01c.html |sito=basketball-reference.com}}</ref>
|