Strategia della tensione: differenze tra le versioni
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{{Doppia immagine verticale|right|Strage di piazza Fontana.jpg|Strage di Bologna, 1980, soccorsi.jpg|280|''In alto'': l'interno della [[Banca Nazionale dell'Agricoltura]] di [[Milano]], luogo della [[strage di piazza Fontana]] del 1969, dopo l'esplosione che uccise 17 persone e ne ferì 88.<br/>''In basso'': l'ala Ovest della [[stazione di Bologna Centrale]], crollata a seguito dell'[[Strage di Bologna|esplosione dell'ordigno]] che nel 1980 causò la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200.|Alle due stragi vengono convenzionalmente fatti ricondurre, rispettivamente, l'inizio e la fine della strategia della tensione in Italia.}}
La '''strategia della tensione''' è
L'arco temporale si concentrerebbe in un periodo che andrebbe dalla [[strage di piazza Fontana]] (12 dicembre [[1969]]) alla [[strage di Bologna]] (2 agosto [[1980]]), sebbene alcuni studiosi retrodatino l'inizio di tale strategia al [[Piano Solo]] ([[1964]]), il fallito colpo di Stato progettato dal generale dell'[[Arma dei Carabinieri]] [[Giovanni de Lorenzo]]<ref name=autogenerato1 />.
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==Onomaturgia==
L'[[parola d'autore|espressione]] «strategia della tensione» è in realtà [[Lingua inglese|inglese]] (''strategy of tension''): fu coniata dal settimanale britannico ''[[The Observer]]'', che aveva intrapreso un'inchiesta giornalistica sui legami delle destre tra Grecia ed Italia nel 1969. Il primo articolo di tale inchiesta fu del [[giornalista]] Leslie Finer del 7 dicembre [[1969]], appena cinque giorni prima della [[strage di piazza Fontana]].<ref>Nello scritto, basato su alcuni documenti segreti dell'[[Secret Intelligence Service|MI6]], il servizio segreto britannico, sottratti all'ambasciatore greco in Italia, Finer parla di una [[Operazione Chaos|strategia politico-militare]] degli [[Stati Uniti d'America]], spalleggiata dal regime dittatoriale dei colonnelli greci, tesa ad orientare certi governi [[Democrazia|democratici]] di alcune nazioni dell'[[Mar Mediterraneo|area mediterranea]], attraverso una serie di atti terroristici e allo scopo di favorire l'instaurazione di regimi e [[Dittatura militare|dittature militari]]: {{Cita news|lingua=en|autore=Leslie Finer|titolo=Greek premier plots army coup in Italy|pubblicazione=The Observer|giorno=6|mese=12|anno=1969}} Nella fattispecie dell'[[Italia]], sempre secondo il giornalista inglese, sarebbe stato in atto un piano, con al centro il Presidente della Repubblica [[Giuseppe Saragat]], che auspicava una repubblica presidenziale: {{cita testo|url=http://www.parlamento.it/parlam/bicam/terror/stenografici/steno27a.htm|titolo=''Inchiesta su stragi e depistaggi audizione del senatore Francesco Cossiga''}}. Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. 27ª seduta. 6 novembre 1997. Tutto ciò era volto ad innalzare il livello dello scontro tra le forze sociali, già in atto a quel tempo, con l'obiettivo di imporre una chiara svolta politica reazionaria: {{cita|Semprini, 2011|p. 231}}.</ref>
{{Citazione|Un gruppo di estrema destra e di ufficiali sta tramando in Italia un colpo di Stato militare con l'incoraggiamento e l'appoggio del governo Greco e del suo Primo Ministro [[Geōrgios Papadopoulos|George Papadopoulos]]. Elezioni anticipate, liquidazione del centrosinistra, ritorno al centrismo, riforma costituzionale in senso presidenziale, definitiva emarginazione delle sinistre|Leslie Finer su ''Neri!''<ref>{{cita|Semprini, 2011|p. 232}}.</ref>}}
«Ma non è Finer a coniare quell’espressione»<ref>[https://www.glistatigenerali.com/politica_societa_terrorismo/12-dicembre-1969-la-verita-su-piazza-fontana-e-sul-rapporto-borghese/ SIMONA ZECCHI, ''PIAZZA FONTANA, 12 DICEMBRE 1969: LA GIUSTIZIA È PERDUTA, LA VERITÀ ANCORA NO'', 11 dicembre 2014].</ref>: essa compare nella seconda puntata di quell'inchiesta, condotta dall'Observer dopo una settimana con un articolo del 14 dicembre degli inviati in Italia Neal Ascherson, Michael Davie e Frances Cairncross<ref>{{Cita news|lingua=en|titolo=480 held in terrorist bomb hunt|pubblicazione=The Observer|giorno=14|mese=12|anno=1969}} cit. in
[https://www.bibliomanie.it/?p=5267&pdf=5267 Francesco M. Biscione, Strategia della tensione. Genesi e destino di un’espressione, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 50, no. 12, dicembre 2020 (doi:10.48276/issn.2280-8833.5267), pag. 6 nota 2], ove si legge che "è frutto di un’incomprensibile svista l’affermazione secondo cui l’espressione ''strategy of tension'' compaia in un articolo di Leslie Finer del 7 dicembre".</ref>. Neal Ascherson, inviato a Roma dell’«Observer» e uno dei firmatari dell’articolo, in un’intervista del 2014 rilasciata alla giornalista e ricercatrice romana Simona Zecchi, chiarì che quel discorso e quell’espressione gli erano stati suggeriti da colleghi italiani con i quali era in contatto, [[Antonio Gambino]] e Claudio Risé, entrambi dell’«Espresso», nel corso di alcune conversazioni del 12 e 13 dicembre 1969, tra lo scoppio della bomba e la pubblicazione dell’articolo<ref>''Ibidem'', pagina 2.</ref>.
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