Gaio Svetonio Tranquillo: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Svetonio nacque attorno al
Non si conosce, tuttavia, con precisione l'anno di nascita: alcuni, facendo riferimento
Ugualmente incerta è l'origine sociale di Svetonio: non si può stabilire con precisione se la sua famiglia appartenesse al ceto equestre o fosse plebea, anche se l'autore stesso riferisce che il padre, Svetonio Leto, era tribuno angusticlavio della XIII legione, che servì [[Otone]] nella [[prima battaglia di Bedriaco]] contro [[Vitellio]].<ref>''De Vita Caesarum'', VII, 10.</ref>
Nonostante le origini non patrizie, Svetonio studiò non solo [[grammatica]] e [[letteratura]], ma anche [[retorica]] e [[giurisprudenza]], divenendo [[avvocato]] e corrispondente di Plinio il Giovane, che lo considerava un suo protetto e che diede un impulso alla carriera di Svetonio. Prima di morire, nel
Svetonio ricoprì, dunque, cariche importanti sotto l'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] e forse già sotto [[Traiano]], entrando a far parte del personale a più stretto contatto con l'imperatore: tuttavia, il suo allontanamento da parte dell'imperatore Adriano nel
Anche la data di morte non è del tutto sicura, ed è posta da alcuni attorno al
== Opere ==
[[File:Nuremberg chronicles f 111r 1.png|thumb|[[Miniatura]] che raffigura Svetonio intento nella lettura, tratta dal ''[[Cronache di Norimberga|Liber Chronicarum]]'' (''[[Wikisource:de:Die Schedelsche Weltchronik (deutsch):111|foglio CXI]]''), trattato di [[Hartmann Schedel]] (
=== ''De viris illustribus'' ===
{{Vedi anche|De viris illustribus (Svetonio)}}
Il ''[[De viris illustribus (Svetonio)|De viris illustribus]]'' ("I personaggi famosi"),<ref>Svetonio, [[Wikisource:la:De viris illustribus (Suetonius)|''De viris illustribus'' (testo latino)]].</ref> che trova un suo chiaro precedente in [[Cornelio Nepote]], analizza le figure di personalità illustri nel campo culturale, suddividendole in cinque categorie: poeti (''De poetis''), grammatici e retori (''De grammaticis et rhetoribus''), oratori (''De oratoribus''), storici (''De historicis'') e filosofi (''De philosophis'').<ref name="Perelli324"/>
Dell'opera si conserva pressoché intatta soltanto la sezione riservata ai grammatici e ai retori (21 grammatici e 5 retori), anche se mancante della parte finale:<ref name="Perelli324"/> dopo una diffusa introduzione sull'arrivo della scienza grammaticale a Roma, Svetonio offre dei brevi ritratti (alcuni brevissimi) di coloro che hanno contribuito allo sviluppo dello studio della grammatica a Roma, ponendo l'attenzione, oltre che sulle novità che ciascun grammatico ha apportato, spesso anche su particolari aneddotici.
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{{Vedi anche|Vite dei Cesari}}
Le ''[[Vite dei Cesari|Vite dei dodici Cesari]]'' in otto libri
A parte una [[genealogia]] introduttiva e un breve riassunto della vita e della morte del personaggio, queste biografie non seguono un modello cronologico, bensì uno schema non rigido, modificabile a seconda delle esigenze dell'autore. Questo schema era composto da moduli biografici di tipo alessandrino: si partiva dalla nascita e dalle origini familiari, per poi passare all'educazione, alla giovinezza, alla carriera politica prima dell'assunzione al potere; qui iniziava la seconda parte (organizzata ''per species'', ovvero per categorie) della narrazione: i principali atti di governo, un ritratto fisico e morale, la descrizione della morte e del funerale, infine il testamento. Tutto ciò a discapito dell'organicità del racconto, con un interesse spesso dispersivo verso il particolare o l'aneddoto.<ref name="Perelli324"/>
La differenza con il contemporaneo [[Plutarco]] è che, mentre quest'ultimo partecipava più emotivamente al racconto, Svetonio dimostra
La forma, che appare in alcuni casi sciatta, risulta semplice, lineare, con una struttura schematica, anche frammentaria, che non fornisce un discorso articolato da un punto di vista stilistico.<ref name="Perelli325"/> In alcuni casi, Svetonio riesce invece
Come membro della corte imperiale (del ''[[consilium principis]]'') e ''procurator a studiis'' e ''a bibliothecis'' (sovrintendete degli [[archivio|archivi]] e delle [[biblioteca|biblioteche]] imperiali), Svetonio aveva a disposizione documenti di prima mano (decreti, ''[[Senatoconsulto|senatus consulta]]'', verbali del [[Senato romano|Senato]]), tutti utili fonti per il suo lavoro, e materiale utile agli storici moderni per la ricostruzione del periodo. Tuttavia egli si servì anche di fonti non ufficiali, quali scritti propagandistici e diffamatori e anche testimonianze orali, al fine di alimentare quel gusto per l'aneddoto e il curioso cui egli dedica ampio spazio e che alcuni gli ascrivono come difetto
=== Opere minori ===
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Di altre opere ci informano in parte il lessico ''Suda'' e grammatici latini tardi:<ref>{{cita libro|traduttore=Graves Robert|titolo=Suetonius: The Twelve Caesars|url=https://archive.org/details/twelvecaesarspen00suet|annooriginale=1957|anno=2007|editore=Penguin Books|città=Hamondsworth|edizione=1|lingua=en|capitolo=Foreword|isbn=978-0140455168}}</ref> si va, così, dalle ''Vite dei sovrani'' alle più piccanti ''Vite di famose cortigiane'', per continuare con opere che erano, forse, sezioni di un trattato spesso citato come ''Roma'' e che doveva comprendere, in una sorta di miscellanea, vari aspetti della vita romana. Lo attesterebbero titoli come ''Su usi e costumi dei Romani'', ''Sull'anno romano'', ''Sulle feste romane'', ''Sui vestiti'', ''Sul De re publica di Cicerone'', ''Sulle magistrature''.
Di carattere ancor più vario e meno compatto doveva essere il ''Pratum'', che forse comprendeva titoli come ''Sui metodi di misurazione del tempo'', ''Problemi grammaticali'', ''Sui difetti fisici'', ''Sulla Natura'', ''Sui segni diacritici usati nei libri''. L'insieme dei frammenti, in parte latini e in parte greci, è tuttavia troppo esiguo per consentire un'analisi di tali opere e verificarne la paternità.
== Una valutazione di Svetonio ==
Svetonio svolse le funzioni di segretario<ref name="GST">{{Cita web|url=http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-latina/adriano/La-prosa--Svetonio,-Floro,-Frontone,-Gellio/Svetonio.html|titolo=Svetonio|opera=[[Sapere (rivista)|Sapere]].it|accesso=12 maggio 2018}}</ref> (''ab epistulis''<ref name="GSvetonioT"/><ref name="Svetonio"/>), di responsabile delle biblioteche pubbliche di [[Roma]]<ref name="GST"/> (''a bibliothecis'')<ref name="GSvetonioT"/><ref name="Svetonio"/>
Svetonio fu, comunque, essenzialmente un [[erudizione|erudito]], vista la grande mole di opere composte negli ambiti più svariati (in parte scritte in [[lingua greca|greco]]), amante della vita ritirata, onde potersi dedicare agli studi che più amò. Fu figura di [[antiquario]], studioso enciclopedico, con grande interesse per le antichità e la cultura romana, accostabile a [[Marco Terenzio Varrone]] per le caratteristiche della produzione.<ref name="Perelli324">Luciano Perelli, ''Storia della letteratura latina'', Milano, Paravia, 1996, p. 324.</ref>
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* A. Macé, ''Essai sur Suétone'', [[Parigi]] 1900.
* W. Steidle, ''Sueton und die antike Biographie'', Monaco 1951.
* F. Della Corte, ''Svetonio eques Romanus'', Firenze 1967².
* E. Cizek, ''Structures et idéologie dans Les vies des douze Césars de Suétone'', [[Bucarest]]-Parigi 1977.
* B. Baldwin, ''Suetonius'', [[Amsterdam]] 1983.
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