Max Stirner: differenze tra le versioni

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|Attività = filosofo
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , suddito del [[Regno di Baviera]] e [[Regno di Prussia|di Prussia]], importante pensatore post-[[Hegelismo|hegeliano]], che sviluppò particolarmente le concezioni di [[alienazione]] sociale e [[autocoscienza]].<ref>{{cita libro|autore=Stepelevich, Lawrence|data=1985|titolo=Max Stirner as Hegelian|url=https://consciousegoism.6te.net/pdfs/academia/StirnerAsHegelian.pdf|accesso=23 marzo 2022|dataarchivio=27 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201027162935/http://consciousegoism.6te.net/pdfs/academia/StirnerAsHegelian.pdf|urlmorto=sì}}</ref> Stirner è considerato come un importante intellettuale delle correnti di [[individualismo]], [[Egoismo#Egoismo etico|egoismo etico]], [[nichilismo]], [[esistenzialismo]], [[postmodernismo]] e fu uno dei precursori della teoria della [[psicoanalisi]].<ref name="SEP-Stirner">{{cita SEP|url-id=max-stirner|titolo=Max Stirner|autore=Leopold, David|data=4 August 2006}}</ref><ref name="Goodway, David 2006, p. 99">Goodway, David. Anarchist Seeds Beneath the Snow. Liverpool University Press, 2006, p. 99.</ref>
 
È stato identificato anche come fautore di posizioni radicalmente antistataliste, sebbene non assolute in quanto si limita a negare l'uso rivoluzionario dello [[Stato]]<ref>S. Newman, ''War on the State: Stirner and Deleuze's Anarchism''.</ref>, fondanti una primordiale concettualizzazione di [[anarchia]], basata sull'[[Amoralità|assenza di una morale]] [[Relativismo etico|valida per tutti]]
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=== Liberi e sinistra hegeliana ===
[[File:Max Stirner Geschichte der Reaction.jpg|thumb|left|upright=0.7|Copertina di ''Storia della reazione'' (1852)]]
Nel 1839 ottenne la cattedra di insegnante di storia e letteratura<ref name=plato/> alla Lehr- und Erziehungsanstalt di Mme. Gropius, una scuola per ragazze dell'alta borghesia, situata al numero 4 del Köllnischer Fischmarkt, Berlino.<ref>John Henry Mackay, [http://www.max-stirner-archiv-leipzig.de/dokumente/Mackay-Stirner.pdf ''Max Stirner: sein Leben und sein Werk''] (PDF), Mackay-Gesellschaft, Freiburg/Br., 1977, p. 51.</ref> Nello stesso anno frequentava un gruppo di giovani Hegeliani chiamati [[Sinistra hegeliana|''Die Freien'' (Liberi)]], tra cui figurano tanti nomi che avrebbero poi composto parte della filosofia tedesca del XIX secolo come [[Bruno Bauer]], [[Arnold Ruge]], [[Ludwig Feuerbach]], [[Friedrich Engels]] e in seguito anche [[Karl Marx]].<ref>{{cita|Mackay|56 e segg.|Mackay}}</ref> Engels e Stirner erano molto amici,<ref>Thomas Nenon, ''Kant, Kantianism, and Idealism: The Origins of Continental Philosophy'', Routledge, 2014, [https://books.google.it/books?id=D02PBAAAQBAJ&pg=PT279 p. 279 versione online].</ref> ma non è chiaro se egli frequentò mai di persona Marx.<ref name=jean2>Jean Préposiet, ''Storia dell'anarchismo'', Dedalo, 2006, [https://books.google.it/books?id=hJybftaOHHEC&pg=PA131 p. 131].</ref> I Liberi erano soliti riunirsi da Hippel's, una birreria sulla [[Friedrichstraße]].<ref name=plato/> Un famoso contemporaneo di Stirner, nonché conterraneo prussiano e collega, fu anche [[Arthur Schopenhauer]], giovane insegnante e collega di Hegel (nonché suo grande critico), ma entrambi sembrano ignorare la reciproca esistenza.
 
[[File:Friedrich Engels - Die Freien (1842)-1.2 V01-1.2 raw Engert (1921).jpg|thumb|upright=1.4|Il bozzetto originale della famosa caricatura detta ''Riunione del gruppo dei Liberi, con ritratto di Max Stirner'' di Friedrich Engels, realizzata diversi decenni dopo su richiesta di John Henry Mackay. Da sinistra a destra: [[Arnold Ruge]], [[Ludwig Bühl]], [[Carl Nauwerk]], [[Bruno Bauer]], [[Otto Wigand]], [[Edgar Bauer]], Max Stirner (in piedi con la sigaretta in bocca), [[Eduard Meyen]], tre non identificati e [[Karl Friedrich Köppen]] (l'uomo seduto che porta una capigliatura e gli occhiali simili a Stirner). Lo scoiattolo rappresenta simbolicamente il ministro prussiano dell'educazione [[Johann Albrecht Friedrich Eichhorn]]. Appesa al muro c'è una [[ghigliottina]].<ref>In Otsuki, ''Maruen Collection'', vol. 27, p. 531.</ref>]]
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''L'Unico e la sua proprietà'' ebbe pubblicazioni postume in lingua non tedesca solo parecchi anni dopo, tra cui l'Italia nel 1902 per una casa editrice di ispirazione anarchica e con prefazione del traduttore Ettore Zoccoli, che prendeva però le distanze dalle idee strettamente individualiste che venivano esposte nel volume.<ref>«Se nell'editore della presente traduzione io avessi veduto l'intento palese, o anche semplicemente tacito, di rendere, come si dice, popolare l'opera dello Stirner, non avrei assolutamente aderito alla domanda di scrivere questa introduzione. E per due ragioni; prima di tutto perché, in simile caso, avrei dovuto preoccuparmi di opporre allo Stirner un contraddittorio, ciò che è difficilissimo in molte pagine e impossibile in poche; e secondariamente perché, quanto più le forze di uno studioso sono modeste, tanto meno ha il dovere di rendersi responsabile della diffusione di dottrine, alle quali la propria coscienza gli comanda nel modo più assoluto di non partecipare. [...] Egli ci trasporta nel centro di una così assurda concezione della vita, che raggiunge, prima di tutto, e come mai nessuno meglio ha saputo, lo scopo immediato di disorientare la mente del lettore. Tutti senza eccezione gli studiosi dello Stirner, anche i non deliberatamente apologetici, tradiscono questo strano asservimento alla attrazione allucinatoria che si dilata dalle dottrine di lui» in ''Prefazione'' in M. Stirner, [http://www.ristretti.it/areestudio/cultura/libri/unico.pdf ''L'Unico''] (PDF), Frat. Bocca Ed., terza edizione, Torino, Roma, Milano, 1921, pp. IX–X.</ref>
 
Stirner rimane tuttora al centro di un dibattito diffuso e animato, con un'ampia letteratura secondaria che compare in tedesco, italiano, francese e spagnolo, mentre in inglese vi sono solo interventi che sottolineano le interpretazioni [[Anarchia|anarchica]] ed [[Esistenzialismo|esistenzialista]] del suo pensiero.<ref>Domenico Letizia, [https://archive.todayis/20130628082251/http://www.domenicoletizia.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=47:max-stirner-tra-rifiuto-dellessenzialismo-e-lesistenzialismo&catid=7&Itemid=103 ''Stirner tra rifiuto dell'essenzialismo e l'esistenzialismo''], marzo 2012.</ref> Infatti il pensiero di Stirner ha cominciato ad avere effetto sulla filosofia politica solo a partire dagli inizi del XX secolo sia nell'[[anarchismo]] [[Anticapitalismo|anticapitalista]] sia altrove, come nel [[fascismo]] o talvolta anche nell'[[anarco-capitalismo]] di matrice [[Libertarianismo|libertariana]], sul [[miniarchismo]] [[Liberalismo|liberale]] e nell'[[individualismo]] senza ulteriori aggettivi, sottolineando spesso l'enfasi posta dallo stesso Stirner sull'importanza della [[Proprietà (diritto)|proprietà]] e dell'[[individuo]], ma secondo molti erroneamente.<ref name=afaq>{{en}} [http://www.infoshop.org/an-anarchist-faq-g-6-what-are-the-ideas-of-max-stirner/ ''An Anarchist FAQ – G.6 What are the ideas of Max Stirner?'']</ref>
 
== Pensiero politico e filosofico ==
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* Albert Lèvy, ''Stirner e Nietzsche'', tr. it. e cura di Francesco Montanaro e Mara Montanaro, Edizioni immanenza (Stirneriana, 2), Napoli, 2016 pp.&nbsp;100 ISBN 978-88-98926-71-8.
* [[John Henry Mackay]], ''Max Stirner. Vita e Opere'', traduzione integrale di C. Antonucci, Bibliosofica Editrice, Roma, 2013, prima edizione originale 1894.
 
* John Henry Mackay, ''Max Stirner. La sua vita e la sua opera'', a cura di Enrico Ferri, Rubettino, Soveria Mannelli (Catanzaro), prima edizione 2018
 
* {{cita libro|autore=John Henry Mackay|titolo=Max Stirner. His Life and His Works|anno=2005|editore=Peremptory Publications|cid=Mackay}}
 
* Victor Roudine, ''Max Stirner'', tr. it. di Marie Grimaldi, Edizioni immanenza (Stirneriana, 1), Napoli, 2014 pp.&nbsp;50 ISBN 978-88-98926-26-8.