Emilio Fede: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(93 versioni intermedie di 51 utenti non mostrate)
Riga 6:
|GiornoMeseNascita = 24 giugno
|AnnoNascita = 1931
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
Riga 13 ⟶ 16:
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|Immagine = EmilioFede2016Emilio (cropped)Fede 2010.pngjpg
|Didascalia = Emilio Fede nel 20162010
}}
 
Già direttore del [[TG1]], di [[Videonews]] e di [[Studio Aperto]], è noto soprattutto per essereaver statodiretto allae guidacondotto delil [[TG4]] dal 1°º giugno 1992 al 28 marzo 2012.
 
== Biografia ==
[[File:Emilio Fede.jpg|miniatura|Emilio Fede nel 1965|alt=]]
FiglioNacque a [[Barcellona Pozzo di Gotto]] ([[Messina|ME]]) da un [[maresciallo maggiore]] delladei [[pubblicaArma sicurezzadei Carabinieri|Carabinieri]] di stanza che lavorò in [[Etiopia]] per diversi anni e dida una cantante d'opera, Emilio Fede nasce il 24 giugno 1931 a [[Barcellona Pozzo di Gotto]]. Trascorse parte della giovinezza a [[San Piero Patti]] ([[provincia di Messina|ME]]), paese d'origine della famiglia, dove frequentò la scuola dell'obbligo. Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], si trasferì con la famiglia a [[Roma]] dove conseguì il diploma di [[maturità classica]]<ref>{{Cita web|url=https://chi-e.com/emilio-fede/|titolo=Chi è Emilio Fede|sito=Chi è...?|data=2018-06-17|accesso=2018-12-12}}</ref>.
 
== Carriera ==
Fede cominciòCominciò giovanissimo l'attività di giornalista collaborando con ''Il Momento - Mattino'' di Roma, per poi passare alla ''[[Gazzetta del Popolo]]'' di [[Torino]], di cui divenne inviato speciale. Nel 1958 incominciò a collaborare con la [[Rai]] come conduttore a contratto del programma ''Il circolo dei castori'' assieme a [[Enza Sampò]] – con la quale ebbe anche una breve [[flirt|relazione]]<ref>{{Cita news|autore=Aldo Cazzullo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/20/Fede_Eco_racconto_miei_amori_co_9_060220056.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141227030537/http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/20/Fede_Eco_racconto_miei_amori_co_9_060220056.shtml|titolo=Da Fede a Eco, vi racconto i miei amori e la mia Rai|pubblicazione=Corriere della Sera|data=20 febbraio 2006|accesso=26 dicembre 2014|urlmorto=sì|dataarchivio=27 dicembre 2014}}</ref> – e a [[Febo Conti]], passando così dalla carta stampata alla [[televisione]]. A partire dal 1961 il rapporto con la Rai divenne esclusivo.
 
Inviato speciale in [[Africa]] per otto anni, realizzò servizi in oltre 40 Paesi nel periodo della [[decolonizzazione]] e dell'inizio delle [[guerre civili]]. L'esperienza terminò a seguito di una malattia e di un contenzioso sulle spese di viaggio. Lavorò poi con [[Sergio Zavoli]] nella redazione della trasmissione d'inchiesta [[TV7 (programma televisivo)|''TV7'']], il settimanale di approfondimento del [[TG1]]. Uno dei suoi contributi più significativi fu un servizio sulle conseguenze sulla salute umana dell'impiego di [[ormone|ormoni]] nella crescita dei [[Bovinae|bovini]].
 
Dal 1976 fu per cinque anni conduttore del TG1, in particolare della prima edizione a colori il 28 febbraio del 1977, e dal 1981 lo diresse per due anni; sotto la sua direzione la testata trasmise la celebre diretta, condotta da [[Piero Badaloni]], relativa all'[[incidente di Vermicino]], durata ben 18 ore e seguita da circa 25 milioni di telespettatori, primo esempio di cronaca in tempo reale di un avvenimento fortemente negativo, e perciò di quella che negli anni fu denominata: "TV del dolore". Nel 1983<ref>[http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta24.html Dal sito ''Rai Teche''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722050713/http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta24.html |data=22 luglio 2011 }}.</ref> e 1984<ref>[http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta25.html Dal sito ''Rai Teche''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130925195202/http://www.teche.rai.it/storia/varieta/varieta25.html |data=25 settembre 2013 }}.</ref> condusse il programma di intrattenimento ''[[Test - Gioco per conoscersi|Test]]'', che andava in diretta concorrenza con ''[[Superflash]]'' trasmesso da [[Canale 5]]. Nel 1983 su Rai 1 andò in onda ''Obiettivo su…'', curato da Fede e da [[Sandro Baldoni]] e dedicato all'attualità; in quegli stessi anni Fede fu anche nominato vicedirettore del TG1.
Riga 32 ⟶ 36:
 
=== Il passaggio alla Fininvest e la direzione del TG4 ===
Fede riprese il suo cammino professionale accettando l'offerta di [[Rete A]], emittente nata nel [[1983]], dove va a fondare e dirigere il [[TgA]], il primo telegiornale nazionale privato della televisione italiana, la cui prima edizione andò in onda lunedì 7 settembre 1987<ref>{{Cita news|autore=Mariella Tanzarella|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/09/06/da-domani-in-diretta-il-tga-di.html|titolo=DA DOMANI IN DIRETTA IL TGA DI PERUZZO|pubblicazione=la Repubblica|giorno=6|mese=settembre|anno=1987}}</ref>. Nel 1989 passa alla [[Fininvest]] di [[Silvio Berlusconi]], dapprima come direttore di [[Videonews]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/01/emilio-fede-il-nuovo-direttore-delle.html|titolo=E' EMILIO FEDE IL NUOVO DIRETTORE DELLE NEWS FININVEST|pubblicazione=la Repubblica|giorno=1º|mese=novembre|anno=1989}}</ref>, poi di [[Studio Aperto]], notiziario di [[Italia 1]], che il 16 gennaio 1991 fu il primo telegiornale in Italia ad annunciare in diretta l'inizio dell'operazione [[operazione Desert Storm]] durante la [[Guerraguerra del Golfo]], proprio nel giorno della sua prima messa in onda. Studio Aperto fu anche il primo telegiornale a informare della cattura dei due ufficiali dell'[[Aeronautica Militare italiana]] [[Gianmarco Bellini]] e [[Maurizio Cocciolone]].
 
Dal 20 settembre del 1990, tutti i giovedì, in seconda serata su [[Rete 4]], conduce il rotocalco settimanale d'attualità ''Cronaca'', supplemento d'informazione da lui curato per gli appassionati di cronaca-spettacolo<ref>{{Cita news|autore=Mariella Tanzarella|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/20/parte-cronaca-una-prova-del-tg-di.html|titolo=Parte 'Cronaca' una prova del tg di Emilio Fede|pubblicazione=La Repubblica|data=20 settembre 1990|accesso=26 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141227031406/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/20/parte-cronaca-una-prova-del-tg-di.html|dataarchivio=27 dicembre 2014|urlmorto=no}}</ref>, con un'audience attestata intorno al milione e 300.000 spettatori<ref>''Zoom su Emilio Fede, inventore della formula dell'eterna popolarità'', L'Europeo, n.527, 28 dicembre 1990.</ref>.
Riga 40 ⟶ 44:
Dal 28 novembre 1997<ref>{{Cita news|autore=Aldo Grasso|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/14/Emilio_Freud_cerca_inconscio_co_0_97121414015.shtml|titolo=Emilio Freud cerca l'inconscio|pubblicazione=Corriere della Sera|data=14 dicembre 1997|accesso=26 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141227031348/http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/14/Emilio_Freud_cerca_inconscio_co_0_97121414015.shtml|dataarchivio=27 dicembre 2014|urlmorto=no}}</ref> e poi nel 1999<ref>{{Cita news|autore=Maria Volpe|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/marzo/12/Fede_basta_politici_ora_scopro_co_0_990312074.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141227031122/http://archiviostorico.corriere.it/1999/marzo/12/Fede_basta_politici_ora_scopro_co_0_990312074.shtml|titolo=Fede: basta politici, ora scopro i segreti delle donne|pubblicazione=Corriere della Sera|data=12 marzo 1999|p=37|accesso=26 dicembre 2014|urlmorto=sì|dataarchivio=27 dicembre 2014}}</ref> conduce su Rete 4 il ciclo ''Le grandi interviste'', interviste-ritratto di mezz'ora a personaggi come: [[Agnelli (famiglia)|Clara Agnelli Nuvoletti]], [[Massimo D'Alema]], [[Umberto Bossi]], [[Simona Ventura]] e [[Pippo Baudo]]. Il 25 febbraio 1998 ha condotto in prima serata su Canale 5 il falso televisivo ''[[Indagine sulla canzone truccata]]'', dove ha raccontato il finto arresto di [[Iva Zanicchi]]<ref>{{Cita news|autore=Rossella Malaspina|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/febbraio/26/Scherzo_Canale_arrestata_Zanicchi_ga_0_98022610052.shtml?refresh_ce-cp|titolo=Scherzo a Canale 5: arrestata la Zanicchi|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=26|mese=febbraio|anno=1998|pagina=|accesso=3 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160921031957/http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/febbraio/26/Scherzo_Canale_arrestata_Zanicchi_ga_0_98022610052.shtml?refresh_ce-cp|dataarchivio=21 settembre 2016|urlmorto=no}}</ref>.
 
Dal 2000 cura ''[[Sipario del TG4|Sipario]]'', il rotocalco rosa del TG4 di sua concezione, in onda tutti i giorni in coda al telegiornale di Rete 4, ed affida la conduzione della rubrica dedicata alle previsioni del tempo ''Meteo 4'' ad alcune annunciatrici di bella presenza senza una competenza specifica nel campo meteorologico, da lui selezionate personalmente, chebattezzate vengono battezzatemediaticamente con il neologismol’appellativo "meteorine". Dal 2008 sperimenta l'edizione notturna ''Sipario notte''.
 
Nel luglio del 2004 conduce il TG4 in diretta da [[Nāṣiriyya]] per portare la sua solidarietà ai militari italiani colpiti dall'[[Attentati di Nāṣiriya#La strage del 12 novembre 2003|attentato del 12 novembre 2003]].
 
L'8 febbraio 2005 ha condotto eccezionalmente, insieme ad [[Ezio Greggio]], una puntata di ''[[Striscia la notizia]]'' (programma che lo prende continuamente di mira, trasmettendo i filmati dei fuori-onda in cui sgrida ed inveisce impulsivamente e a più riprese contro i colleghi della redazione del TG4, assieme agli altri filmati fuorionda di [[Enrico Mentana]] con il TG5) al posto di [[Enzo Iacchetti]], impossibilitato e assente a causa dell'influenza.
 
Dal 16 febbraio 2009 dirige su Rete 4 tre prime serate speciali con ''Password - Il mondo in casa'', programma di attualità in diretta da studio con ospiti in collegamento e inviati sul territorio.
Riga 56 ⟶ 60:
Tra il 2013 e il 2014 è direttore editoriale del quotidiano ''[[La Discussione]]'', in passato già organo della [[Democrazia Cristiana per le Autonomie]]<ref>{{Cita web|url=http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1264242/Emilio-Fede---Presto-direttore-de-La-Discussione-.html|titolo=Emilio Fede: "Presto direttore de La Discussione"|accesso=8 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161221003314/http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1264242/Emilio-Fede---Presto-direttore-de-La-Discussione-.html|dataarchivio=21 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.iltempo.it/politica/2016/06/16/news/il-cerchio-magico-ha-soffocato-silvio-la-pascale-pentito-di-averla-aiutata-1012928/|titolo="Il cerchio magico ha soffocato Silvio La Pascale? Pentito di averla aiutata"|accesso=8 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161221160925/http://www.iltempo.it/politica/2016/06/16/news/il-cerchio-magico-ha-soffocato-silvio-la-pascale-pentito-di-averla-aiutata-1012928/|dataarchivio=21 dicembre 2016|urlmorto=sì}} Vi si legge: «Per un anno e mezzo ho diretto La Discussione».</ref>, movimento politico di centro-destra di [[Gianfranco Rotondi]], esistito dal 2005 al 2009, quando è confluito ne [[Il Popolo della Libertà]].
 
In questotale periodo gli viene diagnosticato un [[Tumore del pancreas|tumore al pancreas]] e i medici gli danno sei mesi di vita, ma le analisi erano errate<ref>{{Cita web|url=http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11620489/Emilio-Fede-e-la-diagnosi-sbagliata.html|titolo=Emilio Fede e la diagnosi sbagliata sul cancro|data=23 maggio 2014|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026102618/http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11620489/Emilio-Fede-e-la-diagnosi-sbagliata.html|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>.
 
Il 30 ottobre 2014 Mediaset gli comunica la rescissione unilaterale, a partire dal giorno successivo, del contratto in scadenza a giugno. Fede guadagnava 27.000 euro al mese, oltre a beneficiare di una casa a [[Milano 2]] a carico dell'azienda, di due autisti, di una segretaria e di un ufficio<ref>{{Cita web |url=http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11716911/Fede-licenziato-ancora-da-Mediaset-.html |titolo=Fede licenziato ancora da Mediaset: addio a casa e super contratto da 27mila euro al mese |accesso=27 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171020034015/http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11716911/Fede-licenziato-ancora-da-Mediaset-.html |dataarchivio=20 ottobre 2017 |urlmorto=no }}</ref>. A dicembre fa ricorso al tribunale civile di Milano per chiedere a Mediaset il reintegro e il pagamento di 8.411.000 euro come risarcimento. [[Reti Televisive Italiane|RTI]] motiva la scelta sottolineando che Fede è indagato per associazione a delinquere a scopo di diffamazione per il presunto ricatto nei confronti dei vertici Mediaset con un fotomontaggio a luci rosse. Il 9 aprile 2015 il Tribunale civile di [[Milano]] respinge la sua richiesta di risarcimento e gli impone di versare a Mediaset circa 10.000 euro per le spese di causa<ref name="liberoquotidiano.it">{{Cita web |url=http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11736045/Fede-licenziato-chiede-a-Mediaset-8.html |titolo=Fede licenziato chiede a Mediaset 8 milioni e mezzo |accesso=27 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304070737/http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11736045/Fede-licenziato-chiede-a-Mediaset-8.html |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=no }}</ref>.
 
Da giugno 2022 torna in tv come ospite fisso nel talk show ''Punti di Vista'' condotto da Kevin Dellino su Cusano Italia TV, emittente televisiva dell'omonima università Cusano di Roma. E sempre con Kevin Dellino torna a scrivere una rubrica, ''Parole di Fede'', sul settimanale [[Visto (settimanale)|''Visto'']] diretto da Carlo Faricciotti.
 
Attorno al 2024, per l’età avanzata, viene ricoverato in una [[Residenza sanitaria assistenziale|RSA]].<ref>[https://www.dagospia.com/media-tv/94enne-emilio-fede-ormai-passato-dalle-cene-arcore-rsa-ricorda-i-bei-441674 "NON TEMO PIU' NIENTE" - IL 94ENNE EMILIO FEDE, ORMAI PASSATO DALLE CENE DI ARCORE A UNA RSA] - ''dagospia.com'', 20 luglio 2025</ref>
 
== Politica ==
Alle [[Elezionielezioni politiche in Italia del 1979]] e alle [[Elezioni europee del 1984 in Italia|Elezionielezioni europee del 1984]] si candida tra le file del [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]]. In entrambe le occasioni non viene eletto (nella seconda ottenne 1.901 preferenze nella circoscrizione nord-occidentale e 5.303 nella circoscrizione centrale)<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/candidati.php?tpel=E&dtel=17/06/1984&tpa=Y&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=1&levsut1=1&ne1=1&es0=S&es1=S&ms=S&ne=1&nlg=6&ts=C&ccp=364 Europee 17/06/1984 Area ITALIA + ESTERO Circoscrizione ITALIA NORD-OCCIDENTALE]</ref>.
 
Nel luglio 2012 fonda il movimento d'opinione ''Vogliamo Vivere'', che sale alle cronache soltanto durante la fine di agosto dello stesso anno<ref>{{Cita web|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_agosto_30/emiliofede-fonda-partito-vogliamo-vivere-Berlusconi-Santanche-Grillo-2111626806436.shtml|titolo=Emilio Fede fonda il suo partito «Vogliamo Vivere». Berlusconi? «Non ne sa niente»|data=30 agosto 2012|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026093036/http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_agosto_30/emiliofede-fonda-partito-vogliamo-vivere-Berlusconi-Santanche-Grillo-2111626806436.shtml|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref> poiché durante la presentazione al [[Teatro Nuovo (Milano)|Teatro Nuovo]] di [[Milano]] la sala era semivuota e, tra i pochi soggetti presenti, spiccavano [[Ombretta Colli]] e [[Tiziana Maiolo]]. L'idea iniziale, come sostenuto dallo stesso Fede, doveva essere quella di un apparentamento con la lista "Moderati in Rivoluzione" di Gianpiero Samorì, in vista delle elezioni politiche del 2013. Tuttavia in seguito il movimento verrà sciolto per mancanza di fondi.
Riga 72 ⟶ 78:
 
== Vita privata ==
Nel 1965, sposò la giornalista e futura senatrice [[Diana de Feo]], (figlia dello scrittore [[Italo de Feo]]), conosciuta in Rai. IlLa matrimoniomoglie è durato fino alla morte della stessa De Feo, avvenutamancata il 23 giugno 2021, dopo una lunga malattia. LaDal coppiamatrimonio ebbesono duenate le figlie: Sveva e Simona.<ref>{{Cita web|url=https://www.donnapop.it/2023/06/15/sveva-simona-figlie-emilio-fede/|titolo=Sveva e Simona Fede, chi sono le figlie di Emilio Fede? Età, marito, madre, lavoro, curiosità|autore=Maria Carmela Furfaro|sito=DonnaPOP|data=2023-06-15|lingua=it-IT|accesso=2023-06-20}}</ref>
 
Noto per la sua passione per il [[gioco d'azzardo]], la sua presenza nelle sale da gioco è sempre passata osservata per via del calibro delle sue puntate e delle alterne fortune al tavolo da gioco<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.cinemaitaliano.info/news/66867/emilio-fede-il-giornalista-che-amava-il-gioco.html#:~:text=La%20passione%20per%20il%20gioco,piuttosto%20frequente%20e%20ben%20voluto.|titolo=CinemaItaliano.info - Tutto il nuovo cinema italiano lo trovi qui|sito=www.cinemaitaliano.info|accesso=2025-01-22}}</ref>.
 
== Controversie ==
[[File:Emilio Fede 2010.jpg|thumb|Emilio Fede nel 2010]]
 
=== Accuse di faziosità ===
Il modometodo di fornire informazione contramite il TG4 di Fede, notevolmente sbilanciato a favore di Silvio Berlusconi secondo i dati dell'osservatorio di Pavia<ref>{{Cita web|url=http://www.agcom.it/par_condicio/02_2006/tgtutte.pdf|titolo=Dati di febbraio 2006 del pluralismo politico in televisione dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni|editore=agcom.it|data=28 febbraio 2006|accesso=26 ottobre 2014|urlmorto=sì}}</ref>, lo ha esposto a numerose critiche sulla qualità del suo prodotto giornalistico<ref>{{Cita web|url=http://www.difesadellinformazione.com/ultime_notizie/81/informazione-e-tg4-analisi-giuridica-della-conduzione-di-emilio-fede/|titolo=Informazione e tg4: analisi giuridica della conduzione di Emilio Fede|accesso=19 febbraio 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.odg.mi.it/node/31301|titolo=Perché il Tg4 viola la par condicio {{!}} Ordine dei Giornalisti|accesso=19 febbraio 2018|dataarchivio=11 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171011021655/http://www.odg.mi.it/node/31301|urlmorto=sì}}</ref> e a interventi dell'[[Autorità per le garanzie nelle comunicazioni]] (AGCOM) a partire dal 1998. Il convinto sostegno politico a Berlusconi, mai negato da Fede, è testimoniato anche da quanto accadde dopo le [[Elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche del 1994]], quando il giornalista annunciò la vittoria dell'allora leader di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] con elogi e opinioni parziali.<ref>{{Cita news|autore=Antonio Dipollina|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/03/29/fede-sparge-lacrime-in-diretta.html|titolo=E FEDE SPARGE LACRIME IN DIRETTA|pubblicazione=la Repubblica|giorno=29|mese=marzo|anno=1994}}</ref> Parte del suo discorso agiografico è stato anche documentato nel film ''[[Aprile (film)|Aprile]]'' di [[Nanni Moretti]].<ref>{{Cita libro|autore1=Ewa Mazierska|autore2=Laura Rascaroli|titolo=Il cinema di Nanni Moretti: sogni e diari|anno=2006|editore=Gremese Editore|ISBN=8884404185|pagina=111}}</ref>
 
Tra il 1993 e il 1994 si impegnò in prima persona contro [[Indro Montanelli]], fondatore e direttore de ''[[il Giornale]]'', poiché il secondoquale era contrario all'[[ingresso in politica di Silvio Berlusconi]], il quale era azionista di maggioranza del quotidiano dal [[1979]].<ref>{{Cita news|autore=Paola Di Caro|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/13/Indro_Cavaliere_fratelli_separati_Fede_co_0_93121314897.shtml|titolo=Indro al Cavaliere: fratelli separati. Fede: lo licenzierei|pubblicazione=Corriere della Sera|data=13 dicembre 1993|accesso=6 novembre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151122051159/http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/13/Indro_Cavaliere_fratelli_separati_Fede_co_0_93121314897.shtml|dataarchivio=22 novembre 2015}}</ref> Il 6 gennaio 1994 Fede aprì l'edizione serale del [[TG4]] con un editoriale in cui chiedeva le dimissioni di Montanelli poiché non condivideva le strategie politiche dell'azienda,<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/07/Fede_Montanelli_dimettiti_co_0_9401072577.shtml|titolo=Fede: Montanelli dimettiti|pubblicazione=Corriere della Sera|data=7 gennaio 1994|accesso=6 novembre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151025190857/http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/07/Fede_Montanelli_dimettiti_co_0_9401072577.shtml|dataarchivio=25 ottobre 2015}}</ref> rincarando la dose in un'intervista a ''[[Il Giorno]]'' che uscì col titolo ''Montanelli è un piccolo uomo''.<ref name="Travaglio">{{Cita libro|autore=Marco Travaglio|titolo=Montanelli e il Cavaliere|città=Milano|editore=Garzanti|anno=2004}}</ref> In quell'occasione alcuni altri giornalisti Fininvest, tra cui [[Maurizio Costanzo]], [[Gianfranco Funari]] ed [[Enrico Mentana]], intervennero a difesa di Montanelli,<ref name="Travaglio" /> mentre altri soggetti all'epoca vicini a Berlusconi, come [[Vittorio Sgarbi]], conduttore di ''[[Sgarbi quotidiani]]'', si schierarono con Fede e contro Montanelli; il successivo 11 gennaio Montanelli lasciò la direzione della testata, venendo sostituito da [[Vittorio Feltri]]. L'intervento di Fede fu duramente criticato da [[Paolo Bonaiuti]], vicedirettore de ''[[Il Messaggero]]'', che pubblicò sul tema un editoriale al vetriolo intitolato ''Va in onda la liberaldemocrazia''.<ref>{{Cita news|autore=Paolo Bonaiuti|url=https://it.wikiquote.org/wiki/Paolo_Bonaiuti|titolo=Va in onda la liberaldemocrazia|pubblicazione=[[Il Messaggero]]|data=7 gennaio 1994|p=2}}</ref>
 
Nel 2014 vennero pubblicate alcune conversazioni tra Fede e Gaetano Ferri –ed il suo personal trainer Gaetano Ferri, segretamente registrate da quest'ultimo, in cui l'ex giornalista rivelava particolari importanti sui rapporti illeciti tra Berlusconi e la [[Cosa nostra|mafia siciliana]], veicolati attraverso il politico [[Marcello Dell'Utri]], che operava come tramite dell'imprenditore,<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2014/07/22/news/fede_berlusconi_dell_utri_intercettazione-92155447/|titolo=Fede in un audio: "La vicenda Berlusconi? Soldi, mafia... Dell'Utri sa e 'mangia'"|editore=repubblica.it|data=22 luglio 2014|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141012193305/http://www.repubblica.it/politica/2014/07/22/news/fede_berlusconi_dell_utri_intercettazione-92155447/|dataarchivio=12 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/22/fede-la-storia-di-berlusconi-mafia-mafia-mafia-sosteneva-famiglia-mangano/1068423/|titolo=Fede: “La storia di Berlusconi? Mafia, mafia, mafia. Sosteneva famiglia Mangano”|editore=ilfattoquotidiano.it|data=22 luglio 2014|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141106031851/http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/22/fede-la-storia-di-berlusconi-mafia-mafia-mafia-sosteneva-famiglia-mangano/1068423/|dataarchivio=6 novembre 2014|urlmorto=no}}</ref> In queste registrazioni Fede parla anche di [[Flavio Briatore]], dicendo che, secondo quanto risulta dalle registrazioni di Ferri,esso sarebbe stato coinvolto anch'egli in una storia di mafia, ordinando l'assassinio di un industriale di [[Cuneo]].<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/23/fede-ruby-silvio-scopava-scopava-su-dellutri-solo-lui-sa-sulla-mafia/1069456/|titolo=Fede: “Ruby? Silvio scopava, scopava”. Su Dell'Utri: “Solo lui sa sulla mafia”|data=23 luglio 2014|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141021225414/http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/23/fede-ruby-silvio-scopava-scopava-su-dellutri-solo-lui-sa-sulla-mafia/1069456/|dataarchivio=21 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>
 
=== MulteSanzioni subite dall'Autorità per le telecomunicazioni ===
Nel 2004, dopo la sanzione pecuniaria inflitta dall'AGCOM per il mancato rispetto della [[par condicio]] nel suo telegiornale prima delle [[Elezioni europee del 2004|elezioni europee]], nell'edizione delle 18:55 del [[TG4]] del 10 giugno 2004 Fede andòcomparve in onda con una targhetta al collo su cui era riportato il contenuto del provvedimento. Nel 2006, dopo un'altra sanzione di 250.000 € dell'AGCOM per violazione della legge sulla par condicio (la seconda in due settimane per un totale di 450.000 €<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/03_Marzo/22/condicio.shtml|titolo=Par condicio, multa a Rete 4 e Italia Uno|editore=corriere.it|data=23 marzo 2006|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026093029/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/03_Marzo/22/condicio.shtml|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>), il giornalista si disse contrario alla motivazione della sanzione e minacciò le dimissioni, mandando tre volte in sovraimpressione il contenuto del provvedimento sanzionatorio adottato. Successivamente Fede ritirò l'ipotesi delle dimissioni, dichiarando di esseressere stato indotto a restare dalle lettere dei telespettatori.
 
=== Discussione con Piero Ricca ===
Nel maggio 2007 Fede fu fermato dal giornalista indipendente [[Piero Ricca]], che gli pose alcune domande sul caso dell'emittente televisiva [[Europa 7]] le cui frequenze, già occupate da [[Rete 4]] dagli [[anni ottanta]] quando non esisteva una regolamentazione ([[Leggelegge Mammì]]), secondo una sentenza emessa dalla [[Corte di giustizia dell'Unione europea|Corte di giustizia europea]] avrebbero dovuto esserle restituite da Rete 4.<ref name = Ricca>{{cita video|url=https://www.youtube.com/watch?v=5KbGNQwO7es|titolo=Video dell'incontro tra Emilio Fede e il giornalista indipendente Pietro Ricca|data=27 aprile 2007|accesso=26 ottobre 2014}}</ref> Ricca dapprima chiese le dimissioni di Fede per l'illegittimità a trasmettere di Rete 4, per poi indirizzare al direttore gli insulti "servo" e "verme" dopo il rifiuto di Fede, che aveva detto: "Berlusconi lo sa ed è praticamente d'accordo, e mi ha detto: "Se incontri qualche imbecille che ti chiede se ti sei dimesso, digli di sì". Il direttore poi sputò da una scalinata in direzione dei suoi contestatori.<ref name = Ricca/> Il diverbio tra i due fu anche trasmesso da ''[[Striscia la notizia]]'', omettendo però l'antefatto dell'incontro tra Fede e Ricca, sia quando quest'ultimo parla dell'abusivismo di Rete 4 sia quando il direttore del TG4 sputa al reporter. Fede successivamente querelò Ricca, il cui blog fu temporaneamente bloccato dalla [[Guardia di Finanza]] per un mese<ref>{{cita web|url=http://eurus.over-blog.com/article-33620575.html|titolo=Bloccato il Blog di Piero Ricca|editore=over-blog.com|data=9 luglio 2007|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026092954/http://eurus.over-blog.com/article-33620575.html|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref> e il cui articolo precedentemente pubblicato fu reso inaccessibile a seguito dell'ordinanza.
 
=== Critiche a Roberto Saviano ===
Nell'edizione serale del TG4 del 9 settembre 2008 Emilio Fede commentò la condizione del giornalista e scrittore [[Roberto Saviano]], dall'ottobre 2006 scortato dalle Forze dell'ordine in seguito alle minacce ricevute dalla [[camorra]]. In questo commento risulta polemica la critica di Fede riguardo a Saviano, il cui aspetto peculiare, a suo dire, è quello di guadagnare molti soldi dal libro (e [[Gomorra (film)|film]]) ''[[Gomorra (romanzo)|Gomorra]]''. Il 9 maggio 2010 questi attacchi si ripetono, per di più nell'ambito di un servizio non direttamente riconducibile a Saviano o alla camorra, suscitando immediate polemiche da parte di numerosi [[blog]] ed esponenti del centro-sinistra.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2010/05/10/news/emilio_fede_saviano-3956164/|titolo=Fede all'attacco di Saviano: "Basta, non è un eroe"|data=10 maggio 2010|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026092508/http://www.repubblica.it/politica/2010/05/10/news/emilio_fede_saviano-3956164/|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>
 
=== La vicenda dei due milioni e mezzo di euro ===
Riga 102 ⟶ 112:
 
=== Caso Ruby ===
Nel gennaio 2011 Fede fu indagato dalla [[procura della Repubblica]] per induzione e favoreggiamento della [[prostituzione]], insieme con [[Silvio Berlusconi]], [[Lele Mora]] e [[Nicole Minetti]], sul "[[caso Ruby]]" (maggio 2010), soprannome con cui i media italiani hanno battezzatoetichettato la giovane [[Marocco|marocchina]] Karima El Mahroug, sulla base delle prove rappresentate da una lettera anonima, pubblicata poi in prima pagina su due quotidiani, e di una valigetta che egli avrebbe portato in [[Svizzera]].<ref name=salvo/><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-01-14/indagati-anche-emilio-fede-135613.shtml?uuid=AabpygzC|titolo=Indagati anche Emilio Fede e Lele Mora|editore=ilsole24ore.com|data=14 gennaio 2011|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924120141/http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-01-14/indagati-anche-emilio-fede-135613.shtml?uuid=AabpygzC|dataarchivio=24 settembre 2015|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/politica/11_gennaio_17/intero171111.pdf|titolo=Domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari|editore=corriere.it|data=14 gennaio 2011|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131223060113/http://www.corriere.it/politica/11_gennaio_17/intero171111.pdf|dataarchivio=23 dicembre 2013|urlmorto=no}}</ref> Qualche anno dopo, nel 2014, Fede fu licenziato da Mediaset.<ref name=salvo/>
 
Il 3 ottobre 2011 fu [[Rinvio a giudizio|rinviato a giudizio]] per il caso Ruby assieme a Minetti e Mora. La decisione fu assunta daldalla [[giudice dell'udienza preliminare]] di [[Milano]] Maria Grazia Domanico, della V Sezione penale del tribunale del capoluogo lombardo. Tutti e tre furono accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche [[prostituzione minorile|minorile]]. Il processo iniziò il 21 novembre 2011.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/11_ottobre_03/ruby2-minetti-aula_7513cc0c-ed92-11e0-8721-690dea02417b.shtml|titolo=Ruby 2: Fede, Mora e Minetti a giudizio|editore=repubblica.it|data=3 ottobre 2011|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026100337/http://www.corriere.it/cronache/11_ottobre_03/ruby2-minetti-aula_7513cc0c-ed92-11e0-8721-690dea02417b.shtml|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/caso-ruby-le-ragazze-di-arcore-parte-civile-contro-fede-mora-e-minetti-1024394/|titolo=Caso Ruby, le ragazze di Arcore parti offese contro Fede, Mora e Minetti|editore=blitzquotidiano.it|data=21 novembre 2011|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026100537/http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/caso-ruby-le-ragazze-di-arcore-parte-civile-contro-fede-mora-e-minetti-1024394/|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>
 
Il 19 luglio 2013, nell'ambito del processo "Ruby" bis, Fede, assieme agli altri due imputati, fu condannato dal tribunale di Milano a 7 anni di reclusione e all'interdizione a vita dai pubblici uffici, per i reati di induzione alla prostituzione, favoreggiamento della prostituzione e favoreggiamento della prostituzione minorile,<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2013/07/19/news/ruby_bis_sentenza-63315072/?ref=HREA-1/shtml|titolo=Ruby bis: 7 anni a Mora (che rinuncia a ricorrere in appello) e Fede, 5 a Minetti. Atti di Berlusconi e legali in Procura|editore=repubblica.it|data=19 luglio 2013|accesso=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026094446/http://www.repubblica.it/cronaca/2013/07/19/news/ruby_bis_sentenza-63315072/?ref=HREA-1%2Fshtml|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref> oltre all'interdizione da uffici di mezzi di informazione considerati come pubblici uffici. Fu assolto dall'accusa di induzione alla prostituzione minorile. Nel processo principale Silvio Berlusconi, condannato in primo grado, fu invece assolto in secondo grado e in Cassazione.<ref name=salvo>{{Cita web |url=http://www.iltempo.it/politica/2015/03/12/emilio-fede-ruby-berlusconi-lui-e-salvo-io-sono-stato-mandato-al-patibolo-1.1389569 |titolo=''Emilio Fede: «Lui è salvo io sono stato mandato al patibolo»'' |accesso=27 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160630185050/http://www.iltempo.it/politica/2015/03/12/emilio-fede-ruby-berlusconi-lui-e-salvo-io-sono-stato-mandato-al-patibolo-1.1389569 |dataarchivio=30 giugno 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
Riga 115 ⟶ 125:
 
=== Concorso in bancarotta fraudolenta ===
Per aver ricevuto del denaro di Silvio Berlusconi da [[Lele Mora]] nel 2011 ed essendo l'ingente somma «distratta dal fallimento e divisa con Fede, ma anche trattenuta da Mora», fu condannato in primo grado nel giugno del 2017 a tre anni e mezzo per concorso in [[bancarotta fraudolenta]].<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2017/06/12/italia/cronache/emilio-fede-condannato-a-tre-anni-e-mezzo-per-bancarotta-fraudolenta-yMKA239MeaI6qSArNPLkPI/pagina.html|titolo=Emilio Fede condannato a tre anni e mezzo per bancarotta fraudolenta|accesso=27 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181008022716/http://www.lastampa.it/2017/06/12/italia/cronache/emilio-fede-condannato-a-tre-anni-e-mezzo-per-bancarotta-fraudolenta-yMKA239MeaI6qSArNPLkPI/pagina.html|dataarchivio=8 ottobre 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/06/13/lavidita-e-la-rovina-la-parabola-del-direttore-che-mungeva-berlusconi20.html|titolo=L'avidità e la rovina la parabola del direttore che mungeva Berlusconi|cognome=Colaprico|nome=Piero|sito=repubblica.it|data=13 giugno 2017|p=20}}</ref> Nel maggio 2018 la Corte di Appelloappello di Milano annullò la sentenza di primo grado, ritenendo che i soldi ricevuti fossero versati «come corrispettivo per la sua intercessione» e quindi il fatto fosse penalmente irrilevante.<ref>{{Cita web |url=https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/bancarotta-mora-fede-1.4111965 |titolo=Bancarotta, prestito Berlusconi-Mora: Fede assolto perché prese soldi leciti |accesso=27 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190327101954/https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/bancarotta-mora-fede-1.4111965 |dataarchivio=27 marzo 2019 |urlmorto=no }}</ref>
 
=== Caso Mediaset ===
Nell'ottobre del 2014 Fede fu indagato per associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione per la tentata diffusione di immagini ai giornali, elemento di indagine collegato a un presunto ricatto nei confronti dei vertici [[Mediaset]] per un fotomontaggio a luci rosse.<ref name="liberoquotidiano.it"/><ref>{{cita libro|1=Paolo|2=Colonnello|url=http://www.lastampa.it/2014/10/23/italia/cronache/milano-emilio-fede-indagato-per-alcune-foto-che-scottano-ipotesi-vendetta-su-mediaset-bApwDnJQuHGGpYsAF8SraL/pagina.html|titolo=Emilio Fede indagato per alcune foto che scottano. Ipotesi vendetta su Mediaset|editore=La Stampa|data=23 ottobre 2014|accesso=26 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141205204707/http://www.lastampa.it/2014/10/23/italia/cronache/milano-emilio-fede-indagato-per-alcune-foto-che-scottano-ipotesi-vendetta-su-mediaset-bApwDnJQuHGGpYsAF8SraL/pagina.html|dataarchivio=5 dicembre 2014|urlmorto=no}}</ref> La pubblica accusa chiese una condanna a 4 anni e 9 mesi.<ref>{{Cita web |url=http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/emilio_fede_pm_chiede_condanna_ricatto_mediaset-2428669.html |titolo=Emilio Fede, pm chiede condanna a 4 anni: «Ricattò Mediaset» |accesso=27 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171020084055/http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/emilio_fede_pm_chiede_condanna_ricatto_mediaset-2428669.html |dataarchivio=20 ottobre 2017 |urlmorto=no }}</ref> Il 15 giugno 2017 il Tribunaletribunale di Milano condannò Fede alla pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione.<ref>{{cita news|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/15/emilio-fede-condannato-a-2-anni-e-3-mesi-per-caso-dei-fotoricatti-a-vertici-mediaset/3661769/|titolo=Emilio Fede condannato a 2 anni e 3 mesi per caso dei fotoricatti a vertici Mediaset|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=15 giugno 2017|accesso=14 gennaio 2021}}</ref> Il 4 aprile 2019 la pena fu rideterminata dalla Corte d'appello di Milano in 2 anni di reclusione, mentre Fede fu assolto da uno degli episodi contestati "perché il fatto non sussiste".<ref>{{cita news|url=https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/04/12/news/processo_ruby_bis_emilio_fede_cassazione_decisione_domiciliari-223851118/|titolo=Processo Ruby bis, Emilio Fede condannato non andrà in carcere|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=12 aprile 2019|accesso=14 gennaio 2021}}</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
Riga 127 ⟶ 137:
*''[[Io non ho paura (film)|Io non ho paura]]'' (2003), regia di [[Gabriele Salvatores]], dove appare in filmati di repertorio mentre conduce il [[TG1]].
*''[[La meglio gioventù]]'' (2003), regia di [[Marco Tullio Giordana]], dove appare in filmati di repertorio.
*''[[Niente è come sembra]]'' (2007), regia di [[Franco Battiato]], dove appare in un filmato in TV mentre conduce il [[TG4]].
*''[[Esterno notte (film)|Esterno notte]]'' (2022), regia di [[Marco Bellocchio]], dove appare in filmati di repertorio.
 
Riga 134 ⟶ 145:
* È citato nel testo della canzone ''Tufello Talenti'' del rapper romano [[Rancore (rapper)|Rancore]].
* È citato nel testo della canzone ''Bunga bunga'' di [[Elio e le Storie Tese]] (2010).
* È citato nella canzone ''La scatola dell’odio'' del gruppo punk [[Porno Riviste|Pornoriviste]].
 
== Televisione ==
Riga 149 ⟶ 161:
* ''Password - Il mondo in casa'' (Rete 4, 2009)
* ''[[Radio Belva]]'' (Rete 4, 2013)
* ''[[Punti di vista (programma TV)|Punti di vista]]'' (Go-tv, 2022)
 
== Opere ==
Riga 156 ⟶ 168:
* {{cita libro|titolo=Privé. La vita è un gioco|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1998|ISBN=88-04-45277-3}}
* {{cita libro|titolo=L'invidiato speciale|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1999|ISBN=88-04-46628-6}}
* {{cita libro|titolo=La foglia di fico|url=https://archive.org/details/lafogliadifico0000fede|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2000|ISBN=88-04-47941-8}}
* {{cita libro|titolo=Samba dei ruffiani|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2001|ISBN=88-04-49027-6}}
* {{cita libro|titolo=La cena dei cretini|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2002|ISBN=88-04-50295-9}}
Riga 175 ⟶ 187:
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.beppegrillo.it/2007/07/v_come_emilio_f.html | titolo = V come Emilio Fede | autore = [[Beppe Grillo]] | accesso = 25 luglio 2007 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070713222737/http://www.beppegrillo.it/2007/07/v_come_emilio_f.html | dataarchivio = 13 luglio 2007 }}
* {{YouTube
|autore = Emilio Fede
|id = kxoV2UtdCVA
|titolo = Torino Esposizioni
|ora =
|minuto = 2
|secondo = 40
|produttore = Rai-Radiotelevisione italiana
|lingua = italiano
|data = 1960
|citazione =
|cid =
|accesso = 16 gennaio 2025
|urlarchivio =
|dataarchivio =
|urlmorto =
}}
 
{{Box successione
Riga 185 ⟶ 214:
{{Box successione
|carica = Direttore di [[Videonews]]
|immagine = VideoNewsLogo.png
|periodo = 31 ottobre [[1989]] - 10 settembre [[1991]]
|precedente = Francesco Damato
Riga 192 ⟶ 221:
{{Box successione
|carica = Primo direttore di [[Studio Aperto]]
|immagine = Studio_Aperto_2021.svg
|periodo = 16 gennaio [[1991]] - 2 novembre [[1993]]
|precedente = ///