Civiltà occidentale: differenze tra le versioni

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{{C|Si fa riferimento alla civiltà occidentale come erede solamente del mondo "greco-romano", quando la civiltà occidentale dal Medioevo in poi è stata un prodotto romano-germanico (persino il latino medievale venne influenzato dalle pronunce celto-germaniche), e nella sua forma moderna più recente anglosassone. Non si fa tuttavia alcuna menzione nella voce dell'apporto germanico. Nella stessa cartina, la civiltà greco-slava, inclusiva della Grecia, non è considerata parte della civiltà occidentale romano-germanica.|storia|agosto 2025}}
[[File:Western World Latin America torn countries.png|thumb|upright=1.7|In azzurro scuro è l'estensione limitata dell'"[[Cristianesimo occidentale|Occidente]]" (il [[Nord America]], l'[[Chiesa cattolica in Europa|Europa cattolica]] e [[Protestantesimo|protestante]], l'[[Australia]] e la [[Nuova Zelanda]]), come definito da [[Samuel P. Huntington]] nel suo libro ''[[Lo scontro delle civiltà]]'' (1996), ed, in azzurro chiaro, l'Europa [[Chiesa ortodossa|ortodossa]] e l'[[America Latina]]. Per Huntington, l'Europa ortodossa è la parte [[Oriente cristiano|orientale]] dell'Occidente, mentre l'[[America Latina]] faceva parte dell'Occidente o di una civiltà discendente che era gemellata con esso<ref>Samuel P. Huntington, ''The Clash of Civilizations and the Remaking of World Order'', Simon & Schuster, 2011, pp. 151–154. ISBN 978-1451628975.</ref>.]]
{{F|storia|agosto 2025}}
{{NN|storia|agosto 2025}}
[[File:Western World Latin America torn countries.png|thumb|upright=1.7|In azzurro scuroblu è l'estensione limitata dell'"[[Cristianesimo occidentale|Occidente]]" (il [[Nord America]], l'[[Chiesa cattolica in Europa|Europa cattolica]] e [[Protestantesimo|protestante]], l'[[Australia]] e la [[Nuova Zelanda]]), come definito da [[Samuel P. Huntington]] nel suo libro ''[[Lo scontro delle civiltà]]'' (1996), ed, in azzurro chiaro, l'Europa [[Chiesa ortodossa|ortodossa]] e l'[[America Latina]]. Per Huntington, l'Europa ortodossa è la parte [[Oriente cristiano|orientale]] dell'Occidente, mentre l'[[America Latina]] faceva parte dell'Occidente o di una civiltà discendente che era gemellata con esso<ref>Samuel P. Huntington, ''The Clash of Civilizations and the Remaking of World Order'', Simon & Schuster, 2011, pp. 151–154. ISBN 978-1451628975.</ref>.]]
 
Con '''civiltà occidentale''' (anche '''Occidente'''<ref>Dal latino ''occĭdo'', ''-is'', ''occĭdi'', ''occāsum'', ''-ĕre'', "cadere", riferentesi al sole che cade, cioè tramonta.</ref> o '''società occidentale''' o '''mondo occidentale''') si intende, a seconda dei periodi storici, la [[civiltà]] relativa a un'[[area geografica]] e culturale comprendente grosso modo l'[[Europa]] e, in senso più esteso, tutti quei [[Paesi europei]] ed extraeuropei che presentano tratti culturali, economici, commerciali o politici comuni, {{senza fonte|riconducibili al mondo e soprattutto ai [[filosofia occidentale|principi filosofici]] del mondo [[filosofia greca|greco]]-[[Storia romana|romano]]-[[Cristianesimo|cristiano]]-[[Rinascimento|rinascimentale]]-[[Illuminismo|illuministico]].}}
 
== Storia ==
Si può dire che la nascita del senso di "Occidente" è determinata dalla contrapposizione con l'[[Oriente (civiltà)|Oriente]]. Già nel [[Mitologia greca|mito greco]] di [[Belo]] e dei suoi figli [[Egitto (mitologia)|Egitto]] e [[Danao]] si può leggere questo rapporto-scontro che assume dimensioni storiche con [[Erodoto]] che evidenzia, per la prima volta nella letteratura storica antica, a proposito delle guerre degli [[antica Grecia|antichi greci]] contro l'[[Impero achemenide|Impero persiano]], l'immagine di un "Oriente schiavo" contrapposto ai valori di libertà occidentali dei quali la Grecia si ritiene portatrice.
{{senza fonte|Le radici della civiltà occidentale sono da individuare nella cultura minoica e poi micenea, e non devono essere messe in discussione dell'avvento del cristianesimo che prende certamente le mosse dalla cultura semitica, ma per superarla e aprirsi al mondo, come esplicitamente annunciato dal Cristo. Da questo momento l'Occidente è il cristianesimo, sebbene l'Occidente mantenga origini diverse in cui il cristianesimo si è integrato per il tramite della cultura romana.}}
 
== Storia ==
 
Storicamente la contrapposizione andò evolvendosi, rispetto ad un [[Oriente (regione geografica)|Oriente]] variamente definito: i [[antichi greci|greci]] erano occidentali rispetto a [[Troia]] ed ai [[persiani]], i [[antichi romani|romani]] rispetto agli [[antico Egitto|egizi]], i [[franchi]] rispetto ai [[bizantini]], gli europei occidentali rispetto agli [[slavi]] posti ad oriente, il [[cristianesimo]] rispetto all'[[Islam]], l'occidente basato sull'economia di mercato rispetto all'oriente social-comunista, l'Europa rispetto ad un'[[Asia]] per nulla omogenea comprendente culture ortodosse, islamiche, del [[subcontinente indiano]]<ref>{{fr}} Nunziante Mastrolia, Gerz Reich, ''L’échec des hérodiens en Inde?'', Outre-Terre, 2018/1 (N° 54-55).</ref>, [[cina|cinesi]], [[giappone]]si.
 
Agli inizi dell'[[evo moderno]] si designava come Oriente il territorio sottoposto nel [[XVI secolo]] all'Islam<ref>Edouard Perroy, ''Il Medioevo: espansione dell'Oriente e nascita della civiltà occidentale'', Sansoni, 1955</ref> i cui confini erano segnati là dove era arrivata la conquista mongola «''lungo la linea ideale che congiunge la foce del [[Dnestr]] con il [[golfo di Riga]] e che segna i limiti storici della [[Impero russo|Russia]] verso ovest. Ad oriente di questa linea non si ebbe poi la feconda esperienza dell'[[Umanesimo]] e del [[Rinascimento]], né il travaglio religioso messo in moto dalla Riforma, né il formarsi di una borghesia, così che la [[diversità culturale]] rispetto alla restante parte dell'Europa rimase per secoli determinante.''»<ref>{{treccani|occidente|Occidente}}</ref>
Il concetto di Occidente, vissuto in contrapposizione al relativo concetto di Oriente, storicamente, si formò definitivamente in coincidenza con la cacciata dei [[Impero turco|turchi]] dall'Europa<ref>Lucio Lami, ''La cacciata dei musulmani dall’Europa'', Mursia 2008</ref>.
 
Nel corso dell'[[XIX secolo|'800Ottocento]], in seguito al [[Romanticismo]], ai [[Risorgimento|risorgimenti]] nazionali e alla lotta contro l'[[Impero ottomano]], si cominciò ad individuare l'origine lontana della cultura occidentale nella [[Antica Grecia|Grecia antica]] e nella [[Antica Roma|Roma imperiale]], ma fu in seguito ai principi illuministici portati dalle truppe e dai governi [[Napoleone|napoleonici]] in quasi tutta Europa che i concetti fondanti della civiltà occidentale ebbero una vera diffusione.
 
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], gli Stati Uniti temettero la diffusione del [[comunismo]] nel mondo. «Si preoccupavano che l'Europa, con la sua economia e le sue infrastrutture a pezzi, fosse vulnerabile sia ai partiti comunisti interni che all'estero, a causa di un'[[Unione Sovietica]] espansionista. Intervenendo per contribuire alla [[Piano Marshall|ricostruzione dell'Europa]], gli Stati Uniti stavano guadagnando un punto d'appoggio geostrategico alle porte dell'Unione Sovietica per tutta la durata della [[guerra fredda]]. Nacque l'idea di un "Occidente" – composto da paesi che condividevano obiettivi e valori di sicurezza»<ref>[https://www.bbc.com/news/articles/cn7x3v5d1y4o Katya Adler, ''Europe marks VE Day with Trump on its mind'', BBC news, 4 maggio 2025].</ref>.
Lungo il [[XX secolo|'900]], la contrapposizione fu tra l'Occidente europeo da una parte, basato sull'[[Capitalismo|economia di mercato]], sulla [[Repubblica parlamentare|democrazia parlamentare]] e sull'alleanza con il mondo anglosassone (colonie inglesi e [[Stati Uniti d'America|USA]] compresi) e latino-americano, e, dall'altra, l'Oriente europeo e l'[[Asia orientale]] ([[Unione Sovietica]] e [[Cina]] in testa), basato in gran parte su modelli statalisti, fondati sul [[socialismo]] [[Comunismo|comunista]]. In questo periodo, per "Occidente" si intende l'insieme dei paesi dell'[[Europa occidentale]], gli [[Stati Uniti d'America]] e il [[Canada]], più alcuni Paesi extraeuropei che presentano forti affinità con i primi: [[Australia]], [[Nuova Zelanda]] e [[Giappone]], sebbene quest'ultimo continui a mantenere ancora numerosi usi tradizionali.
 
LungoDa ilallora e fino al [[XX secolo|'9001989]], la contrapposizione fu tra l'Occidente europeo da una parte, basato sull'[[Capitalismo|economia di mercato]], sulla [[Repubblica parlamentare|democrazia parlamentare]] e sull'alleanza con il mondo anglosassone (colonie inglesi e [[Stati Uniti d'America|USA]] compresi) e latino-americano, e, dall'altra, l'Oriente europeo e l'[[Asia orientale]] ([[Unione Sovietica]] e [[Cina]] in testa), basato in gran parte su modelli statalisti, fondati sul [[socialismo]] [[Comunismo|comunista]]. In questo periodo, per "Occidente" si intende l'insieme dei paesi dell'[[Europa occidentale]], gli [[Stati Uniti d'America]] e il [[Canada]], più alcuni Paesi extraeuropei che presentano forti affinità con i primi: [[Australia]], [[Nuova Zelanda]] e [[Giappone]], sebbene quest'ultimo continui a mantenere ancora numerosi usi tradizionali.
Successivamente al crollo dei regimi comunisti avvenuto nei Paesi dell'[[Europa orientale]], intorno al 1989, anche questi ultimi vengono inclusi nel concetto di Occidente e l'Oriente resta confinato nel [[continente asiatico]].
 
Successivamente al crollo dei regimi comunisti avvenuto nei Paesi dell'[[Europa orientale]], intorno al 1989, anche questi ultimi vengono inclusi nel concetto di Occidente e l'la definizione di Oriente resta confinatoconfinata nelle autocrazie neldel [[continente asiatico]].
Lo storico [[Niall Ferguson]] nel suo libro ''Civilization. The West and the rest'' spiega le cause che hanno permesso alla civiltà occidentale di progredire e dominare sul resto del mondo per quasi tutti gli ultimi cinquecento anni. Le fonti principali della sua potenza e della sua ricchezza furono sei forme istituzionali, nel linguaggio informatico ''[[killer application]]''<ref>Niall Ferguson, ''Civilization. The West and the rest'', Penguin Press, 2011. Trad. da A. Piccato, ''Occidente: Ascesa e Crisi di una Civiltà'', Collana Le Scie, Mondadori, Milano, 2012</ref>:
 
==Fattori determinanti==
Lo storico [[Niall Ferguson]] nel suo libro ''Civilization. The West and the rest'' spiega le cause che hanno permesso alla civiltà occidentale di progredire e dominare sul resto del mondo per quasi tutti gli ultimi cinquecento anni. Le fonti principali della sua potenza e della sua ricchezza furono sei forme istituzionali, nel linguaggio informatico ''[[killer application]]''<ref>Niall Ferguson, ''Civilization. The West and the rest'', Penguin Press, 2011. Trad. da A. Piccato, ''Occidente: Ascesa e Crisi di una Civiltà'', Collana Le Scie, Mondadori, Milano, 2012</ref>:
* [[Competizione]] politica ed economica ([[Pluralismo]])
*[[Metodo scientifico]]
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*[[Consumismo]] ([[Capitalismo]])
*[[Etica protestante del lavoro]]
 
Tra i molti altri elementi che si possono considerare, vi è la nascita e l'utilizzo della [[stampa]].<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Francini Giacomo|url=https://www.toscodata.it/blog/notizia-14/storia-della-stampa-a-caratteri-mobili#:~:text=La%20scoperta%20della%20stampa%20ha,le%20loro%20abilit%C3%A0%20manuali:%20Amanuensi.|titolo=Storia della stampa a caratteri mobili {{!}} Blog di Tosco Data|sito=Tosco Data Srl|accesso=2025-02-05}}</ref>
 
Secondo lo storico Peter Harrison, l'esistenza di [[Valore morale|valori]] occidentali contrapposti a quelli del resto del mondo è relativamente recente e risale al periodo a cavallo tra la prima e la seconda metà del [[Novecento]]; {{Senza fonte|invece, l'esistenza di valori [[giudeo-cristianesimo|giudiaco-cristiani]] fu ipotizzata per la prima volta dalla [[Scuola di Tubinga]].}}
 
==Descrizione==
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Il contrasto con l'[[Islam]] è, quindi, apparso fondamentale per una modernizzazione del concetto di Occidente. Secondo il filosofo [[Dariush Shayegan]], [[iran]]iano e [[islam]]ico, autore del saggio ''La lumière vient de l'Occident''<ref>[[Dariush Shayegan]], ''La lumière vient de l'Occident : le réenchantement du monde et la pensée nomade'', Éditions de l'Aube, 2008 (4ª edizione)</ref>:
 
{{Citazione|Sul piano storico, i grandi cambiamenti mondiali sono sempre stati guidati dall'Occidente: la [[libertà individuale]], l'''[[habeas corpus]]'', la [[separazione dei poteri]], la [[Coscienza (filosofia)|coscienza dell'individuo]]... rappresentano ormai un [[Capitale sociale (sociologia)#Altri approcci al capitale sociale|quadro di valori condivisi]]"<ref>{{Cita[[Alessandro web|url=httpsZaccuri]], [http://www.avvenire.it/agoraCultura/paginePagine/shayegan|titolo=L'intervistaSHAYEGAN.aspx ''Il filosofo iraniano Shayegan: «Il dialogo? È mistico»|autore=. Intervista''], ''[[Alessandro ZaccuriAvvenire]]|sito=www.avvenire.it|data='', 3 luglio 2014-07-03|lingua=it|, p=. 20|accesso=2024-05-15}}</ref>.}}
 
== Critiche all'Occidente e al concetto di Occidente ==
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Secondo questa visione, quindi, da un punto di vista politico, l'Occidente è solamente un costrutto volto a diffondere (e difendere) la concezione economica liberista, essendone apparentemente l'unica caratteristica realmente unificante. A riprova di ciò, nazioni distanti geograficamente e culturalmente come il Giappone o la Russia sono state considerate nel tempo appartenenti all'uno o all'altro campo, quello "orientale" o "occidentale", in base alla forma di teoria economica adottata.
 
Complementare a questa visione è una scuola di pensiero che identifica primariamente l'Occidente come la sfera geopolitica in cui maggiormente marcata è l'influenza politica, militare e strategica degli Stati Uniti<ref>{{CitaMarco web|url=httpsGhisetti, [http://osservatorioglobalizzazione.it/dossier/dibattito-sulloccidente/occidente-egemonia-usa/|titolo= ''La strumentalità del concetto di Occidente|sito=''], Osservatorio Globalizzazione|data=, 19 luglio 2020-07-19|lingua=it-IT|accesso=2024-05-15}}</ref>, e ritiene l'appartenenza dell'Europa al campo occidentale giustificabile principalmente su questi presupposti<ref>{{CitaDaniele web|url=httpsPerra, [http://osservatorioglobalizzazione.it/osservatorio/europa-occidente-civilta/|titolo= ''L'Occidente e l'Europa|sito=''], Osservatorio Globalizzazione|data=, 30 giugno 2020-06-30|lingua=it-IT|accesso=2024-05-15}}</ref> e non su un saldo retroterra culturale. "Occidentali" sotto il profilo geopolitico ma non storico, culturale e ideologico sarebbero, in questo contesto, Paesi come [[Turchia]]<ref>[https://www.lindro.it/turchia-addio-europa-addio-occidente/ ''Turchia, addio Europa, addio Occidente''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200724224117/https://www.lindro.it/turchia-addio-europa-addio-occidente/ |datedata=24 luglio 2020 }}, L'Indro, 21 luglio 2020</ref>, [[Ungheria]]<ref>{{Cita web|url=http://www.kormany.hu/en/the-prime-minister/the-prime-minister-s-speeches/prime-minister-viktor-orban-s-speech-at-the-25th-balvanyos-summer-free-university-and-student-camp|titolo=Prime Minister Viktor Orbán’s Speech at the 25th Bálványos Summer Free University and Student Camp|sito=Government|accesso=2018-04-27|dataarchivio=15 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201015113216/https://www.kormany.hu/en/the-prime-minister/the-prime-minister-s-speeches/prime-minister-viktor-orban-s-speech-at-the-25th-balvanyos-summer-free-university-and-student-camp|urlmorto=sì}}</ref> e [[Germania]] Polonia<ref>{{CitaEmanuel web|url=httpsPietrobon, [http://osservatorioglobalizzazione.it/osservatorio/occidente-europa-usa-turchia-polonia-germania-ungheria/|titolo= ''L'Occidente non esiste?|sito=''], Osservatorio Globalizzazione|data=, 4 luglio 2020-07-04|lingua=it-IT|accesso=2024-05-15}}</ref>.
 
All'interno dello stesso Occidente esistono movimenti e pensatori che si autodefiniscono esplicitamente "antioccidentali": accusano l'Occidente di essere una cultura aggressiva e intollerante verso le altre culture, e dannosa verso l'ambiente naturale a causa dell'industrializzazione e del [[consumismo]]. Tra i maggiori esponenti di queste correnti di pensiero si segnalano filosofi come [[Alain de Benoist]]<ref>{{CitaGiuseppe web|url=httpsGagliano, [http://osservatorioglobalizzazione.it/osservatorio/le-influenze-politico-culturali-nellopera-di-alain-de-benoist/|titolo= ''Le influenze politico-culturali nell'opera di Alain de Benoist|sito=Osservatorio''], Centro Studi sulla Globalizzazione|data=, 17 luglio 2019-07-16|lingua=it-IT|accesso=2024-05-15}}</ref> e il [[Carlismo|carlista]] [[Francisco Elías de Tejada]]<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Riccardo Pasqualin|titolo=Frederick D. Wilhelmsen, Il problema dell'Occidente e i Cristiani [recensione]|rivista=Veritatis Diaconia|volume=anno VII, autunno 2021|numero=14|ppp=74}}</ref>, secondo il quale «i cristiani non possono identificarsi con un’espressione geografica vuota, che rischia di dividere idealmente l’universalità del Cattolicesimo che è fiorito in tutti i continenti»<ref>{{Cita namepubblicazione|titolo=":0" Ibidem}}</ref>, sociologi come [[Noam Chomsky]]<ref>{{CitaGiuseppe web|url=httpsGagliano, [http://osservatorioglobalizzazione.it/osservatorio/chomsky-vita-e-pensiero-di-un-uomo-in-rivolta/|titolo= ''Chomsky, vita e pensiero di un uomo in rivolta|sito=Osservatorio''], 22 giugno Globalizzazione|data=2019-06-22|lingua=it-IT|accesso=2024-05-15}}</ref> e storici come [[Franco Cardini]]<ref>{{CitaAndrea web|url=httpsMuratore, [http://osservatorioglobalizzazione.it/osservatorio/un-viaggio-tra-occidente-e-islam-la-parola-a-franco-cardini/|titolo= ''Un viaggio tra Occidente e Islam:''], laOsservatorio parolaGlobalizzazione, a10 Francomaggio Cardini|sito=Osservatorio Globalizzazione|data=2019-05-10|lingua=it-IT|accesso=2024-05-15}}</ref>.
 
==Note==
Riga 66 ⟶ 78:
* [[Antioccidentalismo]]
* [[Alliance of Civilizations]]
* [[Blocco occidentale]]
* [[Civiltà orientale]]
* [[Cultura araba]]
* [[Cultura degli Stati Uniti d'America]]
Riga 78 ⟶ 92:
* [[Sciovinismo occidentale]]
* [[Riformismo islamico]]
* [[Il fardello dell'uomo bianco|Fardello dell'uomo bianco]]
* [[Missione civilizzatrice]]
* [[Nahda]]