Lineare A: differenze tra le versioni

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La '''lineare A''' è uno dei due sistemi di [[scrittura]] utilizzati nell'isola di [[Creta (Grecia)|Creta]] prima del sistema di scrittura dei [[dialetto miceneo|greci micenei]] detto [[lineare B]], insieme ai [[geroglifici cretesi]]. Durante il periodo [[civiltà minoica|minoico]], prima del dominio miceneo, la lineare A fu utilizzata come scrittura ufficiale nei palazzi e per i riti religiosi, mentre i geroglifici venivano utilizzati soprattutto sui sigilli. Questi due sistemi di scrittura furono scoperti da [[Arthur Evans]], che diede loro i nomi utilizzati attualmente. Nel 1952, [[Michael Ventris]] scoprì che la [[lineare B]] veniva usata per mettere per iscritto un dialetto [[lingua greca|greco]], noto oggi come [[dialetto miceneo|miceneo]]. Insieme ad altri utilizzò questa scoperta per decifrare la lineare B, decifrazione tutt'oggi ampiamente accettata, anche se rimangono molti punti da chiarire. Il fallimento nel determinare la lingua trascritta con la lineare A ha impedito lo stesso tipo di progresso fatto con la lineare B nella sua decifrazione.
 
Nonostante i due sistemi di scrittura - la lineare A e la B - condividano alcuni dei simboli, se si usano le sillabe simili nei due sillabari si ottengono in lineare A parole che non sono riconducibili a nessuna lingua nota. Questa lingua è stata chiamata "minoico" e corrisponde ad un periodo della storia cretese precedente a una serie di invasioni micenee intorno al 1450 a.C. La lineare A venne usata dapprima in tutta l'isola e con l'inglobamento da parte dei micenei solo in piccoli insediamenti dove questi non arrivarono, per essere infine sostituita dalla lineare B.
 
Sembra che la lineare A sia stata utilizzata come sillabario completo intorno al 1900–1800 a.C., anche se svariati segni apparvero già in precedenza. È possibile che la scrittura troiana rinvenuta da [[Heinrich Schliemann]] e un'iscrizione rinvenuta nella zona centrale di Creta, così come alcuni marchi su ceramica da [[elEl-Lahun]] in [[Egitto]] (XII dinastia), risalgano a un periodo precedente, circa 2100–1900 a.C., il quale è il periodo della costruzione dei primi palazzi. In più laLa lineare A è molto piùmeno chiara rispetto alla lineareLineare B, infatti non è stata ancora decifrata.
 
== I segni ==
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=== Luvio ===
Dai primi [[Anni 1960|anni Sessantasessanta]] del [[XX secolo|Ventesimo secolo]] si è fatta strada una teoria secondo la quale i valori fonetici della lineare B suggerirebbero che la lingua della lineare A sia una [[lingue anatoliche|lingua anatolica]], vicina al [[lingua luvia|luvio]].<ref>Si vedano le opere di [[Leonard Robert Palmer]].</ref> Nel 1997 [[Gareth Alun Owens]] pubblicò una raccolta di saggi intitolata ''Kritika Daidalika'', che sostenevano l'idea che la lineare A potesse rappresentare un'antica lingua imparentata con il luvio. Owens basava questa affermazione sulle radici apparentemente indoeuropee ma non greche di un certo numero di parole che era in grado di decifrare usando i valori fonetici noti della lineare B o del sillabario cipriota. Non rivendicava di essere riuscito a decifrare completamente la lineare A, e nel suo libro afferma che la sua ipotesi del luvio doveva accendere dei nuovi dibattiti, e non affermare la questione.
 
Ad ogni modo la teoria dell'origine luvia del minoico non è riuscita a guadagnare approvazione per i seguenti motivi:
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=== Tirrenico ===
Sono stati fatti dei tentativi per collegare la lineare A alla famiglia linguistica [[lingue tirreniche|tirrenica]], che comprende l'[[lingua etrusca|etrusco]], il [[lingua retica|retico]] e il [[lingua lemnia|lemnio]], che si presume sia parte di un antico [[Sostrato (linguistica)|sostrato]] [[Lingue preindoeuropee|preindoeuropeo]] e [[lingue paleoeuropee|paleoeuropeo]].<ref name=Haarmann2014>{{Cita libro|titolo = A Companion to Ethnicity in the Ancient Mediterranean |autore =Harald Haarmann |wkautore =Harald Haarmann |curatore = Jeremy McInerney|traduttore = |illustratore = |altri = |url = |via = |editore =John Wiley & Sons, Inc |città =Chichester, UK |anno =2014|lingua =Inglese |annooriginale = |volume = |opera = |edizione = |capitolo = Ethnicity and Language in the Ancient Mediterranean |url_capitolo = |p = |pp =17-33 |posizione = |ISBN =9781444337341 |LCCN = |DOI =10.1002/9781118834312.ch2 |OCLC = |id = |cid = |citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref> A volte ci si riferisce a questo sostrato come pre-ellenicopreellenico, a cui si porta come sostegno, erroneamente, le affermazioni degli antichi autori greci come [[Erodoto]] nelle ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]'', secondo cui gli [[Etruschi]] provenivano dalla [[Lidia]]. Ma i Lidi parlavano una [[Lingue indoeuropee|lingua indoeuropea]] completamente diversa dalle lingue tirreniche, e la completa mancanza di evidenze archeologiche hanno portato a concludere che la tesi erodotea non sia corretta.<ref name=Wallace2010>{{Cita libro|titolo =The Oxford Encyclopedia of Ancient Greece and Rome |autore =Rex E. Wallace|wkautore =Rex E. Wallace |curatore =Michael Gagarin |traduttore = |illustratore = |altri = |url = |via = |editore =Oxford University Press |città =Oxford |anno =2010|lingua = Inglese |annooriginale = |volume = I|opera = |edizione = |capitolo =Italy, Languages of |url_capitolo = |p = |pp =97-102 |posizione = |ISBN =9780195170726 |LCCN = |DOI =10.1093/acref/9780195170726.001.0001 |OCLC = |id = |cid = |citazione =Etruscan origins lie in the distant past. Despite the claim by Herodotus, who wrote that Etruscans migrated to Italy from Lydia in the eastern Mediterranean, there is no material or linguistic evidence to support this. Etruscan material culture developed in an unbroken chain from Bronze Age antecedents. As for linguistic relationships, Lydian is an Indo-European language. Lemnian, which is attested by a few inscriptions discovered near Kamania on the island of Lemnos, was a dialect of Etruscan introduced to the island by commercial adventurers. Linguistic similarities connecting Etruscan with Raetic, a language spoken in the sub-Alpine regions of northeastern Italy, further militate against the idea of eastern origins. |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref> Giulio M. Facchetti ha proposto alcune probabili somiglianze tra la lingua etrusca e l'antico lemnio ed altre lingue egee tra cui il minoico nel contesto delle lingue preindoeuropee.<ref>Facchetti, Giulio M. & Negri, Mario. ''Creta Minoica. Sulle tracce delle più antiche scritture d'Europa''. Leo S. Olschki Editore, 'Biblioteca dell'Archivum Romanicum. Serie II: Linguistica' nº 55, 2003. ISBN 88-222-5291-8.</ref> Anche [[Michael Ventris]], che insieme a [[John Chadwick]] ha decifrato la [[lineare B]], riteneva plausibile un collegamento tra minoico ed etrusco.<ref>«L'idea basilare era trovare una lingua che potesse non essere affiliata geneticamente al minoico. Il candidato di Ventris era l'etrusco; non era una cattiva idea, dato che gli Etruschi, secondo la tradizione, si spostarono dall'Egeo all'Italia» ({{Cita|Chadwick|p. 34}})</ref> Ma secondo altri una relazione tra etrusco, lemnio e minoico e le altre lingue egee rimane indimostrata.<ref>{{Cita libro|titolo =Gli Etruschi. La scrittura, la lingua, la società |autore1 =Vincenzo Bellelli|autore2= Enrico Benelli |wkautore2 =Enrico Benelli (archeologo) |curatore = |traduttore = |illustratore = |altri = |url = |via = |editore =Carocci editore |città =Roma |anno =2018|lingua =Italiano |annooriginale = |volume = |opera = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |posizione = |ISBN =|LCCN = |DOI = |OCLC = |id = |cid =|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref>
 
== Natura dei testi ==
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* KU-MI-NA: prestito semitico con il significato di "cumino"; appare anche nei documenti in lineare B.<ref>{{Cita|Nagy|p. 187}}.</ref>
* KU-RO: intero, totale (Cyrus Gordon: < semitico *''kull-''; o greco ''holon'' "totale" / "intero").
* KU-RU-KU / KU-RU-KA: nome, Γλύκη(?).<ref>{{Cita|Nagy|pp. 190–191190-191}}.</ref>
* MA-DI: nome, Μαῖδος(?) da *Maidos a Maidos.<ref>{{Cita|Nagy|p. 188}}.</ref>
* MA-RI-TA: etnico ''Malitās'' (greco: Μαλίτης).<ref name="Nagy 1963 191"/>
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|cognome=Chadwick|nome=John|titolo=The Decipherment of Linear B|editore=Cambridge University Press|isbn=0-521-39830-4|cid=Chadwick}}
* {{Cita pubblicazione|cognome=Nagy|nome=Gregory|titolo=Greek-Like Elements in Linear A|rivista=Greek, Roman, and Byzantine Studies|numero=4|editore=Harvard University Press|anno=1963|pp=181–211181-211|cid=Nagy}}
* {{Cita pubblicazione|cognome=Olivier|nome=J. P.|titolo=Cretan Writing in the Second Millennium B.C.|rivista=World Archaeology|volume=17|numero=3|anno=1986|pp=377–389377-389|doi=10.1080/00438243.1986.9979977|cid=Olivier}}
* {{Cita libro|cognome=Best|nome=Jan G. P.|titolo=Some Preliminary Remarks on the Decipherment of Linear A|url=https://archive.org/details/somepreliminaryr0000best|editore=Hakkert|anno=1972|isbn=90-256-0625-3}}
* {{Cita libro|cognome=Woodard|nome=Roger D.|titolo=Greek Writing from Knossos to Homer|url=https://archive.org/details/greekwritingfrom0000wood|città=New York|editore=Oxford University Press|anno=1997|isbn=0-19-510520-6}} ([http://omega.cohums.ohio-state.edu/mailing_lists/BMCR-L/Mirror/1998/98.4.04.html Review] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060219041014/http://omega.cohums.ohio-state.edu/mailing_lists/BMCR-L/Mirror/1998/98.4.04.html |date=19 febbraio 2006 }}.)