Aroldo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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|legenda = Aroldo rappresentato nell'[[arazzo di Bayeux]] nell'atto di ricevere la corona d'Inghilterra
|stemma = Coat of Arms of King Harold Godwinson.svg
|titolo = [[Sovrani d'Inghilterra|Re
|inizio regno = 6 gennaio [[1066]]
|fine regno = 14 ottobre [[1066]]
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|Nazionalità = anglosassone
|Categorie = no
|FineIncipit = fu [[re d'Inghilterra]] nel [[1066]] come '''Aroldo II''', ultimo sovrano inglese di stirpe [[anglosassoni|anglosassone]]
}}
Era figlio del potente conte [[Godwin del Wessex]], uno dei più importanti signori anglosassoni dell'Inghilterra pre-normanna dato il [[Conte di Wessex|suo titolo]]. Per molti anni ricoprì il ruolo di consigliere
La sconfitta e la morte di Aroldo furono determinanti per la [[storia dell'Inghilterra]], segnando l'ascesa della [[Casa di Normandia|dinastia normanna]] e il declino della civiltà [[
== Biografia ==
Molte delle informazioni pervenuteci su Aroldo, soprattutto quelle relative al suo regno, sono parziali oppure alterate.<ref name=Burke-1-1>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 1}}.</ref><ref name=WalkerXVIII>{{Cita|Walker 1997|p. xviii}}.</ref> I cronisti successivi, quasi tutti al servizio della corte normanna, avevano infatti interesse a dipingere l'ultimo re anglosassone come una figura negativa, influenzando quindi la trasmissione e la percezione della verità storica.<ref name=Burke-1-1/> Per secoli la biografia "filtrata" di Aroldo è stata accettata acriticamente, spesso con la complicità della Chiesa (la quale gli era nemica); la mancanza di cronache imparziali ha portato gli storici successivi a rivisitare o comunque a soppesare attentamente i fatti fino ad allora noti.<ref name=Burke-1-1/><ref name=Rex-I-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''Introduction'', p. 2}}.</ref>
[[File:GodwinsonBayeux.jpg|miniatura|Aroldo durante una [[Falconeria|caccia
=== Origini familiari ===
{{vedi anche|Dinastia Godwin}}
Aroldo nacque attorno al 1022 dal conte [[Godwin del Wessex]] e da sua moglie [[Gytha Thorkelsdóttir|Gytha Thorkelsdaettir]].<ref name=Burke-1-6>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 6}}.</ref><ref name=Rex2-1-1>{{Cita|Rex 2017|cap. ''1 - The Anglo-Scandinavian Prologue'', p. 1}}.</ref> Mentre il padre era un influente nobile anglosassone divenuto potente all'epoca di [[Canuto il Grande|Canuto I d'Inghilterra]], di cui era stato il più fidato collaboratore,<ref name=Rex2-2-1>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 1}}.</ref><ref name=DeVries71>{{Cita|DeVries 1999|p. 71}}.</ref><ref>{{Cita|Walker 1997|pp. 8-12}}.</ref> la madre era la sorella dello [[jarl]] danese [[Ulf Thorgilsson]], padre
Dell'infanzia e della giovinezza di Aroldo non si sa praticamente nulla. Il padre Godwin, nell'ottica di espandere il potere e l'influenza della famiglia, con tutta probabilità lo educò al comando, sperando che il figlio avrebbe
=== Verso il potere ===
==== Conflitto con Edoardo il Confessore ====
In quegli anni era [[
[[File:Edward the Confessor (Bayeux Tapestry detail).jpg|miniatura|sinistra|Re [[Edoardo il Confessore]] seduto in trono (arazzo di Bayeux)]]
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Per un breve periodo Aroldo comandò la flotta dell'Anglia Orientale, pattugliando le coste inglesi per respingere le frequenti incursioni dei [[vichinghi]]<ref name=Rex2-2-10/> e agendo come luogotenente del re nella regione.<ref name=Walker68/><ref name=Rex2-2-11>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 11}}.</ref> In questo periodo sposò ''[[more danico]]'' ("all'uso danese", una forma di matrimonio non riconosciuta dalla Chiesa)<ref name=Rex2-2-12>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 12}}.</ref> la nobildonna locale [[Ealdgyth Swan-neck|Edith la Bella]], che rimase al suo fianco per il resto della vita.<ref name=Rex2-2-11/><ref name=Walker69>{{Cita|Walker 1997|p. 69}}.</ref> Favorì inoltre l'espulsione degli abitanti [[danesi]] ordinata da Edoardo il Confessore, spesso impossessandosi personalmente delle loro terre.<ref name=Rex2-2-12/>
A partire dal 1046, tuttavia, la sua famiglia entrò in contrasto
Suo padre Godwin ebbe nel 1051 un nuovo violento scontro
Aroldo e suo fratello [[Leofwine Godwinson|Leofwine]] invece scapparono a [[Dublino]], dove si allearono
==== Consolidamento del potere ====
Da allora Aroldo Godwinson divenne il vero dominatore della politica inglese, controllando il ''[[witan]]'' (l'assemblea dei nobili anglosassoni) e diventando il principale consigliere dello stesso Edoardo.<ref name=Rex2-1-3>{{Cita|Rex 2017|cap. ''1 - The Anglo-Scandinavian Prologue'', p. 3}}.</ref><ref name=Walker60>{{Cita|Walker 1997|p. 60}}.</ref> Dai rendiconti comitali dell'epoca a noi pervenuti si desume che durante questo periodo effettuò un [[pellegrinaggio]] a [[Roma]] (ma è incerto con precisione quando), che garantì l'educazione dei figli (perlomeno di [[Gunilde del Wessex|Gunilde]] è nota l'educazione ricevuta presso l'[[abbazia di Wilton]]) e che spese enormi somme in beni di lusso e attività ricreative, come la [[Falconeria|caccia
Nel 1053, poco dopo essere tornato nelle grazie di Edoardo, Godwin morì: Aroldo gli succedette come [[conte di Wessex]], la figura più importante subito dopo il re,<ref name=Burke-1-8/><ref name=Walker60/> stabilendo il centro del proprio potere nel [[Sussex]], che costituiva larga parte dell'eredità paterna.<ref name=Walker68/> Come gesto di buona volontà verso il re, rinunciò alla contea dell'Anglia Orientale restituendola alla Corona.<ref>{{Cita|Walker 1997|p. 73}}.</ref> Nel 1058 ricevette anche il titolo di [[conte di Hereford]], già del fratello [[Sweyn Godwinson]], morto durante l'esilio
Aroldo conquistò definitivamente la gloria in una serie di campagne contro il [[Galles]], combattendo fra il 1062 e il 1063 contro re [[Gruffydd ap Llywelyn]]. Il conflitto si concluse con la morte di Gruffydd e una notevole espansione anglosassone verso ovest.<ref name=Burke-1-8/> Ciononostante, il Galles non poté essere conquistato del tutto a causa di contemporanee incursioni vichinghe che tennero impegnate parte delle truppe anglosassoni.<ref name=Rex2-1-9/> Al ritorno dalla guerra in Galles fu colpito da un'improvvisa [[paralisi]] le cui cause sono sconosciute, ma dopo breve tempo riuscì a riprendersi; attribuendo la guarigione alle numerose preghiere recitate, si convinse di godere della protezione divina.<ref name=Burke-1-14>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 14}}.</ref>
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==== Soggiorno in Normandia ====
[[File:Bayeux Tapestry scene23 Harold sacramentum fecit Willelmo duci.jpg|miniatura|Aroldo giura fedeltà a [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo II di Normandia]] (arazzo di Bayeux)]]
Nel 1064 Aroldo, durante un viaggio in mare, naufragò sulle coste francesi del [[Ponthieu]].<ref name=Chesterton39>{{Cita|Chesterton 2003|p. 39}}.</ref> I motivi di questo viaggio non risultano chiari e sono stati oggetto di molte speculazioni.<ref name=Rex2-9/> Alcune cronache offrono l'interpretazione che Aroldo fosse partito di sua spontanea iniziativa dal villaggio di [[Bosham]], suo principale dominio, forse per una battuta di caccia o pesca, e che una tempesta lo avesse spinto dall'altra parte del [[La Manica|Canale della Manica]].<ref name=Rex2-9/> L'arazzo di Bayeux non riesce a chiarire tale episodio, limitandosi a raffigurare la partenza di Aroldo e il suo naufragio dopo un colloquio con re Edoardo, senza fornire dettagli chiarificatori.<ref name=Rex2-9/><ref>{{Cita|Walker 1997|p. 106}}.</ref> Altri, come in seguito il duca normanno e i cronisti affini quali [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]], sostennero che Edoardo avesse mandato Aroldo, il più potente e ricco fra i suoi sudditi,<ref name=Rex2-2-8/><ref>{{Cita|Walker 1997|p. 70}}.</ref> alla corte normanna per comunicare la nomina di Guglielmo
[[File:Bayeuxtapestrywilliamgivesharoldarms.jpg|miniatura|Guglielmo crea Aroldo cavaliere (arazzo di Bayeux)|alt=|sinistra]]
In ogni caso Aroldo, una volta salvato dal mare, venne catturato dal conte [[Guido I di Ponthieu]] e portato come ostaggio al castello di [[Beaurainville]].<ref name=Rex2-9/><ref name=Provero91>{{Cita|Provero 2020|p. 91}}.</ref> Venne poco dopo liberato da Guglielmo, che ordinò al conte di consegnarlo affinché fosse posto sotto la propria custodia;<ref name=Rex2-9/><ref name=Provero91/> i due nobili normanni arrivarono quasi allo scontro, ma infine Guido cedette e consegnò l'inglese all'avversario.<ref>{{Cita|Provero 2020|p. 92}}.</ref> Aroldo fu quindi ospite (o meglio prigioniero) del duca di Normandia per un certo periodo, accettandone di fatto l'autorità su di sé.<ref name=Chesterton39/><ref name=Rex2-9>{{Cita|Rex 2017|cap. ''9 - Harold in Normandy''}}.</ref> Guglielmo in seguito sostenne che Aroldo gli avesse giurato fedeltà su delle [[Reliquia|reliquie]] e, malgrado non vi siano riscontri certi di questo fatto, all'epoca nessuno dubitò della sua parola;<ref name=Chesterton39/> la scena è rappresentata anche nell'arazzo di Bayeux e, secondo alcuni storici, Aroldo avrebbe giurato sulle reliquie dei santi Rasifo e Ravenno; sui due santi le informazioni sono pressoché inesistenti ma il loro culto era attestato a [[Bayeux (Francia)|Bayeux]] nell'[[XI secolo]] e per cui il vescovo [[Oddone di Bayeux]], committente dell'arazzo, aveva fatto realizzare una teca.<ref>{{Cita|Provero 2020|p. 117}}.</ref> Per rafforzare questo legame Guglielmo creò inoltre Aroldo [[Cavalleria medievale|cavaliere]], e la tradizionale cerimonia di consegna delle armi costituì di fatto un [[omaggio feudale|giuramento di fedeltà vassallatica]],<ref name=Rex2-9/> in quanto il duca lo investì di tutti i beni e del principato che Aroldo già deteneva.<ref name=Provero112/><ref name=Chesterton40>{{Cita|Chesterton 2003|p. 40}}.</ref> Pare inoltre che Aroldo accompagnò Guglielmo a combattere [[Conan II di Bretagna]],<ref name=Provero112/> inseguendolo da [[Dol-de-Bretagne]] a [[Dinan]], dove questi alla fine si arrese;<ref name=Rex2-9/> i dettagli della spedizione appaiono comunque fumosi e vengono narrati essenzialmente dall'[[arazzo di Bayeux]], i cui autori intendevano evidenziare il rapporto di subordinazione di Aroldo verso Guglielmo.<ref name=Chesterton40/><ref>{{Cita|Provero 2020|
==== Conflitto con Tostig ====
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Nel 1065 Aroldo, rientrato in Inghilterra, riprese le armi per condurre una nuova spedizione in Galles, stavolta per punire i responsabili dell'attacco patito da alcuni mercanti a [[Newport (Gwent)|Newport]].<ref name=Rex2-9/> Dopo aver messo a ferro e fuoco la regione di [[Glamorgan]], tentò altresì di prendere possesso della zona costruendovi una residenza, ma i suoi operai vennero attaccati e uccisi e i restanti anglosassoni cacciati.<ref name=Rex2-9/>
Aroldo non poté vendicarsi dei gallesi perché subito inviato a nord dal re per sedare la ribellione della [[Northumberland|Northumbria]], rivoltatasi contro il malgoverno e la tirannia di suo fratello [[Tostig Godwinson]].<ref name=Burke-1-11>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 11}}.</ref><ref name=Rex2-10>{{Cita|Rex 2017|cap. ''10 - Discord and Downfall''}}.</ref> Tuttavia, anziché combattere i rivoltosi egli si schierò al loro fianco, alleandosi
Tostig, fino ad allora il più stretto alleato di Aroldo,<ref name=Walker128>{{Cita|Walker 1997|p. 128}}.</ref> lo ritenne reo di aver compiuto un vero e proprio tradimento e divenne suo nemico giurato,<ref name=Walker127/><ref name=Burke-1-12/> accusandolo di aver istigato la rivolta contro di lui e obbligandolo a discolparsi con un solenne giuramento<ref name=Walker128/> (che però la ''Vita Ædwardi Regis'' implica fatto in malafede).<ref name=Rex2-10/> Ansioso di vendicarsi dell'affronto fattogli dal fratello e da Edoardo il Confessore, che non aveva reagito alle azioni di Aroldo di fatto avallandole,<ref group=N>Rex ipotizza che in realtà Aroldo abbia avuto mandato di agire in tal modo dallo stesso Edoardo, che dopo le fallite mediazioni tra i ribelli e Tostig e la minaccia dei primi di calare verso sud per deporlo voleva evitare una guerra civile. ''Cfr.'' {{Cita|Rex 2017|cap. ''10 - Discord and Downfall''}}.</ref> Tostig partecipò alla fine del 1065 a un [[banchetto]] organizzato dallo stesso Aroldo, uccidendo uno dei suoi servitori e ordinando di cucinarlo e servirlo ai convitati.<ref name=Burke-1-12/> Adirato per il [[sacrilegio]], Edoardo esiliò ancora Tostig nelle Fiandre; l'ex conte di Northumbria, tuttavia, non aveva intenzione di rinunciare alla propria vendetta e offrì quindi il proprio sostegno ad [[Harald III di Norvegia]], che già aveva intenzione di reclamare la corona inglese alla morte di Edoardo.<ref name=Burke-1-12/> La rivalità tra Tostig e Aroldo ebbe gravi conseguenze per il popolo anglosassone, poiché lo divise nel momento di maggior debolezza, esponendolo maggiormente agli attacchi dei [[norvegesi]] (sostenuti dallo stesso Tostig) e dei [[normanni]].<ref>{{Cita|DeVries 1999|p. ix}}.</ref>
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==== Ascesa al trono ====
[[File:Bayeux Tapestry (Harold).jpg|miniatura|Incoronazione di Aroldo II d'Inghilterra (arazzo di Bayeux)]]
Alla fine del 1065 Edoardo, sconvolto dal truculento crimine di Tostig<ref name=Burke-1-12/> e indebolito dal rigido inverno di quell'anno,<ref name=Rex-P-1>{{Cita|Rex 2012|cap. ''Prologue - The Death of King Edward'', p. 1}}.</ref> cadde gravemente ammalato, finendo in stato [[catatonia|catatonico]] senza aver indicato chiaramente il suo successore alla corona inglese (non aveva infatti figli né altri eredi diretti). Nella notte tra il 4 e il 5 gennaio [[1066]] Edoardo spirò,<ref name=Rex-2-1>{{Cita|Rex 2012|cap. ''2 - A Disputed Coronation'', p. 1}}.</ref> e Aroldo, rimasto sempre al suo capezzale<ref name=Rex-P-1/> e forte della sua discendenza reale (si riteneva infatti discendente
Secondo le cronache medievali Aroldo sarebbe stato indicato dallo stesso Edoardo in punto di morte come proprio successore, ma la dinamica dell'episodio è tutt'altro che certa. La ''Vita Ædwardi Regis'', commissionata alcuni anni più tardi dalla regina vedova [[Edith del Wessex]]<ref name=Rex-2-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''2 - A Disputed Coronation'', p. 2}}.</ref> e considerata come fonte filo-anglosassone,<ref name=Rex2-3-1/> vuole che egli abbia ripreso brevemente conoscenza e abbia posto la sua vedova e il regno sotto la protezione di Aroldo attraverso un tocco di mano (narrazione ripresa anche nella scena 27 dell'arazzo di Bayeux),<ref name=Rex-2-1/><ref name=Provero72>{{Cita|Provero 2020|p. 72}}.</ref> a condizione che il ''[[witan]]'' avesse poi approvato tale decisione.<ref name=Rex-2-2/> Secondo l'uso anglosassone, le disposizioni date in punto di morte avevano valore legale vincolante, e una tale dinamica sarebbe andata indubbiamente a favore di Aroldo.<ref name=Rex-2-1/><ref>{{Cita|Provero 2020|p. 113}}.</ref> Secondo un altro resoconto simile, re Edoardo moribondo avrebbe recitato una [[profezia]], avvertendo Aroldo della prossima invasione normanna e dei secoli di sofferenza che l'Inghilterra avrebbe patito nel caso di una loro vittoria.<ref>{{Cita|Rex 2012|cap. ''Prologue - The Death of King Edward'', pp. 1-2}}.</ref><ref>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, pp. 13-14}}.</ref>
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[[File:BayeuxTapestryScene27-28.jpg|miniatura|La morte di Edoardo e la designazione attraverso il tocco della mano di Aroldo quale successore (arazzo di Bayeux)|alt=|sinistra]]
Il ''witan'', i cui membri erano ancora a [[Londra]] dopo
==== Rottura dei rapporti con la Normandia ====
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==== Primi atti di governo ====
[[File:Bayeux Tapestry scene32 Halley comet.jpg|miniatura|Il passaggio della [[cometa di Halley]] (arazzo di Bayeux)]]
Come primo gesto da re, Aroldo si recò in visita nell'[[Inghilterra settentrionale]] per rinsaldare l'alleanza con [[Morcar]], [[conte di Northumbria]],<ref name=Walker157/><ref name=DeVries163>{{Cita|DeVries 1999|p. 163}}.</ref
Conscio che l'Inghilterra avrebbe dovuto presto affrontare altre invasioni, convocò un nuovo ''witan'' per la Pasqua 1066 per progettare
Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio del 1066 apparve nel cielo la [[cometa di Halley]], chiaramente visibile da tutta Europa.<ref name=Rex-2-9>{{Cita|Rex 2012|cap. ''2 - A Disputed Coronation'', p. 9}}.</ref> In Inghilterra la visione fu interpretata come un cattivo presagio, nello specifico il segnale della prossima invasione normanna in conseguenza della morte di Edoardo il Confessore<ref name=Rex-2-9/> (come dimostra anche la narrazione nell'arazzo di Bayeux, dove nella scena 33 la presenza della cometa pare deformare tutto ciò che la circonda).<ref>{{Cita|Provero 2020|p. 70}}.</ref>
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Avuto notizia della sua ascesa al trono il fratello Tostig, sempre desideroso di vendetta, si recò in visita da [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo II di Normandia]], anch'egli pretendente alla corona inglese, e negoziò con lui un'alleanza.<ref name=Burke-1-14/><ref name=Rex-3-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''3 - Feints & Diversions'', p. 2}}.</ref><ref name=DeVries245>{{Cita|DeVries 1999|p. 245}}.</ref> Guglielmo, pronto a sfruttare ogni occasione per indebolire l'autorità di Aroldo, finanziò quindi una piccola spedizione preliminare in Inghilterra, ponendovi a capo Tostig perché conducesse alcune razzie al fine di saggiare la resistenza anglosassone.<ref name=Burke-1-14/><ref name=Rex-3-2/><ref name=DeVries245/>
La spedizione, inizialmente, non riuscì a raggiungere l'Inghilterra perché fermata dalle navi anglosassoni, e fu costretta a deviare prima in [[Danimarca]] e infine in [[Norvegia]].<ref name=Rex-3-3>{{Cita|Rex 2012|cap. ''3 - Feints & Diversions'', p. 3}}.</ref> Qui Tostig negoziò una nuova alleanza con re [[Harald III di Norvegia]], anch'egli desideroso di reclamare il trono inglese<ref name=Rex-3-3/> in quanto si considerava come il vero erede dell'ultimo re danese d'Inghilterra, [[Canuto II d'Inghilterra|Canuto II]], predecessore di Edoardo il Confessore.<ref name=Rex2-1-5/> Tostig approdò infine nell'estate 1066 sull'[[isola di Wight]], devastando il sud dell'Inghilterra.<ref name=Burke-1-14/><ref name=DeVries245/><ref name=Rex-3-4>{{Cita|Rex 2012|cap. ''3 - Feints & Diversions'', p. 4}}.</ref> I saccheggiatori, inseguiti dalle truppe comandate da Aroldo,<ref name=Rex-3-4/> risalirono poi tutta l'Inghilterra verso nord con l'intenzione di unirsi alle truppe norvegesi, che sarebbero dovute sbarcare di lì a poco;<ref name=Rex-4-1>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', p. 1}}.</ref> vennero tuttavia affrontati e sconfitti presso la baia di [[Humber]] dal conte [[Morcar|Morcar di Northumbria]] e suo fratello [[Edwin, conte di Mercia|Edwin]], costringendo Tostig a rifugiarsi
==== Invasione norvegese ====
Guglielmo aveva cominciato nel frattempo a raccogliere truppe
[[File:Harald landing in York 01.jpg|miniatura|Miniatura che mostra l'invasione norvegese dell'Inghilterra del 1066]]
Non sapeva che poco prima Harald III era salpato dalla Norvegia.<ref name=Rex-4-1/><ref name=DeVries263>{{Cita|DeVries 1999|p. 263}}.</ref> Dopo aver attraversato il [[mare del Nord]] e aver reclutato nuovi soldati nel [[Regno dell'isola di Man|regno delle Isole]],<ref name=DeVries263/><ref name=Rex-4-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', p. 2}}.</ref> il sovrano vichingo sbarcò nell'Inghilterra settentrionale<ref name=Rex-1-2/> riunendosi con l'alleato Tostig alla foce del [[Tyne|fiume Tyne]].<ref name=Rex-4-2/> Il primo atto degli invasori fu la distruzione della città di [[Scarborough (Regno Unito)|Scarborough]], bombardata con proiettili infuocati;<ref name=Rex-4-2/><ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 253}}.</ref> Harald e Tostig procedettero poi verso sud, avanzando verso l'importante città di [[York]].<ref name=Rex-4-3>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', p. 3}}.</ref> Nell'attesa di Aroldo, subito avvertito dell'invasione,<ref name=Rex-4-6>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', p. 6}}.</ref> i primi a contrastare i norvegesi furono il conte [[Morcar]] e suo fratello [[Edwin, conte di Mercia|Edwin]], che ingaggiarono battaglia nei pressi della città.<ref name=Rex-4-3/><ref>{{Cita|DeVries 1999|pp. 255-256}}.</ref><ref name=Walker178>{{Cita|Walker 1997|p. 178}}.</ref> Tuttavia, nella conseguente [[battaglia di Fulford]] del 20 settembre 1066, nonostante il valore dimostrato, gli anglosassoni furono sconfitti con grande perdita di vite umane.<ref name=Walker178/><ref>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', pp. 3-5}}.</ref> Tale evento costrinse quindi Morcar ed Edwin a fuggire verso sud, allo scopo di ricongiungersi
Harald e Tostig s'impossessarono quindi della Northumbria. Aroldo era deciso ad affrontarli e già prima dello scontro a Fulford era partito da Londra con un esercito,<ref name=DeVries263/> allargando le sue schiere durante il viaggio con delle milizie contadine appiedate<ref name=Rex-4-6/> e riuscendo a raccogliere una grande armata in soli pochi giorni.<ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 264}}.</ref> Nel frattempo re Harald, illudendosi di avere la situazione sotto controllo, non si curò neanche di porre York sotto assedio,<ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 268}}.</ref> e ciò consenti ad Aroldo, arrivato in segreto il 24 settembre, di organizzare un attacco a sorpresa contro i norvegesi con l'aiuto dei cittadini.<ref name=Rex-4-6/> Il 25 settembre gli yorkesi finsero di voler scendere a patti con Harald, invitandolo presso il crocevia di Stamford Bridge per rendergli omaggio e consegnargli degli ostaggi;<ref>{{Cita|DeVries 1999|pp. 268-269}}.</ref> il re norvegese cadde nel tranello e si presentò all'appuntamento con solo parte del proprio esercito, per di più privo del grosso degli armamenti,<ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 277}}.</ref> facendosi così sorprendere dall'improvviso attacco della più consistente armata anglosassone,<ref>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', pp. 7-8}}.</ref><ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 278}}.</ref> che aveva già annientato altri gruppetti di vichinghi incontrati sul cammino.<ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 280}}.</ref> Lo scontro, noto come la [[battaglia di Stamford Bridge]], si concluse con una schiacciante vittoria di Aroldo e con la morte di Harald e Tostig, trafitti da una scarica di frecce nemiche,<ref name=Rex-4-9>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', p. 9}}.</ref><ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 292}}.</ref> oltre che con la conseguente fuga o cattura dei pochi superstiti norvegesi.<ref name=Rex-1-2/> Aroldo fu comunque magnanimo con i prigionieri, permettendo loro di tornare in Norvegia dopo aver raccolto le spoglie di Harald.<ref name=Rex-4-9/><ref>{{Cita|Provero 2020|p. 133}}.</ref><ref name=DeVries295>{{Cita|DeVries 1999|p. 295}}.</ref> Pare inoltre che, nonostante tutto, piangesse la morte del fratello Tostig.<ref name=DeVries295/>
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==== Battaglia di Hastings e morte ====
{{vedi anche|Battaglia di Hastings}}
Hastings non era lontana da Londra e la roccaforte normanna venne raggiunta da Aroldo in poco tempo. A differenza di Stamford Bridge, non vi fu nessuna imboscata e l'esercito anglosassone avanzò in piena vista incontro ai nemici la sera del 13 ottobre.<ref name=Rex-5-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', p. 2}}.</ref><ref name=Rex2-12>{{Cita|Rex 2017|cap. ''12 - All Roads Lead to Hastings''}}.</ref> Le fonti normanne sono ambigue sull'esercito anglosassone, testimoniandone i grandi numeri ma anche la disorganizzazione, affermando che molti soldati avessero disertato prima dello scontro decisivo; si tratta probabilmente di una falsità per dare lustro alle truppe del duca.<ref name=Rex-5-2/> Prima di scontrarsi Guglielmo e Aroldo inviarono i propri rappresentanti a negoziare con la controparte;<ref name=Rex-1-8/> secondo [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]], mentre il duca rinfacciò al sovrano di aver rotto il giuramento prestato,<ref name=Rex-2-6/> quest'ultimo ne negò la validità adducendo l'ultima designazione fatta
[[File:'Fighting Man' Harold godwinson personal standard war banner.png|miniatura|upright=0.75|Ricostruzione dello stendardo da battaglia di Aroldo, raffigurante un uomo combattente]]
Inizialmente, la mattina del 14 ottobre, fu Aroldo a dettare l'andamento della battaglia, poiché conosceva bene la zona in quanto facente parte delle sue molte terre,<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-3>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', p. 3}}.</ref> e per intimorire gli avversari mandò avanti il proprio stendardo da battaglia raffigurante un uomo combattente.<ref name=Rex-5-4>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', p. 4}}.</ref> Guglielmo e le sue truppe, che avevano passato una notte insonne per timore di un improvviso attacco,<ref name=Rex-5-4/> non poterono rimandare il combattimento, poiché la finestra di tempo stabile che aveva permesso l'attraversamento della Manica era terminata ed era impossibile tornare indietro; inoltre la flotta anglosassone era nuovamente salpata da Londra per prendere alle spalle i normanni e sarebbe giunta entro pochi giorni.<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-3/> La [[battaglia di Hastings]] iniziò quindi con i migliori auspici per Aroldo, che si trovava oggettivamente in vantaggio: anche se fosse risultata in una sconfitta, si sarebbe potuto agevolmente ritirare nell'interno e stringere i normanni nella morsa della loro stessa terra bruciata, che non avrebbe
Memore dell'esperienza in Normandia, dove aveva osservato l'abilità normanna nell'uso della [[cavalleria]],<ref name=Rex-5-6/> che non era utilizzata dagli anglosassoni, Aroldo schierò le proprie truppe su una collina che dominava la zona,<ref name=Rex-5-4/> fortificandola.<ref>{{Cita|Thierry 1837|p. 245}}.</ref> Guglielmo, avendo constatato che l'area era perlopiù [[palude|paludosa]] e poco adatta a cariche frontali, ritenne più prudente attendere per non esporre i propri cavalieri a rischi inutili, e lasciò che gli anglosassoni occupassero le migliori posizioni tattiche.<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-4/> Gli anglosassoni formarono uno schieramento compatto sopra la collina, e Aroldo li arringò in previsione della battaglia imminente, posizionandosi poi al centro della prima linea per meglio dirigere i movimenti delle truppe.<ref name=Rex-5-6/> Come descritto da [[Enrico di Huntingdon]] e [[Guglielmo di Malmesbury]], i fanti inglesi formavano un [[muro di scudi]] virtualmente impenetrabile, che i normanni avrebbero potuto distruggere solo dopo una faticosa risalita dei fianchi della collina.<ref name=Rex-5-6/> Aroldo aveva fatto anche in modo di orientarsi
[[File:William Blake, Visionary Head of Harold killed at the Battle of Hastings.jpg|miniatura|sinistra|La ferita all'occhio di Aroldo in un'illustrazione di [[William Blake]] (1819)]]
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[[File:Bayeux_Tapestry_scene57_Harold_death.jpg|miniatura|destra|''Re Aroldo è ucciso'', una delle più celebri scene dell'arazzo di Bayeux (scena 57)]]
I normanni cominciarono pian piano a erodere le linee anglosassoni, aprendosi varchi nello schieramento nemico.<ref name=Provero72/> Gli invasori infine finsero una ritirata, inducendo molti anglosassoni ad abbandonare il muro di scudi per inseguirli; voltatisi all'improvviso, i normanni travolsero i difensori in confusione e, guidati da Guglielmo, finalmente conquistarono la collina.<ref name=DeVries299>{{Cita|DeVries 1999|p. 299}}.</ref><ref name=Thierry248>{{Cita|Thierry 1837|p. 248}}.</ref> Verso il tramonto del 14 ottobre,<ref name=Rex2-12/> nel momento di maggior confusione della battaglia e dopo la disperata resistenza dei conti [[Gyrth Godwinson|Gyrth]] e [[Leofwine Godwinson|Leofwine]] attorno allo stendardo reale, entrambi uccisi,<ref name=DeVries299/><ref name=Thierry248/> Aroldo venne colpito a un occhio da una freccia. A differenza di quanto generalmente creduto la ferita, benché grave, forse non fu fatale,<ref name=Thierry247/> ma inabilitò il re a combattere, al punto da essere circondato dai cavalieri normanni, che lo massacrarono facendolo a pezzi con le proprie spade.<ref name=Provero54/><ref name=Rex-5-10/><ref name=DeVries299/><ref name=Thierry248/> Con la morte del re la coesione anglosassone si disgregò, e gli inglesi diedero il via
==== Destino del corpo di Aroldo ====
Il corpo del sovrano venne spogliato dell'armatura e di tutte le insegne, così quando Guglielmo chiese che gli venisse mostrato non fu inizialmente possibile identificarlo.<ref name=Rex-5-10/>
Sua madre [[Gytha Thorkelsdóttir|Gytha Thorkelsdaettir]], accorsa sul campo di battaglia, offrì a Guglielmo il peso del figlio in oro per riavere il suo feretro, ma il duca rifiutò sdegnosamente adducendo il gran numero di normanni che ancora giacevano insepolti.<ref name=Thierry249/>
[[File:Horace_Vernet_Edith_retrouvant_le_corps_d%27Harold_1827.jpg|miniatura|''[[Edith ritrova il corpo di Aroldo
Le cronache riportano che solo la prima moglie [[Ealdgyth Swan-neck|Edith]], vagando per il campo di battaglia, riuscì a riconoscere il corpo del re da certi «segni segreti» solo a lei noti.<ref name=Rex-5-10/><ref name=Thierry250>{{Cita|Thierry 1837|p. 250}}.</ref> Quando infine il corpo venne portato al cospetto del duca egli, nonostante l'acrimonia avuta verso Aroldo, fu talmente sdegnato dalle mutilazioni a cui era stato sottoposto che decretò l'espulsione dal proprio esercito del cavaliere che più si era accanito sul cadavere, tale Gilfard.<ref name=Rex-5-11/> Le spoglie di Aroldo vennero quindi portate
All'epoca comunque alcuni anglosassoni rifiutarono di credere alla morte del re. Si diffusero quindi numerose storie sulla sua supposta sopravvivenza: secondo una
== Discendenza ==
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* [[Magnus del Wessex|Magnus]], si ribellò contro Guglielmo il Conquistatore e fuggì dall'Inghilterra;<ref name=DeVries159/>
* [[Gunilde del Wessex|Gunilde]], suora presso l'[[abbazia di Wilton]], in seguito rapita e resa amante dei feudatari normanni [[Alano il Rosso]] e [[Alano il Nero]];<ref name=DeVries159/>
* [[Gytha del Wessex|Gytha]], fuggì dall'Inghilterra
* [[Ulf del Wessex|Ulf]], appena nato alla morte del padre, visse la maggior parte della propria vita in cattività.<ref name=DeVries159/>
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* [[Aroldo del Wessex|Aroldo]], visse in esilio in Norvegia.<ref>{{Cita|Walker 1997|p. 158}}.</ref>
Dopo la morte di Aroldo II, di Edith si perde ogni traccia
La maternità di Ulf, penultimo figlio maschio di Aroldo, è incerta. Viene generalmente ritenuto figlio di Edith la Bella, ma alcuni genealogisti sono aperti alla possibilità che fosse invece figlio di Edith di Mercia, forse gemello di Aroldo.<ref name=DeVries159/>
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=== L'Inghilterra dopo Aroldo ===
{{vedi anche|Conquista normanna dell'Inghilterra}}
La morte di Aroldo II alla [[battaglia di Hastings]] non costituì che il primo atto della graduale conquista dell'[[Inghilterra]] da parte dei [[normanni]].<ref name=Chesterton40/> La sua dipartita segnò la perdita per gli anglosassoni del loro capo più capace, segnandone di fatto il destino: i normanni introdussero un nuovo modo di fare la guerra, prendendo in poco tempo [[Londra]] per fame<ref name=Chesterton40/> e in seguito stroncando la resistenza degli ultimi capi anglosassoni ribelli [[Morcar]] ed [[Edwin, conte di Mercia|Edwin]], [[devastazione dell'Inghilterra settentrionale|devastando del tutto]] l'[[Inghilterra settentrionale]] e massacrandone sistematicamente la popolazione. Alcuni storici hanno definito la loro strategia come uno dei primi esempi di [[genocidio]], poiché la zona rimase spopolata e improduttiva per diversi secoli successivi. Un [[assedio di Exeter (1068)|ultimo tentativo di resistenza]]
[[File:King William I ('The Conqueror') from NPG.jpg|miniatura|''Re Guglielmo I (il Conquistatore)'' (anonimo, [[National Portrait Gallery (Londra)|National Portrait Gallery]])]]
Guglielmo, benché tentasse di non apparire un sovvertitore della locale tradizione (usò
Nonostante la sconfitta finale, molti elementi della civiltà anglosassone – primo fra tutti il nome del regno, "Inghilterra" – sopravvissero alla conquista e vennero assimilati dagli stessi normanni.<ref name=Rex2-13>{{Cita|Rex 2012|cap. ''13 - Aftermath: The Lost King''}}.</ref>
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==== Leggende su Aroldo ====
La ''Vita Haroldi'', un documento scritto verso la metà del XII secolo, quindi un secolo dopo gli avvenimenti, tratta di una supposta sopravvivenza del re anglosassone dopo la battaglia di Hastings.<ref name=Burke-6-1>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 1}}.</ref> Secondo questo resoconto, basato sulle memorie di frate Andrea di [[Chester]], confessore di Aroldo e uno degli ultimi a vederlo in vita,<ref name=Burke-6-1/> il sovrano sarebbe stato salvato dal campo di battaglia da due locali, venendo poi curato da una donna [[Saraceni|saracena]] per due anni.<ref name=Burke-6-2>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 2}}.</ref> Nel 1068 sarebbe quindi fuggito in segreto sul continente per reclutare un esercito al fine di reclamare il proprio trono; convertitosi tuttavia
Un'altra leggenda sulla sopravvivenza di Aroldo venne propagata da Gurth, un discendente della [[dinastia Godwin|dinastia del Wessex]], che in un incontro con Enrico I d'Inghilterra alcuni decenni più tardi giurò che il sovrano era ancora vivo e si era fatto [[eremita]] sull'[[isola di Sheppey]].<ref name=Burke-6-2
==== Nella cultura successiva ====
Nonostante la propaganda normanna, la tragica fine dell'ultimo re anglosassone ha per lungo tempo ispirato la letteratura europea. La tradizione anglosassone continuò a serbare il ricordo di Aroldo, come testimonia il [[carme (poesia)|carme]] medievale celebrativo a lui dedicato contenuto nel manoscritto 3776 della [[Harleian Library|Harleian Collection]].<ref name=Rex2-13/>
A partire dal XIX secolo l'episodio della morte del re e della scoperta del suo corpo è stato rielaborato da vari autori. Nel 1848 [[Edward Bulwer-Lytton]] fu il primo
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/King_Harold_Ii/loIiEAAAQBAJ?hl=it&gbpv=1|titolo=King Harold II|autore=
* {{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=yDYk9oA0n_sC&pg=PP7&hl=it&source=gbs_selected_pages&cad=2#v=onepage&q=Aroldo&f=false|titolo=Una breve storia d'Inghilterra|autore=
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/The_Norwegian_Invasion_of_England_in_106/mht5WsJlavEC?hl=it&gbpv=1&dq=Harold+Godwinson&printsec=frontcover|titolo=The Norwegian Invasion of England in 1066|autore=Kelly DeVries|lingua=en|editore=Boydell & Brewer|anno=1999|città=Woodbridge|cid=DeVries 1999|ISBN=9781843830276}}
* {{cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Dalla_guerra_alla_pace_L_Arazzo_di_Bayeu/ncCdEAAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Fedelt%C3%A0+inaffidabili:+aristocrazia+e+vassallaggio+nell%27arazzo+di+Bayeux&pg=PA129&printsec=frontcover|titolo=Dalla guerra alla pace: l'arazzo di Bayeux e la conquista normanna dell'Inghilterra (secolo XI)|autore=Luigi Provero|editore=
* {{cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/1066/AgOqdrxubaYC?hl=it&gbpv=1&dq=1066:+The+Year+of+the+Conquest&printsec=frontcover|titolo=1066 - A New History of the Norman Conquest|autore=Peter Rex|editore=Amberley Publishing|annooriginale=2008|anno=2012|città=Stroud|cid=Rex 2012|lingua=en|ISBN=978-1-4456-0883-9}}
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Harold/zHfLDgAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Harold+Godwinson&printsec=frontcover|titolo=Harold: The King Who Fell at Hastings|autore=Peter Rex|lingua=en|anno=2017|editore=Amberley Publishing|città=Stroud|cid=Rex 2017|ISBN=9781445657219}}
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Storia_della_conquista_dell_Inghilterra/VgNaAAAAcAAJ?hl=it&gbpv=0|titolo=Storia della conquista dell'Inghilterra fatta dai Normanni|wkautore=Augustin Thierry|autore=
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Harold/wCk7AwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Harold+Godwinson&printsec=frontcover|titolo=Harold: The Last Anglo-Saxon King|autore=Ian W. Walker|lingua=en|anno=1997|editore=The History Press|città=Stroud|cid=Walker 1997|ISBN=978-0-7524-6826-6}}
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{{Portale|biografie|guerra|medioevo}}
{{Vetrina|valutazione=Wikipedia:Riconoscimenti di qualità/Segnalazioni/Aroldo II d'Inghilterra|arg=sovrani|giorno=5|mese=marzo|anno=2024}}
[[Categoria:Nati in Inghilterra]]
[[Categoria:Re d'Inghilterra]]
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