Beta vulgaris: differenze tra le versioni

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{{Tassobox
|nome = Barbabietola
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La '''barbabietola''' ('''''Beta vulgaris''''' <small>[[Linneo|L.]]</small>) è una [[Plantæ|pianta]] [[Magnoliophyta|angiosperma]] dicotiledone appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Amaranthaceae]].<ref name=POWO>{{cita web |lingua=en |titolo=Beta vulgaris |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |url=https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:164505-1 |accesso=6 settembre 2023}}</ref>
Ne esistono diversi tipi: da [[zucchero]], da [[orto]], da [[foraggio]] destinate all'alimentazione del [[bestiame]].
 
.<ref name="POWO">{{cita web |lingua=en |titolo=Beta vulgaris |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |url=https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:164505-1 |accesso=6 settembre 2023}}</ref> CHE PIACE AD ALESSIO
 
== Storia ==
[[File:Beets (5323055818).jpg|sinistra|miniatura|Barbabietole]]
La ''bieta'' fa la sua comparsa già nel mondo greco. [[Teofrasto]] ne parla col nome di τεῦτλον (tèutlon).
[[File:Sugar beets (storage roots).jpg|sinistra|miniatura|Barbabietole da zucchero]]
A Roma ne parlano [[Plinio il Vecchio]] e [[Lucio Giunio Moderato Columella|Columella]]. La ''Beta'', infatti, veniva usata non solo come cibo, ma anche come medicinale.
''B. vulgaris'' fa la sua comparsa già nel mondo greco. [[Teofrasto]] ne parla col nome di τεῦτλον (tèutlon). A Roma ne parlano [[Plinio il Vecchio]] e [[Lucio Giunio Moderato Columella|Columella]] in quanto veniva infatti usata non solo come cibo, ma anche come medicinale.
 
Già nel [[XV secolo]] era assai diffusa la sua coltivazione, soprattutto nei monasteri. Inizialmente veniva coltivata per le sue foglie, in seguito si diffuse anche il consumo della radice (specialmente la variante rossa).
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== Descrizione ==
[[File:Suikerbiet bloembloeiwijze Beta vulgaris.jpg|sinistra|verticale|miniatura|fioriInfiorescenza di ''Beta vulgaris'']]
La barbabietola è una pianta erbacea bienne in coltivazione, raramente perenne, a radici [[fittone|fittonanti]], con [[Fusto (botanica)|fusti]] che possono arrivare a {{M|1|-|2|ul=m}} di altezza. Le [[Foglia|foglie]] sono a forma di cuore, lunghe {{M|5|-|20|ul=cm}} nelle piante selvatiche (spesso molto più grandi nelle piante coltivate). I [[fiore|fiori]] sono molto piccoli, dal diametro di {{M|3|-|5|ul=mm}}, di colore verde o rossastro, con cinque [[petalo|petali]]; sono raccolti in dense [[spiga|spighe]] L'[[impollinazione anemofila|impollinazione è anemofila]] e secondariamente entomofila<ref>{{Cita pubblicazione|nome=J. B.|cognome=Free|data=1975-10|titolo=Insect pollination of sugar-beet (Beta vulgaris) seed crops|rivista=Annals of Applied Biology|volume=81|numero=2|pp=127–134127-134|lingua=en|accesso=2020-05-13|doi=10.1111/j.1744-7348.1975.tb00529.x|url=http://doi.wiley.com/10.1111/j.1744-7348.1975.tb00529.x|nome2=Ingrid H.|cognome2=Williams|nome3=P. C.|cognome3=Longden}}</ref>. Il [[frutto]] è costituito da un gruppo di duri [[acheni]] modificati, con semi lenticolari.
 
== ColturaDistribuzione e habitat ==
Le forme selvatiche di ''Beta vulgaris'' sono distribuite nell'Europa sud-occidentale, settentrionale e sud-orientale lungo le coste [[Oceano Atlantico|atlantiche]] e il [[Mar Mediterraneo]], nel [[Nordafrica|Nord Africa]], in [[Macaronesia]], fino all'[[Asia occidentale]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Maria M.|cognome=Romeiras|nome2=Ana|cognome2=Vieira|nome3=Diogo N.|cognome3=Silva|data=2016-03-01|titolo=Evolutionary and Biogeographic Insights on the Macaronesian Beta-Patellifolia Species (Amaranthaceae) from a Time-Scaled Molecular Phylogeny|rivista=PLoS ONE|volume=11|pp=e0152456|accesso=2024-11-29|doi=10.1371/journal.pone.0152456|url=https://ui.adsabs.harvard.edu/abs/2016PLoSO..1152456R}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gudrun|cognome=Kadereit|nome2=Sandra|cognome2=Hohmann|nome3=Joachim W.|cognome3=Kadereit|data=2006-02-27|titolo=A synopsis of Chenopodiaceae subfam. Betoideae and notes on the taxonomy of Beta|rivista=Willdenowia|volume=36|numero=1|pp=9-19|lingua=en|accesso=2024-11-29|doi=10.3372/wi.36.36101|url=http://www.bioone.org/doi/abs/10.3372/wi.36.36101}}</ref> Naturalizzate, si trovano anche in altri continenti. Le piante crescono sulle scogliere costiere, sulle spiagge sabbiose e pietrose, nelle [[Palude salmastra|saline]] o nelle praterie costiere e in luoghi [[Specie pioniera|ruderali]] o disturbati.
 
Le barbabietole vengono coltivate in tutto il mondo, nelle regioni in cui non si verificano forti gelate. Preferiscono temperature relativamente fresche tra i 15 e i 19 °C. Le bietole da foglia possono prosperare a temperature più calde rispetto alle barbabietole rosse. Discendenti di piante costiere, tollerano i terreni salati e la siccità. Crescono meglio su terreni con [[Reazione del terreno|pH]] neutro o leggermente alcalini contenenti nutrienti per le piante e inoltre [[sodio]] e [[boro]].<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20120209091322/http://www.stephennottingham.co.uk/beetroot.htm|titolo=Beetroot|sito=web.archive.org|data=2012-02-09|accesso=2024-11-29}}</ref>
 
== Coltivazione ==
[[File:Bietole da coste, Italia 1.jpg|sinistra|miniatura|Coltivazione di bietole da costa]]
La barbabietola viene coltivata nei paesi a clima temperato. È una pianta a ciclo biennale: nel primo anno nella radice si accumulano riserve sotto forma di zucchero, nel secondo si sviluppa il fusto fiorifero. In coltura, per poter estrarre lo zucchero, la pianta viene estirpata al completamento dello sviluppo del primo anno.
 
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[[File:Belgique Butte du Lion dit de Waterloo.jpg|thumb|Barbabietole da zucchero nel campo di [[battaglia di Waterloo]], [[Braine-l'Alleud]], [[Belgio]]]]
Le barbabietole vengono coltivate come [[foraggi]], per lo zucchero (es. [[barbabietola da zucchero]]), come [[ortaggio]] a foglia]] ([[bietole]]), o come [[tubero]] (" barbabietole", "barbabietola da tavola", o "barbabietole da giardino" o, in [[Lingua piemontese|piemontese]], "biarava"). I tuberi coltivati più diffusi includono:
* "Albina Vereduna", una varietà bianca.
* "Golden Burpee's", una barbabietola con la buccia rosso-arancio e polpa gialla.
* "Chioggia", una varietà a impollinazione originariamente coltivata in [[Italia]]. Gli anelli concentrici delle sue radici bianche e rosse sono di grande impatto visivo quando affettate. Essendo una varietà storica, la Chioggia non ha subito processi di miglioramento e presenta concentrazioni relativamente elevate di [[geosmina]].
* "Detroit" di colore rosso scuro e con concentrazioni relativamente basse di geosmina, è una coltivazione commercialmente popolare negli Stati Uniti.
* "Barbabietola indiana" {{citazione necessaria|non è dolce come la barbabietola occidentale ma più nutriente}}
* "Lutz Greenleaf", una varietà con una radice rossa e foglie verdi, e nota per la sua capacità di conservarsi in magazzino senza alterazione della qualità.
* "Red Ace", per il suo tipico colore rosso brillante nel tubero e con fogliame verde venato di rosso.
 
Le [[cultivar]] di bietole e barbabietole sono numerose: il catalogo comune dell'Unione Europea riconosce oltre 2400 varietà registrate di ''Beta vulgaris'' e delle sue sottospecie.<ref>{{Cita web|url=https://ec.europa.eu/food/plant-variety-portal/index.xhtml|titolo=EUPVP - COMMON CATALOGUE - Varieties of agricultural plant and vegetable species|sito=ec.europa.eu|accesso=2024-11-29}}</ref>
Il sapore di "terra" di alcune tipologie di barbabietola deriva dalla presenza di [[geosmina]]. I ricercatori non hanno ancora chiarito se sono le stesse barbabietole a produrre [[geosmina]], o se è prodotta dai [[Microrganismo|microbi]] simbiotici del terreno che vivono nella pianta.<ref name=geosmin>{{Cita pubblicazione | coautori=Lu G, Edwards CG, Fellman JK, Mattinson DS, Navazio J. | titolo=Biosynthetic origin of geosmin in red beets (Beta vulgaris L.). | rivista = Journal of Agricultural and Food Chemistry (abstract) |volume=12 |numero=51(4) |pp=1026–9 |editore=American Chemical Society |data=febbraio 2003|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=12568567&dopt=Abstract | doi=10.1021/jf020905r | autore=Lu, G.
}}</ref>
Tuttavia, esistono programmi di riproduzione in grado di produrre coltivazioni con livelli di geosmina bassi rendendo il sapore più accettabile per i consumatori.<ref name=nottingham>{{Cita libro |url=http://ourworld.compuserve.com/homepages/Stephen_Nottingham/beetroot.htm |titolo=Beetroot |autore=Stephen Nottingham |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090321050332/http://ourworld.compuserve.com/homepages/stephen_nottingham/Beetroot.htm|dataarchivio=21 marzo 2009|anno=2004}}</ref>-
 
Il sapore di "terra" di alcune tipologie di barbabietola deriva dalla presenza di [[geosmina]]. I ricercatori non hanno ancora chiarito se sono le stesse barbabietole a produrre [[geosmina]], o se è prodotta dai [[Microrganismo|microbi]] simbiotici del terreno che vivono nella pianta.<ref name="geosmin">{{Cita pubblicazione | coautori=Lu G, Edwards CG, Fellman JK, Mattinson DS, Navazio J. | titolo=Biosynthetic origin of geosmin in red beets (Beta vulgaris L.). | rivista = Journal of Agricultural and Food Chemistry (abstract) |volume=12 |numero=51(4) |pp=1026-9 |editore=American Chemical Society |data=febbraio 2003|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=12568567&dopt=Abstract | doi=10.1021/jf020905r | autore=Lu, G.
== Alimentazione ==
}}</ref>Tuttavia, esistono programmi di riproduzione in grado di produrre coltivazioni con livelli di geosmina bassi rendendo il sapore più accettabile per i consumatori.<ref name="nottingham">{{Cita libro |url=http://ourworld.compuserve.com/homepages/Stephen_Nottingham/beetroot.htm |titolo=Beetroot |autore=Stephen Nottingham |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090321050332/http://ourworld.compuserve.com/homepages/stephen_nottingham/Beetroot.htm|dataarchivio=21 marzo 2009|anno=2004}}</ref>
 
== Usi ==
[[File:Biarava confezionata.jpg|thumb|Bietola rossa "da tubero" precotta in confezione sottovuoto]]
[[File:Borscht served.jpg|miniatura|Boršč]]
Oltre ad essere ricca di [[zucchero|zuccheri]], [[sali minerali]] e [[vitamina|vitamine]] ed altre sostanze utili, alla barbabietola si attribuiscono proprietà dietetiche e salutari: assorbe le [[tossina|tossine]] dalle [[cellula|cellule]] e ne facilita l'eliminazione, è depurativa, [[mineralizzazione|mineralizzante]], antisettica, ricostituente, favorisce la digestione, stimola la produzione di [[bile]] e rafforza la [[mucosa gastrica]], cura le [[anemia|anemie]], le [[infezione|infezioni]] del [[sistema nervoso]], stimola la produzione dei [[globulo rosso|globuli rossi]], scioglie i depositi di [[calcolosi|calcio]] nei [[sangue|vasi sanguigni]] e ne impedisce l'indurimento, infine stimola il [[sistema linfatico]]<ref>Giacomo Bo. ''Verso una salute globale''. Ed. Re Nudo</ref>.
Le foglie di [[bietola]] vengono consumate come ortaggio. A volte si utilizzano in modo simile anche le giovani foglie della barbabietola.
 
Le foglie e gli steli delle piante giovani vengono cotti a vapore per un breve periodo e mangiati come verdura; le foglie e gli steli più vecchi vengono [[Frittura al salto|saltati in padella]] e hanno un sapore che ricorda le foglie di [[Colocasia esculenta|taro]].
Nelle cucine dell'[[Europa Orientale]] e soprattutto dell'ex [[URSS]], la barbabietola è alla base della popolare zuppa ucraina chiamata [[boršč]].
 
Le radici delle barbabietole, solitamente di un rosso intenso, possono essere cotte al forno, bollite o al vapore e spesso servite calde come verdura cotta o fredde in [[insalata]]. Gran parte della produzione commerciale viene trasformata in barbabietole bollite e sterilizzate oppure in [[Sottaceto|sottaceti]]. Nell'[[Europa orientale]] la zuppa di barbabietole, come il [[boršč]], è un piatto popolare. Le barbabietole di colore giallo vengono coltivate su piccola scala per il consumo domestico.
=== Proprietà del succo ===
 
In alcune persone il consumo di barbabietole provoca la comparsa di urine rosate .
 
Il succo di barbabietola negli ultimi anni è stato a lungo studiato per le sue proprietà stimolanti, specialmente in ambito sportivo. Grazie al suo alto contenuto di [[nitrato|nitrati]] sarebbe in grado di potenziare il rendimento muscolare in maniera del tutto naturale.<ref>{{cita web|http://blog.miagenda.it/le-proprieta-del-succo-barbabietola-gli-sport-resistenza/|titolo="Le proprietà del succo di barbabietola e gli sport di resistenza"|accesso=10 aprile 2016}}</ref> Secondo una ricerca dell'Università di Exeter (Inghilterra), il succo di barbabietola sarebbe in grado di migliorare il rendimento degli atleti. Il succo somministrato ad un team di ciclisti ha dimostrato un incremento della loro velocità superiore al 2,5%.<ref>{{cita web|1=https://www.exeter.ac.uk/news/research/title_145007_en.html|titolo="Research reveals new secret weapon for Le Tour"|accesso=10 aprile 2016|dataarchivio=31 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160331151943/http://www.exeter.ac.uk/news/research/title_145007_en.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Informazioni nutrizionali ==
Le parti commestibili della barbabietola sono le foglie (bieta o bietola) e le radici.<br />Per quanto riguarda la bietola, {{M|100|ul=g}} contengono:
Per quanto riguarda la bietola, {{M|100|ul=g}} contengono:
* energia: {{M|230|ul=kJ}}
* [[acqua]]: 89,78&nbsp;g
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* acqua: 91,3 g
* proteine: 1,1 g
Inoltre tutti i tipi di barbabietola contengono [[Antiossidante|antiossidanti]] e una notevole quantità di [[acido ossalico]] e di [[Nitrato|nitrati]]. Da recenti ricerche scientifiche si è scoperto che proprio la presenza dei nitrati nelle barbabietole rosse ha effetto ipotensivo.
 
== Materie plastiche biodegradabili ==
Gli scarti di lavorazione della barbabietola e della [[Saccharum officinarum|canna da zucchero]] vengono utilizzati per produrre [[bioplastica|materie plastiche biodegradabili]] come la MINERV PHA.
 
==Varietà principali==
 
* [[Barbabietola da zucchero]] ''Beta vulgaris var. saccharifera''
* [[Barbabietola da foraggio]] ''Beta vulgaris var. crassa''
* [[Bietola|Bietola da foglie]] (o erbette) ''Beta vulgaris var. cicla''
* [[Bietola|Bietola da coste]] (o coste) ''Beta vulgaris var. flavescens''
* [[Bietola da orto]] ''Beta vulgaris var. cruenta''
* [[Barbabietola da foraggio rossa mammouth]]
 
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=barbabietola|wikispecies=Beta vulgaris}}
 
== Collegamenti esterni ==